Le dottrine degli Avventisti simili a quelle dei TdG

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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Nello
Considerare ciascun giorno creativo non come un giorno di 24 ore ma come un periodo molto più lungo, di migliaia di anni, concorda meglio con le testimonianze geologiche.
Per i TdG, il giorno creativo dura 7000 anni, infatti nel 1975 settembre/ottobre (famosissimo anno) scadevano i 6000 anni dalla creazione di Adamo che sommati ai 1000 anni del regno millenario facevano 7000, dunque la creazione per i TdG è durata 42.000 anni più i 7000 da Adamo alla fine del millennio.
Questo è ciò che dicono.
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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Achille
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Messaggio da Achille »

Franco Coladarci ha scritto:Per i TdG, il giorno creativo dura 7000 anni, infatti nel 1975 settembre/ottobre (famosissimo anno) scadevano i 6000 anni dalla creazione di Adamo che sommati ai 1000 anni del regno millenario facevano 7000, dunque la creazione per i TdG è durata 42.000 anni più i 7000 da Adamo alla fine del millennio.
Questo è ciò che dicono.
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http://www.infotdgeova.it/dottrine/data.php" onclick="window.open(this.href);return false;
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

In effetti, anche se cominciano a non parlare più degli anni creativi, il danno maggiore fu proprio a ridosso del 1975, e proprio questo cavallo di battaglia a spinto molti a entrare nell'organizzazione, evidentemente da qualche anno hanno capito che non era il caso di insistere su tale credenza.
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Messaggio da nello80 »

Franco Coladarci ha scritto:Nello
Considerare ciascun giorno creativo non come un giorno di 24 ore ma come un periodo molto più lungo, di migliaia di anni, concorda meglio con le testimonianze geologiche.
Per i TdG, il giorno creativo dura 7000 anni, infatti nel 1975 settembre/ottobre (famosissimo anno) scadevano i 6000 anni dalla creazione di Adamo che sommati ai 1000 anni del regno millenario facevano 7000, dunque la creazione per i TdG è durata 42.000 anni più i 7000 da Adamo alla fine del millennio.
Questo è ciò che dicono.
Franco
Ciao Franco, stavo con il telefono quindi non mi sono potuto soffermare sui dettagli, ma con il post che ho inserito, ho voluto fare una precisazione alla tua considerazione sulle similitudini e differenze tra TDG e Avventisti, infatti tu hai detto:
Credono entrambi alla creazione del mondo in sei giorni letterali (anche se per gli avventisti l’argomento è oggetto di discussione)
Quindi, ho voluto solo precisare che per i TDG i sei giorni non sono letterali (giorni di 24 ore), ma sono intesi come un periodo di tempo.
Riguardo al fatto che il CD dice che i giorni sono di 7000 anni cadauno, questo è vero, ma è riportato solo in pubblicazioni datate, mentre in quelle più recenti parla solo come di un "periodo di tempo" il quale sicuramente non è letterale ossia di 24 ore.
Che zitto zitto abbia cambiato intendimento?
Non ne sono sicuro, ma può essere così!
Cmq ti allego un copia/incolla dell'opuscolo: La vita: opera di un creatore?
*** lc pp. 24-27 La scienza e la Genesi ***
Quanto durarono i giorni creativi?
Che dire della durata dei giorni creativi? Furono di 24 ore letterali? Secondo alcuni, dal momento che Mosè, lo scrittore della Genesi, in seguito menzionò il giorno che fece seguito ai sei giorni creativi come modello per stabilire il sabato settimanale, ciascun giorno creativo deve essere stato di 24 ore letterali. (Esodo 20:11) La Genesi sostiene questo ragionamento?
No, non lo sostiene. Il fatto è che il termine ebraico tradotto “giorno” può essere usato in riferimento a unità di tempo di varia durata, non solo a un periodo di 24 ore. Per esempio, riassumendo l’opera creativa di Dio, Mosè parla di tutti e sei i giorni creativi come di un solo giorno. (Genesi 2:4) Inoltre il primo giorno creativo “Dio chiamava la luce Giorno, ma chiamò le tenebre Notte”. (Genesi 1:5) In questo caso solo una parte delle 24 ore è definita “giorno”. Di sicuro, nelle Scritture non ci sono elementi per affermare in modo arbitrario che i giorni creativi fossero di 24 ore ciascuno.
Allora quanto durarono? La Bibbia non lo dice; ad ogni modo, i capitoli 1 e 2 della Genesi indicano che si trattò di periodi di tempo piuttosto lunghi.
Sei periodi creativi
Mosè scrisse il libro in ebraico e lo scrisse dal punto di vista di un osservatore sulla terra. Tenere conto di questi due fattori, oltre a sapere che l’universo esisteva prima dell’inizio dei periodi (o giorni) creativi, consente di fare chiarezza sulle perplessità che sono state sollevate intorno al racconto della creazione. Perché?
Da un’attenta analisi della Genesi emerge che gli eventi iniziati durante un “giorno” proseguirono il “giorno” o i “giorni” successivi. Prima che iniziasse il primo “giorno”, per esempio, il sole esisteva già, ma per qualche motivo la luce emessa non poteva raggiungere la superficie terrestre, forse a causa di fitte nubi. (Giobbe 38:9) Durante il primo “giorno” questa barriera iniziò ad aprirsi, permettendo alla luce diffusa di penetrare l’atmosfera.
Il secondo “giorno” evidentemente l’atmosfera continuò a schiarirsi creando una separazione tra le fitte nubi di sopra e il mare di sotto. Il quarto “giorno” l’atmosfera si era schiarita al punto da far comparire il sole e la luna “nella distesa dei cieli”. (Genesi 1:14-16) In altre parole, dal punto di vista di un osservatore sulla terra, il sole e la luna iniziarono a essere visibili. Questi avvenimenti ebbero luogo gradualmente.
Secondo il racconto della Genesi inoltre, man mano che l’atmosfera continuava a schiarirsi, il quinto “giorno” iniziarono a comparire creature volatili, fra cui insetti e creature dotate di membrane alari.
La narrazione biblica non esclude che alcuni dei principali eventi di ciascun giorno, o periodo creativo, siano avvenuti gradualmente e non istantaneamente, e che alcuni di essi siano addirittura proseguiti nei giorni creativi successivi.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Messaggio da Achille »

|cocco| ha scritto:Purtroppo il sito che indichi non è un pilastro nella dissertazione sull'avventismo per come lo vuoi pubblicizzare. Purtroppo sarò un po' vago perchè non ho ne tempo ne voglia di fare ricerche sulle fonti che analizzai anni fa in quel sito. Un sito di dissertazione deve essere preciso altrimenti rischia di essere attaccato e di perdere di affidabilità pur mostrando argomenti su cui riflettere. Io ricordo di avere letto un argomento che tentava di distruggere la dottrina della porta chiusa di Ellen White, scritto da Dirk Anderson che fece un ottimo lavoro ma che ebbe in questo lavoro dei grandi limiti. Ricordo che aveva dato un'interpretazione indicando citazioni di Ellen White inserite in ordine cronologico di stesura e che intendeva dimostrare come si fosse evoluto il pensiero nei 6-7 anni che seguirono il 1844 in cui gli avventisti ritenevano che la porta della salvezza fosse chiusa (per il mondo). Nella sua analisi l'autore escludeva però delle citazioni che avrebbero cambiato il senso alla sua interpretazione, che furono poi utilizzate da un esponente della chiesa avventista che inserendole in un ulteriore articolo in risposta davano un quadro diverso. Scrissi a Dirk Anderson su quelle citazioni omesse che apparivano nell'altro articolo e non negò liquidandomi che quello rimaneva però il suo pensiero e la sua interpretazione su quel tempo. Tutto questo ovviamente non intacca ciò che credo sulla White e cioè che per me è tutt'altro che un profeta.
Non posso esprimermi in merito, non conoscendo gli scritti di cui parli.
Però tutto questo mi fa venire in mente il modo in cui i TdG reagiscono alle critiche degli "oppositori": possono esserci studi in cui si analizzano certi insegnamenti della WTS .- fra l'altro anche i TdG parlano di "porte aperte" e di "porte chiuse" ( http://www.infotdgeova.it/modifiche/porte.php" onclick="window.open(this.href);return false; ) - e questi studi possono essere estremamente precisi, corretti e documentati; tuttavia alcuni TdG, apologeti del "geovismo", cercano di stravolgere e di rigettare anche le analisi più oggettivamente fondate, facendo credere che gli "oppositori" non siano stati corretti. Non so se questo è qualcosa che accade anche per quanto riguarda le critiche agli Avventisti.
Comunque il sito http://www.ellenwhiteexposed.com" onclick="window.open(this.href);return false; è piuttosto interessante, ed evidentemente anche "scomodo", visto che hanno cercato di farlo chiudere.

