Questa sera all' adunanza annuncieranno dal podio che non sono piu' un tdG.
Il fatto di diventare per molte persone una sorta di fantasma o di uomo invisibile non mi sconcerta molto.
Non ho mai avuto con nessun tdG un rapporto particolarmente significativo e profondo, percio', nonostante consideri l' ostracismo una piaga sociale, soprattutto quando viene praticato all' interno di una famiglia, non mi rammarico della mia scelta.
E' andata cosi.
Ho scritto una lettera ai capi della congregazione alla quale appartenevo per una questione di coerenza.
Perché mai avrei dovuto continuare a fingere che condividevo le tesi della dirigenza geovista?
E' pur vero che oramai da piu' di due anni non mi facevo vivo in sala, né partecipavo al proselitismo in alcun modo.
Ero solo nominalmente un tdG.
Non credo di esserlo mai stato fino in fondo.
I miei dubbi sul loro sistema di vita incominciarono molto presto.
Fresco di battesimo nell' eta' adolescenziale mi disassociarono.
Avevo ben altri obiettivi da raggiungere, altri libri da leggere, altre compagnie da frequentare.
Volevo realizzare i miei sogni!
La mia passione per la musica, per il teatro, per il cinema hanno occupato meta' della mia esistenza.
Purtroppo in un momento di totale rincoglionimento mi sono fatto riassociare pur di dare una parvenza di normalita' ai rapporti con i miei familiari.
Papa' e mamma oggi fortunatamente sono dalla mia parte.
Grazie a tutti!
Max
