Lettera mai spedita

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Rita Panarelli
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Lettera mai spedita

Messaggio da Rita Panarelli »

Caro Francesco,
Sono passati diversi anni dall'ultima volta che ci siamo scritti eppure, il tempo non ha indebolito quello che provo per te, forse questo è il senso dell'eterna amicizia!
E' quasi arrivata l'estate ma le temperature sono ancora molto basse anche se i meteorologi ci fanno sperare un’estate calda, anzi, preannunciano più caldo dello scorso anno, come avrai sentito dai mezzi d'informazione italiani.
Lo sai, vicino a casa mia c'è un filare di alberi che ogni anno si riveste di fiori bianchi, non ho mai capito la ragione di tanto stupore nel guardarli, fino ad oggi, sembrano alberi pieni di neve! E a inizio primavera non può che stupire.
Perché mai un'emozione può essere così inafferrabile?
Quante cose sono cambiate dall'ultima volta che ci siamo scritti! Tuttavia, il vero cambiamento è dentro di me.
Immagino Fra, che tu abbia saputo della mia dissociazione dall'Organizzazione TdG, lo so, questa decisione è considerata la più grande mancanza verso Dio, ma sebbene a te possa sembrare la stessa cosa, io non ho rinnegato Dio ma solo l'organizzazione, che vanta il diritto di essere l'unico strumento che Egli ha, per comunicare con il mondo peccatore.
Solo oggi mi permetto di giudicarla arrogante!
Non è stato facile però, rinunciare alle Verità, così fortemente radicate in me, alle amicizie, alle mie riunioni infrasettimanali, alle mie abitudini, ai miei credi, in definitiva alla mia vita, un cammino durato 15 anni, per quel che mi riguarda, gli anni più importanti di un essere umano; l’adolescenza e la prima maturità!
Ma vissuti con convinzione e impegno… fino allo strenuo delle forze fisiche.
Possa Dio non dimenticare.
Mi chiedo spesso a cosa sia servito un'esperienza così lunga, cosa dovevo capire, espiare
e mi rimprovero tra le tante cose l’esagerato idealismo.

Lo so, per te è difficile comprendere il mio gesto anzi impossibile, capire sarebbe come accettare la mia scelta è questo è fuori discussione. Come non potrebbe farlo un adepto di una organizzazione che crede al di sopra di ogni cosa, che la sua sia l'unica vera intoccabile Verità? E io oggi quella verità l'ho rinnegata.

No non ho più risposte, non ho più verità preconfezionate, lo ammetto prima era più facile, tutto era più chiaro: la vita, la morte, il futuro, ogni cosa faceva parte di un grande disegno Divino e io insieme a pochi eletti ne ero venuta a conoscenza.
Ogni tanto, sì, sentivo una strana sensazione di smarrimento e ne avevo paura, quella voce interiore… quasi albergasse un diavolo dentro di me, avevo imparato a prenderne le distanze, avevo imparato a dominarla, controllarla.. ma volevo di più, doveva tacere!
Nel tempo, il sussurro improvviso e fastidioso si faceva sentire meno, “meglio, ottimo lavoro!” Pensavo.

Sapevo cosa mi aspettava dopo la dissociazione? Oh sì, ma provarlo sulla propria pelle è diverso, fa male, ma ciò nonostante non ho mai pensato di tornare indietro, mai! La coerenza è un valore così poco praticato e in ogni caso non cambierebbe le cose, ciò che è falso rimarrebbe tale e lo renderebbe solo più insopportabile!
R. Franz scrive: “Ma la mente che rinuncia, una volta per tutte ad una inutile speranza, riceve come ricompensa una serenità crescente.”
Non si tratta solo di avere consapevolezza di essere fuori dalla portata di questi uomini, non più soggetti alle loro indagini e pressioni ecclesiastiche è piuttosto sentire sulla propria pelle e fino nella parte più profonda di se stessi... la sensazione di vera Libertà!
Che parola meravigliosa!
Ma comprendo e non giudico la situazione di chi, diversamente da me, sono condannati ad una doppia vita per non poter, voler, pagare lo scotto di essere isolati da parenti e amici, è una violenza emotiva pari allo stupro… insopportabile! E’ un po’ morire.


