correva l'anno...
Inviato: 15/11/2011, 0:29
... 1998,
e in una sera tristissima, scrissi questa lettera che fu spedita, in seguito riaggiornata, anche ai politici.
A rileggerla quasi mi infastidisce, e un senso di pudore mi ha sempre trattenuto dal diffonderla per intero.
Eppure siamo "scampate alla tempesta", anche se ora non ne parliamo.
Ringrazio Dio di avermi restituito la figlia che la WTS mi aveva rapito, e mi sento fortunata: vorrei tanto che tutti voi riusciste a liberare chi ne è ancora ostaggio.
Volevo solo condividerla con voi, e magari con qualcuno che fosse tentato di diventare tdg, perché si fermi e rifletta.
HANNO RUBATO GLI ANNI MIGLIORI DELLA NOSTRA VITA, anche se fortunatamente nel nostro caso non tutti, NEL SENSO CHE NON DERUBANO SOLO I TDG, MA ANCHE I LORO FAMILIARI.
baci da Mafalda
"A mia figlia XXXXXXX, ventenne, che passa di casa in casa a spacciare illusioni – come dico io -, a contrabbandare letteratura in veste di venditrice ambulante della parola di un dio che io scrivo con la minuscola perché Dio non è, da quando frequenta i testimoni di Geova sono state DI FATTO proibite la maggior parte delle cose che in uno Stato democratico si possono fare: scegliersi le letture, la musica, gli svaghi, gli studi, gli sport, le compagnie e le amicizie, il modo di parlare e di vestirsi, e tante, tante, tantissime altre cose che per una persona libera solitamente sono scontate. Vista dal di fuori, è come se un cerchio invisibile le si fosse formato attorno, costituito dalle sole persone componenti la congregazione – ed escludendo quindi gradualmente amici, compagni, conoscenti, parenti non strettissimi, ovviamente non Testimoni -, cerchio che ogni giorno che passa si fa più stretto ed esclusivo, poiché bisogna tenersi, come dicono loro, “separati dal mondo” (!).
La conseguenza più grave, la cosa che più mi ha allarmata quando quasi avevo deciso di non ostacolarla, è stata la scoperta che gli adepti devono obbedienza cieca a un Corpo Direttivo totalitario che dalle pagine di “Torre di Guardia” e “Svegliatevi” proibisce loro di pensare con la propria testa e di avere una propria coscienza! Ho intuito amaramente che questa figlia che ho voluto con tutta la mia determinazione quando avevo meno della sua età, era nelle spire di una SETTA!
Ancora oggi, dopo tanti anni, piango di rabbia impotente davanti a questa cattiveria mascherata da amore: opera diabolica di esseri umani senza scrupoli che ne assoggettano altri con l’esca del paradiso terrestre e l’ossessione della fine del mondo.
Pur essendo all’apparenza la ragazza di sempre, con noi si fa irascibile e diffidente, e poi è come spenta, grigia; sembra un computer a cui siano state rimosse tutte le cognizioni precedenti: i valori in cui credeva e che le avevamo insegnato essere universali, le tradizioni (non il consumismo, ma la cultura), gli affetti più cari, i sentimenti più autentici, i ricordi più belli e significativi, sono stati atrofizzati per far posto a un’accurata “riforma del pensiero” (leggasi: lavaggio del cervello). Ma il passaggio da persona libera e pensante a testimone di Geova è così impercettibile che quando i familiari se ne accorgono è troppo tardi, specialmente se come me sono tolleranti, specie all’inizio perché disinformati. E così passiamo anni, forse decenni, forse morirò prima, a cercare di “sprogrammarli” e a liberarli da questa follìa. Con amore, rabbia, durezza, pena, come se fossero dei drogati o dei tarati mentali.
Stava per iscriversi all’università quando, guarda caso, nel giro di pochi giorni ha cambiato idea: l’hanno anche convinta che a fare questa scelta è stata proprio lei. La cultura e l’informazione, la socializzazione, sono ovviamente considerate deleterie. Le pubblicazioni della Torre di Guardia sono piene zeppe di “consigli”, “suggerimenti”, “esempi”, (mai ordini perentori!), di “domandine” subdole (e idiote, ndr), ripetuti fino allo spasimo, che scoraggiano qualsiasi iniziativa in proposito. E questo avviene non solo per quanto concerne l’atteggiamento relativo all’ambiente scolastico, ma per tutte le cose che il Corpo Direttivo proibisce, strumentalizzando versetti biblici isolati dal contesto. L’Organizzazione, nelle loro menti esaltate, equivale di fatto a Dio, anche se dicono che non è vero: d’altronde chi, essendo plagiato, ammetterebbe di esserlo?
