[Suggerimento] Traduzioni in italiano della Bibbia.

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[Suggerimento] Traduzioni in italiano della Bibbia.

Messaggio da Trianello »

Visto che spesso e volentieri degli utenti chiedono informazioni sulle varie traduzioni ed edizioni della Bibbia in italiano, ho pensato di aprire questa discussione dedicata all'argomento (non prenderò, ovviamente, in considerazione la TNM, che tutti gli utenti di questo Forum già conoscono molto bene).

Da quanto mi risulta, le varie edizioni della Bibbia attualmente in commercio utilizzano una delle seguenti traduzioni della stessa nella nostra lingua (la lista non è esaustiva e potrà quindi essere integrata):

CEI (cattolica), è la traduzione liturgica ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana. Ne è uscita una nuova versione nel 2008, ma nelle librerie sono ancora in vendita alcune Bibbie che riproducono la precedente versione di questa traduzione, quella del 1971, rivista nel 1974. La traduzione CEI è riprodotta in diverse edizioni commentate della Bibbia: Bibbia di Gerusalemme (Edita dalle Dehoniane), Bibbia TOB (Edita dalla Elledici), Bibbia Via Verità e Vita (Edita dalla San Paolo), Bibbia Ancora (Edita da Ancora).

Diodati (evangelica), è la traduzione italiana della Bibbia più antica tra quelle ancora in commercio. Risale a Giovanni Diodati (1576-1649) ed è edita in due volumi nella collana I Meridiani, della Mondadori.

Nuova Diodati (evangelica), è una revisione della precedente edita nel 1991, utilizzata come testo base da molte Chiese evangeliche operanti sul nostro territorio (specie quelle derivanti dal Terzo Protestantesimo Americano).

Nuova Riveduta (evangelica), è la revisione, pubblicata nel 1994 e, in edizione riveduta, nel 1997, dalla Società Biblica di Ginevra, della traduzione curata negli anni Venti da Giovanni Luzzi, basata anche questa sulla Diodati.

TILC (interconfessionale), è la Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente edita dalla Elledici in collaborazione con l'Alleanza Biblica Universale. Si tratta di una traduzione elaborata da un team di studiosi sia cattolici che evangelici che ebrei (questi ultimi solo, ovviamente, per l'AT) e basata sul meccanismo delle corrispondenze dinamiche, al fine di rendere il testo il più intellegibile possibile per i lettore moderno. Attualmente sono in commercio l'edizione del 1985 (per l'AT) e quella del 2001 (per il NT).

Bibbia Concordata (interconfessionale), edita nel 1968 dalla Mondatori e curata da un gruppo interconfessionale di studiosi sotto l'egida della Società Bibiica Italiana e la guida di S. Cipriani.

NV* (cattolica), è la Nuovissima Versione dai testi originali, pubblicata a partire dal 1967 dall'Editrice San Paolo, dapprima in una versione in 46 volumetti dall'ampio apparato critico e successivamente (1991) in volume unico (Bibbia Emmaus, Bibbia Tabor), con un apparato critico molto più ridotto. Questa traduzione, soprattutto nella sua versione originale, si contraddistingue per il tentativo di rimanere il più possibile aderente al testo originale.

Bibbia Ebraica (ebraica), edita da La Giuntina in quattro volumi tra il 1995 e il 1996, presenta il testo ebraico con a fronte una traduzione in italiano del medesimo curata da Rav. Dario Disegni.


* Al momento, è in fase di pubblicazione, per i tipi della San Paolo, una Nuova Traduzione dai Testi Antichi (della quale, al momento, sono usciti solo alcuni volumi) che, a quanto pare, andrà a sostituire l'ormai datata NV.
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Messaggio da Trianello »

In questo Sito, oltre a dizionari biblici, commentari e quant'altro, sono reperibili tutte le traduzioni evangeliche qui citate, nonché la traduzione CEI:

http://www.laparola.net/" target="_blank

In questo Sito, invece, sono reperibili la nuova traduzione CEI annotata e la traduzione TILC, anche questa annotata:

http://www.bibbiaedu.it/" target="_blank
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Ho la nuova edizione della Bibbia di Gerusalemme, ma sono tentata, ora che la hai segnalata, dalla Bibbia Ebraica.
Il dubbio è di non proceredere nei miei studi ( molto semplici) e di rischiare d fare un "papocchio".
Che dici?
Gabriella
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La Bibbia Ebraica costa un capitale... sic... la ho inserita qui perché è un testo curato da un importante studioso ebreo italiano e (avendola sfogliata in libreria) mi sembra molto ben realizzata. Sarebbe molto utile leggerla e meditarla per capire un po' meglio il modo di leggere la Bibbia degli ebrei di oggi.

