Moderatore: Cogitabonda
Gabriella Prosperi ha scritto:Gingino ha scritto:Essa ci risucchia, poiché da essa dipendiamo.
Possiamo allontanarcene, ma vi torniamo in preda all'astinenza e allo smarrimento.
Ci creiamo altre vie illusorie sperando che funzioni, volendo credere che funzioni. Ma non dura, e da essa dobbiamo tornare, od arrenderci all'orgoglio ed inveire in preda alla rabbia. I surrogati, sono solo palliativi temporanei.
Essa ci ha rubato il cuore e la mente, ed è allettante l'idea di fuggire, ma alla distanza è proporzionale la rabbia, allora soffriamo per non soffrire più. Alla fine comprendiamo che essa ha messo le radici laddove occorre ben più che la fuga per interrompere e lenire il dolore. I fattori esterni che andiamo a cercare per sostituirla non bilanciano, almeno non con la necessaria fretta. E' questo che lo rende così difficile...
Benvenuto, più che all'esperienza, credo, tu ti riferisca ad uno stile di vita permeato da una fede cresciuta, però, sulle sabbie mobili.
Devi far si che si evolva quest'esperienza, che dia frutti, o resterai preda della "melanconia" che paralizza.
Il tempo, che per ognuno di noi varia, ti sara' d'aiuto, ma non più di tanto se non ti sforzi di remare lontano dall'isola che non c'è![]()
Gabriella
rigel ha scritto: ..MI sembra comunque tu abbia doti emotive e mentali che in questo momento stai sottovalutando e che se sbloccate possono fare la differenza tra il stare bene o male ! Non hai nessuno che possa accendere questa miccia ?
Gingino ha scritto:Il peggio è che mi trovo quasi completamente isolato da eventuali forme di aiuto, in questi anni chiaramente non ho coltivato amicizie non tdG, e non è certo da lì che avrei l'aiuto.
Certo, le persone potrebbero aprirsi di più ed aiutarsi gratuitamente, senza diffidenze e chiusure arbitrarie.
Gingino ha scritto: ... è solo questione di tempo prima che formino un altro comitato giudiziario su basi di fantasia, o che mi dissoci spontaneamente per la rottura dei cosiddetti).
Gingino ha scritto:Quando ero ancora un vero tdG convinto facevo continuamente appelli quasi ecumenici, dentro e fuori, per il rispetto reciproco, e mi guadagnavo diversi sguardi traversi e sospetti ridicoli. Mi sono sentito in mezzo a due forze opposte, entrambe estremiste e sbagliate.
Gingino ha scritto:Ad ogni modo, rimane nel nucleo ciò che di buono ho compreso, e diventare tdG è stato solo un dettaglio tecnico. Amo non la WTS, ma ciò che mi ha spinto ad entrarvi.
Gingino ha scritto:Devo aggregarmi a qualcosa di grosso, magari un movimento filantropico o qualche importante missione di beneficenza, o far parte di un gruppo cristiano che non mi faccia sentire la mancanza di ciò che mi aveva reso tdG, devo essere in grado di sentire ciò che provavo,
Gingino ha scritto:Perché la WTS è piena di dannosi orrori, ma ciò che ci spinge a diventare tdG è generalmente buono ed autentico.
Gingino ha scritto:So di essere confuso e debole per ora,
. . .
Ritengo che sia dovuto, da parte di chi ha vissuto certe cose, lottare per questo. Le manifestazioni che state organizzando sono qualcosa di buono, ma bisogna fare di più, soprattutto mirare ai vertici e non alla base impotente della piramide. Per tutto quello che potrò, ci sarà la mia collaborazione.
phoenix74 ha scritto:L'idealismo (vero), la spiritualità sono buoni intenti ma prima è meglio che trovi un equilibrio interiore, altrimenti rischi di impostare una "crociata" inutile o peggio incappare in una altra Setta (e non te accorgeresti).
P.S. quando sono uscito dai Tdg altri parenti "amorevolmente" mi volevano aiutare facendo entrare in altre Sette... stai attento.
Gingino ha scritto:Io sto cercando di riprendermi, ma tutto il tempo perso per costruire certe cose non mi aiuta, e poi la storia d'amore durata anni e in cui credevo seriamente... Il dubbio che lasciarla finire sia stato un errore... I ricordi degli unici amici avuti negli anni, le cose belle che c'erano nel frangente... L'assoluta mancanza di figure di aiuto intorno a me... Mi sento così male che talvolta mi sento veramente di morire.
E ho molta paura.
