Esperienza ricevuta
Inviato: 20/01/2010, 6:44
Da una ex TdG che si è convertita al cattolicesimo.
La pubblico completa di dati personali con il consenso dell'interessata:
Caro Achille,
mi chiamo Valentina Ferrara ho 22 anni, nata e vivo tutt'ora nella citta di Palermo.
Saranno ormai tre anni che puntualmente visito il tuo sito, inizialmente ricordo di aver "divorato" tutta la parte dedicata alle dottrine, le profezie ecc.
Tantissime le esperienze di persone che, come me, si sono ritrovati a fare i conti con comitati giudiziari per apostasia o altro, volevo ringraziarti per avermi suggerito, e quindi dato la possibilità di raccontarvi la mia esperienza con i tdg.
Sono la terza di tre figlie, mamma e papà tdg già dai tempi del loro fidanzamento, ricordo che quando ero piccola, la domenica mattina tutta la famiglia era pronta alle 07:00 del mattino per la scrittura del giorno, appuntamento con gli altri fratelli per predicare, adunanza finale e poi tutti insieme in casa di qualche fratello.
Ogni domenica la stessa identica cosa.
Per non parlare poi della predicazione infrasettimanale, dove ricordo di annoiarmi davvero tanto, camminare per minimo due lunghe ore, bussare alle porte e fare le prime piccole presentazioni sostenuta da mia madre.
Potrei raccontarvi tantissimi altri episodi, ma credo che non siano poi così lontani da quelli menzionati nelle varie esperienze riportate nel sito.
L'infanzia negata... è questa la cosa peggiore che la setta mi ha lasciato..
Perché non torna più..... puoi festeggiare tutti i compleanni che vuoi, fare feste ogni giorno, tenere l'albero di Natale addobbato per tutti mesi dell'anno se lo desideri, ma...quell'infanzia negata...quella non torna più.
Ogni giorno andavo a scuola, e da brava bambina obbediente alla "setta" predicavo il nuovo mondo, spiegavo il perché delle mie innumerevoli rinunce, feste, attività sportive, recite scolastiche ecc, e cercavo di rendere tutto meno triste, raccontavo che alle adunanze avevo molti amici, che mi divertivo con loro e per questo non mi serviva farlo con i compagni di classe.
L'ora di religione poi....era un vero tormento,avevo paura di quel sacerdote che veniva a farci lezione, in lui vedevo Satana, spesso non dormivo la notte.
All'età di sedici anni, in congregazione venne un missionario, io ero una di quelle sedicenni considerate non d'esempio per la setta solo perché non commentavo mai alle adunanze, perché avevo due ciuffetti di meches che tutte le mie compagne portavano e perché mi ero innamorata di un ragazzo anche lui tdg.
Tutte situazioni normalissime per ogni ragazza "normale" per l'appunto, ma da considerarsi pericolose per i miei anziani di congregazione.
Così mio padre ebbe la brillante idea di farmi fare uno studio biblico da questo pioniere speciale.
Ricordo che quest'uomo aveva molta presa su di me, e in poco tempo, divenni una delle adolescenti più zelanti della congregazione.
Un uomo di cultura, con una capacità oratoria davvero elevata, era in grado di farti assaporare quasi il nuovo mondo, come sarebbe stato..
Una volta mi raccontò di due angeli, uno alla mia destra e uno alla mia sinistra, davanti a me una spada infuocata che gira...gira..e non si ferma mai..
oltre la spada la vita eterna, il nuovo mondo, i miei familiari,gli amici....
Gli angeli leggono un libro, "il libro della vita" e mi dicono : " Valentina, vedi? tuo padre, tua madre sono già dentro a godere del nuovo mondo...e tu? purtroppo il tuo nome non è scritto, Geova ha detto " NON PUOI ENTRARE" "
" è questo quello che vuoi"? mi chiedeva il pioniere dopo che per poco non scoppiassi in lacrime.
Adesso che ne sono fuori mi domando quanto guadagni questo qui, perché non posso proprio pensare che lo faccia per fede.
