Pillola azzurra o pillola rossa?
Inviato: 16/01/2017, 13:52
Ciao a tutti,
Seguo da un po' questo forum ma mi sono iscritta da poco, vorrei scrivermi anche io la mia esperienza.
Ringrazio in anticipo chi avrà voglia di leggerla fino alla fine.
Sono nata nella "verità"....da adolescente non sono mai stata una ragazza particolarmente ribelle, avevo amici dentro l'organizzazione e stavo bene, mi divertivo, a volte avrei voluto spaziare un po' di più con le amicizie perché ho sempre amato il confronto di opinioni, ma come provavo ad avere degli amici fra le cosiddette "persone del mondo", a parte il senso di colpa che mi assaliva, che stavo facendo qualcosa di sbagliato e chissà dove avrebbero potuto portarmi quelle amicizie che nonostante fossero brave persone, gli mancava la cosa più importante (appunto la "verità) venivo subito "placcata" con visite pastorali degli anziani che mi facevano riflettere sui rischi del trascorrere del tempo con delle persone del mondo, fuori dall'organizzazione c'è Satana e il suo mondo malvagio...e io dovevo rendermi conto, anzi convincermi che ero estremamente fortunata ad essere cresciuta nella verità.... e infatti me ne convinsi. Avevo il mio gruppo di amici "fratelli", lì incontrai mio marito, iniziammo a frequentarci, lui era battezzato e io no, così decisi di battezzarmi anch'io. Avevamo tante cose in comune, siamo rimasti fidanzati per 7 anni e poi ci siamo sposati a 23 anni( ci siamo sempre comportati moralmente bene, convinti che era giusto così) non parlavamo quasi mai di cose spirituali, per noi era normale non festeggiare compleanni, Natale, ultimo dell'anno, non salutare i dissociati/disassociati.....anche se a volte (molto raramente) vedevamo che c'era qualche incongruenza o qualche cosa che non tornava, non avevamo mai voglia di approfondire, era così e basta. Avevo sempre paura di ammettere quello che in realtà pensavo, temevo un giudizio negativo da parte degli altri e avevo paura di ammetterlo anche a me stessa (fra me e me dicevo che non ero abbastanza spirituale) Volevo studiare di più, e ce lo siamo imposti più volte insieme a mio marito vedendo che non riuscivamo a fare progresso, non ci sentivamo né carne né pesce, volevamo dare una svolta, ma il tempo per studiare, sia insieme che singolarmente era sempre poco, e la voglia ancora meno. Poi è nato nostro figlio, la cosa più bella del mondo.... e ovviamente il tempo se prima era poco, adesso era diventato ancora meno...Quando iniziò ad andare a scuola era difficile spiegare perché non festeggiavamo compleanni, festa della mamma, festa del papà, festa dei nonni...Tanto è vero che decisi che non avrei impedito a mio figlio di fare tutto ciò che lui voleva fare, lo avrei fatto crescere come una persona "normale", e poi sarebbe stato lui a scegliere, così a scuola non doveva andare in un'altra stanza se c'era un compleanno o se la classe preparava dei lavoretti per Natale, le insegnanti sapevano che eravamo Testimoni di Geova e vedevano che eravamo diversi rispetto ad altri Testimoni che avevano avuto modo di conoscere in passato, avevo spiegato che il bambino non doveva sentirsi diverso o emarginato (questo è quello che purtroppo ricordiamo sia io che mio marito della nostra infanzia) ma doveva fare tutto quello che si sentiva di fare, a casa io gli avrei spiegato le nostre credenze e dottrine e lasciavo decidere a lui se voleva farlo oppure no. Con il senno di poi non so se il modo nel quale gestii la cosa fu buono o no, anche lui era un po' confuso, mi ricordo una volta in sala stava disegnando... disegnò un albero...un abete...lo colorò tutto e poi mi chiese: "Mamma ci posso disegnare le palle?"
