Arti marziali
Moderatore: Cogitabonda
Arti marziali
Capita talvolta che un bravo ragazzo, TdG, ogni tanto venga a trovarmi, e ci scambio di buon grado qualche chiacchiera. Un giorno è successo che siamo caduti sull’argomento sport violenti, e in particolare le “arti marziali”. Io ho praticato per parecchi anni il karate e qualche altra disciplina di “difesa personale”, si direbbe volgarmente, ma in realtà qualcosa di ben più profondo che ha a che fare con lo Zen e con le filosofie orientali. Premesso che non mi sono mai interessato, se non per interesse culturale, di misticismo ecc., ho avuto buon gioco a rispondere alle critiche da lui mosse, e ad affermare, con relativa ma non del tutto inesperta cognizione di causa, che le arti marziali non sono affatto una disciplina violenta, ma al contrario che esse mirano non tanto a combattere, quanto a raggiungere una dimensione in cui non sia affatto necessario combattere. Eccetera: non sto a frastornarvi con tutte le altre argomentazioni, più o meno valide e pertinenti, da me nella fattispecie presentate. Comunque, fra le altre, a sostegno gli ho anche citato, letteralmente, quello che tutti abbiamo visto e sentito negli ormai classici telefilm di Kung fu, con David Carradine:
«Evita piuttosto che deviare, devia piuttosto che bloccare, blocca piuttosto che ferire, ferisci piuttosto che storpiare, storpia piuttosto che uccidere, perchè ogni vita è preziosa, ed una vita perduta è persa per sempre».
Mi piacerebbe sapere quel che ne pensate, inclusa la posizione “ufficiale” della WTS al riguardo, di cui, nella mia ignoranza, sono del tutto ignaro.
«Evita piuttosto che deviare, devia piuttosto che bloccare, blocca piuttosto che ferire, ferisci piuttosto che storpiare, storpia piuttosto che uccidere, perchè ogni vita è preziosa, ed una vita perduta è persa per sempre».
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Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Kara te = mano nuda
E' la contrapposizione del Kung Fu cinese e tibetiano, ed ambedue sono difensivi.
Molto interessante anche il kendo (spada diversa dal samurai), Aikido (difesa personale con mani, spada e bastone), judo ed infine Arco shaolin chiamato anche arco istintivo.
Otagai ni rei
Paxuxu
E' la contrapposizione del Kung Fu cinese e tibetiano, ed ambedue sono difensivi.
Molto interessante anche il kendo (spada diversa dal samurai), Aikido (difesa personale con mani, spada e bastone), judo ed infine Arco shaolin chiamato anche arco istintivo.
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http://freeforumzone.leonardo.it/d/8205 ... sione.aspx
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- Achille
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Questo è uno dei vari articoli in cui la WTS si è espressa su questo argomento:
Achille
Il principale "pericolo" insito nelle arti marziali sarebbe quindi il loro legame con la "falsa religione", secondo la WTS.*** g95 22/9 pp. 12-13 Dovrei imparare le tecniche di autodifesa? ***
Le arti marziali
Si vede di continuo in TV: esperti di arti marziali che si lanciano in aria, dando calci e pugni con la grazia di un danzatore. Nel giro di qualche secondo i cattivi giacciono a terra immobili. Sorprendente! Le arti marziali sembrano il non plus ultra in fatto di protezione. Ma nella realtà la vita non è come nei film. Un esperto di karatè ha detto: “Basta una pallottola. Se una persona a una certa distanza ha una pistola, non c’è niente da fare. Se si è troppo vicini e non c’è libertà di movimento, anche in questo caso [il karatè] non è molto efficace”.
Cerca di capire, inoltre, che per diventare esperti nelle arti marziali ci vogliono molti soldi e anni di duro allenamento. E a meno che tu non continui ad allenarti, puoi perdere in fretta la capacità di eseguire quei movimenti elaborati e aggraziati. Si può dire la stessa cosa di altre tecniche di autodifesa, come la boxe. Per di più, l’essere conosciuti come persone in grado di combattere richiamerà probabilmente l’attenzione. Gli attaccabrighe potrebbero decidere di aggredirti per sfida.