In questa lista, comunque, non ho inserito le varie edizioni interlineari della Bibbia, né la traduzione delle Paoline (non San Paolo) in più volumi, le quali hanno un costo spropositato e sono destinate ad un pubblico molto più ristretto.

La Bibbia di Gerusalemme, come dicevo in un'altra discussione, tra le edizioni da studio della Bibbia in un solo volume, è e rimane la mia preferita (soprattutto in questa sua nuova edizione). Io stesso utilizzo questa edizione per le mie letture giornaliere.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Trianello ha scritto:La Bibbia Ebraica costa un capitale... sic... la ho inserita qui perché è un testo curato da un importante studioso ebreo italiano e (avendola sfogliata in libreria) mi sembra molto ben realizzata. Sarebbe molto utile leggerla e meditarla per capire un po' meglio il modo di leggere la Bibbia degli ebrei di oggi.

.
Sigh, ecco purtroppo un deterrente.
Grazie
Gabriella
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Considera che nell'edizione in brossura, i quattro volumi costano complessivamente più di 100,00 euro e nell'edizione rilegata circa il doppio. Questa edizione ha il vantaggio di recare a fronte il testo originale, il che è molto utile per gli ebrei e gli studiosi di ebraico.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Trianello ha scritto:Considera che nell'edizione in brossura, i quattro volumi costano complessivamente più di 100,00 euro e nell'edizione rilegata circa il doppio. Questa edizione ha il vantaggio di recare a fronte il testo originale, il che è molto utile per gli ebrei e gli studiosi di ebraico.
Bhe, impegnandomi al risparmio e rinunciando ad un nuovo schermo per il pc, allora forse si può fare.
Gabriella
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Biceleon
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Messaggio da Biceleon »

Aggiungerei alla lista anche la Bibbia TOB, riporto una sua descrizione tratta dal sito della LDC:

BIBBIA TOB: CHE COS’È - Il progetto, nato in Francia, è la prima traduzione-commento che studiosi
cattolici, protestanti e ortodossi hanno realizzato insieme. La sigla, infatti, sta per Traduction
Oecuménique de la Bible. Il “progetto TOB” della ELLEDICI, che ha tradotto e fatto conoscere in Italia
tutta la ricchezza delle introduzioni e delle note della TOB francese sin dagli anni ‘70, porta oggi in libreria
un’edizione armonizzata con l’ultima traduzione della Conferenza episcopale italiana (CEI).

BIBBIA TOB: PERCHÉ - L’obiettivo della Bibbia TOB 2009 è quello di offrire in un unico volume uno
strumento aggiornato e insostituibile. Aggiornato con il nuovo testo CEI, insostituibile perché la Bibbia
TOB rappresenta a tutt’oggi il massimo consenso mai raggiunto nel campo dell’esegesi e
dell’interpretazione tra biblisti di diversa confessione. Inoltre il gruppo di lavoro del commento TOB
rimane il più autorevole mai riunito a collaborare.

BIBBIA TOB: HANNO DETTO
«A dimostrare che l’apparato della TOB è tra i migliori esistenti, se non il migliore, c’è il fatto che molte
varianti proposte dalla TOB sono state accolte dalla nuova traduzione CEI. Questo ci ha costretti ad
affrontare un lavoro redazionale più lungo, ma è un riconoscimento del valore delle nostre prime
edizioni» (don Bruno Ferrero, sino all’estate 2009 direttore editoriale della ELLEDICI).

«Resta certamente vera l’affermazione del salmista: “Una parola ha detto Dio, due io ne ho udite” (Sal
62,12); resta vero che l’ermeneutica dell’inesauribile Parola di Dio è potenzialmente infinita. Tuttavia la
Parola contenuta nella Scrittura guida i credenti verso un’essenzialità e una semplicità che non solo non
ferisca la carità, ma compagini in armonia e comunione le membra dell’unico corpo che la Chiesa è
chiamata a costruire» (Enzo Bianchi, dalla prefazione).

