Passarono due mesi quando a Davide arrivò una raccomandata a carico del destinatario, Davide era emozionatissimo vedendo che veniva niente poco di meno che dalla Betel di Brooklyn:
“Caro fratello, le annunciamo con gioia che la vostra domanda di iscrizione alla Scuola di Galaad è stata accolta, la invitiamo perciò a presentarsi all’ingresso della Scuola il prossimo 12 c.m. insieme alla sua gentile signora per l’inizio del vostro corso.
Tuo conservo, Hugh W. Goodyear Preside della Scuola Missionaria di Galaad”
Davide esultò e corse a dare il grande annuncio a Bianca: “Bianca, amore mio, hanno accolto la nostra domanda, prepara i bagagli che fra una settimana partiamo per New York!”
Bianca impallidì e irritata rispose: “Cosa? Dobbiamo andare a New York e allontanarci da parenti e amici? No, non ci sto! Stavolta hai superato ogni limite, questa è l’ultima goccia! Ci andrai da solo, dopo la nostra separazione!”
Davide: “Cosa mi dici Bianca? Non apprezzi che noi andiamo alla Scuola Missionaria di Galaad?”
Bianca: “PER NULLA, STUPIDO IDOTA CHE NON SEI ALTRO!!!
Davide: “Ma allora tu non hai a cuore il servizio a Geova!”
Bianca: “Basta! Tra noi è finita, me ne torno dai miei genitori!”
Bianca, nonostante le suppliche di Davide, preparò le valige e lasciò Davide da solo in casa e in taxi si recò dai suoi genitori.
Davide rimase basito dalla reazione di Bianca e si recò subito dai suoi genitori e il padre di Davide, Roberto, chiamò subito il padre di Bianca al telefono: “Pronto? Ciao Mario, sono Roberto, è da te Bianca?”
Mario: “Si, Roberto, è arrivata qui piangendo e non vuole dire nulla, cosa è successo?”
Roberto: “La Betel di Brooklyn ha accettato la domanda di iscrizione di Davide alla Scuola di Galaad, e tua figlia non ne vuole sapere di andare a New York!”
Mario: “Davvero!? Mia figlia si rifiuterebbe di accettare un simile privilegio? Venite subito a casa mia, se ne deve parlare e subito!”
Davide e i suoi genitori si recarono subito a casa dei genitori di Bianca e, dopo i convenevoli, affrontarono subito la situazione, Mario bussò alla porta della camera di Bianca e subito le intimò di uscire, ma Bianca rispose: “Non se ne parla nemmeno!”
Mario: “Ma Bianca, non ti rendi conto della grande opportunità che hai di servire Geova frequentando la Scuola di Galaad?”
Bianca: “Senti papà, fin da piccola mi hai assillato con la teocrazia ed io ti ho ubbidito, ma adesso basta, il troppo è troppo!”
Mario: “COSA? Tu vorresti separarti da Davide pur di non andare alla Scuola di Galaad? Ti rendi conto? APRI O SFONDO LA PORTA!”
Bianca: “Ti prego papà, non lo fare, non ce la faccio più, mi dissocio e tolgo il disturbo!”
Mario: “Senti Bianca, dopo 20 anni sono finalmente riuscito ad essere nominato anziano solo 2 mesi fa, non permetterò a te di rovinarmi la carriera teocratica e di farmi perdere tutti i miei privilegi, APRI!!!”
Bianca aprì e piangendo disse: “Hai vinto ancora una volta papà, vuoi una figlia alla Scuola di Galaad? L’avrai!”
Davide subito cercò di consolare Bianca e chiamò al telefono lo Zio Giacomo, chiedendogli un consiglio, lo zio Giacomo, gli disse: “Passami Bianca!”
Subito Davide passò il telefono a Bianca: “Pronto?”