Quando poi divenne un po' più grandicello e i suoi amici lo invitavano ad andare alla loro festa, lui molto diplomaticamente diceva che non poteva perché aveva già un impegno, ma poi a casa mi chiedeva spesso con le lacrime agli occhi perché non poteva andare ai compleanni dei suoi amici, e io ricordo la frustrazione nel dover spiegare una cosa alla quale non avevo una spiegazione logica e convincente. Come potevo spiegare a mio figlio che una cosa era sbagliata se io non lo credevo?
Quello fu il momento in cui decisi che dovevo fare qualcosa, questo coincise con lo studio della Torre di Guardia Novembre 2013
“Sette pastori, otto duchi’ oggi”
Al paragrafo 17 c'era scritto questo:
“In quel periodo l’organizzazione di Geova ci darà delle istruzioni che potranno sembrare poco logiche da un punto di vista strategico o comunque umano. Tutti dovremo essere pronti a seguirle, per quanto strane possano sembrarci, perché è solo così che potremo avere salva la vita”
Tornata a casa presi coraggio e dissi a mio marito: " Io non voglio ubbidire ciecamente a qualsiasi cosa mi verrà chiesta se non la capisco...non affido la mia vita alle decisioni di un gruppo di persone che dice di essere ispirato da Dio ma che ha sbagliato e si è corretto mille volte"
Ricordo che lui non disse niente e annui semplicemente. Quella sera eravamo fuori a cena con dei fratelli e provai a testare il terreno per vedere cosa pensavano della Torre di Guardia studiata il pomeriggio, rimasi sorpresa....alcuni non gli diedero tutta questa importanza e altri invece erano veramente determinati a rafforzare la loro Fede perché l'ubbidienza al Corpo Direttivo era l'unica cosa che ci avrebbe salvato..
In quel periodo mio marito iniziò a lavorare insieme ad un fratello che si era un po' "raffreddato" (non aveva il raffreddore) era un fratello nominato che amava lo studio, grazie a questa sua passione aveva approfondito alcuni aspetti e aveva iniziato ad avere anche lui dubbi sul l'organizzazione , passavano molto tempo insieme e così iniziarono a condividere qualche pensiero....la sera mio marito tornava a casa e studiava fino a tardi, spesso mi svegliavo di notte e lui era lì che leggeva...dopo seppi che stava leggendo il libro di Franz. (Crisi di coscienza)
I miei dubbi erano sempre di più e su qualunque cosa veniva detta dal podio, avevo la responsabilità di accertarmi...proprio come dice 1 Tessalonicesi 5:21... e dovevo provare a me stessa quelle espressioni ispirate per vedere se avevano veramente origine da Dio (1 Giovanni 4:1).. quindi ogni cosa che veniva detta io andavo a vedere cosa diceva realmente la Bibbia, leggevo sempre il contesto e spesso andavo a vedere come traducevano altre bibbie e se ancora non era chiaro andavo a vedere l'interlineare biblica...... molte volte avevo un'altra interpretazione da quella che veniva data, iniziai a vedere alcuni passi manipolati nella Bibbia per poter far tornare una certa dottrina. Iniziarono a crollarmi addosso tutte le dottrine....1914, sangue, disassociazione....inizió a venire a me la crisi di coscienza...
Iniziai a fantasticare sul mio abbandono di questa "verità" e ne ero tremendamente spaventata, tutti i miei amici non mi avrebbero più considerato, sensi di colpa a profusione mi assalivano ogni volta che ci pensavo, ma stavo male, in quel momento avrei voluto solo una cosa che fosse venuto qualcuno a darmi quella pillola di Matrix quella pillola blu, volevo smettere di avere tutti quei dubbi, svegliarmi una mattina e credere a questa verità, ma crederci fortemente tanto da diventare una missionaria (solo per fare un iperbole)
Mio marito mi suggerì di leggere il libro di Franz, ovviamente avevo una paura matta a leggere del materiale apostata.....questa era un'altra cosa che non avevo mai capito: perché ci veniva costantemente consigliato di non leggere materiale apostata, a parte che prima dovremmo definire come si fa a stabilire se un materiale è apostata o no, perché se si considera apostata tutto ciò che esprime un opinione diversa da quella del CD.....tutto è apostata....
