10 anni fuori dal "Regno" dei TDG
Moderatore: nelly24
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10 anni fuori dal "Regno" dei TDG
Ebbene si cari forumisti, con la fine di questo mese, cade una ricorrenza abbastanza importante per la mia vita.
Nulla di epocale.
Ma sono esattamente 10 anni da che non frequento più i TDG.
Correva l'anno 2006 quando alcuni eventi che investirono la mia vita di allora TDG, iniziarono a farmi riflettere su molte cose che mi aprirono le porte della famosa libertà da questa religione.
All'epoca avevo 26 anni.
Passarono altri 3 anni prima che mi iscrivessi a questo forum ed iniziassi a parlare della mia esperienza.
Ed altro tempo ancora prima di dissociarmi da questa religione.
Che dire.
10 anni non sono pochi, anzi, è un ottavo della vita di una persona (mediamente ).
E' il periodo che per ogni essere umano occorre per passare dall'infanzia all'adolescenza.
Di conseguenza, è anche un periodo in cui si posso tirare delle somme su ciò che si è fatto, ciò che non si è fatto e cosa si può ancora fare.
All'inzio, nei primi mesi, o diciamo almeno il primo anno, la confusione mentale è molta.
Staccarsi da credenze, consuetudini e routine teocratiche che comunque mi avevano accompagnato per 20 anni della mia vita, non fu una cosa facile.
Le lotte con i miei genitori, le discussioni con gli anziani, le frequentazioni con le persone del mondo e le nuove esperienze che una persona comune fa durante l'adolescenza.
Che dire ora.
Di acqua sotto i ponti ne è passata, è stata dura e mi sento ancora molto immaturo su tanti aspetti.
Sono passati 10 anni, ma di tare mentali derivanti dalla famosa separazione dal mondo che era tanto in voga nei TDG sono comunque rimaste.
E' una lotta continua per cercare di tornare ad una normalità che molte persone danno per scontata, ma chi ha invece vissuto una vita di limitazioni e rinunce imposte non è cosi scontata.
Il lavoro, le compagnie, gli amori, le abitudini, le carriere, sono state tutte incrinate dalla visione di questa religione e condizionate all'interno di essa.
Pertanto, uno si ritrova dopo 10 anni da che ha abbandonato questo culto, a dover recuperare il recuperabile e salvare il salvabile a marce forzate.
Non è una cosa semplice, ma se uno vuole avere pieno controllo della propria vita, questi sacrifici vanno fatti.
Ed allora ci si ritrova a pensare ed immaginare i treni persi, come poteva essere la vita se uno a 15-16 anni avesse avuto libertà di scegliersi amicizie, sport, compagnie, conoscenze, hobby, e poter realizzare le proprie ambizioni.
Chissà come sarebbe andata.
Non è detto che sarebbero state rose e fiori o che forse oggi la vita sarebbe stata migliore, ma per lo meno, il percorso era stato scelto.
Sbagliando si impara e di errori ne ho fatti molti in questi 10 anni.
Errori ponderati e niente di irrecuperabile.
Comunque, la cosa che ancora mi perseguita è quell'insicurezza un pò insita nella mia famiglia ma molto accentuata dalla mentalità di una religione che ti ha sempre incoraggiato, consigliato ed imposto a rinunciare a molto di questo mondo, per la famosa verità.
Rinunce che poi si sono riverberate negativamente in fatto di mancanza di esperienze, di conoscenze, di prospettive e di opportuità.
Per ora si va avanti.
La libertà costa, ma è un prezzo che vale veramente la pena pagare.
Nulla di epocale.
Ma sono esattamente 10 anni da che non frequento più i TDG.
Correva l'anno 2006 quando alcuni eventi che investirono la mia vita di allora TDG, iniziarono a farmi riflettere su molte cose che mi aprirono le porte della famosa libertà da questa religione.
All'epoca avevo 26 anni.
Passarono altri 3 anni prima che mi iscrivessi a questo forum ed iniziassi a parlare della mia esperienza.
Ed altro tempo ancora prima di dissociarmi da questa religione.
Che dire.
10 anni non sono pochi, anzi, è un ottavo della vita di una persona (mediamente ).
E' il periodo che per ogni essere umano occorre per passare dall'infanzia all'adolescenza.
