Bibbia e sacrifici umani
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Bibbia e sacrifici umani
Secondo la Bibbia, Dio approva i sacrifici (olocausti) umani?
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ma che, scherzi?? Dio non approva assolutamente i sacrifici umani!! Le scritture che hai citato nel SI, si riferiscono a Gesù Cristo, che si è sacrificato per noi. infatti piu volte Dio ha maledetto chi faceva sacrifici umani.
Da Testimone di Geova a inattivo e critico.
Dammi una mano a stingere l'opacità del mare...e dammi un grammo d'indaco per ogni tuo risveglio..
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Eppure, prendi ad esempio un Borghezio no... può essere considerato "umano" come sacrificio?papà61 ha scritto:ma che, scherzi?? Dio non approva assolutamente i sacrifici umani!! Le scritture che hai citato nel SI, si riferiscono a Gesù Cristo, che si è sacrificato per noi. infatti piu volte Dio ha maledetto chi faceva sacrifici umani.
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Mauro, un sacrificio prevede che si offra a Dio qualcosa di valore, qualcosa che saremmo felici di conservare per noi.Mauro1971 ha scritto:Eppure, prendi ad esempio un Borghezio no... può essere considerato "umano" come sacrificio?
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
Ha ragione papà61, nelle altre scritture si parla di Abramo e Isacco e sappiamo come è andata a finire, Per quanto riguarda la figlia di Iefte non fu certo sacrificata, ma servì al tempio, l'unica scrittura dubbia è questa:Socrate69 ha scritto:Secondo la Bibbia, Dio approva i sacrifici (olocausti) umani?
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CEI 2008 Esodo 22: 27 "Non bestemmierai Dio e non maledirai il capo del tuo popolo.
28Non ritarderai l'offerta di ciò che riempie il tuo granaio e di ciò che stilla dal tuo frantoio.
Il primogenito dei tuoi figli lo darai a me."
Ma anche in questo caso il primogenito figlio non doveva di certo essere sacrificato in senso letterale, l'interconfessionale traduce:
"Ogni tuo primogenito lo devi consacrare a me" ed infatti non mi risulta che gli ebrei sacrificassero i loro primogeniti uccidendoli.
Attento ai siti atei anticlericali perchè di solito dicono un sacco di scemenze.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Però, a parte gli schersi, il sacrificio di Gesù alla fine sarebbe un sacrificio umano.
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Solo nella misura in cui è un sacrificio umano quello, ad esempio, di un soldato che si sacrifichi, esponendosi al fuoco nemico, per coprire la ritirata dei suoi commilitoni. Non era indispensabile che Cristo morisse di morte violenta. Cristo è morto di morte violenta perché ha obbedito al Padre fino in fondo, proprio come il soldato di cui sopra è morto in quanto ha fatto il suo dovere di buon soldato fino in fondo. La morte di Cristo non era intesa, dai suoi carnefici, come un sacrificio, ma è valsa a noi come tale.Mauro1971 ha scritto:Però, a parte gli schersi, il sacrificio di Gesù alla fine sarebbe un sacrificio umano.
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Ma non viene definito come agnello sacrificale?Trianello ha scritto:Solo nella misura in cui è un sacrificio umano quello, ad esempio, di un soldato che si sacrifichi, esponendosi al fuoco nemico, per coprire la ritirata dei suoi commilitoni. Non era indispensabile che Cristo morisse di morte violenta. Cristo è morto di morte violenta perché ha obbedito al Padre fino in fondo, proprio come il soldato di cui sopra è morto in quanto ha fatto il suo dovere di buon soldato fino in fondo. La morte di Cristo non era intesa, dai suoi carnefici, come un sacrificio, ma è valsa a noi come tale.Mauro1971 ha scritto:Però, a parte gli schersi, il sacrificio di Gesù alla fine sarebbe un sacrificio umano.
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Non avrebbe senso dal momento che i sacrifici umani erano "un abominio al Signore" (levitico 20:2,3) e questa era la legge ebraica, inoltre la figlia di Iefte "pianse la sua verginità" non "la sua vita" come è scritto alla fine del cap 11, non credo che se avesse pensato di essere uccisa, si sarebbe messa a pensare alla sua verginità...Achille Lorenzi ha scritto:Ma questa interpretazione del passo è certa?Mario70 ha scritto: Per quanto riguarda la figlia di Iefte non fu certo sacrificata, ma servì al tempio....
Il capitolo 21 di 2 Samuele fa comunque pensare a sacrifici umani, fatti per placare "l'ira di Dio"...