«Il lettore ha il conforto di leggere un commento ecumenico che gli dà la possibilità di toccare con mano
le innumerevoli concordanze di pensiero tra le diverse confessioni. Oltre che tradurre insieme la Bibbia, è
possibile commentarla insieme» (dalla presentazione ELLEDICI delle prime edizioni).
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Messaggio da Trianello »

Qui io parlavo delle Traduzioni della Bibbia in italiano. Ho citato la Bibbia TOB tra le edizioni della Bibbia che riproducono la CEI. Come nel caso della Bibbia di Gerusalemme, infatti, la Bibbia TOB italiana riprende dell'originale francese solo l'apparato critico, che affianca alla traduzione CEI. Tra le altre cose, la Bibbia TOB con il testo CEI del 2008 è appena uscita in libreria. A differenza della Nuova Bibbia di Gerusalemme (il cui apparato critico è stato completamente rivisto rispetto a quello della precedente edizione) la "nuova" TOB, però, non presenta novità di rilievo rispetto alla precedente edizione, fatta eccezione per le modifiche alle note al fine di adattarle meglio alla nuova versione CEI.
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Topsy
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Messaggio da Topsy »

Effettivamente la Bibbia Ebraica edizione Giuntina è un pò "caruccia". Io ho deciso di acquistarla volume per volume e al momento ho solo il Chumash (il Pentateuco) che possiede per gli ebrei maggiore autorità e importanza. Profeti e Scrtti possono attendere per il momento. La traduzione non è sempre letterale, anche quando il traduttore potrebbe optare benissimo per quest'ultima senza pregiudicare la comprensibilità del testo. Tuttavia, avendo il testo orginale ebraico a fronte, è possibile sempre controllare dove la traduzione se ne discosta. Le note a fine pagina sono praticamente inesistenti purtroppo, ma questo dipende dalla circostanza che molti ebrei prediliggono le "Bibbie rabbiniche", ovvero Bibbie nelle quali un'ampia antologia di commenti (ebraici) accompagna la lettura del testo.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Topsy ha scritto:Effettivamente la Bibbia Ebraica edizione Giuntina è un pò "caruccia". Io ho deciso di acquistarla volume per volume e al momento ho solo il Chumash (il Pentateuco) che possiede per gli ebrei maggiore autorità e importanza. .
In effetti, potendo acquistare un volume alla volta, si può fare.
Grazie del tuo suggerimento, Topsy.
Gabriella
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Topsy ha scritto:Effettivamente la Bibbia Ebraica edizione Giuntina è un pò "caruccia". Io ho deciso di acquistarla volume per volume e al momento ho solo il Chumash (il Pentateuco) che possiede per gli ebrei maggiore autorità e importanza. Profeti e Scrtti possono attendere per il momento. La traduzione non è sempre letterale, anche quando il traduttore potrebbe optare benissimo per quest'ultima senza pregiudicare la comprensibilità del testo. Tuttavia, avendo il testo orginale ebraico a fronte, è possibile sempre controllare dove la traduzione se ne discosta. Le note a fine pagina sono praticamente inesistenti purtroppo, ma questo dipende dalla circostanza che molti ebrei prediliggono le "Bibbie rabbiniche", ovvero Bibbie nelle quali un'ampia antologia di commenti (ebraici) accompagna la lettura del testo.
Cara Topsy, io ho citato la traduzione con testo a fronte de La Giuntina perché è l'unica che conosco tra quelle "ebraiche" che mi pare essere destinata al grande pubblico. Come ho scritto, infatti, in questa discussione ho voluto indicare solo le traduzioni più diffuse, quelle, appunto, destinate ai lettori comuni (ho di proposito evitato di elencare le trauduzioni interlineari o simili). Se tu conosci un'altra traduzione della Bibbia ebraica curata da studiosi ebrei, ti prego di segnalarla, perché sicuramente ne sai molto più di me in materia.
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Messaggio da Topsy »

Trianello ha scritto:
Cara Topsy, io ho citato la traduzione con testo a fronte de La Giuntina perché è l'unica che conosco tra quelle "ebraiche" che mi pare essere destinata al grande pubblico. Come ho scritto, infatti, in questa discussione ho voluto indicare solo le traduzioni più diffuse, quelle, appunto, destinate ai lettori comuni (ho di proposito evitato di elencare le trauduzioni interlineari o simili). Se tu conosci un'altra traduzione della Bibbia ebraica curata da studiosi ebrei, ti prego di segnalarla, perché sicuramente ne sai molto più di me in materia.

La segnalazione che hai fatto è la migliore. La Bibbia a cura di Rav. Dario Disegni (1878-1967) è quella utilizzata dalle comunità ebraiche italiane; anche se c'è chi (come me) crede sia giunto il tempo di cimentarsi in una nuova opera di traduzione, e sopratutto aggungere molte più note esplicative a piè di pagina :-)
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In un'altro topic leggevo della segnalazione della "Nuova Bibbia di Gerusalemme" (Edizione Dehoaniane Bologna). Chi mi sa dire qualcosina in più sull' apparato di note di ordine testuale e teologico di cui è corredata, per l'Antico Testamento?

