Felio ha scritto:Dingus ha scritto:...COME A MOLTI NEL COSIDDETTO"MONDO",CERTO,MA GUARDA CASO ALL'INTERNO DI QUEL SEDICENTE PARADISO SPIRITUALE CHE SONO LE CONGREGAZIONI.E CON UNA PERSONA BEN IN VISTA PURE,CON GRANDE FERVORE SPIRITUALE.E NESSUNO DEL TUO MALESSERE, GUARDA CASO, S'ACCORGE DI NULLA.TI VEDONO QUANDO SBIRCI UN BEL RAGAZZO MA GIAMMAI SE IL MARITO TI RIEMPIE DI BOTTE.
E C'E' PURE CHI S'INDIGNA COME GLI SI TOCCASSE IL NONNO ,QUANDO S'ACCUSA QUESTA"COMUNITA'" DI TUTELARE PRINCIPALMENTE L'IPOCRITA FACCIATA.
CARA COMPAGNA FORISTA DIRTI CHE SONO SOLIDALE CON TE E' POCO,PER L'INCAZZATURA CHE MI HAI SMOSSO COL TUO RACCONTO,E MI CONFERMI CHE IL TEMPO IMPIEGATO SU QUESTA TASTIERA E BEN SPESO E DOVEROSO.CORAGGIO,MARIPOSA,PROSEGUI IL TUO VOLO,E SE TORNA L'ACCHIAPPAFARFALLE FACCI UN FISCHIO,CHE LO "RIPRENDIAMO" NOI.
Ragazzotto, è proprio come dici tu, se accusi questa comunità non solo mi tocchi "il nonno" ma anche
letteralmente la mamma, il papà, i fratelli e gli amici... è per questo che non tollero le "sparate" di voi esterni... parlate di cose che non conoscete affatto e generalizzate in maniera bestiale.
Per voi esterni la "comunità" dei tdg è una cosa astratta della quale sparlare senza ritegno, un'azienda, una multinazionale americana, ma io che ci sono dentro non solo non accetto le generalizzazioni ma faccio il possibile per mitigare forme più o meno evidenti di pregiudizio qualunquista. Siamo gente in carne ed ossa, con tutti i difetti e i pregi che questo comporta.
Innanzi tutto il modo in cui ti rivolgi a Dingus chiamandolo "ragazzotto" con tono di disprezzo (?) non è proprio il massimo.
La stai prendendo troppo sul personale e non comprendi il senso di quello che diversi foristi cercano di farti capire, e non solo gli "esterni", come li definisci, ma anche foristi che hanno passato una mezza vita come tdg.
Comunque ripeto il concetto già espresso dagli altri.
Il problema sono le regole della comunità e non la comunità come persone, le quali spesso sono condizionate e obbligate a rispettarle in maniera dispotica o con il timore di conseguenze estreme.
Torniamo ora a casi simili alla storia di pioniera_regolare, tanto per fare un esempio.
Ora vado avanti per ipotesi, sia chiaro. Cerchiamo di capire in che modo le regole della comunità sono un problema.
La tdg che subisce simili esperienze, si rivolge agli anziani. (cosa che non avviene quasi mai, per paura di ritorsioni da parte del marito violento). Ma ammettendo..
Gli anziani sono attoniti. Non possono credere a una cosa simile del loro fratello anziano, sorvegliante del servizio, oratore richiesto, il loro pezzo forte.
Così le chiedono delle prove. Non potendole portare, da vittima bisognosa di aiuto viene ora considerata dagli anziani falsa accusatrice.
Chiedono se è disposta a fare un confronto davanti al marito.
E lei che deve fare? Sa che se farà il confronto il marito negherà tutto e pur di mantenere la sua onorata carica e apparenza di venerabilità sarebbe disposto ad accusare formalmente la moglie di menzogna.
Così se lascia perdere gli anziani, convinti che abbia mentito o la consiglieranno sulla menzogna deliberata per screditare il marito o la riterranno bisognosa di aiuto psicologico perché è uscita pazza a inventare simili fandonie. Gli anziani più zelanti le diranno di esaminare se per caso non ha qualche oggetto in casa ricevuto magari da amici o parenti che la possano collegare allo spiritismo, perché è diabolico inventare simili storie sul marito Anziano. (L'ggetto diabolico ci sarebbe eccome!! E' il maritino Anziano! Ma come fa a farlo capire loro?)
In ogni caso parleranno col marito il quale scritturalmente è il suo capo e dovrà prendere le necessarie misure.
Perciò a questo punto la cara tdg si rende conto di cosa l'aspetterà di lì a breve, quando a casa il maritino applicherà le misure disciplinari correttive. Per lei saranno botte, umiliazioni, violenze fisiche e psicologiche. Che bello!!
Se invece la tdg non lascia perdere e va avanti (perché magari pensa: tanto le botte oramai me le prendo lo stesso!), ci sarà il confronto. E parola contro parola, secondo voi a chi crederanno gli anziani??? Ed ecco che o ritratta tutto o subirà un comitato giudiziario per menzogna e calunnia. Con tutti gli annessi e connessi.
Solo se in quella congregazione ci sarà un anziano che è un vero amico e pastore del gregge forse cercherà di far qualcosa, di aiutare al tdg a trovare le prove contro il marito, di sfruttare qualche appiglio di procedure per far qualcosa.
Ma in ogni caso mai verrà consigliato alla persona di denunciare di violenza il marito, perché questo porterebbe discredito al buon nome della congregazione!! Solo di questo si preoccupano!!
Il caso del papà di Marco Piccioni è emblematico di come questa è la principale preoccupazione anche da parte del comitato di filiale, che rappresenta il CD nella nazione/i di sua competenza.
Una volta convinsi una tdg che subiva violenza fisica grave da parte del padre anziano di congregazione a denunciarlo.
L'andai a prendere. Era d'inverno, cielo da neve e aveva gli occhiali da sole, per nascondere un po' i segni delle botte. Andammo al pronto soccorso. Doveva dichiarare come si era procurata quelle ferite. Eravamo d'accordo dicesse la verità così partiva una bella denuncia in automatico (dato che in questi casi l'ospedale è obbligato a inviare copia del referto alle autorità competenti). Mi guardò. "Dai, coraggio!", le dissi. Si voltò verso l'infermiera dell'accettazione e disse che era caduta. Anche l'infermiera capì come stavano le cose, ma non ci fu verso. La paura delle conseguenze era troppo forte e sapeva che nessuno degli anziani in congregazione l'avrebbe mai creduta.
Le regole della comunità!:
1) Conservare il buon nome della congregazione soprattutto davanti ai mezzi d'informazione.
Questa è la prima cosa. Tutto il resto viene dopo.
Vincy.