Adesso non so se questa è una cosa che ho notato solo io, o che, è presente sole nelle congregazione di Palermo, ma, all'interno della setta, c'è molta ignoranza.
Una persona che non conosce altro, che magari non ha studiato, posso anche comprenderla, crede perché quello sa....
ma una persona come questo pioniere, o chiunque abbia studiato quel minimo da porsi delle domande, essere spinto dalla curiosità, ecco, è qui che non posso concepire come si possa diventate tdg.
All'età di diciotto anni, finita quell'euforia iniziale, dopo il mio battessimo all'interno della setta, cominciano i primi dubbi.
Cominciai a non frequentare più le adunanze, nonostante tutto restando convinta che quella fosse la verità e io la peccatrice meritevole di ditruzione eterna.
Un giorno mi trovavo per caso davanti una Chiesa di Palermo..
Ricordo di essere entrata senza un vero motivo, e soprattutto senza avvertire quella paura, nel vedere le immagini sacre, o quel senso di colpa per il semplice fatto di essere dentro Babilonia la Grande !! :)
Mi sono ritrovata a contemplare la Croce, la guardavo, la fissavo chiedendomi quale fosse davvero la via..la verità.
Ricordo che dicevo: " io non lo so se sei qui, non so neanche come devo pregarti, né tanto meno se tu vuoi ascoltarmi, ma aiutami...mi sono persa".
Queste ricordo ,furono le mie parole.
Stavo per andarmene quando vidi un Prete che stava seduto nel fondo di quella enorme Chiesa..
Non so dirti con precisione il perché di quel gesto ma, andai da lui dicendo " Salve, mi chiamo Valentina e sono una testimone di Geova"..
Ricordo ancora quella volta, e come mi colpì la risposta del prete che con un sorriso mi disse " Benvenuta, io mi chiamo Marcello".. così semplice.
Marcello....Dono di Dio...
Già, perché Marcello non è semplicemente un Sacerdote, è un professore di Teologia all'università di Palermo, ma soprattutto da tanti anni si occupa del fenomeno delle sette, in particolare i TDG.
Ricordo che quel pomeriggio lui cercò subito di mettermi a mio agio, ci siamo spostati dalla Chiesa, perché io , ancora troppo Geovista, cominciavo a sentire troppi demoni attorno a me ( così mi diceva mio padre a proposito dello stare dentro una chiesa).
"Vieni con me, voglio mostrarti una cosa"... eravamo nella parte interna di questa Chiesa, lungo un corridoio pieno di porte con dei manichini vestiti con gli abiti che mettono i sacerdoti per celebrare la messa, ero terrorizzata al solo guardarli,anche perché questi abiti, insieme alla messa cantata erano tra le cose che più mi spaventavano,perché le consideravo più demoniache tra tutte, aperta una di quelle porte, mi ritrovai nello studio di questo Prete, Marcello.
La cosa che mi ha colpito era la sua biblioteca, identica se non più fornita di quella di mio padre che da trent'anni fa parte della setta.
Era in possesso di tutti i libri della società...perché da sempre li segue, a volte frequenta pure le adunanze.
Lui mi capiva, quando io parlavo della mia infanzia, delle mie credenze....lui sapeva già quello che volevo dirgli...usava lo stesso linguaggio che usavo io da tdg.
Da lì cominciò un intenso studio biblico, lui mi diceva che al contrario dei tdg non voleva prepararmi a diventare una brava cristiana cattolica, voleva soltanto che io ascoltassi qual'era l'errore nel quale io per vent'anni e la mia famiglia per trentasei anni, avevamo creduto, senza per questo dover abbracciare l'altra fede.
Con la sola bibbia in mano, ho potuto notare i numerosi versetti manipolati, dottrine mutate nel tempo..
Ma la cosa che mi colpì era la sua conoscenza, ben diversa da quella dei tanti pionieri che parlavano facendo un dettato delle pubblicazioni, il suo rasserenarmi nei momenti in cui mi sentivo in colpa, perché sentivo di stare tradendo la setta, mio padre, tutta la mia famiglia.
