A che punto sei con la tua "Illuminazione"?

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dolores
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A che punto sei con la tua "Illuminazione"?

Messaggio da dolores »

Stò leggendo un bel libro di Anthony De Mello.
Mi ha colpito questa domanda che rivolge ai partecipanti di un ritiro spirituale.
Voi cosa avreste risposto?
:fiori:
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Uuuuu, la parola illuminazione anche adesso mi provoca..orticaria. :mrgreen:
Preferisco parlare di ricerca, di studio, di fede.
Credo che senza ciò sia difficile mantenere quanto si è trovato ed è un impegno che dura tutta una vita.
Gabriella
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flabot
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Messaggio da flabot »

Gabriella Prosperi ha scritto:Uuuuu, la parola illuminazione anche adesso mi provoca..orticaria. :mrgreen:
Preferisco parlare di ricerca, di studio, di fede.
Credo che senza ciò sia difficile mantenere quanto si è trovato ed è un impegno che dura tutta una vita.
Gabriella



Veramente, l'illuminazione sarebbe il punto d'arrivo della fede, della ricerca e dello studio.
Un pò come credere nella resurrezione, no questo forse è peggio del credere all'illuminazione.
Casta Diva
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Uhm

Messaggio da Casta Diva »

L'unica illuminazione che mi rende entusiasta è quella dei Blues Brothers quando vanno alla messa officiata da James Brown: devo dire che di fronte a ciò anche il mio lato ateo - agnostico vacilla!!! :balla:
predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

Io avrei risposto "profondo buio!" :risata:

Ognuno poi concepisce l'illuminazione a modo suo; lo scoprire il divino che è in noi......o il tuffarsi tra le braccia di Dio?
Due modi tra loro inconciliabili di concepire l'illuminazione.
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dolores
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Messaggio da dolores »

A me è successa una cosa un po' "eretica"...
Dopo anni di buddismo, quando ho intravisto la possibilità di una scintilla divina dentro di me, ho sentito che dovevo farla riunire con la sua origine, per non perderla. E mi sono tuffata fra le braccia di Dio!!!
(Quanto poi a mantenerla viva concordo con Gabry. E' un percorso che non finisce mai) :timido:
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

dolores ha scritto:A me è successa una cosa un po' "eretica"...
Dopo anni di buddismo, quando ho intravisto la possibilità di una scintilla divina dentro di me, ho sentito che dovevo farla riunire con la sua origine, per non perderla. E mi sono tuffata fra le braccia di Dio!!!
(Quanto poi a mantenerla viva concordo con Gabry. E' un percorso che non finisce mai) :timido:
La religione Cristiana propone un Dio che crea dal nulla (Salmo 33,9) mentre, se non mi sbaglio, l'illuminazione è un termine che si richiama alle dottrine Orientali che, pur avendo tutto il mio rispetto, partono da basi differenti.
Per questo penso che sia difficile conciliarle tra loro.
:strettamano:
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dolores
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Messaggio da dolores »

Anch'io lo pensavo, eppure quando leggo le esperienze di grandi "mistici", che siano cristiani, buddisti, induisti, intravedo una base comune, che è l'Amore.
Penso che quando si parla di "religioni" è difficile trovare queste basi comuni, ma quando si tratta di "spiritualità" siamo tutti molto vicini.
Dal mio punto di vista il termine "Illuminazione" è un sinonimo dell' essere in "Grazia di Dio".
La pace, la pienezza, la gratitudine...
La connessione profonda in noi stessi e con gli altri, col creato e le creature.
Mi ha sempre colpito una frase di Chiara d'Assisi, che è molto vicina al sentire dei mistici orientali.
"Quando sei in Grazia di Dio, contieni in te Colui in cui tutte le creature sono contenute".
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