Zio Giacomo: “Ciao Bianca, non aver paura di seguire tuo marito a New York, la carriera teocratica dei mariti offre molte opportunità alle loro mogli, pensa, ti piacerebbe vestirti sempre all’ultima moda? Ti piacerebbe andare a fare shopping con auto e autista? Ti piacerebbe comprare tutto quello che vuoi? Ti piacerebbe vivere in una bellissima villa con piscina? Ti piacerebbe avere uno stuolo di servi pronti ad assecondare ogni tuo capriccio? Ti piacerebbe concederti vacanze da sogno che i poveri gonzi non si possono permettere?”
Bianca: “Ma Giacomo, cosa mi dici? Io non sono una donna materialista!”
Giacomo: “Smettila con l’ipocrisia di servizio cara Bianca e guarda il lato pratico della cosa, pensa avrai uno stuolo di gonzi creduloni al tuo servizio, tutte le tue amiche ti invidieranno in quanto vestirai sempre all’ultima moda e indosserai gioielli che le tue consorelle si possono solo sognare, guarda che Davide è un ragazzo sveglio ed ha già capito tutto, ti farà vivere da gran signora!”
Bianca: “Ma zio, e se le sorelle diranno che sono poco spirituale per via dei miei beni materiali, come faccio?”
Giacomo: “Lo dici subito a Davide e tuo marito in quattro e quattr’otto convocherà un bel comitato giudiziario per le tue consorelle che oseranno giudicarti! Ma ti rendi conto? Tu sarai moglie di un missionario, con un padreterno simile come marito chi oserà giudicare su quello che farete?”
Bianca: “Già, è vero, ma all’inizio per ottenere il mio stuolo di gonzi al servizio, dovremo faticare a cercarli in paesi poco sicuri!”
Giacomo: “Non ti preoccupare, farò assegnare Davide in una città d’Europa e così fin da subito, approfittando del frutto del duro lavoro dei missionari che vi hanno preceduto, avrete uno stuolo di gonzi adulatori a voi sottomessi!”
Bianca: “Mi hai convinto zio, andrò a New York!”
Bianca era felicissima e Davide volle subito ringraziare lo zio: “Ciao zio, non so cosa tu le abbia detto, ma non ho parole per ringraziarti!”
Zio Giacomo: “Ma si, che lo sai cosa le ho detto, buona fortuna!”
Davide: “Grazie zio e a presto!”
Davide era felicissimo di fronte alla prospettiva di servire Geova “dove c’è più bisogno” e venne l’ultimo giovedì prima della partenza e durante i “bisogni locali” fu proprio Mario ad annunciare la partenza di sua figlia e suo genero per New York: “Cari fratelli, come ben sapete, domani il fratello Davide e la sorella Bianca partiranno per New York, per frequentare la Scuola Missionaria di Galaad che come sapete è la scuola più eccelsa della Terra, i nostri fratelli Davide e Bianca non hanno scelto come i giovani del mondo di iscriversi nelle università, luoghi di vana sapienza mondana e ricettacoli di immoralità di ogni sorta, no, loro sono molto spirituali ed il loro desiderio è esemplare, cioè servire Geova dove c’è più bisogno! Desidero perciò invitare tutti ad applaudire questi nostri carissimi fratelli e dare a loro i nostri saluti da portare alla Scuola Missionaria di Galaad di Patterson e alla Betel di Brooklyn!”
Subito tutti i fratelli si alzarono in piedi e tributarono uno scrosciante applauso a Davide e Bianca, dopo il cantico conclusivo, tutti i fratelli salutarono Davide e Bianca, erano tutti commossi in quanto non sapevano quando li avrebbero riveduti.
L’indomani mattina Davide e Bianca si recarono all’aeroporto Cristoforo Colombo per imbarcarsi sul volo per New York, il volo durò 7 ore e mezzo e arrivarono a New York che era ancora mattino per via del fuso orario, trovarono il giovane Barry L. Scott inviato dalla Betel ad accoglierli e subito li condusse a Patterson alla Scuola di Galaad.
Arrivati alla Scuola Missionaria di Galaad, Davide e Bianca furono condotti all’ufficio del Vice-Preside Joseph W. Jefferson che li accolse con un grande sorrido: “Benvenuti mister Davide e miss Bianca, sono felice di avervi qui nella mia scuola, vostro zio Giacomo era un mio compagno di corso e mi ha detto un gran bene su di voi!”