C’è un pericolo più grande, comunque, nell’imparare le arti marziali. La rivista Economist ha riferito di recente: “La maggior parte delle arti marziali, se non tutte, è inscindibilmente legata alle tre principali religioni orientali: buddismo, taoismo e confucianesimo”. Un’altra fonte aggiunge: “Tutto ciò che è karatè — ogni movimento, ogni sensazione — può farsi risalire a qualche principio dello zen”. Lo zen è una setta del buddismo che dà risalto alla meditazione religiosa. Queste radici religiose costituiscono un serio problema per i cristiani a motivo delle parole che leggiamo in 2 Corinti 6:17: “‘Perciò uscite di mezzo [ai falsi adoratori] e separatevi’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa impura’”.
Achille
Ammasso di balle.Achille Lorenzi ha scritto:Questo è uno dei vari articoli in cui la WTS si è espressa su questo argomento:Il principale "pericolo" insito nelle arti marziali sarebbe quindi il loro legame con la "falsa religione", secondo la WTS.*** g95 22/9 pp. 12-13 Dovrei imparare le tecniche di autodifesa? ***
Le arti marziali
Si vede di continuo in TV: esperti di arti marziali che si lanciano in aria, dando calci e pugni con la grazia di un danzatore. Nel giro di qualche secondo i cattivi giacciono a terra immobili. Sorprendente! Le arti marziali sembrano il non plus ultra in fatto di protezione. Ma nella realtà la vita non è come nei film. Un esperto di karatè ha detto: “Basta una pallottola. Se una persona a una certa distanza ha una pistola, non c’è niente da fare. Se si è troppo vicini e non c’è libertà di movimento, anche in questo caso [il karatè] non è molto efficace”.
Cerca di capire, inoltre, che per diventare esperti nelle arti marziali ci vogliono molti soldi e anni di duro allenamento. E a meno che tu non continui ad allenarti, puoi perdere in fretta la capacità di eseguire quei movimenti elaborati e aggraziati. Si può dire la stessa cosa di altre tecniche di autodifesa, come la boxe. Per di più, l’essere conosciuti come persone in grado di combattere richiamerà probabilmente l’attenzione. Gli attaccabrighe potrebbero decidere di aggredirti per sfida.
C’è un pericolo più grande, comunque, nell’imparare le arti marziali. La rivista Economist ha riferito di recente: “La maggior parte delle arti marziali, se non tutte, è inscindibilmente legata alle tre principali religioni orientali: buddismo, taoismo e confucianesimo”. Un’altra fonte aggiunge: “Tutto ciò che è karatè — ogni movimento, ogni sensazione — può farsi risalire a qualche principio dello zen”. Lo zen è una setta del buddismo che dà risalto alla meditazione religiosa. Queste radici religiose costituiscono un serio problema per i cristiani a motivo delle parole che leggiamo in 2 Corinti 6:17: “‘Perciò uscite di mezzo [ai falsi adoratori] e separatevi’, dice Geova, ‘e cessate di toccare la cosa impura’”.
Achille
Per fare karate basta un kimono (poche decine di euro, a confronto di sport come lo sci, la bici ecc.), e la solita iscrizione mensile alla palestra, prima dell’euro, una trentina o poco più di mila lire al mese. Non è affatto vero che devi continuare ad allenarti: quando sono in autobus, assumo in automatico un baricentro basso, perchè ormai quello che ho recepito è diventato istintivo. Come dire, non ho fatto karate per dar dei cazzotti a qualcuno, ma per acquistare equilibrio, ammesso e non concesso che io ci sia riuscito.
Una pistola? ma mica tutti ce l’hanno! E in ogni caso sai quel che ti insegna il sensei (maestro), in tal caso? scappa! Se poi non ce l’ha e tu hai l’ombrello, be’ ti potrebbe servire.
Quanto allo Zen, non vorrei nemmeno commentare, se non con le parole di Einstein: «due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana; della prima non ne sono sicuro». Io non son certo diventato buddista (e poi, che male c’è) per aver praticato il karate: nella vita è il confronto con le idee altrui che arricchisce, non certo il nasconderle artatamente per paura che possano scalfire le tue tesi preconcette. Se vengono scalfite, vuol dire che esse erano deboli.
