Un cordiale saluto a tutti.
Inviato: 22/05/2011, 22:56
Ciao a tutti, sono Titano1956 (va bene anche solo Titano senza la data di nascita), abito in provincia di Padova con mia moglie e mio figlio quasi quattordicenne. Poiché è solo una presentazione e dato che ci saranno sicuramente molte altre occasioni per approfondire, l’esposizione sarà breve. Ho iniziato a studiare con i Testimoni di Geova nel lontano 1986, tempo in cui assieme al mio compagno d’appartamento frequentavo uno dei tanti gruppi cattolici. Ho praticamente colto l’occasione per avviare uno studio parallelo e verificare dottrine ed operato di questo gruppo cattolico e dei TdG. Come oggi anche allora i TdG erano piuttosto avversati e se ne parlava piuttosto male, tuttavia ero già al corrente di passi biblici tipo Matteo 24:9 che dice: “Quindi vi daranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati da tutte le nazioni a causa del mio nome”, oppure Atti 28:22 che recita: “Ma pensiamo sia conveniente udire da te quali siano i tuoi pensieri, poiché veramente in quanto a questa setta ci è noto che dappertutto si parla contro di essa”, e nonostante io abbia molti difetti, non ho mai avuto il problema del pregiudizio. Era evidentemente il mio tempo: ero alla ricerca del vero cristianesimo. Quello genuino, quello biblico, per intenderci; Non quello annacquato da centinaia o migliaia d’anni di modifiche, aggiustamenti, speculazioni filosofiche, o condito da vari “errori” del passato come “sante” inquisizioni, crociate, caccia alle streghe, ghettizzazioni ecc. Dopo tre anni di studio parallelo, nonostante trovassi i TdG un po’ scarsini nel sociale (erano molto impegnati a predicare l’imminente Regno di Dio ed a “salvare” vite), ed una certa rigidità nella disciplina, (non ho mai avuto problemi con la disciplina tanto che ho fatto anche trenta mesi di Marina Militare) dato che per cose di poco conto c’era la disassociazione (bisogna pur mantenere “pure” queste congregazioni, in un modo o nell’altro), nel 1989 decisi di battezzarmi e divenire “vero” cristiano a tutti gli effetti. Ammetto che all’epoca non mi posi il problema se le due domande del battesimo fossero scritturali o no. Comunque sia, da allora ho svolto la mia parte con impegno e sincerità, ma dai risultati non molto soddisfacenti. Da buon TdG ho predicato la “verità” ai parenti, con il risultato che pian piano si sono allontanati. I vicini di casa, da buoni cattolici e “testimoni di Cristo”, mi hanno sempre evitato (ma i veri cristiani non hanno anche il dovere di far comprendere all’ignaro il suo errore?). Benché mi sforzassi notevolmente, neanche in congregazione ho ottenuto grandi risultati. Ho sempre avuto la strana e sgradevole sensazione di vivere ai “margini”, di non far parte pienamente della comunità. Ultimamente e con grande delusione ho compreso di non aver compreso (mamma che gioco di parole) che, come nel “mondo”, per avere qualcosa, anche solo un po’ d’amicizia, devi sgomitare e passare sopra agli altri come un carro armato. Alla faccia dell’amore cristiano. Ora comprendo perché non mi è mai stato concesso di fare una preghiera dal podio, una lettura della Torre di Guardia, qualche incarico all’acustica, al reparto letteratura o altre piccole cose che avrebbero dimostrato l’apprezzamento degli anziani nei miei confronti, e di conseguenza l’apprezzamento della congregazione intera. Quelle che credevo ottime qualità cristiane, come la sincerità, l’umiltà, passar sopra alle mancanze dei fratelli, ecc. si sono dimostrate come un’arma forgiata contro di me e la mia famiglia. Mio figlio si stava chiudendo in se stesso e senza amici, perché immancabilmente tutte le tradizioni e le festività umane sono sataniche e da evitare, anche un normalissimo compleanno. Le compagnie, che non siano Testimoni, immancabilmente sono “cattive” compagnie ed i fratelli sono troppo impegnati nelle loro attività teocratiche per far giocare i loro figlioletti fra di loro, quindi ognuno a casa sua.
Mia moglie ha avuto problemi di salute, che comunque sta superando, e non ho mai visto nessuno/a che si sia mai preoccupato/a di venirla a trovare anche con quella forma che le persone “normali” chiamano visite di cortesia. Gli anziani una volta al mese hanno telefonato, non per mia moglie ma per loro: dovendo spedire i rapporti a Roma volevano sapere quante ore di servizio avevamo fatto e, se possibile, di non trascurare le adunanze perché altrimenti il nostro rapporto con Geova e la nostra spiritualità ne avrebbero sofferto. Li ho sempre ringraziati per la loro premura e per essersi ricordati di noi (certo che se l’operato di queste persone rappresenta veramente l’amore di Dio stiamo freschi). Certo sarebbe stato bello se gli anziani anziché venire in due per farci le visite pastorali (che non ce n’era bisogno), fossero venuti singolarmente con le rispettive mogli, con un dolcetto per bere un caffè assieme, ridere, scherzare e, perché no, proporsi per qualche aiuto concreto, che io cordialmente avrei rifiutato per non pesare su di loro più del dovuto.
