"Dio nessuno l'ha mai visto"
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"Dio nessuno l'ha mai visto"
Bruno Maggioni – Dio nessuno l’ha mai visto - Editrice Vita e Pensiero, 2011.
Ecco un brano del libro (pp. 117-119):
Nei discorsi di commiato (Gv 14,4ss.) Gesù dice ai discepoli: «Del luogo dove io vado, voi conoscete la via» (v. 4). A Tommaso queste parole sembrano nebulose e incoerenti: «Signore, non sappiamo dove vai, come possiamo conoscere la via?» (v. 5). Tommaso è convinto, come tutti, che per conoscere la strada devi prima conoscere la meta alla quale vuoi arrivare. Per Gesù è vero il contrario: quando si conosce la via giusta, si giunge alla meta giusta. La via giusta è seguire Gesù, e questo i discepoli lo sanno. L'importante è conoscere quale strada: la meta si troverà di certo alla fine. Così ancora una volta Gesù ha rovesciato il modo comune di pensare: non prima la conoscenza della meta e poi l'individuazione della strada che vi conduce, ma prima la strada.
Rispondendo a Tommaso, Gesù proclama una delle più solenni affermazioni su se stesso: «Io sono la via, la verità e la vita» (v. 6). Due cose vanno subito chiarite. La prima è che Gesù non si accontenta di dire «Io annuncio la verità» oppure «Le mie parole sono vere». Ma «Io sono la verità». Così è chiaro che Egli intende definire la sua persona, non semplicemente il suo messaggio. E la seconda: contrariamente alle apparenze, l'affermazione di Gesù non va intesa come se fosse: «Io sono la via che conduce alla verità e alla vita». Bensì: «Io sono la via, poiché sono la verità e la vita». Gesù è la verità e la vita, non semplicemente la strada che vi conduce. La verità e la vita sono la ragione per cui Egli può dirsi `strada' che conduce al Padre.
Nel vangelo di Giovanni, la verità è la rivelazione di Dio. Chi è Dio per noi e chi siamo noi per lui, questa è la verità. Gesù può dire di essere la verità perché la sua persona, le sue parole e la sua vita sono la perfetta trasparenza di Dio, tanto che egli può rispondere a Filippo: «Chi ha veduto me, ha veduto il Padre» (v. 9). Filippo aspirava a una manifestazione di Dio più alta e dimostrativa, più diretta (v. 8). Filippo cercava le apparizioni. Gesù gli ricorda che solo lui — nella sua concreta umanità — è il luogo in cui si può scorgere la realtà di Dio. In lui il Dio invisibile si è fatto visibile, conoscibile e raggiungibile.
E dunque osservando l'umanità di Gesù (parole, azioni, morte e risurrezione) che si può comprendere chi è Dio. Ma allora si deve concludere che Dio è amore, alleanza, dono di sé. In Gesù, infatti, non si vede altro. Dicendo «Io sono la verità», Gesù fa capire che la verità di Dio e dell'uomo è l'amore.
Gesù è la vita, non solo la verità. «Vita» è un simbolo globale e primario che indica tutto ciò che l'uomo va cercando.
Dichiarando di essere la «vita» Gesù intende perciò porsi al centro della ricerca dell'uomo, di ogni uomo. Gesù non è qualcosa, sia pure importante, che fa parte della vita, ma è la vita stessa. Senza Cristo la vita non è più vita. Certo si può esistere, ma non vivere. E questo perché il vangelo di Giovanni è convinto che la vita si identifica con l'amore. Un'esistenza chiusa nell'egoismo, accartocciata su se stessa, non è vita. Non vive e non fa vivere. E l'amore che trasforma l'esistenza in vita, aprendola, rinnovandola, allargandola.
Se Gesù dichiara di essere la «verità» e la «vita», è perché gli interessa soprattutto affermare di essere la«via». Lo si deduce dal fatto che la sua solenne dichiarazione è la risposta alla domanda — apparentemente ingenua, ma in realtà decisiva — di Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai, e come possiamo conoscere la via?» (v. 5).