Mia madre cominciò a partecipare a questi incontri di studio con Marcello "ma solo per spiegargli che la nostra è la verità" diceva....
fatto sta, che dopo un anno di studio mia madre entra in una profonda crisi, che coinvolse ovviamente anche il suo matrimonio.
Marcello era sempre più una rivelazione, eravamo piene di domande, e...anche se non capivo ancora cos'era la Chiesa, cosa fosse un' eucarestia, una celebrazione.....io avevo la sensazione che lì, in quella chiesa ci fosse Cristo.
Svanirono pian piano i sensi di colpa, le paure...e cominciai a frequentare, NELLA LIBERTA' la chiesa...
Mi fu presentato Gesù, un Dio che mi tiene per mano, che non mi distrugge, ma che mi aiuta, un Gesù che per capirmi davvero viene sulla terra per farsi come me..come noi, per capirci...per amarci.
Un Gesù che si fa pane...che per un miracolo che non possiamo spiegare è presente in ogni celebrazione con l'eucarestia.
Marcello dice sempre " non ti ho cercata, sei arrivata da sola...perché qualcun'altro ha voluto che ci incontrassimo".
Il Signore mi ha illuminato, insieme a mia madre e le mie due sorelle.
In occasione di questa Pasqua, dopo tre anni di catechismo riceveremo il Battesimo.
Il Signore ha chiamato me, e penso che in modi diversi, ci chiami tutti...sta a noi rispondere....
Mio padre è stato chiamato....ma non vuole rispondere.
Resta convinto che quella è la verità e che io abbia commesso non solo il mio peccato, ma che sia responsabile anche di quello della mia famiglia.
Da brava Geovista non dovrei più salutarlo, perché appartenente ad una fede diversa, ma da cristiana, prego per lui...
affinché possa trovare la forza ed il coraggio per uscire da questa organizzazione e capire che al di fuori c'è tutta una vita da vivere nella libertà dei figli di Dio.
Grazie per avermi letto, con affetto
Valentina Ferrara
La pubblico completa di dati personali con il consenso dell'interessata:
Caro Achille,
mi chiamo Valentina Ferrara ho 22 anni, nata e vivo tutt'ora nella citta di Palermo.
Saranno ormai tre anni che puntualmente visito il tuo sito, inizialmente ricordo di aver "divorato" tutta la parte dedicata alle dottrine, le profezie ecc.
Tantissime le esperienze di persone che, come me, si sono ritrovati a fare i conti con comitati giudiziari per apostasia o altro, volevo ringraziarti per avermi suggerito, e quindi dato la possibilità di raccontarvi la mia esperienza con i tdg.
Sono la terza di tre figlie, mamma e papà tdg già dai tempi del loro fidanzamento, ricordo che quando ero piccola, la domenica mattina tutta la famiglia era pronta alle 07:00 del mattino per la scrittura del giorno, appuntamento con gli altri fratelli per predicare, adunanza finale e poi tutti insieme in casa di qualche fratello.
Ogni domenica la stessa identica cosa.
Per non parlare poi della predicazione infrasettimanale, dove ricordo di annoiarmi davvero tanto, camminare per minimo due lunghe ore, bussare alle porte e fare le prime piccole presentazioni sostenuta da mia madre.
Potrei raccontarvi tantissimi altri episodi, ma credo che non siano poi così lontani da quelli menzionati nelle varie esperienze riportate nel sito.
L'infanzia negata... è questa la cosa peggiore che la setta mi ha lasciato..
Perché non torna più..... puoi festeggiare tutti i compleanni che vuoi, fare feste ogni giorno, tenere l'albero di Natale addobbato per tutti mesi dell'anno se lo desideri, ma...quell'infanzia negata...quella non torna più.
Ogni giorno andavo a scuola, e da brava bambina obbediente alla "setta" predicavo il nuovo mondo, spiegavo il perché delle mie innumerevoli rinunce, feste, attività sportive, recite scolastiche ecc, e cercavo di rendere tutto meno triste, raccontavo che alle adunanze avevo molti amici, che mi divertivo con loro e per questo non mi serviva farlo con i compagni di classe.
