[Suggerimento]: Su chi chiama gli altri "apostata".

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polymetis
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[Suggerimento]: Su chi chiama gli altri "apostata".

Messaggio da polymetis »

Ho trovato un articolo di Ravasi su Famiglia Cristiana:

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Come si evince, chiamare un altro apostata non dovrebbe essere fatto con leggerezza.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Ray
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Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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domingo7
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Bravo Polymeteis

Messaggio da domingo7 »

Si, quanto hai riportato è davvero ottimo ...

Dare dell'apostata agli altri è cosa di non poco conto
Apostata è chi rigetta tutto il cristianesimo e la fede nel sacrificio di Cristo
(come fece l'imperatore romano Giuliano che tornò al paganesimo)

Non chi cerca la verità con altri fratelli nella fede, magari sbagliando e cadendo nell'eresia...
o chi abbandona lo stato di presbitero consacrato.....solo per tornare al libero stato laicale .....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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agabo
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Messaggio da agabo »

http://unaparolaalgiorno.it/significato/A/apostasia.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Apostasia
[a-po-sta-sì-a]

SignAbbandono della propria religione per un'altra, conversione

dal greco: [apostasis] allontanamento, composto da [apo] che indica allontanamento e [stasis] stare.

L'atto dell'abiura, il rinnegare il proprio credo in favore di un altro è un atto solenne: che riguardi una fede religiosa o un'ideologia laica, resta un ripudio grave, profondo, e ancor più grave e profondo appare il seguente nuovo abbraccio. Tale è l'apostasia - parola alta e pesantissima.
Spesso le conversioni sono viste come segno di tradimento: l'abbandono della propria tradizione, della propria scelta, della propria posizione pare affine alla diserzione vigliacca e proditoria; qualcuno (un'istituzione, un partito, un retaggio) contava su di te.
In realtà l'apostasia, seppur così pesantemente giudicata attraverso i secoli (e ricordiamo che ad esempio quella religiosa, nei paesi dove vige ancora oggi la Shari'a, è punita con la morte), è un diritto sacrosanto.
Si dice che i primi ad abbandonare la nave che affonda siano i topi; ma il capitano che affonda con la nave è un onorevole imbecille.
Il cambio di rotta, di convinzioni, di idee abbracciandone di nuove può essere segno di maturazione, di saggezza.
Sarà infatti tacciato di apostasia il politico che si renda conto del fallimento di un ideale e lo rinneghi avvicinandone un altro diverso e più avanguardista; sarà bandito come apostata il religioso che giunga alla realizzazione intima di una fede nuova; e marcerà con passi fieri sulla via dell'apostasia chi abbandoni l'ennesimo PC rotto per andarsi a comprare finalmente un Mac.
Sarei d'accordo con l'articolo postato, se non vi fosse un "ma" ...
E tu, polimetis, troveresti un'analogia di significato tra i termini "cretino" ecc. e "apostata"?
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
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arwen
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Messaggio da arwen »

:bravo: :appl:
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

agabo ha scritto:http://unaparolaalgiorno.it/significato/A/apostasia.htm
Apostasia
[a-po-sta-sì-a]

SignAbbandono della propria religione per un'altra, conversione

dal greco: [apostasis] allontanamento, composto da [apo] che indica allontanamento e [stasis] stare.

L'atto dell'abiura, il rinnegare il proprio credo in favore di un altro è un atto solenne: che riguardi una fede religiosa o un'ideologia laica, resta un ripudio grave, profondo, e ancor più grave e profondo appare il seguente nuovo abbraccio. Tale è l'apostasia - parola alta e pesantissima.
Spesso le conversioni sono viste come segno di tradimento: l'abbandono della propria tradizione, della propria scelta, della propria posizione pare affine alla diserzione vigliacca e proditoria; qualcuno (un'istituzione, un partito, un retaggio) contava su di te.
In realtà l'apostasia, seppur così pesantemente giudicata attraverso i secoli (e ricordiamo che ad esempio quella religiosa, nei paesi dove vige ancora oggi la Shari'a, è punita con la morte), è un diritto sacrosanto.
Si dice che i primi ad abbandonare la nave che affonda siano i topi; ma il capitano che affonda con la nave è un onorevole imbecille.
Il cambio di rotta, di convinzioni, di idee abbracciandone di nuove può essere segno di maturazione, di saggezza.
Sarà infatti tacciato di apostasia il politico che si renda conto del fallimento di un ideale e lo rinneghi avvicinandone un altro diverso e più avanguardista; sarà bandito come apostata il religioso che giunga alla realizzazione intima di una fede nuova; e marcerà con passi fieri sulla via dell'apostasia chi abbandoni l'ennesimo PC rotto per andarsi a comprare finalmente un Mac.
Sarei d'accordo con l'articolo postato, se non vi fosse un "ma" ...
E tu, polimetis, troveresti un'analogia di significato tra i termini "cretino" ecc. e "apostata"?
Il termine cretino deriva da cristiano, nel senso che i buoni cristiani sarebbero facilmente soverchiabili ed ingannabili perché ingenue anime pie. Per il resto, non ho capito a cosa tu ti riferisca.

