Le varie Fedi e non, qual è quella giusta?

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Messaggio da Vieri »

In relazione ha quanto recentemente trovato, mi è parso che "qualcuno" mi stesse già aspettando al varco con il fucile a pallini per il solito sport del "tiro al piccione"....

Mi spiace per gli appassionati di questo sport ma questa volta per non innescare le solite "polemiche" e visto che ha risposto correttamente ad alcune domande il buon Gabbiano, mi avvalgo successivamente della "facoltà di non rispondere."

Prima di non farmi più vivo in questo thread, desideravo pertanto esprimere queste mie ultime osservazioni:

Primo:
Cattivo Esempio
tranquillo, molti nel forun sono convinti che presto imploderanno
Noto un certo "compiacimento" (di ateismo sospetto) accentuando certe problematiche nel ribadire le attuali difficoltà della C.C.come se il "progresso della società liberale" così tanto invocato ed auspicato abbia portato oggi a grandi risultati, non desiderando sottolineare (anzi lo sottolineo....) La mancanza di valori di base, dalla concezione "diversa" della famiglia al rispetto per il prossimo, con le note informazioni di cronaca....

Secondo:
Quixote:
Lo stesso vale, variatis variandis, per neocatecumenali, mormoni ecc. Fenomeno minoritario e singolare, che però nel suo esclusivismo piú o meno marcato, non si rende conto di debellare alle radici l’unica motivazione razionale autentica della fede: la sua universalità.
Noto che esista una certa confusione di idee mettendo nello stesso calderone dei movimenti presenti all'interno della C.C. nati e operanti per la evangelizzazione in tutto il mondo ( e quindi con carattere di universalità), con altre confessioni religiose (mormoni) che niente hanno a che fare con la stessa religione cattolica.

Terzo:
se non viene professata,.... la fede non esiste
Ritengo che anche in questo caso si possa avere una visione decisamente distorta della religione cattolica dove per definire "credente" o "non credente" una persona debba prendere "settemesse in settegiorni".....

"La fede", anche per i non osservanti, è credere e vivere secondo i valori dettati dal Vangelo.

Ultima osservazione prima di chiudere:
Gabbiano
Premettendo che io sono contrario all'aborto, permettimi di dissentire da questa tua posizione che trovo un po' "fondamentalista".
Il fatto che esista o meno una legge che consenta l'aborto non fa di te un cattivo cristiano. Il compito di un cristiano non è quello di impedire a tutti i costi l'aborto, ma di portare avanti valori che facciano comprendere perchè è , da un certo punto di vista, sbagliato, rispettando poi la libertà del singolo di scegliere.

Nessuno ha autorizzato uno sterminio di massa, è sempre il singolo che prende questa  difficile e dolorosa decisione. Troppo comodo scaricare una responsabilità personale sulla collettività. Al limite la collettività tutta , credenti e non, è responsabile quando lascia una donna sola e non gli dà altra possibilità. 
Concordo perfettamente con il pensiero di Gabbiano poichè anch'io sono contrario all'aborto che lo considero sempre un omicidio.
Nona settimana di gravidanza
Il feto ha una dimensione piccola, circa come un chicco d’uva, come dicevamo nell’introduzione ogni volta il suo aspetto di avvicina i più a quello che avrà una volta nato e inoltre la sua evoluzione sarà, da ora, più rapida, aumentando la dimensione e il peso.

In questa settimana misra circa 2 cm e mezzo. La coda è scomparsa e le orecchie saranno formate al termine di questa settimana. Sarà inoltre formato il naso. Anche gli occhi si sono sviluppati a sufficienza per avere una forma umana, però non li potrà aprire fino circa la 27sima settimana di gravidanza.

L’ultrasuono è il protagonista di questo terzo mese di gravidanza, dato che si potrà ascoltare per la prima volta come batte il cuore del bambino.
Clicca per vedere l'immagine a dimensioni originali
In particolare le parole di Gabbiano fanno notevolmente riflttere:
......credenti e non, è responsabile quando lascia una donna sola e non gli dà altra possibilità.
Pur non condividendo l'aborto, non si può fare, a sua volta, come gli struzzi ed ignorare il grave problema sociale di molte donne che se decidono di loro iniziativa ed in grave stato psicologico( omicidio di massa... :ironico: ) ad abortire di far si che non possano rischiare la vita affidandosi a "mammane".
Mammana Nel linguaggio corrente, essendo ormai in disuso come sinonimo, indica una donna che esegue aborti clandestini su commissione, valendosi di pratiche rozze e che mettono spesso a rischio la vita della gestante[1]. In molti paesi, tra cui l'Italia, la pratica dell'aborto clandestino, e di conseguenza la figura della mammana, è illegale. Una figura analoga era quella del "cucchiaio d'oro", ovvero ogni medico che praticasse l'aborto clandestino in Italia prima che venisse legalizzato nel 1978 dalla legge 194.
Per i medici che praticano l'aborto esiste l'obiezione di coscienza e poi alla fine tutto dipende dalla coscienza dell'interessata e dal perchè sia stata costretta a compiere un gesto così terribile se con leggerezza o per gravi motivi e su questo ovviamente non desidero assolutamente pronunciarmi.

Per concludere se volete continuare anche sull'argomento del divorzio, siamo sempre lì e per un cattolico il matrimonio è un sacramento indissolubile che prevede una grande assunzione di responsabilità nell'amare sempre ed incondizionatamente il proprio partner e ovviamente non implica la parola : "convivere e stiamo insieme e poi si vedrà".....

Detto questo, anche in questo caso non è possibile ignorare il problema e non considerare casi, come disgraziatamente esistono) di successiva assoluta incompatibilità dei coniugi, tradimenti, ecc. dove si renda necessario il divorzio.

Faccio solo notare anche in questo caso le ultime parole di papa Francesco su questo tema scabroso con:
Bergoglio: ‘Divorziati risposati, sì a comunione’. E sul sesso tra coniugi dice: ‘Valore, non peso da sopportare’

https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/0 ... o/2618569/" onclick="window.open(this.href);return false;

Per Bergoglio, poi, nei confronti di chi vive situazioni ‘irregolari’ i pastori della Chiesa non possono applicare leggi morali “come se fossero pietre che si lanciano contro la vita delle persone. È il caso dei cuori chiusi, che spesso si nascondono perfino dietro gli insegnamenti della Chiesa”.
Arrivederci e buona giornata a tutti.....
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gabbiano

Messaggio da cattivo esempio »

ciao gabbiano,

in modo costruttivo cerco di spiegare perché ho usato il termine leguleio
Nessuno ha autorizzato uno sterminio di massa
vedi sei giovane rispetto a me, e può essere che tu non conosca cosa è successo

lo parlamento italiano nel 1978 nella sua autonomia legislativa fece una legge,
e come dici tu era facoltà della singola usarla o meno

se la cosa fosse finita li non avrei scritto nulla

ma cosa accadde, nel 1981 ci si trovò a votare ad un referendum
per abrogare detta legge
gli italiani confermarono la legge che a quel punto divenne una precisa volontà degli
abitanti di questa nazione

tu obbietterai che i credenti non volevano togliere una libertà a chi non crede....
non vero

bastava non andare a votare,
non ci sarebbe sto il quorum
la responsabilità sarebbe rimasta del parlamento

l'80% andò a votare dimostrando di volere la legge

il 75% di quegli elettori si dichiarava cattolico (forse allora anche di più)
non subi passivamente una legge esistente
ma si attivò diventando di fatto legislatore
contraddicendo in maniera palese il proprio credo

oppure dimostrando,chiaramente di non crederci
dichiarandosi cattolici solo per codardia

cordialmente
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Messaggio da Vieri »

