Trovarsi in israele...

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Vieri
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Trovarsi in israele...

Messaggio da Vieri »

Nel 2012 ho fatto un bellissimo viaggio in Israele e Giordania nel corso del quale ho raccolto una serie importante di esperienze di carattere storico, politico e religioso.
Queste note sono pertanto il risultato di queste mie impressioni di viaggio.

Ho girato per anni e conosco bene tutta l'Europa oltre ad aver avuto esperienze diverse  in Russia, Stati Uniti e Cina.
Visitare Israele è stata però una esperienza decisamente diversa ed unica nel suo genere poichè a differenza di altri paesi, Israele concentra in poche migliaia di chilometri quadrati, popoli e religioni completamente diverse con una storia particolarmente tormentata.
Gerusalemme, in particolare, è ancora oggi una città amata e contesa da millenni e che non trova ancora pace.

Sono stato ad Aushwitz, a Dacau, a Bergen Belsen, a Terezin, nel Ghetto di Varsavia e dopo le atrocità del nazismo non potevo non avere comprensione e simpatia per questo popolo che credevo avesse solo "nemici" all'esterno ma che invece si è rivelato fragile e contraddittorio anche al suo interno sotto molti aspetti. Il primo dei quali di carattere esclusivamente religioso per la presenza non irrilevante di ebrei ortodossi che costantemente , nei decenni di vita di Israele, sono aumentati di numero e di influenza.
Uno dei più recenti problemi è per esempio far partecipare gli haredim al servizio militare.

Dal punto di vista teorico non esistono religioni monoteiste che predicano l'odio e la divisione tra i popoli e tutti, sempre teoricamente, dovrebbero essere fratelli ma molti pregiudizi e ortodossie frenano oggi, se non ostacolano, o peggio rendono impossibile, questo processo di integrazione .

Il Dio degli ebrei "parla" infatti solo ebraico ed è "ad uso e consumo" esclusivamente del popolo ebraico, "il popolo eletto".  Questa convinzione  ha sempre portato gli ebrei a distinguersi dagli altri popoli e mantenendo inalterate per secoli le loro immutate tradizioni, li hanno sempre condotti ad isolarsi in ghetti creando quelle condizioni di intolleranza che in più occasioni storiche li hanno portati  ad essere o scacciati come dalla Spagna e dall'Inghilterra, o addirittura "annientati" dalla Germania nazista.

Molti ebrei ortodossi vivono ancora nell'attesa del Messia e rinnegano come gli haredim ed i  "Neturei Kartaogni" ogni forma di civile partecipazione allo stato oltre a giudicare come eretici gli appartenenti ad altre confessioni come scritto nel Talmud: "45-29N - Non avere pietà e paura dei falsi profeti. "- "Deut. 18:22. e 38-18NV - Non risparmiarti di odiare chi predica altri idoli. - Deut. 13:9".......

Manifestazioni di intolleranza anche verso i cristiani sono avvenute recentemente da questi estremisti religiosi con scritte ingiuriose verso Gesù su alcune porte di conventi o il recente attentato alla chiesa di Tabga danneggiando l'ingresso ed il cortile.

Allah, parla e si manifesta poi solo in arabo e secondo il Corano tutti gli altri che non credono in lui sono degli "infedeli". Le loro moschee sono in genere inaccessibili ad altre confessioni. Sunniti e sciiti oltre a numerose frange estreme di integralisti islamici si contendono poi con le loro diverse interpretazioni le "verità" del Corano  non disdegnando spesso, come è ben noto, atti violenti di intolleranza verso le altre fedi.

Poi esistono i cristiani dove le divisioni fra le varie confessioni: da quella cattolica a quella ortodossa greca, siriaca, eritrea, armena, luterana, protestante, evangelica, ecc. risultano particolarmente evidenti a Gerusalemme.
Anche qui, a volte l'intolleranza fra cattolici ed ortodossi si è manifestata per i presupposti "diritti" di accesso ai luoghi santi.

Il Dio cristiano non è appannaggio di un solo popolo e la sua parola è universale. Nonostante questo, la convivenza fra cristiani ed ebrei  rimane ancora difficile per secoli di reciproci sospetti: da un lato l'accusa di aver ucciso Gesù e dall'altro di essere stati perseguitati per secoli da tutte le comunità cristiane fino a giungere all'olocausto.
Da queste brevi considerazioni si può capire allora come sia difficile far convivere insieme in poche migliaia di kmq. tante teste e tanti pregiudizi.

Israele: un immenso ghetto.
Ogni comunità vive e lavora nei suoi gusci chiusi e quasi inaccessibili ad altre confessioni dove Gerusalemme da secoli ne è l'esempio più evidente.
Questo senso di divisione dove non esistono vere barriere, a parte il famoso "muro" di divisione con la Cisgiordania, alla fine ti soffoca nei comportamenti, negli sguardi, nei differenti modi di vivere.

Non è folclore, è la tragica constatazione che gli uomini in questo paese non sono uguali, con pari diritti, dignità e doveri. La religione e l'ortodossia dividono  irrimediabilmente le coscienze.
Quando sei in mezzo alla gente alla fine ti senti sempre "uno straniero" e non sai mai con chi potresti incontrare se sei considerato suo fratello o un suo potenziale oppositore per il credo che porti.

Un piccolo ma significativo particolare: l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ad esempio è interdetto ai palestinesi i quali se voglio espatriare devono prendere l'aereo ad Amman. Misure di sicurezza? Probabili.....

Dal venerdi sera al sabato ad esempio, a Gerusalemme, certi quartieri sono letteralmente presidiati dagli ultraordosossi impedendo perfino la circolazione delle auto. Il nostro pulmann, quella sera ha dovuto fare una pericolosa inversione ad U in vista di gruppi dall'aspetto non particolarmente amichevole.

Gli ascensori in hotel sempre nel giorno del Sabbat? Vanno da soli di due piani in due piani poichè è proibito compiere alcun lavoro e premere un pulsante di ascensore per loro è un "lavoro". Non so se la stessa regola è valida anche per accendere la luce in camera.....

Spesso rimani indifferente e la gentilezza, l'accoglienza e la disponibilità, anche per le eccessive regole religiose, rimangono solo parole vuote. Questa è stata la mia impressione.
Tutte queste contraddizioni, dove rimane difficile capire dove stia veramente la verità e la ragione, generano alla fine diffidenze verso tutto e verso tutti e fanno si che Israele venga oggi nel mondo più "tollerato" che "amato.
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Achille
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Messaggio da Achille »

Vieri ha scritto:Il Dio degli ebrei "parla" infatti solo ebraico ed è "ad uso e consumo" esclusivamente del popolo ebraico, "il popolo eletto".  Questa convinzione  ha sempre portato gli ebrei a distinguersi dagli altri popoli e mantenendo inalterate per secoli le loro immutate tradizioni, li hanno sempre condotti ad isolarsi in ghetti creando quelle condizioni di intolleranza che in più occasioni storiche li hanno portati  ad essere o scacciati come dalla Spagna e dall'Inghilterra, o addirittura "annientati" dalla Germania nazista.
Potresti approfondire questo punto? Gli Ebrei si sono isolati da soli, si sono "ghettizzati" di loro volontà o sono stati costretti a vivere nei ghetti, a causa dei pregiudizi e dell'intolleranza che da sempre li ha visti oggetto di odio e di persecuzioni? Se sono stati cacciati, o annientati, è perché loro , come tu scrivi, hanno creato le condizioni di intolleranza?

Ti cito un episodio "edificante", che riguarda la mia regione.
Gli Ebrei di Trento - che vivevano in un ghetto - vennero persegutiati, torturati ed uccisi perché accusati di aver ucciso un bambino per usarne il sangue come alimento nelle loro cerimonie religiose.
«I quindici ebrei presenti a Trento (il più giovane aveva quindici anni, il più vecchio novanta), presunti omicidi, furono torturati insistentemente per mesi sino a strappar loro una confessione, e quindi messi a morte con i supplizi in uso al tempo. Solo una donna, di nome Bruna, resistette più a lungo degli altri all'interrogatorio, ma si insistette tanto che la donna morì sotto tortura, confessando proprio in punto di morte e dichiarandosi pentita; fu quindi assolta dal peccato e sepolta in terra benedetta»

Nel Trentino, per moltissimo tempo, questo bambino è stato venerato come beato. Si tratta di "San Simonino".
Furono gli Ebrei a martirizzarlo e quindi a meritarsi la persecuzione?