La Bibbia Ebraica a cura di Dario Disegni edito dalla Giuntina, come detto poco sopra, ha il testo ebraico con traduzione italiana a fronte. Tuttavia è scarna di note. Coloro che hanno problemi con l’ebraico biblico rimangano dunque "penalizzati" rispetto a chi conoscendo la lingua può consultare agevolmente l’originale ebraico a fronte per comprendere come è stato reso un dato termine. Mi chiedevo dunque che genere di note riporti la Nuova Bibbia di Gerusalemme, così da poter consigliare quest’ultima a chi desiderasse indagare le diverse combinazioni di senso che possano acquistare certe espressioni in ebraico, rispetto alla loro resa in italiano.

Provo a spiegarmi con un semplice esempio. Nel testo biblico, in ebraico, il termine reso unicamente con "uomo" nelle traduzioni, è indicato almeno con quattro diverse espressioni:

1) enosh/bar'enash
2) adam/ben'adam
3) ish
4) gever

Ognuno di questi termini si riferisce all'essere umano, ma deriva da radici diverse, e ciascuno viene significare un dato aspetto dell'uomo, quello che l'autore della narrazione valuta "di volta in volta" funzionale al racconto; purtroppo, reso in altra lingua tutte le sfumature di senso di un termine o un'espressione rischiano di perdersi per strada, nonostante l'accuratezza di una traduzione. Un approfondito corredo di note e di rimandi, faciliterebbe tuttavia lo studio a chiunque.
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La Bibbia di Gerusalemme, come spiegato, nella versione italiana, dell'originale francese riporta solo l'apparato critico dell'edizione in un solo volume (si tratta quindi di un apparato critico relativamente ridotto rispetto all'edizione originale in più volumi), il quale affianca la traduzione CEI. Al principio del 2009 è uscita la nuova edizione italiana di questa famosa Bibbia di orientamento cattolico con la traduzione CEI del 2008 e l'apparato critico del'edizione francese della medesima rivisto nel 2000. Rispetto all'edizione precedente (CEI '71 e commento dell'edizione francese '84) è decisamente migliore ed in molti casi, lì dove la traduzione italiana non riesce a rendere pienamente il senso di un termine ebraico, in nota viene riportato il medesimo (opportunamente traslitterato in caratteri latini), con le spiegazioni necessarie a far comprendere al lettore il senso che questo assume nello specifico versetto. Trattandosi di un'edzione in volume unico, però, questo lavoro non viene fatto in maniera sistematica (come avviene invece nella Nuovissima Versione della San Paolo nell'edizione originale in 46 volumetti o in quella in 4 volumoni rilegati, con apparato critico riveduto nel '93). Una certa attenzione ai termini originali (sia ebraici che greci) ed al loro senso nei vari contesti specifici viene dedicata dalle note filologiche della nuova edizione della Bibbia edita dalla San Paolo "Via, verità e vita", curata da G. Ravasi (per l'Antico Testamento) e B. Maggioni (per il Nuovo Testamento).
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Ringrazio Trianello per le preziose indicazioni.
piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

Caro Trianello
Le varie edizioni delle Bibbie sopra riportate, se non erro, sono tutte traduzioni del principale antico testo ebraico (masoretico)che risalgono solo al decimo secolo d.C.,
mentre la Septuaginta o LXX, pur essendo una traduzione greca, fu scritta dal 200 a.C. al 150 a.C. all'incirca (successivamente si aggiunsero i 7 libri libri ignoti alla Bibbia ebraica: Tobia, Giuditta, 1 e 2 Maccabei, Baruch e la lettera di Geremia (Bar 6), Siracide e Sapienza, oltre a brani di Daniele ed Ester presenti solo in greco. (deuterocanonici)

Inoltre nella fase di unificazione del testo Masoretico iniziata nel I sec.d.c. gli scribi scelsero gli esemplari da loro ritenuti migliori, fecero eventualmente dei confronti e ne ricavarono un testo definitivo, che si sforzarono di ricopiare con la massima fedeltà, facendo sparire tutti gli altri esemplari non conformi al testo così fissato.
Così sorse il testo masoretico , quale si trova nelle comuni edizioni della Bibbia ebraica.