Quale strada si deve percorrere per raggiungere Dio è una domanda che assilla ogni uomo che pensa. Ma come e dove trovare una risposta sicura? Con la venuta di Gesù l'uomo non è più abbandonato a se stesso, in una ricerca a tentoni, incerta e perfino contraddittoria. Il cristiano sa che la via è tracciata, ed è chiara: è la strada che il Cristo ha percorso.
Dicendo «Io sono la verità», Gesù si presenta come lo specchio in cui l'uomo può scoprire l'intima realtà di Dio, che è l'amore. Dicendo «Io sono la vita», Gesù si presenta come la realtà profonda che l'uomo va cercando per realizzare pienamente se stesso, e si tratta ancora dell'amore. Anche dicendo «Io sono la via», Gesù non fa che riportare il discorso sull'amore. Dall'inizio alla fine della sua vita, infatti, Egli ha percorso la strada dell'amore: «Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine» (13,1).
Da qualsiasi angolatura, dunque, si osservi l'affermazione di Gesù, si è sempre condotti allo stesso punto: la realtà di Dio e dell'uomo è l'amore. Ma c'è modo e modo di intendere l'amore. Per intenderlo correttamente il cristiano ha un punto fermo, visibile, obiettivo, cui guardare: la persona e la vita di Gesù. Non dalla nostra esperienza personale lasciata a se stessa apprendiamo che cosa sia l'amore, ma dalla memoria di Gesù. Nella sua vita è apparsa la profondità divina dell'amore, le cui caratteristiche essenziali sono soprattutto due: la totale disponibilità al dono di sé e la certezza che il dono di sé porta alla vita. E questa, e nessun'altra, la via per incontrare Dio.
- Brambilla Bruna
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se il libro spiega in questo modo ..è bellissimo ..è un pensiero che io nel mio piccolo ..mi sono fatta di DIO ..amore e amicizia è il mio pensiero su di lui ..NON SO DOVE ANDRO' ...MA SO CON CHI SARO'...
Il seguire la sua strada .. a volte mi chiedo dove trovare la giusta via ??? la strada che mi porta alla felicità ??? HA VOLTE NON HO RISPOSTA...ma so che alla fine della mia strada ..SO con chi sarò..troverò quella pace ..e l'amore che ho tanto cercato ..
SONO MIEI PENSIERI ..CHE DA TANTO MI SONO MESSA NELLA MIA TESTA...
Il seguire la sua strada .. a volte mi chiedo dove trovare la giusta via ??? la strada che mi porta alla felicità ??? HA VOLTE NON HO RISPOSTA...ma so che alla fine della mia strada ..SO con chi sarò..troverò quella pace ..e l'amore che ho tanto cercato ..
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EMOZIONANTE...
...NON DI MENO!
CHIAMIAMO CINICO CHI NON CONDIVIDE LE NOSTRE ILLUSIONI.
IL CINICO E' COLUI CHE CONOSCE IL PREZZO DI TUTTE LE COSE MA IL VALORE DI NESSUNA.
LA VERITA STA SPESSO NEL MEZZO, MA MAI NELLE SALE DEL REGNO!
Le origini del Dingus
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- Brambilla Bruna
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"dio nessuno l'ha mai visto"
Achille sei splendido!!!!!!! certamente molto superiore a certi sacerdoti che quando li ascolti non riesci a capire un'h di quello che dicono
Alfonso
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Grazie Alfonso, ma i tuoi complimenti li devi fare a Bruno Maggioni, autore del libro da cui ho tratto il brano che hai letto.Alfo ha scritto:Achille sei splendido!!!!!!! certamente molto superiore a certi sacerdoti che quando li ascolti non riesci a capire un'h di quello che dicono
Alfonso
Bruno Maggioni è un sacerdote cattolico ed uno dei maggiori biblisti italiani viventi.
Achille
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