Di conseguenza, è anche un periodo in cui si posso tirare delle somme su ciò che si è fatto, ciò che non si è fatto e cosa si può ancora fare.
All'inzio, nei primi mesi, o diciamo almeno il primo anno, la confusione mentale è molta.
Staccarsi da credenze, consuetudini e routine teocratiche che comunque mi avevano accompagnato per 20 anni della mia vita, non fu una cosa facile.
Le lotte con i miei genitori, le discussioni con gli anziani, le frequentazioni con le persone del mondo e le nuove esperienze che una persona comune fa durante l'adolescenza.
Che dire ora.
Di acqua sotto i ponti ne è passata, è stata dura e mi sento ancora molto immaturo su tanti aspetti.
Sono passati 10 anni, ma di tare mentali derivanti dalla famosa separazione dal mondo che era tanto in voga nei TDG sono comunque rimaste.
E' una lotta continua per cercare di tornare ad una normalità che molte persone danno per scontata, ma chi ha invece vissuto una vita di limitazioni e rinunce imposte non è cosi scontata.
Il lavoro, le compagnie, gli amori, le abitudini, le carriere, sono state tutte incrinate dalla visione di questa religione e condizionate all'interno di essa.
Pertanto, uno si ritrova dopo 10 anni da che ha abbandonato questo culto, a dover recuperare il recuperabile e salvare il salvabile a marce forzate.
Non è una cosa semplice, ma se uno vuole avere pieno controllo della propria vita, questi sacrifici vanno fatti.
Ed allora ci si ritrova a pensare ed immaginare i treni persi, come poteva essere la vita se uno a 15-16 anni avesse avuto libertà di scegliersi amicizie, sport, compagnie, conoscenze, hobby, e poter realizzare le proprie ambizioni.
Chissà come sarebbe andata.
Non è detto che sarebbero state rose e fiori o che forse oggi la vita sarebbe stata migliore, ma per lo meno, il percorso era stato scelto.
Sbagliando si impara e di errori ne ho fatti molti in questi 10 anni.
Errori ponderati e niente di irrecuperabile.
Comunque, la cosa che ancora mi perseguita è quell'insicurezza un pò insita nella mia famiglia ma molto accentuata dalla mentalità di una religione che ti ha sempre incoraggiato, consigliato ed imposto a rinunciare a molto di questo mondo, per la famosa verità.
Rinunce che poi si sono riverberate negativamente in fatto di mancanza di esperienze, di conoscenze, di prospettive e di opportuità.
Per ora si va avanti.
La libertà costa, ma è un prezzo che vale veramente la pena pagare.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe
Presentazione
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deliverance1979 ha scritto:
Per ora si va avanti.
La libertà costa, ma è un prezzo che vale veramente la pena pagare.
E' Una libertà che il TdG non sa cosa significa, essi sono schiavi di uomini e non immaginano cosa significa servire Dio nella piana libertà di essere sottomesso solo a Dio e non a dottrine e disposizioni umane che danneggiano le famiglie.
Ciao Deliverance.....BUON COMPLEANNO !
Ciao Deliverance.....BUON COMPLEANNO ! ed almeno questo lo potrai festeggiare.....
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Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un delinquente.
Bertolt Brecht
- Massimo D.
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Occasioni perse, hai proprio ragione. Se penso a quante tipe avrei potuto piallarmi e non l'ho fatto, mi si stringe il cuore e mi viene da piangere. Purtroppo i vecchietti del corpo direttivo non volevano. E io ero pure bellino, mica come ora, insomma piacevo e le occasioni non mancavano. Che stizza, Dio mio che stizza. Uno spreco, guarda. Poi ho recuperato eh, non credere, ma ormai avevo quasi trenta anni, non era più la stessa cosa, non poteva esserlo. Rimane solo tristezza.
Presentazione: viewtopic.php?f=7&t=12206" onclick="window.open(this.href);return false;
Avresti dovuto capitare meglioMassimo D. ha scritto:Occasioni perse, hai proprio ragione. Se penso a quante tipe avrei potuto piallarmi e non l'ho fatto, mi si stringe il cuore e mi viene da piangere. Purtroppo i vecchietti del corpo direttivo non volevano. E io ero pure bellino, mica come ora, insomma piacevo e le occasioni non mancavano. Che stizza, Dio mio che stizza. Uno spreco, guarda. Poi ho recuperato eh, non credere, ma ormai avevo quasi trenta anni, non era più la stessa cosa, non poteva esserlo. Rimane solo tristezza.
https://giorgionadali.wordpress.com/201 ... uci-rosse/" onclick="window.open(this.href);return false;
...ma libero.LIALA ha scritto: hai spiegato bene come si sente uno che esce dai TDG. credo piu' ci sta dentro piu' da fuori si sente disorientato
Carissimo Deli, leggo sempre con molto interesse i tuoi commenti, con i quali mi trovo spesso daccordo.