Davide: “Davvero? Ne sono tanto lieto, è con grande gioia che frequenterò questa eccelsa Scuola!”
Jefferson: “Bene e adesso giù le maschere, ditemi per quale motivo volete frequentare questa scuola?”
Davide: “Cosa? Boh, non capisco!”
Jefferson: “Ma si che lo capisci, che tipo di carriera teocratica vuoi fare? Vi piacerebbe sottomettere a voi decine di gonzi per farvi mantenere senza lavorare? Vi piace vivere nei lussi e sfruttare gli altri senza lavorare? E ditemi, qual è la vostra passione erotica? Scambio? Omosessualità? Incesto? Bestialità? Pedofilia? O altro?”
Davide: “Ma mister Jefferson, come ci può chiedere simili cose immorali? Noi siamo puri adoratori di Geova! E siamo qui solo per servire Geova!”
Jefferson: “Bene fratello Davide, è questo che volevo sentire da voi, siete degni di entrare in questa scuola eccelsa, andate dal colportore John W. Red, vi assegnerà la vostra camera, adesso riposatevi che domani iniziano le lezioni!”
Davide: “Non vediamo l’ora di incominciare!”
Jefferson: “Arrivederci fratello Davide e sorella Bianca!”
Davide e Bianca uscirono dall’ufficio del Vice-Preside Jefferson e si recarono nella loro spartana camera per riposare, Jefferson subito si recò dal Preside Goodyear, e gli disse: “Salve fratello Hugh, ho parlato poco fa con quei due italiani raccomandati dal fratello Giacomo, ed ho capito subito di avere a che fare con due gonzi, non potremmo rispedirli subito in Italia?”
Goodyear: “Davvero? Eppure pensavo da quello che ne diceva il fratello Giacomo che quei due fossero al corrente dello spirito che anima la nostra Organizzazione! Però penso che sia meglio che ce li teniamo, oramai ce li hanno dati e ci potranno fare comodo per le destinazioni più scomode!”
Jefferson: “Macchè, se li mandiamo in un paese pericoloso e ci lasciano le penne, cosa dirò al fratello Giacomo? Sono babbei alla massima potenza e rischiano grosso facendo i missionari, però è carina la Bianca, penso di farmela, magari con … la posizione del missionario! Resta comunque che essendo Davide nipote di Giacomo, non posso esporlo ai pericoli e alle insidie che ci sono nella carriera teocratica per le pecorelle fiduciose, ti dico che vanno rimandati immediatamente in Italia!”
Goodyear: “Ormai quel che è fatto, è fatto! Ed i due gonzi italiani rimarranno qui da noi fino alla fine del corso, non voglio avere problemi con il Corpo Direttivo che più volte mi ha fatto la lavata di capo quando alcune destinazioni scomode sono rimaste vacanti, quando il corso finirà tutte le destinazioni dovranno essere assegnate, perciò due babbei in più da mandare in paesi difficili mi faranno comodo e non mi interessa cosa ne penserà il tuo amico Giacomo, avere due babbei in più fa comodo anche a te, se io cado in disgrazia e non divento membro del Corpo Direttivo, anche tu dovrai sloggiare dalla Betel e, tu come me, non hai mai lavorato, come farai? Mentre se tutto andrà bene, io diventerò membro del Corpo Direttivo e tu mi sostituirai alla presidenza di questa scuola e potrai contare sempre su di me e la mia influenza, fino a quando anche tu entrerai nel Corpo Direttivo!”
Jefferson: “Se è così allora mi occuperò di Davide, gli farò vedere io cosa significa fare il missionario! Cercherò di nascondere a Giacomo l’evidenza di avere un nipote gonzo!”