Non mi sono mancate le difficoltà comunque di questa decisione, ho dovuto affrontarne una, la più difficile e insospettabile; quella di ricominciare a pensare con la mia testa.
Avevo un disperato bisogno di qualcuno che pensasse per me perché io dopo anni di silente ubbidienza, non sapevo più come si pensasse da soli, avevo paura dei miei pensieri! Ero sola e per la prima volta senza una guida. Potevo cacciarmi nei guai!? Potevo credere a qualcosa di sbagliato!?
Mi aiutò molto il consiglio di un amico, "fidati del tuo istinto" mi ha guidato... almeno fin quando la ragione non fosse emersa prepotentemente... andavo avanti a tentoni, ma piano piano ho riacquistato una certa fiducia nei miei pensieri, e ad osservarli bene, non erano poi così tremendi, non mi erano nemici, anzi, anche senza censori esterni potevo esistere e non farmi male.
Dio mio che danno a livello psicologico.
Mio padre, a modo suo, me lo diceva "ti hanno drogato" e io a ridergli in faccia hahahah… e come potevo prenderlo sul serio? Io poi, proprio io che, conducevo una vita così irreprensibile retta e timorata di Dio? "Padre, abbi pietà di loro che non sanno ciò che dicono" ... pensavo.
La convinzione è figlia della presunzione.
Io sono caduta in questa trappola, ma ne sono uscita, ora riprendo il cammino da dove lo avevo lasciato a 15 anni e mi pare strano osservarmi oggi, quella stessa ragazzina, con le stesse insicurezze, timidezze, domande, interessi... quasi fossi stata congelata.. e sono una donna ormai!

Per riprendere la mia vita in mano, ho passato un anno molto difficile, tra riposo obbligato incubi, come quello di svegliarsi all’improvviso e “devo andare è tardi, devo andare a predicare, la sorella aspetta!”… e mia sorella, quella vera, che mi guardava preoccupata “ma Rita, non sei più una TdG”!?
E poi quel disagio nello sperimentare cose che gli "altri" erano naturali.. indossare una minigonna, fumare o leggere qualunque libro, l’approccio con l’altro sesso, ma soprattutto, pensare! Pensare a qualunque cosa senza sentirmi addosso gli occhi di un dio censore!
Ma per arrivare a questo stato interiore il percorso è stato molto lento e sofferente.
Ho avuto anche un altro comportamento, che ho scoperto poi, tipico dei fuoriusciti... scassavo le palle a chiunque mi chiedeva ragione della mia defezione.
Ho frequentato "apostati", exTdG , ho rifatto l’esame delle Scritture al contrario su base cattolica, per comprendere fino a dove la visione fondamentalista geovista delle Scritture fosse stata così influente!
Ah che vergogna ho provato, come un bambino scoperto con le dita nella nutella, quando mi sono sentita dire. “Adamo e Eva sono personaggi allegorici!”… da un prete poi???
Nel mio zaino avevo sempre un libro sull'argomento, ma la rabbia cresceva invece di diminuire, non era la strada giusta non potevo andare avanti così mi stavo distruggendo, non stavo facendo un lavoro su di me... è stato un amico che me lo ha fatto notare... Dopo un paio di mesi così non ho più retto, ho mollato tutto libri, studio biblico, ex TdG.
avevo bisogno di staccare, di silenzio!!
Riflettevo sulle gesta di eroi del nostro tempo e del passato, mi ha aiutato a non sentirmi sola nella mia lotta personale, persone come Gesù, Ghandi, Maria Teresa di Calcutta, i tanti premi Nobel, e tutti noi in fondo, così grandi, quando, con un piccolo gesto d'amore rendiamo questo mondo più vivibile.
No non siamo soli Francesco, non abbiamo bisogno di simili gruppi per esistere.
Non so oggi cosa credere ma non sono diventata atea, ho sempre creduto in qualcosa più alto di noi, ciò che mi è chiaro oggi è che, non ci sono Verità assolute, che la ricerca senza trovare è preferibile di gran lunga alla presunzione di aver trovato senza vera ricerca.

Così mi sono iscritta a scuola, ho finito quello che avevo interrotto, ho ricominciato a vivere veramente.
lo so Fra, che non ti sarà possibile rispondermi, sappiamo entrambi molto bene quali sono le regole della Società WT sul trattamento da riservare ai dissociati, anche se ora questa regola ha una spiegazione diversa dalla tanto decantata pulizia, "il lievito che fa fermentare l'intera massa"... ma voglio dirti che, qualunque decisione prenderai al riguardo i miei sentimenti per te non cambieranno.

lettera mai spedita..
a Francesco Denitto, detto Ciccio
Maggio 2000
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

Ciao Rita
Vedo che ti sei appena iscritta e già ci hai saputo dare delle forti sensazioni con la tua bellissima lettera.
Io non sono mai stata TDG, ma mi ha commosso sentirti parlare con tanto dolore e allo stesso tempo con tanta determinazione.
Ho avuto tante amicizie con i fuoriusciti, e quello che hai espresso l’ho sentito venir fuori da ognuno di loro, anche se con altre parole, con altre circostanze, ma le sensazioni che mi hanno messo addosso sono le stesse.

