Una crocifissione romana?

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

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Una crocifissione romana?

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Immagine

I tdG, nella loro disperazione bibliografica, non riuscendo a trovare nessun essere vivente che sostenga che Cristo sia morto su un palo, hanno un modo tutto loro, dilettantesco, di utilizzare le fonti. Un caso eclatante consiste nel citare come prova delle loro affermazioni le fonti più eterogenee e diverse, anche pubblicazioni divulgative, come se fossero dei repertori di archeologia e si potessero usare in una discussione per ribaltare tutto quello che il mondo accademico crede.

Su un loro sito si cita quest'immagine, con questa didascalia:
Tratto dal libro "Guida alla Bibbia", Edizioni Paoline, 1988, pag. 591.

La didascalia nel libro afferma:

"La croce era uno scandalo per gli ebrei, un assurdo per i gentili. Questa statua trovata ad Alicarnasso mostra una crocifissione romana".

La statua è attualmente custodita presso il museo archelogico di Izmir .

L'edizione 1992 dello stesso libro "Guida alla Bibbia" omette invece l'aggettivo 'romana'.
http://www.testimonidigeova.net/crocefissioneromana.htm" target="_blank" target="_blank

I romani hanno anche appeso a dei pali, quindi non c'è bisogno di trovare statue che lo confermino, ma non è questo il punto: l'appendere al palo era un' eccezione rispetto alla prassi della crocifissione, e, quando avveniva, non comportava il trasporto del palo verticale cui si veniva appesi, come invece mostra il racconto evangelico che ci proietta subito nel mos romanorum della crocifissione. Se anche la didascalia di questa guida fosse corretta, e non lo è, non sarebbe comunque corretto argomentare in questo modo, pertendendo che didascalie di un'opera divulgativa siano in qualche modo attinenti al racconto dei Vangeli.
La guida deve aver omesso "romana" nella nuova edizione accorgendosi dell'errore che avevano fatto. Questa statua conservata al museo di Smirne non ha nulla a che vedere con una crocifissione romana.Il tema raffigurato è ultra-noto, e bastano 10 secondi per identificarlo, si tratta di una scena mitologica, il supplizio del satiro Marsia ad opera del dio Apollo, e con i romani non c'entra proprio nulla.

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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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MatrixRevolution
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polymetis ha scritto:Immagine

I tdG, nella loro disperazione bibliografica, non riuscendo a trovare nessun essere vivente che sostenga che Cristo sia morto su un palo, hanno un modo tutto loro, dilettantesco, di utilizzare le fonti. Un caso eclatante consiste nel citare come prova delle loro affermazioni le fonti più eterogenee e diverse, anche pubblicazioni divulgative, come se fossero dei repertori di archeologia e si potessero usare in una discussione per ribaltare tutto quello che il mondo accademico crede.

Su un loro sito si cita quest'immagine, con questa didascalia:
Tratto dal libro "Guida alla Bibbia", Edizioni Paoline, 1988, pag. 591.

La didascalia nel libro afferma:

"La croce era uno scandalo per gli ebrei, un assurdo per i gentili. Questa statua trovata ad Alicarnasso mostra una crocifissione romana".

La statua è attualmente custodita presso il museo archelogico di Izmir .

L'edizione 1992 dello stesso libro "Guida alla Bibbia" omette invece l'aggettivo 'romana'.
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I romani hanno anche appeso a dei pali, quindi non c'è bisogno di trovare statue che lo confermino, ma non è questo il punto: l'appendere al palo era un' eccezione rispetto alla prassi della crocifissione, e, quando avveniva, non comportava il trasporto del palo verticale cui si veniva appesi, come invece mostra il racconto evangelico che ci proietta subito nel mos romanorum della crocifissione. Se anche la didascalia di questa guida fosse corretta, e non lo è, non sarebbe comunque corretto argomentare in questo modo, pertendendo che didascalie di un'opera divulgativa siano in qualche modo attinenti al racconto dei Vangeli.
La guida deve aver omesso "romana" nella nuova edizione accorgendosi dell'errore che avevano fatto. Questa statua conservata al museo di Smirne non ha nulla a che vedere con una crocifissione romana.Il tema raffigurato è ultra-noto, e bastano 10 secondi per identificarlo, si tratta di una scena mitologica, il supplizio del satiro Marsia ad opera del dio Apollo, e con i romani non c'entra proprio nulla.