Comunque un buon riassunto lo fa wiki:
http://it.wikipedia.org/wiki/Iefte" onclick="window.open(this.href);return false;
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Perché la sua morte ci è valsa come sacrificio gradito a Dio. Il sacrificio è iniziato con l'incarnazione del Verbo, mediante la quale Egli si è votato alla morte (inevitabile destino di tutti noi uomini). Il sacrificio si è compiuto alla morte di Cristo, la quale è stata una morte violenta.Mauro1971 ha scritto:
Ma non viene definito come agnello sacrificale?
Dio non ha richiesto mai alcun sacrificio umano. Il Verbo, incarnandosi, si è sottomesso alla volontà del Padre fino alla morte, che è stata una morte violenta.
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Quindi si sarebbe incarnato per sacrificarsi da uomo.Trianello ha scritto:Perché la sua morte ci è valsa come sacrificio gradito a Dio. Il sacrificio è iniziato con l'incarnazione del Verbo, mediante la quale Egli si è votato alla morte (inevitabile destino di tutti noi uomini). Il sacrificio si è compiuto alla morte di Cristo, la quale è stata una morte violenta.Mauro1971 ha scritto:
Ma non viene definito come agnello sacrificale?
Dio non ha richiesto mai alcun sacrificio umano. Il Verbo, incarnandosi, si è sottomesso alla volontà del Padre fino alla morte, che è stata una morte violenta.
Sacrificio umano, ergo.
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Io direi un sacrificio personale, compiutosi in ragione dell'umanità del Verbo incarnato, che, in quanto uomo, poteva morire e riscattare tutti i suoi fratelli uomini.Mauro1971 ha scritto:
Quindi si sarebbe incarnato per sacrificarsi da uomo.
Sacrificio umano, ergo.
Un sacrificio umano è la deliberata soppressione di un uomo, distinto dal sacrificante, per il bene di questi. Il sacrificio di Cristo è stato il sacrificio di un uomo, il quale ha affrontato la morte (infertagli da altri che non avevano la minima intenzione di officiare un sacrificio in quel momento), per il bene di terzi (tutti gli uomini escluso Lui). Di conseguenza, il sacrificio di Cristo è stato più simile a quello del soldato di cui sopra che non ad un sacrificio umano in senso stretto. Se poi vuoi proprio chiamarlo "sacrificio umano", ciò non toglie che il Dio biblico non abbia mai richiesto a nessuno sacrifici umani, ma, al limite, ne ha offerto uno lui stesso, pagando di prima persona.
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Questo non sempre.Trianello ha scritto:Io direi un sacrificio personale, compiutosi in ragione dell'umanità del Verbo incarnato, che, in quanto uomo, poteva morire e riscattare tutti i suoi fratelli uomini.Mauro1971 ha scritto:
Quindi si sarebbe incarnato per sacrificarsi da uomo.
Sacrificio umano, ergo.
Un sacrificio umano è la deliberata soppressione di un uomo, distinto dal sacrificante, per il bene di questi. Il sacrificio di Cristo è stato il sacrificio di un uomo, il quale ha affrontato la morte (infertagli da altri che non avevano la minima intenzione di officiare un sacrificio in quel momento), per il bene di terzi (tutti gli uomini escluso Lui). Di conseguenza, il sacrificio di Cristo è stato più simile a quello del soldato di cui sopra che non ad un sacrificio umano in senso stretto. Se poi vuoi proprio chiamarlo "sacrificio umano", ciò non toglie che il Dio biblico non abbia mai richiesto a nessuno sacrifici umani, ma, al limite, ne ha offerto uno lui stesso, pagando di prima persona.
In alcune culture c'era anche al volontarietà del sacrificarsi, nell'autoimmolarsi alla Divinità. Non è esistita solamente la forma coercitiva del sacrificare al Dio di turno i nemici sconfitti o comunque qualcuno obbligandolo con la forza.
Il soldato che si sacrifica mi sembra cosa molto diversa, in quanto non si sacrifica A qualcosa, mentre in questo caso il sacrificio di Cristo è un sacrificio alla Divinità. Sacrificio umano in quanto da essere umano si sarebbe sacrificato, anche se unico sacrificio di questo tipo richiesto dal "Padre".
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Sai citarmi qualcuna di queste culture?Mauro1971 ha scritto:
Questo non sempre.
In alcune culture c'era anche al volontarietà del sacrificarsi, nell'autoimmolarsi alla Divinità. Non è esistita solamente la forma coercitiva del sacrificare al Dio di turno i nemici sconfitti o comunque qualcuno obbligandolo con la forza.
