PEDOFILIA: UNA BUONA NOTIZIA DALLA CHIESA CATTOLICA.

Segnalazioni di giornali, riviste, trasmissioni radio-televisive che riguardino i TdG

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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Credo che il documento più recente in materia di abusi sessuali su minori sia la circolare agli anziani dell'ottobre 2012. Tale documento è stato reso pubblico da una commissione parlamentare dello stato di Victoria, in Australia, che lo ha messo online, ovviamente in inglese. Ecco il link: http://www.parliament.vic.gov.au/images ... ndix_1.pdf
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Siccome questo thread è nato da un episodio recente che riguarda la Chiesa Cattolica, mi sembra utile postare qui il link alle linee guida della Conferenza Epicopale Italiana in materia di abusi sessuali su minori. Ecco il link: http://www.avvenire.it/Dossier/CEI/Docu ... 0guida.pdf
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nello80
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Messaggio da nello80 »

607evolved dice:
Desidero ricordare alcuni particolari importanti sulla pedofilia all'interno dei TdG. Le vittime di pedofilia non possono direttamente denunciare l'accaduto alle autorità senza essere sanzionati e addirittura disassociati per scandalo. Sarebbero dei ribelli nei confronti degli anziani scavalcando le disposizioni teocratiche, "getterebbero biasimo sul nome di geova" e poco spirituali non seguendo i famosi passi di matteo. Inoltre verrebbe istituito un comitato di anziani (eventualmente giudiziario) che processerebbe la vittima in modo teocratico (vedi punto seguente).
Per fortuna non sono a conoscenza personalmente di episodi del genere, e dico per fortuna perchè a prescindere di tutto, venire a sapere che una cosa del genere è avvenuta nelle tue vicinanze, magari con persone che conosci e comunque un episodio che di segna e ti fa rimanere sconvolto.
Detto questo, non so che dire, perchè non sono a conoscenza che le procedure siano quelle sopra descritte!
Ma credo che se qualcuno volesse denunciare l'accaduto alle autorità, non siano presi provvedimenti.
Infatti a me risulta che le ultime istruzioni in merito dicevano proprio questo, ossia che ognuno deve valutare attentamente se procedere con la denuncia alle autorità oppure no!
Detto questo, chiedo, a chi ne fosse in possesso di postare documenti che attestino quanto affermato nel post quotato di cui sopra.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

nello80 ha scritto:Infatti a me risulta che le ultime istruzioni in merito dicevano proprio questo, ossia che ognuno deve valutare attentamente se procedere con la denuncia alle autorità oppure no!
Gia' questo, a mio parere, è inqualificabile: ma come, sono a conoscenza di un crimine e mi si chiede di valutare se denunciarlo?
Gabriella
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Gabriella Prosperi ha scritto:
nello80 ha scritto:Infatti a me risulta che le ultime istruzioni in merito dicevano proprio questo, ossia che ognuno deve valutare attentamente se procedere con la denuncia alle autorità oppure no!
Gia' questo, a mio parere, è inqualificabile: ma come, sono a conoscenza di un crimine e mi si chiede di valutare se denunciarlo?
Gabriella
Valutare nel senso che gli anziani non devono e non possono scoraggiare o incoraggiare a fare o non fare un'eventuale denuncia alle autorità competenti.
Questo perchè gli anziani possono solo ed esclusivamente occuparsi del peccato sotto il profilo spirituale e religioso, esattamente come i preti che godono del segreto confessionale; con l'unica differenza che molti preti non vengono disassociati o scomunicati ma solo spostati a 200 o 300 km di distanza.
Tutto questo con la palese copertura e appoggio del vescovo o arcivescono della diocesi o arcidiocesi di appartenenza!
Cmq la domanda era chiara: l'utente 607revolved ha affermato che secondo lui chi denuncia il pedofilo viene disassociato!
Questa è un'affermazione precisa la quale io non sto contestando, ma sto solo dicendo di postare materiale a conferma di quanto detto.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

Non per evitare la tua domanda, nello, anche perchè non saprei rispondere, ma mi risulta che i preti non danno assoluzione se chi confessa un peccato che comporta un crimine prima non si rivolge alle autorita' competenti. E' loro dovere esortare in tal senso.
Che poi alcuni non lo facciano è qualcosa che non ci è dato sapere.
Gabriella
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nello80
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Messaggio da nello80 »

Gabriella Prosperi ha scritto:Non per evitare la tua domanda, nello, anche perchè non saprei rispondere, ma mi risulta che i preti non danno assoluzione se chi confessa un peccato che comporta un crimine prima non si rivolge alle autorita' competenti. E' loro dovere esortare in tal senso.
Che poi alcuni non lo facciano è qualcosa che non ci è dato sapere.
Gabriella