Comunque....se uno ha la verità non deve temere nulla, nessun confronto, la legge di gravità è una verità assoluta, chi volesse confutare questa verità e volesse saltare agilmente da un palazzo di 7 piani proverà sulla sua pelle questa verità inconfutabile.
E quindi presi coraggio, dopo innumerevoli preghiere, lessi quel libro.
La crisi di coscienza si trasformò in una presa di conoscenza. Mi resi conto di quanto poco sapessi di tutto quello in cui avevo creduto ciecamente fino a quel momento. In 2 anni e mezzo studiai tutto quello che avrei dovuto studiare molto tempo prima...E così dopo ben 2 anni e mezzo di "finzione" (fingevo in sala, in servizio e con gli amici) ho assistito al mio ultimo congresso di Zona, quello del 2016, RIMANIAMO LEALI ALL'ORGANIZZAZIONE (Lo sono che il vero tema era RIMANIAMO LEALI A DIO, ma credo che sarebbe stato molto più onesto intitolarlo così)
Mi sono venuti i brividi quando la gente ha applaudito dopo il video della disassociazione e dopo il video della grande tribolazione, ero veramente nauseata.
Ho iniziato a vedere tutto con altri occhi, ho visto quello che veramente è ...un bel castello in aria, tenuto in piedi solo dalla politica del terrore.
Quella è stata la mia ultima apparizione, sono uscita di scena, ma formalmente sempre dentro, non faccio niente di male, sono sempre la stessa di prima ma ormai i miei vecchi "amici" di una vita non mi cercano più. Solo 2 dei nostri amici sono venuti a chiederci il motivo del nostro abbandono, siamo rimasti abbastanza vaghi, dicendo che tante cose non ci tornavano e che avevamo studiato alcune cose che ci avevano fatto aprire un po' gli occhi....la loro risposta è stata quella di farci aiutare e di riprenderci spiritualmente. Come biasimarli? Io molto probabilmente avrei fatto la stessa cosa se questo fosse successo ad un mio amico....è così che ci è stato insegnato....allo stesso Congresso che citavo prima era stato chiaramente detto che se vogliamo che un nostro caro torni a Geova dobbiamo sostenere la disposizione della dissassociazione non rivolgendo neppure un saluto, l'oratore ha precisato che questo è vero anche nel caso in cui la congregazione non ha ancora intrapreso nessuna azione disciplinare nei confronti della persona, come nel caso per esempio di un inattivo......Quindi disassociato o no, stesso trattamento!!
Non si rendono conto che stano ubbidendo a uomini e non a Dio...Vanno contro la loro natura e soffrono, lo so perché una mia carissima amica mi ha detto con le lacrime agli occhi che non si sarebbe mai aspettata di provare un dolore simile, mi vuole bene, lo so, e so che per lei è difficile, ma sono tutti dentro ad una prigione mentale e non se ne rendono conto, anzi....pensano di essere liberi.
Io oggi mi sento più libera solo per il fatto che se devo prendere una decisione, sono IO che la sto prendendo e se devo esprimere un opinione è la MIA OPINIONE (giusta o sbagliata). Ancora oggi mi sento di non avere una MIA OPINIONE rispetto a tantissimi argomenti, non sono mai stata abituata a sviluppare un MIO pensiero, ma solo un pensiero che si accordasse a quello del CD.
Non sono mai stata convinta che Dio mi giudicherà idonea per entrare nel suo Nuovo Mondo e questa cosa non è cambiata,....alla fine dei conti, se arriverà il giorno in cui Dio mi giudicherà potrò dire lui che ho usato le mie facoltà di ragionare e agito in base a quello che il mio cervello e la mia coscienza mi hanno detto essere giusto. E chiedo perdono se ho sbagliato, ma credo che sia sempre meglio che dirgli che ho agito ubbidendo ciecamente ad un gruppo di uomini anche se non capivo ne condividevo le loro scelte.
Questa è la mia esperienza , alla fine ho scelto la pillola rossa e ho scoperto quanto è profonda la tana del Bianconiglio. Ho scoperto un mondo dove la gente non deve fingere quello che non è, e che può dire quello che realmente pensa, perché a differenza di tutti i TDG non teme il giudizio umano.