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Vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Simonino_di_Trento" onclick="window.open(this.href);return false;
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

Potresti approfondire questo punto? Gli Ebrei si sono isolati da soli, si sono "ghettizzati" di loro volontà o sono stati costretti a vivere nei ghetti, a causa dei pregiudizi e dell'intolleranza che da sempre li ha visti oggetto di odio e di persecuzioni? Se sono stati cacciati, o annientati, è perché loro , come tu scrivi, hanno creato le condizioni di intolleranza?
La verità storica sta nel mezzo.
http://www.linkiesta.it/it/article/2012 ... ersi/6152/" onclick="window.open(this.href);return false;
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domingo7
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Carisssimo Achille

Messaggio da domingo7 »

Nel Trentino, per moltissimo tempo, questo bambino è stato venerato come beato. Si tratta di "San Simonino".
Furono gli Ebrei a martirizzarlo e quindi a meritarsi la persecuzione?
Col il cuore voglio davvero credere che sia stata la follia e l'intolleranza dei cristiani a inventarsi il culto di San Simonino di Marostica.

La revisione del processo venne favorita negli anni '60 dagli studi di Monsignor Iginio Rogger, del grande storico domenicano Paul Willehad Eckert e dalla ricostruzione dell'intero meccanismo processuale da parte del Preside Diego Quaglioni dell'Università di Giurisprudenza di Trento.

Il problema è sicuramente l'ambigua valenza probatoria della tortura, sotto effetto della quale si potevano estorcere spesso verità ma, in alcuni casi, pure menzogne.

Rimane comunque strano che il culto di san Simonino di Marostica abbia superato quasi indenne gli anni dell'illuminismo ed i lumi della ragione e sia stato rimosso solo negli anni '60 quando il Concilio Vaticano II e il ritrovato vigore dell'ebraismo internazionale avevano unificato le forze.
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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domingo7
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Carissimo Achille

Messaggio da domingo7 »

Dice Toaff a pagina 368 di Pasque di sangue nella postfazione alla seconda edizione:

Se le confessioni estorte dai giudici e dagli inquisitori non erano in genere veritiere, possiamo dire che fossero sempre false? Accettando acriticamente il metodo di squalificare tout court e a priori la validità delle confessioni sotto tortura, si corre il rischio di invalidare gran parte degli studi, anche ottimi e recenti, sulle eresie e sugli eretici, che appaiono fondati quasi esclusivamente sugli atti dei processi.

Come dovremmo poi regolarci nei casi in cui l'imputato non confermava le accuse?

Diamone un esempio. Roper (detto Schneider Jud), un cristiano che faceva il sarto, era amico degli ebrei di Trento e ne frequentava le case. Venne arrestato con gli altri imputati e sottoposto più volte a crudeli torture dai giudici intenzionati a farlo confessare. Tuttavia il buon tedesco nulla ammetteva perché, secondo me, niente sapeva ed i giudici furono costretti loro malgrado a proscioglierlo. Dovremmo dire in questo caso che la costituzione fisica del sarto cristiano fosse più robusta di quella di tutti gli ebrei, rendendolo lui solo capace di resistere ai tormenti senza confessare? Oppure dovremmo presupporre che la profonda affezione verso gli ebrei gli fosse valsa da efficace e decisivo corroborante per affrontare validamente le sofferenze? Stentiamo a crederlo.
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domingo7
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Due pesi, due misure

Messaggio da domingo7 »

Ariel Toaff continua la sua analisi (pag 368-369) dicendo:

Ma c'è di più. In casi di notevole rilevanza, la gran parte della storiografia ebraica, spesso quella più accreditata, affronta le confessioni dei torturati in maniera diametralmente opposta, ammettendo loro una plausibilità ed una credibilità straordinaria.

Si tratta dei processi dell'Inquisizione iberica nei confronti dei nuovi cristiani, i cosiddetti "marrani" accusati di giudaizzare in segreto. Migliaia di spagnoli e di portoghesi furono trascinati dinanzi al terribile tribunale ecclesiastico, sottoposti ad esuberanti dosi di torture e costretti a confessare.

Molti erano crudelmente giustiziati ed i loro corpi bruciati negli auto da fe, vittime di un sitema perverso che non consentiva alcuna valida difesa legale. ....Eppure gli storici ebrei più importanti non hanno mai avuto dubbi in proposito.

Le confessioni degli imputati, sottoposti a terribili tormenti, testimoniavano fedelmente i riti da loro praticati in segreto e la loro completa ed indefessa adesione al giudaismo..... Insomma i processi testimonierebbero che la maggioranza dei conversos erano veri ebrei, uniti da legami di religione, di destino e di fede
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Vieri
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Ebrei, Israele e dintorni.....

Messaggio da Vieri »

Achille Lorenzi ha scritto:
Vieri ha scritto:Il Dio degli ebrei "parla" infatti solo ebraico ed è "ad uso e consumo" esclusivamente del popolo ebraico, "il popolo eletto".  Questa convinzione  ha sempre portato gli ebrei a distinguersi dagli altri popoli e mantenendo inalterate per secoli le loro immutate tradizioni, li hanno sempre condotti ad isolarsi in ghetti creando quelle condizioni di intolleranza che in più occasioni storiche li hanno portati  ad essere o scacciati come dalla Spagna e dall'Inghilterra, o addirittura "annientati" dalla Germania nazista.
Potresti approfondire questo punto? Gli Ebrei si sono isolati da soli, si sono "ghettizzati" di loro volontà o sono stati costretti a vivere nei ghetti, a causa dei pregiudizi e dell'intolleranza che da sempre li ha visti oggetto di odio e di persecuzioni? Se sono stati cacciati, o annientati, è perché loro , come tu scrivi, hanno creato le condizioni di intolleranza?

Ti cito un episodio "edificante", che riguarda la mia regione.
Gli Ebrei di Trento - che vivevano in un ghetto - vennero persegutiati, torturati ed uccisi perché accusati di aver ucciso un bambino per usarne il sangue come alimento nelle loro cerimonie religiose.
«I quindici ebrei presenti a Trento (il più giovane aveva quindici anni, il più vecchio novanta), presunti omicidi, furono torturati insistentemente per mesi sino a strappar loro una confessione, e quindi messi a morte con i supplizi in uso al tempo. Solo una donna, di nome Bruna, resistette più a lungo degli altri all'interrogatorio, ma si insistette tanto che la donna morì sotto tortura, confessando proprio in punto di morte e dichiarandosi pentita; fu quindi assolta dal peccato e sepolta in terra benedetta»

Nel Trentino, per moltissimo tempo, questo bambino è stato venerato come beato. Si tratta di "San Simonino".
Furono gli Ebrei a martirizzarlo e quindi a meritarsi la persecuzione?

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Vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Simonino_di_Trento" onclick="window.open(this.href);return false;
Grazie Achille per il tuo intervento.

Se hai notato nel forum relativo a “Dio Si, Dio no” ne è venuto fuori un piccolo “battibecco” fra 2 cattolici su questo tema dove da un lato viene apertamente dichiarata una esasperata intolleranza simile a quella nazista (sigh!) e da un lato una difesa di questo popolo che ha il diritto di esistere e di avere dopo 2000 anni di peregrinazioni e di persecuzioni in tutto il mondo, la sua terra. La terra che ha sempre parlato ebraico anche se conquistata dall'ISLAM.

Se hai potuto leggere anche parti del mio intervento il “cammino neocatecumenale” è l'unica, se non tra le poche, organizzazioni cattoliche che favoriscono da tempo il dialogo ed il riavvicinamento fra queste due religioni con iniziative diverse.
L'ultima e più toccante quella tenutasi ad Auschwitz con un concerto dove cattolici ed ebrei avevano cantato insieme lo “Shema Israel” ( Ascolta Israele). " onclick="window.open(this.href);return false;

Bene,
fatte queste premesse giustamente hai obiettato alcune mie osservazioni relative alla mia esperienza a Gerusalemme ed hai ragione poiché il mio giudizio su quel tema era stato molto stringato e decisamente superficiale.
Ritengo che nei secoli ci sia stato alla fine un mix di tragici fattori tali fra: accuse di deicidio, intolleranza economica, attaccamento esasperato alle proprie tradizioni, ricerca costante del “capro espiatorio” in caso di pestilenze, guerre o crisi economiche, che hanno avuto alla fine il loro “tragico epilogo” con Hitler.