Ci sarebbe molto da dire.
Però io mi auguro che un giorno sia fatta giustizia per tutti coloro che in un modo o in un altro hanno sofferto a causa della prepotenza di un pugno di uomini ben lontani dallo spirito del cristianesimo.
Come ?
Stà solo a noi, non aspettandoci niente da nessuno.
continua...
- deliverance1979
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Un grazie a tutti per l'interessamento.
Ho solo voluto fare un punto, anche per chi avesse voglia di cambiare o volesse capire come ci si sente a distanza di anni.
Non è semplice ma è una cosa che va fatta.
Un pò come la ristrutturazione di una casa.... (parlo perchè ci sto passando sti giorni, povero me... )
E' una faticaccia tremenda, ma la si fa per stare meglio in futuro...
Uscire dai TDG è dura perchè significa cambiare molte cose, tutto, ma va fatto una volta che si ha raggiunta la consapevolezza di questo culto.
Forse il non poter vivere quei primi amori e passioni durante l'adolescenza e mentre si cresce, è una delle cose peggiori a cui ho dovuto rinunciare.
Ma nel fantastico mondo dei TDG dove i giovani vivono un amore clandestino fatto di surrogati, la castità prematrimoniale è la norma, per poi vedere tutti i disastri delle coppie TDG che un tempo, andavano in giro a sbandierare che da loro nessuno divorziava, salvo poi, archiviare lodi e fanfare delle granitiche coppie geoviste non in cantina, ma in una discarica per scorie nucleari.... mooolto sotto terra.
Ma ormai il passato è passato e la rabbia che da questo scaturisce, deve servire come monito per non sprecare il tempo rimasto, per avere coraggio per fare qualcosa di costruttivo e mi ricollego alle parole di Socrate:
E quando si esce da una comunità che fino al giorno prima ti chiamava fratello, per poi non salutarti più, è proprio questa l'ottica con cui si dovrà affrontare la vita.
Come un soldato dietro le linee nemiche.
Ma per fare questo, si deve avere ben in mente un percorso per rifarsi una vita ed una propria stabilità.
Si devono ricostruire delle macerie emotive, fisiche, ed economiche e quindi bisogna lavorare per questo.
Molti hanno rinunciato ad amori, ambizioni, carriere, passioni per la verità e quindi ora si trovano a vivere una vita non loro.
Bisogna lavorare per obiettivi e per raggiungere l'indipendenza psicologica ed economica.
E questa è la più grande vittoria per uno che esce ed una disfatta totale per i TDG quando vedono che un ex se la passa meglio di prima.
Capisco che molti non escono perchè troppo legati alla famiglia, oppure a molte circostanze che li lega alla congregazione, o semplicemente per paura di quel mondo che è stato dipinto come ostile.
Questa purtroppo è ancora una mia visione latente da TDG, sono molto diffidente verso tutti, in parte è un bene perchè non ci si fa illusioni, ma spesso, noto che mi porta ad isolarmi da molte persone brave e normalissime che mi circondano.
Ma forse con il tempo normalizzerò anche questo aspetto.
Arrendersi e lasciarsi andare non farà altro che far trascorrere altri giorni, settimane, mesi ed anni in uno stato di inattività e frustrazione.
Quindi, se non si hanno tutte le carte in regola per sentirsi pronti a sganciarsi da questa religione, è bene pianificare per attuare questo.
Poi, come per ogni attività umana, bisogna avere anche una buona dose di coraggio e buttarsi.
Si vedranno che molte cose pianificate andranno come si aveva previsto, mentre altre no e bisognerà arrangiarsi per correggere il tiro.
Si faranno errori che non devono essere visti come fallimenti irrecuperabili, ma come esperienze utili per non commetterli di nuovo, ma d'altronde, il progresso umano e quello che abbiamo oggi in ogni campo lo si deve a prove, errori ed insuccessi.