Ad maiora
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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domingo7
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Apostati o dissidenti?

Messaggio da domingo7 »

L'atto dell'abiura, il rinnegare il proprio credo in favore di un altro è un atto solenne: che riguardi una fede religiosa o un'ideologia laica, resta un ripudio grave, profondo, e ancor più grave e profondo appare il seguente nuovo abbraccio. Tale è l'apostasia - parola alta e pesantissima.
Il concetto giudaico-cristiano di apostasia (abbandono di Jahvé per seguire dei stranieri, rifiuto del sacrificio salvifico di Cristo) è stato dilatato in due millenni in modo abnorme, inglobando tra gli apostati gli erranti, i dissidenti, gli eretici e gli scismatici.

Apostata è stato pertanto il cardinale Newman che dopo un lungo percorso di studio e di preghiera si fece cattolico (o come dicono i dizionari inglesi "turned catholic" cioè si girò cattolico), apostati furono i valdesi che meno fortunati dei francescani videro bocciare le loro istanze di rinnovamento spirituale, apostata fu Serveto che come tutti i riformati volle mettere in discussione di tutto e di più ......

Apostati furono i sacerdoti cattolici che scelsero di lasciare la vita consacrata, apostati i dissidenti socialisti, come Bernstein, Tugan Baranowski, i socialisti fabiani, i vari Solženicyn, Sacharov, Pasternak ....

Apostata è chi cambia idea, partito, religione o sindacato ....

Ma siamo sicuri che si tratti davvero e sempre di apostasia?
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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agabo
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Messaggio da agabo »

domingo7 ha scritto:
L'atto dell'abiura, il rinnegare il proprio credo in favore di un altro è un atto solenne: che riguardi una fede religiosa o un'ideologia laica, resta un ripudio grave, profondo, e ancor più grave e profondo appare il seguente nuovo abbraccio. Tale è l'apostasia - parola alta e pesantissima.
Il concetto giudaico-cristiano di apostasia (abbandono di Jahvé per seguire dei stranieri, rifiuto del sacrificio salvifico di Cristo) è stato dilatato in due millenni in modo abnorme, inglobando tra gli apostati gli erranti, i dissidenti, gli eretici e gli scismatici.

Apostata è stato pertanto il cardinale Newman che dopo un lungo percorso di studio e di preghiera si fece cattolico (o come dicono i dizionari inglesi "turned catholic" cioè si girò cattolico), apostati furono i valdesi che meno fortunati dei francescani videro bocciare le loro istanze di rinnovamento spirituale, apostata fu Serveto che come tutti i riformati volle mettere in discussione di tutto e di più ......

Apostati furono i sacerdoti cattolici che scelsero di lasciare la vita consacrata, apostati i dissidenti socialisti, come Bernstein, Tugan Baranowski, i socialisti fabiani, i vari Solženicyn, Sacharov, Pasternak ....

Apostata è chi cambia idea, partito, religione o sindacato ....

Ma siamo sicuri che si tratti davvero e sempre di apostasia?
E, facendo riferimento all'articolo di Ravasi, siamo sicuri che si possano considerare alla stessa stregua dei "cretini"?
Leggi: http://www.definition-of.net/definizione-di-cretino" onclick="window.open(this.href);return false;
"Come può uno scoglio arginare il mare? Anche se non voglio torno già a volare..." - Mogol
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domingo7
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Cristiani cretini o cretini cristiani?

Messaggio da domingo7 »

E, facendo riferimento all'articolo di Ravasi, siamo sicuri che si possano considerare alla stessa stregua dei "cretini"?
Leggi: http://www.definition-of.net/definizione-di-cretino" onclick="window.open(this.href);return false;
L'idea che cristiano e cretino abbiano la stessa etimologia è stata recentemente ripresa da Sgarbi ed Odifreddi
persone di grande cultura ma che verso i cristiani hanno sempre avuto il dente ... un po' avvelenato...

A me certe dissertazioni linguistiche ricordano un po' un mio vecchio compagno di scuola,
molto studioso e dotto ma che ne sparava a mitraglia tutti i giorni...

Un giorno ci convinse che "matrimonio" si diceva così per la dote (munus matri),
che patrimonio si diceva così per l'eredità (munus patri)
e che il municipio derivava dal prendere imposte e tasse (munus capere)

Fin qui verificammo e gli credemmo
ma un giorno tirò fuori un'etimologia
di "miracolo", "pericolo" e "cultura" che ci parve un po' ...sospetta...

miracolo, diceva, viena da "mira culum" (guarda che fortuna)
pericolo da "peri culum" (nelle vicinanze del ....)
e cultura da "tura culum" (perchè gli ignoranti erano spesso gabbati)

Cercammo su libri e dizionari .....ma non trovammo conferma ....