Nelle culture che prevedono il suicidio rituale, questo è inteso come una sorta di rito di passaggio ad una condizione superiore. Cosa ben diversa dal sacrificio umano. Anche se la vittima sacrificale è una vittima volontaria, il sacrificio umano presuppone un contesto rituale in cui il sacrificante ed il sacrificato siano distinti. Il sacrificante (che può essere un individuo o una comunità) dona agli dei qualcosa di prezioso (la vita di un uomo) per assicurarsi il benvolere degli stessi. Siamo in un contesto di "scambio". Il che ha poco a che vedere con il sacrificio così come è inteso nella Bibbia.
Ma Cristo non si è sacrificato a Dio. Nel sacrificio di Cristo, è Dio che si sacrifica. Ora vado di corsa e non ho tampo di articolare meglio il discorso. Ci riproverò domani.Il soldato che si sacrifica mi sembra cosa molto diversa, in quanto non si sacrifica A qualcosa, mentre in questo caso il sacrificio di Cristo è un sacrificio alla Divinità. Sacrificio umano in quanto da essere umano si sarebbe sacrificato, anche se unico sacrificio di questo tipo richiesto dal "Padre".
Dovreste leggere bene questi versetti...
...e poi dirmi ancora se nella Bibbia non ci sono sacrifici umani:
Esodo 22/29 - Ezech. 20/25-26 = 2/Samuele 21/6-9-10 == Numeri 31/dal 26 al 40 tuti! === Giudici 11/34-40: Stracciarsi le vesti è un'usanza ebraica antica alla morte di una persona amata. Iefte ha promesso in sacrificio a Geova la sua unica figlia, e si capisce che è un atto richiesto per la sua vittoria sui figli di Ammon e poi dice" Non può revocare la sua promessa" La figlia vuole perdere la sua verginità; si comprende che era stato richiesto quindi il sacrificio di una vergine.
Esodo 22/29 - Ezech. 20/25-26 = 2/Samuele 21/6-9-10 == Numeri 31/dal 26 al 40 tuti! === Giudici 11/34-40: Stracciarsi le vesti è un'usanza ebraica antica alla morte di una persona amata. Iefte ha promesso in sacrificio a Geova la sua unica figlia, e si capisce che è un atto richiesto per la sua vittoria sui figli di Ammon e poi dice" Non può revocare la sua promessa" La figlia vuole perdere la sua verginità; si comprende che era stato richiesto quindi il sacrificio di una vergine.
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E tu dovresti leggere il linck postato da Mario70virtesto ha scritto:...e poi dirmi ancora se nella Bibbia non ci sono sacrifici umani:
Esodo 22/29 - Ezech. 20/25-26 = 2/Samuele 21/6-9-10 == Numeri 31/dal 26 al 40 tuti! === Giudici 11/34-40: Stracciarsi le vesti è un'usanza ebraica antica alla morte di una persona amata. Iefte ha promesso in sacrificio a Geova la sua unica figlia, e si capisce che è un atto richiesto per la sua vittoria sui figli di Ammon e poi dice" Non può revocare la sua promessa" La figlia vuole perdere la sua verginità; si comprende che era stato richiesto quindi il sacrificio di una vergine.