Ad maiora
Di questo avevo già discusso nel forum Geovista di Delemme, spiegandogli che questa pratica era eseguita dalle parti elleniche dell'Impero Romano e oltretutto in un periodo ben preciso.
Inoltre chi veniva "crocifisso" in questo modo in realtà veniva appeso con delle strisce di cuoio o funi (e non inchiodato). Si vede anche nella figura.

Ma dato che nel forum di Delemme sono solamente una massa di ignorantelli che giocano a fare gli "esperti" e difensori della verità... hanno fatto sparire i post (come fanno sempre) in cui vengono smascherati. Quante volte gli ho detto di gestire in modo serio quel forum, ma non c'è nulla da fare. :cer:
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Tiziano
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Messaggio da Tiziano »

.Il tema raffigurato è ultra-noto, e bastano 10 secondi per identificarlo, si tratta di una scena mitologica, il supplizio del satiro Marsia ad opera del dio Apollo, e con i romani non c'entra proprio nulla.

Ad maiora

10 secondi della... TUA... vita
Della mia qualche miliardo

Ecco la neccessità di forum come questo...ecco la gratidudine a persone come voi :appl:
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage

Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010

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Bravo polymetis. :appl: Questa non è una crocifissione, perchè Apollo legò Marsia ad un albero (la scultura lo rappresenta bene) per scorticarlo vivo. Se avessero letto lo Pseudo-Apollodoro... Cmq si vede che la faccia è da satiro. Sono i soliti trucchetti della WTS.
:grazie: :ciao:
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

Sono i soliti trucchetti della WTS.
Tanto per essere precisi, la WTS non c'entra, sono dei TdG internettiani. Comunque la cosa assurda è il modo di argomentare... trovano una foto su una guida alla Bibbia con scritto sotto "crocifissione romana" e pensano possa essere una fonte per un dibattito. Incredibile il modo di pensare dilettantesco...
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Dario Piraino
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Messaggio da Dario Piraino »

MatrixRevolution ha scritto:
polymetis ha scritto:Immagine

I tdG, nella loro disperazione bibliografica, non riuscendo a trovare nessun essere vivente che sostenga che Cristo sia morto su un palo, hanno un modo tutto loro, dilettantesco, di utilizzare le fonti. Un caso eclatante consiste nel citare come prova delle loro affermazioni le fonti più eterogenee e diverse, anche pubblicazioni divulgative, come se fossero dei repertori di archeologia e si potessero usare in una discussione per ribaltare tutto quello che il mondo accademico crede.

Su un loro sito si cita quest'immagine, con questa didascalia:
Tratto dal libro "Guida alla Bibbia", Edizioni Paoline, 1988, pag. 591.

La didascalia nel libro afferma:

"La croce era uno scandalo per gli ebrei, un assurdo per i gentili. Questa statua trovata ad Alicarnasso mostra una crocifissione romana".

La statua è attualmente custodita presso il museo archelogico di Izmir .

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I romani hanno anche appeso a dei pali, quindi non c'è bisogno di trovare statue che lo confermino, ma non è questo il punto: l'appendere al palo era un' eccezione rispetto alla prassi della crocifissione, e, quando avveniva, non comportava il trasporto del palo verticale cui si veniva appesi, come invece mostra il racconto evangelico che ci proietta subito nel mos romanorum della crocifissione. Se anche la didascalia di questa guida fosse corretta, e non lo è, non sarebbe comunque corretto argomentare in questo modo, pertendendo che didascalie di un'opera divulgativa siano in qualche modo attinenti al racconto dei Vangeli.
La guida deve aver omesso "romana" nella nuova edizione accorgendosi dell'errore che avevano fatto. Questa statua conservata al museo di Smirne non ha nulla a che vedere con una crocifissione romana.Il tema raffigurato è ultra-noto, e bastano 10 secondi per identificarlo, si tratta di una scena mitologica, il supplizio del satiro Marsia ad opera del dio Apollo, e con i romani non c'entra proprio nulla.

