blu63 ha scritto: forse è più giusto dire che non si ha o non si vuole trovare il tempo per praticare la solidarietà ....ma nelle nostre pubblicazioni nei nostri discorsi è sempre stata ribadita la solidarieta,la benignità e l'amore all'opera....molto spesso pregiudizi,falsa informazione o informazione distorta non sempre fa vedere le situazioni in maniera obiettiva...io non contraddico paolo o la moglie dell'anziano che è stata lasciata sola con il marito colpito da infarto....e mi dispiace davvero per queste situazioni....il punto è che NON SI METTONO IN PRATICA le informazioni ricevute...inoltre parlare di situazioni in cui nessuno di noi è stato testimone oculare o non conosce effettivamente come sono andate le cose,può indirizzare i nostri pensieri a immagini negative sui Testimoni di Geova...io posso parlare di situazioni in cui non solo abbiamo aiutato concretamente i nostri fratelli ma anche persone che non condividono la nostra fede senza averne nessun riscontro nè economico nè di altra natura....Vi ripeto non bisogna mai generalizzare...mai....e sinceramente mi dispiace davvero per questi fratelli che sono stati lasciati soli nelle difficoltà e sono certa che Dio ne chiederà conto e lo farà senza ombra di dubbio! ....alla fine compariremo dinanzi al tribunale di Dio tutti.....indipendentemente da quello in cui crediamo o affermiamo di credere
Innanzitutto non metto in dubbio che la solidarietà sia praticata anche dai Testimoni, ho conosciuto persone meravigliose tra loro, sempre disponibili, anche se tenute ai margini della congregazione, ma forse, per circostanze a me ignote, non voglio malignare.
Però, consideriamo i tempi:
quando studiavo erano 3 le adunanze settimanali, io lavoravo e spesso dovevo fare straordinari (non per lucro, ma per garantire i turni di lavoro in caso di assenze), la mia mamma era invalida per cui, una volta a casa dovevo far fronte a tutto, poi c'era lo studio una volta a settimana a casa e considera che non andavo in predicazione.
Ora non credo di essere stata un caso limite, ma mi dici quando, anche volendo, avrei mai trovato il tempo non dico di aiutare, ma anche solo di accorgermi se qualcuno poteva beneficiare del mio aiuto?
Un altro punto è che l'aiuto deve prioritariamente essere dato ai propri confratelli e lo dimostrano le azioni in caso di calamità.
Un terzo punto è che viene sovente ripetuto che è tempo perso cercare d'aiutare in quanto, questo "sistema di cose" è destinato a fallire
Detto questo, più che una critica il mio è un commento su come si possa trovare i tempo per tutto, osservando il carico di obblighi a cui si è sottoposti e senza trascurare lavoro e famiglia.
Gabriella