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In effetti la questione del "sacrificio" della figlia di Iefte non è così chiara come potrebbe sembrare.Gabriella Prosperi ha scritto:E tu dovresti leggere il linck postato da Mario70
Gabriella
Una fonte cattolica parla comunque di un sacrificio effettivo:
http://it.cathopedia.org/wiki/Iefte" onclick="window.open(this.href);return false;
Anche una fonte evangelica è di questo parere:
«Alcuni studiosi pensano che Jefte abbia dedicato la figlia al servizio del Signore, in modo che non potesse mai sposarsi. Però, non esiste alcun esempio di questa pratica in tutto l'Antico Testamento. Perciò, non sembra che sia quello. Più probabilmente, come pensano tanti studiosi, Jefte fece morire sua figlia, credendo che fosse un sacrificio necessario per adempiere il suo voto» http://www.aiutobiblico.org/sermoni/07- ... 1-08a.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Anche Samuele fu "donato" al tempio dalla madre e se non sbaglio anche lui rimase vergine, inoltre sembra che i Netinei affiancavano i leviti nel servire al tempio, non mi convince per niente la teoria del sacrificio umano.Achille Lorenzi ha scritto:In effetti la questione del "sacrificio" della figlia di Iefte non è così chiara come potrebbe sembrare.Gabriella Prosperi ha scritto:E tu dovresti leggere il linck postato da Mario70
Gabriella
Una fonte cattolica parla comunque di un sacrificio effettivo:
http://it.cathopedia.org/wiki/Iefte" onclick="window.open(this.href);return false;
Anche una fonte evangelica è di questo parere:
«Alcuni studiosi pensano che Jefte abbia dedicato la figlia al servizio del Signore, in modo che non potesse mai sposarsi. Però, non esiste alcun esempio di questa pratica in tutto l'Antico Testamento. Perciò, non sembra che sia quello. Più probabilmente, come pensano tanti studiosi, Jefte fece morire sua figlia, credendo che fosse un sacrificio necessario per adempiere il suo voto» http://www.aiutobiblico.org/sermoni/07- ... 1-08a.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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In effetti sarebbe davvero un fatto a dir poco sconvolgente. Però perché la Bibbia non è chiara su questo fatto, togliendo ogni traccia di dubbio? Il fatto che vi siano diverse opinioni fra gli studiosi è anche questa una cosa sconcertante.Mario70 ha scritto:Anche Samuele fu "donato" al tempio dalla madre e se non sbaglio anche lui rimase vergine, inoltre sembra che i Netinei affiancavano i leviti nel servire al tempio, non mi convince per niente la teoria del sacrificio umano.
Comunque di Samuele non si dice che rimase vergine. Non si legge nella Bibbia che si sia sposato, non che si sia mantenuto vergine per tutta la vita.
Comunque io penso al "sacrificio" dei sette discendenti di Saul, fatto per "placare l'ira del Signore".
Questi uomini vennero uccisi anche se non erano per nulla colpevoli delle azioni commesse da Saul.
A me questo sembra proprio un sacrificio umano.
Per una spiegazione esaustiva...
...a mio parere, andate su: http://www.biblistica.it/wordpress/page_id=1606" onclick="window.open(this.href);return false; intitolato:" Iefte sacrificò sua figlia?". Io non sono nato imparato.
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Il link funzionante: http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=1606" onclick="window.open(this.href);return false;virtesto ha scritto:...a mio parere, andate su: http://www.biblistica.it/wordpress/page_id=1606" onclick="window.open(this.href);return false; intitolato:" Iefte sacrificò sua figlia?". Io non sono nato imparato.
Si tratta comunque sempre di un'interpretazione dell'episodio.
Potrebbero essere vere anche la spiegazioni che non vi vedono un sacrificio cruento.
La Bibbia fà capire sì o nò che la morte di Gesù è da considerarsi un sacrificio di cui Dio aveva bisogno per riapacificarsi con l'umanità peccatrice? - Ebrei 9:24-28 e 10:1-10papà61 ha scritto:ma che, scherzi?? Dio non approva assolutamente i sacrifici umani!! Le scritture che hai citato nel SI, si riferiscono a Gesù Cristo, che si è sacrificato per noi. infatti piu volte Dio ha maledetto chi faceva sacrifici umani.
Io l'ho sempre capita così, e cioè Dio che ha bisogno del sacrificio del corpo umano di suo figlio chiamato Gesù per cancellare i peccati degli uomini, alla pari degli olocausti animali praticati dagli israeliti. Se questo non lo chiami sacrificio umano, dimmi cos'è...
Per quanto riguarda l'episodio drammatico di Abraamo e Isacco (che, va detto, è un racconto stranamente privo di ogni sentimento da parte di tutti i protagonisti), è vero che c'è stato un lieto fine per Isacco, ma Abraamo non stava esitando a sacrificarlo, cosa che dimostra che, se il racconto dovrebbe essere autentico, i sacrifici umani potevano essere di uso in quei tempi, d'altronde come dice la storia riguardo alle antiche popolazioni Semitiche e Indo-Europee (come dice nota in calce nella traduzione biblica francese Osty).
Dove viene detto che servì nel tempio? Forse mi è sfuggito qualcosa... Se letto tale, il racconto è ambiguo, si parla di olocausto, e si parla di un usanza che era diventata una regola in Israele, quella di celebrare (o fare lamento) anno dopo anno la figlia di Iesse.Mario70 ha scritto: Per quanto riguarda la figlia di Iefte non fu certo sacrificata, ma servì al tempio....