Davide e Bianca erano lieti di essere arrivati alla Scuola di Galaad e l’indomani lietamente iniziarono le lezioni, venne in cattedra il Prof. Felix L. Goodspirit che parlò alla classe: “Benvenuti a tutti, cari alunni, come ben sapete la Scuola Missionaria di Galaad è stata fondata per formare i missionari dell’Organizzazione, fare i missionari non è certo un compito né facile e neppure da prendere sottogamba, ovunque sarete destinati al termine di questo corso sappiate che laddove servirete sarete visti come dei modelli da imitare dai fratelli del luogo e dai vostri gesti, dalle vostre parole, dai vostri atteggiamenti, dal vostro amore, da tutto quello che farete dipenderà la spiritualità delle persone a cui predicherete la verità e dunque anche il vostro tenore di vita!”
Davide pensò: “Davvero interessante questo discorso!”
Goodspirit: “Bene e adesso prendete ciascuno uno di questi fogli, sono questionari, avete 2 ore per compilarli da questo momento, via!”
Il prof. Goodspirit si sedette in cattedra e cominciò a leggere il giornale: “Accidenti i Mets hanno perso di nuovo!”
Venne la seconda ora, la materia era “Guida Missionaria” e Davide non riusciva a capire cosa significasse, ma ecco che entrò il prof. Jones K. Dundee che portava con se un elefante!
Dundee: “Fratelli ecco a voi un elefante asiatico, è un mezzo di trasporto molto comune in India ed in diversi altri paesi, perciò casomai venite mandati a servire da quelle parti, dovete sapere che guidare bene un elefante può salvarvi la vita, specie se gli indù si incavolano con voi e dovreste fuggire!”
Venne la terza ora “Educazione Sessuale” ed entrò la sorella Ljubmilla Swensson che subito cominciò a spiegare le posizioni d’amore consentite dalla società: “La posizione più consigliata è naturalmente quella del missionario!”, poi chiamò a se un volontario e diede un esempio pratico in aula, lasciando di stucco Davide e Bianca.
Insomma, finita la giornata di studio Davide e Bianca pensavano di non aver imparato nulla di valido, ma quella sera avrebbero imparato molte altre cose!
Fattosi sera, Davide e Bianca fecero amicizia con James e Margharet una coppia americana e decisero di passare una serata di sano svago, si recarono al Jehovah’s Love Club che si trovava alla Betel, appena entrati l’usciere Michael J. Smith disse ai quattro fratelli che l’ingresso nel club era consentito solo a fratelli battezzati da almeno 5 anni e lo erano, entrati dentro trovarono altre coppie che erano sedute ai tavoli, sembrava di essere in un esclusivo club ma inizia il primo numero, entra una ragazza e ORRORE, comincia un numero di strip-tease, fino a spogliarsi del tutto! Ma non finisce qui, entra un uomo ben dotato e ORRORE, iniziano a commettere immoralità, successivamente si formarono varie coppie etero e gay ed iniziò una vera orgia, tutti e 4 sconvolti subito fuggono da quel luogo di perdizione, Davide disse: “Andiamocene, questi fratelli sono dei pervertiti, andremo dai fratelli del Corpo Direttivo e denunceremo questi immorali, domani avranno poco da divertirsi!”
Ma James ferma Davide e gli dice: “Se vuoi parlare con un membro del Corpo Direttivo, sul tavolo numero 4 c’è Edward J. Lapstrong, è quel signore attempato in mezzo a quei due travestiti!”
Davide: “Cosa! Ma cosa ci fa qui un fratello del Corpo Direttivo? Glielo devo chiedere! Mi scusi Fratello” Lapstrong, cosa ci fate in un simile posto di distruzione?”
Lapstrong: “Senti amico, chi ti ha chiesto un parere? Levati di torno o ti faccio passare la voglia di scherzare!”
James: “Mi scusi fratello Lapstrong, il fratello è ubriaco e si è messo in testa di salvare la moralità dell’Organizzazione!”
Lapstrong: “bene, se vuole salvare la moralità dell’organizzazione lo faccia nella sua congregazione con i suoi babbei sottoposti, qui siete in casa mia e a chi mi rompe le uova nel paniere gli stronco la carriera!”