In concomitanza con il terremoto Marche-Umbria, vennero diramati appelli a tutti i tecnici disponibili per prestare opere di soccorso a favore della popolazione danneggiata dal sisma e poi colpita dal freddo gelido: perché XXXXXXX, geometra, nonché i suoi cari “fratellini”, non partirono neanche per una settimana, cosa fattibilissima? Dov’è l’amore cristiano? Solo nelle parole?
Il ragazzo di mia figlia è testimone di Geova, come i suoi familiari, e questo rende ancora più difficili i tentativi miei e di chi le vuole bene di farle aprire gli occhi. Parlando con lui, e con altri, ho avuto la conferma che sono tutti ex individui, svuotati della loro personalità e ridotti a robot clonati dalla WATCH TOWER SOCIETY, Made in U.S.A.
Unico fine: andare a caccia di proseliti per farne drogati e spacciatori al tempo stesso e arricchire la Società che incita a dare, a donare, a offrire il più possibile, anche sé stessi, a Geova.
Mia figlia suonava il pianoforte e amava studiare musica: ora non più, perché è tempo rubato a Geova. Io intanto sembro Penelope, che aspetta che Ulisse torni a casa stanco del canto delle Sirene e delle trappole della maga Circe; sperando che non abbia tappi di cera nelle orecchie, a casa faccio la tela con discorsi, confutazioni, ragionamenti, riflessioni, con tutto ciò che potrebbe risvegliarla da questa ipnosi da pifferaio magico. Tre volte a settimana, e comunque sempre, “loro” la disfano: io sono sola e loro sono tanti, le si fanno tutti attorno per consolarla e approvarla, per proteggerla da Satana che parla per bocca di sua madre, e ripeterle dei versetti imparati a pappagallo: “Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettere pace, ma spada. Poiché sono venuto a creare divisione, ponendo un uomo contro suo padre, e la figlia contro sua madre, “, ecc.
Con la scusa dell’Apostasia hanno anche trovato il modo di screditare i dissidenti, gli ex-testimoni di Geova che finalmente allo scoperto raccontano le loro “vite non vissute”.
Hanno riesumato l’usanza dell’ostracismo dall’antichità e accusano pubblicamente di calunnia chiunque osi dire la verità sull’Organizzazione e sull’operato dei “comitati giudiziari” (nel dizionario vedasi “inquisizione”).
Ho parlato con religiosi indifferenti e infastiditi, forse aggressivi perché disinformati, ho lasciato che mi umiliassero con i sensi di colpa; quando mi sono ripresa ho cercato tra gli “ex” e ho trovato persone piene di umanità, scampate agli inferi e tornate libere; ho conosciuto sia cattolici che laici impegnati nell’informazione.
Se è vero che lo Stato italiano è basato sulla famiglia, si sappia che questa gente le famiglie le rovina; se è vero che l’Italia è ancora un Paese democratico in cui il voto è espressione della stessa democrazia, si ricordi che ai testimoni di Geova è proibito votare; per quanto poi riguarda l’obiezione totale al servizio di leva, ritengo gravissimo che fino a “ieri” si rifiutassero di svolgere il servizio civile. Con l’eliminazione del reato di plagio dal nostro ordinamento, vanno sul sicuro quando “rapiscono” i nostri figli.
Tristemente famosi per il capitolo sulle trasfusioni costellato di morti, fissati con la fine del mondo, istigati e istigatori a un rispetto falso per le autorità terrene che disprezzano profondamente: le loro stesse pubblicazioni traboccano di insulti irripetibili nei confronti dei Governi (anche quelli più democratici) e delle Chiese. Alla luce dei fatti domando: quali sono, se esistono, motivi validi per cui uno Stato può tollerare al suo interno chi, se potesse, lo scardinerebbe dalle sue fondamenta?
Sappiate che, anche dopo la fuoriuscita da questo e da altri gruppi, chi ne esce è spesso paragonabile a un animale allevato in cattività, che trovata la gabbia aperta non sa dove andare, o come un sequestrato tenuto al buio per troppo tempo, che è accecato dalla luce esterna. Separati per lungo, troppo, tempo, dal loro ambiente culturale, sociale, familiare e affettivo, quando, e se, vi rientrano, spesso lo fanno solo fisicamente, perché psicologicamente indeboliti da pratiche volte a distruggere l’equilibrio e la libertà, la dignità stessa, dell’essere umano."
e in una sera tristissima, scrissi questa lettera che fu spedita, in seguito riaggiornata, anche ai politici.