Ho capito che in coloro che lasciano un’organizzazione capillare come la W.T. le fasi di rivolta, di ambientazione, di reiventarsi si alternano e sembra una voler escludere l’altra.
Ma alla fine quando una persona viene a contatto con altri con la stessa esperienza, è l’aiuto reciproco che ristabilisce tante parti spezzetate di una vita, e di una esperienza vissuta nelle Sale del regno.
Hai fatto bene a iscriverti qui, leggendo e conversando con gli amici del forum, avrai sempre più una maggior consapevolezza di aver fatto la scelta giusta.
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musetto
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Messaggio da musetto »

Rita Panarelli ha scritto:... io non ho rinnegato Dio ma solo l'organizzazione, che vanta il diritto di essere l'unico strumento che Egli ha, per comunicare con il mondo peccatore. Solo oggi mi permetto di giudicarla arrogante!

Sapevo cosa mi aspettava dopo la dissociazione? Oh sì, ma provarlo sulla propria pelle è diverso, fa male, ma ..

...Ma comprendo e non giudico la situazione di chi, diversamente da me, sono condannati ad una doppia vita per non poter, voler, pagare lo scotto di essere isolati da parenti e amici, è una violenza emotiva pari allo stupro… insopportabile! E’ un po’ morire.
E già. E' una violenza PARI allo stupro. Ti fanno sentire "sporca" ti ISOLANO ed è fatto ad arte per farti rimpiangere d'essere nata, per farti sentire SOLA e bbandonata. Una violenza psicologica sennza pari che ti mette in condizione di tornare per non impazzire. La mia lei diceva che avrebbe perso amicizie di oltre 20 anni, "fratelli" con i quali aveva diviso un BEL pezzo di vita, gente che aveva passato le vacanze con lei e con le quali aveva dormito e pranzato come veri FRATELLI ED AD UN TRATTO SE LI SAREBBE TROVATI CONTRO E L'AVREBERO VOLTATA LA FACCIA E NEMMENO PIù SALUTATA. mA CHE cattiveria. cOME FA DELA GENTE COSì A FARSI CHIAMARE FRATELLI. Ma non si vergognano. Io preferisco non essere un buon cristiano, ma non giro il viso a colui che per motivi suoi non frequenta la Chiesa.
Più ne sento e più mi indigno veso questi "fratelli" del KAVOLO!!! :inca:
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

Cara Rita

Avrei piacere che tu continuassi, e che tu ci facessi partecipi di altre tue considerazioni.

Ti aspettiamo !!
Barfedio
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Messaggio da Barfedio »

Ciao Rita, perché non l'hai spedita?
Magari poteva essere la molla che faceva scattare qualcosa in Francesco.
agata

Messaggio da agata »

gia'.
ma chi è francesco?
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MatrixRevolution
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Messaggio da MatrixRevolution »

debbo dire che è una bella lettera... :fiori e bacio:
Rita Panarelli
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Messaggio da Rita Panarelli »

Ciccio chi è? Si chiama Francesco Denitto, abitava a Londra quando abbiamo iniziato una corrispondenza epistolare, seppi del suo ritorno in Puglia, sua terra natale, non so esattamente dove... e non so perchè...

Ciccio è tutte quelle persone care che abbiamo in quel gruppo lasciato, Ciccio siamo stati tutti noi.

No, non credo che una lettera possa fare tanto, i sistemi di indottrinamento sono subdoli e potenti, capaci di fare vedere nero dove sei cosciente di vedere bianco... invece stranamente, ma neanche tanto, scriverla è servito a me a tirare fuori, a far sentire la mia voce, una voce... nuova.

grazie per l'invito a scrivere ancora...lo farò, ma devo leggere prima di tutti voi! e siete tanti... meno male!
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Cento
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Messaggio da Cento »

Ciao Rita Benvenuta :strettamano: :ciao:
Le mani che aiutano, sono più sacre delle bocche che predicano.. facebook in principio
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Eva70@
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Messaggio da Eva70@ »

Ciao Rita benvenuta tra noi..ho provato un brivido a leggere la tua lettera,mi stupisco ancora di quanto sia strano provare le tue stesse sensazioni anche se non ci siamo mai conosciute..il tuo stesso disago nel provare a vivere in modo normale le cose di tutti i giorni vestirmi come mi pare e poter ragionare con la mia testa senza dover sempre render conto di ogni cosa...il disagio di un approccio sano ed equilibrato con l'altro sesso(tutto era peccato,persino fermarsi a parlare in macchina..)..solo chi ha provato puo' capire..anch'io mi sono chiesta perche' ho dovuto vivere li in mezzo per cosi' tanti anni(i piu' importanti: dall'adolescenza alla prima maturita')...a cosa e' servito?