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Messaggio da nello80 »

Adesso ho letto il link di Achille, e in effetti è come avevo pensato io.
Non parla più di 7000 anni, ma parla di un "imprecisato periodo di tempo", il quale si lascia intendere che tecnicamente potrebbe anche essere di 7000 anni.
Il solito modo di "dire ma non dire" che hanno sbagliato!

Penso solo: "Cosa sarebbe successo se in passato qualche tdg avesse detto di non credere alla fanta-boiata del giorno creativo dalla durata di 7000?"
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Messaggio da Achille »

nello80 ha scritto:Adesso ho letto il link di Achille, e in effetti e come avevo pensato io.
Non parla più di 7000 anni, ma parla di un imprecisato periodo di tempo, il quale potrebbe anche essere di 7000 anni.
Il solito modo di "dire a non dire" che hanno sbagliato!

Penso solo: "Cosa sarebbe successo se in passato qualche tdg avesse detto di non credere alla fanta-boiata del giorno creativo dalla durata di 7000?"
Nulla di nuovo sotto il sole. Intanto bisogna credere anche a ciò che è in-credibile. Poi, quando il CD cambia idea, ammettendo quello che tutti ammettono magari da secoli, bisogna immediatamente adeguarsi alla "nuova" verità. :triste:
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Nello
In effetti è giusto quello che hai scritto.

Tieni in considerazione che mi riferisco agli anni antecedenti il 1975, la credenza di giorni creativi di 7000 anni cadauno, ora oggetto di un forte martellamento, grazie a questa cronologia la WT ha indotto le persone (le quali a quel tempo non vi era un'informazione come l'abbiamo oggi) ad aderire, causa "l'Imminente" entrata del millennio, era quel periodo di febbrile attesa, della fine, in quanto proprio a motivo della suddetta cronologia il tempo praticamente era terminato, come d'altra parte è successo ai primi cristiani. (1° Tessalonicesi).

Interessante anche il sito citato da Achille.
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Messaggio da francoleg »

Franco Coladarci ha scritto:
Aspetti differenti con i TdG

Gli Avventisti credono alla Trinità
Per i TdG esiste solo Geova come Dio

Credono alla divinità di Gesù Cristo (vero uomo e vero Dio)
Per i TdG l’arcangelo Michele è il Cristo, quindi un uomo come tanti.
C'è da precisare che gli Avventisti, pur credendo alla divinità di Gesù Cristo, credono anche che Gesù, prima di incarnarsi, era l'arcangelo Michele! Dicono questo però senza sminuire la natura divina di Cristo. Cioè non credono che Gesù sia una creatura come sostengono i tdg. Michele, quindi, sarebbe uno dei tanti titoli applicati al Figlio di Dio.
"A quale generazione si riferiva Gesù? Alla generazione di persone in vita nel 1914. I rimanenti di quella generazione saranno ancora in vita quando verrà la fine di questo sistema malvagio." (Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, 1982, p. 154)
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Francoleg
C'è da precisare che gli Avventisti, pur credendo alla divinità di Gesù Cristo, credono anche che Gesù, prima di incarnarsi, era l'arcangelo Michele! Dicono questo però senza sminuire la natura divina di Cristo. Cioè non credono che Gesù sia una creatura come sostengono i tdg. Michele, quindi, sarebbe uno dei tanti titoli applicati al Figlio di Dio.
Anche se attribuiscono il nome Michele in effetti ne accettano la sua divinità, come seconda persona della Trinità, anche se, con la sua morte si aprirebbe un problema legato alla natura e alla questione dell'anima.
Franco
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Messaggio da Achille »

|cocco| ha scritto:Forse Achille ti riferisci alla frangia del laicismo più conservatore, che prende gli scritti della White per oro colato e che quindi si trova ad avere una grande avversione per la dirigenza della Chiesa Cattolica il cui papato secondo la White rappresenta la bestia che sorge dal mare di Apocalisse 13. Molti sudamericani e centramericani mi accorgo avere un'antagonismo verso tale Chiesa. In realtà si tratta della frangia occupata da bassa e forse media cultura che spesso è anche la più estremista. Tuttavia come se avessero capito che le cose siano diverse non vedo porre un grande accento su questi aspetti nell'ambito della dirigenza avventista che invece spesso intrattiene rapporti con membri del clero cattolico.Purtroppo la frangia conservatrice prevale nell'affermare la propria identità avventista, tacciando la fascia più liberale di essersi secolarizzati.
Ma è vero che gli Avventisti credono che "la grande Babilonia" dell'Apocalisse sia la Chiesa Cattolica, e che il "marchio della bestia" sarà il tentativo, orchestrato da tale chiesa, di imporre a tutti l'osservanza della domenica al posto del sabato? Se esistono insegnamenti ufficiali di questo genere, credo che non si possa parlare semplicemente di "frange estremiste", e credo anche che l'odio viscerale che certi avventisti che ho conosciuto manifestano verso la chiesa cattolica, considerata "strumento di Satana", sia molto simile, anche in questo caso, al modo in cui i TdG considerano tale chiesa.

In merito alla questione sabato/domenica e marchio della bestia: http://www.lanuovavia.org/avventisti_3.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Interessante anche questa pagina:

http://www.lanuovavia.org/avventisti_6.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Mi va venire in mente certe "illuminazioni esegetiche" di Russell:

http://www.infotdgeova.it/storia/russell.php" onclick="window.open(this.href);return false;

:conf:
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Messaggio da Mario70 »

Franco Coladarci ha scritto:Francoleg
C'è da precisare che gli Avventisti, pur credendo alla divinità di Gesù Cristo, credono anche che Gesù, prima di incarnarsi, era l'arcangelo Michele! Dicono questo però senza sminuire la natura divina di Cristo. Cioè non credono che Gesù sia una creatura come sostengono i tdg. Michele, quindi, sarebbe uno dei tanti titoli applicati al Figlio di Dio.
Anche se attribuiscono il nome Michele in effetti ne accettano la sua divinità, come seconda persona della Trinità, anche se, con la sua morte si aprirebbe un problema legato alla natura e alla questione dell'anima.
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Cavoli! A questo non ci avevo pensato, quindi se il figlio di Dio non ha un'anima immortale, anche per loro si parla di ricreazione del figlio di Dio?
Hanno quindi lo stesso problema dei tdg nella continuità della persona del Figlio sia quando divenne uomo che quando resuscitó?
Insomma per tre giorni Dio il Figlio non esistette? Cosa accettano del concilio di Calcedonia?
Non ho mai affrontato questo tema con gli avventisti...
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da Achille »

Sito in inglese che affronta la stessa tematica:

http://www.jwfacts.com/watchtower/simil ... entist.php" onclick="window.open(this.href);return false;

«La maggior parte degli insegnamenti primari sono gli stessi della Torre di Guardia, la differenza fondamentale è che gli Avventisti del Settimo Giorno in genere credono al sabato e alla Trinità, mentre i Testimoni di Geova no. Gli Avventisti del Settimo Giorno sono rinomati per i loro elevati standard morali e l'impatto positivo sulla società, attraverso scuole, ospedali e associazioni di beneficenza. Rifiutano di andare in guerra, ma fanno il servizio militare non armato, come facevano i membri della Società Torre di Guardia durante la prima guerra mondiale».

La traduzione automatica:

http://translate.google.it/translate?sl ... entist.php" onclick="window.open(this.href);return false;

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Messaggio da Achille »

Per allargare un po' il discorso: "Religioni simili ai TdG"

http://translate.google.it/translate?sl ... nesses.php" onclick="window.open(this.href);return false;

(traduzione automatica).