A rileggerla quasi mi infastidisce, e un senso di pudore mi ha sempre trattenuto dal diffonderla per intero.
Eppure siamo "scampate alla tempesta", anche se ora non ne parliamo.
Ringrazio Dio di avermi restituito la figlia che la WTS mi aveva rapito, e mi sento fortunata: vorrei tanto che tutti voi riusciste a liberare chi ne è ancora ostaggio.
Volevo solo condividerla con voi, e magari con qualcuno che fosse tentato di diventare tdg, perché si fermi e rifletta.
HANNO RUBATO GLI ANNI MIGLIORI DELLA NOSTRA VITA, anche se fortunatamente nel nostro caso non tutti, NEL SENSO CHE NON DERUBANO SOLO I TDG, MA ANCHE I LORO FAMILIARI.
baci da Mafalda
"A mia figlia XXXXXXX, ventenne, che passa di casa in casa a spacciare illusioni – come dico io -, a contrabbandare letteratura in veste di venditrice ambulante della parola di un dio che io scrivo con la minuscola perché Dio non è, da quando frequenta i testimoni di Geova sono state DI FATTO proibite la maggior parte delle cose che in uno Stato democratico si possono fare: scegliersi le letture, la musica, gli svaghi, gli studi, gli sport, le compagnie e le amicizie, il modo di parlare e di vestirsi, e tante, tante, tantissime altre cose che per una persona libera solitamente sono scontate. Vista dal di fuori, è come se un cerchio invisibile le si fosse formato attorno, costituito dalle sole persone componenti la congregazione – ed escludendo quindi gradualmente amici, compagni, conoscenti, parenti non strettissimi, ovviamente non Testimoni -, cerchio che ogni giorno che passa si fa più stretto ed esclusivo, poiché bisogna tenersi, come dicono loro, “separati dal mondo” (!).
La conseguenza più grave, la cosa che più mi ha allarmata quando quasi avevo deciso di non ostacolarla, è stata la scoperta che gli adepti devono obbedienza cieca a un Corpo Direttivo totalitario che dalle pagine di “Torre di Guardia” e “Svegliatevi” proibisce loro di pensare con la propria testa e di avere una propria coscienza! Ho intuito amaramente che questa figlia che ho voluto con tutta la mia determinazione quando avevo meno della sua età, era nelle spire di una SETTA!
Ancora oggi, dopo tanti anni, piango di rabbia impotente davanti a questa cattiveria mascherata da amore: opera diabolica di esseri umani senza scrupoli che ne assoggettano altri con l’esca del paradiso terrestre e l’ossessione della fine del mondo.
Pur essendo all’apparenza la ragazza di sempre, con noi si fa irascibile e diffidente, e poi è come spenta, grigia; sembra un computer a cui siano state rimosse tutte le cognizioni precedenti: i valori in cui credeva e che le avevamo insegnato essere universali, le tradizioni (non il consumismo, ma la cultura), gli affetti più cari, i sentimenti più autentici, i ricordi più belli e significativi, sono stati atrofizzati per far posto a un’accurata “riforma del pensiero” (leggasi: lavaggio del cervello). Ma il passaggio da persona libera e pensante a testimone di Geova è così impercettibile che quando i familiari se ne accorgono è troppo tardi, specialmente se come me sono tolleranti, specie all’inizio perché disinformati. E così passiamo anni, forse decenni, forse morirò prima, a cercare di “sprogrammarli” e a liberarli da questa follìa. Con amore, rabbia, durezza, pena, come se fossero dei drogati o dei tarati mentali.
Stava per iscriversi all’università quando, guarda caso, nel giro di pochi giorni ha cambiato idea: l’hanno anche convinta che a fare questa scelta è stata proprio lei. La cultura e l’informazione, la socializzazione, sono ovviamente considerate deleterie. Le pubblicazioni della Torre di Guardia sono piene zeppe di “consigli”, “suggerimenti”, “esempi”, (mai ordini perentori!), di “domandine” subdole (e idiote, ndr), ripetuti fino allo spasimo, che scoraggiano qualsiasi iniziativa in proposito. E questo avviene non solo per quanto concerne l’atteggiamento relativo all’ambiente scolastico, ma per tutte le cose che il Corpo Direttivo proibisce, strumentalizzando versetti biblici isolati dal contesto. L’Organizzazione, nelle loro menti esaltate, equivale di fatto a Dio, anche se dicono che non è vero: d’altronde chi, essendo plagiato, ammetterebbe di esserlo?