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Inoltre chi veniva "crocifisso" in questo modo in realtà veniva appeso con delle strisce di cuoio o funi (e non inchiodato). Si vede anche nella figura.

Ma dato che nel forum di Delemme sono solamente una massa di ignorantelli che giocano a fare gli "esperti" e difensori della verità... hanno fatto sparire i post (come fanno sempre) in cui vengono smascherati. Quante volte gli ho detto di gestire in modo serio quel forum, ma non c'è nulla da fare. :cer:
Mi stupisco di te, da Delemme e company, che cosa ti saresti aspettato, onestà intellettuale??? Utopia pura amico mio!
Ai miei tempi la fine era più vicina!!!


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Citocromo
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Messaggio da Citocromo »

Tanto per essere precisi, la WTS non c'entra, sono dei TdG internettiani.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
Comunque la cosa assurda è il modo di argomentare... trovano una foto su una guida alla Bibbia con scritto sotto "crocifissione romana" e pensano possa essere una fonte per un dibattito. Incredibile il modo di pensare dilettantesco...
Sono d'accordo. E' incredibile anche il trucchetto di prendere citazioni tagliate ad arte da vari manuali di teologi cattolici per "dimostrare" che questi ultimi la pensano come loro. Va tutto a loro svantaggio.
:grazie: :ciao:
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Trianello
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Messaggio da Trianello »

Altorilievo marmoreo del principio del secolo III raffiguarante il ciclo mitologico a cui fa riferimento Polymetis. Nell'ultimo blocco viene rappresentato il supplizio del satiro.

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Ecco ualtre illustrazioni marmoree dello stessso mito:

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Messaggio da Anam »

Trianello cosa fai!!! che immagini hai messo!!!
Adesso i tdg hanno le prove a sostegno del palo!! :risatina:

...invece, tanti complimenti come sempre! BRAVI!
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Messaggio da Trianello »

E' interessante notare come sia nella statua chiamata in ballo dai TdG che in quelle raffigurate nelle immagini postate da me, il personaggio barbuto (che è inconfondibilmente un satiro) non è appeso ad un palo, bensì ad un albero, per quanto stilizzato, e non è inchiodato al medesimo, ma legato. Nulla a che vedere con la crocifissione.
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Achille
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Messaggio da Achille »

polymetis ha scritto:Tanto per essere precisi, la WTS non c'entra, sono dei TdG internettiani.
Se non ricordo male, questa foto del dio Marsia è stata pubblicata anche in una pubblicazione della WTS.

Achille
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

La cosa sbalorditiva, per coloro che rigettano tutto ciò che "puzza" di pagano, è che per sostenere le loro tesi, accomunano il metodo di morte di Gesù a quello di Marsia.
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Vincy
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Messaggio da Vincy »

Achille Lorenzi ha scritto:
polymetis ha scritto:Tanto per essere precisi, la WTS non c'entra, sono dei TdG internettiani.
Se non ricordo male, questa foto del dio Marsia è stata pubblicata anche in una pubblicazione della WTS.

Achille
Forse su qualche rivista "Svegliatevi"...Se la trovo ve lo dico.. Ma quella più pubblicata dalla WTS è quella tratta (e tolta dal contesto) dal De Cruce Libri Tres, di Giusto Lipsio, e pubblicata sull'appendice 5c (pag.1580) della TNM con riferimenti, facendo quasi credere, a chi non ha verificato (la maggiorparte dei tdg), che quell'opera sostenga l'idea dei tdg del palo anziché la croce, mentre è esattamente l'opposto. Citazioni e foto fuori dal loro contesto per dare significati completamente opposti all'originale!! :test:
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Messaggio da Vincy »

Achille Lorenzi ha scritto: Se non ricordo male, questa foto del dio Marsia è stata pubblicata anche in una pubblicazione della WTS.

Achille
Trovato!!
La foto in questione è stata pubblicata ne La Torre di Guardia del 15 agosto 1987, pag.23, con la seguente didascalia: “Statua del dio greco Marsia scorticato vivo su un tronco d’albero Parigi, Museo del Louvre”.