Questa mi è nuova!
Ma se è così, cosa devo dirti, viva la chiesa!
Cmq potresti confermare quello che asserisci?
Per esempio io so che i preti non danno la comunione ai divorziati, potrebbe essere anche una cosa analoga.
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Paola&Max
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Messaggio da Paola&Max »

http://www.amicidomenicani.it/leggi_sac ... php?id=888" onclick="window.open(this.href);return false;

Ecco Nello... spero ti sia d'aiuto..
(Paola)
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Tiziano
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Messaggio da Tiziano »

Gabriella Prosperi ha scritto:Non per evitare la tua domanda, nello, anche perchè non saprei rispondere, ma mi risulta che i preti non danno assoluzione se chi confessa un peccato che comporta un crimine prima non si rivolge alle autorita' competenti. E' loro dovere esortare in tal senso.
Che poi alcuni non lo facciano è qualcosa che non ci è dato sapere.
Gabriella
Non credo sia una cosa automatica, vale a dire che ...se mal non ricordo... dipende da prete e prete, cioè è possibile essere assolti se si è veramente pentiti, senza per questo essere obbligati a denunciare l'accaduto prima dell'assoluzione.
Il prete può anche in un secondo tempo convincere la persona a costituirsi ma non può obbligarlo.

Non è che la cosa mi cimbrasse molto ma penso che sia proprio così
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage

Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010

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Ray
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Messaggio da Ray »

Paragrafo completo
Geova ha fiducia nello schiavo
4 Vediamo cosa permette allo schiavo fedele e discreto di provvedere nutriente cibo spirituale al momento opportuno. “Ti farò avere perspicacia e ti istruirò nella via per la quale devi andare”, dice Geova. E aggiunge: “Certamente darò consiglio col mio occhio su di te”. (Sal. 32:8) In effetti Geova guida lo schiavo. Possiamo quindi avere piena fiducia nella perspicacia, nell’intendimento e nei consigli basati sulle Scritture che ci dà lo schiavo.
5 Geova benedice inoltre la classe dello schiavo dandole il suo spirito santo. Anche se lo spirito di Geova è invisibile, ciò che produce in coloro sui quali agisce è evidente. Pensate a quello che è riuscito a fare lo schiavo fedele e discreto dando testimonianza in tutto il mondo riguardo a Geova Dio, a suo Figlio e al Regno. Gli adoratori di Geova sono attivi nel proclamare il messaggio del Regno in oltre 230 paesi e isole. Questa non è forse una prova innegabile che lo schiavo opera sotto l’influenza dello spirito di Dio? (Leggi Atti 1:8). Per provvedere tempestivamente cibo spirituale ai servitori di Geova di tutto il mondo, la classe dello schiavo deve prendere decisioni molto importanti. Quando prende e attua queste decisioni, lo schiavo mostra amore, mitezza e altre qualità che costituiscono il frutto dello spirito. — Gal. 5:22, 23.
6 Per comprendere fino a che punto Geova ha fiducia nello schiavo fedele, pensate a ciò che ha promesso a coloro che appartengono a tale classe. “La tromba suonerà”, scrisse l’apostolo Paolo, “e i morti saranno destati incorruttibili, e noi saremo mutati. Poiché questo che è corruttibile deve rivestire l’incorruzione, e questo che è mortale deve rivestire l’immortalità”. (1 Cor. 15:52, 53) Gli unti seguaci di Cristo, che servono Dio fedelmente e muoiono con un corpo umano corruttibile, non vengono semplicemente risuscitati come creature spirituali che hanno la vita eterna. Ricevono l’immortalità: una vita senza fine e indistruttibile. Inoltre ricevono l’incorruzione, in quanto viene dato loro un corpo immune da decadimento e sono, a quanto sembra, autosufficienti, cioè non dipendenti da fonti di energia esterne. Rivelazione 4:4 dice che questi risuscitati sono seduti su un trono con una corona d’oro sulla testa. Per i cristiani unti è in serbo la regalità. Ma c’è dell’altro.
7 In Rivelazione 19:7, 8 leggiamo: “È arrivato il matrimonio dell’Agnello e la sua moglie si è preparata. Sì, le è stato concesso di adornarsi di lino fine, splendente e puro, poiché il lino fine rappresenta gli atti giusti dei santi”. Geova ha scelto i cristiani unti come futura sposa di suo Figlio. Incorruzione, immortalità, regalità e “il matrimonio dell’Agnello”: che doni stupendi! Dimostrano in modo straordinario che Dio ha fiducia negli unti, i quali “continuano a seguire l’Agnello dovunque vada”
Continuiamo a seguire l'agnello w 09 15/2