Comunque, per non dilungarmi troppo, il vedere tutta questa indifferenza, mi ha portato prima ad una leggera (per fortuna) depressione strisciante e dopo alla consapevolezza che quella dei Testimoni, usando una espressione del mio amico Carlo B., altro non è che una “sterile versettologia”. E’ solo un modo di disquisire e di polemizzare senza alcuna finalità o scopo utile. Come per esempio l’eterna ed inutile diatriba fra il “palo” e la “croce”. Che utilità potrà mai avere spostare l’attenzione dal soggetto, Gesù ed il Suo sacrificio di riscatto, all’oggetto, il pezzo di legno su cui è stato inchiodato e la sua forma? Per me cristiano dovrebbe cambiare qualcosa? Non mi è più utile la presenza di fratelli amorevoli? Tuttavia essi preferiscono perdersi (o nascondersi) dietro ad un palo. Ed io non ho nessuna intenzione di chiedere l’elemosina di qualcosa che mi spetta per diritto in quanto figlio di Dio che usufruisce del sacrificio di Gesù. Potrei riportare numerosi esempi circa la sterile versettologia dei Testimoni, ma ne cito uno significativo. Non più di un paio di mesi fa è passato a trovarci un fratello, pioniere regolare da circa vent’anni, e circa settantaquattro anni d’età (si trovava in servizio nei paraggi). Rispettato e stimato in congregazione. Poiché non c’era, mi ha chiesto di mio figlio e nella conversazione gli ho fatto notare che ora è più sereno, frequenta i figli dei vicini di casa ed i suoi compagni di scuola, riuscendo a socializzare molto bene. Egli non esita a manifestare la sua preoccupazione in quanto “fuori” ci sono anche cattive compagnie che possono “corrompere le utili abitudini”. Gli ho riferito un detto che dalle mie parti è molto usato: “meglio un asino vivo che un leone morto”. Volendo con questo dire che se non si può avere la sana e buona compagnia dei figli dei fratelli ci accontentiamo di quello che c’è. Certamente da un fratello pioniere così maturo ed amorevole uno si aspetterebbe grandi interessamenti e nel giro di qualche giorno frotte di piccoli Testimoni pronti ad invaderti la casa. Comunque la risposta fu: “La Bibbia non dice ‘meglio un asino vivo che un leone morto’ ma ‘un cane vivo è meglio che un leone morto’”. Onestamente questa non la sapevo. Effettivamente Ecclesiaste 9:4 dice proprio così. Aggiungerò questo nuovo versetto alla mia già ricca collezione. Questo episodio dovrebbe dimostrare che non c’è nulla nemmeno di vagamente sostanziale. Questo anziano pioniere ha solamente espresso con la bocca quello che aveva nel cuore: versetti biblici. Del bisogno di compagnia di un ragazzino non gliene è importato nulla. E se non c’è interesse per quelli di dentro come vuoi che ci sia interesse per quelli di fuori.
Ora sono circa due anni che non frequentiamo più i Testimoni. Personalmente non mi sono dissociato a motivo di mia madre e mia sorella che sono ancora dentro, e non vorrei che con la pessima abitudine dell’Organizzazione all’ostracismo mi possano creare ulteriori problemi. Ufficialmente sono “inattivo” ma nella realtà il mio pensiero è molto lontano da loro. Dopo questa esperienza ventennale sono arrivato alla conclusione (e non è un dogma, è solo la mia veduta in questo periodo della mia vita) che la VERITA’ ce l’ha solo Dio. Tutte le varie religioni cristiane, fondate e formate da uomini, chi più chi meno, si avvicinano solo vagamente all’insegnamento di Cristo. E nemmeno credo che le dottrine, benché importanti, siano fondamentali per essere accetti o esclusi dall’amore di Dio, piuttosto il manifestare i frutti dello Spirito Santo. Come il figlio prodigo della nota parabola, io mi preoccupo più dei fratelli che del mio Padre celeste. Attualmente sto valutando altre vedute religiose sempre in ambito cristiano, che mi soddisfino sia come insegnamento che come comportamento degli aderenti. Dove i pastori siano “veri” pastori ed i fratelli “veri” fratelli in senso biblico. Ma con calma. Dio che è onnisapiente si è preso l’eternità, perché io devo agire urgentemente? A che pro?
Ho alcuni quesiti da porre e lo farò nelle apposite rubriche. Mi interessano molto i vostri pareri. Intanto saluto tutti caramente. Titano1956.