Nonostante il Concilio di Trento abbia ufficializzato la LXX e la Vulgata di S.Girolamo nel tempo abbia riscontrato sempre meno sostenitori,vorrei chiederti, se conosci i principi e i criteri che hanno condotto la Chiesa Cattolica alla scelta di, base, della versione Masoterica.
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Messaggio da Trianello »

La Chiesa cattolica ha sempre considerato il testo ebraico (lì dove disponibile) come normativo per l'AT. Tanto è vero che la Vulgata di Girolamo (che nella sua versione rinnovata costituisce ancora il testo di riferimento per la Chiesa latina) fu realizzata proprio a partire dai testi ebraici ed aramaici per l'Antico Testameno, lì dove questi erano disponibili. Oggi come oggi, pertanto, le traduzioni cattoliche dell'Antico Testamento (fatta eccezione per i testi Deuterocanonici) sono realizzate a partire dal testo critico ebraico noto come Biblia Hebraica Stuttgartensia, che, al momento è il più affidabile da un punto di vista filologico. Le vecchie traduzioni cattoliche, comunque, generalmente tendevano a tenere in alta considerazione la resa della Settanta (la quale manca, a tutt'oggi, di un'edizione critica paragonabile alla Stuttgartensia per il testo ebraico ed al Nestle-Aland per il NT) lì dove questa discordava sotanzialmente rispetto Testo Masoretico. Gli odierni sviluppi della critica testuale biblica, però, hanno condotto i traduttori cattolici (così come tutti i traduttori moderni in generale) ad affidarsi maggiormente al Testo Masoretico, il quale non si discosta in modo particolarmente significativo dai testi biblici ebraici così come questi circolavano all'inizio dell'Era Cristiana e che noi oggi, almeno in parte, possediamo grazie ai ritrovamenti di Qumran, ma non solo (del resto, per tutto l'AT, a quanto pare, le varianti testuali non sono poi così tante e, se prescindiamo dalle parti di testo irrimediabilmente corrotte, per le quali dobbiamo necessariamente rivolgerci alla Settanta ed alle traduzioni antiche, a livello traduttivo, questo presenta molte più difficoltà legate alla resa della polisemanticità dei termini ebraici che non alla scelta della lezione più affidabile).

Per maggiori dettagli, puoi consultare il manuale che ho segnalato in questa discussione:

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=31&t=1434" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank" target="_blank

Il tuo post, comunque, contiene almeno due inesattezze. La tradizione masoretica non risale al I secolo d. C., ma è molto più tarda. Nel Concilio di Trento non è stata ufficializzata la Settanta, ma si è semplicemente ribadito l'elenco dei libri Canonici così come stabilito in modo definitivo alla fine del IV secolo e comprendente anche quei testi che all'epoca (e in parte anche adesso) erano noti solo attraverso la loro versione greca presente nella Bibbia dei Settanta (i cosiddetti Deuterocanonci, rifiutati dalle Chiese riformate).
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piergiorgio

Messaggio da piergiorgio »

X Tranello
Per chiarire le mie inesattezze :
Il tuo post, comunque, contiene almeno due inesattezze. La tradizione masoretica non risale al I secolo d. C., ma è molto più tarda. Nel Concilio di Trento non è stata ufficializzata la Settanta, ma si è semplicemente ribadito l'elenco dei libri Canonici così come stabilito in modo definitivo alla fine del IV secolo e comprendente anche quei testi che all'epoca (e in parte anche adesso) erano noti solo attraverso la loro versione greca presente nella Bibbia dei Settanta (i cosiddetti Deuterocanonci, rifiutati dalle Chiese riformate).

1)Ho affermato che la fase di unificazione del testo Masoretico ebbe inizio nel I sec.d.c mentre alla prima riga ,ho scritto che il documento conclusivo risale solo al X sec.d.c. Infatti mi risulta che attorno al testo degli scribi, che già avevano diviso i libri in versetti e li avevano contati, si formò tutta una complessa tradizione (in ebraico masôr ) sul modo di leggere il testo, che era di sole consonanti. I Masoreti, cioè gli specialisti di quella lettura, tra il VI e il X sec. d. C., fissarono per iscritto questa tradizione e in primo luogo inventarono diversi sistemi per indicare, tramite punti e piccoli segni, le vocali e gli accenti delle parole, lasciando intatta la loro grafia consonantica.
Così sorse il testo masoretico , quale si trova nelle comuni edizioni della Bibbia ebraica.

2) Il Concilio di Trento promosse un'edizione ufficiale della Settanta, che uscì con la data del 1586, fatta sul manoscritto Vaticano B, e divenne
il Textus Receptus dell'Antico Testamento greco


Ho appena ordinato ( non lo avevano disponibile)la guida critica da te indicatami.
Accade in diretta:
"Mia moglie sbirciando sullo schermo ha notato il titolo Infotdgeova, riporto le sue testuali parole : <Dopo 35 anni di matrimonio da te questo non me lo aspettavo!!!>
Ho dovuto farle leggere diversi post per convincerla che era in errore."
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Messaggio da appollìov »

piergiorgio ha scritto:X
Ho appena ordinato ( non lo avevano disponibile)la guida critica da te indicatami.
Accade in diretta:
"Mia moglie sbirciando sullo schermo ha notato il titolo Infotdgeova, riporto le sue testuali parole : <Dopo 35 anni di matrimonio da te questo non me lo aspettavo!!!>
Ho dovuto farle leggere diversi post per convincerla che era in errore."
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Messaggio da Trianello »