Gingino ha scritto:Io sto cercando di riprendermi, ma tutto il tempo perso per costruire certe cose non mi aiuta, e poi la storia d'amore durata anni e in cui credevo seriamente... Il dubbio che lasciarla finire sia stato un errore...
Gingino ha scritto: I ricordi degli unici amici avuti negli anni, le cose belle che c'erano nel frangente... L'assoluta mancanza di figure di aiuto intorno a me... Mi sento così male che talvolta mi sento veramente di morire.
E ho molta paura.
Gingino ha scritto:Essa ci risucchia, poiché da essa dipendiamo.
Possiamo allontanarcene, ma vi torniamo in preda all'astinenza e allo smarrimento.
Ci creiamo altre vie illusorie sperando che funzioni, volendo credere che funzioni. Ma non dura, e da essa dobbiamo tornare, od arrenderci all'orgoglio ed inveire in preda alla rabbia. I surrogati, sono solo palliativi temporanei.
Essa ci ha rubato il cuore e la mente, ed è allettante l'idea di fuggire, ma alla distanza è proporzionale la rabbia, allora soffriamo per non soffrire più. Alla fine comprendiamo che essa ha messo le radici laddove occorre ben più che la fuga per interrompere e lenire il dolore. I fattori esterni che andiamo a cercare per sostituirla non bilanciano, almeno non con la necessaria fretta. E' questo che lo rende così difficile...
codename "Gingino".
Mauro1971 ha scritto:Gingino ha scritto:Io sto cercando di riprendermi, ma tutto il tempo perso per costruire certe cose non mi aiuta, e poi la storia d'amore durata anni e in cui credevo seriamente... Il dubbio che lasciarla finire sia stato un errore... I ricordi degli unici amici avuti negli anni, le cose belle che c'erano nel frangente... L'assoluta mancanza di figure di aiuto intorno a me... Mi sento così male che talvolta mi sento veramente di morire.
E ho molta paura.
Hai provato ad andare in Chiesa?
Può sembrare strano detto da me, ateaccio convinto, ma mi sembri come un uccello nato e cresciuto in gabbia che si ritrova al'improvviso la porta aperta, ma non sa volare. Troppa libertà per qualcuno che non sa volare.
E allora, se proprio una stampella ti serve, almeno sceglitene una che ti lasci un po' di spazio nella testa per coltivare pensieri tuoi, senza venir messo in croce per questo.
Gingino ha scritto:. Come considereresti un matrimonio in cui lui picchia la moglie, ma è un gran lavoratore e un padre premuroso?... Eppure una moglie potrebbe non riuscire a sopravviverci. Quel matrimonio non è nero, e non è bianco. Le molestie fisiche da parte del marito sono nere, il fatto che sia desto nel portare il pane a casa ed abbia cura dei figli, è bianco.
Anche la realtà dei tdG è una mescolanza di nero e bianco. Il bianco può risaltare di più e puoi viverci bene, ma se per caso allarghi la tua visuale il contesto diventa talvolta inaccettabile e prevale il nero.
Anche io ho attraversato momenti di agnosticismo/ateismo, così come altri periodi in cui ero realmente cristiano, ma quello che ne viene costruito, può variare ed è solo la manifestazione esterna del proprio animo, e la manifestazione (ovvero come si concretizza il proprio percorso) non è materia di diagnosi definitiva per quello che c'è nel nucleo.
I contesti ci cambiano, ci fanno comportare in maniera diversa in base ad infiniti fattori, ma credo che ci sia un nucleo dentro di noi che prescinde da tutti i comportamenti visibili, che sono solo il risultato di innumerevoli variabili.
Tutto ciò che voglio dire qui è: se alla minima difficoltà, al minimo dettaglio tecnico, i tdG ti ostracizzano, questo rende la vita ivi impossibile. Poiché non vi sono sempre strade realisticamente percorribili per soddisfare determinati requisiti che renderebbero accettabile la tua situazione.
Senza per questo mettere in discussione tutto il resto od offendere coscienze.
Questa è una realtà verificabile, in presenza di particolari fattori, come ad esempio l'affacciarsi a circostanze esterne od aspetti leggermente estranei al contesto. Detta breve, finché non porti nessun elemento che si distacchi dal contesto interno, tutto a posto. Nel momento in cui inizi a sembrare minimamente "diverso", ma anche solo apparentemente, ecco che inizia il processo di uscita. Totale.
E questo, a parer mio, la rende lungi dall'essere una verità completa ed assoluta.
