Come l'uomo può diventare mito.

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Vieri
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Messaggio da Vieri »

Ma infine chiedi chi ha ragione? Tutti e nessuno;
Condivido le parole di Quixote e per me dato che il rapporto di fede è soggettivo non implica necessariamente il fatto di dimostrare le mie ragioni.

Quello che invece trovo strano è l'idea di alcuni "non credenti" che per motivare forse il loro ateismo, desiderino per forza ed a tutti costi ricevere da "altri" sempre prove tangibili.....e dato che ovviamente un "sentimento", non è dimostrabile se non al limite con un diverso comportamento, affermano allora che la "religione è falsa".....

In breve, la stessa osservazione e critica potrebbe essere rivolta a chi crede solo nella "ragione" e nel comportamento esclusivamente biologico dell'uomo senza considerare il fattore "anima" tipico dei credenti......e la morale è che alla fine ?
chi ha ragione? Tutti e nessuno.....
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Chi sa perché, ogni volta che condividi qualcosa che ho scritto, ho come la sensazione di aver scritto una gran boiata?
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E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Vieri
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Messaggio da Vieri »

:risata:
Quixote ha scritto:Chi sa perché, ogni volta che condividi qualcosa che ho scritto, ho come la sensazione di aver scritto una gran boiata?
Le tue considerazioni verso il sottoscritto mi commuovono..... :risata: :risata:
ma (se sei di buon umore.... :risata: ) qualche volta ti esprimi anche in maniera ..."più umana" :risata: :risata:
Buona giornata
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Giovanni64 ha scritto:
Quixote ha scritto: Chiedi «a che serve, parlando di fede, spiegare il meccanismo fisico (corporeo) che "produce" la fede?». Serve e come: se non hai almeno una conoscenza di base dei principi biologici e fisiologici dell’uomo come fai a risalire agli aspetti psichici? Vd. sopra quel che dico a Vieri: Togli la materia di cui l’uomo è composto, togli pensiero, sentimenti: togli tutto, rimane il nulla; a meno di non postulare un’ipotetica e indimostrabile spiritualità dell’anima.
Probabilmente le mie osservazioni e forse anche le relative risposte sono contenute, in tutto o in parte, anche in questa stessa discussione ma il senso della mia domanda era su per giù questo: la fisiologia, il corpo, l'evoluzione e tutti i meccanismi che ci vogliamo mettere, portano Vieri a sentire di aver ragione e Mauro a sentire di aver ragione. A che serve richiamare i meccanismi e tutto il resto al fine di decidere chi ha ragione?
Nessuno, e pensare di poter dare delle risposte definitive ed assolute su questi temi qui in una discussione di un forum la vedo un'ipotesi piuttosto improbabile.
Ma proprio per questo diventa importante delineare correttamente almeno ciò che è conosciuto di un argomento.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Quixote ha scritto:Chi sa perché, ogni volta che condividi qualcosa che ho scritto, ho come la sensazione di aver scritto una gran boiata?
Mi stupisco sempre di come riesca a prendere un'argomentazione e pensare che sostenga le sue posizioni anche se dice tutto l'opposto. :risata:
In generale eh.... :risatina:
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

gabbiano74 ha scritto:Prima di tutto buone vacanze a chi è ancora in ferie :amaca: e buone vacanze fatte a chi come me è già a lavoro :piange:

Ho letto velocemente la discussione e vorrei rammentare un concetto che ritengo importante:

in qualsiasi metodo assiomatico deduttivo, assiomatizzare una teoria significa partire da alcuni asserti ritenuti validi e dedurre da essi le loro
conseguenze logiche. Per loro natura gli assiomi non sono mai dimostrati. La matematica, grazie alla quale costruiamo i modelli con cui rappresentiamo
la realtà, si bassa su assiomi, ossia su enunciati ritenuti veri a priori. Certamente gli assiomi della matematica sono basi più solide e concrete, entro certi limiti,
dei presupposti che Polymetis accetta per fede, ma considerando la finitezza della condizione umana bisogna ammettere che anche questi capisaldi hanno dei limiti.
Quindi tutti dobbiamo essere consapevoli dei limiti delle affermazioni che facciamo. Francamente Polymetis mi sembra conscio di questo, anche se la sintesi non è il suo
forte :risata: , non sempre in altri, credenti e non, scorgo la stessa consapevolezza. Ovviamente questa è solo la mia impressione.