Chi sa? forse il povero cretino venne chiamato così
solo perché era ....un povero cristiano ...
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agabo
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Messaggio da agabo »

domingo7 ha scritto:
E, facendo riferimento all'articolo di Ravasi, siamo sicuri che si possano considerare alla stessa stregua dei "cretini"?
Leggi: http://www.definition-of.net/definizione-di-cretino" onclick="window.open(this.href);return false;
L'idea che cristiano e cretino abbiano la stessa etimologia è stata recentemente ripresa da Sgarbi ed Odifreddi
persone di grande cultura ma che verso i cristiani hanno sempre avuto il dente ... un po' avvelenato...

A me certe dissertazioni linguistiche ricordano un po' un mio vecchio compagno di scuola,
molto studioso e dotto ma che ne sparava a mitraglia tutti i giorni...

Un giorno ci convinse che "matrimonio" si diceva così per la dote (munus matri),
che patrimonio si diceva così per l'eredità (munus patri)
e che il municipio derivava dal prendere imposte e tasse (munus capere)

Fin qui verificammo e gli credemmo
ma un giorno tirò fuori un'etimologia di "miracolo" e "pericolo" che ci parve un po' ...sospetta
miracolo, diceva, viena da "mira culum" (guarda che fortuna)
e pericolo da "peri culum" (nelle vicinanze del ....)

Cercammo su libri e dizionari .....ma non trovammo conferma ....

Chi sa? forse il povero cretino venne chiamato così
solo perché era ....un povero cristiano ...
Immagine
Mi sa tanto che Ravasi non lo intendesse così, ma nel senso più comune, che costituisce senza dubbio un'offesa, di "stupido".
Vorrei vedere se uno desse del cretino a qualcuno e poi volesse giustificarsi dicendo che gli dava soltanto del "povero cristiano" !!!
A parte questo, mi pare che non si giustifichi l'accostamento tra i due termini e che nel parlare comune non si ricorra a certe acrobazie.

Anche perchè, se fosse altrimenti, non vedo perchè il buon Ravasi ci metta in guardia riguardo all'uso di certi epiteti nei confronti del prossimo.
???!!!???
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Che poi se proprio vogliamo dirla proprio tutta, il 90% dei TDG sono a loro volta apostati di altri religioni da cui si sono poi staccati...

Quindi in parole povere si rivendono il nome a chi della loro stessa confraternita non la pensa come loro....

Ma vi figurate se i Cattolici, i Protestanti, i Musulmani, Gli Ebrei che sono le religioni rivelate, a loro volta ghettizzassero i loro Ex che sono passati tra le fila dei TDG....limitando loro oltre che il saluto, gli aiuti economici, lavorativi e via dicendo.... :ok:

Ci sarebbe veramente da ridere....

Oppure in quel caso i nostri cari amici del CD di Brooklin, inizierebbero ad urlare ai 4 venti del globo tale ingiustizia, forti del loro potere editoriale propagandistico, forti dei loro beni terreni che gli permettono di pagarsi avvocati, pagine di giornali, appelli e ricorsi alle corti mondiali varie.... :boh: :boh: :boh:

Ma come sempre stiamo qui a fare due pesi e due misure.... :strettamano:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe

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domingo7
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Con Ravasi...o meglio...con Cristo...

Messaggio da domingo7 »

Che poi se proprio vogliamo dirla proprio tutta, il 90% dei TDG sono a loro volta apostati di altri religioni da cui si sono poi staccati...Quindi in parole povere si rivendono il nome a chi della loro stessa confraternita non la pensa come loro....Ma vi figurate se i Cattolici, i Protestanti, i Musulmani, Gli Ebrei che sono le religioni rivelate, a loro volta ghettizzassero i loro Ex che sono passati tra le fila dei TDG....limitando loro oltre che il saluto, gli aiuti economici, lavorativi e via dicendo.... Ci sarebbe veramente da ridere....Oppure in quel caso i nostri cari amici del CD di Brooklin, inizierebbero ad urlare ai 4 venti del globo tale ingiustizia, forti del loro potere editoriale propagandistico, forti dei loro beni terreni che gli permettono di pagarsi avvocati, pagine di giornali, appelli e ricorsi alle corti mondiali varie....
E' dunque molto meglio stare con Cristo...
Mi sa tanto che Ravasi non lo intendesse così, ma nel senso più comune, che costituisce senza dubbio un'offesa, di "stupido". vedere se uno desse del cretino a qualcuno e poi volesse giustificarsi dicendo che gli dava soltanto del "povero cristiano" !!! A parte questo, mi pare che non si giustifichi l'accostamento tra i due termini e che nel parlare comune non si ricorra a certe acrobazie. Anche perchè, se fosse altrimenti, non vedo perchè il buon Ravasi ci metta in guardia riguardo all'uso di certi epiteti nei confronti del prossimo.
E Ravasi, questa volta, sta con Cristo ...
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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