oppure dimostrando,chiaramente di non crederci
dichiarandosi cattolici solo per codardia
A parte il fatto che il tuo linguaggio esprime chiaramente un disprezzo precostituito verso la C.C. ed i tuoi interlocutori che non si sognerebbero mai di definire come "codardi" chi non la pensa come loro, non desidero rispondere ed aggiungere altro a quanto ho scritto prima che forse non hai letto o volutamente ignorato....
In particolare le parole di Gabbiano fanno notevolmente riflttere:
......credenti e non, è responsabile quando lascia una donna sola e non gli dà altra possibilità.
Pur non condividendo l'aborto, non si può fare, a sua volta, come gli struzzi ed ignorare il grave problema sociale di molte donne che se decidono di loro iniziativa ed in grave stato psicologico( omicidio di massa... :ironico: ) ad abortire di far si che non possano rischiare la vita affidandosi a "mammane".
Mammana Nel linguaggio corrente, essendo ormai in disuso come sinonimo, indica una donna che esegue aborti clandestini su commissione, valendosi di pratiche rozze e che mettono spesso a rischio la vita della gestante[1]. In molti paesi, tra cui l'Italia, la pratica dell'aborto clandestino, e di conseguenza la figura della mammana, è illegale. Una figura analoga era quella del "cucchiaio d'oro", ovvero ogni medico che praticasse l'aborto clandestino in Italia prima che venisse legalizzato nel 1978 dalla legge 194.
Per i medici che praticano l'aborto esiste l'obiezione di coscienza e poi alla fine tutto dipende dalla coscienza dell'interessata e dal perchè sia stata costretta a compiere un gesto così terribile se con leggerezza o per gravi motivi e su questo ovviamente non desidero assolutamente pronunciarmi.:
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Messaggio da Quixote »

Non so a chi ti riferisca, ma se ti avessi aspettato al varco per il tiro al piccione mi sarebbe bastato chiosare con il quadro di Brügel, ispirato alla parabola dei ciechi che guidano altri ciechi, le parabolesche insulsaggini pindariche del quote di Kiko che avevi immesso: non l’ho fatto perché le corbellerie non necessitano commento.

La “confusione” prospera in chi è talmente preso dai pregiudizi settari del proprio credo, da considerarlo “il credo” per antonomasia, da non capire che è solo la parte di un tutto. Io parlavo del tutto, distinguendolo bene dalle parti. Palavo di fede, e quindi i Mormoni, come sei solito dire, “ci azzeccano” eccome, perché non sono invenzione originale fondata su ciò che prima non esisteva: i loro padri erano cristiani come me e te, i loro avi pagani come i nostri; e la loro fede, nella sua essenza, è la medesima di Cristiani, Musulmani ed Ebrei: è la ratio – uso volutamente un tuo termine, che li differenzia, a volte persino per il meglio, come nel caso del loro recupero di idealità gnostiche.

In particolare parlavo del pianeta Cattolicesimo, e ne segnalavo la crisi. Tu illuso dal fatto che un suo arto prospera, vedi in ciò la sua vitalità, senza accorgerti che se il cuore è malato, te ne fai un baffo se il braccio gode buona salute; senza nemmeno percepire che è anche – ovviamente non solo – proprio quell’arto che contribuisce, assieme ad altri fattori piú generali, alla sua cardiopatia. Non bastasse, applichi un metodo esclusivo (e quindi settario) all’“universalità”, cioè ti sta bene a patto che sia cattolica. È quindi sfuggito alla tua pregiudizievole lettura che si parlava di fede, di come è professata, non a chi è rivolta. Ignobile poi la tua insinuazione ateismo = mancanza dei valori. Pensa piuttosto ai tuoi e alla tua sètta che propaganda figli come conigli, che nel mondo reale è atteggiamento non colpevole, ma delittuoso, e questo proprio in nome dell’etica, quella che tu e il tuo movimento o associazione che sia – me ne sbatto della definizione – interpreta di fatto alla Tartuffe.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

E siamo finiti all'aborto, che poco c'entra col tema in essere.

Fede.

"Certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono", disse Paolo (o chi per lui) da fedele.
Ma questa certezza e questa dimostrazione, da dove arrivano, dono davvero tali? Ciò che è sperato diventa certo e l'invisibile "vero"?

Per il fedele si, nell'ambito della sua esperienza egli vive queste cose come certe e vere.
Oggettivamente però le cose stanno esattamente così? No.

In primis perchè esistono talmente tante diverse "fedi" del tutto incompatibili tra loro da rendere impossibile che tutte queste siano "certe" e "vere" e andando a vedere a fondo nessuna di queste può essere considerata, sempre oggettivamente, avere più dignità rispetto alle altra. Nessun credo si dimostra più "vero" di un altro.
Sono nell'ambito della soggettività ogni "fedele" si dimostra convinto della superiorità della propria religione rispetto alle altre, ma analizzando il tutto da una visuale esterna hanno tutti equamente torto, sono tutti uguali come veridicità di ciò che affermano.
Qui non si parla delle differenze morali, di quanto una dica cose che a noi piacciono di più o meno, questo non c'entra nulla per cui evitatemi pipponi sul "ma loro fanno l'ostracismo e noi no", lo sanno anche i sassi e non è il punto in questione.
Ciò che uno crede "vero per fede" ha lo stesso identico diritto e grado di veridicità di ciò che altri crede "vero per fede". Il livello di indimostrabilità è paritetico per tutti.

Ergo, questa "certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono" in un piano oggettivo diventa in modo molto evidente semplicemente un'illusione. Ciò che vine sperato rimane invero assolutamente incerto e ciò che "non si vede" del tutto indimostrabile, anzi l'unica cosa che viene fatte innumerevoli volte è il negarne la palese assenza.
La fede diventa quindi la capacità di autoilludersi delle persone della certezza e veridicità di ciò che non esiste se non nella loro illusione.

Più vado avanti e vi osservo e più me ne convinco.
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Quixote....

Messaggio da Vieri »

Non so a chi ti riferisca, ma se ti avessi aspettato al varco per il tiro al piccione mi sarebbe bastato chiosare con il quadro di Brügel, ispirato alla parabola dei ciechi che guidano altri ciechi, le parabolesche insulsaggini pindariche del quote di Kiko che avevi immesso: non l’ho fatto perché le corbellerie non necessitano commento.
Il tuo linguaggio e la tue parole non meritano una mia risposta.......poiché se io usassi uguali parole "parabolesche insulsaggini pindariche ......" nei confronti degli atei e dei "miscredenti" del forum verrei sicuramente espulso ricordando che quando si hanno opinioni sul tema assolutamente diverse è noto che le verità di alcuni sono in genere reciprocamente considerate delle "insulsaggini" .

Cosa dovrei allora commentare su queste parole di Mauro ?
La fede diventa quindi la capacità di autoilludersi delle persone della certezza e veridicità di ciò che non esiste se non nella loro illusione.
Prendere solo atto, con infinita tristezza.....
Scrivi:
Ignobile poi la tua insinuazione ateismo = mancanza dei valori.
Io non insinuavo niente ma prendevo atto di una situazione attuale dove non si fanno più figli, le famiglie sono spesso separate o "allargate", il bullismo crescente di figli abbandonati a loro stessi, i valori del denaro, della carriera e dei viaggi, che superano spesso l'accettazione della condivisione e del sacrificio personale.
Non è un discorso da vecchi parrucconi di destra come magari uno potrebbe spregevolmente commentare ma esporre solo una realtà esistente che non potete nascondere.

PS. Se forse avrai notato ho solo poi espresso delle precise e personali testimonianze considerate delle "corbellerie" oltre a citare altri aspetti del cammino che nessuno ha mai voluto, prendere assolutamente in considerazione.