A Gerusalemme in particolare, parlando di “ghetto” o “isolazionismo” sono rimasto molto turbato non solo dalle diverse comunità (ebrei, cristiani, arabi e armeni) che vivono separati a pochi metri di distanza quasi ignorandosi l'un l'altro, ma anche dalla presenza proprio all'interno del mondo ebraico di due tipi di collettività completamente diverse dove gli Haredim o ebrei ultraordosossi rappresentano quasi uno stato a sé all'interno di Israele isolandosi completamente da ogni attività pubblica eccetto quella di ricevere un sostanzioso sussidio dallo stato.
Vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Mea_Shearim" onclick="window.open(this.href);return false;

Sempre su queste problematiche riporto questo testo (Wikipedia)

I Neturei Karta - gli ultraortodossi
I Neturei Karta  (in aramaico "Guardiani della città") sono un gruppo di ebrei che rifiutano di riconoscere l'autorità e la stessa esistenza dello Stato di Israele, in nome della propria interpretazione dell'ebraismo, della Torah e di passi del Talmud.
Sono i più noti fra i gruppi anti-sionisti radicali, stimati a 15.000 persone, pari al 2% della popolazione ultra-ortodossa totale. Denunciano quella che considerano una strumentalizzazione della Shoah per giustificare la fondazione di Israele, che respingono categoricamente. Secondo loro uno Stato ebraico in Palestina avrà legittimità unicamente dopo la venuta del Messia.

Il gruppo è stato fondato nel 1938 a Gerusalemme da ebrei che da molte generazioni vivevano in Palestina, per lo più discendenti da ebrei ungheresi che si erano trasferiti in Palestina all'inizio del XIX secolo e da ebrei lituani che erano lì anche da più tempo.
Il gruppo nasce dalla scissione da un altro movimento di ebrei ortodossi fondato nel 1912 da Agudas Israel che aveva anch'esso come scopo la lotta al sionismo, ma che col passare degli anni aveva ridotto la propria azione.

L'attività dei Neturei Karta si è poi estesa al di fuori della Palestina, in diversi casi per l'abbandono volontario, lamentando di aver subito violenze, imprigionamenti, torture e pressioni di ogni tipo da parte dei sionisti, e comunque nel rifiuto di vivere in uno Stato che si rifiutavano di riconoscere come legittimo.

Attualmente il movimento consta di diverse migliaia di famiglie, con un numero elevato di simpatizzanti difficilmente quantificabile, presente oltre che a Gerusalemme anche negli Stati Uniti, in Belgio, nel Regno Unito e in Austria.

I Neturei Karta affermano di voler combattere l'idea di voler stabilire uno stato ebraico nel tempo presente (tempo che ritengono ancora di esilio), poiché ritengono contrario all'autentica tradizione religiosa ebraica lo stabilire tale stato senza aspettare che tale terra venga esplicitamente donata dall'Altissimo. La motivazione pertanto non è di ordine politico, ma di ordine religioso.
Rifiutano le etichette di gruppo estremista e di ultra-ortodossi, dichiarando di non aver tolto o aggiunto nulla della legge e della tradizione ebraica, e a sostegno della loro posizione citano il Talmud, in cui si afferma che gli ebrei non possono utilizzare forze umane per stabilire uno stato ebraico finché non venga il Messia della casa di Davide, e in cui si afferma che devono essere cittadini leali delle nazioni in cui vivono senza cercare di anticipare la fine dell'esilio.

L'esilio infatti ha la caratteristica di punizione divina per i peccati commessi e pertanto non può essere aggirato da politiche di uomini ma solo da preghiera, buona volontà e spirito di penitenza.
Secondo l'attestazione definita Neturei karta gli ebrei devono considerare la venuta del Messia e regolarsi su di essa per stabilire la condotta e il comportamento più consoni: vi sono quindi differenti opinioni rabbiniche sulle situazioni vissute dal popolo ebraico e la Neturei Karta è una tra queste. Tutti i rabbini non mancano nel considerare il rapporto con i non ebrei, questi ultimi soprattutto nell'osservanza dei 7 precetti di Noach. La promessa fatta da Dio sul ritorno con l'avvento dell'Era messianica della totalità degli ebrei appartenenti al popolo d'Israele nella Terra promessa, Eretz Israel, è suggellata eternamente come patto divino anche in quest'ottica. Secondo alcuni rabbini il sionismo è la perfetta realizzazione di alcune profezie bibliche su Israele. (Ovviamente, per i cristiani il Messia si sarebbe già manifestato nella persona di Gesù Cristo).

Secondo i Neturei Karta, la terra attualmente occupata dallo stato di Israele appartiene a coloro che vi avevano sempre abitato (cioè i palestinesi, gli ebrei e gli arabi, di ogni religione, e quanti vivevano pacificamente con loro); in diverse occasioni i Neturei Karta hanno protestato a fianco dei palestinesi arabi; nel 2002 manifestarono con la bandiera palestinese, provocando vive reazioni da ambienti ebraici.
Accusano inoltre lo stato di Israele di essersi dotato di una facciata religiosa (con l'uso di nomi religiosi per i partiti politici, la presenza di rabbini negli stessi, etc) e di alterare i commentari alla Torah secondo le esigenze sioniste. Affermano poi che gli ebrei sionisti non possono pretendere di parlare e agire a nome di tutti gli ebrei, ed evitano anche di partecipare alle attività civili israeliane (rifiutando elezioni, assistenza sociale, supporto finanziario, etc).
Il rifiuto per il sionismo arriva al punto di non toccare banconote o monete rappresentanti immagini di sionisti (quelle con Albert Einstein e Moses Haim Montefiore sono ritenute accettabili, mentre quelle con Theodor Herzl e Chaim Weizmann non lo sono); per di più non si avvicinano al Muro Ovest del Tempio di Gerusalemme sostenendo che è stato inquinato da interessi sionisti, il che ne farebbe un abominio.

L'isolazionismo fra le diverse comunità è poi talmente marcato che mi avevano riferito, in quella occasione, che una volta un ebreo aveva acquistato nel quartiere arabo un appartamento ovviamente da un arabo il quale successivamente per lo “sgarro” era stato ucciso.....

Visto che hai fatto anche tu la medesima esperienza sarebbe poi interessante leggere anche le impressioni che hai ricevuto, dal punto di vista della società e delle persone che ti circondavano.

Per chiarire poi con “alcuni” la storia delle persecuzioni e “mitigare” almeno il loro giudizio negativo, (facendogli mettere nell'armadio la divisa da SS) mi sono permesso di riportare da punti diversi di Wikipedia la storia in breve di questo popolo.

...Nell'impero romano con Caracalla divengono cittadini romani (212) acquistando notevoli libertà in Asia minore, nei Balcani, nell'Africa settentrionale e in Spagna.
Tuttavia, le successive leggi restrittive di Costantino, Teodosio e Giustiniano li privano di alcuni diritti acquisiti con la cittadinanza romana.

....“Successivamente, nel secondo millennio dell'affermazione del Cristianesimo in Europa, il popolo ebraico va incontro a maggiori problemi, infatti vengono accusati di deicidio poiché la morte di Cristo, secondo i cristiani, è stata causata dal popolo ebraico. Va però detto che fino al secolo XI la convivenza tra Ebrei e Cristiani era per lo più pacifica e costruttiva.

.....L'atteggiamento della Chiesa nei loro confronti è stato fin dal principio duplice: agli ebrei vengono attribuite le colpe di miscredenza e deicidio, ma non c'è dubbio che essi sono stati prima dei cristiani il popolo eletto e che attraverso i loro profeti Dio ha dettato l'Antico Testamento, la base del Vangelo.
Gli Ebrei, in molti luoghi, possono esercitare solo il commercio della roba usata e praticare l'usura. Quest’ultimo è ufficialmente vietato dalla Chiesa che lo permette però a chi, come l'ebreo, non appartiene alla comunità cristiana. Il fatto è di incalcolabile importanza: in un'epoca in cui si passa dall'economia di baratto a quella di mercato, il controllo degli investimenti e della circolazione monetaria assicura un ruolo finanziario e commerciale primario a chi lo detiene. Il prestito serve sia ai nobili e alle prime Signorie, che hanno bisogno di continui finanziamenti per le guerre, sia al popolo minuto, le cui misere condizioni di vita lo costringono a ricorrere a piccoli prestiti per sopravvivere.

.....Paradossalmente agli ebrei si rinfacciava di essere ciò che la maggioranza imponeva loro, cioè di separarsi dagli altri quando erano costretti per legge a vivere in quartieri separati; di praticare laddove la legge permetteva loro – e anzi li incoraggiava – il prestito a interesse, che a cristiani e musulmani era ufficialmente interdetto; di non favorire le conversioni, quando queste erano duramente sanzionate dalla legge.

.....L'intensificarsi della devozione popolare e la crescente irritazione nei confronti dell'usura praticata dagli ebrei culminano in una serie di espulsioni: dall'Inghilterra nel 1290, dalla Normandia nel 1296, dalla Francia nel 1306, nel 1394 e alla fine del Quattrocento dai domini spagnoli, fino a sfociare anche in sanguinose persecuzioni (Pogrom), spesso istigate da infondate accuse di profanazione delle ostie e di omicidi rituali.