Saluti
Gabbiano74
:ciao:
Ovvio. Spero il mio parlare di probabile ed improbabile, ove non siano fatti accertati, sia evidente.

Volevo solo aggiungere però che gli assiomi in alcuni campi si dimostrano validi in quanto messi alla prova nel verificare la Teoria, in altri campi no, vengono dati per validi aprioristicamente senza alcun metodo di verifica.
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Messaggio da Mauro1971 »

VictorVonDoom ha scritto:
Quixote ha scritto:Chi sa perché, ogni volta che condividi qualcosa che ho scritto, ho come la sensazione di aver scritto una gran boiata?
Mi stupisco sempre di come riesca a prendere un'argomentazione e pensare che sostenga le sue posizioni anche se dice tutto l'opposto. :risata:
In generale eh.... :risatina:
Comunque è evidenza sperimentale. Va accettato che è così. :risata:
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Messaggio da gabbiano74 »

Mauro1971 ha scritto:
Ovvio. Spero il mio parlare di probabile ed improbabile, ove non siano fatti accertati, sia evidente.
Certamente, a volte però leggendoti ho la sensazione di una visione un po' troppo "dogmatica" della scienza. Ma forse sono io che con gli anni
sono diventato troppo nichilista e relativista impenitente :risata: :risata: :risata:
Mauro1971 ha scritto: Volevo solo aggiungere però che gli assiomi in alcuni campi si dimostrano validi in quanto messi alla prova nel verificare la Teoria, in altri campi no, vengono dati per validi aprioristicamente senza alcun metodo di verifica.
Ti riferisci alla distinzione tra assiomi logici e non logici, o al fatto che esistano sistemi assiomatici da cui è impossibile trarre due teoremi contraddittori (sistemi assiomatici coerenti).
O ancora parli di ipotesi e non di assiomi in senso stretto?

Saluti
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Messaggio da Mauro1971 »

gabbiano74 ha scritto: Certamente, a volte però leggendoti ho la sensazione di una visione un po' troppo "dogmatica" della scienza. Ma forse sono io che con gli anni
sono diventato troppo nichilista e relativista impenitente :risata: :risata: :risata:
Al momento mi vado bene così. :risata:
Mauro1971 ha scritto: Volevo solo aggiungere però che gli assiomi in alcuni campi si dimostrano validi in quanto messi alla prova nel verificare la Teoria, in altri campi no, vengono dati per validi aprioristicamente senza alcun metodo di verifica.
Ti riferisci alla distinzione tra assiomi logici e non logici, o al fatto che esistano sistemi assiomatici da cui è impossibile trarre due teoremi contraddittori (sistemi assiomatici coerenti).
O ancora parli di ipotesi e non di assiomi in senso stretto?

Saluti
Gabbiano74
Vai oltre la mia preparazione sull'argomento per cui non lo so.
Mi riferivo più semplicemente al fatto che una Teoria in Fisica è sottoposta a continua verifica, e con essa quindi ogni assioma possa esservi.
In teologia invece questo non avviene per cui non vi è neppure una verifica indiretta di eventuali assiomi.
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Messaggio da gabbiano74 »

Mauro1971 ha scritto:
gabbiano74 ha scritto: Vai oltre la mia preparazione sull'argomento per cui non lo so.
Mi riferivo più semplicemente al fatto che una Teoria in Fisica è sottoposta a continua verifica, e con essa quindi ogni assioma possa esservi.
In teologia invece questo non avviene per cui non vi è neppure una verifica indiretta di eventuali assiomi.
ok allora parli di verifica delle ipotesi, gli assiomi sono di per se inverificabili. Può avvenire che si dimostri che un assioma non sia indipendente
ma che sia dimostrabile a partire da altri e quindi decade perchè non più necessario. La teologia e la filosofia non "ragionano" come la Fisica, ma
con un po' di fantasia :risata: , come la logica matematica "pura", con la differenza "non trascurabile" che talvolta non si comportano come sistemi coerenti.