Se si tiene conto del fatto che in quei tempi era molto importante per le persone un giorno sposarsi e avere figli, il fatto di non poterne avere era da considerare come una maledizione. Ora, la figlia di Iefte avrebbe potuto benissimo piangere il fatto che sarebbe morta prima di aver potuto metter su famiglia.Mario70 ha scritto: inoltre la figlia di Iefte "pianse la sua verginità" non "la sua vita" come è scritto alla fine del cap 11, non credo che se avesse pensato di essere uccisa, si sarebbe messa a pensare alla sua verginità...
Comunque sia, la cosa rimane ambigua, anche perché la figlia non trova niente da ridire, mah...
Per meglio precisare...
La vicenda dei sacrifici umani nella Bibbia è stata fin qui trattata in modo troppo superficiale per cui si necessitano alcuni approfondimenti.
Per quando riguarda l’episodio della figlia di Iefte ho provato a citarvi quel sito: http://www.biblistica.it/wordpress/page_id=1606" onclick="window.open(this.href);return false; che tratta l’argomento in modo esaustivo ma portando la conclusione verso l’olocausto della figlia per cui, forse, è stato letto con le fette di salame sugli occhi.
Il versetto di Giudici 11/31 …offrirò in olocausto.. viene spiegato esaurientemente nel senso di sacrificio umano, ha un significato di :”far salire in olocausto” intendendo di far salire il fumo degli olocausti, come in Giudici 6/26 oppure nel caso del sacrificio di Isacco; stesso verbo.
Inoltre viene citata anche la TNM e i suoi goffi tentativi di falsare il significato traducendo in modo incomprensibile per cercare di nascondere il vero significato; ma anche qui, visto che, una volta tanto, la TNM cerca di fare una “opera buona” non viene ripresa e derisa come invece si farebbe di solito in questo Forum. Potenza del fondamentalismo!!!
Io avevo anche scritto che l’atto di Iefte di stracciarsi le vesti ha un significato biblico preciso, cioè si fa quando c’è di mezzo il morto. E infatti:
In Gen. 37/29 Ruben si straccia le vesti perché pensava che Giuseppe fosse stato ucciso.
Il Lev. 10/6 Mosè disse di non strappare le vesti” affinchè non moriate”
In Giud. 11/35 :Iefte come la vide si strappò le vesti e disse :” Tu mi accasci…”
II Sam. 1/11: Davide si straccia le vesti alla notizia della morte di Saul
3/31: Davide :” Stracciatevi le vesti e fate cordoglio per la morte di Saul”
13/31 Davide si strappa le vesti alla notizia che Absalom aveva ucciso i figli del Re.
1/Re 21/27: Achab si strappa le vesti quando ode della sciagura che Dio manderà sulla sua casa.
II/Cron. 23/13 : si strappano le vesti per la morte di Athalia.
Isaia 37/1: il re Ezechia si strappa le vesti perché:” Questo è un giorno d’angoscia di castigo e d’onta.
Questo gesto di strapparsi le vesti si usava anche quando non c’era di mezzo un morto ma comunque qualcosa di veramente fuori dall’ordinario, eclatante e non certo, come si vorrebbe far credere , per celebrare il supposto fatto che la figlia di Iefte sarebbe andata a servizio nel Tempio.
Nella discussione Achille Lorenzi ha citato un sito che anch’io ho trovato ma, non so per quale motivo, ha mancato di citare questa affermazione:
“Questo passo di Giudici non è chiarissimo, o per meglio dire, quello che sembra chiaro è così abominevole che tanti studiosi hanno cercato di trovare un altro senso, oltre al sacrificio della sua morte. Alcuni studiosi pensano che Iefte abbia dedicato la figlia al servizio del Signore in modo che non potesse mai sposarsi. Però NON esiste alcun esempio di questa pratica in tutto l’A.T. “
Comunque tranquillizzatevi perché, come scrive quel grande dissacratore della Bibbia ,Mario Liverani, quell’episodio, come tutto il libro del Giudici è una colossale favola, non è mai accaduto. Liverani scrive anche che la saga dei Giudici non ha spazio temporale nella storia di quel periodo cioè non si trova nemmeno lo spazio cronologico dentro il quale inserirli.
“DIO NON APPROVA I SACRIFICI UMANI” Così ha scritto Papà61 nel suo intervento.
“…Allora diedi loro degli statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. Feci si che si contaminassero nelle offerte FACENDO PASSARE PER IL FUOCO ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono Geova” Ezechiele 20/25
Per il gusto, il piacere di far vedere chi comanda, Dio padre, il papà di Gesù Cristo, fa bruciare i primogeniti e questo avviene, come vuole la prassi, all’ottavo giorno di vita dei piccoli.