Piergiorgio ha scritto
Ho affermato che la fase di unificazione del testo Masoretico ebbe inizio nel I sec.d.c mentre alla prima riga ,ho scritto che il documento conclusivo risale solo al X sec.d.c. Infatti mi risulta che attorno al testo degli scribi, che già avevano diviso i libri in versetti e li avevano contati, si formò tutta una complessa tradizione (in ebraico masôr ) sul modo di leggere il testo, che era di sole consonanti. I Masoreti, cioè gli specialisti di quella lettura, tra il VI e il X sec. d. C., fissarono per iscritto questa tradizione e in primo luogo inventarono diversi sistemi per indicare, tramite punti e piccoli segni, le vocali e gli accenti delle parole, lasciando intatta la loro grafia consonantica.
Leggendo il manuale che ti h o segnalato scoprirai che si tratta di un riassunto inesatto delle vicende che hanno condotto alla nascita della tradizione masoretica e del relativo testo biblico. Io, infatti, non ho detto che le tue affermazioni a tal proposito fossero sbagliate, ma che non fossero sufficientemente precise (che fossero "inesatte", appunto). Si parla di masoreti solo a partire dal VI secolo d. C. (e comunque vero che questi non hanno fatto che continuare quell’opera di unificazione e commento testuale iniziata nel I secolo d.C.). Anche qui, non è che il documento conclusivo dell’opera dei masoreti risalga al X secolo, ma più semplicemente che a questo periodo appartengono i più antichi codici completi del testo masoretico (primo tra tutti quel codice di Leningrado che oggi viene solitamente utilizzato come testo base per le edizioni diplomatiche del testo masoretico), i quali sono copie di altri testi andati perduti.
Il Concilio di Trento promosse un'edizione ufficiale della Settanta, che uscì con la data del 1586, fatta sul manoscritto Vaticano B, e divenne
il Textus Receptus dell'Antico Testamento greco.
Il fatto che l’opera di produzione di edizioni “critiche” più affidabili della Bibbia abbia prodotto anche un’edizione della Bibbia greca non significa che in qualche modo la Chiesa considerasse questa come normativa per l’Antico Testamento.
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appollìov ha scritto:
piergiorgio ha scritto:X
Ho appena ordinato ( non lo avevano disponibile)la guida critica da te indicatami.
Accade in diretta:
"Mia moglie sbirciando sullo schermo ha notato il titolo Infotdgeova, riporto le sue testuali parole : <Dopo 35 anni di matrimonio da te questo non me lo aspettavo!!!>
Ho dovuto farle leggere diversi post per convincerla che era in errore."
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Tra l'altro lei(mia moglie) è una che " si santifica nel lavoro" da fedele Calvinista Olandese.
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Messaggio da Alessio Rando »

Io sono evangelico, quindi conosco molto bene la Nuova Riveduta e la Nuova Diodati. Io di solito uso la Nuova Riveduta.
Mi sono accorto, però, che le Bibbie evangeliche italiane sono buone per la lettura, per l'evangelizzazione, per la preghiera e per la meditazione ... ma non per lo studio! Perciò ho deciso di comprare una Bibbia da studio cattolica. Sono indeciso tra la Bibbia Emmaus e la Bibbia TOB. La Bibbia Emmaus usa il testo Nuovissima versione dai testi originali, mentre la TOB ha il testo CEI 2008.
Io ho anche la nuova Bibbia di Gerusalemme, ma ha un "problema", come la Bibbia Emmaus, cioè è difficile evitare le aggiunte apocrife ad Ester e Daniele. Nella TOB il libri apocrifi-deuterocanonici sono a parte, quindi "shivarli" è più facile!
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Alessio Rando
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Messaggio da Alessio Rando »