Mi risparmio altre chiose perché quello che il buon Achille ci ha graziosamente elargito è, francamente, risibile, e frutto di una visione distorta della vita, del mondo, della religione. Vale a dire: parlano della vita reale come se sapessero qualcosa del mondo reale. Che tristezza.
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GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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- Giulioplasma
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A un mio amico fu proibito persino di praticare il tiro con l'arco e la scherma sportiva perché queste attività violano, a loro dire, il comando biblico di non imparare più la guerra...... Ogni commento è superfluo.Quixote ha scritto:Capita talvolta che un bravo ragazzo, TdG, ogni tanto venga a trovarmi, e ci scambio di buon grado qualche chiacchiera. Un giorno è successo che siamo caduti sull’argomento sport violenti, e in particolare le “arti marziali”. Io ho praticato per parecchi anni il karate e qualche altra disciplina di “difesa personale”, si direbbe volgarmente, ma in realtà qualcosa di ben più profondo che ha a che fare con lo Zen e con le filosofie orientali. Premesso che non mi sono mai interessato, se non per interesse culturale, di misticismo ecc., ho avuto buon gioco a rispondere alle critiche da lui mosse, e ad affermare, con relativa ma non del tutto inesperta cognizione di causa, che le arti marziali non sono affatto una disciplina violenta, ma al contrario che esse mirano non tanto a combattere, quanto a raggiungere una dimensione in cui non sia affatto necessario combattere. Eccetera: non sto a frastornarvi con tutte le altre argomentazioni, più o meno valide e pertinenti, da me nella fattispecie presentate. Comunque, fra le altre, a sostegno gli ho anche citato, letteralmente, quello che tutti abbiamo visto e sentito negli ormai classici telefilm di Kung fu, con David Carradine:
«Evita piuttosto che deviare, devia piuttosto che bloccare, blocca piuttosto che ferire, ferisci piuttosto che storpiare, storpia piuttosto che uccidere, perchè ogni vita è preziosa, ed una vita perduta è persa per sempre».
Mi piacerebbe sapere quel che ne pensate, inclusa la posizione “ufficiale” della WTS al riguardo, di cui, nella mia ignoranza, sono del tutto ignaro.
Scusate se non c'entra niente ma nell'articolo citato da Achille ad un certo punto dice "un'altra fonte dice"....ma quale altra fonte???? Ma si può sapere da dove le prendete ste citazioni???? Vabbe, mi arrendo, sono senza speranza.
Per quanto riguarda le arti marziali, oltre a sottolineare il loro legame con le altre religioni e le filosofie orientali, l'articolo citato da Achille sembrava anche evidenziare il fatto che queste porterebbero via tempo alla predicazione, in quanto ci vogliono "soldi e molti anni di duro allenamento". Della serie, i soldi risparmiali e mettili nelle cassette delle contribuzioni, e il tempo usalo per andare in predicazione!
Per quanto riguarda le arti marziali, oltre a sottolineare il loro legame con le altre religioni e le filosofie orientali, l'articolo citato da Achille sembrava anche evidenziare il fatto che queste porterebbero via tempo alla predicazione, in quanto ci vogliono "soldi e molti anni di duro allenamento". Della serie, i soldi risparmiali e mettili nelle cassette delle contribuzioni, e il tempo usalo per andare in predicazione!
Cari amici, rispondo a tutti, anche a chi a chi non mi ha tirato direttamente in causa, coi modesti lumi della mia esperienza personale, solo per il fatto che, nella pratica, vedo poco condivisa.