Comunque, contrariamente a quanto faceva Gesù, a suo Padre i bambini non piacevano affatto .Nel Salmo 137:
“Beato chi piglierà i tuoi bambini e li sbatterà contro la roccia” In Isaia 13/16: “ I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi” e al v. 18:” ..l’occhio loro non risparmierà i bambini”
Come si legge in II/ Re 16/23, per ritornare allo specifico ‘sacrifici umani’ , il Re ACAZ, unto re dal profeta di Geova, :” …fa persino bruciare suo figlio” e in 2/Cronache 28/3: “…bruciò nel fuoco i suoi figli”
Il Re MANASSE, anche lui Unto di Geova, come dice 2/Cronache 28/6: “…fece passare i suoi figli attraverso il fuoco nella valle di Ben.Inmom”
MA CHE SUCCEDE ALLORA? COM’E’ QUESTA STORIA?
In Israele e Giuda, perlomeno fino all’arrivo di Giosia, era un gran casino! Geova era uno dei tanti dei ma c’era Baal, Moloc, il Tofeth, i cosìdetti ‘alti luoghi’ dove si facevano sacrifici umani, la contaminazione coi Cananei e Fenici. Ma, intendiamoci , quella Scrittura in alto di Ezechiele 20/25 riguardava Geova.
Geremia 32/35: “E hanno edificato gli alti luoghi di Baal per far passare per il fuoco i loro figli offrendoli a Moloc”
II/Re 23/10: “ Contaminò Tofeth affinchè nessuno facesse più passare per il fuoco i suoi figli in onore di Molec” Dello stesso culto si trovano riferimenti in II/Re 16/3 – 17/31 – 21/6.
In Ezechiele (Questi era un pazzo per me) 16/21 – 20/31 – 23/37: “ ..i loro figli li hanno fatti passare per il fuoco perché servissero loro di pasto” e Questi sacrifici erano offerti proprio appena fuori dal Santuario a Geova, lì’ vicino!
Gli ebrei arrivarono ad un decente grado di civiltà solamente con l’arrivo del re Giosia verso il 600 a.C. Giosia eliminò la falsa adorazione, gli alti luoghi, l’adorazione a Baal ed agli altri dei, perlomeno cercò di farlo, accentrò nel Tempio di Gerusalemme la ‘pura adorazione’ ed avvenne anche quel famoso “ritrovamento” della legge di Mosè. Hanno fatto finta di aver trovato un rotolo sotto un altare. Di fatto con Giosia si cominciò a scrivere un embrione di Deuteronomio.
E, importante, nel 620 a.C. Giosia istituì la Pasqua. Il riscatto, che prima avveniva con il sacrificio dei primogeniti umani, veniva sostituito con il rito del sacrificio dell’agnello. Noo! Non c’era prima di Giosia una Pasqua , dimenticatevi quell’agnello mangiato in piedi prima di lasciare l’Egitto…quello molti noi l’hanno visto solamente in un vecchio film di Cecil B. DeMille.
Ma uno mi può dire: e tutte quelle Scritture di Levitico, Esodo ecc. che dicono che certe cose (Isacrifici umani) non si fanno, allora, non venivano rispettate? Non è così; quando si facevano quei sacrifici quelle Scritture non c’erano ancora!
Il Pentateuco fu elaborato dall’Esilio del 587 a.C. inizialmente, ma ricevette diverse rielaborazioni successive. Si comincia a parlare di Monoteismo, il grande cavallo di battaglia dell’Ebraismo, nel II° Isaia, quindi dopo la conquista di Ciro di Babilonia. L’Ebraismo nacque con i ‘duri e puri’ che tornarono a Gerusalemme dopo l’Esilio.
Con gli ebrei abbiamo un caso penso unico al mondo: in genere una popolazione si aggrega e forma uno Stato nazionale e subito vara una Costituzione e si danno subito tutte le leggi che devono regolare i rapporti fra i cittadini e con lo Stato.
Gli ebrei invece lo hanno fatto almeno 5 secoli dopo la creazione del loro Stato ma, soprattutto, lo hanno fatto quando non erano più uno Stato libero bensì quando erano sottomessi da altri : Assiri, poi Babilonesi, Persiani, Greci, Romani…..Hanno varato leggi scopiazzandole anche dai codici Mesopotamici scritti più di mille anni prima (Hammurapi 1750 a.C.).
