i tdG detenuti in Russia

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i TdG

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renato-c
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i tdG detenuti in Russia

Messaggio da renato-c »

La Russia dichiara che i tdG detenuti in Russia non sono detenuti per l'ideale religioso ,ma per violazione della legge .
Infatti... come sappiamo benissimo .... vengono violati diversi diritti dell'uomo in nome della religione e questi reati in Russi sono perseguiti.
Esempio pratico .. noi sappiamo che in Italia è reato la infibulazione ...se poi un islamico commette questo reato e viene incarcerato di certo non è per motivi religiosi ..no ?
Idem per altre credenze religiose .Se io denigro la fede degli altri diffondendo riviste ,volantini ecc... che insultano la fede altrui o faccio l'ostracismo verso chi fuoriesce ecc.. ecc.. questi sono reati o no ?


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“Non ci sono prigionieri politici in Russia”
Di Redazione • 06 dic, 2013 •
A Mosca gira la voce di un'amnistia. Ma il provvedimento sembra non riguardare nè le Pussy Riot, nel Mikhail Khodorkovsky, che si sono opposti in modi e tempi diversi al gran capo Putin

“Un prigioniero politico è qualcuno tenuto in prigione o detenuto in altra maniera, come agli arresti domiciliari, perché le sue idee sono giudicate da un Governo di sfidare o minacciare l’autorità dello Stato”. Il passato, anche recente, di alcune nazioni europee è stato spesso offuscato dall’accusa di detenere nelle proprie carceri persone che hanno avuto il difetto di pensarla diversamente.

La Russia e soprattutto la Russia di Putin è una di quelle nazioni dove ogni tanto spesso, torna il problema dei detenuti per motivi politici. Quasi due anni fa, come riportava il sito Asia News

Due leader dell’opposizione – la giornalista Olga Romanova e il parlamentare Gennady Gudkov – hanno presentato all’amministrazione presidenziale la loro lista. Si tratta di 39 detenuti, la cui condanna è ritenuta politicamente motivata. Tra di questi appare l’ex capo del colosso petrolifero Mikhail Khodorkovski e il suo socio Platon Lebedev, giudicati colpevoli di appropriazione indebita e evasione fiscale, ma secondo i difensori dei dritti umani colpevoli di aver sfidato Putin nei primi anni della sua presidenza.

“Ovvio che letteralmente non possiamo parlare di prigionieri politici perché non esistono capi di imputazione come propaganda anti-sovietica o propaganda anti-Putin”, ha spiegato Gudkov a radio Kommersant. “Ma la natura politica di alcuni processi è perfettamente chiara”, ha aggiunto. Il parlamentare ha detto che gli organizzatori delle proteste si aspettano una reazione da parte del presidente Dmitri Medvedev entro la fine di febbraio e secondo il politologo Alexei Mukhin – del Centro per l’informazione politica a Mosca – il capo del Cremlino potrebbe anche concedere la grazia ad alcuni.

Oltre a Khodorkovsky, l’elenco comprende anche l’attivista del partito Altra Russia, Taisia Osipova, mamma di una bambina di cinque anni e condannata per droga e il funzionario del ministero degli Interni, Sergei Arakcheyev in carcere per aver ucciso tre civili durante il conflitto in Cecenia nel 2003. La legge russa non prevede pene per attività politica pacifica, ma il Codice penale persegue attività “estremiste”, accusa che può essere usata a seconda dell’esigenza anche per mettere al bando gruppi radicali, come è successo per i nazional bolscevichi o come si sta tentando di fare con i Testimoni di Geova.

Oggi l’argomento è tornato di moda perché nel grande paese russo, si parla di una prossima amnistia. E qualcuno vorrebbe farci rientrare anche le Pussy Riot. Ma il capo del governo di Mosca ha messo subito tutto a tacere : «I personaggi che di solito vengono citati oggi, anche se si oppongono al potere, sono in cella non per le loro convinzioni politiche ma per aver violato l’ordine pubblico». Così il premier russo Dmitri Medvedev, rispondendo ad una domanda in tv sembrerebbe escludere l’ipotesi di clemenza per le Pussy Riot.

Così come non si parla di libertà per l’ex capo della Yukos Mikhail Khodorkovsky, in carcere da dieci anni con l’accusa di frode, evasione fiscale e peculato: «In Russia non esistono prigionieri politici, gli oppositori sono in galera per aver commesso crimini reali” ha detto ancora Medvedev.
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Caro Renato, quello che scrivi è perfettamente corretto, e anche il contenuto dell'articolo è tecnicamente corretto. Però io non mi accontento della semplice affermazione "queste persone hanno violato una legge e sono state condannate da un tribunale". M'interessa sapere com'è quella legge e come si sono svolti i processi.
Ho trovato molte notizie a questo riguardo nel website http://www.forum18.org un servizio d'informazione norvegese il cui nome si ispira all'articolo 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
Lo svolgimento dei processi a quanto pare è uno dei punti dolenti. Per esempio un gruppo estremista islamico è stato messo al bando per istigazione alla violenza, e fin qui ok, ma alcune delle persone che sono finite in galera sono state condannate senza che vi fosse nessuna prova della loro effettiva appartenenza all'organizzazione incriminata.
Se poi si vanno a guardare le leggi, c'è molto da dire. Nel 2002 fu promulgata una legge contro l'estremismo religioso, in essa si mettevano al bando la publicazione e diffusione di insegnamenti che creino conflitti. Nel testo però è stata usata una parola che ha un senso molto ampio, che include anche il significato di "disaccordo". Originariamente la legge specificava che la diffusione di insegnamenti che creano conflitti era da considerarsi reato se dava luogo a episodi di violenza, ma questo articolo della legge venne eliminato nel 2007. Da quella data in poi la situazione si è fatta assai più confusa, il testo vago della legge ha dato una grande libertà ai tribunali di decidere di mettere al bando anche pubblicazioni che si limitano a una semplice critica di altre religioni.
Statisticamente, si è notato che quelle religioni che l'attuale governo considera "principali" pubblicano critiche ad altre religini senza essere perseguite, mentre c'è un accanimento verso alcune chiese protestanti e verso i Testimoni di Geova, spesso con accuse vaghe di "offesa al sentimento religioso".
I TdG sono stati accusati di "disgregare le famiglie" e di "negare cure mediche a malati terminali" e oso dire che queste accuse mi sembrano valide. Però c'è anche molta gente che ha subito condanne per aver diffuso pubblicazioni che sarebbero considerate innocue in qualunque paese democratico.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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