@ Verdemare: complimenti a tuo marito. Ti leggo e conosco la situazione. Se può aiutarti, leggi anche la modesta Wikipedia, sotto voce ‘judo‘, bastano le prime sei sette righe. Noterai fra l’altro che ‘arte marziale’ è al primo posto, prima di ‘difesa personale’. Quando, nel karate, si effettua un combattimento (kumite) esso è preceduto e seguito da un inchino. Esso simboleggia il rispetto per colui che hai davanti, a prescindere dall’esito del combattimento. Nella vita di ogni giorno poi, l’ambiente della palestra, sia di arti marziali, di ginnastica artistica, di nuoto, o di qualsiasi sport è comunque un modo di relazionarsi agli altri, di trovare amici, o magari anche avversari, come nella vita di ogni giorno. Ma chiudersi in casa, in una finta campana di vetro, che può incrinarsi ad ogni momento, anzi, che è incrinata ogni momento, è la scelta peggiore che uno può fare. Geova offre una sicurezza fasulla, che alla fine si traduce nella coperta di Linus.
@ Giulioplasma: Figurati se metto in dubbio quello che dici, ormai non mi sorprendo più di nulla. Passi per la scherma, ove hai effettivamente un altro essere umano davanti, ma, il tiro con l’arco? ove sei tu solo davanti a un bersaglio?? Quando praticavo karate, l’unico libro che mi hanno consigliato di acquistare, non è un manuale di autodifesa o sul corretto modo di dar calci o pugni, perché siano più efficaci. Esso è intitolato, ce l’ho ancora, Lo Zen e il tiro con l’arco. Questo per dire quanto è realmente violento il praticare arti marziali.
@ Neca — Carissimo e come potrei darti torto? Sottoscrivo al cento per cento quanto scrivi. Ciò in linea generale, e occidentale. In via “orientale”, per quel che ne so, il fine ultimo è non combattere, cioè arrivare a una dimensione spirituale non di vittoria senza combattimento, ma di non necessità del combattimento stesso.
@ Aran — Sui soldi ho già risposto: sono veramente cifre irrisorie: un kimono da due soldi e un mensile alla palestra, che, non contemplando nessuna attrezzatura particolare (a differenza, che so? del bodybuilding) è solitamente assai modesto. Sul tempo perso, salvo rare eccezioni di veri appassionati, si tratta per lo più di un’ora e mezza due o tre volte la settimana. Certo, è tempo rubato a Geova…
@ Verdemare: complimenti a tuo marito. Ti leggo e conosco la situazione. Se può aiutarti, leggi anche la modesta Wikipedia, sotto voce ‘judo‘, bastano le prime sei sette righe. Noterai fra l’altro che ‘arte marziale’ è al primo posto, prima di ‘difesa personale’. Quando, nel karate, si effettua un combattimento (kumite) esso è preceduto e seguito da un inchino. Esso simboleggia il rispetto per colui che hai davanti, a prescindere dall’esito del combattimento. Nella vita di ogni giorno poi, l’ambiente della palestra, sia di arti marziali, di ginnastica artistica, di nuoto, o di qualsiasi sport è comunque un modo di relazionarsi agli altri, di trovare amici, o magari anche avversari, come nella vita di ogni giorno. Ma chiudersi in casa, in una finta campana di vetro, che può incrinarsi ad ogni momento, anzi, che è incrinata ogni momento, è la scelta peggiore che uno può fare. Geova offre una sicurezza fasulla, che alla fine si traduce nella coperta di Linus.
@ Giulioplasma: Figurati se metto in dubbio quello che dici, ormai non mi sorprendo più di nulla. Passi per la scherma, ove hai effettivamente un altro essere umano davanti, ma, il tiro con l’arco? ove sei tu solo davanti a un bersaglio?? Quando praticavo karate, l’unico libro che mi hanno consigliato di acquistare, non è un manuale di autodifesa o sul corretto modo di dar calci o pugni, perché siano più efficaci. Esso è intitolato, ce l’ho ancora, Lo Zen e il tiro con l’arco. Questo per dire quanto è realmente violento il praticare arti marziali.
@ Neca — Carissimo e come potrei darti torto? Sottoscrivo al cento per cento quanto scrivi. Ciò in linea generale, e occidentale. In via “orientale”, per quel che ne so, il fine ultimo è non combattere, cioè arrivare a una dimensione spirituale non di vittoria senza combattimento, ma di non necessità del combattimento stesso.