Una conseguenza di questa anomalia la vediamo, per esempio, nell’istituzione del Giubileo; qui, quando ricorreva, bisognava liberare gli schiavi, restituire terreno al proprietario originale , ritornare il danaro dei debiti ecc. Ma non fu mai applicato. Per forza, non avevano più una Autorità, una, diciamo, polizia giudiziaria che potesse imporre tali misure, erano altri che comandavano.
Per quando riguarda l’episodio della figlia di Iefte ho provato a citarvi quel sito: http://www.biblistica.it/wordpress/page_id=1606" onclick="window.open(this.href);return false; che tratta l’argomento in modo esaustivo ma portando la conclusione verso l’olocausto della figlia per cui, forse, è stato letto con le fette di salame sugli occhi.
Il versetto di Giudici 11/31 …offrirò in olocausto.. viene spiegato esaurientemente nel senso di sacrificio umano, ha un significato di :”far salire in olocausto” intendendo di far salire il fumo degli olocausti, come in Giudici 6/26 oppure nel caso del sacrificio di Isacco; stesso verbo.
Inoltre viene citata anche la TNM e i suoi goffi tentativi di falsare il significato traducendo in modo incomprensibile per cercare di nascondere il vero significato; ma anche qui, visto che, una volta tanto, la TNM cerca di fare una “opera buona” non viene ripresa e derisa come invece si farebbe di solito in questo Forum. Potenza del fondamentalismo!!!
Io avevo anche scritto che l’atto di Iefte di stracciarsi le vesti ha un significato biblico preciso, cioè si fa quando c’è di mezzo il morto. E infatti:
In Gen. 37/29 Ruben si straccia le vesti perché pensava che Giuseppe fosse stato ucciso.
Il Lev. 10/6 Mosè disse di non strappare le vesti” affinchè non moriate”
In Giud. 11/35 :Iefte come la vide si strappò le vesti e disse :” Tu mi accasci…”
II Sam. 1/11: Davide si straccia le vesti alla notizia della morte di Saul
3/31: Davide :” Stracciatevi le vesti e fate cordoglio per la morte di Saul”
13/31 Davide si strappa le vesti alla notizia che Absalom aveva ucciso i figli del Re.
1/Re 21/27: Achab si strappa le vesti quando ode della sciagura che Dio manderà sulla sua casa.
II/Cron. 23/13 : si strappano le vesti per la morte di Athalia.
Isaia 37/1: il re Ezechia si strappa le vesti perché:” Questo è un giorno d’angoscia di castigo e d’onta.
Questo gesto di strapparsi le vesti si usava anche quando non c’era di mezzo un morto ma comunque qualcosa di veramente fuori dall’ordinario, eclatante e non certo, come si vorrebbe far credere , per celebrare il supposto fatto che la figlia di Iefte sarebbe andata a servizio nel Tempio.
Nella discussione Achille Lorenzi ha citato un sito che anch’io ho trovato ma, non so per quale motivo, ha mancato di citare questa affermazione:
“Questo passo di Giudici non è chiarissimo, o per meglio dire, quello che sembra chiaro è così abominevole che tanti studiosi hanno cercato di trovare un altro senso, oltre al sacrificio della sua morte. Alcuni studiosi pensano che Iefte abbia dedicato la figlia al servizio del Signore in modo che non potesse mai sposarsi. Però NON esiste alcun esempio di questa pratica in tutto l’A.T. “
Comunque tranquillizzatevi perché, come scrive quel grande dissacratore della Bibbia ,Mario Liverani, quell’episodio, come tutto il libro del Giudici è una colossale favola, non è mai accaduto. Liverani scrive anche che la saga dei Giudici non ha spazio temporale nella storia di quel periodo cioè non si trova nemmeno lo spazio cronologico dentro il quale inserirli.
“DIO NON APPROVA I SACRIFICI UMANI” Così ha scritto Papà61 nel suo intervento.
“…Allora diedi loro degli statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. Feci si che si contaminassero nelle offerte FACENDO PASSARE PER IL FUOCO ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono Geova” Ezechiele 20/25
Per il gusto, il piacere di far vedere chi comanda, Dio padre, il papà di Gesù Cristo, fa bruciare i primogeniti e questo avviene, come vuole la prassi, all’ottavo giorno di vita dei piccoli.