In genere a casa mia, se vogliamo fare una analisi obiettiva, si parla del pro e del contro e non mi sembra di aver mai letto dei "pro"....e se questo non è (vero) settarismo......

Buona giornata...
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Messaggio da Quixote »

Se hai da ridire sul mio linguaggio non hai che da sottoporlo alla moderazione, assicurandoti che da parte mia mi terrò fuori da ogni giudizio in merito. Quanto al fatto che “verresti espulso” hai scritto ben di peggio, senza che ti sia stato notificato (non lo avevo aggiunto alla lista volutamente, per carità cristiana):
Vieri ha scritto:Può un ebreo capire veramente le parole del Vangelo di Cristo senza avere fede in lui ?
Questo è razzismo.
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto: Prendere solo atto, con infinita tristezza.....
E perchè con tristezza Vieri?

D'altronde tutto è illusione ed illusorio.
Tutto ciò che viviamo è una realtà virtuale creata dal nostro cervello. Le mie mani ora sulla tastiera per quanto ci siano oggettivamente "io" vivo solo la trasposizione dei dati ricevuti dagli organi di senso e poi elaborati dal cervello in ciò che vedo, nella sensazione dei tasti sotto le dita, ma nulla di tutto questo è propriamente "reale", resta una interpretazione dell'esterno proiettata all'interno di una realtà virtuale.
E realtà virtuali siamo anche noi, il nostro "io", che gira all'interno di un cervello che se disattivato, cessa semplicemente di esistere.

E' virtuale l'amore, la passione, il dolore e quant'altro e basta che alziamo uno sguardo al cielo, magari con un telescopio, per scoprire un universo che non ha traccia di alcuna emozione o valore morale o altre cose simili.
Sono cose nostre, valide solo all'interno delle nostre menti e quindi valide "per noi" ma finisce li. Il loro valore non va oltre la nostra specie.

Cosa ci sarebbe di triste nella realtà delle cose, buon Vieri?
Resta lo stupirsi di meraviglia di fronte a questa "magia" di pochi etti di neuroni.

Ma tristezza per cosa? Per essermi risvegliato dall'illusione del "credere"?
E quale delle tante sciocchezze dovrei scegliere di credere? Andare ogni tre per due da un tizio in sottana a raccontargli i fatti miei per avere il perdono di un qualche amico immaginario?
Donare i miei (pochi) soldi a qualche santone/guru/padre spirituale di turno?
Dover pensare che ci sia un tizio a Roma che...
I cori di angeli in sacrestia...
Il pane ed il vino che diventano carne e sangue...
Dio che si sacrifica per un peccato originale inesistente e che nemmeno la chiesa sa indicare in modo non dico preciso, ma almeno non così assurdamente nebuloso...

Ma pensi davvero che io possa credere a delle minchiate del genere? :boh:
Ma siamo seri su. :risata:
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Scusami Quixote, ma....

Messaggio da Vieri »

Quixote ha scritto:Se hai da ridire sul mio linguaggio non hai che da sottoporlo alla moderazione, assicurandoti che da parte mia mi terrò fuori da ogni giudizio in merito. Quanto al fatto che “verresti espulso” hai scritto ben di peggio, senza che ti sia stato notificato (non lo avevo aggiunto alla lista volutamente, per carità cristiana):
Vieri ha scritto:Può un ebreo capire veramente le parole del Vangelo di Cristo senza avere fede in lui ?
Questo è razzismo.
Vedo che le cose le vedi sempre e solo da un solo lato critico negativo ed aggiungerei anche " prevenuto"come se definendo "ebreo" ovviamente una persona di fede ebraica, possa risultare una offesa di stampo razzista... :ironico: , quando ho pregato sulle tombe di tanti infelici in numerosi campi di sterminio visitati, a condividere fortemente l'esistenza dello stato Ebraico oltre a far parte di un movimento che è in prima linea nel dialogo interreligioso fra cattolici ed ebrei come a sua volta descritto....

Ma scusami ma se una religione (ebraica) non condivide e non accetta la figura di Gesù come mi leggo da Wikipedia (ovviamente se non racconta palle...):
Gesù nell'ebraismo
Sebbene storicamente il cristianesimo sia nato in ambito ebraico e Gesù il nazareno fosse ebreo, nessuna confessione dell'ebraismo riconosce in lui il Messia né tantomeno le caratteristiche divine che i cristiani invece gli attribuiscono.

L'ebraismo ritiene inoltre che le profezie e i riferimenti al Tanakh che si trovano nel Nuovo Testamento (considerato apocrifo) non siano pertinenti. L'ebraismo rabbinico ritiene infatti che la venuta del Messia non si sia ancora manifestata.

Particolari riflessioni sulla figura di Gesù sono state fatte da un punto di vista ebraico da Leo Baeck in un saggio pubblicato in Germania nel 1938[1], ovvero nel periodo coincidente con la dittatura del terzo Reich. In tale opera Baeck scrisse che Il Vangelo: un documento ebraico. In esso l'autore vuole dimostrare, attraverso l'analisi filologica dei Vangeli, che questi, "ripuliti" dalle sedimentazioni paoline di carattere teologicamente anti-giudaico, contengono il messaggio profondamente ebraico di Gesù.

Le fonti ebraiche antiche non citano Gesù. Esistono alcuni testi più tardi con ricostruzioni polemiche della sua vita (Toledot Jeshu), fra le quali la nascita di Gesù come frutto della seduzione di una donna (quaestuaria secondo Tertulliano) di nome Myriam (Maria) da parte di un ufficiale romano di nome Pandera o Panthera. Questo trova apparente adito nel fatto che il nome Panthera era molto diffuso tra le truppe romane, ma la parola Panthera sembrerebbe piuttosto un equivoco gioco di parole per ridicolizzare l'affermazione cristiana di Gesù figlio della Parthénos, cioè figlio della Vergine.

In generale l'ebraismo vede Gesù come uno dei tanti falsi messia che sono apparsi nel corso della storia degli ebrei.[3] Gesù viene considerato come il più influente, e di conseguenza il più deleterio, di tutti falsi messia.[4] Tuttavia, poiché la fede ebraica tradizionale afferma che il Messia non è ancora venuto e che l'Era messianica non è ancora giunta, il totale rifiuto di Gesù sia come messia che come divinità nell'ebraismo non è mai stato una questione centrale per gli ebrei. Al cuore dell'ebraismo di ogni corrente stanno la Torah, i comandamenti, il Tanakh (Bibbia ebraica) e il monoteismo etico, come indicato nello Shemà - e tutto ciò preesiste a Gesù.

L'ebraismo non ha mai accettato nessuno degli adempimenti pretesi dalle profezie che il cristianesimo attribuisce a Gesù. L'ebraismo proibisce inoltre il culto della persona come forma di idolatria, poiché la credenza centrale della religione è l'unità assoluta e singolarità di Dio.[5][6] L'escatologia ebraica ritiene che l'arrivo del Messia sarà associato con una serie specifica di eventi che non sono ancora avvenuti, compreso il ritorno degli ebrei nella loro terra e la ricostruzione del Tempio, un'era messianica di pace (Isaia 2:4) e comprensione durante la quale "la saggezza del Signore" riempirà la Terra (Isaia 11:9) e poiché gli ebrei credono che nessuno di questi eventi si sia verificato durante il corso della vita di Gesù (né se ne sono verificati in seguito, tranne che per il ritorno di molti ebrei alla loro terra dopo la fondazione del moderno Stato d'Israele), Gesù non è un candidato valido come Messia.
potrai notare allora che le mie parole non erano assolutamente offensive ma il risultato, l'attestazione, la constazione di una realtà oggettiva:
Può un ebreo capire veramente le parole del Vangelo di Cristo senza avere fede in lui ?