@ Aran — Sui soldi ho già risposto: sono veramente cifre irrisorie: un kimono da due soldi e un mensile alla palestra, che, non contemplando nessuna attrezzatura particolare (a differenza, che so? del bodybuilding) è solitamente assai modesto. Sul tempo perso, salvo rare eccezioni di veri appassionati, si tratta per lo più di un’ora e mezza due o tre volte la settimana. Certo, è tempo rubato a Geova…
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- Gabriella Prosperi
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Tutto tempo e denaro rubato alla mamma WTS e, inoltre, praticando qualcosa di gradito, si sfugge alla depressione: necessario averla per restare sottomessi.Quixote ha scritto: Sui soldi ho già risposto: sono veramente cifre irrisorie: un kimono da due soldi e un mensile alla palestra, che, non contemplando nessuna attrezzatura particolare (a differenza, che so? del bodybuilding) è solitamente assai modesto. Sul tempo perso, salvo rare eccezioni di veri appassionati, si tratta per lo più di un’ora e mezza due o tre volte la settimana. Certo, è tempo rubato a Geova…
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La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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- Località: Forte dei Marmi, a volte Domaso.. a volte in mezzo al rigo o sopra il do!
E allora, sulla base di quanto postato da Achille che rappresenta la posizione ufficiale della wts in merito alle arti marziali, come cavolo permetto ad alcune sorelle della mia congrega di fare la Danza del Ventre? (wikipedia, danza orientale) oppure ad alcuni fratelli di PARTECIPARE A GARE DI RALLY? Mentre a me mi fu detto di gettare il Kimono? EH? rispondete, testine bacate? ma che c'avete in testa, un allevamento di punteruoli rossi?
... non sarà mica perche sia le sorelle che i fratelli sono figli e nipoti di anziani?.. no.. come sei maligno...
Fermo restando che ogni organizzazione ha il diritto di dettare le proprie regole di appartenenza e ha il dovere di farle rispettare dai suoi adepti. Tutti, però, nessuno escluso!
... non sarà mica perche sia le sorelle che i fratelli sono figli e nipoti di anziani?.. no.. come sei maligno...
Fermo restando che ogni organizzazione ha il diritto di dettare le proprie regole di appartenenza e ha il dovere di farle rispettare dai suoi adepti. Tutti, però, nessuno escluso!
Da Testimone di Geova a inattivo e critico.
Dammi una mano a stingere l'opacità del mare...e dammi un grammo d'indaco per ogni tuo risveglio..
Dammi una mano a stingere l'opacità del mare...e dammi un grammo d'indaco per ogni tuo risveglio..
Ieri, alla faccia di tutti quei poverelli, satanicamente assieme alla mia amata ed alla figlia più piccola, siamo andati ad uno stage di krav maga! Ora ho dei rimorsi di coscienza che non vi dico: invece di pensare a geova, abbiamo riso, scherzato, conosciuto gente nuova e imparato cose nuove! :devil:
Nulla, anch'io l'ho praticato per due anni e davvero il judo non è per "offendere", ma per "difendere".Verdemare ha scritto:Mio figlio quindicenne fa judo da 4 anni , ma gli anziani non lo sanno, altrimenti sai che lavate i capo, mio marito glielo permette, ma sa che non potrebbe farlo, ma perche' dico io, bisogna fare le cose di nascosto, cosa c' e' di male, e' solo autodifesa.
Presentazione
" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
Open your mind
Ogni tradizione ha un suo linguaggio per indicare cio' che in Occidente viene identificato come forza muscolare o nervosa.
Le tradizioni asiatiche si servono di altri concetti, e quindi incontriamo espressioni come prana o shakti in India, koshi, ki-ai e yugen in Giappone, Kikara e taxu a Bali, kung-fu in Cina.
kung fu significa letteralmente "capacita' a resistere" e copre un largo campo semantico: designa l' arte marziale nazionale ma anche la disciplina, la facolta' o l' abilita' che richiede uno sforzo continuo per essere dominato.
Puo' significare lavoro eseguito e portato a termine, forza ma anche risultato di una ricerca intellettuale ( il nome del filosofo cinese Confucio è un alterazione occidentale di Kung-fu-tzu).