Seguo da un po' questo forum ma mi sono iscritta da poco, vorrei scrivermi anche io la mia esperienza.
Ringrazio in anticipo chi avrà voglia di leggerla fino alla fine.
Sono nata nella "verità"....da adolescente non sono mai stata una ragazza particolarmente ribelle, avevo amici dentro l'organizzazione e stavo bene, mi divertivo, a volte avrei voluto spaziare un po' di più con le amicizie perché ho sempre amato il confronto di opinioni, ma come provavo ad avere degli amici fra le cosiddette "persone del mondo", a parte il senso di colpa che mi assaliva, che stavo facendo qualcosa di sbagliato e chissà dove avrebbero potuto portarmi quelle amicizie che nonostante fossero brave persone, gli mancava la cosa più importante (appunto la "verità) venivo subito "placcata" con visite pastorali degli anziani che mi facevano riflettere sui rischi del trascorrere del tempo con delle persone del mondo, fuori dall'organizzazione c'è Satana e il suo mondo malvagio...e io dovevo rendermi conto, anzi convincermi che ero estremamente fortunata ad essere cresciuta nella verità.... e infatti me ne convinsi. Avevo il mio gruppo di amici "fratelli", lì incontrai mio marito, iniziammo a frequentarci, lui era battezzato e io no, così decisi di battezzarmi anch'io. Avevamo tante cose in comune, siamo rimasti fidanzati per 7 anni e poi ci siamo sposati a 23 anni( ci siamo sempre comportati moralmente bene, convinti che era giusto così) non parlavamo quasi mai di cose spirituali, per noi era normale non festeggiare compleanni, Natale, ultimo dell'anno, non salutare i dissociati/disassociati.....anche se a volte (molto raramente) vedevamo che c'era qualche incongruenza o qualche cosa che non tornava, non avevamo mai voglia di approfondire, era così e basta. Avevo sempre paura di ammettere quello che in realtà pensavo, temevo un giudizio negativo da parte degli altri e avevo paura di ammetterlo anche a me stessa (fra me e me dicevo che non ero abbastanza spirituale) Volevo studiare di più, e ce lo siamo imposti più volte insieme a mio marito vedendo che non riuscivamo a fare progresso, non ci sentivamo né carne né pesce, volevamo dare una svolta, ma il tempo per studiare, sia insieme che singolarmente era sempre poco, e la voglia ancora meno. Poi è nato nostro figlio, la cosa più bella del mondo.... e ovviamente il tempo se prima era poco, adesso era diventato ancora meno...Quando iniziò ad andare a scuola era difficile spiegare perché non festeggiavamo compleanni, festa della mamma, festa del papà, festa dei nonni...Tanto è vero che decisi che non avrei impedito a mio figlio di fare tutto ciò che lui voleva fare, lo avrei fatto crescere come una persona "normale", e poi sarebbe stato lui a scegliere, così a scuola non doveva andare in un'altra stanza se c'era un compleanno o se la classe preparava dei lavoretti per Natale, le insegnanti sapevano che eravamo Testimoni di Geova e vedevano che eravamo diversi rispetto ad altri Testimoni che avevano avuto modo di conoscere in passato, avevo spiegato che il bambino non doveva sentirsi diverso o emarginato (questo è quello che purtroppo ricordiamo sia io che mio marito della nostra infanzia) ma doveva fare tutto quello che si sentiva di fare, a casa io gli avrei spiegato le nostre credenze e dottrine e lasciavo decidere a lui se voleva farlo oppure no. Con il senno di poi non so se il modo nel quale gestii la cosa fu buono o no, anche lui era un po' confuso, mi ricordo una volta in sala stava disegnando... disegnò un albero...un abete...lo colorò tutto e poi mi chiese: "Mamma ci posso disegnare le palle?"
Quando poi divenne un po' più grandicello e i suoi amici lo invitavano ad andare alla loro festa, lui molto diplomaticamente diceva che non poteva perché aveva già un impegno, ma poi a casa mi chiedeva spesso con le lacrime agli occhi perché non poteva andare ai compleanni dei suoi amici, e io ricordo la frustrazione nel dover spiegare una cosa alla quale non avevo una spiegazione logica e convincente. Come potevo spiegare a mio figlio che una cosa era sbagliata se io non lo credevo?