In concomitanza con il terremoto Marche-Umbria, vennero diramati appelli a tutti i tecnici disponibili per prestare opere di soccorso a favore della popolazione danneggiata dal sisma e poi colpita dal freddo gelido: perché XXXXXXX, geometra, nonché i suoi cari “fratellini”, non partirono neanche per una settimana, cosa fattibilissima? Dov’è l’amore cristiano? Solo nelle parole?
Il ragazzo di mia figlia è testimone di Geova, come i suoi familiari, e questo rende ancora più difficili i tentativi miei e di chi le vuole bene di farle aprire gli occhi. Parlando con lui, e con altri, ho avuto la conferma che sono tutti ex individui, svuotati della loro personalità e ridotti a robot clonati dalla WATCH TOWER SOCIETY, Made in U.S.A.
Unico fine: andare a caccia di proseliti per farne drogati e spacciatori al tempo stesso e arricchire la Società che incita a dare, a donare, a offrire il più possibile, anche sé stessi, a Geova.
Mia figlia suonava il pianoforte e amava studiare musica: ora non più, perché è tempo rubato a Geova. Io intanto sembro Penelope, che aspetta che Ulisse torni a casa stanco del canto delle Sirene e delle trappole della maga Circe; sperando che non abbia tappi di cera nelle orecchie, a casa faccio la tela con discorsi, confutazioni, ragionamenti, riflessioni, con tutto ciò che potrebbe risvegliarla da questa ipnosi da pifferaio magico. Tre volte a settimana, e comunque sempre, “loro” la disfano: io sono sola e loro sono tanti, le si fanno tutti attorno per consolarla e approvarla, per proteggerla da Satana che parla per bocca di sua madre, e ripeterle dei versetti imparati a pappagallo: “Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettere pace, ma spada. Poiché sono venuto a creare divisione, ponendo un uomo contro suo padre, e la figlia contro sua madre, “, ecc.
Con la scusa dell’Apostasia hanno anche trovato il modo di screditare i dissidenti, gli ex-testimoni di Geova che finalmente allo scoperto raccontano le loro “vite non vissute”.
Hanno riesumato l’usanza dell’ostracismo dall’antichità e accusano pubblicamente di calunnia chiunque osi dire la verità sull’Organizzazione e sull’operato dei “comitati giudiziari” (nel dizionario vedasi “inquisizione”).
Ho parlato con religiosi indifferenti e infastiditi, forse aggressivi perché disinformati, ho lasciato che mi umiliassero con i sensi di colpa; quando mi sono ripresa ho cercato tra gli “ex” e ho trovato persone piene di umanità, scampate agli inferi e tornate libere; ho conosciuto sia cattolici che laici impegnati nell’informazione.
Se è vero che lo Stato italiano è basato sulla famiglia, si sappia che questa gente le famiglie le rovina; se è vero che l’Italia è ancora un Paese democratico in cui il voto è espressione della stessa democrazia, si ricordi che ai testimoni di Geova è proibito votare; per quanto poi riguarda l’obiezione totale al servizio di leva, ritengo gravissimo che fino a “ieri” si rifiutassero di svolgere il servizio civile. Con l’eliminazione del reato di plagio dal nostro ordinamento, vanno sul sicuro quando “rapiscono” i nostri figli.
Tristemente famosi per il capitolo sulle trasfusioni costellato di morti, fissati con la fine del mondo, istigati e istigatori a un rispetto falso per le autorità terrene che disprezzano profondamente: le loro stesse pubblicazioni traboccano di insulti irripetibili nei confronti dei Governi (anche quelli più democratici) e delle Chiese. Alla luce dei fatti domando: quali sono, se esistono, motivi validi per cui uno Stato può tollerare al suo interno chi, se potesse, lo scardinerebbe dalle sue fondamenta?
Sappiate che, anche dopo la fuoriuscita da questo e da altri gruppi, chi ne esce è spesso paragonabile a un animale allevato in cattività, che trovata la gabbia aperta non sa dove andare, o come un sequestrato tenuto al buio per troppo tempo, che è accecato dalla luce esterna. Separati per lungo, troppo, tempo, dal loro ambiente culturale, sociale, familiare e affettivo, quando, e se, vi rientrano, spesso lo fanno solo fisicamente, perché psicologicamente indeboliti da pratiche volte a distruggere l’equilibrio e la libertà, la dignità stessa, dell’essere umano."