Direi e ripeto proprio di no ......

E le stesse cose le avrei potute dire:

"Può un islamico capire veramente le parole del Vangelo di Cristo senza avere fede in lui "
"Può un buddista capire veramente le parole del Vangelo di Cristo senza avere fede in lui "
Può un ateo capire veramente le parole del Vangelo di Cristo senza avere fede in lui

In breve un conto, alla fine per me è conoscere, sapere informarsi, studiare, prendere atto, ecc. ecc. dell'esistenza di una "Persona" ed un conto è assorbire per fede i suoi comandamenti ed il suo messaggio: "Io sono la via, la verità, la vita.

Per me è come vedere dalla vetrina una bella pasticceria, conoscere uno per uno tutti i dolci e le loro ricette senza mai aver voluto entrare ( per diffidenza) ed assaggiare uno dei dolci.

PS. come a suo tempo hai dimostrato un certo rispetto per il sottoscritto e le mie idee, ti pregherei cortesemente di non vedere sempre il male ed il settarismo nelle mie parole anche se ovviamente a volte sotto ripetuti attacchi personali, (mascherati da obiettiva informazione....insistendo solo ed esclusivamente su tutti gli aspetti negativi del cammino N.C.... ) a volte mi lascio trascendere dalla polemica.

In breve l'invio è ancora rivolto a
:pace:
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Messaggio da Mauro1971 »

Beh, direi visti i risultati su alcuni fedeli, probabilmente un ateo può avere un'ottica decisamente più chiara ed obbiettiva. Nevvero.
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Messaggio da Vieri »

Ma pensi davvero che io possa credere a delle minchiate del genere? :boh:
Ma siamo seri su. :risata:
Caro Mauro, anche se prendo atto di questa realtà senza alcun giudizio, sono poi felice (nella mia beata illusione") di NON ESSERE ALLORA UNA PERSONA SERIA.....
Ma non esagerare..... :risata:

Un caro saluto

PS. Nevvero niente....
Beh, direi visti i risultati su alcuni fedeli, probabilmente un ateo può avere un'ottica decisamente più chiara ed obbiettiva. Nevvero.
Questo è il solito discorso della "superiorità intellettuale dell'ateo" che essendo senza legami di fede potrebbe essere più obiettivo.....Tu ci credi ?
Io, vedendo i pregiudizi intorno, direi proprio di no e quindi rispettiamoci tutti ma senza complessi di superiorità....
Ciao ancora
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Messaggio da Quixote »

Le parole, a volte, pesano come macigni e tu le hai scritte, senza renderti conto di quello che implicano; vale lo stesso se scrivi, invece di un ebreo, un musulmano ecc. Tu credo intendessi, per ‘capire’, il partecipare a Cristo, e questo lo comprenderei anche, ma allora perché ci offri una giustificazione nell’ebraismo (non nell’ebreo: non è la stessa cosa) fondata sulla ratio, invece che sulla fides? Quando poi, se veniamo propriamente a questa, dobbiamo continuamente constatare le tue posizioni eretiche? Chi è che “capisce veramente” Cristo? Tu?? permettimi di nutrire seri dubbi.

Di fatto poi, quello che ho connotato come “un’insulso volo pindarico”, in che cosa ti ha offeso? Ho semplicemento detto che Kiko ha scritto una corbelleria, perché ha isolato un passo e ne ha fatto una base di comportamento esoterico, che poi contraddice la stessa predicazione: se Gesú già di partenza parlava a sordi, che senso aveva farlo? per adempiere le scritture, come suggerirebbe Matteo? Quando è poi proprio attraverso le parabole che il suo messaggio diviene chiaro e comprensibile ai poveri di spirito! E lasciamo pur perdere che quella lunga citazione fosse o il solito pistolotto propagandistico o il tuo modo di dire: guardate, voi siete esclusi da questo, siete "insensibili e duri d’orecchi e con gli occhi chiusi" (Matteo). Lungi da me imputartelo, ma allora ricadiamo nel chi è che capisce veramente quelle parole? Kiko, che ne considera solo un aspetto, o chi ne coglie il tutto? Littera occidit, spiritus autem vivificat.

Per darti un altro esempio non ho che da fare un passo indietro, a quando discutevate su quell’odiare vs l’amare meno di Ravasi. A p. 17 del thread avevo riportato:
Quixote ha scritto:Il greco letterale di Luca 14,26:

Se qualcuno viene a me e non odia suo padre, e la madre, e la moglie, e i figli, e i fratelli, e le sorelle; e finanche la sua vita, non può essere mio discepolo.

Quello (impreciso) di Kiko (come da pdf):

SE QUALCUNO VIENE DIETRO DI ME E NON ODIA SUO PADRE, SUA MADRE, SUA MOGLIE, SUO MARITO, I SUOI FRATELLI, I SUOI FIGLI, NON PUÒ ESSERE MIO DISCEPOLO.
Allora non mi rilevava dimostrare l’abominio della traduzione, ma ora mi chiedo, se costui dimostra manifestamente di non conoscere la lingua originale dei Vangeli, come può avere la arrogante pretesa di illustrarli? Solo perché ha letto in un’interlineare che miseo significa ‘odiare’ e non ‘amare di meno’? e peggio, da qual cilindro ha tratto fuori quel marito?? perché ha tolto le sorelle? e ancor peggio, il “sé stesso” della sua vita (psychē, in greco)??? E questo sul piano filologico, perché su quello teologico ha commesso un sacrilegio: Ap. 22,18 s., tr. CEI:

Dichiaro a chiunque ascolta le parole profetiche di questo libro: a chi vi aggiungerà qualche cosa, Dio gli farà cadere addosso i flagelli descritti in questo libro; e chi toglierà qualche parola di questo libro profetico, Dio lo priverà dell'albero della vita e della città santa, descritti in questo libro.

Chi è che ha gli occhi chiusi?

PS — Guarda che non c’è nulla di personale in questo. Ti è riconosciuto il diritto di dire peste e corna di Marzano e di Marta Faita, ora vorresti stimmatizzare il mio con moralismi da due soldi? Mi spiace, non è cosí che funziona: io scrivo razionalmente, se il sentimentalismo è la tua cifra non so che farci.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto:
Beh, direi visti i risultati su alcuni fedeli, probabilmente un ateo può avere un'ottica decisamente più chiara ed obbiettiva. Nevvero.
Questo è il solito discorso della "superiorità intellettuale dell'ateo" che essendo senza legami di fede potrebbe essere più obiettivo.....Tu ci credi ?
Assolutamente si.
Vi scannate tra Cristiani per affermate che il proprio Cristo è più Cristo di quello di un'altro, non avete la minima idea di tutto l'universo religioso e/o spirituale che esiste al di fuori di sti 3 gruppi di religioni che sinceramente danno anche alla noia, senza contare che Vieri... perdonami ma 5 volte su 4 spari delle bufalate che non sai neppure tu da dove le hai prese, hai pure posizioni da "eretico" rispetto alla CC ed è cosa accaduta diverse volte, e mo saresti tu ad "aver capito il Vangelo"?

Ora, a me di capire il Vangelo sinceramente importa molto poco, ma sarebbe ora ti rendessi conto Vieri che c'hai un po' di confusione al riguardo.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
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Messaggio da SilvanaClaudio&Co »

Fede in chè??Dai,su,un pò di obiettivitàForse fede della continuità"culturale"di ognuno di noi
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Caro Quixote....

