deliverance1979
Allora Anna, cercherò di risponderti semplificando le cose.....
vedrò di fare lo stesso
Comunque posso capire che molti pseudo TDG.......decidono di farsi i cavoletti propri ma nella massima tranquillità....
Bene, diciamo che a mio avviso questo è il confine massimo che un TDG può permettersi, ovvero non sono una cima nella verità e quindi non ho incarichi, non faccio sermoni dal podio e non mi impegno chissà quanto per la verità, ma nel contempo cari TDG non rompetemi le balle oltre il consentito perchè voglio vivermi la mia vita da borderline.....
Mi sto sforzando di guardare la cosa da prospettive diverse.
Questo comunque è quello che vedo, che mi induce a dire che non trovo grandi differenze.
Un proclamatore (non inattivo), che vive in famiglia, si alza la mattina e deve, per forza di cose, comportarsi da tdg.
Indossa il suo gonnellone o la sua giacca e cravatta e va alle adunanze.
Partecipa allo studio trattenendo sbadigli, sottolinea i punti salienti degli articoli di studio, prega e intona cantici.
Brutto da dire ma il punto è che sta prendendo in giro tutti i presenti. Fratelli, amici, moglie/marito, famiglia.
Fa la sue belle ore di servizio. Tante o poche non importa. Con riviste sotto braccio esce e va in predicazione.
Suona campanelli, parla del regno, magari conduce anche qualche studio.
Spiega cose alle quali non crede nemmeno lui.
La cosa "grottesca", è che tutto ciò può indurre qualcuno ad entrare in quell'organizzazione dalla quale il semplice proclamatore vorrebbe uscire ma non può. Tutti comprendono il povero proclamatore, dicendo che in fondo non sta facendo nulla di male. Fatto salvo che in alcune delle sue attività teocratiche, che rappresentano il minimo sindacale per non diventare inattivi, tecnicamente sta cacciando altre vittime con quel po' di proselitismo che fa.
Ricoprire un ruolo di nominato e vivere nel contempo questa doppia-vita è a mio dire veramente grottesco.
Il nominato fa le stesse cose. Con in più i discorsi dal podio e magari qualche bel comitato. Anche prende in giro tutti e anche lui con il suo proselitismo può fare delle nuove vittime.
Se trasporto tutto questo in un'ottica, diciamo, militaresca, Lui è il generale che comanda e i tdg sono i militari che eseguono.
Borderline o zelanti l'importante è che facciano quanto gli si dice di fare.
Se lui si dimettesse da generale diventerebbe lo stesso un militare che esegue.
Perchè altri darebbero gli ordini al posto suo.
Paradossalmente, cambierebbe qualcosa se io dico "spara" e gli altri lo fanno o se qualcuno dice "spara" al posto mio e io mi metto tra quelli che premono il grilletto?
Che cambia?
"colpevole" in entrambi i casi.
In misura diversa ma molto simile.
Diciamo che tirando le somme, non cambia nulla.
Sono incastrati lo stesso.
La strada per diventare inattivi cambierebbe molto, ma è più corta per il proclamatore che si può defilare in maniera meno vistosa rispetto a un anziano che deve dare più spiegazioni. A tutti, non solo ai familiari. Il nominato da molto più nell'occhio rispetto al proclamatore. Ha una strada più lunga da percorrere per defilarsi.
Il peso della maschera che deve indossare è più gravoso, sicuramente.
Così come deve essere più difficile toglierla.
Una scusa plausibile per salvare capra e cavoli prima o poi la troverà.
È solo questione di tempo.