[Suggerimento] Dio e noi.

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Trianello
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[Suggerimento] Dio e noi.

Messaggio da Trianello »

Visto che in questi giorni (dato anche l'avvicinarsi del Natale), sono in vena di suggerimenti bibliografici, mi pemetto di segnalare anche questo piccolo capolavoro nel suo genere scritto da uno dei massimi teologi e storici del cristianesimo antico del Novecento.

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Titolo Dio e noi
Autore Daniélou Jean
Prezzo € 9,20
Dati 2009, 213 p., brossura
Traduttore Zambonini F.
Editore BUR Biblioteca Univ. Rizzoli (collana Saggi)

Descrizione.
In questa nostra epoca di relativismo e di conflitto dei saperi è ancora di grande attualità lo studio di Jean Daniélou sui molti modi in cui Dio si è fatto conoscere. Quali e quante sono le vie per arrivare a Dio? Esiste un Dio dei filosofi, diverso da quello delle religioni, o della Chiesa, o dei mistici? Daniélou ripercorre le tappe della storia religiosa dell'umanità, mostrando come la progressiva penetrazione nel mistero divino sia passata, nei secoli, attraverso approcci differenti, complementari, tutti validi a loro modo e ancora attuali, e ci suggerisce il modo in cui possiamo ritrovarlo. Nella convinzione che nessun discorso su Dio possa esaurirne l'essenza, né racchiuderlo definitivamente in un concetto, Daniélou indica nella figura di Gesù la vera, suprema, e definitiva rivelazione per ogni cristiano.
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Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

E' uno di quei libri dove la gigantesca cultura di un uomo tira le fila della storia e mostra un quadro d'insieme.
Jean Danielou oltre che storico insigne del giudeo-cristianesimo fu anche cardinale.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Citocromo
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Messaggio da Citocromo »

E' un testo che ho nella lista dei libri da acquistare. Si tratta di un'opera che risale al 1956, ma è validissima anche oggi. Se non sbaglio in passato era stata pubblicata dalle edizioni Paoline.
:grazie: :ciao:
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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Messaggio da flabot »

Citocromo ha scritto:E' un testo che ho nella lista dei libri da acquistare. Si tratta di un'opera che risale al 1956, ma è validissima anche oggi. Se non sbaglio in passato era stata pubblicata dalle edizioni Paoline.
:grazie: :ciao:



Però, del 56, ma non è un testo storicamente parlando vecchio ed obsoleto?

Un testo da me segnalato del 70, stampato in italia per la prima volta nel 2000, così era stato definito.
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Se non ricordo male il testo che fu definito obsoleto era del Loisy, il quale morì nel 1940, quindi il testo in questione non poteva essere degli anni settanta, essendo l'autore morto da 30 anni. Non scambiare le date delle ristampe per le date di pubblicazione.
Inoltre il testo di Loisy era un testo di analisi storica sul sorgere del cristianesimo, cioè un volume che voleva fare dell'indagine storiografica, ed è dunque ovvio che risenta della mancanza di aggiornamento bibliografico col passare dei decenni. Il volume di Danielou qui presentato invece non è un saggio ad argomento storico, ma un libro di filosofia della storia, e, come tutti i libri di filosofia non diventa obsoleto, come non è obsoleto Platone, sebbene abbia scritto 4 secoli prima di Cristo. Vale a dire che se Nietzsche scrive un saggio storico, il suo saggio storico diventa obsoleto, man mano che procede la ricerca storica. Ma se scrive un libro di filosofia, come fa a diventare obsoleto?

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Messaggio da flabot »

polymetis ha scritto:Se non ricordo male il testo che fu definito obsoleto era del Loisy, il quale morì nel 1940, quindi il testo in questione non poteva essere degli anni settanta, essendo l'autore morto da 30 anni. Non scambiare le date delle ristampe per le date di pubblicazione.
Inoltre il testo di Loisy era un testo di analisi storica sul sorgere del cristianesimo, cioè un volume che voleva fare dell'indagine storiografica, ed è dunque ovvio che risenta della mancanza di aggiornamento bibliografico col passare dei decenni. Il volume di Danielou qui presentato invece non è un saggio ad argomento storico, ma un libro di filosofia della storia, e, come tutti i libri di filosofia non diventa obsoleto, come non è obsoleto Platone, sebbene abbia scritto 4 secoli prima di Cristo. Vale a dire che se Nietzsche scrive un saggio storico, il suo saggio storico diventa obsoleto, man mano che procede la ricerca storica. Ma se scrive un libro di filosofia, come fa a diventare obsoleto?

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Il fatto è che a te capita spesso di definire obsoleto uno scritto che non soddisfa le tue aspettative, quindi ricordi male.
Il testo di cui parlo è di Chon e le date che cito sono riportate nel medesimo, quindi presumo siano esatte.


ciao ciao
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Non ricordo d'aver definito "obsoleto" in testo di Cohn, ma del resto non ho una memoria così ferrea da ricordare ogni aggettivo, mentre sono sicurissimo di aver definito obsoleto il testo di Losiy.
Quanto a Cohn, era obsoleto già appena uscito, non nel senso che portasse teorie vecchie, ma nel senso che era totalmente alieno a quello che in quel momento il mondo accademico pensava sul processo di Gesù (giacché Cohn scagiona completamente gli Ebrei, mentre il mondo accademico solitamente divide la responsabilità tra romani ed Ebrei al 50%) . Ad ogni modo, i successivi sviluppi del dibattito accademico non hanno seguito Cohn, ma sono continuati sulla loro strada precedente.

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Trianello
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Messaggio da Trianello »

flabot ha scritto:Però, del 56, ma non è un testo storicamente parlando vecchio ed obsoleto?

Un testo da me segnalato del 70, stampato in italia per la prima volta nel 2000, così era stato definito.
I testi "storiografici" hanno il difetto di invecchiare molto velocemente, anche se pure qui ci sono delle eccezioni. Quello segnalato, però, non è un testo di natura "storiografica", ma filosofico-teologica. Questo genere di testi, se sono validi, non invecchiano mai.
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