Interessante la tabella riportata nella pagina, introdotta con queste parole:

«Uno sguardo alla tabella seguente mostra che le dottrine fondamentali della Trinità, anima, salvezza, profezie sui tempi e morale sono quasi le stesse per tutte e quattro le religioni che hanno avuto inizio in un momento simile, prendendo a prestito idee simili da persone simili».
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Messaggio da Giovanni64 »

Negli ultimi interventi sono state richiamate varie cose che, a mio avviso, trovano spiegazione nel fatto che Russell non solo agisce nell'ambito generico del protestantesimo ottocentesco americano, ma si forma, "religiosamente" parlando, e in maniera più specifica e diretta, proprio sotto maestri avventisti. La matrice religiosa di Russell è quindi chiarissima. Il fatto che poi Russell non sarà più d'accordo con i suoi molto più anziani maestri, su alcuni punti, è una cosa normalissima in un ambiente in cui, il singolo più intraprendente, appena poteva, si metteva in proprio. Russell sarà in contrasto anche con se stesso, e Rutherford con se stesso e con Russell e così via ma ciò non vuol dire che non sia possibile individuare una chiara matrice comune.
Se i tdg possono dire che Russell "fu potentemente impiegato da Geova nel periodo in cui si ripristinavano basilari verità bibliche fra i veri adoratori di Dio sulla terra", allora potrebbero dire anche che Geova impiegò potentemente, a tale scopo, anche e soprattutto coloro che "costruirono" Russell e cioè, ad esempio, Jonas Wendell e George Storrs. Naturalmente non hanno alcuna convenienza a farlo e nessuna convenienza hanno, a tale riguardo gli Avventisti. Ciascuno, come è ovvio, tiene a distinguere bene il proprio marchio. Anzi, come dicevo, all'avversario, anche e talvolta soprattutto all'avversario ex-amico, viene riservato il marchio della bestia. Ma comunque non si insultano reciprocamente, dicono loro, perché sono parole della Bibbia e siccome loro utilizzano parole della Bibbia lo possono fare. Pazzesco!
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Le ramificazioni nei protestanti sono innumerevoli, ciò è dovuto ad almeno in vari aspetti i quali sono comuni a tutti.

Le chiese protestanti non hanno la successione apostolica, manca quindi di legittimazione.

Fondano la loro dottrina sulla sola Fede, è vero che la fede è fondamentale, ma la medesima ne viene evidenziata dalle opere,
Matteo 7
22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.
Il fatto di avere la “Fede” ma di operare iniquità rende senza valore la fede, ciò è espresso anche da Giacomo (personaggio alquanto scomodo)
Giacomo 2
14 Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16 e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? 17 Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa.
Da ciò si comprende che la fede con le opere sono in stretta simbiosi, non si può separare l’una se non a discapito dell’altra.

I protestanti hanno una libera interpretazione delle scritture.
Ciò ha portato ad una frammentazione del protestantesimo, in una miriadi di gruppi, i quali ognuno afferma la giustezza della sua interpretazione.
Tale interpretazione a permesso una suddivisione del protestantesimo in varie fasce.
Gli Avventisti come i Testimoni di Geova appartengono di fatto al terzo protestantesimo, ma per avere una visione più dettagliata del perché di questa metamorfosi è interessante ciò che ci dice Massimo Introvigne nel suo libro “I protestanti, elledici, 1998”


Sotto nome di " protestantesimo" vengono rubricate un gran numero di denominazioni o comunità.
Nel 1991 si contavano 21.104 diverse denominazioni che potevano essere considerate "protestanti", il cui numero si accresceva in ragione di 5 alla settimana.
Alcuni tentativi di definizione del mondo protestante presuppongono la possibilità di distinguere in modo molto stretto tra Riforma storica, da cui nasce il protestantesimo, e Riforma radicale, da cui nascono diverse famiglie di movimenti religiosi.

Possiamo individuare tre caratteristiche fondamentali del protestantesimo:
A. Il modo di elaborazione della verità religiosa (cioè il principio epistemologico del protestantesimo) insiste sulla Sola Scriptura, sulla Bibbia come solo autorità in materia di fede e di vita ecclesiale. Questa opzione è peraltro aperta a sviluppi molto diversi: a causa del principio di sola scrittura il protestantesimo è un fondamentalismo, ma nello stesso tempo, per la sua insistenza sul libero esame e il rifiuto di ogni magistero ecclesiastico, è un liberalismo.
B. Dal punto di vista dell'esperienza religiosa (cioè del principio antropologico), il protestantesimo privilegia l'esperienza individuale del credente rispetto all'inserimento in una comunità strutturata e gerarchica.
C. Dal punto di vista del modo di costruzione dell'autorità (cioè del suoprincipio sociologico), il protestantesimo si trova di fronte alle conseguenze potenzialmente eversive del principio di sola scrittura, che potrebbe portare con sé l'impossibilità di organizzare una comunità intorno a un minimo fondo comune di credenze: se ciascuno può interpretare la Scrittura a suo modo, ci sono tanti protestantesimi quanti sono i protestanti. Se il luogo della verità non è più nell'istituzione in quanto tale, ma nel messaggio proclamato da queste istituzione, chi allora giudica se il messaggio è proclamato correttamente? La soluzione protestante consiste nel costruire socialmente la figura del "pastore" come specialista della Bibbia.
Anche qui sono possibili sviluppi in direzioni molto diverse: le comunità "liberali" finiranno per essere dominate dai teologi, mentre quelle "fondamentaliste" da predicatori di tutto carismatico. Al di fuori dell'autorità riconosciuta al pastore - autorità che procede direttamente da quella riconosciuta alla Bibbia e che le resta subordinata - nessun'altra autorità è riconosciuta come essenziale nelle chiese protestanti. In particolare nessuno autorità è superiore a quella del pastore, nessuna gerarchia all'interno stesso della categoria dei "chierici" è riconosciuta come essenziale all'essere della chiesa. In altre parole, nelle chiese della Riforma non esiste un vero ministro episcopale. L'autorità non è istituzionale ma personale, non deriva dal munus gerarchico ma dalla competenza (teologica o carismatica).

In prima approssimazione, dal punto di vista storico si può fare riferimento alla distinzione tra Riforma storica e Riforma radicale.
Per la verità l'espressione "riforma radicale" nasce in ambito protestante zwingliano: i suoi protagonisti - Thomas Muntzer 1489-1525) e gli anabattisti - non utilizzavano volentieri neppure l'espressione "riforma". Una riforma presuppone, infatti, che cessi ancora qualcosa da restaurare, che l'edificio ecclesiastico - per quanto decadente - sia ancora in piedi. I radicali ritenevano invece che la vera Chiesa non esistesse più che preferivano parlare di restituito piuttosto che di reformatio, ritenendo che la Chiesa avesse bisogno di essere rifondata piuttosto che riformata. La questione del nuovo battesimo conferito ai convertiti (da cui la parola "anabattisti", cioè letteralmente "ribattezzatori" in greco), da questo punto di vista, era molto di più di un semplice problema liturgico. Ribattezzando i convertiti gli anabattisti della riforma radicale intendevano simbolicamente dichiarare che la Chiesa era finita, e che quanto era stato loro conferito dalla Chiesa cattolica da cui provenivano non poteva costituire un valido battesimo.