James si trascinò con la forza Davide e lo rimproverò: “Ma cosa ti salta in mente? Rimproveri un padreterno come Lapstrong? Ma ti rendi conto che quello lì con un solo gesto ti stronca davvero la carriera teocratica?”
Davide: “Ma come posso accettare che anche un membro del Corpo Direttivo sia così dissoluto?”
James: “Magari è solo Lapstrong che è dissoluto mentre tutti gli altri membri del Corpo Direttivo sono casti, invece di aggredirlo verbalmente aspetta Geova e vedrai che Lapstrong farà la fine che merita, non te l’hanno insegnato di aspettare Geova?”
Davide: “Scusami, hai ragione, devo aspettare Geova e non agire, poi in fondo Lapstrong, è … Ambasciatore!”
James: “Ambasciatore? Scusa, non capisco, cosa intendi?”
Davide: “Niente, lascia stare, è un modo di cacciare i pensieri negativi!”
James: “Quali pensieri negativi? Che Lapstrong vada con i travestiti? Cosa vorresti aspettarti da uno che da una vita non fa altro che sodomizzare spiritualmente i gonzi creduloni? Alla fine desidererà sodomizzare anche materialmente qualche adepto!”
Certo la serata non fu affatto allegra per Davide, vide che alla Betel c’era proprio di tutto e chissà dov’erano gli altri membri del Corpo Direttivo?
Davide chiese a James: “Chissà dove saranno gli altri membri del Corpo Direttivo?”
James: “Uffa! Se ti può far piacere di certo Geova lo saprà dove sono adesso! Dopo una dura giornata di lavoro per poter imbonire bene il popolo di Geova che è sempre più stufo di aspettare Armaghedon, non hanno il diritto di spassarsela con chi gli pare e piace?”
Davide: “Va bene, mettiamo che Geova lo sappia dove sono, ma se sono a gozzoviglie e immoralità, cosa devo pensare?”
James: “Ecco, pensa che sono Ambasciatori, OK? E poi visto quanto sono attempati, dove li vorresti trovare? Anche se vorrebbero non ci riuscirebbero ad essere immorali!”
Davide: “Va bene James, scusami per i miei cattivi pensieri, hai ragione, sono Ambasciatori!”
Il corso però passò in un crescendo di nuove scoperte di comportamenti dissoluti e di pezzi grossi dell’Organizzazione che si concedevano tutte le possibili esperienze sessuali ed erano attaccatissimi al denaro, Bianca stessa fu coinvolta in un festino a luci rosse in stamperia, insomma era tutto consentito e gli anziani del posto non sanzionavano nulla in quanto erano loro stessi ultra impegnati e se qualcuno veniva sanzionato per immoralità era solo perché era caduto in disgrazia nelle lotte di potere, Davide e Bianca si scandalizzarono di fronte a quell’immondezzaio di immoralità e ricerca del potere ma anziché agire di conseguenza dandosi alla fuga, si giustificavano: “Sono Ambasciatori!!!”
Finito il corso venne finalmente l’ora della cerimonia della consegna dei diplomi con foto ricordo, Davide e Bianca erano raggianti davanti ai membri simpaticissimi del Corpo Direttivo, fu presente anche lo zio Giacomo che si congratulò coi due, passò una settimana e il preside Goodyear consegnò a Davide una busta dove era indicata la loro destinazione, la settimana prima zio Giacomo aveva garantito a Bianca che sarebbero stati inviati a Praga, ma invece nella busta c’era scritto: ZIMBARIST!
Bianca svenne, e Davide chiese al preside Goodyear: “Ma dov’è lo Zimbarist?”
Goodyear: “In Africa centrale! Geova ha voluto assegnarvi un grande privilegio, quello di servire nello Zimbarist che un anno fa è stato sconvolto da un golpe che ha portato al potere il Generale Ljubimir M’Penza, un tipo un po’ strano con un eccessivo culto della personalità, pensate che ha fatto costruire statue che lo ritraggono in tutte le città e villaggi del paese e chiunque passa da lì deve inginocchiarsi e rendere omaggio al Generale, chi non lo fa verrà subito decapitato dalle guardie poste a sorveglianza della statua armate di machete!”