…...La peste nera che si diffonde in Europa nel 1348 è nuovo motivo di persecuzione. Gli ebrei sono infatti incolpati di diffondere la malattia avvelenando i pozzi, rimanendone essi immuni. Se la prima accusa è falsa, la seconda nasce da un'osservazione probabilmente fondata. Gli ebrei vivono già raccolti e isolati in un'unica zona della città (il ghetto) e seguono, per motivi religiosi, particolari e rigorose norme alimentari ed igieniche. È possibile quindi che, proprio grazie a questi elementi, la pestilenza non trovi terreno fertile nelle loro comunità. La calunnia, che nasce e si diffonde in Germania, provoca massacri e fughe.

.....La rapida affermazione delle dottrine di Martin Lutero a metà del 1400 conducono poi ad una ulteriore diffidenza sfociata successivamente in massacri.
Nella sola Germania sono sterminate oltre 350 comunità ebraiche. Molti ebrei fuggono dal centro Europa e emigrano verso oriente. La Polonia dapprima li accoglie favorendone una propria cultura (Yiddish), poi le autorità e la popolazione li perseguita.

......I gruppi che vivevano nella penisola iberica, con l'opera dell'Inquisizione sono perseguitati e condannati nella Spagna di Torquemada anche con torture e battesimi coatti (1492).....

…....Però nel 1492 in Spagna, i re cattolici Ferdinando e Isabella decidono di cacciare dal loro regno tutti gli ebrei che vi abitano. Furono cacciati 300.000 individui.

Nel 1496 sono espulsi dal Portogallo ed anche i battezzati coatti, chiamati "marranos" sono obbligati a lasciare il paese.....

.....Altri trovano rifugio anche nell'Italia settentrionale, in particolare nelle comunità di Venezia, Padova, Ferrara e Mantova. Il numero degli ebrei che vivono nella nostra penisola sale a circa cinquantamila su un totale di 11 milioni di italiani di quel tempo. Nel corso del Medio Evo, le legislazioni relative agli Ebrei in Italia sono variabili di luogo in luogo: in alcune località, potevano possedere terreni e fabbricati. Col Cinquecento, però, tale facoltà andò restringendosi ai soli fabbricati.
La "nazione ebraica" resta così al bando dalle comunità cristiane per molti secoli.

.....La politica assolutistica del XVII e del XVIII secolo verso le comunità ebraiche è di pura convenienza economica: nei principati tedeschi i vari sovrani vi cercano nuove fonti economiche mediante lotterie e monopoli. Si viene così a costituire una classe di ebrei finanzieri e banchieri creando una sorta di aristocrazia in seno ai collegionari (baroni Rothschild) che continuano a vivere di piccolo commercio del cambio e dei pegni.......

.....Soltanto nel 1781 L'imperatore d'AustriaGiuseppe II emana una patente di tolleranza (atto legislativo che concede la libertà di religione ai gruppi non cattolici tra cui gli ebrei chiamati israeliti, mentre la Rivoluzione francese pronuncia a sua volta la piena equiparazione degli ebrei agli altri cittadini nel 1791.

…....Assai dura per tutto l'Ottocento resta, invece, la condizione degli ebrei in Russia, in cui l'annessione delle province polacche aveva inserito più di un milione di israeliti; l'assassinio di Alessandro II (1881) provoca sanguinosi massacri di ebrei (pogrom), favoriti dal governo, che si ripetono negli anni seguenti, provocando migliaia di morti.
L'antisemitismo però non scompare nei paesi in cui gli ebrei sono stati emancipati; esso continua a serpeggiare virulento all'interno di circoli culturali e di gruppi politici di orientamento reazionario e nazionalista. 

.......Con la riorganizzazione degli Stati dell'Europa su base etnica gli Ebrei, senza Stato, diventano facile bersaglio della retorica nazionalista. Il razzismoantisemita prende poi nuovo vigore dopo la grande guerra, con manifestazioni particolarmente violente in Germania, dove il nazionalismo, stimolato dalla disfatta, addossa agli ebrei e ai socialisti la responsabilità della sconfitta, aprendo la strada alle farneticazioni di Hitler, che indica negli ebrei la causa di tutte le disgrazie del paese.


La cronologia di tutti gli avvenimenti persecutori nei confronti degli ebrei li troviamo poi al sito:
http://liberaliperisraele.ilcannocchial ... li_pe.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Conclusioni alla fine ? Nessuna, anzi no.

L'intolleranza religiosa ha da sempre diviso i popoli portandoli sempre gli uni contro gli altri addossandosi sempre colpe reciproche da secoli con i risultati nefasti ai quali abbiamo poi assistito.

Se vogliamo fare anche un parallelismo con l'intolleranza religiosa che ci coinvolge oggi con il mondo islamico penso di essere nel giusto.
L'occidente ha sicuramente la colpa di aver voluto, molto ingenuamente (ma anche per fini economici) esportare la sua visione di democrazia in quei paesi islamici, con la caduta di dittatori , dove la loro legge da secoli è parte integrante della religione e come tale immutabile nei secoli.

Molti paesi arabi, così sconvolti nelle loro strutture dirigistiche hanno ripreso le loro faide interne fra tribù diverse e riaprendo le ferite mai richiuse fra arabi sunniti e arabi sciiti.
Gli islamici , specie quelli più integralisti, offesi da questa “ingerenza” occidentale alla loro legge-religione hanno poi rinverdito il desiderio (che del resto c'è sempre stato) di affermare la loro religione con la conversione coatta e la guerra agli “infedeli” ….e così ci troviamo in questa situazione.

La grande differenza però rispetto al passato, di un mondo ebraico ritenuto ostile in precedenza, ma rinchiuso in spazi delimitati e controllati (ghetti), l'Islam è presente ormai direi capillarmente da decenni, nel tessuto della società europea “sopportando” il nostro mondo e la nostra visione ma non integrandosi mai assolutamente con esso.
Questo spiega, a parer mio questo stato di tensione continua che spero non sfoci in una aperta e guerreggiata intolleranza come nel passato ( cacciata di islamici dall'Europa) nel caso fossero innescati atti di terrorismo così ampi e crudeli da rendere settari ed intolleranti anche quella fascia di popolazione più moderata e tollerante.

Per finire e per chi alla fine fosse riuscito ad arrivare alla fine di questo discorso un piccolo regalo per tenervi di buon umore …..

"Un Israeliano e' seduto fra due Arabi in un aereo che vola fra Gerusalemme e Amman. Un po' nervoso, l'ebreo fa di tutto per distendere l'atmosfera, ma senza successo.
Allora quando i due Arabi gli domandano con aria provocatoria di andare a cercare due succhi di pompelmo, lui si alza per andare a chiederli alla hostess...
Nel frattempo i due Arabi sputano nelle sue scarpe. Lui porta loro i due succhi di pompelmo e il resto del volo trascorre tranquillo. Quando l'aereo si sta per avvicinare alla destinazione, l'Israeliano si rimette le scarpe e sente l'infame bava che attraverso il tessuto>gli bagna la pelle. Egli si gira verso uno dei suoi vicini e gli dice: "Sapete, se si vuole che un giorno il Medio-Oriente sia in pace, bisognerà' che gli Arabi la smettano di sputare nelle scarpe degli Israeliani e che gli Israeliani la smettano di fare la pipi nei succhi d'arancia degli Arabi...

Arlecchino disse la verità scherzando.....

Un musulmano muore e si ritrova davanti alla porta del paradiso. 

E’ molto eccitato, perchè per tutta la vita non ha pensato altro che a questo incontro con il profeta Maometto.
Bussa alla porta e ad aprirgli si presenta un uomo con la barba. 

'Sei Maometto?' chiede.
'No, figlio mio. Sono Pietro. Maometto è più in alto, e gli indica una scala che sale fino alle nuvole. 

Tutto contento che Maometto è superiore a Pietro, sale la scala a grandi passi, si arrampica tra le nubi fino ad arrivare ad una stanza
dove incontra un altro uomo con la barba. 

E chiede nuovamente 'Sei Maometto? 
No, io sono Mosè. Maometto si trova ancora più in alto. 

Esausto, ma con il cuore pieno di gioia, continua a salire la scala e, ancora una volta, scopre una stanza ancora più grande dove incontra
un altro uomo con la barba. 
Pieno di speranza, chiede ancora una volta, 'Sei Maometto? 
'No, io sono Gesù ... Troverai Maometto più in alto. 

