Cento ha scritto:Non dovrei chiedere spiegazioni al prete...sono io che dovrei spiegargli perchè l'ho mandato via...(o mi sbaglio...Non so se sono riuscito a farmi capire.)
Ti
sono anch'io dello stesso avviso
chiedere spiegazioni del perchè non ha insistito
il parroco potrebbe pensare al supporto di uno psicologo.
La frase secondo la quale il 118 e un'spressione di satana, mi è stata proferita da una sorella che prestava servizio in quel momento presso il posto di primo soccorso. Non ho idea se sia farina del suo sacco o di sacchi altrui. Quello che so è che si era presentata dicendo di essere un'infermiera di un ospedale. Fortunatamente all'assembnlea ero andato con la mia auto, quindi un anziano si è offerto di andare a prendere la mia auto e con quella portarmi al pronto soccorso.
Non sfugga però il seguito della vicenda: di ritorno dall'ospedale, dopo alcune ore, avevo detto agli anziani della mia congregazione che sarei tornato a casa, non assistendo al resto dell'assemblea a causa del mio male. Ovviamente ho detto loro il referto ospedaliero. Sono stato assente dalla sala per circa un mese e mezzo, durante il quale, nessuno degli anziani si è degnato di telefonarmi per sapere come stavo. Non sbandierano tanto interesse personale tra loro?
Eccomi qua... quanto tempo è passato dalla visita? Non tanto direi... ho avuto modo di trovare nei pressi della casa parrocchiale il prete di cui all'inizio del 3d... ho chiesto un incontro, ha accettao volentieri, se fosse stato per lui avrebbe parlato anche all'istante, ma ero io che non avevo tempo in quel momento, o meglio: avevo altro per la testa, è che semplicemente vedendolo ho colto l'attimo per chiedergli un incontro. Ho comunque ora il suo numero, tuttavia credo che ci vedremo mercoledì in serata, prima o dopo la mia lezione di inglese che come ho detto si tiene nella casa parrocchiale. Credo che per quello che riguarda queswto incontro gli spiegherò le ragioni del mio rifiuto alla benedizione di casa, poi vedrò come si evolve la vicenda. Grazie comunque a chi mi ha incoraggiato a parlare con il prete.
Potremmo leggere l’episodio del prete in altro modo.
Forse in quel momento ha avvertito l’impulso di rispondere per le rime ad un’espressione che se non offensiva era inopportuna. Forse ha deciso che tacere e allontanarsi era in quel momento quel gesto di umiltà richiesto dall’abito che porta.
Perché no?