Come Bibbie evangeliche cito la Riveduta del 1924
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Trianello
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Alessio Rando ha scritto:Io sono evangelico, quindi conosco molto bene la Nuova Riveduta e la Nuova Diodati. Io di solito uso la Nuova Riveduta.
Mi sono accorto, però, che le Bibbie evangeliche italiane sono buone per la lettura, per l'evangelizzazione, per la preghiera e per la meditazione ... ma non per lo studio! Perciò ho deciso di comprare una Bibbia da studio cattolica. Sono indeciso tra la Bibbia Emmaus e la Bibbia TOB. La Bibbia Emmaus usa il testo Nuovissima versione dai testi originali, mentre la TOB ha il testo CEI 2008.
Io ho anche la nuova Bibbia di Gerusalemme, ma ha un "problema", come la Bibbia Emmaus, cioè è difficile evitare le aggiunte apocrife ad Ester e Daniele. Nella TOB il libri apocrifi-deuterocanonici sono a parte, quindi "shivarli" è più facile!
Puoi prendere la Bibbia TOB, il cui commento ha un impianto interconfessionale.
Una precisazione: i libri deuterocanoncici ("apocrifo", vale a dire "nascosto", è un termine quanto mai inappropriato per questi libri in quanto sono stati in bella vista in tutte le Bibbie cristiane per quindici secoli, prima che un eretico, manomettendo la Parola di Dio, decidesse di eliminarli perché compromettenti per la sua intepretazione della stessa) non sono stati "aggiunti", semmai sono stati "tolti" da qualcuno.
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Uppo questa discussione su richiesta di un utente del Forum.
Ne ho approfittato per integrare il post iniziale (ormai vecchio di diversi anni) con una nota.
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Nell'ormai lontano 1995 ho comprato con copyright, la "Koren Publishers Jerusalem Ltd. Jerusalem" che sich, è solo in ebraico. vabbè, l'ho comprata per curiosità allora, comunque può essere un testo valido conoscendo l'ebraico?
Per le altre ho una buona collezione e quasi quasi, elimino qualcos'altro dalla dieta :cer: per quella con traduzione in italiano. Nel frattempo spero non diventare un grissino :ironico:
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Lo scopo di questa discussione è quello di parlare delle traduzioni in italiano della Bibbia. Purtroppo non so dirti se l'edizione ebraica della Bibbia a cui fai riferimento sia buona o cattiva. Il testo critico ebraico della Bibbia attualmente più accreditato è la Biblia Hebraica Stuttgartensia.Su questa sono state prodotte la maggior parte delle traduzioni di cui parlo nel post inaugurale di questa discussione.
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domingo7
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Carissimo Alessio

Messaggio da domingo7 »

Alessio Rando ha scritto:Io sono evangelico, quindi conosco molto bene la Nuova Riveduta e la Nuova Diodati. Io di solito uso la Nuova Riveduta. Mi sono accorto, però, che le Bibbie evangeliche italiane sono buone per la lettura, per l'evangelizzazione, per la preghiera e per la meditazione ... ma non per lo studio! Perciò ho deciso di comprare una Bibbia da studio cattolica. Sono indeciso tra la Bibbia Emmaus e la Bibbia TOB. La Bibbia Emmaus usa il testo Nuovissima versione dai testi originali, mentre la TOB ha il testo CEI 2008. Io ho anche la nuova Bibbia di Gerusalemme, ma ha un "problema", come la Bibbia Emmaus, cioè è difficile evitare le aggiunte apocrife ad Ester e Daniele. Nella TOB il libri apocrifi-deuterocanonici sono a parte, quindi "shivarli" è più facile!
Se sei evangelico, per lo studio mi sembra ottima la vecchia Riveduta di Luzzi
Non è perfetta ma mi pare superiore alle Nuova Diodati e alla Nuova Riveduta .....
Io sono cattolico ma la uso come prima Bibbia di riferimento

La comprai nel 1968 in un mercatino di libri usati, attirato dalle belle cartine georafiche e dalla mancanza di note scettiche. Leggendola mi affascinò subito .....non inventava, non parafrasava, non interpretava .....