Davide: “Va bene, vorrà dire che gli renderò omaggio, l’importante è insegnare la verità ai zimbaristesi!”
Goodyear: “Ma dove cavolo credi di andare, in Messico?”
Davide: “Scusami, che c’entra il Messico?”
Goodyear: “Significa semplicemente che sei in Africa cioè vicino al Malawi e a noi di quei disgraziati non ce ne importa nulla, a noi ci interessa che la nostra neutralità sia rispettata, perciò non devi assolutamente rendere omaggio al presidente e neanche i fratelli zimbaristesi possono farlo, devi piuttosto adorare Geova e a lui solo rendere culto, perciò non gli renderai omaggio anche a costo della tua stessa vita, ti ricordo che se ami la tua vita, la perderai ad Armaghedon, se invece la perdi la riavrai!”
Davide: “E, se mi uccidono?”
Goodyear: “Non ti preoccupare tanto, male che vada, Geova ti risusciterà! Adesso andate che domani dovete partire!”
Il pomeriggio successivo, mentre preparavano le valigie, Davide chiamò lo zio Giacomo: “Pronto? Ciao zio Giacomo, ti devo dare una bellissima notizia, mi hanno assegnato alla filiale dello Zimbarist!”
Zio Giacomo: “COOOSAAA!? Ti hanno sbolognato nello Zimbarist in pasto a M’Penza?
Davide: “Ma come zio? Non ne sei felice?”
Zio Giacomo: “Mio nipote è stato fregato ed io dovrei esserne felice? Come hanno osato farti questo? Mi dovranno sentire!”
Davide: “Ma zio, non capisco?”
Zio Giacomo: “Tu non capisci mai niente, stupido babbeo, ti vogliono mandare nello Zimbarist per offrirti in olocausto a M’Penza così loro potranno vantarsi di avere un martire in più! Ti vogliono morto, non l’hai capito? Possibile che non capisci qual è il vero spirito che anima l’Organizzazione?”
Davide: “Scusami zio, ma i tuoi sono discorsi scoraggianti, da apostata, è meglio che non ci parliamo più?”
Zio Giacomo: “Cosa? Fai a me, a tuo zio, quei discorsi ostracistici da stupido babbeo? Svegliati deficiente e salvati! Ormai non ti resta altro per salvarti che DISSOCIARTI così almeno ti salvi la vita da quei lupi mannari!”
Davide: “Basta, vade retro Satana! Chiudo qui!”
Davide interruppe la chiamata, mentre lo zio Giacomo era disperato, non sapeva cosa avrebbe potuto dire a sua sorella se Davide fosse morto.
Davide invece era sconvolto e si chiedeva com’era possibile che un fratello esperto come suo zio arrivasse a consigliargli addirittura di lasciare la verità e dissociarsi, piuttosto che immolarsi per l’Organizzazione, possa mai essere che avesse ragione?
E Davide subito pensava: “NO! Lo zio non ha ragione, non mi devo dissociare, devo servire Geova!”
Ma subito dopo pensava: “Alla Betel ho visto solo dirigenti dissoluti e prepotenti, neanche i membri del Corpo Direttivo si salvano, ed io dovrei morire per loro?”
Ma subito chiudeva tutto con il: “NO! Io mi sono dedicato a servire Geova e non a loro, di sicuro loro saranno giudicati da Geova se sbagliano, certo però che se quei lestofanti mi mandano a morire per farsi pubblicità, se io lo faccio allora sono un grandissimo fesso! NO! Non devo fare di questi pensieri negativi, devo scacciarli! Io devo ubbidire a loro perché sono unti di Geova e questo è ciò che vuole Geova, se poi loro peccano io non devo sindacare, in fondo sono … Ambasciatori!”
