Dopo il risarcimento stratosferico dovuto alle vittime di pedofilia, la Chiesa Cattolica si trova nuovamente contrastata dalle disposizioni parlamentari della nazione verde che prevedono MISURE PUNITIVE (fino a 5 anni di carcere) per i confessori che rifiutano di collaborare con la giustizia e l'obbligo di denuncia immediata dopo aver udito la confessione dell'eventuale pedofilo.
http://www.dailyblog.it/segreto-confess ... 0/07/2011/" target="_blankIrlanda, uno dei Paesi più cattolici d’Europa, sempre in linea con le decisioni del Vaticano, almeno fino a poco tempo fa. Ora le cose stanno per cambiare: dopo le rivelazione dell’indagine governativa sulla diocesi di Cloyne, la rabbia dell’opinione pubblica sta aumentando sempre più, giorno dopo giorno.
Dal “Cloyne Report” è emerso, infatti, che l’episcopato locale abbia coperto fino al 2009 decine di casi di abusi sessuali e che, addirittura, fosse, arrivato ad ordinare alla diocesi di non denunciare i vari casi di pedofilia.
Nella legge che stabilisce l’obbligo di denuncia in caso di abuso sessuale su minore che i ministri dell’interno e dell’infanzia stanno mettendo a punto in questi giorni, dato che attualmente non esiste nel diritto anglosassone, una parte specifica sarà dedicata anche alla Chiesa.
Il ministro dell’Interno Alan Shatter, inoltre, aveva proposto ai sacerdoti di venire meno al segreto confessionale nel caso in cui fossero emersi casi di pedofilia; se l’opinione pubblica non si è espressa in modo contrario, diversa, invece, è stata la reazione della Chiesa, che ha risposto ribadendo la l’importanza del segreto confessionale e l’impossibilità di violarlo; addirittura il Vescovo della diocesi di Dromore, ha dichiarato che sarebbe un provvedimento inutile in quanto chi commette reati del genere non chiede perdono e quindi non li confessa.
Queste dichiarazioni, ma soprattutto i risultati del “Cloyne Report” relativi alla presunta richiesta di omertà da parte del Vaticano, hanno messo in crisi i rapporti diplomatici tra il Governo di Dublino e la Santa Sede; il nunzio apostolico a Dublino, Monsignor Giuseppe Leanza è stato convocato dal ministro degli Esteri ed è anche partita una richiesta di chiarimenti ufficiali rivolta alla Santa Sede da parte del Governo irlandese.
Intanto la voce dell’opinione pubblica non si ferma: su Facebook stanno nascendo molti gruppi che chiedono l’espulsione del nunzio apostolico dal Paese oppure del ritiro dell’ambasciatore irlandese presso la Santa Sede.