La storiografia moderna preferisce distinguere almeno tre filoni della riforma radicale:
1- ANABATTISTA: MENNONITI, AMISH, HUTTERITI
2- SPIRITUALISTA: QUACCHERI
3- RAZIONALISTA: UNITARIANI, UNIVERSALISTI
che sono ormai difficili da ricondurre nello stesso ambito specifico del cristianesimo.
PROTESTANTESIMI AL PLURALE
Che si debba parlare di protestanti resimi al plurale è chiaro da molti anni a quanti studiano il mosaico protestante. Alcune distinzioni antiche sono tuttavia troppo semplici di fronte all'estrema varietà delle denominazioni e dei movimenti. Così è per la distinzione tra un protestantesimo sacramentale o liturgico e un protestantesimo non sacramentale e anti liturgico. Insufficiente è anche la distinzione fra un protestantesimo calvinista - legato a una rigorosa interpretazione della dottrina della predestinazione - e un protestantesimo arminiano che - attraverso le teorie del teologo olandese Jacob Arminius (1560-1609) - sfugge al rigorismo in tema di predestinazione, affermando - contro il calvinismo classico - che Gesù Cristo è morto per tutti (non solo per i predestinati), che Dio - prima della predestinazione - prevede chi accetterà la grazia salvifica di Gesù Cristo e chi la respingerà, che alla grazia di Dio si può resistere e, dopo averla accettata, la si può rifiutare di nuovo e cadere. Insufficiente, infine, è la distinzione fra Chiese istituzionali (cioè legate allo Stato, come sono in genere quelle della prima generazione della Riforma storica) e chiese libere. Il legame con lo Stato è certamente meno costitutivo oggi di quanto non sia stato in passato.
TRIPARTIZIONE DI MAX WEBER
Tra i sociologi che tengono ancora conto delle categorie di Max Weber è corrente la tripartizione del protestantesimo in tre categorie.
PROTESTANTESIMO:
1. TRADIZIONALE: ANGLICANI, LUTERANI, CALVINISTI DI PRIMA GENERAZIONE.

2. ASCETICO (quello che mostrerebbe AFFINITA' ELETTIVE CON il CAPITALISMO): CALVINISTI DI SECONDA GENERAZIONE, PIETISTI, BATTISTI, METODISTI.

3. ROMANTICO: PENTECOSTALISMO.

Bisogna ricordare che tutte le comunità protestanti nella storia posseggono queste dimensioni:
- La dimensione della PROTESTA.

- Il PRIMITIVISMO (cioè il mito della Chiesa primitiva, della chiesa dei primi secoli cristiani è al centro di una visione mitica dove la si rappresenta come l'età dell'oro, da cui sarebbero stati assenti i compromessi e contrasti tipici di epoche successive. Peraltro il primitivismo non può essere ridotto a una formula unica. Per esempio l'idea della "Grande apostasia", che si sarebbe verificata nel momento in cui la Chiesa - divenuta "costantiniana" - perdeva la sua autonomia nei confronti dello Stato, rimane estranea alla prima generazione protestante (i cui esponenti, semmai, finiscono per proporre una più stretta collaborazione fra Chiesa e Stato) ed emerge soltanto in seguito, con la seconda generazione e con le "Chiese libere".

- L'avversione al DENOMINAZIONALISMO, che significa irrigidimento di strutture elastiche in formazioni sociali istituzionalizzate e dotate di una burocrazia. L'istituzione sarebbe per definizione fredda e avrebbe bisogno di un risveglio (revival): Ma il risveglio finisce molto spesso per portare fuori chi lo promuove dalla denominazione originaria e spingerlo alla formazione di un nuovo gruppo che fatalmente nel giro di qualche generazione diventerà a sua volta una denominazione. Il riferimento ultimo alla Bibbia anziché a una gerarchia ecclesiastica, rende problematica la gestione dell'innovazione, creando un processo di frammentazione endemico. Ogni nuova corrente o nuovo movimento nella Chiesa cattolica porta normalmente ad un nuovo ordine religioso oppure a un nuovo movimento radicale riconosciuto dalla gerarchia, mentre nelle comunità protestanti porta più spesso a uno scisma e alla nascita di una nuova denominazione o comunità.

- Ciò si manifesta nel LOCALISMO e CONGREGAZIONALISMOprotestante (contrapposto all'universalismo cattolico), cioè in una lealtà anzitutto nei confronti della propria congregazione locale, talora curandosi molto poco delle complesse vicende nazionali e internazionali della denominazione a cui la comunità locale appartiene.

Si preferisce ricorrere ad un altro tipo dischematizzazione: QUATTRO PROTESTANTESIMI:
1. PRIMO PROTESTANTESIMO (STORICO).
Costituito dalle comunità nate direttamente dalla Riforma storica: luterani, calvinisti (presbiteriani), anglicani (episcopaliani negli USA), valdesi (eredi di una tradizione pre-riformata)
2. SECONDO PROTESTANTESIMO (EVANGELICO E DI RISVEGLIO-REVIVAL)
Costituito da movimenti di risveglio che protestano contro la mancanza di fervore (specie missionario), attribuito spesso al legame troppo stretto con gli Stati del protestantesimo storico, insistendo sull'incontro con Gesù Cristo come esperienza personale che spinge alla missione.
Dal mondo luterano (Germania) nasce il Pietismo
Dal mondo anglicano nasce il Metodismo
Dal mondo presbiteriano nasce il Battismo (oggi si tende a derivare il battismo dal calvinismo e non dall'anabattismo, cioè dalla riforma radicale).
3. TERZO PROTESTANTESIMO: I MOVIMENTI DI SANTITA' (HOLINESS)
Considerano troppo istituzionalizzate e fredde le stesse comunità nate dai risvegli del secondo protestantesimo: movimenti di santità, le correnti del perfezionismo, il fondamentalismo (che è però una tendenza che attraversa tutte le comunità protestanti).
4. QUARTO PROTESTANTESIMO: LA CORRENTE PENTECOSTALE-CARISMATICA (XX SECOLO).

QUATTRO ESPERIENZE dei protestantesimi:
Da punto di vista teologico i quattro protestantesimi sono caratterizzati ciascuno dalla insistenza su un tipo particolare di esperienza (che non sopprime le esperienze già emerse nelle correnti precedenti, ma le reinterpreta e le integra).
1° protestantesimo: Lutero, la giustificazione per sola fede
2° protestantesimo: l'incontro personale con Gesù Cristo (che nel metodismo diventa la "santificazione", che per John Wesley è un secondo lavoro della grazia).
3° protestantesimo: la "perfezione" come esperienza radicale che costituisce il fedele, già giustificato per fede e santificato, in uno stato di libertà dal peccato che non potrà più essere perduto.
4° protestantesimo: l'esperienza della perfezione, ribattezzata "battesimo nello Spirito", è collegata al dono delle lingue che ne costituisce la "prova".

PRINCIPALI DENOMINAZIONI PROTESTANTI
- PRIMO PROTESTANTESIMO
Valdesi
Del fondatore Valdo si sa con certezza che era mercante di Lione, che ebbe un'esperienza radicale di conversione incentrata sulla povertà e sul desiderio di predicare il Vangelo verso il 1170, e che morì nel 1206.
Nel 1532 con il sinodo di Chanforan le comunità valdesi della Francia meridionale e del Piemonte aderiscono alla riforma calvinista. Si tratta di un passaggio fondamentale nella storia valdese. Oggi la Chiesa valdese - che in Italia, dopo il collegamento con i metodisti del 1979, ha come nome Unione delle Chiese metodisti e valdesi - conta circa 50.000 fedeli, di cui 30.000 in Italia.