Ma mentre pensava, arrivò una telefonata da Michele suo fratello carnale: “Davide, se tu? Ho ricevuto una chiamata da zio Giacomo ed è molto preoccupato per la destinazione che ti hanno dato, ma ti rendi conto? Ti hanno destinato in quella che il Times ha definito come “la nazione più pericolosa del mondo”?”
Davide: “Senti Michele, con te non ci dovrei neanche parlare, tu sei uno strumento di Satana e vuoi scoraggiarmi!”
Michele: “Smettila deficiente! Ancora con la storia del Satana che si mette sempre di traverso? Se vuoi sapere dov’è Satana, ti dico che adesso sei proprio a casa sua! Non vedi che ti vogliono mandare allo sbaraglio nello Zimbarist?”
Davide: “Io non vado allo sbaraglio, io cammino con Geova!”
Michele: “Ma che Geova d’Egitto!?! Quelli della Società hanno bisogno di un martire per farsi pubblicità e tu ci stai andando a pennello!”
Davide: “Basta, con te non parlo, chiudo!”
Appena il tempo di posare il telefono e chiama sua madre Rebecca: “Davide, figlio mio, mi ha telefonato zio Giacomo, mi ha detto che sei caduto in un complotto dell’Organizzazione e come un ingenuo ti stanno mandando nello Zimbarist a sacrificarti per gli interessi di alcuni membri forti del Corpo Direttivo!”
Davide: “Ma mamma, anche tu vai dietro agli apostati? Lo sai che lo zio Giacomo è poco zelante e si è alleato con Michele per non farmi andare nello Zimbarist? Io servo solo Geova e nello Zimbarist ci andrò!”
Rebecca: “Ti prego Davide non andare, ti uccideranno!”
Davide: “VADE RETRO SATANA! Io servo Geova e andrò dove lui vuole che io vada, nello Zimbarist! CHIUDO!”
Davide chiuse la chiamata e spense il telefono, ma sua moglie Bianca lo supplicò: “Davide, mi hanno chiamato i miei genitori, mi hanno detto che hanno saputo che l’Organizzazione ci vuole mandare a morire nello Zimbarist!”
Davide: “Smettila Bianca, è tutto un complotto di Satana per non farci servire Geova, noi andremo dove Geova vuole, nello Zimbarist!”
Bianca: “Ah si? Allora me ne torno dai miei!”
Davide: “Ti rendi conto che se abbandoni tutto, la Società ti disassocerà e non verrai riammessa prima di 7 anni? E’ questo il tuo amore per Geova?”
Proprio in quel momento arrivò Goodyear che prese in disparte Bianca e le disse: “Vuoi che racconti a Davide e ai tuoi anziani delle relazioni che hai avuto al festino con me e i ragazzi della stamperia e di quando ti abbiamo fatta ubriacare e ti sei pure drogata? Lo sai che saresti disassociata per immoralità, ubriachezza, apostasia, impurità, mancanza di sottomissione allo Schiavo e via dicendo?”
Bianca: “Brutta carogna, mi hai truffata!”
Bianca dovette tornare a capo chino e accettare la destinazione, Davide ringraziò Goodyear per aver convinto Bianca: “Non so come hai fatto, ma ti ringrazio per averla convinta!”
Goodyear: “Non ringraziarmi, le ho solo ricordato i suoi doveri verso Geova!”
L’indomani mattina Davide e Bianca si salutarono con James e Margharet che, bontà loro, erano stati inviati a Riga in Lettonia, fu un saluto commovente e si ripromisero che si sarebbero tenuti in contatto, successivamente Davide e Bianca si imbarcarono sul volo per Taganarive, la capitale dello Zimbarist.