Comunque, contrariamente a quanto faceva Gesù, a suo Padre i bambini non piacevano affatto .Nel Salmo 137:
“Beato chi piglierà i tuoi bambini e li sbatterà contro la roccia” In Isaia 13/16: “ I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi” e al v. 18:” ..l’occhio loro non risparmierà i bambini”
Come si legge in II/ Re 16/23, per ritornare allo specifico ‘sacrifici umani’ , il Re ACAZ, unto re dal profeta di Geova, :” …fa persino bruciare suo figlio” e in 2/Cronache 28/3: “…bruciò nel fuoco i suoi figli”
Il Re MANASSE, anche lui Unto di Geova, come dice 2/Cronache 28/6: “…fece passare i suoi figli attraverso il fuoco nella valle di Ben.Inmom”
MA CHE SUCCEDE ALLORA? COM’E’ QUESTA STORIA?
In Israele e Giuda, perlomeno fino all’arrivo di Giosia, era un gran casino! Geova era uno dei tanti dei ma c’era Baal, Moloc, il Tofeth, i cosìdetti ‘alti luoghi’ dove si facevano sacrifici umani, la contaminazione coi Cananei e Fenici. Ma, intendiamoci , quella Scrittura in alto di Ezechiele 20/25 riguardava Geova.
Geremia 32/35: “E hanno edificato gli alti luoghi di Baal per far passare per il fuoco i loro figli offrendoli a Moloc”
II/Re 23/10: “ Contaminò Tofeth affinchè nessuno facesse più passare per il fuoco i suoi figli in onore di Molec” Dello stesso culto si trovano riferimenti in II/Re 16/3 – 17/31 – 21/6.
In Ezechiele (Questi era un pazzo per me) 16/21 – 20/31 – 23/37: “ ..i loro figli li hanno fatti passare per il fuoco perché servissero loro di pasto” e Questi sacrifici erano offerti proprio appena fuori dal Santuario a Geova, lì’ vicino!
Gli ebrei arrivarono ad un decente grado di civiltà solamente con l’arrivo del re Giosia verso il 600 a.C. Giosia eliminò la falsa adorazione, gli alti luoghi, l’adorazione a Baal ed agli altri dei, perlomeno cercò di farlo, accentrò nel Tempio di Gerusalemme la ‘pura adorazione’ ed avvenne anche quel famoso “ritrovamento” della legge di Mosè. Hanno fatto finta di aver trovato un rotolo sotto un altare. Di fatto con Giosia si cominciò a scrivere un embrione di Deuteronomio.
E, importante, nel 620 a.C. Giosia istituì la Pasqua. Il riscatto, che prima avveniva con il sacrificio dei primogeniti umani, veniva sostituito con il rito del sacrificio dell’agnello. Noo! Non c’era prima di Giosia una Pasqua , dimenticatevi quell’agnello mangiato in piedi prima di lasciare l’Egitto…quello molti noi l’hanno visto solamente in un vecchio film di Cecil B. DeMille.
Ma uno mi può dire: e tutte quelle Scritture di Levitico, Esodo ecc. che dicono che certe cose (Isacrifici umani) non si fanno, allora, non venivano rispettate? Non è così; quando si facevano quei sacrifici quelle Scritture non c’erano ancora!
Il Pentateuco fu elaborato dall’Esilio del 587 a.C. inizialmente, ma ricevette diverse rielaborazioni successive. Si comincia a parlare di Monoteismo, il grande cavallo di battaglia dell’Ebraismo, nel II° Isaia, quindi dopo la conquista di Ciro di Babilonia. L’Ebraismo nacque con i ‘duri e puri’ che tornarono a Gerusalemme dopo l’Esilio.
Con gli ebrei abbiamo un caso penso unico al mondo: in genere una popolazione si aggrega e forma uno Stato nazionale e subito vara una Costituzione e si danno subito tutte le leggi che devono regolare i rapporti fra i cittadini e con lo Stato.
Gli ebrei invece lo hanno fatto almeno 5 secoli dopo la creazione del loro Stato ma, soprattutto, lo hanno fatto quando non erano più uno Stato libero bensì quando erano sottomessi da altri : Assiri, poi Babilonesi, Persiani, Greci, Romani…..Hanno varato leggi scopiazzandole anche dai codici Mesopotamici scritti più di mille anni prima (Hammurapi 1750 a.C.).
Una conseguenza di questa anomalia la vediamo, per esempio, nell’istituzione del Giubileo; qui, quando ricorreva, bisognava liberare gli schiavi, restituire terreno al proprietario originale , ritornare il danaro dei debiti ecc. Ma non fu mai applicato. Per forza, non avevano più una Autorità, una, diciamo, polizia giudiziaria che potesse imporre tali misure, erano altri che comandavano.
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