Non ci posso credere! Maometto superiore a Gesù! Il poveretto non riesce quasi più a contenere la sua gioia e sale e sale, sempre più in alto. Ancora
una volta, raggiunge una stanza ancora più grande delle precedenti dove incontra un uomo con la barba al quale ripete la sua domanda: 

'Sei Maometto?' quasi rantolando perchè è ormai senza fiato, per aver fatto
tutte quelle scale. 
'No, figlio mio ... Io sono Dio. Ma tu mi sembri stanchissimo, esausto. 
Siediti, riposati. Desideri un caffè per riprenderti? ' 

'Sì, per favore, mio Signore' 
Dio guarda dietro di lui, batte le mani e grida: 
'Ehi, Maometto portaci due caffè!'


Buona giornata !
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Non c'è più religione.....

Messaggio da Vieri »

domingo7 ha scritto:Ariel Toaff continua la sua analisi (pag 368-369) dicendo:

Ma c'è di più. In casi di notevole rilevanza, la gran parte della storiografia ebraica, spesso quella più accreditata, affronta le confessioni dei torturati in maniera diametralmente opposta, ammettendo loro una plausibilità ed una credibilità straordinaria.

Si tratta dei processi dell'Inquisizione iberica nei confronti dei nuovi cristiani, i cosiddetti "marrani" accusati di giudaizzare in segreto. Migliaia di spagnoli e di portoghesi furono trascinati dinanzi al terribile tribunale ecclesiastico, sottoposti ad esuberanti dosi di torture e costretti a confessare.

Molti erano crudelmente giustiziati ed i loro corpi bruciati negli auto da fe, vittime di un sitema perverso che non consentiva alcuna valida difesa legale. ....Eppure gli storici ebrei più importanti non hanno mai avuto dubbi in proposito.

Le confessioni degli imputati, sottoposti a terribili tormenti, testimoniavano fedelmente i riti da loro praticati in segreto e la loro completa ed indefessa adesione al giudaismo..... Insomma i processi testimonierebbero che la maggioranza dei conversos erano veri ebrei, uniti da legami di religione, di destino e di fede
Domingo, Domingo ma allora questi poveri ebrei sono stati proprio per te il cancro dell'umanità ....! Ma non ne salvi nessuno?
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

collegionari
Anche se non sono un esperto, mi era sembrato subito strano il termine. Ho controllato ed il termine compare anche nel testo originale di wikipedia...Non sembra però un termine italiano (sempre controllando online), anche se io, senza controllare, gli avrei potuto attribuire il significato di "colui che fa il legionario insieme ad altri". Allora mi chiedo: ma è mai possibile che wikipedia non abbia nemmeno un correttore ortografico che segnala, a colui che scrive su wikipedia, che una parola non esiste?
mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

Normalmente (parlo da wikipediano autore di voci come https://it.wikipedia.org/wiki/Arnoldo_F ... i_Rattalma" onclick="window.open(this.href);return false;) i testi si scrivono in programmi come word e si provano e riprovano in anteprima prima di rendere definitive le modifiche. E' da li che gli autori dovrebbero controllare gli errori, cosi come controllano di aver scritto correttamente i vari codici che rendono la pagina come appare ai lettori.
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Ora sto scherzando.....

Messaggio da Vieri »

Giovanni64 ha scritto:
collegionari
Anche se non sono un esperto, mi era sembrato subito strano il termine. Ho controllato ed il termine compare anche nel testo originale di wikipedia...Non sembra però un termine italiano (sempre controllando online), anche se io, senza controllare, gli avrei potuto attribuire il significato di "colui che fa il legionario insieme ad altri". Allora mi chiedo: ma è mai possibile che wikipedia non abbia nemmeno un correttore ortografico che segnala, a colui che scrive su wikipedia, che una parola non esiste?
Caspita, uno va a Gerusalemme, si impegna a scrivere il suo "pensierino" perdendoci del tempo, vi "omaggia" pure di due belle barzelletine belline e voi mi fate le pulci sulla parola del resto non mia di "colleginari ".......Sono depresso...!!
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Messaggio da Ray »

Non deprimerti Vieri ecco un video per te. :ironico:
Sarà datato ?
C'è ancora la foto di Wojtyła.

" onclick="window.open(this.href);return false;

:balla: :balla: :felice: :balla: :balla:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Mi faccio maomettano......

Messaggio da Vieri »

Ray ha scritto:Non deprimerti Vieri ecco un video per te. :ironico:
Sarà datato ?
C'è ancora la foto di Wojtyła.

" onclick="window.open(this.href);return false;

:balla: :balla: :felice: :balla: :balla:
Se poi parlate male dei neocatecumenali che cantano versetti della Bibbia con la chitarra nelle piazze vi faccio fuori tutti........
Ma è uno scherzo da prete ?
:appl: :risata: :appl:
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Messaggio da Achille »

domingo7 ha scritto:Col il cuore voglio davvero credere che sia stata la follia e l'intolleranza dei cristiani a inventarsi il culto di San Simonino di Marostica.

La revisione del processo venne favorita negli anni '60 dagli studi di Monsignor Iginio Rogger, del grande storico domenicano Paul Willehad Eckert e dalla ricostruzione dell'intero meccanismo processuale da parte del Preside Diego Quaglioni dell'Università di Giurisprudenza di Trento.

Il problema è sicuramente l'ambigua valenza probatoria della tortura, sotto effetto della quale si potevano estorcere spesso verità ma, in alcuni casi, pure menzogne.

Rimane comunque strano che il culto di san Simonino di Marostica abbia superato quasi indenne gli anni dell'illuminismo ed i lumi della ragione e sia stato rimosso solo negli anni '60 quando il Concilio Vaticano II e il ritrovato vigore dell'ebraismo internazionale avevano unificato le forze.
Intanto non si tratta di "San Simonino" di Marostica, ma di "San Simonino" di Trento.
Quello di Marostica era un altro e si chiamava Lorenzo:

«Il clima, già teso, si surriscaldò nel 1475 quando a Trento venne ucciso un bambino di nome Simonino e, ancor più, nel 1485 quando un evento analogo - in questo caso il bambino si chiamava Lorenzo Sossio da Valrovina - accadde a Marostica; di entrambi i fatti vennero incolpati gli ebrei, accusati di aver perpetrato un omicidio rituale[2]. A rafforzare l'ostilità nei loro confronti contribuirono in maniera determinante uno scritto di Pietro Bruto[13], l'Epistula contra Judaeos, che sosteneva la colpevolezza e la perfidia di questo popolo. A nulla valse il fatto che le accuse si dimostrassero infondate: la credenza sopravvisse tenacemente nella tradizione popolare - se ne trovano testimonianze ancora nel Settecento - alimentata anche da elementi del clero veneto[14]».
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_de ... _a_Vicenza" onclick="window.open(this.href);return false;

Storie inventate, che facevano presa sulla credulità del popolo "cristiano", alimentandone l'odio ed i pregiudizi:
«L'accusa è stata usata nel corso della storia, fino a tempi recenti (vedi il pogrom di Kielce del 1946), per sfruttare l'emozione popolare e i sentimenti antisemiti sostenendo in diverse occasioni che bambini cristiani venivano rapiti e uccisi per poterne usare il sangue. In seguito a queste accuse era frequente il verificarsi di pogrom, con linciaggi e stermini di ebrei, o di processi». https://it.wikipedia.org/wiki/Accusa_del_sangue" onclick="window.open(this.href);return false;

Gli Ebrei furono sempre vittime di questa intolleranza "cristiana".
Anche se poi, sottoposti ad indicibili torture, confessavano magari di essere stati loro gli autori di questi omicidi.
Sotto tortura si confessa qualsiasi cosa, pur di far cessare le sofferenze.
Ed è tutto così terribile, e anche incredibile, che simili atrocità siano state perpretate da chi si diceva cristiano.
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Messaggio da mr-shadow »