I nati imparati non esistono.
Ho solo voluto fare un punto, anche per chi avesse voglia di cambiare o volesse capire come ci si sente a distanza di anni.
Non è semplice ma è una cosa che va fatta.
Un pò come la ristrutturazione di una casa.... (parlo perchè ci sto passando sti giorni, povero me... )
E' una faticaccia tremenda, ma la si fa per stare meglio in futuro...
Uscire dai TDG è dura perchè significa cambiare molte cose, tutto, ma va fatto una volta che si ha raggiunta la consapevolezza di questo culto.
Carissimo, questa è stata una prova ed uno spreco anche per me, e non solo di sorelle, ma anche di ragazze del mondo.Massimo D. ha scritto:Se penso a quante tipe avrei potuto piallarmi e non l'ho fatto, mi si stringe il cuore e mi viene da piangere. Purtroppo i vecchietti del corpo direttivo non volevano.
Forse il non poter vivere quei primi amori e passioni durante l'adolescenza e mentre si cresce, è una delle cose peggiori a cui ho dovuto rinunciare.
Ma nel fantastico mondo dei TDG dove i giovani vivono un amore clandestino fatto di surrogati, la castità prematrimoniale è la norma, per poi vedere tutti i disastri delle coppie TDG che un tempo, andavano in giro a sbandierare che da loro nessuno divorziava, salvo poi, archiviare lodi e fanfare delle granitiche coppie geoviste non in cantina, ma in una discarica per scorie nucleari.... mooolto sotto terra.
Ma ormai il passato è passato e la rabbia che da questo scaturisce, deve servire come monito per non sprecare il tempo rimasto, per avere coraggio per fare qualcosa di costruttivo e mi ricollego alle parole di Socrate:
Spesso mi sento proprio come Robinson Crusoe, l'eroe di Defoe, dove con le proprie forze si riescono a superare molti ostacoli.Socrate69 ha scritto:Stà solo a noi, non aspettandoci niente da nessuno.
E quando si esce da una comunità che fino al giorno prima ti chiamava fratello, per poi non salutarti più, è proprio questa l'ottica con cui si dovrà affrontare la vita.
Come un soldato dietro le linee nemiche.
Ma per fare questo, si deve avere ben in mente un percorso per rifarsi una vita ed una propria stabilità.
Si devono ricostruire delle macerie emotive, fisiche, ed economiche e quindi bisogna lavorare per questo.
Molti hanno rinunciato ad amori, ambizioni, carriere, passioni per la verità e quindi ora si trovano a vivere una vita non loro.
Bisogna lavorare per obiettivi e per raggiungere l'indipendenza psicologica ed economica.
E questa è la più grande vittoria per uno che esce ed una disfatta totale per i TDG quando vedono che un ex se la passa meglio di prima.
Capisco che molti non escono perchè troppo legati alla famiglia, oppure a molte circostanze che li lega alla congregazione, o semplicemente per paura di quel mondo che è stato dipinto come ostile.
Questa purtroppo è ancora una mia visione latente da TDG, sono molto diffidente verso tutti, in parte è un bene perchè non ci si fa illusioni, ma spesso, noto che mi porta ad isolarmi da molte persone brave e normalissime che mi circondano.
Ma forse con il tempo normalizzerò anche questo aspetto.
Arrendersi e lasciarsi andare non farà altro che far trascorrere altri giorni, settimane, mesi ed anni in uno stato di inattività e frustrazione.
Quindi, se non si hanno tutte le carte in regola per sentirsi pronti a sganciarsi da questa religione, è bene pianificare per attuare questo.
Poi, come per ogni attività umana, bisogna avere anche una buona dose di coraggio e buttarsi.
Si vedranno che molte cose pianificate andranno come si aveva previsto, mentre altre no e bisognerà arrangiarsi per correggere il tiro.
Si faranno errori che non devono essere visti come fallimenti irrecuperabili, ma come esperienze utili per non commetterli di nuovo, ma d'altronde, il progresso umano e quello che abbiamo oggi in ogni campo lo si deve a prove, errori ed insuccessi.
I nati imparati non esistono.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe
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Detto ciò, hai ragione, non è facile, ci vorrebbe una riprogrammazione mentale totale.Ti perdoniamo per questo lapsus
...rinunciato ad amori, ambizioni, carriere, passioni per la verità...
