sei liberissimo di continuare a inveirmi contro, ma non credo ci stai facendo una bella figura, come mai tanto livore?polymetis ha scritto:
E visto che non sai distinguere le informazioni vere da quelle false, a causa della tua ignoranza biologica, scriveresti un trattato collezionando le affermazioni false e i ragionamenti illogici che hai trovato nella spazzatura creazionista. A che serve che un dilettante legga libro pro o contro l'evoluzione? A niente, perché sarebbe come cercare di costruire una casa partendo dal tetto, come fanno i ragni... Per giudicare quelle argomentazioni servono basi di genetica, anatomia, e finanche cosmologia (se viene tirata in ballo come hai provato a far tu). Mi ricordi i TdG, intenti a scrivere libri sul Nuovo Testamento, senza averlo mai letto, visto che non sanno il greco. Allo stesso modo tu pretendi di giudicare le argomentazioni di genetisti che litigano tra loro, ma non hai le basi per farlo, e decidi in base alla simpatia. Non a caso la comunità scientifica non dà alcuna corda ai creazionisti, e le loro argomentazioni fanno per lo più presa sugli illetterati, vittime dell'analfabetismo scientifico tuoi pari.
Ad maiora
Omofobia
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Per Nike
Le tue cosiddette argomentazioni creazioniste hanno trovato una per una confutazione puntuale nei link che ho indicato, ma ormai sono abituato al fatto che, quando si parla di cose concrete, la gente si mette a questionare le intenzioni di chi discute, anziché le sue argomentazioni.
Per Lidia
Il danno tra gli astanti che ascoltano un discorso omofobo è doppio se uno degli uditori è un giovane ragazzo gay, che rischia di introiettare dentro di sé un pregiudizio omofobo, un po' come gli Ebrei sotto il III Reich finivano per sentirsi davvero inferiori ed inaccettabili a se medesimi per i discorsi d'odio che udivano nella società antisemita in cui vivevano. Ciò comportò la nascita dell'odio degli ebrei per se stessi, su cui Lessing ha scritto un famoso libro, e similmente esiste l'omofobia interiorizzata, nata dai discorsi che i bambini gay sentono pronunciare dagli adulti che hanno attorno. Ogni parola d'odio ha un peso.
Ha fatto bene Achille ad esempio ha farti notare l'espressione da te utilizzata, cioè "stile di vita", che pare connotare l'omosessualità come una scelta al pari del tipo di moda d'abbigliamento che si voglia seguire. L'espressione non è affatto innocente, e utilizzandola si ispira della gente a ripeterla, così come tu a tua volta la utilizzi perché certamente l'hai sentita altrove. Ma quell'espressione non è affatto neutra, e veicola l'idea erronea che l'omosessualità sia una scelta consapevole, ed uno "stile" cui ci si potrebbe adeguare ma anche no.
Ad maiora
Livore? Io leggo solo constatazioni, e metto in luce quella che, secondo gli standard della comunità scientifica internazionale, è conclamata superstizione ed ignoranza, il tutto condito con la boria tipica del dilettante che pensa di aver svelato chissà quale arcano.nike ha scritto:sei liberissimo di continuare a inveirmi contro, ma non credo ci stai facendo una bella figura, come mai tanto livore?polymetis ha scritto:
E visto che non sai distinguere le informazioni vere da quelle false, a causa della tua ignoranza biologica, scriveresti un trattato collezionando le affermazioni false e i ragionamenti illogici che hai trovato nella spazzatura creazionista. A che serve che un dilettante legga libro pro o contro l'evoluzione? A niente, perché sarebbe come cercare di costruire una casa partendo dal tetto, come fanno i ragni... Per giudicare quelle argomentazioni servono basi di genetica, anatomia, e finanche cosmologia (se viene tirata in ballo come hai provato a far tu). Mi ricordi i TdG, intenti a scrivere libri sul Nuovo Testamento, senza averlo mai letto, visto che non sanno il greco. Allo stesso modo tu pretendi di giudicare le argomentazioni di genetisti che litigano tra loro, ma non hai le basi per farlo, e decidi in base alla simpatia. Non a caso la comunità scientifica non dà alcuna corda ai creazionisti, e le loro argomentazioni fanno per lo più presa sugli illetterati, vittime dell'analfabetismo scientifico tuoi pari.