Messaggio da Vieri »

Le parole, a volte, pesano come macigni e tu le hai scritte, senza renderti conto di quello che implicano; vale lo stesso se scrivi, invece di un ebreo, un musulmano ecc.
Caro Quixote "le parole che pesano come macigni" dipendono sempre dall'interpretazione pregiudiziale che abbiamo partendo sempre dalla famosa "emotività" (giudizio negativo preconcetto verso il pensiero di una persona che riteniamo inconsciamente ostile alla nostra visione della vita) che anteposta sempre alla "ragione", alla fine porta inevitabilmente a formulare qualsiasi suo scritto in termini sempre negativi rimarcando in ogni occasione il suoi punti deboli.

Scrivi:
Mi spiace, non è cosí che funziona: io scrivo razionalmente, se il sentimentalismo è la tua cifra non so che farci.
Ovviamente se questo è il tuo pensiero è importante anche leggere questo articolo sul tema " emotività e razionalità" concordando con le parole dello psicologo Dott. Enrico Parpaglione psicologo a Torino:

La mente razionale e la mente emotiva
http://www.psicologo.torino.it/index.ph ... te-emotiva" onclick="window.open(this.href);return false;

Lasciamo perdere poi per favore queste "dotte disquisizioni" e giudizi su delle parole registrate in una convivenza di oltre 40 anni fa quando ti ho già spiegato che tale termine di "odiare" è stato più volte abbondantemente spiegato e nessuno di buona ragione o volontà (salvo forse in casi particolari ..) lo ha mai preso alla lettera.

Perdonami la confidenza ma la mia meraviglia consiste nel fatto che trovandomi spesso in un clima di "non credenti" debba prendere spesso "lezioni" di interpretazione biblica con dotte disquisizioni rimproverandomi anche alcune volte di non attenermi al canone e non rispettare quanto presente letteralmente nella Bibbia (V.T.) e nel Vangelo.
In breve di accusarmi di essere un miscredente.......o cristiano fasullo perchè "non è così che si fa...."

Queste osservazioni, da un lato mi fanno piacere perché mi consentono a sua volta di approfondire lo studio dei libri sacri ma dall'alto mi fanno sorridere :sorriso: per l'approccio alle letture di stampo prettamente geovista dove sono abituati a prendere sempre alla lettera parola per parola tali scritture e senza interpretazioni (salvo quelle del C.D)

In breve, è possibile come in quella bella discussione con Siculo ad esempio possano nascere interpretazioni o dubbi fra le parole "spirito" e "anima" rilevandone anche forse alcune contraddizioni anche di carattere personale ma senza accuse, senza scismi, senza conflitti perenni, senza alla fine ostracizzare nessuno.....che invece mi trovo spesso nel (diciamo) dialogo con alcune persone di opinioni note.

Concludo con l'idea di riaffermare sempre le mie "eresie" che poi forse il buon Dio mi capirà della buona fede, ed auguro una buona serata sperando in un clima meno conflittuale.....

Buona serata
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Messaggio da Quixote »

La psicologia non gode buona fama nel forum, quanto meno a giudizio mio e di Polymetis. Questo credo perché sia io che lui la consideriamo marginale rispetto alla nostra base razionale. Il che non significa che non la consideriamo, ma solo che se parliamo di psicologia, parliamo di una scienza imperfetta, se parliamo di logica, sappiamo che è una scienza esatta, ove gli eventuali errori dipendono solo dal fatto che ne abbiamo travisati i presupposti. Resta da acclarare se essi dipendano dalla nostra emotività o dalla nostra imperfetta conoscenza dei fattori in gioco. Ti rimane comunque da dimostrare il presupposto squilibrio fra la mia emotività e il mio raziocinio. A me invece non rimane che constatare che, in mancanza di argomenti, non hai di meglio che addebitarmi detto squiilibrio, con conseguente presunta vita grigia e incolore di Quixote, per tentare di coprire la tua assoluta incapacità di controbattere ai fatti che ti sono stati spiattellati sul naso.

Quindi continui – e questa volta lo dico chiaro – a parlare in maniera menzognera, ipocrita e colpevolmente tendenziosa di una convivenza di oltre quarant’anni fa, quando essa è stata riproposta, autorizzata, ratificata di nuovo 19 anni fa, e magari tutt’ora valida e d’uso fra i catecumenali: dimostra il contrario, ovvero che il tuo guru è anch’esso viziato dalla luce progressiva in istile TDG, prima di aggiungere altre lepidezze. E questo giusto per vedere e constatare chi è che si muove in ambito geovista, e chi no, giusta la tua fantasiosa attribuzione geoviana alle nostre idee.
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Messaggio da Ray »

Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Mauro,....

Messaggio da Vieri »

Caro Mauro, lo so che siamo fatti così e con idee, diciamo un po' diverse.... :risata: :risata:
ma dire:
perdonami ma 5 volte su 4 spari delle bufalate che non sai neppure tu da dove le hai prese, hai pure posizioni da "eretico" rispetto alla CC ed è cosa accaduta diverse volte, e mo saresti tu ad "aver capito il Vangelo"?

Ora, a me di capire il Vangelo sinceramente importa molto poco, ma sarebbe ora ti rendessi conto Vieri che c'hai un po' di confusione al riguardo.
Ma secondo te devo ritenere attendibili, veritiere e degne di attenzione, "le lezioni" e le corrette interpretazioni delle Sacre scritture da parte di un ateo dichiarato ?..... :ironico:

Se la storiella della "pasticceria" non l'avessi capita ti ridico allora "la versione del vino" e di quello che sapeva tutto sulla produzione del vino, vendemmia, luoghi di produzione, tipologie organolettiche, marche,.....ma sempre senza mai averlo assaggiato se non forse una volta uno andato a male?......

In breve se hai delle utili osservazioni, secondo le tue opinioni, serenamente le potrei anche accogliere, studiarle e formulare poi la mia opinione, ma certo le parole da "5 volte su 4 spari delle bufale".....non lo ritengo un comportamento da dialogo ma sempre da polemica.....e di queste "romanzine intellettuali" onestamente ne sarei anche stanco.

Tieniti pure le tue idee, esponile come hai giustamente sempre fatte, al pari delle mie e poi amici come prima...dato che di "bufale" da quante ne ho sentite talmente tante che la piana di Salerno per tenercele tutte non basterebbe ..... :risata:

Buona serata
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto: Ma secondo te devo ritenere attendibili, veritiere e degne di attenzione, "le lezioni" e le corrette interpretazioni delle Sacre scritture da parte di un ateo dichiarato ?..... :ironico:
Quando questi è un biblista assolutamente si. Ne sa giusto un poco più di te.
Se la storiella della "pasticceria" non l'avessi capita ti ridico allora "la versione del vino" e di quello che sapeva tutto sulla produzione del vino, vendemmia, luoghi di produzione, tipologie organolettiche, marche,.....ma sempre senza mai averlo assaggiato se non forse una volta uno andato a male?......
Approccio assolutamente superficiale e senza nesso, non stiamo parlando di pasticcini o vini ma dello studio di testi antichi, cosa che nulla vi ha a che vedere.
Lo stuio storico, la traduzione l'interpretazione del significato di un testo antico è una scienza specifica.
In breve se hai delle utili osservazioni, secondo le tue opinioni, serenamente le potrei anche accogliere, studiarle e formulare poi la mia opinione, ma certo le parole da "5 volte su 4 spari delle bufale".....non lo ritengo un comportamento da dialogo ma sempre da polemica.....e di queste "romanzine intellettuali" onestamente ne sarei anche stanco.
Ne hai appena sparate 2 in questo post.
La mia è semplice constatazione.
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Messaggio da Vieri »

Come dovevasi dimostrare....
in mancanza di argomenti, non hai di meglio che addebitarmi detto squiilibrio, con conseguente presunta vita grigia e incolore di Quixote, per tentare di coprire la tua assoluta incapacità di controbattere ai fatti che ti sono stati spiattellati sul naso.
Guarda caso a me la psicologia (studiata ed osservata praticamente attraverso la conoscenza delle persone) mi è sempre piaciuta moltissimo proprio per il fatto che gli uomini (tutti indistintamente) prima di essere persone razionali agiscono sempre in relazione al loro grado di emotività.
2+ 2 non fa mai 4 ed anche le stesse persone prese in momenti particolari diversi possono comportarsi in maniera altrettanto diversa.
Direi di parlare "dell'acqua calda" ovviamente se si accetta questa realtà.