Luterani
Martin Lutero (1483-1546) è alle origini della Riforma.
L'itinerario del monaco agostiniano ha come suoi momenti salienti l'"esperienza delle torre" (1513-1514) - in cui Lutero comprende che l'uomo non ha, dal punto di vista naturale, alcuna speranza, ma viene salvato gratuitamente dalla grazia di Dio in virtù della sola fede -; l'affissione di 95 tesi alla porta della chiesa del castello di Wittemberg nel 1517; e la Confessione di Augusta del 1530. Tutte e tre queste date vengono talora citate come momenti di fondazione della Chiesa luterana. Con le 95 tesi del 1517 Lutero denuncia la pratica cattolica delle indulgenze e la teologia "delle opere" che, a suo avviso, la sostiene. Dopo la condanna papale (1518), Lutero si allea - contro l'imperatore Carlo V - con un certo numero di principi e di città tedesche, che vedono in questo momento di riforma religiosa anche l'occasione per contestare l'egemonia imperiale. Per le stesse complesse ragioni - in parte religiose, in parte politiche - comunità luterana e si formano in diversi paesi europei, con un successo completo nei paesi stranieri (Svezia, Finlandia, Danimarca e Norvegia) che fra il 1527 e il 1536, con i loro sovrani, passano interamente alla riforma. Lutero contestava l'autorità del Papa, ma l'itinerario spirituale suo e dei primi seguaci comprende anche tentativi di evitare una rottura all'interno della cristianità. Con la Confessione di Augusta (1530) diventa ormai chiaro che il movimento luterano costituisce una realtà separata dal cattolicesimo. A conclusione di un'epoca di guerre, la Pace di Augusta del 1555 - con il principio cuius regio, eius religio - consacra una situazione tedesca dove coesistono territori cattolici e territori protestanti. Nel 600 e nel 700 il movimento luterano europeo - costituito da una pluralità di Chiese nazionali indipendenti - si irrigidisce in un'ortodossia spesso fretta e dogmatica (contro cui protesterà il pietismo), ma nell'800 si manifestano movimenti di risveglio insieme a una grande diffusione di chiese luterane - peraltro frammentate in circa 150 sinodi indipendenti - che seguono l'emigrazione dall'Europa centrale e settentrionale negli stati uniti. Nel nostro secolo la Chiesa luterana tedesca ha patito le drammatiche vicende politiche del paese, e in Scandinavia si è manifestato un processo di secolarizzazione tra il più virulenti del mondo.
Teoricamente i luterani nel mondo sono 85 milioni.
Riformati
Teoricamente sono 70 milioni nel mondo
Le origini sono in Svizzera:
Zwingli (1484-1531) a Zurigo: adotta 77 tesi che superano il radicalismo di Lutero, negando in particolare qualunque forma di presenza reale nell'eucarestia e promuovendo un culto più spoglio e austero.
Calvino (1509-1564) a Ginevra.
In Svizzera elaborano un modello di Chiesa dove l'autorità non risiede nei vescovi ma nel collegio dei pastori o in collegi misti di pastori e laici (presbiteri).
In Gran Bretagna la corrente riformata si divide in un'ala "presbiteriana" e in una "congregazionalista" (dove l'autorità ultima risiede nella congregazione locale, in una situazione di uguaglianza radicale fra pastori e laici).
In Inghilterra, di fronte alla riforma anglicana, i calvinisti propugnano una Chiesa ulteriormente "purificata" dai residui cattolici e sono chiamati "puritani". Perseguitati in patria, i puritani emigrano in massa nelle colonie americane, a partire dai famosi "Padri Pellegrini" che nel 1620 partono a bordo del Mayflower.
Non tutti erano partiti. La minoranza riformata rimasta in Inghilterra costituirà la spina dorsale di un movimento di opposizione all'assolutismo reale sanzionato dalla Chiesa anglicana. Questo movimento porta nel 1646 all'abolizione dell'episcopato in Inghilterra e nel 1645 alla vittoria di Oliver Cronwell (1599-1658) che si impadronisce del potere , fa giustiziare nel 1649 il re Carlo I e di fatto abolisce la monarchia. Dopo la morte di Cronwell i presbiteriani, più moderati dei congregazionalisti, favoriscono il ritorno della monarchia (1660). Presbiteriani e congregazionalisti vengono tollerati in Inghilterra dal 1689 (Act of Toleration), ma la Chiesa anglicana rimane la Chiesa nazionale.
Le comunità riformate diventano religione di Stato in Olanda, oltre che in Scozia (grazie a John Knox, 1505-1572) e in alcuni cantoni svizzeri.
Nel 1618 in Olanda viene condannato dal Sinodo di Dort il professore di Leida Jacob Arminius, le cui idee sono state riprese dai metodisti. La sua condanna sottolineava come la dottrina della predestinazione rimanesse centrale per le comunità riformate.
Tra riformati ricordiamo uno di più influenti intellettuali e teologi del nostro secolo: Karl Barth (1866-1968).
La Comunione Anglicana
Re Enrico VIII si segnala come oppositore di Lutero e riceve dal Papa Leone X il titolo di "difensore della fede". Nel 1527, tuttavia, chiede al Papa Clemente VII l'annullamento del suo matrimonio con Caterina d'Aragona, zia dell'imperatore di Spagna Carlo V (che Enrico aveva potuto sposare solo grazie a una dispensa papale, trattandosi della vedova di suo fratello).
Complesse questioni politiche si intrecciano con questa vicenda matrimoniale, e si collegava al rifiuto del Papa di concedere quello che egli considera un divorzio.

Nel 1531 la Camera dei Lord proclama Enrico "Capo supremo della Chiesa e del clero d'Inghilterra". E' lo scisma, consacrato dall'instaurazione del filo-luterano Thomas Cranmer che, come arcivescovo di Canterbury, nel 1553 si affretta ad annullare il matrimonio fra Enrico e Caterina.
L'Atto di Supremazia del 1534, che fa seguito alla scomunica romana, consacra la nascita di una Chiesa nazionale.

Nonostante Cranmer, la Chiesa anglicana conserva numerose caratteristiche di tipo cattolico. Solo dopo la morte di Enrico VIII (1547) Cranmer - che perirà nel corso dell'effimera reazione cattolica di Maria Tudor - farà approvare una nuova liturgia in lingua inglese (Prayer Book) nel 1549, più anticattolica in una seconda edizione del 1552.

Sotto il regno di Elisabetta I (1533-1603, regina dal 1558) il Prayer Book viene rivisto in senso meno anticattolico, ma i 42 articoli di fede, che risalivano al 1533, diventano nel 1571 i 39 articoli, di orientamento più nettamente protestante, sebbene moderato.

Fin dall'epoca di Elisabetta I la religione anglicana - che alcuni considerano un tertium genus fra cattolicesimo e protestantesimo - si presenta come compromesso fra elementi di provenienza cattolica (temperati da una avversione per Roma e per il Papato) e di provenienza protestante.

A poco a poco le due tendenze si andarono organizzando in correnti o partiti, detti "Chiesa alta" (più conservatrice e cattolica) e "Chiesa bassa" (più filo protestante).

Durante il '700 e '800 nell'ambito dei due partiti sorsero dapprima un movimento evangelical, legato ai diversi risvegli che caratterizzavano le comunità del primo protestantesimo in tutto il mondo, e in seguito un movimento trattariano, o movimento di Oxford, più decisamente filo cattolico. Tra i dirigenti del movimento di Oxford, John Henry Newman(1801-1890), passò nel 1845 alla Chiesa cattolica dove mori cardinale.

Oggi le distinzioni fra Chiesa alta e Chiesa bassa sono meno rilevanti, e la Chiesa si è piuttosto divisa su questioni come l'ordinazione sacerdotale delle donne e il ruolo delle persone omosessuali.

Al di fuori della gran Bretagna, la più influente Chiesa anglicana è quella degli USA che, dopo la Rivoluzione americana si riorganizzò nel 1783 con il nome di Chiesa protestante episcopale (dal 1967, semplicemente Chiesa episcopale).
Teoricamente gli anglicani nel mondo sono 75 milioni.
- SECONDO PROTESTANTESIMO
Si articola in una serie di movimenti di risveglio che , fra il '600 e il '700,contestano la mancanza di fervore missionario, dovuto anche a un legane eccessivo con lo Stato nelle denominazioni del primo protestantesimo.

Nel mondo luterano nasce il pietismo
Nel mondo calvinista nasce il battismo.
Nel mondo anglicano nasce il metodismo.
Le correnti pietiste
Il pietismo, in ambito luterano, nasce protestando contro il dogmatismo teologico e la freddezza di una Chiesa di Stato che sembra spesso proporre un cristianesimo di routine.
Il movimento si organizza negli anni 1670 intorno a Philipp Jacob Spener (1635-1705).
Le due correnti principali sono: Moravi e Brethren (fratelli)

I battisti
Due correnti storiografiche si contrappongono a proposito delle origini del movimento battista.
Una riconduce i battisti alla Riforma radicale e in particolare agli anabattisti. Una seconda considera invece il movimento battista come un rinnovamento all'interno del mondo riformato di origine calvinista.
Questo non significa che i battisti non siano stati influenzati da correnti della Riforma Radicale, in particolare dai mennoniti.

La corrente dei battisti generali viene fatta risalire a John Smyth (1570-16012). Perseguitato in Inghilterra come dissidente, Smyth si trasferì in Olanda nel 1607. Qui venne fortemente influenzato dai mennoniti olandesi, nella cui Chiesa peraltro non fu mai ricevuto.

Il primo gruppo di "battisti" continuava a muoversi nell'ambito di una teologia riformata, ma critica il legame di talune Chiese riformate (come quella anglicana) con lo Stato, che vedeva simboleggiato nel battesimo dei bambini. A quest'ultimo veniva sostituita la libera scelta del battesimo degli adulti.