Ad maiora
Le tue cosiddette argomentazioni creazioniste hanno trovato una per una confutazione puntuale nei link che ho indicato, ma ormai sono abituato al fatto che, quando si parla di cose concrete, la gente si mette a questionare le intenzioni di chi discute, anziché le sue argomentazioni.
Per Lidia
Invece capire dovrebbe interessarti, altrimenti rischi che il tuo giudizio, che tu lo esprima o no, sia errato."...quello che fanno gli omosessuali e perchè, a me non importa un fico"
Naturalmente quello che tu pensi diventa rilevante qualora lo esprimi, perché nel caso di espressione verbale, contribuiresti a mantenere in circolo pregiudizi ascientifici, un po' come il razzista quando parla continua a mettere in circolo bugie basate sul razzismo."Dio come dice Polymetis molto elegantemente,a nessuno importa un fico di quello che penso io"
Il danno tra gli astanti che ascoltano un discorso omofobo è doppio se uno degli uditori è un giovane ragazzo gay, che rischia di introiettare dentro di sé un pregiudizio omofobo, un po' come gli Ebrei sotto il III Reich finivano per sentirsi davvero inferiori ed inaccettabili a se medesimi per i discorsi d'odio che udivano nella società antisemita in cui vivevano. Ciò comportò la nascita dell'odio degli ebrei per se stessi, su cui Lessing ha scritto un famoso libro, e similmente esiste l'omofobia interiorizzata, nata dai discorsi che i bambini gay sentono pronunciare dagli adulti che hanno attorno. Ogni parola d'odio ha un peso.
Ha fatto bene Achille ad esempio ha farti notare l'espressione da te utilizzata, cioè "stile di vita", che pare connotare l'omosessualità come una scelta al pari del tipo di moda d'abbigliamento che si voglia seguire. L'espressione non è affatto innocente, e utilizzandola si ispira della gente a ripeterla, così come tu a tua volta la utilizzi perché certamente l'hai sentita altrove. Ma quell'espressione non è affatto neutra, e veicola l'idea erronea che l'omosessualità sia una scelta consapevole, ed uno "stile" cui ci si potrebbe adeguare ma anche no.
L'omofobia non richiede certo reazioni scomposte. Anche il semplice senso di disgusto che si può provare vedendo un bacio gay può essere indice di una lieve omofobia indotta dalla cultura in cui si è cresciuti." Quando però si punta il dito accusando di FOBIA e quindi di essere psichicamente malata, gente che fobica non è, la cosa mi tocca eccome ed ho ancora, forse per poco, il diritto di esprimere il mio dissenso: tutto quì."
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
no no, dammi tempo, alle cose concrete sto preparando ampia e dettagliata risposta per la discussione che aprirò come ho messo insieme il tuttopolymetis ha scritto:
...ma ormai sono abituato al fatto che, quando si parla di cose concrete, la gente si mette a questionare le intenzioni di chi discute, anziché le sue argomentazioni.[/u]
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Neanche a me piace che si faccia un uso improprio della parola “omofobia”, però la somiglianza fra le mie posizioni e quelle di Lidia termina lì. Non mi piace che le parole vengano usate a casaccio. Mi disturba, per esempio, quando i giornalisti usano la parola “piromani” riferita a degli incendiari che non hanno nessuna mania e compiono i loro atti criminosi con piena intenzionalità. Allo stesso modo mi disturba sentir usare la parola “omofobia” in riferimento a comportamenti che con le fobie, quelle vere, non hanno nulla a che fare.
Coloro che discriminano le persone in base all’orientamento sessuale non soffrono di nessuna fobia, sono semplicemente persone che scelgono scientemente di seguire i propri pregiudizi invece di provare a metterli in discussione.
I pregiudizi in sé non sono una colpa, tutti ne abbiamo perché li abbiamo assorbiti in maniera inconsapevole, o quasi, dal nostro ambiente, tutti noi ne siamo in qualche misura influenzati. Succede poi che nella vita ci troviamo ad avere a che fare da vicino con persone che appartengono a quelle categorie contro cui anni di condizionamento ci avevano messo in guardia, a quel punto abbiamo la possibilità di scegliere: facciamo un tentativo consapevole di guardare la realtà che abbiamo davanti? La mettiamo a confronto con il nostro pregiudizio e lasciamo che sia la realtà a vincere? Oppure preferiamo non pensarci troppo e appiccicare a quelle persone le etichette che abbiamo ricevuto, già pronte per l’uso, dall’ambiente in cui siamo cresciuti?