Non c' è dunque un solo significato di questo termine, tutto dipende dal contesto nel quale è impiegato.
Spesso kung-fu è un' espressione generica che si riferisce ad un esercizio.
Dal canto loro i tdg demonizzano qualunque tentivo di apertura verso altre culture, anzi, meno né sanno meno pericoli corre la loro ortodossia; i tdg possono conoscere solo Geova e i comandi del CD.
Play
Le tradizioni asiatiche si servono di altri concetti, e quindi incontriamo espressioni come prana o shakti in India, koshi, ki-ai e yugen in Giappone, Kikara e taxu a Bali, kung-fu in Cina.
kung fu significa letteralmente "capacita' a resistere" e copre un largo campo semantico: designa l' arte marziale nazionale ma anche la disciplina, la facolta' o l' abilita' che richiede uno sforzo continuo per essere dominato.
Puo' significare lavoro eseguito e portato a termine, forza ma anche risultato di una ricerca intellettuale ( il nome del filosofo cinese Confucio è un alterazione occidentale di Kung-fu-tzu).
Non c' è dunque un solo significato di questo termine, tutto dipende dal contesto nel quale è impiegato.
Spesso kung-fu è un' espressione generica che si riferisce ad un esercizio.
Dal canto loro i tdg demonizzano qualunque tentivo di apertura verso altre culture, anzi, meno né sanno meno pericoli corre la loro ortodossia; i tdg possono conoscere solo Geova e i comandi del CD.
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Presentazione
Erewhon
Erewhon
...per quanto mi riguarda è molto di più...perchè letteralmente catapultato a una quindicina di metri mentre stavo seduto... come passeggero... su di un PX Piaggio... a causa di uno scontro ...la preparazione atletica e mentale che allora avevo ...mi diedero la capacità di cadere senza farmi il che minimo graffio usando la tecnica della caduta in avanti che ...chi conosce lo judo...sa di cosa parloVerdemare ha scritto:Mio figlio quindicenne fa judo da 4 anni , ma gli anziani non lo sanno, altrimenti sai che lavate i capo, mio marito glielo permette, ma sa che non potrebbe farlo, ma perche' dico io, bisogna fare le cose di nascosto, cosa c' e' di male, e' solo autodifesa.
Non farlo smettere...
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage
Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010
Presentazione
Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010
Presentazione
Da quello che vedo dall'esterno e come ex tdg,conosco diversi tdg che fanno come te,ovvero senza fare "pubblicità" portano i loro figli a Karate o ad praticare altre arti marziali.Non intendo giudicare questo comportamento.Per questo bastano già gli anziani....Verdemare ha scritto:Mio figlio quindicenne fa judo da 4 anni , ma gli anziani non lo sanno, altrimenti sai che lavate i capo, mio marito glielo permette, ma sa che non potrebbe farlo, ma perche' dico io, bisogna fare le cose di nascosto, cosa c' e' di male, e' solo autodifesa.
Molti hanno sviluppato una visione "personale"dei diktat della wts.Il principio della non competizione o antagonismo,che non si addicono ai cristiani,è un lontano ricordo del passato.Altri hanno applicato lo stesso atteggiamento in altri sport,vedi calcio,ciclismo,ecc.Così molti tdg partecipano a competizioni sportive senza problemi,o meglio,di nascosto,ma senza problemi.
Peccato che non fecero lo stesso i miei genitori quando da piccolo desideravo andare ad una scuola di calcio......... :(
‘Peggio che dire una menzogna è passare tutta la vita rimanendo fedeli ad una menzogna.’
Robert Brault.
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Conosco....anche il mio insegnante di judo raccontava di un giorno in cui era stato sbalzato in avanti dalla bicicletta e si era salvato da una rovinosa caduta, proprio con la tecnica che tu hai menzionato. Ma bisogna padroneggiarla bene altrimenti si rischia di farsi molto male....per quello è meglio che continui a studiare!.Tiziano ha scritto:...per quanto mi riguarda è molto di più...perchè letteralmente catapultato a una quindicina di metri mentre stavo seduto... come passeggero... su di un PX Piaggio... a causa di uno scontro ...la preparazione atletica e mentale che allora avevo ...mi diedero la capacità di cadere senza farmi il che minimo graffio usando la tecnica della caduta in avanti che ...chi conosce lo judo...sa di cosa parloVerdemare ha scritto:Mio figlio quindicenne fa judo da 4 anni , ma gli anziani non lo sanno, altrimenti sai che lavate i capo, mio marito glielo permette, ma sa che non potrebbe farlo, ma perche' dico io, bisogna fare le cose di nascosto, cosa c' e' di male, e' solo autodifesa.