Mi sembra tuttoggi superiore alla Nuova Riveduta
Nella Nuova Riveduta, in 1 Samuele 16,14 leggiamo che: “Lo Spirito del SIGNORE si era ritirato da Saul; e uno spirito cattivo, permesso dal SIGNORE, lo turbava”, mentre nel testo ebraico la parola ‘permesso’ manca e la traduzione corretta sarebbe: “Saul…era turbato da un cattivo spirito suscitato dall'Eterno. In Atti 10,25 la tradizionale espressione "E come Pietro entrava, Cornelio, fattoglisi incontro, gli si gettò ai piedi, e l'adorò" è drasticamente semplificata con "Mentre Pietro entrava, Cornelio, andandogli incontro, si inginocchiò davanti a lui" quasi a voler drasticamente sbarrare il passo non solo all'adorazione ma pure alla venerazione cattolica ed ortodossa dei santi della chiesa. In 1 Corinzi 7,15 troviamo poi: “Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme ...”, quando il testo greco dice solo che "non sono obbligati" e le parole "a stare insieme" sono state inserite abusivamente in base ad una interpretazione forse plausibile ma sicuramente opinabile. In 1 Giovanni 3,6 è poi scelta una traduzione grammaticalmente possibile ma teologicamente soggettiva rendendo: "Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l'ha visto, né conosciuto, mentre quasi tutte le Bibbie italiane rendono: "Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha veduto, né l'ha conosciuto", evitando di dilatare a dismisura la pazienza di Dio.
Nella Nuova Versione delle Paoline, un punto in cui alcune difficoltà traduttive sono atate abilmente aggirate è dato da Isaia 53,8 dove il testo ebraico andrebbe reso: "Dall'oppressione e dal giudizio fu portato via; e fra quelli della sua generazione chi rifletté ch'egli era strappato dalla terra de' viventi e colpito a motivo delle trasgressioni del mio popolo?", mentre la Settanta rese con: "Dall'oppressione e dal giudizio fu portato via; la sua generazione chi potrà narrarla? per la sua vita fu strappato dalla terra, per i peccati del mio popolo egli fu consegnato alla morte". La Nuovissima Versione delle Paoline tagliò corto sul significato preciso del termine"generazione" e rese semplicemente: "Con violenza e condanna fu strappato via: chi rifletté sul suo destino? Sì, è stato tolto dalla terra dei vivi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte". In 1 Corinzi 10,13, nel classico versetto "Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi se non umana; infatti Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla" sparì la via d'uscita (in greco ekbasis) e rimase solo il mezzo di sopportare, lasciando trasparire una visione di fede piuttosto passiva, rinunciataria e masochista. In 2 Corinzi 6,6 lo Spirito Santo diventò inspiegabilmente "spirito di santità", seguendo una scelta grammaticale possibile ma alquanto minimalista.
La Nuova Cei alla base della Bibbia TOB rende alcuni versetti resi in modo non sempre ortodosso. Attingendo a codici differenti, Giovanni 1,18 è diventato “il Figlio Unigenito che è Dio” [3], mentre in Giovanni 14,16-26 e 1 Giovanni 2,1 le tradizionali traduzioni “Consolatore” e “Avvocato” lasciano il posto al generico termine greco “Paraclito”. Qualche interrogativo suscita anche Romani 16,10, dove Cristo muore “per il peccato”, invece che “al peccato”, mentre in Atti 20,28 il “sangue proprio [di Dio]” diventa “il sangue del proprio Figlio”. Di poco cambia poi la traduzione di Proverbi 8,22 dove la Sapienza di Dio invece di essere “prodotta” o “generata” da Dio come “Verbo eterno” viene “creata” dal Padre “come inizio delle sue attività” invece che “all’inizio della sua attività”. Interrogativi ulteriori vengono dalla scelta di rendere quasi ovunque l'ebraico "hesed" con "amore" invece che con "misericordia", "grazia", "benignità", "compassione", "bontà" o "pietà", con risultati discutibili per alcuni versetti famosi (Salmo 33,18; Salmo 51,3; Salmo 89,1; Osea 6,6; Michea 6,8) ormai accreditati dalla Vulgata di Gerolamo con "misericordia" e dalle mitiche Douay Reims (1610), King James (1611) e English Hebrew Bible (1917) con "mercy". Del resto nella Settanta e nel Nuovo testamento l'ebraico "hesed" è tradotto con "eleos", cioè "misericordia" nel senso di grazia, compassione, gentilezza e bontà verso il peccatore, il povero, il debole, il misero e l'afflitto. A ben guardare, pertanto, il termine “amore” sembra davvero troppo generico per essere spalmato senza problemi su larga parte delle Scritture in sostituzione della “misericordia”. La misericordia è infatti una dimensione istintiva, viscerale ed interiore dell’amore, mentre la giustizia ne è la manifestazione esteriore e sociale. Nella misericordia è insito un sentimento di compassione, di tenerezza profonda e di grazia che l'amore non sempre abbraccia e sottointende, a meno di utilizzare (e recuperare) la parola "carità" nel senso più genuino e profondo. A riprova di quanto detto, è forse il caso di osservare come l'antica preghiera cristiana "Kyrie eleison", tradotta usualmente con "Signore pietà" o "Signore misericordia", diventi incomprensibile se il termine eleison viene reso con amore: Dio è amore e chiedere a Dio amore è, a dir poco, privo di senso, mentre la miseria umana impone all'uomo di chiedere sempre e soprattutto ... pietà e misericordia.
Quanto alla Nuova Diodati si legge molto bene ma, come sai meglio di me, continua a far riferimento al textus Receptus di Erasmo da Rotterdam, che al momento sembra piuttosto obsoleto ....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Nessuna traduzione è perfetta. Su diversi punti la vecchia CEI era migliore della nuova. C'è da notare, però, che alcune delle differenze tra le vario traduzioni citate sono da imputarsi non tanto alle scelte dei traduttori, quanto al testo critico di riferimento, che non è sempre lo stesso.
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