Coloro che discriminano le persone in base all’orientamento sessuale non soffrono di nessuna fobia, sono semplicemente persone che scelgono scientemente di seguire i propri pregiudizi invece di provare a metterli in discussione.
I pregiudizi in sé non sono una colpa, tutti ne abbiamo perché li abbiamo assorbiti in maniera inconsapevole, o quasi, dal nostro ambiente, tutti noi ne siamo in qualche misura influenzati. Succede poi che nella vita ci troviamo ad avere a che fare da vicino con persone che appartengono a quelle categorie contro cui anni di condizionamento ci avevano messo in guardia, a quel punto abbiamo la possibilità di scegliere: facciamo un tentativo consapevole di guardare la realtà che abbiamo davanti? La mettiamo a confronto con il nostro pregiudizio e lasciamo che sia la realtà a vincere? Oppure preferiamo non pensarci troppo e appiccicare a quelle persone le etichette che abbiamo ricevuto, già pronte per l’uso, dall’ambiente in cui siamo cresciuti?
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Mi sbaglio, o nessuno (o quasi), ha almeno letto il testo della normativa in discussione?
Disposizioni in materia di contrasto dell’omofobia e della transfobia.
Art. 1.
1. All’articolo 3, della legge 13 ottobre 1975, n. 654, e successive modificazioni sono apportate le seguenti modifiche:
al comma 1, alle lettere a) e b) [Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell'attuazione della disposizione dell'articolo 4 della convenzione, è punito a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi] sono aggiunte le seguenti parole: “o fondati sull’omofobia o transfobia”;
al comma 3, primo periodo [È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi], dopo le parole “o religiosi” sono aggiunte le seguenti parole “ o fondati sull’omofobia o transfobia”.
2. Al Titolo del decreto legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito con modificazioni della legge 25 giugno 1993, n. 205 [Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, recante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa], dopo le parole “e religiosa” sono aggiunte le seguenti: “ovvero fondata sull’omofobia o transfobia”.
3. Alla rubrica dell’articolo 1, del decreto legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito con modificazioni della legge 25 giugno 1993, n. 205 [Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell’attuazione della disposizione dell’articolo 4 della convenzione, è punito: A) con la reclusione sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; B) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi], dopo le parole “o religiosi” sono aggiunte le seguenti: “ovvero fondati sull’omofobia o transfobia”.
Converrai però che il pregiudizio va comunque combattuto. Che lo si possa esprimere o no.Cogitabonda ha scritto: Coloro che discriminano le persone in base all’orientamento sessuale non soffrono di nessuna fobia, sono semplicemente persone che scelgono scientemente di seguire i propri pregiudizi invece di provare a metterli in discussione.
Basta però che non vediamo "pregiudizio" in qualsiasi parola si possa esprimere in maniera non "favorevole" alla causa omosessualemr-shadow ha scritto:Converrai però che il pregiudizio va comunque combattuto. Che lo si possa esprimere o no.Cogitabonda ha scritto: Coloro che discriminano le persone in base all’orientamento sessuale non soffrono di nessuna fobia, sono semplicemente persone che scelgono scientemente di seguire i propri pregiudizi invece di provare a metterli in discussione.
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!» (Mc10,51)
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Caro mr-shadow, se ci mettiamo a vedere tutte queste persone, la popolazione italiana dovrebbe estinguersi per quanti idioti ci sono....
parliamo di gente che nella migliore delle ipotesi ha passato una vita davanti ad una postazione di lavoro e quando và in pensione si finisce il tempo rimastogli a contare le macchine che passano seduti su una panchina davanti al bar o in piazza....
Il problema è che di leggi in Italia ce ne sono troppe, abbiamo i tribunali sommersi dalle sentenze civili e penali e non sò a quanti milioni di cause siamo arrivati....
Basta a vedere la legge sullo stolking e la relativa applicazione....
Purtroppo il problema è che sulla carta riporta tutto, ma quando poi si entra in tribunale per una causa sull'omofobia inizia tutta quella trafila di causa alle intenzioni, patteggiamenti e via dicendo....
Capisco che la questione di essere discriminati perchè gay, lesbiche o trans è veramente brutta, ma bisogna riformare l'efficacia delle leggi.....e cambiare la testa della nostra società....
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Purtroppo il problema è che sulla carta riporta tutto, ma quando poi si entra in tribunale per una causa sull'omofobia inizia tutta quella trafila di causa alle intenzioni, patteggiamenti e via dicendo....