Saluti
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Messaggio da Mauro1971 »

gabbiano74 ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:
gabbiano74 ha scritto: Vai oltre la mia preparazione sull'argomento per cui non lo so.
Mi riferivo più semplicemente al fatto che una Teoria in Fisica è sottoposta a continua verifica, e con essa quindi ogni assioma possa esservi.
In teologia invece questo non avviene per cui non vi è neppure una verifica indiretta di eventuali assiomi.
ok allora parli di verifica delle ipotesi, gli assiomi sono di per se inverificabili. Può avvenire che si dimostri che un assioma non sia indipendente
ma che sia dimostrabile a partire da altri e quindi decade perchè non più necessario. La teologia e la filosofia non "ragionano" come la Fisica, ma
con un po' di fantasia :risata: , come la logica matematica "pura", con la differenza "non trascurabile" che talvolta non si comportano come sistemi coerenti.

Saluti
Gabbiano74
:ciao:
Infatti ho usato il termine "verifica indiretta". :ok:
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Quixote ha scritto:La ragione è ratio, equivalente latino di logos, ovvero logica. E come ci ha piú volte ricordato Vieri, se parti da premesse sbagliate, anche le conclusioni lo saranno; lo stesso vale se parti da premesse incomplete. Questo risponde alla tua domanda; nel primo caso, sicuramente piú interessante (almeno per me) quello che spesso ci frega è la valenza polisemantica del linguaggio: tendiamo a usare lo stesso termine (in questo caso ‘fede’) con valori diversi: o io stesso lo equivoco, usandolo prima in un modo, poi in un altro, o tu che leggi equivochi il modo in cui l’ho usato. Ma infine chiedi chi ha ragione? Tutti e nessuno; Giuseppe Rensi diceva che la ragione non è universale, ma pluriversale:
G. Rensi ha scritto: Ma supponiamo che un tale fatto esteriore ai nostri orologi, destinato al controllo di questi, non esistesse, e che i nostri orologi continuassero a discordare. Come potremmo allora, in mancanza di quel fatto esteriore obbiettivo e nel discordare dei singoli nostri orologi, conoscere l’ora che è? Ora questo è appunto il caso delle nostre ragioni. Non c’è l’oggetto esterno ad esse, l’esterno modulo-ragione, su cui controllarle e che le giudichi, ed esse discordano tra di loro. Come conoscere l’ora che è della ragione?
La citazione la trovate su Wiki, sotto la voce del filosofo.
Non ho compreso fino in fondo la tua risposta. A volte mi piace giocare con le parole ma stavolta l'uso del semplice "chi ha ragione" nel senso usuale è stato quasi "obbligato" perché se no mi sarei dovuto incartare in formule del tipo: "ha ragione Mauro ad aver fede solo nella ragione o ha ragione Vieri ad aver fede anche nella fede?"
In qualche intervento precedente avevo utilizzato il termine "fiducia" proprio per cercare di evitare complicazioni.
Comunque sia, non era mia intenzione chiedere chi ha ragione tra Vieri e Mauro in alcune questioni in discussione, anche perché, so che ha ragione Mauro. Me lo dice il mio corpo, certo, ma io lo sento chiaro e forte. Lo sentono chiaro e forte anche altre persone. Lo sentissi solo io forse qualche problema me lo farei. Alla fine anche il numero, nel suo piccolo, conta.
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Messaggio da Mauro1971 »

Caro Giovanni ti ringrazio del plauso, ma ad onor del vero mentre non è detto che io abbia ragione, è Vieri che purtroppo ha torto. :risata:

Personalmente non lo trovo importante, credo invece e spero di poter portate a qualcuno un punto di vista, supportato da dati, diverso da quello in uso e non contestato nel proprio ambiente e magari dare uno spunto di riflessione.
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Messaggio da Vieri »

.....mentre non è detto che io abbia ragione, è Vieri che purtroppo ha torto. :risata:
Caro Mauro, se rileggi, avevo fatto un piccolo "pensierino" su due triangoli, che pur avendo i vertici diversi, se li avviciniamo alla fine alla base troviamo anche una "zona" più o meno comune e dove alcuni principi possono essere anche condivisi.