Gingino ha scritto:[
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Inoltre ho imparato che nessuna realtà umana è completamente nera o bianca, bisogna ragionare a livello "energetico", e le considerazioni variano a seconda delle manifestazioni della realtà stessa in un dato momento. Come considereresti un matrimonio in cui lui picchia la moglie, ma è un gran lavoratore e un padre premuroso?... Eppure una moglie potrebbe non riuscire a sopravviverci. Quel matrimonio non è nero, e non è bianco. Le molestie fisiche da parte del marito sono nere, il fatto che sia desto nel portare il pane a casa ed abbia cura dei figli, è bianco. Anche la realtà dei tdG è una mescolanza di nero e bianco. Il bianco può risaltare di più e puoi viverci bene, ma se per caso allarghi la tua visuale il contesto diventa talvolta inaccettabile e prevale il nero.
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phoenix74 ha scritto:Gingino ha scritto:[
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Inoltre ho imparato che nessuna realtà umana è completamente nera o bianca, bisogna ragionare a livello "energetico", e le considerazioni variano a seconda delle manifestazioni della realtà stessa in un dato momento. Come considereresti un matrimonio in cui lui picchia la moglie, ma è un gran lavoratore e un padre premuroso?... Eppure una moglie potrebbe non riuscire a sopravviverci. Quel matrimonio non è nero, e non è bianco. Le molestie fisiche da parte del marito sono nere, il fatto che sia desto nel portare il pane a casa ed abbia cura dei figli, è bianco. Anche la realtà dei tdG è una mescolanza di nero e bianco. Il bianco può risaltare di più e puoi viverci bene, ma se per caso allarghi la tua visuale il contesto diventa talvolta inaccettabile e prevale il nero.
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Vorrei farti una domanda su questi concetti: dove li hai imparati?
Non è propriamente Tdg... anzi... potresti darmi altre informazioni sulla "energia", magari qualche pubblicazione o riferimento internet? Grazie.
Gingino ha scritto:Ragazzi, vi voglio bene...
mara ha scritto:Gingino ha scritto:Ragazzi, vi voglio bene...
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Mi sono accorta che non scrivi da due mesi , e che il tuo ultimo messaggio è questo sopra ....
Devo stare in pensiero ???? Invece voglio essere ottimista ....In qualsiasi modo tu abbia risolto
i tuoi problemi , va bene ...... !!!! ma se vuoi ,credo che a tutti farebbe piacere sentirtelo dire !!!!
cosa vuol dire : Ragazzi vi voglio bene ..... !? che non ti sono bastate le nostre parole
per quanto sincere ?? che sei tornato sui tuoi passi ?? che hai trovato sufficiente ciò che ti abbiamo detto ,
a prendere la TUA personale decisione ????
IO temo molto che tu sia rimasto sopraffatto e angosciato , dai tuoi interrogativi ? per questo mi --ci
farebbe piacere avere 2 notizie , da te , ....... ma SOLO se vuoi TU....
Ti auguro comunque , tanta serenità ,!!! Con affetto MARA ...permettimi un forte abbraccio![]()
Sabinne ha scritto:Gingino...la tua storia è molto triste,mi dispiace talmente tanto che la wts fà questo effetto...io stavoo per cascarci ma grazie a questo sito (E SOLO A QUESTE GRANDI PERSONE QUI) ho aperti gli occhi...![]()
![]()
Vedrai,il tempo è un grande guaritore,la depressione la conosco anch'io...
intanto,abbi fede...fede in quel Dio che tu senti dentro...non fede in un gruppo di ometti piccoli e ridicoli che si credono il sostituto di Dio sulla terra...
e anche da parte mia
Gingino ha scritto:Essa ci risucchia, poiché da essa dipendiamo.
Possiamo allontanarcene, ma vi torniamo in preda all'astinenza e allo smarrimento.
Ci creiamo altre vie illusorie sperando che funzioni, volendo credere che funzioni. Ma non dura, e da essa dobbiamo tornare, od arrenderci all'orgoglio ed inveire in preda alla rabbia. I surrogati, sono solo palliativi temporanei.
Essa ci ha rubato il cuore e la mente, ed è allettante l'idea di fuggire, ma alla distanza è proporzionale la rabbia, allora soffriamo per non soffrire più. Alla fine comprendiamo che essa ha messo le radici laddove occorre ben più che la fuga per interrompere e lenire il dolore. I fattori esterni che andiamo a cercare per sostituirla non bilanciano, almeno non con la necessaria fretta. E' questo che lo rende così difficile...