L'ora di religione poi....era un vero tormento,avevo paura di quel sacerdote che veniva a farci lezione, in lui vedevo Satana, spesso non dormivo la notte.
All'età di sedici anni, in congregazione venne un missionario, io ero una di quelle sedicenni considerate non d'esempio per la setta solo perché non commentavo mai alle adunanze, perché avevo due ciuffetti di meches che tutte le mie compagne portavano e perché mi ero innamorata di un ragazzo anche lui tdg.
Tutte situazioni normalissime per ogni ragazza "normale" per l'appunto, ma da considerarsi pericolose per i miei anziani di congregazione.
Così mio padre ebbe la brillante idea di farmi fare uno studio biblico da questo pioniere speciale.
Ricordo che quest'uomo aveva molta presa su di me, e in poco tempo, divenni una delle adolescenti più zelanti della congregazione.
Un uomo di cultura, con una capacità oratoria davvero elevata, era in grado di farti assaporare quasi il nuovo mondo, come sarebbe stato..
Una volta mi raccontò di due angeli, uno alla mia destra e uno alla mia sinistra, davanti a me una spada infuocata che gira...gira..e non si ferma mai..
oltre la spada la vita eterna, il nuovo mondo, i miei familiari,gli amici....
Gli angeli leggono un libro, "il libro della vita" e mi dicono : " Valentina, vedi? tuo padre, tua madre sono già dentro a godere del nuovo mondo...e tu? purtroppo il tuo nome non è scritto, Geova ha detto " NON PUOI ENTRARE" "
" è questo quello che vuoi"? mi chiedeva il pioniere dopo che per poco non scoppiassi in lacrime.
Adesso che ne sono fuori mi domando quanto guadagni questo qui, perché non posso proprio pensare che lo faccia per fede.
Adesso non so se questa è una cosa che ho notato solo io, o che, è presente sole nelle congregazione di Palermo, ma, all'interno della setta, c'è molta ignoranza.
Una persona che non conosce altro, che magari non ha studiato, posso anche comprenderla, crede perché quello sa....
ma una persona come questo pioniere, o chiunque abbia studiato quel minimo da porsi delle domande, essere spinto dalla curiosità, ecco, è qui che non posso concepire come si possa diventate tdg.
All'età di diciotto anni, finita quell'euforia iniziale, dopo il mio battessimo all'interno della setta, cominciano i primi dubbi.
Cominciai a non frequentare più le adunanze, nonostante tutto restando convinta che quella fosse la verità e io la peccatrice meritevole di ditruzione eterna.
Un giorno mi trovavo per caso davanti una Chiesa di Palermo..
Ricordo di essere entrata senza un vero motivo, e soprattutto senza avvertire quella paura, nel vedere le immagini sacre, o quel senso di colpa per il semplice fatto di essere dentro Babilonia la Grande !! :)
Mi sono ritrovata a contemplare la Croce, la guardavo, la fissavo chiedendomi quale fosse davvero la via..la verità.
Ricordo che dicevo: " io non lo so se sei qui, non so neanche come devo pregarti, né tanto meno se tu vuoi ascoltarmi, ma aiutami...mi sono persa".
Queste ricordo ,furono le mie parole.
Stavo per andarmene quando vidi un Prete che stava seduto nel fondo di quella enorme Chiesa..
Non so dirti con precisione il perché di quel gesto ma, andai da lui dicendo " Salve, mi chiamo Valentina e sono una testimone di Geova"..
Ricordo ancora quella volta, e come mi colpì la risposta del prete che con un sorriso mi disse " Benvenuta, io mi chiamo Marcello".. così semplice.
Marcello....Dono di Dio...
Già, perché Marcello non è semplicemente un Sacerdote, è un professore di Teologia all'università di Palermo, ma soprattutto da tanti anni si occupa del fenomeno delle sette, in particolare i TDG.