Quello fu il momento in cui decisi che dovevo fare qualcosa, questo coincise con lo studio della Torre di Guardia Novembre 2013
“Sette pastori, otto duchi’ oggi”
Al paragrafo 17 c'era scritto questo:
“In quel periodo l’organizzazione di Geova ci darà delle istruzioni che potranno sembrare poco logiche da un punto di vista strategico o comunque umano. Tutti dovremo essere pronti a seguirle, per quanto strane possano sembrarci, perché è solo così che potremo avere salva la vita”
Tornata a casa presi coraggio e dissi a mio marito: " Io non voglio ubbidire ciecamente a qualsiasi cosa mi verrà chiesta se non la capisco...non affido la mia vita alle decisioni di un gruppo di persone che dice di essere ispirato da Dio ma che ha sbagliato e si è corretto mille volte"
Ricordo che lui non disse niente e annui semplicemente. Quella sera eravamo fuori a cena con dei fratelli e provai a testare il terreno per vedere cosa pensavano della Torre di Guardia studiata il pomeriggio, rimasi sorpresa....alcuni non gli diedero tutta questa importanza e altri invece erano veramente determinati a rafforzare la loro Fede perché l'ubbidienza al Corpo Direttivo era l'unica cosa che ci avrebbe salvato..
In quel periodo mio marito iniziò a lavorare insieme ad un fratello che si era un po' "raffreddato" (non aveva il raffreddore) era un fratello nominato che amava lo studio, grazie a questa sua passione aveva approfondito alcuni aspetti e aveva iniziato ad avere anche lui dubbi sul l'organizzazione , passavano molto tempo insieme e così iniziarono a condividere qualche pensiero....la sera mio marito tornava a casa e studiava fino a tardi, spesso mi svegliavo di notte e lui era lì che leggeva...dopo seppi che stava leggendo il libro di Franz. (Crisi di coscienza)
I miei dubbi erano sempre di più e su qualunque cosa veniva detta dal podio, avevo la responsabilità di accertarmi...proprio come dice 1 Tessalonicesi 5:21... e dovevo provare a me stessa quelle espressioni ispirate per vedere se avevano veramente origine da Dio (1 Giovanni 4:1).. quindi ogni cosa che veniva detta io andavo a vedere cosa diceva realmente la Bibbia, leggevo sempre il contesto e spesso andavo a vedere come traducevano altre bibbie e se ancora non era chiaro andavo a vedere l'interlineare biblica...... molte volte avevo un'altra interpretazione da quella che veniva data, iniziai a vedere alcuni passi manipolati nella Bibbia per poter far tornare una certa dottrina. Iniziarono a crollarmi addosso tutte le dottrine....1914, sangue, disassociazione....inizió a venire a me la crisi di coscienza...
Iniziai a fantasticare sul mio abbandono di questa "verità" e ne ero tremendamente spaventata, tutti i miei amici non mi avrebbero più considerato, sensi di colpa a profusione mi assalivano ogni volta che ci pensavo, ma stavo male, in quel momento avrei voluto solo una cosa che fosse venuto qualcuno a darmi quella pillola di Matrix quella pillola blu, volevo smettere di avere tutti quei dubbi, svegliarmi una mattina e credere a questa verità, ma crederci fortemente tanto da diventare una missionaria (solo per fare un iperbole)
Mio marito mi suggerì di leggere il libro di Franz, ovviamente avevo una paura matta a leggere del materiale apostata.....questa era un'altra cosa che non avevo mai capito: perché ci veniva costantemente consigliato di non leggere materiale apostata, a parte che prima dovremmo definire come si fa a stabilire se un materiale è apostata o no, perché se si considera apostata tutto ciò che esprime un opinione diversa da quella del CD.....tutto è apostata....