Il fatto che tu ancora una volta abbia pensato che abbia voluto inviarti (con estrema malvagità :diablo: ) un linguaggio subliminale citandoti l'articolo sui pericoli di essere troppo razionali, conferma le mie idee sui preconcetti emotivi (negativi) che mantieni nei confronti delle mie idee ed indirettamente ovviamente, anche verso "il padrone delle idee" .

In caso contrario avresti capito il senso della mia proporzione ed ordine fra emotività e razionalità senza fare le solite obiezioni.
Non è poi una novità se ottimismo, pessimismo, simpatia, antipatia, amore, odio, ecc. rappresentano dei sentimenti di carattere emotivo che, venendo sempre prima, pregiudicano quasi sempre la nostra coscienza razionale......

Non vorrei portare i soliti esempi banali ma se vuoi veramente bene ad una persona, non vai mai a fargli notare i sui difetti come del resto l'esatto contrario.......anche se oggettivamente e razionalmente potresti avere anche ragione. Io questo la chiamo, nel primo caso: "disponibilità verso l'altro"....

Una ragazzo,anche benestante, potrebbe essere caratterialmente profondamente pessimista e drogarsi mentre possiamo trovarne altri indigenti e con particolari problemi fisici con una visione invece della vita impostata al sorriso della speranza......E' razionale tutto questo ? No ma sono fatti che esistono.

In conclusione rinnovo il desiderio di chiudere questo antipatico ed incomncludente confronto al quale mi riprometto di chiudere definitivamente.
:pace:
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Mauro, senza polemiche...

Messaggio da Vieri »

Vieri ha scritto:
Ma secondo te devo ritenere attendibili, veritiere e degne di attenzione, "le lezioni" e le corrette interpretazioni delle Sacre scritture da parte di un ateo dichiarato ?..... :ironico:
Quando questi è un biblista assolutamente si. Ne sa giusto un poco più di te.
Primo non so chi sia questo "biblista ateo dichiarato"...Tu ?
Secondo, lo sappiamo tutti che sulle interpretazioni della Bibbia sono 2000 anni che ne scrivono da tutte le parti e non certo una sola interpretazione "rondine" può far primavera.......
Poi mi spieghi come si possa ancora dialogare serenamente quando si continua sempre con questo atteggiamento
Ne hai appena sparate 2 in questo post.
La mia è semplice constatazione.
Cosa dovrei dire allora che il tuo "dio" è la fiammante ed "erotica" moto da corsa della foto.... :ironico:

Per ultimo, se non riesci poi a comprendere il vero senso della storiella", me ne dispiaccio poichè ho sempre ribadito che un conto è conoscere e studiare il V.T. ed il vangelo ed un conto è "assaggiarlo", viverlo internamente, farlo proprio nella nostra vita.
Se non è chiaro così......
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Messaggio da Quixote »

Bravo, e allora dimostrami che Dio può disegnare un triangolo con quattro lati in un teorema euclideo (Poly mi perdoni la citazione). Le obiezioni non sono sul metodo, ma sulla assurdità beethoveniana dell’abisso in cui ti sei ficcato: you are talking about nothing, e al nothing che si deve rispondere? non rompere le balle, non ho disponibilità verso l’altro quando ci racconta solo la sua nullità di pensiero. È oltraggio al buon senso, come è oltraggio il tuo ripetere ad libitum il desiderio di chiudere la discussione, quando non fai altro che riaprirla ogni volta col nulla delle tue farneticazioni. Ma chi credi di infinocchiare?
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Messaggio da Mauro1971 »

Vieri ha scritto: Primo non so chi sia questo "biblista ateo dichiarato"...Tu ?
Ahahahahahahahahahahah, cazzarola proprio no! Sono piuttosto ignorante in materia e sinceramente sono altri i rami del sapere cui dedico tempo ed attenzione, per cui sicuramente non sono io. :risata: :risata: :risata: :risata: :risata:

Ma Valentino se non erro te ne aveva citato uno... e tu hai solo saputo affermare che non era in grado di dire nulla perchè non credente.
Una stupidaggine immane Vieri, ma come al solito non te ne rendi proprio conto, neppure delle figure meschine che alla fine ci fai e me ne dispiace pure.

Però nel tuo reiterarti "Santo Patrono dell'ìIgnoranza" stai tappezzando il forum di inutili e noiosi lenzuoli di nulla.

A me personalmente la cosa ha sinceramente stufato.
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Messaggio da Valentino »