Se tu invece scrivi:
"non è detto che io abbia ragione".......e quindi dubiti sulle tue ragioni.....ma poi categoricamente affermi che io "purtroppo" ho torto....non ti pare di contraddirti se alla fine non sei sicuro di te stesso ?

Non vedi e noti che questo comportamento di " ragioni" e "torti" possa allontanare e dividere le persone e non cercare dei punti di condivisione?

Io ritengo che ognuno di noi sia ovviamente decisamente diverso da altri con mentalità, esperienze, idee,.....ma tutti indistintamente dobbiamo convivere insieme e non guardarsi in "cagnesco".

Certo se rimani ancora "legato" mentalmente ( e sicuramente a livello inconscio) ad una setta che ha sempre diviso i "buoni" (gli eletti da Geova, gli unti, i possessori della verità...) dai "cattivi" del "mondo" ( specie quelli di Babilonia la grande...) per il semplice fatto che non la pensa come loro,....capisci che siamo di nuovo punto ed a capo e non avresti fatto alla fine nessun progresso mentale.
Cosa intendo allora per "progresso mentale" ? Passare dallo stato di "divisione" a quello di "condivisione".....Semplice.

Scusami se ti faccio una osservazione, ma in tutto il tuo studio sulle religioni, compreso il buddismo, e dell'evoluzione umana, non ti pare di aver "tralasciato" ad esempio di approfondire meglio il vero significato dell'inno alla carità (agape) di S. Paolo ?
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.


Se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla.

.......
La carità è paziente,
è benigna la carità;

la carità non invidia, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
ma si compiace della verità;

tutto tollera, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta.

La carità non verrà mai meno.
Potrai allora forse capire da queste parole dove possano andare a finire tutte le "ragioni" di questo mondo se alla fine non dai più spazio ai sentimenti ma ritenersi solo un essere biologico che ragiona ed agisce solo in base a delle connessioni di cellule del cervello ?
Buona giornata
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Messaggio da VictorVonDoom »

Vieri ha scritto:Certo se rimani ancora "legato" mentalmente ( e sicuramente a livello inconscio) ad una setta che ha sempre diviso i "buoni" (gli eletti da Geova, gli unti, i possessori della verità...) dai "cattivi" del "mondo" ( specie quelli di Babilonia la grande...) per il semplice fatto che non la pensa come loro,....capisci che siamo di nuovo punto ed a capo e non avresti fatto alla fine nessun progresso mentale.
:fronte:

è assurdo :risata: :risata:

:risatina: :risatina:

:carezza:
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Messaggio da cattivo esempio »

Giovanni64 ha scritto:
Quixote ha scritto:La ragione è ratio, equivalente latino di logos, ovvero logica. E come ci ha piú volte ricordato Vieri, se parti da premesse sbagliate, anche le conclusioni lo saranno; lo stesso vale se parti da premesse incomplete. Questo risponde alla tua domanda; nel primo caso, sicuramente piú interessante (almeno per me) quello che spesso ci frega è la valenza polisemantica del linguaggio: tendiamo a usare lo stesso termine (in questo caso ‘fede’) con valori diversi: o io stesso lo equivoco, usandolo prima in un modo, poi in un altro, o tu che leggi equivochi il modo in cui l’ho usato. Ma infine chiedi chi ha ragione? Tutti e nessuno; Giuseppe Rensi diceva che la ragione non è universale, ma pluriversale:
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La citazione la trovate su Wiki, sotto la voce del filosofo.
Non ho compreso fino in fondo la tua risposta. A volte mi piace giocare con le parole ma stavolta l'uso del semplice "chi ha ragione" nel senso usuale è stato quasi "obbligato" perché se no mi sarei dovuto incartare in formule del tipo: "ha ragione Mauro ad aver fede solo nella ragione o ha ragione Vieri ad aver fede anche nella fede?"
In qualche intervento precedente avevo utilizzato il termine "fiducia" proprio per cercare di evitare complicazioni.
Comunque sia, non era mia intenzione chiedere chi ha ragione tra Vieri e Mauro in alcune questioni in discussione, anche perché, so che ha ragione Mauro. Me lo dice il mio corpo, certo, ma io lo sento chiaro e forte. Lo sentono chiaro e forte anche altre persone. Lo sentissi solo io forse qualche problema me lo farei. Alla fine anche il numero, nel suo piccolo, conta.
il presupposto è sbagliato, non deve per forza avere ragione uno o l'altro
possono avere torto tutti e due