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mr-shadow ha scritto:Eh, ma ragionando cosi basterebbe una sola legge sulla discriminazione, con le aggravanti del caso se necessarie, senza distinzioni tra omosessuali, neri, ebrei, disabili, etc. Il problema è che ognuno vuole la sua, a voler far intendere che discriminare la propria categoria è peggio che le altre.
La discriminazione spesso non viene percepita, neppure dai diretti interessati: più è radicata, meno è visibile.
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Wow! Intanto grazie.polymetis ha scritto:Per MisterlRisposta“Esiste per la teoria darwiniana possibilità di falsificazione della stessa tale che la stessa teoria possa essere identificata come scientifica sulla scorta di Popper?!”
http://www.talkorigins.org/indexcc/CA/CA211.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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«Chi è capace di una visione generale è dialettico, e chi non lo è, no», PLATONE, Repubblica VII,537 c.
Croce-via: un crocevia di croci.
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GRAZIE COGY...SEMPRE UN GRAN COMPLIMENTO SAPERE CHE...
...anche in minima parte sei daccordo con me.Cogitabonda ha scritto:Neanche a me piace che si faccia un uso improprio della parola “omofobia”, però la somiglianza fra le mie posizioni e quelle di Lidia termina lì. Non mi piace che le parole vengano usate a casaccio. Mi disturba, per esempio, quando i giornalisti usano la parola “piromani” riferita a degli incendiari che non hanno nessuna mania e compiono i loro atti criminosi con piena intenzionalità. Allo stesso modo mi disturba sentir usare la parola “omofobia” in riferimento a comportamenti che con le fobie, quelle vere, non hanno nulla a che fare.
Coloro che discriminano le persone in base all’orientamento sessuale non soffrono di nessuna fobia, sono semplicemente persone che scelgono scientemente di seguire i propri pregiudizi invece di provare a metterli in discussione.
I pregiudizi in sé non sono una colpa, tutti ne abbiamo perché li abbiamo assorbiti in maniera inconsapevole, o quasi, dal nostro ambiente, tutti noi ne siamo in qualche misura influenzati. Succede poi che nella vita ci troviamo ad avere a che fare da vicino con persone che appartengono a quelle categorie contro cui anni di condizionamento ci avevano messo in guardia, a quel punto abbiamo la possibilità di scegliere: facciamo un tentativo consapevole di guardare la realtà che abbiamo davanti? La mettiamo a confronto con il nostro pregiudizio e lasciamo che sia la realtà a vincere? Oppure preferiamo non pensarci troppo e appiccicare a quelle persone le etichette che abbiamo ricevuto, già pronte per l’uso, dall’ambiente in cui siamo cresciuti?
Io invece, che sono presuntuosa, leggendo quello che hai scritto ritengo che tu sia daccordo con moltissimo di quello che ho detto, tranne la parte riguardante i pregiudizi che NON HO nè HO MAI AVUTO.
Quello che temo io, è la discriminazione al contrario che neanche tanto nascostamente si profila all' orizzonte. Per tutto il resto, ognuno è libero e ognuno si libera da sè.
Ad esempio tacitandole dichiarandole "omofobe" senza sapere esattamente cosa si intende con il termine che troppo spesso viene utilizzato a sproposito soprattutto quando si parla del tema dei "matrimoni" e delle "adozioni"mr-shadow ha scritto:A me questa della discriminazione al contrario pare tanto una scusa di comodo. Ma su quali basi, di grazia, si potrebbero discriminare le persone......................... "normali".
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Penso che è realmente omofobo chi impone agli omosessuali di non poter essere tali o di non potersi sposare, non chi esprime una libera opinione personale basata non sulla intenzionale discriminazione, ovvero non sulla paura del diverso, o sull'odio o sui sentimenti personali ma sulla base di semplici constatazioni che derivano dalla cultura che si è assimilata. Mi spiego, un fervente credente cattolico che crede ai messaggi mariani così come quelli lanciati dalla chiesa cattolica, tutti contro la pratica dell'omosessualità e non contro l'omosessualità in sè, non può dirsi omofobo poiché è naturale che la sua opinione sia condizionata da tali pensieri ma lascia volentieri che gli omosessuali siano liberi di poter fare quello che vogliono. Personalmente come cattolica ritengo comunque che non sia giusto che un omosessuale non possa sposarsi, la discriminazione di qualunque tipo non può e non deve essere tollerata e va combattuta insieme alla disinformazione che è la causa prima della vera omofobia.