Senza arrivare a così drastico, farsi nuove amicizie e vivere nuove esperienze con essi o senza in questa vita può essere molto utile.
Ma forse quello che potrà fare molto, credo, è stare lontani quanto possibile da ogni cosa che ci possa ricordare il mondo della Watchtower.
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beh, "auguri" anche da parte mia
leggo il tuo messaggio con una punta d'invidia, e nei tuoi post in generale riesci a spiegare chiaramente come ci si sente quando si scopre il "vaso di Pandora" della WtS
leggo il tuo messaggio con una punta d'invidia, e nei tuoi post in generale riesci a spiegare chiaramente come ci si sente quando si scopre il "vaso di Pandora" della WtS
"Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna." (Robert Brault)
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Ciao Deliverance, scusami se arrivò in ritardo avrei voluto intervenire fin dal tuo primo commento ma non sono riuscito a prendermi quei 5 minuti.
Concordo in pieno con quanto descrivi, avendolo passato pure io ma rimango stupito nel vedere che ancora combatti con fantasmi di un passato di 10 anni fa , a questo punto penso di potermi ritenere fortunato nell'essere riuscito ad ingabbiare e addirittura espellere la maggior parte dei miei sentimenti negativi e questo nonostante debba continuare un quasi full immersion in questa religione.
Sarà che esserci cresciuto dentro come te, crea delle basilari differenze emotive rispetto a chi come me c'è entrato da adulto...o quasi.
Comunque la ricetta per uscirne fuori gia la sai, non c'è bisogno che vi aggiunga altro...l'unica cosa che mi verrebbe da dire è che si l'esempio del soldato dietro le linee nemiche calza a pennello,...però è uno stereotipo che occorre superare al più presto o ci si condanna ad un eterno stato di tensione psicologica, meglio riuscire prima o poi a gettarsi tutto dietro le spalle e specialmente non odiare nessuno per quanto possiamo avere motivi per avercene con lui.
Credo che solo così si possa vivere in maniera serena e felice il resto del tempo che abbiamo dinnanzi.
Deliv. e....buon decimo compleanno
Concordo in pieno con quanto descrivi, avendolo passato pure io ma rimango stupito nel vedere che ancora combatti con fantasmi di un passato di 10 anni fa , a questo punto penso di potermi ritenere fortunato nell'essere riuscito ad ingabbiare e addirittura espellere la maggior parte dei miei sentimenti negativi e questo nonostante debba continuare un quasi full immersion in questa religione.
Sarà che esserci cresciuto dentro come te, crea delle basilari differenze emotive rispetto a chi come me c'è entrato da adulto...o quasi.
Comunque la ricetta per uscirne fuori gia la sai, non c'è bisogno che vi aggiunga altro...l'unica cosa che mi verrebbe da dire è che si l'esempio del soldato dietro le linee nemiche calza a pennello,...però è uno stereotipo che occorre superare al più presto o ci si condanna ad un eterno stato di tensione psicologica, meglio riuscire prima o poi a gettarsi tutto dietro le spalle e specialmente non odiare nessuno per quanto possiamo avere motivi per avercene con lui.
Credo che solo così si possa vivere in maniera serena e felice il resto del tempo che abbiamo dinnanzi.
Deliv. e....buon decimo compleanno
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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- Facebook: https://www.facebook.com/testimonidigeo ... onsapevoli
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eh...
...ma quanto ti invidio !! (in senso buono!!)
io me ne sono liberato a 46 anni suonati ed una vita stravolta da "mete teocratiche"!!
a 26 anni ero entrato da soli 5 anni, e sarei diventato "anziano" l'anno successivo !!
io me ne sono liberato a 46 anni suonati ed una vita stravolta da "mete teocratiche"!!
a 26 anni ero entrato da soli 5 anni, e sarei diventato "anziano" l'anno successivo !!
- Ray
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Questo post mi era sfuggito,auguri Deliv ,meglio fuori dal recinto che dentro.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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- deliverance1979
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Grazie ray e john, purtroppo certi eventi, nella vita capitano, o perché ci nasci, o perché ingenuamente ci caschi. Capisco che piú passano gli anni e piú sembra difficile uscirne. Ma, meglio vivere gli anni restanti fuori che dentro, proprio come dice il buon Ray.
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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