Gli ebrei non si sono mai schifati di sporcarsi le mani con le attività che i cristiani ritenevano sconvenienti, prima fra tutte l'usura (ma questa parola non aveva anticamente la connotazione negativa attuale: l'usuraio era più un banchiere d'affari), ed è del tutto normale che le comunità sempre più ricche, peraltro piene di cristiani fattisi ebrei per arricchirsi (con buona pace della purezza di sangue che ancora pretendono di vantare) siano state fatte ad un certo punto oggetto di persecuzioni. Ma non era l'ebreo in quanto tale l'obiettivo, era la sua ricchezza. A venire perseguitati (e quindi a subire la confisca dei beni) erano gli ebrei ricchi come i banchieri e i cambiavalute, non certo i rivenduglioli, che invece potevano vivere tranquilli e fare quello che volevano. Si sono rinchiusi volontariamente nei loro quartieri (i ghetti) ed hanno anche voluto la chiusura serale dei cancelli per evitare intrusioni, e i loro quartieri (lo si vede ancora oggi) non erano certamente favelas brasiliane.
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Achille
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Messaggio da Achille »

mr-shadow ha scritto:Gli ebrei non si sono mai schifati di sporcarsi le mani con le attività che i cristiani ritenevano sconvenienti, prima fra tutte l'usura (ma questa parola non aveva anticamente la connotazione negativa attuale: l'usuraio era più un banchiere d'affari), ed è del tutto normale che le comunità sempre più ricche, peraltro piene di cristiani fattisi ebrei per arricchirsi (con buona pace della purezza di sangue che ancora pretendono di vantare) siano state fatte ad un certo punto oggetto di persecuzioni. Ma non era l'ebreo in quanto tale l'obiettivo, era la sua ricchezza. A venire perseguitati (e quindi a subire la confisca dei beni) erano gli ebrei ricchi come i banchieri e i cambiavalute, non certo i rivenduglioli, che invece potevano vivere tranquilli e fare quello che volevano. Si sono rinchiusi volontariamente nei loro quartieri (i ghetti) ed hanno anche voluto la chiusura serale dei cancelli per evitare intrusioni, e i loro quartieri (lo si vede ancora oggi) non erano certamente favelas brasiliane.
Gli ebrei facevano i banchieri perché questa era l'unica carriera redditizia che veniva loro permessa nel mondo "cristiano". I cristiani infatti, per via di certe regole ecclesiastiche, non potevano prestare denaro con l'interesse, mentre agli Ebrei questo non era vietato.

Per quanto riguarda i ghetti, avranno avuto anche una valenza protettiva, e sfido chiunque a non cercare di riunirsi con altri che vengono fatti oggetto di odio, sospetti, accuse infamanti, disprezzo e persecuzione.
Nel ghetto almeno potevano trovare una certa solidarietà e anche una qualche forma di protezione. Ma il punto è che in una società civile nessuno dovrebbe essere ghettizzato, o arrivare al punto di auto ghettizzarsi.
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I cristiani infatti, per via di certe regole ecclesiastiche, non potevano prestare denaro con l'interesse
Lo facevano coi monti frumentarii, da cui sono poi derivati i Monti di Pietà. Erano gestiti direttamente dalle autorità religiose, che quando si trattava di far soldi alle spalle della povera gente non conoscevano divieti.
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domingo7
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Carissimo Achille

Messaggio da domingo7 »

Gli Ebrei furono sempre vittime di questa intolleranza "cristiana".
Anche se poi, sottoposti ad indicibili torture, confessavano magari di essere stati loro gli autori di questi omicidi.
Sotto tortura si confessa qualsiasi cosa, pur di far cessare le sofferenze.
Ed è tutto così terribile, e anche incredibile, che simili atrocità siano state perpretate da chi si diceva cristiano.
Sono d'accordo con te.

Purtroppo la leggenda nera dell'omicidio rituale non è basata solo su confessioni estorte con la tortura.

Esistono moltissime testimonianze di rabbini liberamente convertiti al cristianesimo che scrissero opere sulle usanze giudaiche e confessarono candidamente di essere al corrente dell'omicidio rituale di bambini cristiani nella Settimana Santa, dell'usanza di raccoglierne meticolosamente il sangue e della pratica di utilizzarlo per le finalità più disparate (rituali, magiche, dietetiche, imprecatorie). Alcune testimonianze sono state screditate ricorrendo ad ipotesi ed illazioni più o meno convincenti ma altre sono tanto numerose, serie, documentate e disinteressate che non possono che lasciare aperta la discussione.

Ariel Toaff ne cita alcune e da ebreo onesto non può fare a meno di interrogarsi.

La Chiesa è invece passata da un estremo all'altro, diffondendo (e dando in pasto ai devoti) dapprima articoli, documenti e testimonianze dubbie anche su pubblicazioni autorevoli (come la Civiltà Cattolica della seconda metà del XIX secolo), salvo poi rifiutare, soprattutto negli ultimi 50 anni, ogni discussione e riflessione su materiali storici seri ed attendibili.
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Carissimo Domingo.....

Messaggio da Vieri »

domingo7 ha scritto:
Gli Ebrei furono sempre vittime di questa intolleranza "cristiana".
Anche se poi, sottoposti ad indicibili torture, confessavano magari di essere stati loro gli autori di questi omicidi.
Sotto tortura si confessa qualsiasi cosa, pur di far cessare le sofferenze.
Ed è tutto così terribile, e anche incredibile, che simili atrocità siano state perpretate da chi si diceva cristiano.
Sono d'accordo con te.

Purtroppo la leggenda nera dell'omicidio rituale non è basata solo su confessioni estorte con la tortura.

Esistono moltissime testimonianze di rabbini liberamente convertiti al cristianesimo che scrissero opere sulle usanze giudaiche e confessarono candidamente di essere al corrente dell'omicidio rituale di bambini cristiani nella Settimana Santa, dell'usanza di raccoglierne meticolosamente il sangue e della pratica di utilizzarlo per le finalità più disparate (rituali, magiche, dietetiche, imprecatorie). Alcune testimonianze sono state screditate ricorrendo ad ipotesi ed illazioni più o meno convincenti ma altre sono tanto numerose, serie, documentate e disinteressate che non possono che lasciare aperta la discussione.

Ariel Toaff ne cita alcune e da ebreo onesto non può fare a meno di interrogarsi.

La Chiesa è invece passata da un estremo all'altro, diffondendo (e dando in pasto ai devoti) dapprima articoli, documenti e testimonianze dubbie anche su pubblicazioni autorevoli (come la Civiltà Cattolica della seconda metà del XIX secolo), salvo poi rifiutare, soprattutto negli ultimi 50 anni, ogni discussione e riflessione su materiali storici seri ed attendibili.
Ciao Domingo,
Ormai abbiamo capito tutti che gli ebrei non li puoi proprio vedere.......

però nella tua onestà intellettuale, non puoi mettere sullo stesso piano alcuni casi isolati di "riti particolari" fatti ( ma non ampiamente e ripetutamente dimostrati) da alcune comunità ultraortososse (e non ammessi dalla religione ebraica, vedi nella Bibbia il rispetto per il sangue) a fronte di tutte le persecuzioni avute dagli ebrei nei vari secoli, (vedi mio post di prima).....

Ammesso e non concesso che avessero ammazzato anche qualche bambino, ...per arrivare a 1,6 milioni di soli bambini uccisi dai tedeschi ( su 6 milioni in totale) ce ne vuole.

Prima di esprimere giudizi così intransigenti e severi verso questo popolo avresti dovuto fare qualche esperienza "sul campo" tipo: Auschwitz 1 e Auschwirz Birkenau, Dachau, Terezin, Bergen Belsen, Risiera di San Sabba, e ghetto di Varsavia, oltre al museo dell'olocausto di Gerusalemme.....dove ci sono stato nei vari anni e forse un po' di pietà (cristiana) ti sarebbe venuta anche a te.

Non è bello trovarsi da solo davanti ad uno "stanzone" dove ai due lati del corridoio vedi "matasse" di capelli umani di circa 20.000 persone relativi ad una " delle spedizioni" agli stabilimenti di filatura per farne coperte,........

Ritengo che l'elemento principale di intolleranza nei confronti degli ebrei sia sempre stato il fatto che non sono mai stati dei cittadini di un popolo di fede diversa ma un popolo (cocciuto ed anche intelligente) con tradizioni e comportamenti diversi da un altro popolo nel quale risiedevano.

Il paragone attuale con l'ISLAM può essere interessante poichè la fede islamica tramite la sharia non è una semplice religione ma anche una legge comportamentale che contrasta nettamente, senza possibilità di integrazione, con il mondo occidentale.
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Messaggio da Achille »

Vieri ha scritto:...però nella tua onestà intellettuale, non puoi mettere sullo stesso piano alcuni casi isolati di "riti particolari" fatti ( ma non ampiamente e ripetutamente dimostrati) da alcune comunità ultraortososse (e non ammessi dalla religione ebraica, vedi nella Bibbia il rispetto per il sangue) a fronte di tutte le persecuzioni avute dagli ebrei nei vari secoli, (vedi mio post di prima).....