Ricordo che quel pomeriggio lui cercò subito di mettermi a mio agio, ci siamo spostati dalla Chiesa, perché io , ancora troppo Geovista, cominciavo a sentire troppi demoni attorno a me ( così mi diceva mio padre a proposito dello stare dentro una chiesa).
"Vieni con me, voglio mostrarti una cosa"... eravamo nella parte interna di questa Chiesa, lungo un corridoio pieno di porte con dei manichini vestiti con gli abiti che mettono i sacerdoti per celebrare la messa, ero terrorizzata al solo guardarli,anche perché questi abiti, insieme alla messa cantata erano tra le cose che più mi spaventavano,perché le consideravo più demoniache tra tutte, aperta una di quelle porte, mi ritrovai nello studio di questo Prete, Marcello.
La cosa che mi ha colpito era la sua biblioteca, identica se non più fornita di quella di mio padre che da trent'anni fa parte della setta.
Era in possesso di tutti i libri della società...perché da sempre li segue, a volte frequenta pure le adunanze.
Lui mi capiva, quando io parlavo della mia infanzia, delle mie credenze....lui sapeva già quello che volevo dirgli...usava lo stesso linguaggio che usavo io da tdg.
Da lì cominciò un intenso studio biblico, lui mi diceva che al contrario dei tdg non voleva prepararmi a diventare una brava cristiana cattolica, voleva soltanto che io ascoltassi qual'era l'errore nel quale io per vent'anni e la mia famiglia per trentasei anni, avevamo creduto, senza per questo dover abbracciare l'altra fede.
Con la sola bibbia in mano, ho potuto notare i numerosi versetti manipolati, dottrine mutate nel tempo..
Ma la cosa che mi colpì era la sua conoscenza, ben diversa da quella dei tanti pionieri che parlavano facendo un dettato delle pubblicazioni, il suo rasserenarmi nei momenti in cui mi sentivo in colpa, perché sentivo di stare tradendo la setta, mio padre, tutta la mia famiglia.
Mia madre cominciò a partecipare a questi incontri di studio con Marcello "ma solo per spiegargli che la nostra è la verità" diceva....
fatto sta, che dopo un anno di studio mia madre entra in una profonda crisi, che coinvolse ovviamente anche il suo matrimonio.
Marcello era sempre più una rivelazione, eravamo piene di domande, e...anche se non capivo ancora cos'era la Chiesa, cosa fosse un' eucarestia, una celebrazione.....io avevo la sensazione che lì, in quella chiesa ci fosse Cristo.
Svanirono pian piano i sensi di colpa, le paure...e cominciai a frequentare, NELLA LIBERTA' la chiesa...
Mi fu presentato Gesù, un Dio che mi tiene per mano, che non mi distrugge, ma che mi aiuta, un Gesù che per capirmi davvero viene sulla terra per farsi come me..come noi, per capirci...per amarci.
Un Gesù che si fa pane...che per un miracolo che non possiamo spiegare è presente in ogni celebrazione con l'eucarestia.
Marcello dice sempre " non ti ho cercata, sei arrivata da sola...perché qualcun'altro ha voluto che ci incontrassimo".
Il Signore mi ha illuminato, insieme a mia madre e le mie due sorelle.
In occasione di questa Pasqua, dopo tre anni di catechismo riceveremo il Battesimo.
Il Signore ha chiamato me, e penso che in modi diversi, ci chiami tutti...sta a noi rispondere....
Mio padre è stato chiamato....ma non vuole rispondere.
Resta convinto che quella è la verità e che io abbia commesso non solo il mio peccato, ma che sia responsabile anche di quello della mia famiglia.
Da brava Geovista non dovrei più salutarlo, perché appartenente ad una fede diversa, ma da cristiana, prego per lui...
affinché possa trovare la forza ed il coraggio per uscire da questa organizzazione e capire che al di fuori c'è tutta una vita da vivere nella libertà dei figli di Dio.
Grazie per avermi letto, con affetto
Valentina Ferrara