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Lizzy75 ha scritto:Penso che è realmente omofobo chi impone agli omosessuali di non poter essere tali o di non potersi sposare, non chi esprime una libera opinione personale basata non sulla intenzionale discriminazione, ovvero non sulla paura del diverso, o sull'odio o sui sentimenti personali ma sulla base di semplici constatazioni che derivano dalla cultura che si è assimilata. Mi spiego, un fervente credente cattolico che crede ai messaggi mariani così come quelli lanciati dalla chiesa cattolica, tutti contro la pratica dell'omosessualità e non contro l'omosessualità in sè, non può dirsi omofobo poiché è naturale che la sua opinione sia condizionata da tali pensieri ma lascia volentieri che gli omosessuali siano liberi di poter fare quello che vogliono. Personalmente come cattolica ritengo comunque che non sia giusto che un omosessuale non possa sposarsi, la discriminazione di qualunque tipo non può e non deve essere tollerata e va combattuta insieme alla disinformazione che è la causa prima della vera omofobia.
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Dunque dovresti discriminarti visto che discrimini chi discrimina.mr-shadow ha scritto:A mio (modestissimo) avviso, va discriminato chi discrimina. Senza distinzioni.
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lizzy ha toccato un punto importante....
Il problema non è (per usare un termine caro a poly) il plebeo che da del fro....bè avete capito, all'omosessuale......
Ma il ministro, che non gli permette di tutelarsi a livello legale, o di avere a disposizione delle leggi che gli permettono di stare vicino al compagno malato e di averne diritto anche a fronte di una famiglia che schifa il figlio gay.
All'offesa da strada, l'omosessuale può rispondere con l'offesa da strada....che a mio avviso è cosa molto più efficace che il giudice e le vaccate giudiziarie per aggressione verbale che poi non portano a nulla.....
Ma se l'omosessuale di turno, vedi il caso di Lucio Dalla e del suo compagno, muore, o si trova in ospedale o in una casa di cura, i famigliari possono metterlo alla porta o fuori casa con tanto di sorrisino ipocrita stampato sulla faccia da c..o
Quindi i veri omofobi sono chi hanno potere di risolvere o limitare certe situazioni cruciali ed importanti, e non lo fà per compiacere una frangia bigotta, che forse la sera si trastulla con i trans ma non lo dice, o che ha un figlio omosessuale e se ne vergogna....
L'offesa da strada lascia il tempo che trova, ma l'immobilismo e l'ineguaglianza della legge sono le cose che ti complicano la vita....
Il problema non è (per usare un termine caro a poly) il plebeo che da del fro....bè avete capito, all'omosessuale......
Ma il ministro, che non gli permette di tutelarsi a livello legale, o di avere a disposizione delle leggi che gli permettono di stare vicino al compagno malato e di averne diritto anche a fronte di una famiglia che schifa il figlio gay.
All'offesa da strada, l'omosessuale può rispondere con l'offesa da strada....che a mio avviso è cosa molto più efficace che il giudice e le vaccate giudiziarie per aggressione verbale che poi non portano a nulla.....
Ma se l'omosessuale di turno, vedi il caso di Lucio Dalla e del suo compagno, muore, o si trova in ospedale o in una casa di cura, i famigliari possono metterlo alla porta o fuori casa con tanto di sorrisino ipocrita stampato sulla faccia da c..o
Quindi i veri omofobi sono chi hanno potere di risolvere o limitare certe situazioni cruciali ed importanti, e non lo fà per compiacere una frangia bigotta, che forse la sera si trastulla con i trans ma non lo dice, o che ha un figlio omosessuale e se ne vergogna....
L'offesa da strada lascia il tempo che trova, ma l'immobilismo e l'ineguaglianza della legge sono le cose che ti complicano la vita....
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COME CATTOLICA, FORSE DOVRESTI INTERROGARTI UN PÒ...
...sul tuo ritenere che un omosessuale possa sposarsi. E ti faccio notare una volta di più, che anche tu continui a usare il temine OMOFOBO E OMOFOBIA, che purtroppo dai che ti ridai è entrato, a sproposito.Personalmente come cattolica ritengo comunque che non sia giusto che un omosessuale non possa sposarsi, la discriminazione di qualunque tipo non può e non deve essere tollerata e va combattuta insieme alla disinformazione che è la causa prima della vera omofobia.
SCUSA SE ESISTIAMO ANCHE NOI...