Ammesso e non concesso che avessero ammazzato anche qualche bambino, ...
Volevo scrivere le stesse cose, mi hai preceduto.
Per quanto riguarda le accuse, mosse per secoli, agli Ebrei in generale (e non solo a qualche fanatico omicida) di usare il sangue dei bambini nei loro riti, abbiamo «una lunga serie di pronunciamenti papali che mettono in guardia dal prestar fede a simili accuse. Papa Martino V (1368-1431) per es. con bolla del 20 febbraio 1422 condanna quanti “con falsi pretesti e argomentazioni [fictis occasionibus et coloribus] […] pretendono che gli ebrei mescolino sangue [cristiano] alle loro azzime”. Nella stessa linea abbiamo anche Innocenzo IV (1195-1254), con bolle del 28 maggio 1247 e del 5 luglio 1247, con un breve del 18 agosto 1247 e una bolla del 25 settembre 1253; il beato Gregorio X (1210-1276) con un pronunciamento del 7 ottobre 1272; il già citato Martino V (1368-1431), con una bolla del 20 febbraio 1422; Nicola V (1397-1455), con una bolla del 2 novembre 1447; Sisto IV (1414-1484), con una bolla del 20 giugno 1478; Paolo III (1468-1549), con bolla del 12 maggio 1540; Clemente XIII (1693-1769), con bolle del 9 febbraio 1760 e del 21 marzo 1763».

Anche nei "periodi bui" quindi, le persone che conoscevano bene gli Ebrei (come i suddetti papi), sapevano qual era la verità sul loro conto, al di la della "popolarità" di certe accuse.

«L’accusa di “omicidio rituale” risulta improbabile “a priori” per due sostanziali ragioni. Anzitutto perché la Bibbia ebraica proibisce in termini tassativi l’uso del sangue di animali (e a maggior ragione di uomini) per uso alimentare e tale proibizione è recepita e accentuata dal Talmud. In secondo luogo perché l’accusa dell’”omicidio rituale” riposa sulla convinzione che gli ebrei si sforzano per questa via di accedere ai benefici redentivi del sangue di Gesù, benefici trasmessi attraverso l’assunzione di sangue di bambini cristiani battezzati. Si tratterebbe di un’ammissione della verità del cristianesimo che contrasta radicalmente con i fondamenti del credo giudaico in quanto tale».

Tratto da http://www.opusmariae.it/omicidio-ritua ... tianesimo/" onclick="window.open(this.href);return false;

Si veda anche http://www.it.chabad.org/library/articl ... ituale.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

E anche questo documento (in power point) sul libro di Toaff, molto interessante: http://www.dfpp.univr.it/documenti/Occo ... 116170.ppt" onclick="window.open(this.href);return false;
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Interessante anche questo articolo sul libro di Toaff, "un cumulo di illogicità e strafalcioni": http://archiviostorico.corriere.it/2007 ... resh_ce-cp" onclick="window.open(this.href);return false;
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Achille Lorenzi ha scritto:
Vieri ha scritto:...però nella tua onestà intellettuale, non puoi mettere sullo stesso piano alcuni casi isolati di "riti particolari" fatti ( ma non ampiamente e ripetutamente dimostrati) da alcune comunità ultraortososse (e non ammessi dalla religione ebraica, vedi nella Bibbia il rispetto per il sangue) a fronte di tutte le persecuzioni avute dagli ebrei nei vari secoli, (vedi mio post di prima).....

Ammesso e non concesso che avessero ammazzato anche qualche bambino, ...
Volevo scrivere le stesse cose, mi hai preceduto.
Per quanto riguarda le accuse, mosse per secoli, agli Ebrei in generale (e non solo a qualche fanatico omicida) di usare il sangue dei bambini nei loro riti, abbiamo «una lunga serie di pronunciamenti papali che mettono in guardia dal prestar fede a simili accuse. Papa Martino V (1368-1431) per es. con bolla del 20 febbraio 1422 condanna quanti “con falsi pretesti e argomentazioni [fictis occasionibus et coloribus] […] pretendono che gli ebrei mescolino sangue [cristiano] alle loro azzime”. Nella stessa linea abbiamo anche Innocenzo IV (1195-1254), con bolle del 28 maggio 1247 e del 5 luglio 1247, con un breve del 18 agosto 1247 e una bolla del 25 settembre 1253; il beato Gregorio X (1210-1276) con un pronunciamento del 7 ottobre 1272; il già citato Martino V (1368-1431), con una bolla del 20 febbraio 1422; Nicola V (1397-1455), con una bolla del 2 novembre 1447; Sisto IV (1414-1484), con una bolla del 20 giugno 1478; Paolo III (1468-1549), con bolla del 12 maggio 1540; Clemente XIII (1693-1769), con bolle del 9 febbraio 1760 e del 21 marzo 1763».

Anche nei "periodi bui" quindi, le persone che conoscevano bene gli Ebrei (come i suddetti papi), sapevano qual era la verità sul loro conto, al di la della "popolarità" di certe accuse.

«L’accusa di “omicidio rituale” risulta improbabile “a priori” per due sostanziali ragioni. Anzitutto perché la Bibbia ebraica proibisce in termini tassativi l’uso del sangue di animali (e a maggior ragione di uomini) per uso alimentare e tale proibizione è recepita e accentuata dal Talmud. In secondo luogo perché l’accusa dell’”omicidio rituale” riposa sulla convinzione che gli ebrei si sforzano per questa via di accedere ai benefici redentivi del sangue di Gesù, benefici trasmessi attraverso l’assunzione di sangue di bambini cristiani battezzati. Si tratterebbe di un’ammissione della verità del cristianesimo che contrasta radicalmente con i fondamenti del credo giudaico in quanto tale».

Tratto da http://www.opusmariae.it/omicidio-ritua ... tianesimo/" onclick="window.open(this.href);return false;

Si veda anche http://www.it.chabad.org/library/articl ... ituale.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

E anche questo documento (in power point) sul libro di Toaff, molto interessante: http://www.dfpp.univr.it/documenti/Occo ... 116170.ppt" onclick="window.open(this.href);return false;
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Carissimi Vieri e Achille

Messaggio da domingo7 »

Ammesso e non concesso che avessero ammazzato anche qualche bambino, ...per arrivare a 1,6 milioni di soli bambini uccisi dai tedeschi ( su 6 milioni in totale) ce ne vuole.
Quindi prima caccia alle streghe, poi follia, poi negazione assoluta, poi ammissione tenue e larvata

Ma certo che ci furono degli isterismi, certo che ci fu la caccia alle streghe,
certo che i crimini del nazismo non sono certo comparabili
con qualche innocente cristianuccio scannato e dissanguato
da qualche comunità deviante ed impazzita

(in Europa dall'anno 1000 alla fine del 1800 il numero di bambini trovati morti ammazzati e dissanguati
è altissimo e l'esistenza di una cultura serial killer perversa è comunque oltremodo probabile)

Resta il fatto che le ammissioni fatte da moltissimi ebrei convertiti
sono e rimangono inquietanti non tanto per il numero limitato
di riti schifosi forse celebrati da ebrei caduti nelle spire della magia nera e della superstizione
ma per l'odio profondo ed implacabile che gli ebrei coltivavano nel segreto verso i cristiani

Che poi Mosè dicesse di non mangiare il sangue era la solita difesa che emergeva durante i processi della Santa Inquisizione. Ma Mosè parlava di sangue animale e non di sangue umano, come non ne parlò neppure nostro Signore

Inoltre l'omicidio rituale veniva (secondo le testimonianze dei processi) praticato per disprezzo ed odio verso i cristiani e senza alcun tentativo di appropriarsi del sangue salvifico di Cristo. Il sangue umano invece sembrava avere virtù magiche, mediche e dietetiche.
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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Domingo, ormai lo abbiamo capito.....

Messaggio da Vieri »

.......ma per l'odio profondo ed implacabile che gli ebrei coltivavano nel segreto verso i cristiani...

Ormai lo sappiamo, abbiamo capito e meno-male per un po' di ebrei in più oggi, che non sei nato un po' "prima" poiché la "tutina da SS" probabilmente te la saresti messa.....
e sempre "ridendo e scherzando" l'hai anche pure ammesso.....

Non te ne avere a male pertanto che anche se il sottoscritto come "Arlecchino disse la verità scherzando",,,,,,
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
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Messaggio da Vieri »

Domingo7 ha scritto:.......(in Europa dall'anno 1000 alla fine del 1800 il numero di bambini trovati morti ammazzati e dissanguati
è altissimo e l'esistenza di una cultura serial killer perversa è comunque oltremodo probabile)
Achille, tu che sei un ricercatore esperto puoi confermare simili affermazioni ?
Grazie
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domingo7
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Messaggio da domingo7 »

.......ma per l'odio profondo ed implacabile che gli ebrei coltivavano nel segreto verso i cristiani...

Ormai lo sappiamo, abbiamo capito e meno-male per un po' di ebrei in più oggi, che non sei nato un po' "prima" poiché la "tutina da SS" probabilmente te la saresti messa.....
e sempre "ridendo e scherzando" l'hai anche pure ammesso.....