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" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
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- Giulioplasma
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Non credetele, è una violenta di babilonia la grande!!!!!!!!!!!!!arwen ha scritto:Nulla, anch'io l'ho praticato per due anni e davvero il judo non è per "offendere", ma per "difendere".Verdemare ha scritto:Mio figlio quindicenne fa judo da 4 anni , ma gli anziani non lo sanno, altrimenti sai che lavate i capo, mio marito glielo permette, ma sa che non potrebbe farlo, ma perche' dico io, bisogna fare le cose di nascosto, cosa c' e' di male, e' solo autodifesa.
Anche a me è capitato qualcosa di simile, se pur non così dirompente. In ogni caso la preparazione atletica, non necessariamente di arti marziali, in certi frangenti può aiutare. Fra le altre cose il karate insegna a ricercare una posizione stabile, e se la perdi sei pronto a recuperarla. Metti caso, inciampi: hai il doppio o il triplo delle probabilità di non finire col naso per terra. E non è affatto vero che, dopo aver praticato per anni queste cose, le dimentichi (v. sopra l’ingenua posizione ufficiale della WTS al riguardo, illustrata da Achille). Esse rimangono come un sesto senso, e all’occorrenza vengono fuori. Ho fatto sopra l’esempio dell’autobus; se ad ogni scossone piego le gambe per cercare equilibrio, pur dopo tanti anni che non pratico: non lo faccio per volontà, ma per un istinto acquisito.Tiziano ha scritto:
la preparazione atletica e mentale che allora avevo ...mi diedero la capacità di cadere senza farmi il che minimo graffio usando la tecnica della caduta in avanti che ...chi conosce lo judo...sa di cosa parlo.
Non direi, perché è proprio l’argomento che il mio “amico” TdG (che per altro mi ha confessato di giocare a scacchi…) mi ha portato. Ma ovviamente lui non è smaliziato come la WTS. Anche qui è importante la posizione ufficiale WTS, che Achille ha riportato:Zeus10 ha scritto:
Il principio della non competizione o antagonismo,che non si addicono ai cristiani,è un lontano ricordo del passato.
Nella mia pluriennale pratica personale posso assicurare: rarissimamente si parlava di politica. mai di religione. In Cina e in Giappone non so. Ma nel mondo occidentale che senso avrebbe? Vai in palestra, ti cambi, ti eserciti, fai la doccia, ti rivesti, e te ne vai. Chiuso. Quelle poche chiacchiere che ci scappano, che valenza vuoi che abbiano? Piuttosto, terribile è la frase: «Lo zen è una setta del buddismo che dà risalto alla meditazione religiosa». Meditare significa ‘esercitare la mente, pensare’. Etticredo che la WT ne abbia paura, perché il suo intento parrebbe proprio quello: impedire che qualcuno ragioni, pensi, mediti con la propria testa.C’è un pericolo più grande, comunque, nell’imparare le arti marziali. La rivista Economist ha riferito di recente: “La maggior parte delle arti marziali, se non tutte, è inscindibilmente legata alle tre principali religioni orientali: buddismo, taoismo e confucianesimo. Un’altra fonte aggiunge: “Tutto ciò che è karatè — ogni movimento, ogni sensazione — può farsi risalire a qualche principio dello zen”. Lo zen è una setta del buddismo che dà risalto alla meditazione religiosa.