...poveri cristi terra, terra, spero che ci venga permesso di respirare almeno quello liberamente. Meno male che ci sono le aquile come te che dalle loro postazioni elevate vedono e redimono le umane miserie.deliverance1979 ha scritto:Caro mr-shadow, se ci mettiamo a vedere tutte queste persone, la popolazione italiana dovrebbe estinguersi per quanti idioti ci sono....
parliamo di gente che nella migliore delle ipotesi ha passato una vita davanti ad una postazione di lavoro e quando và in pensione si finisce il tempo rimastogli a contare le macchine che passano seduti su una panchina davanti al bar o in piazza....
Ma guarda quanta tolleranza e umiltà da chi chiede accoglienza per tutti!!! A quando offrire a tutti quei poveracci che si sono rotti la schiena e anche altro alla postazione di lavoro mentre tu ti libravi nei cieli del sapere forse anche mantenuto da uno di questi poveri idioti, un bel giro di Nembutal e levarli tutti dai piedi? Veramente ritieni che costoro non siano in grado di giudicare? Hai mai sentito parlare della sapienza del cuore? Si può giudicare anche essendo rimasti incatenati al pezzo tutta la vita e guardando le macchine che passano. Forse che il buon senso e l' esperienza non contano?
Veramente me ne impippo di tutti questi sterili discorsi e,fino alla fine dei miei giorni, voglio rivendicare il mio diritto di chiamare m.e.r.d.a la m.e.r.d.a quando ne pesto una e lascio a tutti quelli come te il piacere di sacramentare per avere pestato una deiezione.
Intanto seduta a contar le macchine, aspetto di vedere il risultato di tutta questa ingegneria sociale e dove ci porterà.
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Infatti, credo che sarebbe doveroso cercare di capire quello che fanno e perché lo fanno. Altrimenti si corre il rischio di emettere dei (pre)giudizi, proprio perché non si conosce e non si capisce la realtà di cui si discute. Come ho già osservato, anche il fatto che si parli di "stile di vita" per riferirsi alla condizione omosessuale, rivela secondo me che non si è capito molto di tale realtà. L'omofobia esiste, così come esiste il razzismo, il pregiudizio, la discriminazione, e tante altre forme di intolleranza. Solo che difficilmente qualcuno ammette di essere omofobo, razzista, intollerante, ecc. La colpa è degli altri, "che sono diversi"...polymetis ha scritto:Per Lidia
Invece capire dovrebbe interessarti, altrimenti rischi che il tuo giudizio, che tu lo esprima o no, sia errato."...quello che fanno gli omosessuali e perchè, a me non importa un fico"
Mi viene in mente la battuta: "Io non sono razzista, sono loro che sono negri", che si potrebbe adattare in "io non sono omofobo, sono loro che sono froci..."
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Veramente cara Lidia io vengo dalla gavetta, a 14 anni ho iniziato a fare l'imbianchino, non ho fatto l'università ma scuole professionali, il primo PC me lo sono comprato a 16 anni lavorando come stagionale in un supermercato a 67 ore settimanali, (ora distribuiscitele tu e vedi che media giornaliera esce), sono ritornato a fare l'imbianchino per 3 anni, ho lavorato in una fabbrica di serigrafia (bel lavoro e molto creativo, lo rimpiango per molti aspetti) ed ora sono statale, ovvero un parassita della società....cosi ti risparmio anche la battuta.....
I miei genitori pur essendo entrambi figli unici e troppo interessati a far satellitare il mondo intorno a loro non mi hanno comprato il motorino a 14 anni come tutti gli altri miei coetanei, o la macchina a 18.....
Non mi hanno mandato all'università, anzi velatamente mi hanno anche scoraggiato....visto che secondo loro non sono mai stato uno scienziato a scuola....
Non continuo con altri spaccati della mia vita altrimenti annoierei gli altri del forum.....
Quindi se permetti sò riconoscere la gente idiota che più di quello non è perchè è limitata, semplicemente perchè per 7-8 anni della mia vita ci ho passato 8 ore giornaliere....
Una persona intelligente ed aperta lo è anche con la terza elementare....
E visto che hai detto che sono intollerante, si, lo sono con gli ottusi e gli idioti, con la gente che come motto ha "non cambierò mai veduta" nonostante le dimostrazioni contrarie...
Ho conosciuto diversi gay, guarda caso tutti con una spiccata sensibilità....ed estro....
