Questa poesia francese del XIV secolo è la quintessenza dell'amor cortese, vi riporto il testo e ve lo traduco, così potrete apprezzare quanto sia struggente il componimento, e in particolar modo la conclusione.
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DOUCE DAME JOLIE
Guillaume de Machaut
(Rit.) Douce dame jolie,
Dolce dama graziosa
Pour dieu ne pensés mie
Per Dio, non pensiate che
Que nulle ait signorie
Qualcuna abbia signoria
Seur moy fors vous seulement.
Su di me fuorché voi sola
(I strofe)
Qu'adès sans tricherie
E sappiate, senza imbroglio
Chierie
Mia cara
Vous ay et humblement
Che vi ho umilmente
Tous les jours de ma vie
Tutti i giorni della mia vita
Servie
servito
Sans villain pensement.
Senza altri pensieri villani.
Helas! et je mendie
Aimè! Mendico
D'esperance et d'aïe;
La speranza d’un conforto
Dont ma joie est fenie,
Ma la mia gioia si spegne
Se pité ne vous en prent.
Se non vi muovete a pietà per me.
Douce dame jolie...
Dolce dama graziosa (Rit.)
(II strofe)
Mais vo douce maistrie
Ma la vostra dolce signoria
Maistrie
signoreggia
Mon cuer si durement
Il mio cuore così duramente
Qu'elle le contralie
Che lo fa soffrire,
Et lie
E lo lega
En amour tellement
In amore così grandemente
Qu'il n'a de riens envie
Che non ha voglia di niente,
Fors d'estre en vo baillie;
fuorché d’essere in vostra compagnia.
Et se ne li ottrie
Ma non mi concede
Vos cuers nul aligement.
Il cuor vostro alcun segno di speranza.
Douce dame jolie...
Dolce dama graziosa. (Rit.)
(III strofe)
Et quant ma maladie
E la mia malattia
Garie
guarita
Ne sera nullement
Non sarà mai
Sans vous, douce anemie,
Sanza voi, dolce nemica,
Qui lie
Che lieta
Estes de mon tourment,
Siete del mio tormento.
A jointes mains deprie
A mani giunge io prego
Vo cuer, puis qu'il m'oublie,
Il vostro cuore, affinché mi dimentichi…
Que temprement m'ocie,
Che mi uccida, per pietà,
Car trop langui longuement.
Perché da troppo tempo soffre.
Douce dame jolie...
Dolce dama graziosa… (rit.)
Douce dame jolie
Moderatore: Francesco Franco Coladarci
Douce dame jolie
Presentazione
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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