Quello che spesso mi genera grande fastidio è che spesso debbano essere affermate e spacciate delle verità scientifiche insindacabili ed assolute, tacciando poi gli altri da incompetenti e ignoranti, anche su elementi tipo, il pensare il ragionare, l'amore, il come ed il perchè degli avvenimenti ed in genere tutti i sentimenti e gli aspetti emotivi che secondo la mia opinione non potranno mai essere riconducibili alla sola scienza anche se nella sua continua evoluzione..Quixote ha scritto:Sai Vieri l’unica ragione per cui non ti stai beccando warning a ripetizione in questo thread? Perché poi ti sentiresti giustificato nel tuo vittimismo. Fuor di celia, parli di tolleranza, ma sapessi qual tolleranza e pazienza ci vuole per sentirsi rinfacciare, invece dei propri, i difetti di chi te li rinfaccia. Questa è una discussione che ha le sue regole, fra le quali devi purtroppo considerare la competenza altrui, la cultura altrui, e purtroppo anche la capacità dialettica altrui, giustificata o meno. Se la cosa non ti sta bene, se la tua età non accetta che chi è piú giovane di te ti dia dell’ignorante a ragion veduta, ti ricordo che nessuno ti obbliga a partecipare alla discussione.
Angelo/mod
Come il sottoscritto ha sempre affermato di rimanere nel dubbio e nella crescita spirituale per il raggiungimento della verità che arriverà solo in punto di morte, così sarei lieto che anche le opinioni di altri avessero un certo grado di tolleranza e di possibilismo ed alla fine, se noti, il fatto di lasciare aperta la porta a certe risposte e non chiuderla, ti consente anche di "dialogare" e non "polemizzare", salendo sempre in cattedra.....
La mia opinione ?
"La fede e la ragione sono come due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso
la contemplazione della verità" Fides et ratio
Sai che non ho studiato filosofia ma ho trovato queste parole molto interessanti:
Queste parole possono spiegare allora la mia contestazione a questi studi quando partenti in generale da una visione decisamente diversa della vita, tendono a dimostrare con premesse per me false un risultato finale che per me risulterà sempre falsoA conferma di ciò, Aristotele era solito distinguere la semplice ragione (da lui chiamata diànoia), dall'intelletto (o noùs): tale distinzione è dovuta al fatto che la razionalità deduttiva, pur essendo capace di trarre conclusioni coerenti con le premesse, cioè di effettuare dimostrazioni corrette da un punto di vista formale, non può in alcun modo garantire la verità dei contenuti; per cui se il ragionamento parte da premesse false, anche il risultato finale sarà falso.
Aristotele assegnò pertanto all'intelletto, distinto dalla ragione, la capacità di cogliere la verità delle premesse dalle quali scaturirà la dimostrazione, grazie ad un atto intuitivo capace di astrarre l'essenza universale della realtà da singoli casi particolari.
Mi è piaciuta poi la tua considerazione: "che mi dia dell'ignorante a ragion veduta....." ed i complimenti fioccano.....ma quanti professori.....
Sai perché "do fastidio",genero "insofferenza" e perché mi ritenete un ignorante ?
Per la semplice ragione che condivido il pensiero di Aristotele....e da "diverso".... non mi adeguo e sottometto alla vostra visione della vita.
PS. per eliminare ulteriori polemiche evito poi di rispondere anche al caro amico Valentino scusandomi anticipatamente con lui..
Buona domenica