Ho lavorato con extracomunitari che oltre ad essere di coltello avevano una volontà d'animo e forza di emergere che sembravano una divisione panzer.....
e conosco molti italiani terra terra che frustrati nella loro esistenza e noiosa vita, pontificano e sputano sentenze offensive sui diversi che molte volte sono meglio di loro, in un fare da finto borghese annoiato quanto poi sono dei poveri morti di fame che giocano a fare i ricchi ed i vissuti.....
scusate il semi OT ma qualche sassolino me lo sono dovuto togliere.....
I miei genitori pur essendo entrambi figli unici e troppo interessati a far satellitare il mondo intorno a loro non mi hanno comprato il motorino a 14 anni come tutti gli altri miei coetanei, o la macchina a 18.....
Non mi hanno mandato all'università, anzi velatamente mi hanno anche scoraggiato....visto che secondo loro non sono mai stato uno scienziato a scuola....
Non continuo con altri spaccati della mia vita altrimenti annoierei gli altri del forum.....
Quindi se permetti sò riconoscere la gente idiota che più di quello non è perchè è limitata, semplicemente perchè per 7-8 anni della mia vita ci ho passato 8 ore giornaliere....
Una persona intelligente ed aperta lo è anche con la terza elementare....
E visto che hai detto che sono intollerante, si, lo sono con gli ottusi e gli idioti, con la gente che come motto ha "non cambierò mai veduta" nonostante le dimostrazioni contrarie...
Ho conosciuto diversi gay, guarda caso tutti con una spiccata sensibilità....ed estro....
Ho lavorato con extracomunitari che oltre ad essere di coltello avevano una volontà d'animo e forza di emergere che sembravano una divisione panzer.....
e conosco molti italiani terra terra che frustrati nella loro esistenza e noiosa vita, pontificano e sputano sentenze offensive sui diversi che molte volte sono meglio di loro, in un fare da finto borghese annoiato quanto poi sono dei poveri morti di fame che giocano a fare i ricchi ed i vissuti.....
scusate il semi OT ma qualche sassolino me lo sono dovuto togliere.....
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
Johann Wolfgang von Goethe
Presentazione
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SE "STILE DI VITA" DA ORIGINE A TANTI FRAINTENDIMENTI...
...posso esprimermi anche in modo più esplicito, ma purtroppo sempre mutuato dal linguaggio, l' italiano, così come ci è stato insegnato. Non ho ancora coniato espressioni originali di mia propria produzione. Eppoi voglio sapere perche non avrei capito e avrei bisogno di capire "quello che fanno e perchè"? chi dice che io non lo sappia? Quello che sembra a me è che non importa niente di quello che penso però mi si vuole convincere a tutti i costi che una certa cosa sia buona e giusta. Lo dico per l'ultima volta: SO cosa succede fra due persone dello stesso sesso e SO anche perchè e per come e per me sono sempre stati fatti privati tra due individui sperabilmente adulti e consenzienti.Da li ad approvarlo, ce ne corre. E nessuno può costringermi a farlo: neanche chiamandomi OMOFOBA o razzista o entrambe, cercando così di ficcarmi in un angolo.Achille Lorenzi ha scritto:Infatti, credo che sarebbe doveroso cercare di capire quello che fanno e perché lo fanno. Altrimenti si corre il rischio di emettere dei (pre)giudizi, proprio perché non si conosce e non si capisce la realtà di cui si discute. Come ho già osservato, anche il fatto che si parli di "stile di vita" per riferirsi alla condizione omosessuale, rivela secondo me che non si è capito molto di tale realtà. L'omofobia esiste, così come esiste il razzismo, il pregiudizio, la discriminazione, e tante altre forme di intolleranza. Solo che difficilmente qualcuno ammette di essere omofobo, razzista, intollerante, ecc. La colpa è degli altri, "che sono diversi"...polymetis ha scritto:Per Lidia
Invece capire dovrebbe interessarti, altrimenti rischi che il tuo giudizio, che tu lo esprima o no, sia errato."...quello che fanno gli omosessuali e perchè, a me non importa un fico"
Mi viene in mente la battuta: "Io non sono razzista, sono loro che sono negri", che si potrebbe adattare in "io non sono omofobo, sono loro che sono froci..."
INSOMMA NON PROPRIO INTOLLERANTE...SOLO UN POCHINO.
E visto che hai detto che sono intollerante, si, lo sono con gli ottusi e gli idioti, con la gente che come motto ha "non cambierò mai veduta" nonostante le dimostrazioni contrarie...