Dopo la morte di Smyth il gruppo adottò la posizione arminiana (secondo cui la grazia è offerta a tutti), distinta sia dal classico predestinazionismo calvinista sia dall'interpretazione mennonita del libero arbitrio.

La corrente dei battisti "generali" influenzò certamente la nascita dei primi battisti "particolari" (che mantenevano invece la nozione calvinista della predestinazione). Il battismo "particolare" può essere considerato uno sviluppo radicale del mondo puritano, nel senso che la separazione del calvinismo inglese dalla Chiesa Inghilterra veniva sottolineata con il rifiuto del battesimo ricevuto dagli anglicani e dagli stessi congregazionalisti.

Non si deve dimenticare che il battismo così come oggi lo conosciamo deriva largamente dalla corrente "particolare".
Vi sono denominazioni battiste "del settimo giorno" che sono "sabatiste" (Avventisti del settimo giorno).

Una maggiore integrazione fra le chiese battisti italiane si è avuta con la fondazione dell'UCEBI (Unione cristiana evangelica battista d'Italia).
Metodisti
All'interno del mondo anglicano il risveglio più importante nasce all'università di Oxford, dove negli anni 1720 un gruppo di studenti guidato da John Wesley (17031791), dal suo fratello Charles (17071788) e da Gorge Whitefield (1714-1770), si riunisce in un circolo di fervore per studiare "metodicamente" la Bibbia e la spiritualità.

Usciti da Oxford, i giovani "metodisti" si avviarono alla carriera ecclesiastica.

Nel 1738, John Wesley ha una profonda esperienza spirituale che è alle origini di alcuni elementi fra i più distintivi e caratteristici del secondo protestantesimo. Wesley sperimenta la conversione (giustificazione per fede) come inizio del cammino verso una seconda esperienza cruciale, la santificazione.

I convertiti vengono organizzati in piccoli gruppi, permettendo ai laici di predicare. Quando allo scoppio della rivoluzione americana i metodisti delle colonie rischiano di rimanere senza guida, Wesley si decide ad ordinare pastori (pur senza essere vescovo), consacrando così la separazione dalla Chiesa d'Inghilterra. Muore nel 1791.

La Chiesa metodista rimaneva "episcopale", in quanto governata da vescovi, senza però che questi ultimi avessero il ruolo teologico che attribuiscono loro la Chiesa cattolica o quella anglicana.

Nel 1979 il lungo processo di integrazione fra chiese valdesi e metodiste in Italia è venuto a compimento con un pieno coordinamento organizzativo, che pure salvaguarda le tradizioni delle due chiese e l'autonomia della componente metodista.

Il Movimento della Restaurazione (Discepoli di Cristo, Chiese di Cristi, Chiese cristiane)

- TERZO PROTESTANTESIMO
Nasce da una insoddisfazione nei confronti del primo e del secondo protestantesimo e da una ricerca di un ideale di perfezione, nell'interpretazione ferma e sicura della Bibbia o nella santità (con il movimento holiness).
Il fondamentalismo indipendente (le Assemblee dei Fratelli)
Il fondamentalismo costituisce un movimento trasversale che attraversa la maggior parte nelle denominazioni protestanti. Anche il fondamentalismo, inoltre, ha spesso assunto caratteristiche anti-denominazionaliste e ultra-congregazionaliste, con il risultato che molte comunità locali rifiutano di far parte di associazioni, federazioni o denominazioni più vaste. Tra l'800 e il 900 sono nati tuttavia diversi gruppi fondamentalisti organizzati sotto forma di federazioni di comunità locali indipendenti, o anche di vere e proprie denominazioni.
Le Assemblee dei Fratelli
L'espressione "Fratelli" nel mondo protestante indicato due movimenti diversi. Il primo appartiene alla secondo protestantesimo ed origina dal risveglio pietista all'interno del mondo luterano.

Del tutto diversi, e appartenenti al terzo protestantesimo, ci sono i "Fratelli" che si ispirano alla predicazione di John Nelson Darby (1800-1882), il vero padre del moderno fondamentalismo. La prima assemblea promossa, con altri, da Darby, venne organizzata aPlymouth nel 1831.

In seguito il movimento dei "Fratelli" si divise fra un'ala di "Fratelli stretti", più esclusivisti e meno disponibili a una collaborazione con chi non condivide il loro rigoroso fondamentalismo, e una di "Fratelli larghi" che è alle origini dei maggiori gruppi europei detti oggi assemblee dei fratelli.

Il movimento holiness
Può essere considerato uno sviluppo delle idee di John Wesley sulla santificazione. I predicatori di questa corrente si interessavano alla nozione di "perfezione" e utilizzavano l'espressione "Battesimo dello Spirito Santo" (a sua volta di origine e metodista) per indicare il punto di partenza di una vita rinnovata di testimonianza e di servizio al Vangelo.

L'insistenza sul Battesimo dello Spirito Santo si diffuse negli Stati Uniti particolarmente dopo la Guerra civile, quando molti americani aspiravano alla riconciliazione e un nuovo inizio della loro vita cristiana, cercando insieme una "vita più alta" rispetto a quel cristianesimo convenzionale che non aveva saputo evitare gli orrori della guerra.

In ambiente metodista questa corrente trasformò radicalmente la nozione metodista di santificazione, interpretandola come un'esperienza della perfezione (che naturalmente poteva anche andare perduta, se il fedele non avesse corrisposto alle grazie) in seguito alla quale il peccato è oggetto di uno "sradicamento" dal cuore del cristiano. Questa interpretazione era destinata a portare chi la proponeva a rompere con il metodismo classico.
All'interno del movimento holiness abbiamo: la chiesa di Dio, la Chiesa del Nazareno, l'Esercito della Salvezza
L'Esercito della Salvezza
Fondato da metodista indipendente inglese Willem Booth (1829-1912), è universalmente conosciuto per le sue benemerite attività caritativeche svolge dal 1878 in tutto un mondo, particolarmente nei quartieri più poveri e dimenticati.

La sua fama nel settore della carità ha fatto trascurare specialmente in Europa continentale il dibattito sulla sua teologia. L'esercito della salvezza nasce nel mondo metodista come una parte importante del movimento holiness.

La perfezione della santità può essere sperimentata, per Booth, attraverso l'accoglimento della grazia di Cristo, favorito da un'etica di tipo puritano e dall'impegno caritativo a favore dei diseredati. Alle origini non mancava la tesi secondo cui tutta la vita del fedele trasformata dalla grazia e impegnato nella carità diventava un sacramento.

L'esercito della salvezza è noto soprattutto per la sua terminologia di tipo militare, ha oggi nel mondo 17.000 "ufficiali" in servizio attivo (cioè pastori) e 2 milioni e mezzo di "soldati" (cioè di membri). Oggi l'esercito della salvezza è considerato unanimemente parte integrante del protestantesimo evangelico.

-QUARTO PROTESTANTESIMO
Pentecostali
Il Pentecostalismo rappresenta il maggiore movimento di risveglio nella storia del cristianesimo: in meno di un secolo dalla sua origine ha raggiunto alla cifra di 400 milioni di fedeli, più di un quinto dei cristiani presenti oggi nel mondo.
Si parla di quattro ondate (waves)del movimento pentecostale-carismatico.
Prima ondata
Nasce con i fenomeni di Topeka (Kansas) nel 1901 e di Azusa Street, a Los Angeles, nel 1906 in questi fenomeni il dono delle lingue come prova del Battesimo nello Spirito viene accettato soprattutto da protestanti di ambiente Holiness.

Da questi revival inizia la storia del pentecostalismo, che si presenta all'inizio come network, rete che dichiara di non essere interessata alla formazione di denominazioni e di strutture e anzi ne contesta la necessità.

In seguito, come è fatale che sia, dal primo pentecostalismo nascono grandi denominazioni, come le Assemblee di Dio (22 milioni di fedeli oggi nel mondo), le Assemblee di Dio in Italia (ADI). A partire dagli anni 1950 vi è stata una vera e propria esplosione del pentecostalismo delle Assemblee di Dio in Italia, in particolare nel Meridione, con la costituzione di centinaia di comunità.
Seconda ondata
E' la più propriamente carismatica e nasce da una serie di movimenti di risveglio (in particolare dalle attività di predicatori e guaritori indipendenti negli anni 1940 in Canada).