Vieri ha scritto:Valentino, per favore facciamo un "pit stop" per cambiare le gomme al mio "fuoristrada".....?
Poi scusami ma fra tanti, in tutta amicizia sei fra quei pochi che non ti capisco proprio.
Ciò mi sorprende. Come ho già detto, credo in tutta umiltà di esprimermi in un italiano decente o almeno comprensibile. Non ho il dono della sintesi, non sono uno "scrittore", non sono un poeta, non scriverò mai in endecasillabi, ma la tua osservazione mi sorprende davvero. Cos'è che non capisci proprio?
Vieri ha scritto:ti comporti spesso con una insistenza e pedanteria esasperante volendo avere SEMPRE l'ultima parola e SICURAMENTE SEMPRE SU TUTTO PRETENDERE DI AVERE RAGIONE
Da quale pulpito! :ironico: :risata: :risatina: Diciamo che mi adeguo allo stile dei miei interlocutori.
Vieri ha scritto:con comportamenti spesso offensivi ( "schitarrare",
Non ritengo di meritare l'accusa di avere "comportamenti offensivi".
schitarrare [schi-tar-rà-re] (schitàrro) v.intr. (aus. avere) Suonare la chitarra con fastidiosa insistenza e senza abilità
(http://dizionari.repubblica.it/Italiano ... arrare.php" onclick="window.open(this.href);return false;)
Sarà che ho gusti musicali un po più raffinati, o almeno credo! :risata:
Rimanendo in tema di canti ispirati a temi biblici preferisco sicuramente lui:
[youtube][/youtube]
In ogni caso ci tengo a precisare che ritengo del tutto legittimo che i neocatecumenali possano esprimere la propria religiosità suonando nelle piazze! La costituzione italiana garantisce la libertà di culto e di religione, dunque nulla da eccepire se nelle piazze i neocatecumenali schitarrano, gli evangelici cantano, i musulmani pregano, etc. etc.
Vieri ha scritto:caposetta kiko, ecc.ecc....)
Fammi capire Vieri. Io chiamo caposetta Kiko in quanto appunto è fondatore e dirigente della setta neocatecumenale...e tu ti offendi??!?!? Capirei se avessi scritto "caposetta Vieri".
Del resto se il cammino neocatecumenale è, dal punto di vista sociologico, una setta è del tutto corretto chiamare Kiko caposetta in quanto ne è sia il fondatore che il dirigente.
Vieri ha scritto:e non ti accorgi e che giudico particolarmente settari.
Cosa sarebbe settario? Prendere atto che il cammino neocatecumenale è sociologicamente una setta??!?!? Scusami ma anche tu affermi che i tdG sono una setta. Anche tu dunque sei settario quando lo affermi? A te è "concesso" dire che i tdG sono una setta, ed inspiegabilmente a me non è "concesso" dire che il cammino neocatecumenale è una setta? Due pesi e due misure? Io dico che il cammino neocatecumenale è una setta semplicemente perché prendo atto che dal punto di vista sociologico lo è, assieme ad altre sette cattoliche che pure esistono come la setta dell'opus Dei.
Vorrei farti notare poi che il cammino neocatecumenale viene definito setta nelle pagine della rivista teologica CATTOLICA più letta e più citata nel mondo. LEGGI SOTTO:
ROMA - "Concilium" è la rivista teologica più letta e più citata nel mondo. Edita in sette lingue, ha tra i suoi fondatori Karl Rahner, Edward Schillebeeckx, Hans Küng, Johann Baptist Metz, Yves Congar e Gustavo Gutierrez, il top della teologia cattolica progressista del secondo Novecento. L´edizione italiana, stampata dalla Queriniana di Brescia, ha per direttore Rosino Gibellini. Il numero 3 del 2003 di "Concilium" esce in questi giorni con il titolo generale "Sette cattoliche?". È stato curato dall´italiano Alberto Melloni, storico del cristianesimo, e dall´ungherese Miklós Tomka, sociologo della religione. E uno dei saggi pubblicati ha per titolo: "Cattolicesimo in via di settarizzazione? Una ipotesi vecchia per problemi nuovi". Ne è autore Luca Diotallevi, professore all´Università di Roma Tre e consulente per il "progetto culturale" della conferenza episcopale italiana. Il problema messo a fuoco da Diotallevi è quello creato dai "movimenti": Opus Dei, Sant´Egidio, Comunione e liberazione, Legionari di Cristo, Rinnovamento nello Spirito, Cammino neocatecumenale, focolarini, eccetera. Fanno tutti capo al rispettivo fondatore e dirigente supremo, più che al vescovo del luogo. Come unico raccordo di Chiesa assumono il riferimento diretto al papa. In diversa misura presentano i connotati della setta.
Fonte: http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/6954.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Vieri ha scritto:A me onestamente che cosa abbia detto questo signore a suo tempo non mi interessa anche perchè questa sua osservazione"
Certo Vieri! Mai interessarsi alle cose che dicono persone che nella vita hanno dato notevoli contributi in campi come la teologia, la politica, la filosofia, la psichiatria, come Jaspers per l'appunto. In effetti interessarsene è rischioso, molto rischioso! Si corre il rischio di imparare qualcosa! :risata:
Vieri ha scritto:mi sembra una boutade personale
Oppure è una semplice constatazione.
Vieri ha scritto:poichè il medio evo fu un'epoca anche di grandi santi della C.C.
S. FELICE IV (?-530):
Ordinò la distruzione di tutte le sinagoghe dei samaritani, ai quali fece sequestrare i beni, e stabilì severe punizioni per chi tentasse di ricostruirle, come attesta Procopio di Cesarea, furono decapitati circa centomila samaritani e ventimila, tra donne e bambini samaritani furono venduti come schiavi.

S. BERNARDO DI CHIARAVALLE (1090-1153):
antisemita, fu il promotore della seconda crociata; a tale scopo creò e promosse diversi ordini monastici militari. Sua la tesi che «il soldato di Cristo può uccidere con la coscienza tranquilla… la morte dei pagani ridonda a sua gloria, perché significa la gloria di Cristo».

S. ROBERTO BELLARMINO (1542-1621):
un altro dottore della Chiesa. Inquisitore, al suo attivo la condanna di Galileo, la detenzione di Tommaso Campanella, il rogo di Giordano Bruno. Per queste lodevoli iniziative morì in odore di santità, il suo corpo fu sezionato pubblicamente e distribuito ai fedeli suddiviso in piccoli brandelli di carne.
Vieri ha scritto:In breve ho solo il sospetto che la tua cultura sia sempre stata monodirezionale.....e scusami per essere sincero....
In che senso monodirezionale? Ho invero parecchi interessi.
Vieri ha scritto:E' qui che non capisco come la pensi poichè o sei o credi solo nell' ebraismo o sei cristiano.
Molto semplicemente professo la religione che lo stesso Gesù professava: il monoteismo ebraico. O pensi che Gesù, Giacomo il Giusto, Pietro, Giovanni etc., andavano a messa tutte le domeniche??!!?
Vieri ha scritto:Ovviamente esistono numerose professioni cristiane ma solo un esiguo numero di esse non riconosce la Trinità tra le quali i tdG
Il fatto che esistono numerose denominazioni cristiane lo so benissimo. Alcune sono trinitarie ed altre non lo sono. So naturalmente anche questo. Per me è qualcosa di relativa importanza e di relativo interesse cosa credono le varie religioni cristiane contemporanee. A me interessa sapere cosa credeva ed insegnava Gesù in proposito, e storicamente è accertato che Gesù non è mai stato trinitario. Per gli storici questo fatto è l' "a,b,c"...qualcosa ormai di scontato.
Vieri ha scritto:Che io sappia solo gli ebrei messianici e varie loro diversificazioni seguono i rituali ebraici e credono anche In Gesù Cristo compreso per una parte di loro essere anche parte della Trinità.
Spesso gli ebrei messianici sono semplicemente ebrei che hanno cambiato religione entrando a far parte di una qualsiasi denominazione cristiana.
Vieri ha scritto:Se io dico di essere cattolico e condividere e far parte del cammino alla fine puoi sapere (e giudicare) da tutte le parti, quello che penso ma di te e con le tue contraddizioni religiose?
Non so a quali contraddizioni religiose tu faccia riferimento.
Vieri ha scritto:Io non ho mai visto a Gerusalemme un ebreo che va a pregare in chiesa
Mi sembra ovvio, quindi?
Vieri ha scritto:Poi parlando di fede, io non volevo atteggiarmi ad essere un unto dal Signore"
Meno male!
Vieri ha scritto:ma di chi ha accettato intimamente la presenza di Gesù Cristo (vero Figlio di Dio) che è morto e resuscitato per noi
Molto più semplicemente hai accettato ciò che il cattolicesimo insegna riguardo a Gesù di Nazareth. La storia ci testimonia una pluralità di "cristianesimi" ognuno dei quali ha spiegato Gesù a modo suo. Il cattolicesimo è uno di questi, ma non l'unico. A me interessa piuttosto comprendere cosa Gesù dicesse di se stesso non quello che le varie chiese e denominazioni cristiane dicono di lui.
Vieri ha scritto:e credimi, non è proprio la stessa cosa nel pensare che fosse stato solo il "messia ebraico"
Ma è quello che pensavano ed affermavano i suoi apostoli. Furono proprio i primi discepoli di Gesù, compresi gli "apostoli", che ritennero che Gesù fosse il Messia.
Vieri ha scritto:che tra l'altro non corrisponde nemmeno esattamente da quello profetizzato nella Torah
A parte il fatto che le profezie concernenti il Messia non si trovano solo nella Torah, ma nell'intera Bibbia ebraica. Le profezie a cui ti riferisci sono quelle che riguardano il Messia ben David, ovvero il Messia vittorioso che inaugura quell'era messianica di pace mondiale e prosperità. All'epoca di Gesù però tra le aspettative messianiche esisteva anche quella relativa al Messia ben Yosef. Nel primo secolo infatti già esisteva una tradizione che ci parlava di un Messia sofferente, il Messia ben Yosef appunto, una tradizione che si basava sulla profezia di Zaccaria 12:10.
In un articolo pubblicato nella prestigiosa rivista accademica, "The Review of Rabbinic Judaism: Ancient, Medieval, and Modern", lo studioso David C. Mitchell, analizzando le fonti storiche disponibili conclude affermando che la tradizione del: "Messiah ben Joseph was part of an anticipated program of redemption by the mid-first century C.E., when he already exhibited those characteristics which define him in later literature: violent death with atoning power, an association with Zech. 12:10, and a tendency to provoke dispute. (The Review of Rabbinic Judaism: Ancient, Medieval, and Modern - Volume VIII - pagina 90)
Vieri ha scritto:Ritengo invece che tu abbia in proposito un concetto di "fede" "personale"
Non mi è chiaro cosa vuoi intendere con l'espressione "fede" "personale". Dunque non saprei risponderti in proposito.
Vieri ha scritto:poichè non puoi dire che credi storicamente in Lui e che ti piace il Vangelo ed i suoi insegnamenti
Ma invece è proprio così. Non credo che gli insegnamenti di Gesù siano in conflitto con quelli della religione ebraica.
Vieri ha scritto:quando NON ACCETTI che LUI sia IL VERO FIGLIO DI DIO e quindi parte di Dio stesso
Non lo accetto semplicemente perché Gesù non ha mai insegnato una cosa del genere. Gesù non ha mai detto di essere "parte di Dio". L'espressione "figlio di Dio" non significa e non è sinonimo di "essere parte di Dio".
Vieri ha scritto:Non è così, scusa che funziona, anche se tutti i tuoi studi ti hanno portato magari a credere diversamente
La credenza che Gesù sia Dio, o per usare la tua espressione "parte di Dio", è una credenza che è sorta e si è sviluppata in una corrente specifica dell' etno-cristianesimo antico, ovvero la corrente dei proto-ortodossi. I giudeo-cristiani non credevano che Gesù fosse Dio o "parte di Dio".
Gesù non trascorse il suo ministero a proclamarsi divino. B. Ehrman

