La fede secondo un filosofo-scienziato

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Moderatore: Francesco Franco Coladarci

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Citocromo
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La fede secondo un filosofo-scienziato

Messaggio da Citocromo »

"Il cuore, non la ragione, sente Dio; ecco ciò che è la fede: Dio sensibile al cuore, non alla ragione."
(Blaise Pascal)
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Sarà pur vero, come dice il grande Blaise, che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non comprende, ma occhio a non cadere nel giansenismo o in un generale atteggiamento di sfiducia circa la capacità della ragione umana di arrivare a Dio. Queste idee sono figlie di un'antropologia filosofica molto poco cattolica.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

polymetis ha scritto:Sarà pur vero, come dice il grande Blaise, che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non comprende, ma occhio a non cadere nel giansenismo o in un generale atteggiamento di sfiducia circa la capacità della ragione umana di arrivare a Dio. Queste idee sono figlie di un'antropologia filosofica molto poco cattolica.
Perfetto.
Tradotto col buon senso della massaia direi;
poichè siamo dotati d'entrambi gli strumenti, sentimenti e ragione, perchè non usarli entrambi?
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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Citocromo
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Messaggio da Citocromo »

Sarà pur vero, come dice il grande Blaise, che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non comprende, ma occhio a non cadere nel giansenismo o in un generale atteggiamento di sfiducia circa la capacità della ragione umana di arrivare a Dio. Queste idee sono figlie di un'antropologia filosofica molto poco cattolica.
Sono d'accordo con te. A questo riguardo vorrei invitare tutti a leggere l'enciclica Fides et Ratio di Giovanni Paolo II. Dall'introduzione:

"La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. E Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso".

:grazie: :ciao:
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mackenzie
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Messaggio da mackenzie »

Citocromo ha scritto:
Sarà pur vero, come dice il grande Blaise, che il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non comprende, ma occhio a non cadere nel giansenismo o in un generale atteggiamento di sfiducia circa la capacità della ragione umana di arrivare a Dio. Queste idee sono figlie di un'antropologia filosofica molto poco cattolica.
Sono d'accordo con te. A questo riguardo vorrei invitare tutti a leggere l'enciclica Fides et Ratio di Giovanni Paolo II. Dall'introduzione:

"La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. E Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso".

:grazie: :ciao:
L'attuale Papa non parla forse del suo Dio come del Dio della ragione?
"Dio, nel quale noi crediamo, è un Dio della ragione – di una ragione, però, che certamente non è una neutrale matematica dell’universo, ma che è una cosa sola con l’amore, col bene." (Benedetto XVI)

... lavrebbe detto il giorno della memoria della Shoa... mah...

Mac
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

E' tutta la tradizione cattolica che ha sempre parlato del Dio cristiano come di un Dio della ragione. L'idea di una contrapposizione tra fede e ragione è tipicamente protestante (anche se nasce da una deriva dell'occamismo, in quanto Lutero, non si dimentichi era un occamista). Non a caso Polymetis (conoscendo la vita ed il pensiero di Pascal) mette in guardia contro il Giansenismo, che del pensiero luterano riprende alcune dottrine che però, appunto, sono contrarie al Magistero della Chiesa.
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Deus non deserit si non deseratur

Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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ClintEastwood
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Messaggio da ClintEastwood »

X Trianello
"E' tutta la tradizione cattolica che ha sempre parlato del Dio cristiano come di un Dio della ragione. L'idea di una contrapposizione tra fede e ragione è tipicamente protestante (anche se nasce da una deriva dell'occamismo, in quanto Lutero, non si dimentichi era un occamista). Non a caso Polymetis (conoscendo la vita ed il pensiero di Pascal) mette in guardia contro il Giansenismo, che del pensiero luterano riprende alcune dottrine che però, appunto, sono contrarie al Magistero della Chiesa."
Le cose non stanno così, è proprio sotto l'impulso protestante che parte del cristianesimo prese lo slancio verso quella forma razionale che avrebbe caratterizzato il settecento, al contrario il cattolicesimo vide sempre con diffidenza il prendersi troppa libertà di fede e di interpretazione; semmai abbiamo singoli casi di teologi come Eckhart e Taulero che spingevano verso una certa libertà e ricerca personale.
Per il protestantesimo abbiamo personaggi riformati come Johann Semler o Hermann Reimarus che applicano il metodo storico-critico alla Bibbia, persino Hume era di formazione protestante, per non parlare del teologo Louis Cappel.
Semmai sono singoli rami del protestantesimo che hanno preso la strada dell'integralismo, ma un singolo ramo non fà la totalità; se dovessi valutare il cattolicesimo con questo metro sarebbe un cespuglio inestricabile, basti vedere tutta la pietà popolare di cui è adornato a mettere da parte la ragione completamente, dagli inchini e riverenze alle reliquie alle processioni a statue.

Insomma la riforma ha dato notevole impulso ad una libera ricerca della fede e della ragione, e se dobbiamo attribuire merito anche al cattolicesimo possiamo farlo a determinati singoli e non certo alle gerarchie; senza riforma la storia avrebbe preso una strada abbastanza diversa.


Stay tuned on the future.
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