L’amore e la spiritualità sono sicuramente la base di TUTTE le religioni, è la maniera di interpretare i due termini che mostra, a volte, delle differenze.
Nel nostro caso, sono d’accordo con te che “illuminazione” può considerarsi sinonimo di “grazia” ma, se mischiamo i due termini, rischiamo di confonderci, perché essi appartengono a due diverse culture e a due diverse maniere interpretative di rapportarci con il “trascendente”.
Per quanto riguarda la citazione di Chiara d’Assisi, detto che essere simili (molto vicini) non significa essere uguali, non dobbiamo dimenticare che Chiara, al contrario dei mistici orientali, partiva dal concetto che, pur potendo avere Dio in noi, quando Egli ci ha creati non ha usato nessuna parte di se stesso, ma ci ha creati dal nulla (Salmo 33:9).
Un caro saluto
:strettamano:
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dolores
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Messaggio da dolores »

Probabilmente la mia esperienza col buddismo in anni fondamentali (dai 20 ai 30 anni), mi ha plasmato notevolmente, non nego che spesso cado in un sincretismo un po' confusionario... :risata:
Del resto mi sono riavvicinata al cattolicesimo proprio grazie a quei mistici cattolici in cui sentivo una vicinanza con la spiritualità orientale, anche se le basi sono di sicuro diverse.
Col pensiero mi piace credere che Dio si è servito anche di quella mia esperienza per riavvicinarmi a Lui, e che col tempo e lo studio potrò magari capire più profondamente.
Ebbene sì. Ho ancora tanta strada da fare!
:fiori:
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dolores
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Messaggio da dolores »

:boh:
ne son partiti due uguali!
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Dolores
ne son partiti due uguali!
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brunodb2
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Messaggio da brunodb2 »

dolores ha scritto:Probabilmente la mia esperienza col buddismo in anni fondamentali (dai 20 ai 30 anni), mi ha plasmato notevolmente, non nego che spesso cado in un sincretismo un po' confusionario... :risata: :fiori:
Questo è il motivo per cui gli scritti di Antony De Mello non collimano con il cattolicesimo:
http://www.cesnur.org/testi/demello.htm" target="_blank" target="_blank

:ciao:

Bruno
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dolores
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Messaggio da dolores »

Grazie Bruno!
Ho letto i libri di De Mello, da quelli più conformi alla dottrina cattolica a quelli più spiccatamente induisti e buddisti, ma la nota che mi hai indicato non l'avevo mai letta per intero.
Nonostante le incompatibilità con la fede cattolica, De Mello è stato l'occasione, per me, di fermarmi a riflettere (a quei tempi per la prima volta), sulle Scritture.
E sulle mie radici cristiane.
E' stato grazie ai suoi libri che mi è venuto il desiderio di avvicinarmi al Libro.
Per questo lo considero un po' l'artefice del mio presente cattolico.
Per quanto ancora il mio pensiero non sia ortodosso, lo riconosco, i suoi scritti mi hanno spinto alla ricerca di Dio, di Dio nella Chiesa.
Sono ancora nel bel mezzo della mia ricerca e della mia strada.
L'unica cosa che so per certo, in questa incompatilità vagamente schizofrenica fra buddismo e cattolicesimo, è il mio sincero, profondo, vitale, amore per Dio!
:fiori:
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predestinato74

Messaggio da predestinato74 »

Io non sapevo nemmeno che De Mello fosse cattolico :mrgreen:
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dolores
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Messaggio da dolores »

Pensa che in quegli anni in cui ero buddista, la mia compagna di casa era cattolica praticante.
Sicchè c'erano delle sere in cui mentre io facevo sonoramente gonghyo, lei nella sua stanza si faceva degli splendidi rosari!
Era una ragazza solare e speciale.
Un giorno mi regalò un libro di questo De Mello "L'incontro con Dio".
Cominciai il mio percorso verso la Chiesa facendo dei sonori rosari! :risata:
Devo ringraziare il mio direttore spirituale, che da allora, con infinita pazienza, (e spesso con un grande senso dell'umorismo) mi segue nella mia strada!
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