Non te ne avere a male pertanto che anche se il sottoscritto come "Arlecchino disse la verità scherzando",,,,,,
:ilovejesus:
Verità per verità ....ti dirò di più:

la rivoluzione russa liquidò milioni di cristiani facendoli morire di purghe, di fame, di stenti e di persecuzioni ed i capi storici del bolscevismo erano in larga parte ebrei.

Ebreo non era solo Marx, ma Trotskij, Kamenev, Zinoviev, Radek, Sverdlov e, cosa meno risaputa, lo stesso Lenin (almeno per parte di madre) erano ebrei.

Si parla di 20 milioni di morti tra cattolici e ortodossi, record che lo zio Adolfo con i suoi campi di lavoro in Germania non riuscì a superare neppure impegnandosi con grande zelo ...
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Ma ancora ?......

Messaggio da Vieri »

domingo7 ha scritto:
.......ma per l'odio profondo ed implacabile che gli ebrei coltivavano nel segreto verso i cristiani...

Ormai lo sappiamo, abbiamo capito e meno-male per un po' di ebrei in più oggi, che non sei nato un po' "prima" poiché la "tutina da SS" probabilmente te la saresti messa.....
e sempre "ridendo e scherzando" l'hai anche pure ammesso.....

Non te ne avere a male pertanto che anche se il sottoscritto come "Arlecchino disse la verità scherzando",,,,,,
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Verità per verità ....ti dirò di più:

la rivoluzione russa liquidò milioni di cristiani facendoli morire di purghe, di fame, di stenti e di persecuzioni ed i capi storici del bolscevismo erano in larga parte ebrei.

Ebreo non era solo Marx, ma Trotskij, Kamenev, Zinoviev, Radek, Sverdlov e, cosa meno risaputa, lo stesso Lenin (almeno per parte di madre) erano ebrei.

Si parla di 20 milioni di morti tra cattolici e ortodossi, record che lo zio Adolfo con i suoi campi di lavoro in Germania non riuscì a superare neppure impegnandosi con grande zelo ...
Che fossero anche ebrei (o quasi) lo posso anche capire ma prima di tutto erano comunisti e come tali non sopportavano tutti gli oppositori in un periodo dove si moriva disgraziatamente spesso o di fame o dietro un plotone di esecuzione. Se gli andava bene potevano morire un po' dopo in un GULAG in Siberia.
Visto poi che il paese era a maggioranza cristiano ortodossa chi avrebbero dovuto ammazzare ? Gli islamici ?
Ma scusa .....
Poi Stalin che non era ebreo ammazzò un sacco di gente ebrei e cristiani che si opponevano al suo piano di industrializzazione forzato facendo morire di fame la gente vendendo il loro grano all'estero.
Se ammazzi uno è un omicidio ma se sono 100.000 o un milione ...allora è una statistica.....

Per la precisione:

Vladimir Lenin
Il padre, Il'ja Nikolaevič Ul'janov (1831-1886), di religione ortodossa, era originario di Astrachan'; laureato in matematica col famoso professor Lobačevskij, uno dei fondatori delle geometrie non-euclidee, dal 1855 insegnò matematica e fisica nell'Istituto dei nobili di Penza, dove conobbe e sposò nel 1863 Marija Aleksandrovna Blank (1835-1916).[3] La madre era figlia del medico Aleksandr Dmitrevič Blank. Questi, di origine ebrea tedesca, nato in Ucraina e poi convertitosi al cristianesimo ortodosso[

Lev Trotsky o Leon Trotsky
[« Morirò rivoluzionario, proletario, marxista, materialista dialettico e di conseguenza ateo convinto. La mia fede nell'avvenire comunista dell'umanità non è meno ardente, anzi è più salda oggi di quanto non fosse nella prima gioventù [...] La vita è bella. Invito le generazioni future a purificarla da ogni male, oppressione e violenza e a goderla a pieno. »
(Lev Trockij, dal Testamento, 27 febbraio 1940.[1])
Non mi sembra che di "ebreo" c'entrasse molto.....


Lev Borisovič Kamenev,
Pseudonimo di Rozenfel'd - in russo: Лев Борисович Каменев (Розенфельд)? ascolta[?·info] - (Mosca, 18 luglio 1883 – Mosca, 25 agosto 1936), è stato un rivoluzionario e politico russo, processato e condannato a morte nel periodo delle Grandi purghe.[/i]

Nell'agosto del 1936, a Mosca, Kamenev e Zinov'ev furono i principali imputati del « processo dei Sedici »: giudicati colpevoli di aver costituito un centro terrorista legato alla Gestapo, furono condannati a morte. [2] I due figli nati dal suo matrimonio con Ol'ga Bronštejn (1883-1941), Aleksandr (1906-1937) e Jurij (1921-1938), furono fucilati, così come la madre, uccisa l'11 settembre 1941 in un'esecuzione di massa presso Orël. Anche la seconda moglie di Kamenev, Tat'jana Glebova (1894-1937) già esiliata dopo l'esecuzione del marito, fu fucilata a Mosca il 19 agosto 1937. Il figlio Vladimir (1929-1994) divenne professore di filosofia presso l'Università tecnica statale di Novosibirsk.

Furono riabilitati solo con la glasnost di Gorbačëv, nel 1988.

Grigorij Evseevič Zinov'ev
"Dal 19 al 28 agosto 1936 fu tra i principali imputati nel "processo dei sedici" e venne condannato a morte per fucilazione. .[".
Zinov'ev e gli altri accusati furono riabilitati con la glasnost di Gorbačëv, nel 1988

Karl Radek
[i]"Nato nel 1885 a Leopoli, nella Galizia orientale, allora provincia dell'Impero austriaco, nel 1889 rimase orfano di padre e fu allevato con la sorella dalla madre, un'istitutrice ebrea di Tarnov, dove frequento il liceo. Fu inizialmente attratto dal nazionalismo polacco, unitamente al movimento rivoluzionario. Un gruppo di operai e artigiani della città che si riunivano in casa di un panettiere ebreo gli fece conoscere alcuni scritti di socialdemocratici tedeschi, dal Programma di Erfurt di Kautsky alla Storia della socialdemocrazia tedesca di Mehring ed egli cominciò a far propaganda politica tra i suoi compagni di scuola, secondo i principi del patriottismo, della democrazia e del socialismo."
Condannato a dieci anni di prigione, la vendetta di Stalin lo raggiunse nel 1939, quando fu assassinato in carcere da un agente del NKVD. Fu riabilitato nel 1988.

Jakov Michajlovič Sverdlov
"Tra il 1905 e il 1909 ricoprì vari incarichi organizzativi nel partito, prima negli Urali e poi a Mosca. A causa della sua attività politica venne arrestato dalla polizia zarista nel giugno del 1906 e condannato a tre anni di carcere. Nel 1909 fu nuovamente arrestato a Mosca, e deportato in Siberia. Evase nel 1910, ma fu nuovamente arrestato e condannato a quattro anni di detenzione. Nel 1912 riuscì tuttavia nuovamente ad evadere, riparando a San Pietroburgo, ove iniziò a lavorare alla redazione della Pravda."
Nel febbraio 1919, mentre si trovava in viaggio per varie conferenze in preparazione dell’ottavo congresso del partito, Sverlov "

Si ammalò di influenza spagnola (secondo altre fonti di tifo), e morì poco dopo il suo rientro a Mosca, all’età di trentatré anni.

Morale;
non mi pare dalla loro storia che questi "ebrei" abbiano fatto la loro carriera sia perchè fossero ( o quasi) ebrei sia perché avessero ammazzato un sacco di gente. Piuttosto direi che loro abbiano fatto in genere una brutta fine....

Ma lo sai che quel bastardo di Caino che ammazzò Abele era un perfido ebreo ?.........
PS. Non mi pace sparare sulla Croce Rossa,.... :risata:
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Ma da dove lo hai letto ?

Messaggio da Ray »

Vieri ha scritto:Ma lo sai che quel bastardo di Caino che ammazzò Abele era un perfido ebreo ?.
Si Caino era ebreo e Abele cristiano. :risatina: :risatina:

Che tu sia ebreo,cristiano,mussulmano o indù non ce ne può fregar di più.

Interessa solo se sei buono o fetente tienilo a mente .

E ho fatto pure la rima. :risata: :risata:
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Vieri »

Ray ha scritto:
Vieri ha scritto:Ma lo sai che quel bastardo di Caino che ammazzò Abele era un perfido ebreo ?.
Si Caino era ebreo e Abele cristiano. :risatina: :risatina:

Che tu sia ebreo,cristiano,mussulmano o indù non ce ne può fregar di più.

Interessa solo se sei buono o fetente tienilo a mente .

E ho fatto pure la rima. :risata: :risata:
:quoto100:
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