Un momento di passaggio decisivo, intorno il 1960, è costituito dal diffondersi del battesimo nello spirito e del dono delle lingue all'interno di denominazioni e chiese cristiane non pentecostali: inizialmente fra gli anglicani e presbiteriani, quindi anche nella Chiesa cattolica.

Se alcune chiese comunità reagiscono negativamente contro il rinnovamento carismatico, altre - in particolare la Chiesa cattolica - lo colgono come genuina espressione di vita cristiana per il nostro secolo, pur raccomandando le inevitabili cautele perché l'esperienza carismatica possa svolgersi nel quadro normale - da un punto di vista dottrinale e sociologico - di ciascuna denominazione o Chiesa.
Terza ondata
Nasce al Fuller Theological Seminary di Pasadena, in California, negli anni 1940, con i corsi di C. Peter Wagner e John Wimber (1934-1997). Si tratta di un tipico movimento di risveglio, che insiste sull'importanza del miracoloso - e, per converso, del demoniaco e della lotta contro il demonio - nell'esperienza carismatica. La terza ondata si esprime soprattutto in un vasto movimento interessato ai "segni" e ai miracoli.
Quarta ondata
Viene da molti riferita ai fenomeni carismatici di una comunità canadese, il Toronto Blessing ("Benedizione di Toronto"), un'esperienza carismatica caratterizzata in particolare da frequenti fenomeni di "riposo nello spirito" (in cui il fedele cade a terra), ma anche da risa prolungate e da versi che si manifestano improvvisamente e che ricordano quelli degli animali.

Gli avventisti predicano soprattutto l'attesa del Regno di Dio, celebrano (come gli ebrei) il sabato anziché la domenica e seguono alcuni precetti della legge mosaica (le norme rivelate da Dio al popolo ebraico e codificate nella Bibbia) come il riposo del Sabato, l'obbligatorietà della Decima, astenersi in tutto o in parte da cibi ritenuti impuri, astenersi dall'alcol ecc.. Altri movimenti, come i Testimoni di Geova, sorti nel XIX secolo, non possono invece essere definiti evangelici (quindi cristiani), in quanto negano la divinità di Gesù e la Trinità.

Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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Messaggio da |cocco| »

Achille Lorenzi ha scritto:
|cocco| ha scritto:Forse Achille ti riferisci alla frangia del laicismo più conservatore, che prende gli scritti della White per oro colato e che quindi si trova ad avere una grande avversione per la dirigenza della Chiesa Cattolica il cui papato secondo la White rappresenta la bestia che sorge dal mare di Apocalisse 13. Molti sudamericani e centramericani mi accorgo avere un'antagonismo verso tale Chiesa. In realtà si tratta della frangia occupata da bassa e forse media cultura che spesso è anche la più estremista. Tuttavia come se avessero capito che le cose siano diverse non vedo porre un grande accento su questi aspetti nell'ambito della dirigenza avventista che invece spesso intrattiene rapporti con membri del clero cattolico.Purtroppo la frangia conservatrice prevale nell'affermare la propria identità avventista, tacciando la fascia più liberale di essersi secolarizzati.
Ma è vero che gli Avventisti credono che "la grande Babilonia" dell'Apocalisse sia la Chiesa Cattolica, e che il "marchio della bestia" sarà il tentativo, orchestrato da tale chiesa, di imporre a tutti l'osservanza della domenica al posto del sabato? Se esistono insegnamenti ufficiali di questo genere, credo che non si possa parlare semplicemente di "frange estremiste", e credo anche che l'odio viscerale che certi avventisti che ho conosciuto manifestano verso la chiesa cattolica, considerata "strumento di Satana", sia molto simile, anche in questo caso, al modo in cui i TdG considerano tale chiesa.

In merito alla questione sabato/domenica e marchio della bestia: http://www.lanuovavia.org/avventisti_3.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Interessante anche questa pagina:

http://www.lanuovavia.org/avventisti_6.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Mi va venire in mente certe "illuminazioni esegetiche" di Russell:

http://www.infotdgeova.it/storia/russell.php" onclick="window.open(this.href);return false;

:conf:
Il discorso della legge domenicale come marchio della bestia arriva ovviamente dalla White, ed è altrettanto ovvio che per la Chiesa ufficiale non è facile cambiare rotta in un batter d'occhio senza avere ripercussione sui fedeli ed è normale che la Chiesa la tiene come propria interpretazione ufficiale, tuttavia non dà ad essa eccessivo peso sia nelle chiese che col dialogo al di fuori delle chiese.
Mi chiedo invece se questo post non sia tendenzioso nel voler denigrare la fede degli altri perchè mi sembra che non sia un post costruttivo nel voler conoscere il diverso che può avere sì aspetti erronei, ma che può avere dei punti forti da dover imitare. Nonostante siete ex, a volte vi comportate esattamente come i TdG (Ovviamente non vuole essere una generalizzazione, ma ne colgo uno spirito atto a voler denigrare).
Ricordo che la Chiesa Cattolica ha e ha vissuto moltissimi estremismi, che più che da reputarsi colpa della religione più sobriamente reputo essere causa di individui. La religione semplicemente diventa lo strumento per amplificare il fenomeno come lo può essere stato la politica, la scienza...
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Messaggio da Achille »

|cocco| ha scritto:
Il discorso della legge domenicale come marchio della bestia arriva ovviamente dalla White, ed è altrettanto ovvio che per la Chiesa ufficiale non è facile cambiare rotta in un batter d'occhio senza avere ripercussione sui fedeli ed è normale che la Chiesa la tiene come propria interpretazione ufficiale, tuttavia non dà ad essa eccessivo peso sia nelle chiese che col dialogo al di fuori delle chiese.
Ok, allora nella chiesa Avventista più "moderata" si cerca di non parlare troppo di questi aspetti... scomodi per il dialogo con la chiesa cattolica? Mentre nelle frange avventiste più radicali non si manifesta questa cautela?
Mi chiedo invece se questo post non sia tendenzioso nel voler denigrare la fede degli altri perchè mi sembra che non sia un post costruttivo nel voler conoscere il diverso che può avere sì aspetti erronei, ma che può avere dei punti forti da dover imitare.
Perché parli di denigrare? Stiamo discutendo e cercando di approfondire. Ovviamente nella discussione possono anche emergere punti in cui si critica, ma questo mi pare del tutto normale. Oppure non si deve in nessun caso esprimere una critica? Fra l'altro in questa stessa discussione io ho inserito un commento molto positivo per quanto riguarda il modo in cui gli Avventisti trattano coloro che escono dal loro gruppo.
E perché? Nonostante siete ex, a volte vi comportate esattamente come i TdG (Ovviamente non vuole essere una generalizzazione, ma ne colgo uno spirito atto a voler denigrare).
Ma solo perché si muovono delle critiche e si cerca di approfondire ciò che insegna questa confessione, saremmo "esattamente come i TdG"? A me veramente questa impressione me l'hanno data altre persone, con il loro modo di reagire alle critiche. Ma ritengo del tutto normale, quando si discute o si approfondisce un qualsiasi argomento, esprimere approvazione, condivisione, ma anche critica o dissenso. Fa parte del normale confronto e del dialogo.
Ricordo che la Chiesa Cattolica ha e ha vissuto moltissimi estremismi, che più che da reputarsi colpa della religione più sobriamente reputo essere causa di individui. La religione semplicemente diventa lo strumento per amplificare il fenomeno come lo può essere stato la politica, la scienza...
Va beh, mi pare che le critiche alla chiesa cattolica non vengano risparmiate in questo forum. Ma in questa discussione, più che criticare degli individui che hanno commesso degli sbagli, stiamo cercando di analizzare gli insegnamenti ufficiali e la prassi degli Avventisti.

Achille
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Ray
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Il discorso della legge domenicale come marchio della bestia arriva ovviamente dalla White, ed è altrettanto ovvio che per la Chiesa ufficiale non è facile cambiare rotta in un batter d'occhio senza avere ripercussione sui fedeli ed è normale che la Chiesa la tiene come propria interpretazione ufficiale, tuttavia non dà ad essa eccessivo peso sia nelle chiese che col dialogo al di fuori delle chiese
ICoccoI Noto che sei davvero convinto in quello che scrivi ...