Comunque....se uno ha la verità non deve temere nulla, nessun confronto, la legge di gravità è una verità assoluta, chi volesse confutare questa verità e volesse saltare agilmente da un palazzo di 7 piani proverà sulla sua pelle questa verità inconfutabile.
E quindi presi coraggio, dopo innumerevoli preghiere, lessi quel libro.
La crisi di coscienza si trasformò in una presa di conoscenza. Mi resi conto di quanto poco sapessi di tutto quello in cui avevo creduto ciecamente fino a quel momento. In 2 anni e mezzo studiai tutto quello che avrei dovuto studiare molto tempo prima...E così dopo ben 2 anni e mezzo di "finzione" (fingevo in sala, in servizio e con gli amici) ho assistito al mio ultimo congresso di Zona, quello del 2016, RIMANIAMO LEALI ALL'ORGANIZZAZIONE (Lo sono che il vero tema era RIMANIAMO LEALI A DIO, ma credo che sarebbe stato molto più onesto intitolarlo così)
Mi sono venuti i brividi quando la gente ha applaudito dopo il video della disassociazione e dopo il video della grande tribolazione, ero veramente nauseata.
Ho iniziato a vedere tutto con altri occhi, ho visto quello che veramente è ...un bel castello in aria, tenuto in piedi solo dalla politica del terrore.
Quella è stata la mia ultima apparizione, sono uscita di scena, ma formalmente sempre dentro, non faccio niente di male, sono sempre la stessa di prima ma ormai i miei vecchi "amici" di una vita non mi cercano più. Solo 2 dei nostri amici sono venuti a chiederci il motivo del nostro abbandono, siamo rimasti abbastanza vaghi, dicendo che tante cose non ci tornavano e che avevamo studiato alcune cose che ci avevano fatto aprire un po' gli occhi....la loro risposta è stata quella di farci aiutare e di riprenderci spiritualmente. Come biasimarli? Io molto probabilmente avrei fatto la stessa cosa se questo fosse successo ad un mio amico....è così che ci è stato insegnato....allo stesso Congresso che citavo prima era stato chiaramente detto che se vogliamo che un nostro caro torni a Geova dobbiamo sostenere la disposizione della dissassociazione non rivolgendo neppure un saluto, l'oratore ha precisato che questo è vero anche nel caso in cui la congregazione non ha ancora intrapreso nessuna azione disciplinare nei confronti della persona, come nel caso per esempio di un inattivo......Quindi disassociato o no, stesso trattamento!!
Non si rendono conto che stano ubbidendo a uomini e non a Dio...Vanno contro la loro natura e soffrono, lo so perché una mia carissima amica mi ha detto con le lacrime agli occhi che non si sarebbe mai aspettata di provare un dolore simile, mi vuole bene, lo so, e so che per lei è difficile, ma sono tutti dentro ad una prigione mentale e non se ne rendono conto, anzi....pensano di essere liberi.
Io oggi mi sento più libera solo per il fatto che se devo prendere una decisione, sono IO che la sto prendendo e se devo esprimere un opinione è la MIA OPINIONE (giusta o sbagliata). Ancora oggi mi sento di non avere una MIA OPINIONE rispetto a tantissimi argomenti, non sono mai stata abituata a sviluppare un MIO pensiero, ma solo un pensiero che si accordasse a quello del CD.
Non sono mai stata convinta che Dio mi giudicherà idonea per entrare nel suo Nuovo Mondo e questa cosa non è cambiata,....alla fine dei conti, se arriverà il giorno in cui Dio mi giudicherà potrò dire lui che ho usato le mie facoltà di ragionare e agito in base a quello che il mio cervello e la mia coscienza mi hanno detto essere giusto. E chiedo perdono se ho sbagliato, ma credo che sia sempre meglio che dirgli che ho agito ubbidendo ciecamente ad un gruppo di uomini anche se non capivo ne condividevo le loro scelte.
Questa è la mia esperienza , alla fine ho scelto la pillola rossa e ho scoperto quanto è profonda la tana del Bianconiglio. Ho scoperto un mondo dove la gente non deve fingere quello che non è, e che può dire quello che realmente pensa, perché a differenza di tutti i TDG non teme il giudizio umano.