hanno torto tutti quelli che affermano è non possono provare
e anche gli agnostici che non condannano affermazioni false
ipotizzando di non avere il "metro" per misurare
ipocriti, il metro siamo noi

nessuno ha ancora provato nulla, e allora che tacciano
invece di spacciare "verità" inesistenti"

prima si costruisce un piedistallo, poi ci si sale sopra
troppi "immaginano" il piedistallo costruendoci sopra teorie fantastiche
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Messaggio da Mauro1971 »

Come ho scritto in altra discussione, caro Vicktor, parole al vento... :risatina:
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
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Messaggio da gabbiano74 »

VictorVonDoom ha scritto:
Vieri ha scritto:Certo se rimani ancora "legato" mentalmente ( e sicuramente a livello inconscio) ad una setta che ha sempre diviso i "buoni" (gli eletti da Geova, gli unti, i possessori della verità...) dai "cattivi" del "mondo" ( specie quelli di Babilonia la grande...) per il semplice fatto che non la pensa come loro,....capisci che siamo di nuovo punto ed a capo e non avresti fatto alla fine nessun progresso mentale.
:fronte:

è assurdo :risata: :risata:

:risatina: :risatina:

:carezza:
Secondo me essersi liberati da una setta ed essersi messi in cammino verso la conoscenza di se stessi e del mondo come progresso mentale non è affatto poco.
Poi il dopo si vedrà, ognuno e libero di fare le proprie scelte.

Saluti
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:ciao:
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Messaggio da VictorVonDoom »

cattivo esempio ha scritto: ipocriti, il metro siamo noi
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P.S. Anche tu giochi molto con le parole, solo che bisogna saperlo fare eh...
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Messaggio da gabbiano74 »

cattivo esempio ha scritto: il presupposto è sbagliato, non deve per forza avere ragione uno o l'altro
possono avere torto tutti e due
O anche avere ragione tutte e due ma solo in parte
cattivo esempio ha scritto: hanno torto tutti quelli che affermano è non possono provare
e anche gli agnostici che non condannano affermazioni false
ipotizzando di non avere il "metro" per misurare
ipocriti, il metro siamo noi
Siamo il metro per misurare cosa? :boh:
Se intendi il metro per stabilire cosa sia vero o no ti assicuro che
ti sbagli di grosso :risata:
cattivo esempio ha scritto: nessuno ha ancora provato nulla, e allora che tacciano
invece di spacciare "verità" inesistenti"
In un ragionamento logico deduttivo qualsiasi cosa è dimostrata
a partire da "presupposti" assunti per veri a priori. Come la mettiamo?
Quali sono i tuoi?
Parli di "verità" e di "esistenza"
Definiscili sulla base di assunzioni precise altrimenti parli del nulla.
cattivo esempio ha scritto: prima si costruisce un piedistallo, poi ci si sale sopra
troppi "immaginano" il piedistallo costruendoci sopra teorie fantastiche
Dato il piedistallo, le assunzioni fatte a priori, è possibile costruire un ragionamento logico
e coerente. Se ciò non avviene tutto crolla indipendentemente dal fatto che il piedistallo
sia "giusto o no", al limite rimane in piedi solo quest'ultimo.