Riflettendo su questo paragrafo che nello 80 mi ha fatto notare,a parte sempre l'auto-certificazione dei tdg e in questo caso dello schiavo . Ma c'è anche da notare che in questa torre di guardia lo schiavo dice chiaramente che Geova da il suo spirito santo allo schiavo,in altre torri ..scriveva invece di non essere ispirato:
I testimoni di Geova, nella loro fervida attesa della seconda venuta di Gesù, hanno indicato certe date che si sono rivelate sbagliate. A motivo di ciò, alcuni li hanno accusati di essere falsi profeti. Tuttavia, in nessuno di questi casi essi hanno avuto la presunzione di fare predizioni ‘nel nome di Geova’. Non hanno mai detto: ‘Queste sono le parole di Geova’. La Torre di Guardia, l’organo ufficiale dei testimoni di Geova, ha detto: “Non abbiamo il dono della profezia”. (Gennaio 1883, pagina 425, ed. inglese) “Né vorremmo che i nostri scritti fossero riveriti o considerati infallibili”. (15 dicembre 1896, pagina 306, ed. inglese) La Torre di Guardia ha anche detto che il fatto che alcuni abbiano lo spirito di Geova “non significa che quelli che oggi servono quali testimoni di Geova siano ispirati. Non significa che gli scritti che appaiono su questa rivista La Torre di Guardia siano ispirati e infallibili e senza errori”. (1° dicembre 1947, pagina 301) “La Torre di Guardia non pretende di essere ispirata nelle sue affermazioni, né è dommatica”. (1° settembre 1951, pagina 270) “I fratelli che preparano queste pubblicazioni non sono infallibili. . . . I loro scritti non sono ispirati, come lo sono quelli di Paolo e degli altri scrittori della Bibbia. (II Tim. 3:16) E così, a volte, è stato necessario correggere certe idee man mano che l’intendimento aumentava. (Prov. 4:18)”. — 15 agosto 1981, pagina 19.
http://www.infotdgeova.it/dottrine/morale.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Sto valutando se questo mio pensiero sia una cosa possibile..
In pratica lo schiavo non si smentisce mai,ha i suoi intendimenti alternati , ballerini e intermittenti.
Si potrebbe pensare dato che sono autori diversi,e con idee diverse,che si susseguono negli anni,in pratica fra qualche anno si potrebbero leggere nuovi intendimenti,spacciandoli per luce progressiva,ma personalmente penso che sono nuovi autori e nuovi componenti del CD con idee diverse dagli altri...
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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607Evolved
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Messaggio da 607Evolved »

nello80 ha scritto:Detto questo, chiedo, a chi ne fosse in possesso di postare documenti che attestino quanto affermato nel post quotato di cui sopra.
Per ovvie ragioni, in questo momento purtroppo non ho più il libero accesso alla documentazione riservata ai soli anziani.
Intanto ti invito a leggere l'esperienza di un utente di questo forum: https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=7&t=7576" onclick="window.open(this.href);return false;
Potresti anche cercare i casi di vittime di abusi e appurare quante sono state in seguito disassociate (oppure altri utenti volenterosi potrebbero indicarne alcune).
Credo, comunque, che già in passato siano state caricate alcune circolari al riguardo, devi solamente darmi il tempo di trovarle!
Il mio brodo
C'è un solo problema con le religioni che hanno tutte le risposte. Non permettono le domande.
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Lo scetticismo è la mia natura. Il libero pensiermo è il mio metodo. L'agnosticismo è la mia conclusione.
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Messaggio da vitale »

Cogitabonda ha scritto:Credo che il documento più recente in materia di abusi sessuali su minori sia la circolare agli anziani dell'ottobre 2012. Tale documento è stato reso pubblico da una commissione parlamentare dello stato di Victoria, in Australia, che lo ha messo online, ovviamente in inglese. Ecco il link: http://www.parliament.vic.gov.au/images ... ndix_1.pdf
Non intendo instaurare una disquisizione concentrata a questo, quella, o, quell'altra "bona" notizia.
Ricordatevi che le **eccellenti** circolari da qualsiasi punto cardinale arrivino, sono il classico tappabuchi (scusate quest'ultima espressione).
Altro non aggiungo per ora.
Cambia qualcosa la tecnologia 4K, che supporti inferiori riportano le stesse malefatte da tutte le parti.
Cambia lo standard non i fatti.
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607Evolved
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Messaggio da 607Evolved »