Di cosa sto parlando?... Non della WTS, o qualsivoglia nome le si dia. Sto parlando dell'esperienza che abbiamo vissuto tutti noi. Che ci incatena, che ci impedisce di guardare indietro senza rimorso. Che ci dona il senso di spreco e di frustrazione, che ci toglie l'entusiasmo per guardare avanti, regalando in cambio tanti pesi sulla coscienza e qualche scrupolo di tanto in tanto che si appoggia ai dubbi che riemergono ancorati a ricordi e sensazioni, come ancore nella memoria che troppe volte pretendono di buttar via il grano con le zizzanie, che ci pungono l'animo col ricordo della buona fede che avevamo e che ci spinse a far questo o quello, che ora rimpiangiamo ma forse no, con l'unica certezza di un gran senso di vuoto e di spreco.
Sono solo uno dei tanti "ex-tdG ma ancora tdG", o forse esiste un altro nome per questo. Ricordo la cara vecchia "conscious class", come dicono in America i cosiddetti "tdG svegli", quelli che non vogliono più esserlo ma hanno troppe ancore. Ancora troppe.
Forse uno dei tanti "tdG non più tdG", non più identificatosi appieno con questa definizione. Uno magari di quelli che vogliono uscire ma non l'hanno ancora fatto.
Conoscendo la mia situazione qualcuno potrebbe chiedere perché... In effetti, sarebbe più facile in un certo senso.
Uno di quelli che non sono ancora pronti, forse.
La verità è che sono un fiero testimone di Geova.
Si, per quello che significa l'espressione.
Se Geova è soltanto una delle vocalizzazioni utilizzate nel tempo per il Tetragramma...
Se Geova è semplicemente = Dio
Allora io sono un fiero testimone di Geova.
E lo sarò sempre.
Ogni uomo cristiano sa che è chiamato a vivere come testimone di Dio, e non rinnegherò mai quello che tale idea ha significato per me dal principio.
Ma se "Testimone di Geova" significa aderenza ai fanatismi mutanti della casa editrice americana fondata da un ex avventista con le crisi mistiche, allora io non corrispondo a quella definizione. E ben lo sanno quelli che tuttora mi giudicano, mi criticano magari in segreto descrivendomi come un patetico individuo di cui non si conosce l'affidabilità. Ben lo sanno quelli che già una volta mi hanno disassociato. E che probabilmente accarezzano l'idea di farlo di nuovo a causa della mia depressione, dopo una serie di eventi che hanno debilitato il mio stato emotivo.
E alla fine di questo, ho perso l'amore della mia vita. O quello che credevo lo fosse. Quello che ancora non posso azzardarmi a pensare, senza sentirmi male e rischiare un crollo totale. Un fidanzamento di 6 anni che doveva portare ad uno dei matrimoni più idilliaci, nonché dei più invidiati tra molti dei miei sopraffini confratelli.
Ed ancora mi domando come. Ed ancora mi domando se sia una liberazione, un'opportunità... O se non sia stata la scelta giusta da parte di lei, dopo tanto amore incondizionato, dopo tante lotte contro pressioni opposte e plurilaterali, dopo che avevo investito tanto, tutto. Tale che ora stento a rialzarmi. A guardare avanti oltre il mio naso.
Sono un depresso, e se conosceste la mia età vi chiedereste come sia possibile. Passato per un po' tra antidepressivi inconcludenti e psicoterapia frustrante. Eppure quelli che dovrebbero aiutarmi non lo fanno. Non capiscono. E la depressione non va d'accordo con i canoni che ti rendono accettabile all'organizzazione. E' quello il bivio catartico. Quello che ti fa fermare a riflettere. Pensare che, se non sono in grado di soddisfare certi criteri di apparenza, come potete puntare dita quando invece dovreste fare ben altro?... Forse la forma mentis esistente non vi consente di provare a capirlo senza sollevare questioni importanti e violente nei riguardi di certe convinzioni.
Senza aiuto, solo giudizio incauto.
E sono qui, ad offrire questo; amicizia solidale. Perché è tutto questo che ci accomuna.
Perché ho imparato negli anni solo una cosa, che l'amore non delude mai. Gratuito e trasparente. E' l'unico modo per non sbagliare mai.
Conosco un po' le storie intorno a questo ambiente, avendo letto qua e là sporadicamente negli anni, conoscendo il forum da prima di diventare tdG.
Osservando l'orario, dedurrete che ho anche serie difficoltà a riposare.
Cordialmente vostro,
codename "Gingino".
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