[Suggerimento] "Corso fondamentale sulla fede", K. Rahner

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Davide P.
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[Suggerimento] "Corso fondamentale sulla fede", K. Rahner

Messaggio da Davide P. »

Qualcuno di voi foristi ha letto questo libro? In caso affermativo, che impressioni vi ha suscitato? Me lo consigliereste (non l'ho ancora letto)? Grazie mille.

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Titolo: Corso fondamentale sulla fede. Introduzione al concetto di cristianesimo
Autore: Rahner Karl
Traduttore: Danna C.
Editore: San Paolo Edizioni
Collana: L'abside
Edizione: 6
Data di Pubblicazione: 2005
ISBN: 8821519538
ISBN-13: 9788821519536
Pagine: 600

Descrizione
Introduzione al concetto di cristianesimo. Un'esposizione della fede cristiana che scava a fondo, attingendo alla tradizione teologica con conoscenza e sicurezza.

Ciao,
Davide
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Demolizioni Torri
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Messaggio da Demolizioni Torri »

Carissimo Davide,
premetto che NON ho letto il libro. Allo stesso tempo non ho potuto fare a meno di sorridere perché mi è venuto in mente un episodio.
Una dei miei docenti, una teologa con un ottimo cervello, veniva spesso interrotta da uno studente del mio corso.
Il poverino diceva quasi esclusivamente banalità e, all'ennesima interruzione, la docente lo ha apostrofato: "Io penso, al di sotto di Karl Rahner, non mi interessa"!
Beh, una battuta del genere è un grande invito a leggere il libro... :risata:

Ciao
Torry
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Davide P.
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Messaggio da Davide P. »

Grazie mille, Torry.
L'aneddoto che hai riportato accresce la mia curiosità per questo libro e il suo autore.
Grazie ancora,
Davide
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Io ce l'ho e l'ho letto. Lascia perdere...
Un testo metafisicamente debole (per usare un eufemismo) condito da un gergo dal sapore heideggeriano che lo rende, credo, praticamente indigeribile per i non addetti ai lavori.
Considera, però, che queste parole vengono da un tomista di ferro che proprio Rahner non lo può soffrire.
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Davide P.
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Messaggio da Davide P. »

Grazie anche a te, Trianello, per il tuo parere.
Il gergo "alla Heidegger", per quanto pesante, non mi spaventa troppo. Trovo più preoccupanti le tue critiche alla sostanza di questo testo; critiche che però, come hai detto tu, contestualizzo ricordando le tue posizioni.
Ci penso ancora un po' e poi decido. Nel frattempo sto valutando altre due opere analoghe:
  • - Walter Kasper: "Introduzione alla fede"
    - Hans Urs von Balthasar: "Il credo. Meditazioni sul credo apostolico"
Se hai/avete pareri su questi altri due libri, sono davvero apprezzati.

Ciao,
Davide
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Mario70
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Messaggio da Mario70 »

Io di Rahner ho letto 'la trinità' e mi è piaciuto molto, inoltre l'ho trovato comprensibile e scorrevole ne ho parlato quì:

https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 059#p86059" onclick="window.open(this.href);return false;#https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 059#p86059

ciao
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Davide P. ha scritto:Grazie anche a te, Trianello, per il tuo parere.
Il gergo "alla Heidegger", per quanto pesante, non mi spaventa troppo. Trovo più preoccupanti le tue critiche alla sostanza di questo testo; critiche che però, come hai detto tu, contestualizzo ricordando le tue posizioni.
Ci penso ancora un po' e poi decido. Nel frattempo sto valutando altre due opere analoghe:
  • - Walter Kasper: "Introduzione alla fede"
    - Hans Urs von Balthasar: "Il credo. Meditazioni sul credo apostolico"
Se hai/avete pareri su questi altri due libri, sono davvero apprezzati.

Ciao,
Davide
Hai letto la "Introduzione al cristianesimo" dell'allora prof. Ratzinger? Da consigliare.
Quanto alla contaminazione heideggeriana di K. Rahner, anche il papa, nella sua auto-biografia, così scriveva:

"Lavorando insieme con lui, mi resi conto che Rahner e io, benché ci trovassimo d'accordo su molti punti e in molte aspirazioni, dal punto di vista teologico vivevamo su due pianeti diversi.
Anch'egli, come me, era impegnato a favore di una riforma liturgica, di una nuova collocazione dell'esegesi nella Chiesa e nella teologia e di molte altre cose, ma le sue motivazioni erano parecchio diverse dalle mie. La sua teologia - malgrado le letture patristiche dei suoi primi anni - era totalmente caratterizzata dalla tradizione della scolastica suareziana e dalla sua nuova versione alla luce dell' idealismo tedesco e di Heidegger. Era una teologia speculativa e filosofica, in cui, alla fin fine, la Scrittura e i Padri non avevano poi una parte tanto importante, in cui, soprattutto, la dimensione storica era di scarsa importanza. Io, al contrario, proprio per la mia formazione ero stato segnato soprattutto dalla Scrittura e dai Padri, da un pensiero essenzialmente storico: in quei giorni ebbi la chiara percezione di quale fosse la differenza tra la scuola di Monaco, da cui io ero passato, e quella di Rahner, anche se dovette passare ancora qualche tempo prima che la distanza che separava le nostre strade fosse pienamente visibile all'esterno"
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Davide P.
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Messaggio da Davide P. »

Grazie, Polymetis.
Evidentemente le prospettive dei due sono completamente diverse. Ti ringrazio per la segnalazione del libro di Ratzinger di cui ero a conoscenza ma che non ho letto.