Poi perche' di colpo amici piu' che fratelli non ti rivolgono nemmeno un sorriso,dopo che avrebbero dato la vita per te,ora che non sono piu' una di loro.

IL TEMPO LENIRA' IL DOLORE MA RIMARRA' QUESTO PROFONDO VUOTO NELLA NOSTRA VITA..

Speriamo che molti leggendoci possano trovare conforto,almeno sara' servito a qualcosa il nostro sacrificio...

Ti abbraccio forte e spero che anche tu abbia trovato un tuo equilibrio e un buon compagno di vita,come me..

Eva70 :fiori:
"E' meglio una delusione di una falsa certezza!"

Contatto Skype : Candye 11
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

Rita Panarelli ha scritto:Ciccio chi è? Si chiama Francesco Denitto, abitava a Londra quando abbiamo iniziato una corrispondenza epistolare, seppi del suo ritorno in Puglia, sua terra natale, non so esattamente dove... e non so perchè...

Ciccio è tutte quelle persone care che abbiamo in quel gruppo lasciato, Ciccio siamo stati tutti noi.

No, non credo che una lettera possa fare tanto, i sistemi di indottrinamento sono subdoli e potenti, capaci di fare vedere nero dove sei cosciente di vedere bianco... invece stranamente, ma neanche tanto, scriverla è servito a me a tirare fuori, a far sentire la mia voce, una voce... nuova.

grazie per l'invito a scrivere ancora...lo farò, ma devo leggere prima di tutti voi! e siete tanti... meno male!
Di certo la lettera è servita a te per sfogarti, per liberarti da invisibili stati d’animo che imbavagliano le persone che hanno vissuto le esperienze di un culto così distruttivo.

Ma è importante pensare al servizio di riflessione che riesce a scaturire da lettere come questa.

Sai quanti TDG ancora attivi leggono il forum ? – Tanti….
E di questo ne abbiamo la riprova costantemente, con i sempre nuovi arrivi, che dichiarano espressamente di essere rimasti colpiti dalle storie di vita vera del forum.
Questo ha creato in molti una condizione di allarme, di stupore e poi con le dovute ricerche e informazioni, i TDG in buona fede ne hanno tratto le opportune ed innegabili conclusioni.

Quindi ogni lettera, ogni scritto, ogni sfogo, costituisce una vera fonte illuminante, tanto da far dichiarare a molti che se sono usciti da una organizzazione deleteria e mistificante come la W.T.
lo devono alla curiosità di leggere i tanti interventi con le relative racconti personali che ognuno ha riportato sul forum.
Ogni esperienza, ogni scritto, è un seme che sta producendo un continuo RACCOLTO.
Così ben vengano lettere come la tua,non saranno davvero inutili.
maurizio boi
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Messaggio da maurizio boi »

musetto ha scritto:
Rita Panarelli ha scritto:... io non ho rinnegato Dio ma solo l'organizzazione, che vanta il diritto di essere l'unico strumento che Egli ha, per comunicare con il mondo peccatore. Solo oggi mi permetto di giudicarla arrogante!

Sapevo cosa mi aspettava dopo la dissociazione? Oh sì, ma provarlo sulla propria pelle è diverso, fa male, ma ..

...Ma comprendo e non giudico la situazione di chi, diversamente da me, sono condannati ad una doppia vita per non poter, voler, pagare lo scotto di essere isolati da parenti e amici, è una violenza emotiva pari allo stupro… insopportabile! E’ un po’ morire.
E già. E' una violenza PARI allo stupro. Ti fanno sentire "sporca" ti ISOLANO ed è fatto ad arte per farti rimpiangere d'essere nata, per farti sentire SOLA e bbandonata. Una violenza psicologica sennza pari che ti mette in condizione di tornare per non impazzire. La mia lei diceva che avrebbe perso amicizie di oltre 20 anni, "fratelli" con i quali aveva diviso un BEL pezzo di vita, gente che aveva passato le vacanze con lei e con le quali aveva dormito e pranzato come veri FRATELLI ED AD UN TRATTO SE LI SAREBBE TROVATI CONTRO E L'AVREBERO VOLTATA LA FACCIA E NEMMENO PIù SALUTATA. mA CHE cattiveria. cOME FA DELA GENTE COSì A FARSI CHIAMARE FRATELLI. Ma non si vergognano. Io preferisco non essere un buon cristiano, ma non giro il viso a colui che per motivi suoi non frequenta la Chiesa.
Più ne sento e più mi indigno veso questi "fratelli" del KAVOLO!!! :inca:
CONDIVIDO IN PIENO!! :ok:
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