Infatti: leggi risposta precedente.Play ha scritto:
Dal canto loro i tdg demonizzano qualunque tentivo di apertura verso altre culture, anzi, meno né sanno meno pericoli corre la loro ortodossia; i tdg possono conoscere solo Geova e i comandi del CD.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Primo post — Presentazione — Staurós: palo o croce? (link esterno)
Ha parlato il "barbaro di Brooklin", ha parlato.....!.Giulioplasma ha scritto:Non credetele, è una violenta di babilonia la grande!!!!!!!!!!!!!arwen ha scritto:Nulla, anch'io l'ho praticato per due anni e davvero il judo non è per "offendere", ma per "difendere".Verdemare ha scritto:Mio figlio quindicenne fa judo da 4 anni , ma gli anziani non lo sanno, altrimenti sai che lavate i capo, mio marito glielo permette, ma sa che non potrebbe farlo, ma perche' dico io, bisogna fare le cose di nascosto, cosa c' e' di male, e' solo autodifesa.
Presentazione
" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
" Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh no !. Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "
William Shakespeare
Il CD dei tdg impedisce ai propri adepti di aprire la mente a culture diverse rispetto a quella da loro sostenuta.
Il tdg basa qualunque tipo di scelta su una rete codificata di "regole assolute" che assomiglia molto piu' alle leggi di un codice, piuttosto che a dei semplici "buoni consigli".
Il CD sostiene che solo cosi si puo' preservare la purezza della "Grande Mamma" e che si dimostra la totale dedizione verso l' organizzazione terrena di Geova.
Si tratta semplicemente della consapevolezza che le regole relative del gruppo, soffrendo della mancanza di non essere vere e proprie leggi, vanno difese come il bene piu' prezioso, un bene che sarebbe irrimediabilmente inquinato e distrutto dal sincretismo, e che va salvaguardato anche a rischio dell' isolamento.
iL RISCHIO CHE CORRONO GLI ADEPTI E' QUELLO DI PAGARE LA "PUREZZA" CON LA STERILITA'.
Il CD chiude i propri adepti nella riserva di un corpo ben sperimentato di regole che per avere forza finge di ignorare la propria relativita', e quindi l' utilita' del confronto.
In questo caso l' apertura al diverso per i vertici del gruppo significherebbe necessariamente una caduta nel sincretismo e nella confusione delle lingue, un' apertura che degenererebbe nella promiscuita'.
Ma la societa' dittatoriale della Torre di Guardia è stata gia' colpita dalla degenerazione:(vedi WTS&ONU)
Ciononostante gli adepti continuano ad essere minacciati dall' isolamento sterile.
Play
Il tdg basa qualunque tipo di scelta su una rete codificata di "regole assolute" che assomiglia molto piu' alle leggi di un codice, piuttosto che a dei semplici "buoni consigli".
Il CD sostiene che solo cosi si puo' preservare la purezza della "Grande Mamma" e che si dimostra la totale dedizione verso l' organizzazione terrena di Geova.
Si tratta semplicemente della consapevolezza che le regole relative del gruppo, soffrendo della mancanza di non essere vere e proprie leggi, vanno difese come il bene piu' prezioso, un bene che sarebbe irrimediabilmente inquinato e distrutto dal sincretismo, e che va salvaguardato anche a rischio dell' isolamento.
iL RISCHIO CHE CORRONO GLI ADEPTI E' QUELLO DI PAGARE LA "PUREZZA" CON LA STERILITA'.
Il CD chiude i propri adepti nella riserva di un corpo ben sperimentato di regole che per avere forza finge di ignorare la propria relativita', e quindi l' utilita' del confronto.
In questo caso l' apertura al diverso per i vertici del gruppo significherebbe necessariamente una caduta nel sincretismo e nella confusione delle lingue, un' apertura che degenererebbe nella promiscuita'.
Ma la societa' dittatoriale della Torre di Guardia è stata gia' colpita dalla degenerazione:(vedi WTS&ONU)
Ciononostante gli adepti continuano ad essere minacciati dall' isolamento sterile.
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Presentazione
Erewhon
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everybody was kungfu fighting, those cats were fast as lightnings,
in fact, it was a little bit frighting ....
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Da Testimone di Geova a inattivo e critico.
Dammi una mano a stingere l'opacità del mare...e dammi un grammo d'indaco per ogni tuo risveglio..
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