La Pasqua
Nasce in Editto per il popolo Ebraico che Dio libera dalla schiavitù che soffriva in Editto. Un bel po’ si vede nel film: I 10 comandamenti. Era l’ultimo giorno del popolo di Dio in Editto e Dio gli ordina che si devono mangiare un agnello arrostito per famiglia, conservandone il suo sangue per metterlo poi sugli stipiti e sui limitari delle case al lato di fuori, per la salvezza della morte dei primogeniti figli di ogni famiglia Ebraica che spande il sangue sul lato di fuori la porta; quale sta per dire all’angelo non entrare, cioè; “Passa-qua”.
La Pasqua, sarebbe: il passaggio, ossia: il (passa-qua) era la salvezza di chi aveva usato il sangue dell’Agnello. Giorno 14 del primo mese del calendario di Dio a Mosè, Abib detto Nisan (Esodo 12)
Il giorno14 del mese di Abib, detto: Nisan, è il giorno della Pasqua (passa-qua), quale non è giorno di risurrezione, anzi di morte. Gesù morì nel giorno del passaggio di Dio. Egli mangiò la Pasqua coi suoi discepoli, nella prima ora oscura del giorno 14, cioè, appena tramontato il sole del giorno 13, perché la notte nel calendario di Dio, non entrava a mezzanotte, anzi al tramonto del sole del giorno prima. Dopo la cena, Gesù va coi suoi discepoli nel Getsemani, dove pregò che il Padre allontanasse da Lui il calice del peccato, per morir netto di peccati. Arrivarono subito le guardie dei Giudei con Giuda a capo e con torce accese, presero Gesù nel Getsemani, e nella sera oscura, dell’inizio del giorno 14, Lo portarono nella casa di Caiàfa, dove fu interrogato e condannato dai capi sacerdoti, e poi fu chiuso nel terzo piano oscuro sotto terra della casa di Caiàfa, sommo sacerdote, fino alla luce del mattino, giorno 14. (Giov.18:12-25)
Giorno 14, (dallo spuntar del sole al tramonto). – Alle ore 9.00, Gesù fu portato dinanzi a Ponzio Pilato nel pretorio, dove si fece la causa, nel giorno che Pilato si lavò le mani. Ma fu però costretto dai Giudei a crocifiggere Gesù, e questo lavoro di crocifissione fu fatto dalle guardie romane, fino a che fu messo nella tomba prima del tramonto del sole. Era dunque il giorno del “Passaggio”, il 14, che Dio aveva ordinato (Eso.12) ed era il giorno della preparazione della festa da celebrare il giorno 15 di sabato. Ma il 14, era il sesto giorno della settimana, che corrisponde al venerdì, ed era giorno di lavoro, da uccidere l’Agnello, proprio come in Egitto.
Al tramontar del sole del giorno 14, entra la notte del giorno 15 che era il grande Sabato solenne della celebrazione della Pasqua. Tutti cessano di lavorare e durante questo giorno è festa assoluta, fino al tramondo del sole. Ma i sacerdoti vanno da Pilato a dire che mettesse le guardie al sepolcro fino al terzo giorno, (Matt.27:64) perché Gesù aveva detto di risuscitare al terzo giorno. Pilato a sua volta un pò inquietato rispose ai sacerdoti di mettere le lor proprie guardie, per non biasimare altrui. E li misero. I Giudei, come avevano il re, avevano anche le guardie. Vedi Giov.18:12, e 18; Matt.27:65. Al tramonto del sole del sabato, entra il primo giorno di lavoro; primo giorno di settimana, cioè, Domenica, giorno 16 del mese di Abib, detto: Nisan. Ed ecco che mentre albeggiava il primo giorno della settimana, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore venuto dal cielo rotolò via la pietra che aveva chiusa la tomba. E le guardie messe dai sacerdoti, per lo spavento di quel che avvenne tremarono e rimasero come morte. (Matt.28:1-10). Ma alcune si ripresero e corsero ai capi sacerdoti, a riferire quello che era avvenuto, dai quali ottennero una gran somma di denaro, per non dirlo più a nessuno; ma dire che Gesù era stato rubato dai suoi discepoli mentre le guardie dormivano.(Matt.28:11-15). Era l’alba del primo giorno della nuova settimana, il giorno dopo la gran festa di Pasqua. Il calendario di Dio aveva 30 giorni, basato sulla formazione della luna, e i sabati cadevano sempre alla stessa data, cioè: l’8, 15, 22 e 29. Il primo era la festa del noviluna, e l’ultimo erano le calendi e così per ogni mese. Perché tutto questo? Perché ci troviamo dinanzi al mistero del segno di Giona, che Gesù stasse morto 3 notti e 3 giorni nel seno della terra. Alcuni religiosi insistono che Gesù morì di mercoledì giorno 12, e questo non accorda al comandamento di Dio, che l’Agnello doveva essere ucciso nel giorno 14 di Nisan, che era il sesto giorno della settimana e soprastava il gran sabato, la liberazione dall’Egitto.