Gesù era ebreo, non un cristiano.
Gli ebrei non hanno mai rigettato Gesù l'ebreo.
I cristiani nel loro insieme e in fondo, non hanno accettato Gesù l'ebreo e non lo hanno seguito.
S. S. Wise

I soli uomini a vivere, lungo tutto il medioevo, a imitazione di Gesù furono gli ebrei. K. Jaspers

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Vieri
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Grazie Valentino ma....

Messaggio da Vieri »

Ma è quello che pensavano ed affermavano i suoi apostoli. Furono proprio i primi discepoli di Gesù, compresi gli "apostoli", che ritennero che Gesù fosse il Messia.
Argomento già abbondantemente trattato in precedenza ......poichè a me risulta che gli apostoli si convinsero alla sua resurrezione che oltre ad essere il messia ebraico era anche VERAMENTE il figlio di Dio come traspare poi chiaramente da tutti i vangeli da loro trasmessi.
Se vuoi potrai rivedere il forum:
http://cristianesimoprimitivo.forumfree.it/?t=75041651" onclick="window.open(this.href);return false;
dal quale puoi rilevare:
Secondo Hurtado, la divinità di Cristo è attestata a distanza di pochi anni dalla morte sulla croce di Gesù e, fatto straordinario, in un contesto giudaico, non pagano.
Salvo sconfessare diversi passi del Vangelo e S. Paolo (abbiamo anche alcune testimonianze di autori pagani, abbastanza sicure che attestano la venerazione di Gesù come Dio), è difficile pensare che i primi cristiani non credessero che Gesù fosse Figlio di Dio.
E' difficile pensare poi che maturassero tale convizione a distanza di molti decenni (lo ritengo impossibile)... per quanto esistessero diversi giudaismi (vedi Sacchi, "Tra giudaismo e cristianesimo: riflessioni sul giudaismo antico e medio"), i giudei erano monoteisti in senso esclusivo e in modo molto rigido (si pensi alla preghiera quotidiana del pio israelita tratta da Dt 6.4, Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo), per cui, per arrivare a venerare un uomo come Dio (non esiste nessun precedente nel giudaismo antico), essi avevano per forza di cose vissuto un'esperienza religiosa molto forte, senza precedenti (vedi Hurtado, "Come Gesù divenne Dio").
Per favore non riprendiamo poi gli stessi argomenti dei quali conosco già la tua opinione ritrovandoci sempre su posizioni divergenti...

Il vero ebraismo NON RICONOSCE Gesù come messia anzi rilevo da Wikipedia ( se non racconta palle...)
Le fonti ebraiche antiche non citano Gesù.[2] Esistono alcuni testi più tardi con ricostruzioni polemiche della sua vita (Toledot Jeshu), fra le quali la nascita di Gesù come frutto della seduzione di una donna (quaestuaria secondo Tertulliano) di nome Myriam (Maria) da parte di un ufficiale romano di nome Pandera o Panthera. Questo trova apparente adito nel fatto che il nome Panthera era molto diffuso tra le truppe romane, ma la parola Panthera sembrerebbe piuttosto un equivoco gioco di parole per ridicolizzare l'affermazione cristiana di Gesù figlio della Parthénos, cioè figlio della Vergine.

In generale l'ebraismo vede Gesù come uno dei tanti falsi messia che sono apparsi nel corso della storia degli ebrei. Gesù viene considerato come il più influente, e di conseguenza il più deleterio, di tutti falsi messia. Tuttavia, poiché la fede ebraica tradizionale afferma che il Messia non è ancora venuto e che l'Era messianica non è ancora giunta, il totale rifiuto di Gesù sia come messia che come divinità nell'ebraismo non è mai stato una questione centrale per gli ebrei. Al cuore dell'ebraismo di ogni corrente stanno la Torah, i comandamenti, il Tanakh (Bibbia ebraica) e il monoteismo etico, come indicato nello Shemà - e tutto ciò preesiste a Gesù.

L'ebraismo non ha mai accettato nessuno degli adempimenti pretesi dalle profezie che il cristianesimo attribuisce a Gesù. L'ebraismo proibisce inoltre il culto della persona come forma di idolatria, poiché la credenza centrale della religione è l'unità assoluta e singolarità di Dio.
Non ho ancora pertanto compreso come possa far dialogare l'essere ebreo e "rispettare" Gesù Cristo contemporaneamente come messia ebraico.. ..

Scusa se sono tardo e dire di pensare a sua volta come il primo nucleo di giudeo cristiani (che non erano allora ebrei al 100 % se credevano nel messia) quando questa "corrente" si è poi estinta ...non capisco ancora.
L'argomento poi dei due messia lo abbiamo già discusso e non torniamo per favore sull'argomento, anche qui con conclusioni sempre contrastanti....
Shalom
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Quixote ha scritto:Bravo, e allora dimostrami che Dio può disegnare un triangolo con quattro lati in un teorema euclideo (Poly mi perdoni la citazione). Le obiezioni non sono sul metodo, ma sulla assurdità beethoveniana dell’abisso in cui ti sei ficcato: you are talking about nothing, e al nothing che si deve rispondere? non rompere le balle, non ho disponibilità verso l’altro quando ci racconta solo la sua nullità di pensiero. È oltraggio al buon senso, come è oltraggio il tuo ripetere ad libitum il desiderio di chiudere la discussione, quando non fai altro che riaprirla ogni volta col nulla delle tue farneticazioni. Ma chi credi di infinocchiare?
Chiudo la discussione.
Ricordo a tutti gli utenti che lo scopo fondamentale di questo forum è l'analisi critica del geovismo.
Cerchiamo di attenerci a questo tema, evitando possibilmente interventi che suscitano polemiche e che distolgono dagli obiettivi del forum.

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