Saluti
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Messaggio da gabbiano74 »

VictorVonDoom ha scritto:
cattivo esempio ha scritto: ipocriti, il metro siamo noi
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P.S. Anche tu giochi molto con le parole, solo che bisogna saperlo fare eh...
:quoto100: :appl:
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Messaggio da Vieri »

Secondo me essersi liberati da una setta ed essersi messi in cammino verso la conoscenza di se stessi e del mondo come progresso mentale non è affatto poco.
Poi il dopo si vedrà, ognuno e libero di fare le proprie scelte.
Non ci siamo capiti, ed è chiaro che essersi allontanati da una "religione" opprimente e riappropriarsi di sé stessi sia un fatto di enorme importanza e quindi NON E' UNA CRITICA A MAURO ma solo la constatazione che ragionando sempre in termini di "BIANCO e NERO", non mi pare dalle sue parole che accetti però la possibilità in altri di diverse TONALITA' DI GRIGIO in fatto di "torti" o ragioni"......
Spero di essermi spiegato.
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Vieri ha scritto:
Secondo me essersi liberati da una setta ed essersi messi in cammino verso la conoscenza di se stessi e del mondo come progresso mentale non è affatto poco.
Poi il dopo si vedrà, ognuno e libero di fare le proprie scelte.
Non ci siamo capiti, ed è chiaro che essersi allontanati da una "religione" opprimente e riappropriarsi di sé stessi sia un fatto di enorme importanza e quindi NON E' UNA CRITICA A MAURO ma solo la constatazione che ragionando sempre in termini di "BIANCO e NERO", non mi pare dalle sue parole che accetti però la possibilità in altri di diverse TONALITA' DI GRIGIO in fatto di "torti" o ragioni"......
Spero di essermi spiegato.
Vieri... non vi hai capito una mazza. :risata:
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"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Mauro1971 ha scritto:Caro Giovanni ti ringrazio del plauso, ma ad onor del vero mentre non è detto che io abbia ragione, è Vieri che purtroppo ha torto. :risata:

Personalmente non lo trovo importante, credo invece e spero di poter portate a qualcuno un punto di vista, supportato da dati, diverso da quello in uso e non contestato nel proprio ambiente e magari dare uno spunto di riflessione.
Qualcosa di simile faccio anch'io.
Il fatto poi che la ragione mi dice che persino essa stessa potrebbe avere qualche "magagna" non è un buon motivo per non usare la ragione. Rinunciare alla ragione significherebbe per me rinunciare a comunicare, a vivere.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

È comunque il meglio che abbiamo. Non abbiamo un'intelligenza infinita o assoluta ma limitata.
Bisogna però dire che cercare di utilizzare al meglio delle proprie possibilità quella che abbiamo non è poco.
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Messaggio da Quixote »

Mauro1971 ha scritto:Come ho scritto in altra discussione, caro Vicktor, parole al vento... :risatina:
Per forza, ti manca la “condivisione”. :risata: E se almeno, invece di ripetere a pappagallo le parole di Giovanni XXIII (senza minimamente storicizzarle e quindi fraintendendole all’origine) spiegassero che cosa sia, la condivisione, invece che sciorinarne a ritmo continuo il desiderio. Ovviamente chi lo fa, se avesse un minimo di empatia (che per l’appunto è una forma di condivisione), eviterebbe di citare a Mauro l’inno paolino alla carità; anche perché, fuor di puerile propaganda, diventa la caricatura di se stesso, se adattatro al nostro tempo, e adoperato a fini di argomentazione:
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi la carità,
sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante.
Io non so e non mi interessa sapere se Paolo la carità la possedesse o meno. Quello che so è che queste parole, dette oggi, sono «bronzo risonante o un cembalo squillante».
Se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza
e avessi tutta la fede in modo da spostare le montagne,
ma non avessi la carità,
non sarei nulla.
«Due verità che gli uomini generalmente non crederanno mai: l’una di non saper nulla, l’altra di non esser nulla. Aggiungi la terza, che ha molta dipendenza dalla seconda: di non aver nulla a sperare dopo la morte» (G. Leopardi).

La carità non verrà mai meno.
L’ho verificato all’ingresso di Auschwitz, nel cartello che in modo analogo inneggia a libertà e lavoro.