Ormai il loro destino era nello Zimbarist e seppur nei dubbi Davide era felice mentre Bianca manifestava apertamente la sua insoddisfazione, mentre nello Zimbarist il dittatore M’Penza era sempre più fanatico nel suo egocentrismo, esigeva che in tutte le scuole del Paese i bambini, prima delle lezioni, cantassero un canto di saluto alla lunga vita del Presidente e chi non si assoggettava veniva subito giustiziato dai sempre presenti “Pasanadin” i famigerati “Guardiani della Rivoluzione” che si recavano nelle scuole a controllare che il canto venisse eseguito, tutto ciò era un vero problema per i figli dei locali Testimoni di Geova i quali per via della “Neutralità” non potevano cantare quel canto e molti genitori Testimoni venivano giustiziati in quanto non insegnavano ai loro figli la “Lealtà al Presidente” ma dovevano essere “Leali all’Organizzazione”, la Società nelle pubblicazioni non trascurava di segnalare la condotta scandalosa delle missioni della cristianità le quali avevano istituito il 70% delle scuole del Paese e che facevano cantare i bambini compromettendosi così col regime, questo però non era un problema per la missione dei Testimoni di Geova in quanto davano la precedenza alla predicazione del Regno e non istituivano nessuna scuola per i bambini del posto.
Nel sapere della situazione politica del Paese, Davide era deciso prima di tutto a mantenere la lealtà all’Organizzazione e avrebbe ricordato ai genitori di non fare cantare i loro bambini anche a costo della loro vita, ne erano già morti diverse decine, Davide propose persino a Goodyear di istituire una scuola missionaria dove non si sarebbe cantato il canto al Presidente, Goodyear acconsentì a patto che le spese fossero state tutte sostenute da Davide che avrebbe dovuto trovare un modo di procurarsi il denaro necessario senza fare mancare all’Organizzazione il denaro delle sue contribuzioni, Davide rimase perplesso di fronte alla tircheria dell’Organizzazione ma giustificò il tutto pensando: “Sono Ambasciatori!”
Davide studiò la situazione dello Zimbarist che era un paese povero ma non troppo, il problema era il rispetto dei diritti umani che veniva sistematicamente violato dal partito unico al governo e che imponeva la venerazione nei riguardi del Presidente, religiosamente lo Zimbarist era diviso tra cristiani delle varie denominazioni ed animisti, i musulmani erano pochissimi, era permessa ogni attività alle varie religioni purchè non si immischiassero della politica, Davide pensava che come Testimone di Geova non avrebbe avuto alcun problema in quanto “Notoriamente noi non ci immischiamo in affari politici!”, però Davide pensava che c’erano tutti i divieti del geovismo che spesso e volentieri si scontravano proprio con le leggi politiche di quel paese e alla fine, ironia della sorte, facevano immischiare pesantemente i Testimoni proprio negli affari politici del Paese e Davide pensava: “Ma perché devono darci imposizioni che ci fanno scontrare proprio con la politica di quel Paese, ma non dovremmo noi essere proprio i meno scontrosi con la politica ed invece dove andiamo ed andiamo, in tutti i paesi siamo conosciuti proprio per i nostri scontri con la politica, alla fine siamo molto meno neutrali della cristianità che accusiamo di immischiarsi con la politica!” e pensando questo Davide ci stava male ma cercava sempre di scacciare via i pensieri negativi: “Se ci impongono quelle regole vuol dire che … sono ambasciatori!”
I Testimoni di Geova erano arrivati nello Zimbarist nel 1955 ma dopo un’espansione iniziale avevano avuto vari problemi con i governi che si erano succeduti e alla data odierna se ne contavano circa 500 divisi in 12 congregazioni in un Paese che contava circa 5 milioni di abitanti dei quali 600.000 nella capitale, per una superficie di poco più di 200.000 Km2, dei 500 testimoni 400 di essi abitavano nella capitale o nelle immediate vicinanze, rispetto a dieci anni prima erano molto diminuiti a causa delle lotte politiche con i governi che si erano succeduti, lotte che Davide doveva chiamare “persecuzioni” ma si rendeva conto però che non lo erano, ma si autogiustificava: “Siamo … ambasciatori!”
Insomma stava per partire ed in una condizione da oca giuliva Davide si recava in un vero macello e lo zio Giacomo non sapeva come fare per sventare l’offerta sacrificale di suo nipote!

Se la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio, l'ignoranza lo è ancora di più!