...e solo con gli ottusie gli idioti che, guarda caso, sono quelli che non la pensano come te.
Non c'è più niente da aggiungere.
...e solo con gli ottusie gli idioti che, guarda caso, sono quelli che non la pensano come te.
Non c'è più niente da aggiungere.
Cara lidia, giusto per essere chiara concordo con te sul fatto che sia abusato troppo spesso e a sproposito il termine omofobia e infatti ho voluto fare dei distinguo tra chi è veramente omofobo e chi non lo è. Mentre non concordo per quello che concerne la prima parte del tuo quotato, e cioè il mio ritenere che un omosessuale sia libero di sposarsi ciononostante sia cattolica. Ritengo che non conta il mio giudizio personale in quanto può darsi anche che non condivida come te, non lo so nemmeno io, perché non ho tutte le certezze. Conta invece il fatto che non sia violata la libertà decisionale della persona, e credo che questo sia la base dell’insegnamento fondato appunto sul rispetto reciproco, dell’uguaglianza e dell’amore tra tutti gli individui. Le imposizioni ai gay di non sposarsi in quanto ritenuti non adatti o idonei a farlo questo secondo il giudizio degli etero, sono come il razzismo degli ebrei e dei neri. E’ come se dicessimo in base ad un metro di giudizio dettato da qualcuno che lo ha imposto che i neri non possano sposarsi con i bianchi, o che gli ebrei non possano sposarsi con altri di diversa religione. O ancora per fare degli esempi ridicoli, che una persona con i capelli biondi non possa sposarsi con un'altra con i capelli neri. Voglio dire che se un gay si trova ad esserlo tale per una condizione innata e non una scelta, c’è da chiedersi perché deve privarsi di qualcosa che per il gay è naturale e che dobbiamo imporlo solo in base ad una nostra preferenza personale dettata dal nostro credo o dalla nostra cultura? CiaoLidia ha scritto:Personalmente come cattolica ritengo comunque che non sia giusto che un omosessuale non possa sposarsi, la discriminazione di qualunque tipo non può e non deve essere tollerata e va combattuta insieme alla disinformazione che è la causa prima della vera omofobia.
- deliverance1979
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Non banalizzare il contesto, sai a cosa mi riferisco.
In molti aspetti della vita c'è il bianco ed il nero a risolvere una situazione.
In altri aspetti c'è il grigio dove i vari talenti o inettitudini indicano la strada del successo, del fallimento e della mediocrità....
Quando si parla di omofobia, di leggi, alla fine un giudice che emette una sentenza, o condanna o assolve, eccetto la nota prassi della prescrizione italiota....
Quindi in determinati contesti a prescindere da quanto la legge sia contorta o meno, non è che esistono mille modi diversi di vedere la cosa...
Possiamo discutere sulle cause dell'omosessualità, se è una variazione genetica, una questione psicologica, uno scompenso ormonale, un trauma subito, o diverse di queste insieme......
Ma quando si parla di legge, li bisogna essere chiari....
la cosa migliore sarebbe una legge che tiene conto di studi scientifici, psicologici e sociali inerenti l'omosessualità, cosi da poter fare delle leggi che non solo tutelino gli omosessuali, ma facciano capire agli omofobi chi hanno di fronte...
In molti aspetti della vita c'è il bianco ed il nero a risolvere una situazione.
In altri aspetti c'è il grigio dove i vari talenti o inettitudini indicano la strada del successo, del fallimento e della mediocrità....
Quando si parla di omofobia, di leggi, alla fine un giudice che emette una sentenza, o condanna o assolve, eccetto la nota prassi della prescrizione italiota....
Quindi in determinati contesti a prescindere da quanto la legge sia contorta o meno, non è che esistono mille modi diversi di vedere la cosa...
Possiamo discutere sulle cause dell'omosessualità, se è una variazione genetica, una questione psicologica, uno scompenso ormonale, un trauma subito, o diverse di queste insieme......
Ma quando si parla di legge, li bisogna essere chiari....
la cosa migliore sarebbe una legge che tiene conto di studi scientifici, psicologici e sociali inerenti l'omosessualità, cosi da poter fare delle leggi che non solo tutelino gli omosessuali, ma facciano capire agli omofobi chi hanno di fronte...
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Questo è più completo.
Interessante anche il discorso con cui Benigni introduce la lettera di Wilde.
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