Ciao,
Davide
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Demolizioni Torri
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Messaggio da Demolizioni Torri »

Trianello ha scritto:Io ce l'ho e l'ho letto. Lascia perdere...
Un testo metafisicamente debole (per usare un eufemismo) condito da un gergo dal sapore heideggeriano che lo rende, credo, praticamente indigeribile per i non addetti ai lavori.
Considera, però, che queste parole vengono da un tomista di ferro che proprio Rahner non lo può soffrire.
Oltre all'ebraismo, sono appassionata di comunicazione.
Nel momento in cui si ritiene di poter squalificare un testo, mi sembra potrebbe essere una buona cosa proporre una lettura alternativa.

Mi sta dicendo Demy che ha letto Rahner, conosce benissimo il pensiero di Heidegger, ma non ha ancora avuto la chance di leggere un libro di Trianello.

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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Demolizioni Torri ha scritto: Oltre all'ebraismo, sono appassionata di comunicazione.
Nel momento in cui si ritiene di poter squalificare un testo, mi sembra potrebbe essere una buona cosa proporre una lettura alternativa.
Mi sono semplicemente limitato ad esprimere quello che è un mio parere personale sull'autore e sul libro, ho anche sottolineato il fatto che il motivo fondamentale per cui non apprezzo pertircolarmente né l'uno né l'altro è il mio tomismo di fondo (tomismo a cui sono giunto dopo aver masticato tonnellate di retorica heideggeriana, se non altro perché mi sono laureato in filosofia in una università statale italiana, dove il pensiero debole impera, sotto vari nomi, ormai da decenni).
Una lettura alternativa? Quella che ha suggerito Polymetis va benissimo. Anche il volume di Kasper non è male, comunque.
Mi sta dicendo Demy che ha letto Rahner, conosce benissimo il pensiero di Heidegger, ma non ha ancora avuto la chance di leggere un libro di Trianello.
La roba che scrivo io gli risulterebbe certamente indigesta. Chi è abituato al budino heideggeriano mal riesce a digerire, infatti, il cibo solido del pensiero aritotelico-tomistico.
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Messaggio da Demolizioni Torri »

Trianello ha scritto: La roba che scrivo io gli risulterebbe certamente indigesta. Chi è abituato al budino heideggeriano mal riesce a digerire, infatti, il cibo solido del pensiero aritotelico-tomistico.
Conosco Heidegger e pure Aristotele (il quale non ha inquinato solo il pensiero cristiano). Anche il Maimonide ne fa menzione nella Guida dei perplessi. Non amo né l'uno, né l'altro.
A livello filosofico, invece, amo profondamente Barukh Spinoza. (E non dirmi che non era metafisico, visto che era profondamente cartesiano).

Demy

PS Io non sono laureato in filosofia... e non amo fregiarmi e incensarmi con titoli accademici.
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Dingus JJ
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Messaggio da Dingus JJ »

Demolizioni Torri ha scritto:
PS Io non sono laureato in filosofia... e non amo fregiarmi e incensarmi con titoli accademici.

Da uno studioso che asserisce il concetto che l'esistenza di Dio( naturalmente il suo) e' un fatto dimostrato e inconfutabile,che t'aspetti.
CHIAMIAMO CINICO CHI NON CONDIVIDE LE NOSTRE ILLUSIONI.
IL CINICO E' COLUI CHE CONOSCE IL PREZZO DI TUTTE LE COSE MA IL VALORE DI NESSUNA.
LA VERITA STA SPESSO NEL MEZZO, MA MAI NELLE SALE DEL REGNO!

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Messaggio da polymetis »

Conosco Heidegger e pure Aristotele (il quale non ha inquinato solo il pensiero cristiano). Anche il Maimonide ne fa menzione nella Guida dei perplessi. Non amo né l'uno, né l'altro.
A livello filosofico, invece, amo profondamente Barukh Spinoza. (E non dirmi che non era metafisico, visto che era profondamente cartesiano).
In questa risposta ci sono circa sette frasi, nessuna della quali ha un qualche rapporto con quella che la precede.
Mi sembra che queste frasi siano gettate un po' a caso, tra un luogo comune e l'altro.

Ad maiora

P.S. Anch'io laureato in filosofia, cioè la scienza dell'inquinamento del pensiero cristiano... :risata:
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Uffa ragazzi, vedo che ogni argomento è buono per mettervi a competere! :fronte:
Una mia amica direbbe: la solita gara per stabilire chi è il Maschio Alfa. :occhiol:
OK, divertitevi pure! Però non crediate di potervi sentire superiori a quelli che discutono di calcio. :saggio:
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Cogitabonda ha scritto:Una mia amica direbbe: la solita gara per stabilire chi è il Maschio Alfa. :occhiol:
Anche perchè non è stagione.
O sbaglio? :mrgreen:
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Demolizioni Torri
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Messaggio da Demolizioni Torri »

Non ho percepito la competizione per il predominio del mascho alfa.
Piuttosto ho notato diverse distorsioni cognitive e - forse - la poca capacità di sorridere di sé stessi... :sorriso:

Torry
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