Nulla da dire ma permettimi una piccola critica.

Scusami se intravedo nell 'avventismo lo stesso filone simile alla wt ....come tu affermi è ancora un po difficile staccarvi dal marchio della profetessa White, ma avesse azzeccato qualcosa...

Tu dici non è facile cambiare rotta.

Dopo un secolo dalle profezie della White restare attaccati anche se in piccolo a queste cose per me è inconcepibile.

Se si riflette che anche il papa sta facendo dei cambiamenti in seno alla chiesa...

Sono felice di aver lasciato dietro le spalle queste favole fatte dall'uomo,a volte non capisco se si vuol credere per forza o se è diventata abitudine...

Mi vengono in mente questi versetti leggendo questo 3d...

31.) Gesù disse: - Tu vedi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, ma non vedi la trave che è nel tuo. Quando avrai levato la trave dal tuo occhio, allora potrai levare la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello¹.

39.) Gesù disse: - Se un cieco conduce un altro cieco cadono ambedue in un fosso¹.

109.) Gesù disse: - Guai ai farisei! Perché essi sono simili a un cane sdraiato nella mangiatoia dei buoi, il quale né mangia lui né lascia mangiare i buoi¹.
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Video rilasciato dagli Avventisti:

Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/tz1UU4NbWNw


Interessante che le conversioni ed i battesimi superano quelle dei TdG.
Visto che l'opera dei TdG avrebbe avuto successo grazie alla "benedizione di Geova", il successo molto superiore degli Avventisti a chi lo si deve attribuire?
Ricordiamo che entrambi i gruppi sono nati da "radici" simili, nello stesso periodo di tempo.
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Una presentazione, seria, dignitosa e che trasmette un'impressione di fiducia e anche di simpatia.
Impressione ben diversa da quella invece trasmessa da certi appartenenti a questa chiesa che ho conosciuto.
Il video "propagandistico" è ben fatto. La "testimonianza" personale rilasciata da certi membri di questa chiesa lascia invece molto a desiderare.
(I TdG direbbero: "Hai dato una pessima testimonianza").
Ma a volte si impara di più conoscendo direttamente un appartenente ad una specifica chiesa, piuttosto che guardare, ascoltare o leggere video, programmi o scritti "pubblicitari".

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Messaggio da Giovanni64 »

Penso che in alcuni culti religiosi vi sia un problema che è tipico anche di alcuni club calcistici. Da un lato i dirigenti hanno l'interesse a far vedere all'esterno di promuovere una serie di valori, come per esempio il rispetto per le altre squadre, e dall'altra hanno l'interesse a non perdere il supporto dei tifosi più accaniti e decisi, tifosi che sono sensibili soprattutto al tifo contro. Ne esce spesso fuori un rapporto ambiguo tra dirigenti ed ultrà, un rapporto in cui i dirigenti si servono in maniera subdola degli ultrà e spesso, però, ne diventano anche ostaggi. In questo contesto abbondano comportamenti del tipo "qui lo dico e qui lo nego".
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Messaggio da Achille »

Giovanni64 ha scritto:Penso che in alcuni culti religiosi vi sia un problema che è tipico anche di alcuni club calcistici. Da un lato i dirigenti hanno l'interesse a far vedere all'esterno di promuovere una serie di valori, come per esempio il rispetto per le altre squadre, e dall'altra hanno l'interesse a non perdere il supporto dei tifosi più accaniti e decisi, tifosi che sono sensibili soprattutto al tifo contro. Ne esce spesso fuori un rapporto ambiguo tra dirigenti ed ultrà, un rapporto in cui i dirigenti si servono in maniera subdola degli ultrà e spesso, però, ne diventano anche ostaggi. In questo contesto abbondano comportamenti del tipo "qui lo dico e qui lo nego".
Già, esiste spesso una bella differenza fra gli insegnamenti ufficiali e il comportamento adottato dai seguaci. Questo accade anche fra i TdG, come abbiamo osservato più volte. C'è la "verità" ufficiale, rivolta agli esterni, espressa in un linguaggio "politically correct" e poi c'è la realtà, nella quale molti propagandisti non si fanno molti scrupoli "diplomatici".
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Achille
Già, esiste spesso una bella differenza fra gli insegnamenti ufficiali e il comportamento adottato dai seguaci. Questo accade anche fra i TdG, come abbiamo osservato più volte. C'è la "verità" ufficiale, rivolta agli esterni, espressa in un linguaggio "politically correct" e poi c'è la realtà, nella quale molti propagandisti non si fanno molti scrupoli "diplomatici".
Consiglio di leggere la storia dell'Avventista Bruno Cornacchiola(personaggio di spicco nella comunità avventista romana), e come l'odio inculcatogli verso il cattolicesimo lo rese cieco al tal punto da pianificare l'assassinio del Papa Pio XII (cosa che poi non avvenne), i fatti risalgono al 1947 a Roma.
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Messaggio da Achille »

Un'intervista a Cornacchiola, in cui parla dei suoi trascorsi da Avventista:

http://trefontane.altervista.org/doc/br ... vista.html" onclick="window.open(this.href);return false;

E c'è anche un video:

Il BBCode [youtube2] viene disattivato in quanto non più necessario per incorporare i filmati di YouTube. URL del filmato: http://youtu.be/AqwwtGQUW44
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Messaggio da Ray »

Uno stralcio dell'intervista al fu Cornacchiola ex avventista..
Partiamo dagli antefatti. Tu eri miscredente, nemico acerrimo della Chiesa e avevi in animo di uccidere il papa Pio XII. Come arrivasti a tanto odio?

All'odio arrivai attraverso l'ignoranza, cioè la non conoscenza delle cose di Dio. Da giovane appartenevo al Partito d'Azione e a una setta protestante, agli Avventisti. Da questi ricevetti una forma di odio verso la Chiesa e i suoi dogmi. Non ero miscredente, ma soltanto pieno di odio verso la Chiesa. Credevo di aver raggiunto la verità, invece combattendo la Chiesa odiavo la verità. Volevo uccidere il papa per liberare il popolo da una schiavitù e da una ignoranza nella quale, come mi insegnavano, lo teneva la Chiesa. Quello che intendevo fare ero sicuro che fosse a beneficio dell'umanità.
Come dice Banfi....Ho detto tutto..
La matrice è la stessa dei tdg ,come pure l'odio viscerale per i cattolici...
Ray

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Messaggio da Achille »

Notizia di qualche giorno fa:

http://news.avventisti.it/non-sono-avve ... n-francia/" onclick="window.open(this.href);return false;

Cosa c'entra con il tema della discussione?
La precisazione che si tratterebbe di ex membri, di persone espulse dal movimento, e quindi non più appartenenti agli Avventisti.
Queste precisazioni mi fanno venire in mente appunto i "comunicati stampa" con cui spesso anche i TdG prendono le distanze da certi atti compiuti dai loro membri o ex aderenti.
Anche i TdG ci tengono a precisare che loro non praticano "esorcismi", tuttavia certe loro azioni fanno proprio pensare a forme effettive di esorcismo.
Per esempio: http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... chiano.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Si veda anche http://www.infotdgeova.it/dottrine/occulto.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Achille
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Un piccolo OT: Ma Agabo è ancora sospeso o è stato bannato definitivamente?
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Messaggio da Gabriele Traggiai »

nello80 ha scritto:Un piccolo OT: Ma Agabo è ancora sospeso o è stato bannato definitivamente?
Al momento è sospeso.
Eventuali altri cambiamenti verranno comunicati.

Ciao
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daniela47
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Messaggio da daniela47 »

Fino ad ora non conoscevo questa "religione".
Ora qualcosa di più è pervenuta.
L'odio con i cattolici, che sembra avere le stesse sfaccettature dei TDG.
La ben rimarchevole arroganza di sentirsi nella verità, e altri aspetti che li acomunano con il geovismo.
Certo, anche se non sapevo molto su di LORO, però la "presentazione" che ha fatto fino ad ora sul nostro forum
Agabo, non è che li abbia regalato tanti punti in più::::::::
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