Mia moglie ha avuto problemi di salute, che comunque sta superando, e non ho mai visto nessuno/a che si sia mai preoccupato/a di venirla a trovare anche con quella forma che le persone “normali” chiamano visite di cortesia. Gli anziani una volta al mese hanno telefonato, non per mia moglie ma per loro: dovendo spedire i rapporti a Roma volevano sapere quante ore di servizio avevamo fatto e, se possibile, di non trascurare le adunanze perché altrimenti il nostro rapporto con Geova e la nostra spiritualità ne avrebbero sofferto. Li ho sempre ringraziati per la loro premura e per essersi ricordati di noi (certo che se l’operato di queste persone rappresenta veramente l’amore di Dio stiamo freschi). Certo sarebbe stato bello se gli anziani anziché venire in due per farci le visite pastorali (che non ce n’era bisogno), fossero venuti singolarmente con le rispettive mogli, con un dolcetto per bere un caffè assieme, ridere, scherzare e, perché no, proporsi per qualche aiuto concreto, che io cordialmente avrei rifiutato per non pesare su di loro più del dovuto.
Comunque, per non dilungarmi troppo, il vedere tutta questa indifferenza, mi ha portato prima ad una leggera (per fortuna) depressione strisciante e dopo alla consapevolezza che quella dei Testimoni, usando una espressione del mio amico Carlo B., altro non è che una “sterile versettologia”. E’ solo un modo di disquisire e di polemizzare senza alcuna finalità o scopo utile. Come per esempio l’eterna ed inutile diatriba fra il “palo” e la “croce”. Che utilità potrà mai avere spostare l’attenzione dal soggetto, Gesù ed il Suo sacrificio di riscatto, all’oggetto, il pezzo di legno su cui è stato inchiodato e la sua forma? Per me cristiano dovrebbe cambiare qualcosa? Non mi è più utile la presenza di fratelli amorevoli? Tuttavia essi preferiscono perdersi (o nascondersi) dietro ad un palo. Ed io non ho nessuna intenzione di chiedere l’elemosina di qualcosa che mi spetta per diritto in quanto figlio di Dio che usufruisce del sacrificio di Gesù. Potrei riportare numerosi esempi circa la sterile versettologia dei Testimoni, ma ne cito uno significativo. Non più di un paio di mesi fa è passato a trovarci un fratello, pioniere regolare da circa vent’anni, e circa settantaquattro anni d’età (si trovava in servizio nei paraggi). Rispettato e stimato in congregazione. Poiché non c’era, mi ha chiesto di mio figlio e nella conversazione gli ho fatto notare che ora è più sereno, frequenta i figli dei vicini di casa ed i suoi compagni di scuola, riuscendo a socializzare molto bene. Egli non esita a manifestare la sua preoccupazione in quanto “fuori” ci sono anche cattive compagnie che possono “corrompere le utili abitudini”. Gli ho riferito un detto che dalle mie parti è molto usato: “meglio un asino vivo che un leone morto”. Volendo con questo dire che se non si può avere la sana e buona compagnia dei figli dei fratelli ci accontentiamo di quello che c’è. Certamente da un fratello pioniere così maturo ed amorevole uno si aspetterebbe grandi interessamenti e nel giro di qualche giorno frotte di piccoli Testimoni pronti ad invaderti la casa. Comunque la risposta fu: “La Bibbia non dice ‘meglio un asino vivo che un leone morto’ ma ‘un cane vivo è meglio che un leone morto’”. Onestamente questa non la sapevo. Effettivamente Ecclesiaste 9:4 dice proprio così. Aggiungerò questo nuovo versetto alla mia già ricca collezione. Questo episodio dovrebbe dimostrare che non c’è nulla nemmeno di vagamente sostanziale. Questo anziano pioniere ha solamente espresso con la bocca quello che aveva nel cuore: versetti biblici. Del bisogno di compagnia di un ragazzino non gliene è importato nulla. E se non c’è interesse per quelli di dentro come vuoi che ci sia interesse per quelli di fuori.
Ora sono circa due anni che non frequentiamo più i Testimoni. Personalmente non mi sono dissociato a motivo di mia madre e mia sorella che sono ancora dentro, e non vorrei che con la pessima abitudine dell’Organizzazione all’ostracismo mi possano creare ulteriori problemi. Ufficialmente sono “inattivo” ma nella realtà il mio pensiero è molto lontano da loro. Dopo questa esperienza ventennale sono arrivato alla conclusione (e non è un dogma, è solo la mia veduta in questo periodo della mia vita) che la VERITA’ ce l’ha solo Dio. Tutte le varie religioni cristiane, fondate e formate da uomini, chi più chi meno, si avvicinano solo vagamente all’insegnamento di Cristo. E nemmeno credo che le dottrine, benché importanti, siano fondamentali per essere accetti o esclusi dall’amore di Dio, piuttosto il manifestare i frutti dello Spirito Santo. Come il figlio prodigo della nota parabola, io mi preoccupo più dei fratelli che del mio Padre celeste. Attualmente sto valutando altre vedute religiose sempre in ambito cristiano, che mi soddisfino sia come insegnamento che come comportamento degli aderenti. Dove i pastori siano “veri” pastori ed i fratelli “veri” fratelli in senso biblico. Ma con calma. Dio che è onnisapiente si è preso l’eternità, perché io devo agire urgentemente? A che pro?
Ho alcuni quesiti da porre e lo farò nelle apposite rubriche. Mi interessano molto i vostri pareri. Intanto saluto tutti caramente. Titano1956.