Prima ancora, nella rivista Svegliativi! del 22/1/1970, pag.17, benché non fosse riprodotta la foto, era stato pubblicato un articolo dal titolo: Uno studente biblico visita il Louvre (dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Francia). Nel descrivere il “Salone delle cariatidi” veniva scritto: <<Dei sei grandi reparti del Louvre, quello che è per gli studenti biblici del più immediato interesse è senza dubbio il Département des Antiquités Orientales (che, incidentalmente, chiude ogni giorno dalle 12,45 alle 14). Ma per andare in questo reparto, dovrete passare davanti a parecchie opere interessanti.Se cominciate la vostra visita all’ingresso Denon e voltate a sinistra, vi trovate presto ai piedi di una larga scalinata di marmo, in cima alla quale è una bellissima statua alata Chiamata “Vittoria”. Questa statua fu trovata a Samotracia, isola greca dove l’apostolo Paolo fece sosta una notte durante il suo secondo viaggio missionario. (Atti 16:11) Voltate a sinistra ai piedi di questa scala, camminate in un lungo corridoio verso una statua di marmo bianco, la famosa Venere di Milo. Durante la vostra visita, incontrerete di continuo questa dea madre in varie forme (la Istar mesopotamica, l’Astarte o Astoret fenicia e cananea, e così via).Tornando sui vostri passi per metà percorso lungo questo corridoio, vedete una galleria che porta a destra, chiamata Salone delle Cariatidi. Quando siete a circa due terzi del cammino in questo Salone, notate contro la parete a sinistra una statua segnata “542 MARSIA”. Questa è una statua pagana del terzo secolo a.E.V. Ma è interessante per lo studente biblico in quanto illustra il vero significato col quale si usavano nelle Scritture Greche le parole stauros e xylon in riferimento all’esecuzione di Cristo, poiché Marsia è rappresentato mentre è scorticato vivo da Apollo sul tronco diritto di un albero, non su una croce.>>
:senzaparole:

Perspicacia, vol.1, pag.671: <<La maggior parte delle divinità greche erano assai immorali e avevano ogni debolezza umana. Litigavano fra loro, si combattevano e persino cospiravano l’una contro l’altra. Si dice che Zeus, il dio supremo dei greci, avesse spodestato il proprio padre Crono. Precedentemente Crono stesso aveva deposto e addirittura evirato suo padre Urano. Sia Urano che Crono vengono descritti come padri crudeli. Urano nascose immediatamente nelle viscere della terra i figli avuti dalla moglie Gea, non permettendo loro di vedere la luce. Crono invece inghiottì i figli avuti da Rea. Fra le altre pratiche detestabili attribuite a certe divinità vi sono adulterio, fornicazione, incesto, stupro, menzogna, furto, ubriachezza e assassinio. Chi incorreva nel disfavore di un dio o di una dea veniva punito nel modo più crudele. Per esempio un satiro, Marsia, che sfidò il dio Apollo in una gara musicale, fu legato da quest’ultimo al tronco di un albero e spellato vivo. La dea Artemide avrebbe trasformato il cacciatore Atteone in un cervo e poi l’avrebbe fatto divorare dai suoi stessi cani, perché l’aveva vista nuda.>>
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Messaggio da Vincy »

Gabriella Prosperi ha scritto:La cosa sbalorditiva, per coloro che rigettano tutto ciò che "puzza" di pagano, è che per sostenere le loro tesi, accomunano il metodo di morte di Gesù a quello di Marsia.
Gabriella
:quoto100:
Vedi infatti la citazione del Perspicacia che ho citato prima.
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Ma è interessante per lo studente biblico in quanto illustra il vero significato col quale si usavano nelle Scritture Greche le parole stauros e xylon in riferimento all’esecuzione di Cristo, poiché Marsia è rappresentato mentre è scorticato vivo da Apollo sul tronco diritto di un albero, non su una croce.
:boh: Ancora una volta la tattica delle equivalenze! Se pensate questa frase non ha alcun valore.
:grazie: :ciao:
Le verità della fede sono una collana di perle preziose, tenute insieme da un filo che è la divinità di Cristo. Tagliato il filo perdete tutta la collana. (padre A. Gasparino)
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