Altro da condividere?
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Messaggio da cattivo esempio »

gabbiano74 ha scritto:
VictorVonDoom ha scritto:
cattivo esempio ha scritto: ipocriti, il metro siamo noi
Immagine

P.S. Anche tu giochi molto con le parole, solo che bisogna saperlo fare eh...
:quoto100: :appl:
avete sicuramente ragione le mie capacità di scrittura non sono alla vostra altezza......

nonostante ciò mi arrogo il diritto di pretendere le dimostrazioni di quello che si afferma

come già scritto gabbiano che mi irridi:
stessa domanda che feci a valentino senza avere risposta
puoi "dimostrare" quello in cui credi o le tue parole valgono quelle di omero nell'Iliade?

uguale per victor:
dimostra quel che dici

sono le stesse obbiezioni che feci inizio 3d
grandi "scrittori" usarono le parole per aprire spiragli,ipotizzare incapacità cognitive

io per ora ho tutte le mie capacita di giudicare
se le affermazioni altrui sono dimostrate oppure no

salireste su un aereo non collaudato?
perché allora salite sulle ali di pensieri indimostrati
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Messaggio da gabbiano74 »

cattivo esempio ha scritto: come già scritto gabbiano che mi irridi:
stessa domanda che feci a valentino senza avere risposta
puoi "dimostrare" quello in cui credi o le tue parole valgono quelle di omero nell'Iliade?
Io non ti irrido, semplicemente non condivido il tuo modo di argomentare.
Non capisco mai da dove parti, dove vuoi arrivare e che strada intendi percorrere.
Tutto qui. Cosa dovrei dimostrare di grazia?

L'esistenza di Dio?
La divinità di Cristo?
La Trinità?
L'Immacolata concezione?

L'assioma di completezza?
l'assioma di regolarità?
Gli assiomi di Peano?

Per i primi potrei farti una ricostruzione storica di quando ne abbiamo le prime notizie e mostrarti la
loro "coerenza" in un dato "sistema" teologico. Per i secondi potrei illustrarti perchè sono stati introdotti
e perchè siano "coerenti" con tutto l'impianto matematico che si basa su di essi. Nulla più.
Inoltre io non voglio convincerti di niente ne asserire di possedere la "Verità".
Poi magari le mie parole valessero come quelle di Omero e fossero
capaci di attraversale il tempo come le sue.

cattivo esempio ha scritto: io per ora ho tutte le mie capacita di giudicare
se le affermazioni altrui sono dimostrate oppure no

Questo, allo stato attuale, è un assunto indimostrato.
Partendo da asserzioni di livello più basso prova a dimostrarlo.
Oppure assumendo tale enunciato come vero a priori prova
a costruire un "sistema" coerente.

cattivo esempio ha scritto: salireste su un aereo non collaudato?
perché allora salite sulle ali di pensieri indimostrati

I Fratelli Wright lo hanno fatto e si è aperto un mondo, ed hanno dimostrato che era possibile volare
con una macchina più pesante dell'aria.

Saluti
Gabbiano74 :ciao:
Ultima modifica di gabbiano74 il 21/08/2018, 14:24, modificato 1 volta in totale.
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VictorVonDoom
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Messaggio da VictorVonDoom »

Ma cosa dovrei dimostrare? :boh:
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"Nessuno dovrebbe sentirsi obbligato a seguire una forma di adorazione che considera inaccettabile o a scegliere fra le proprie credenze e la propria famiglia." (g 07/09 p.29)
cattivo esempio
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gabbiano

Messaggio da cattivo esempio »

Per i primi potrei farti una ricostruzione storica di quando ne abbiamo le prime notizie e mostrarti la
loro "coerenza" in un dato "sistema" teologico
e questa sarebbe la dimostrazione dell'esistenza di dio e cristo?

con la stessa coerenza i ti dimostro giove e giunone, manitou, brahma vishnu e shiva ecc........
Questo, allo stato attuale, è un assunto indimostrato.
Partendo da asserzioni di livello più basso prova a dimostrarlo.
ti comporti come poly ad inizio 3d

io non devo provare nulla, perché non affermo nulla

è chi "afferma" che deve dimostrare di essere nel vero
non io che chiedo "solo" la dimostrazione

quelli più scafati di te (quixote) per zittirmi obbiettano....."non hai il metro per giudicare se la dimostrazione
(assurda) che fornisco è falsa o e vera"

risposta: la mia "ragione" basta e avanza
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