nello80 ha scritto:Valutare nel senso che gli anziani non devono e non possono scoraggiare o incoraggiare a fare o non fare un'eventuale denuncia alle autorità competenti.
Questo perchè gli anziani possono solo ed esclusivamente occuparsi del peccato sotto il profilo spirituale e religioso, esattamente come i preti che godono del segreto confessionale; con l'unica differenza che molti preti non vengono disassociati o scomunicati ma solo spostati a 200 o 300 km di distanza.
Tutto questo con la palese copertura e appoggio del vescovo o arcivescono della diocesi o arcidiocesi di appartenenza!
Cmq la domanda era chiara: l'utente 607revolved ha affermato che secondo lui chi denuncia il pedofilo viene disassociato!
Questa è un'affermazione precisa la quale io non sto contestando, ma sto solo dicendo di postare materiale a conferma di quanto detto.
Gli anziani forse non possono legalmente scoraggiare dal denunciare alle autorità eventuali misfatti, ma ti assicuro che lo fanno. Conosco un fratello, vittima di frode da parte di un altro TdG, sottoposto ad un comitato giudiziario per avere fatto causa a quest'altro TdG senza avvisare nessuno. Infine ha dovuto ritirare la denuncia e rimanere senza privilegi per più di un anno.
Chiaramente non voglio dire che esiste una relazione univoca tra denuncia e disassociazione, ma sicuramente succede e a maggior ragione quando gli anziani si pronunciano contro la vittima, rendendo la denuncia alle autorità mancanza di rispetto per l'autorità e calunnia.

Mi devo invece correggere sulla questione degli abusi ripetuti: ho scoperto solo ora che solamente in casi di violenza sessuale le molteplici vittime possono essere considerate testimoni dello stesso "peccato" e si può procedere al comitato giudiziario. Errore mio!
Il mio brodo
C'è un solo problema con le religioni che hanno tutte le risposte. Non permettono le domande.
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Lo scetticismo è la mia natura. Il libero pensiermo è il mio metodo. L'agnosticismo è la mia conclusione.
L'ateismo è la mia opinione. L'umanitarismo è la mia motivazione.
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virtesto
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E' stata una discussione interessante...

Messaggio da virtesto »

..e volevo solamente ribadire prima di chiudere la gravità di quanto accaduto e soprattutto far notare che quel vescovo asino ha causato tre delitti:

Il primo: quel sacerdote che palpa i seni di quella ragazza in pubblico di fronte ai genitori della stessa, denotava istinti irrefrenabili, cioè era una persona ammalata, pazza,,che andava isolata e curata. Il vescovo invece, informato di quel fattaccio dai genitori, non ha aiutato quel malato; praticamente lo ha lasciato morire .

Il secondo delitto è stato la permessa continuazione, in crescendo naturalmente, dell'abuso sessuale su quella ragazza più altre 4 0 5! Ci sarà in loro un trauma incancellabile.

Il terzo delitto consiste nel discredito che quel vescovo ha gettato sulla Chiesa.

Ovviamente le stesse considerazioni valgono non solo per la Chiesa Cattolica. Metteteci chi vi pare.
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nello80
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Messaggio da nello80 »

virtesto ha scritto:..e volevo solamente ribadire prima di chiudere la gravità di quanto accaduto e soprattutto far notare che quel vescovo asino ha causato tre delitti:

Il primo: quel sacerdote che palpa i seni di quella ragazza in pubblico di fronte ai genitori della stessa, denotava istinti irrefrenabili, cioè era una persona ammalata, pazza,,che andava isolata e curata. Il vescovo invece, informato di quel fattaccio dai genitori, non ha aiutato quel malato; praticamente lo ha lasciato morire .

Il secondo delitto è stato la permessa continuazione, in crescendo naturalmente, dell'abuso sessuale su quella ragazza più altre 4 0 5! Ci sarà in loro un trauma incancellabile.

Il terzo delitto consiste nel discredito che quel vescovo ha gettato sulla Chiesa.

Ovviamente le stesse considerazioni valgono non solo per la Chiesa Cattolica. Metteteci chi vi pare.

:quoto100:
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Messaggio da deliverance1979 »

Ma difatti, penso che qui nessuno voglia difendere gli errori gestionali fatti da vescovi e parroci....

Poly ha scritto lenzuolate di post sulla colpa umana del singolo che non inficia sulla santità della Chiesa....

Difatti molti di questi errori sono venuti fuori e la Chiesa a partire dai vertici ha dovuto iniziare a prendere seriamente in considerazione gli errori dei suoi pastori.

Molte volte l'ignoranza, l'ottusità ed un malsano pudore delle famiglie delle vittime, unite ad una sorta di potere in stile mafioso del prelato e sua parrocchia hanno fatto si che le vittime soffrissero sensi di colpa per errori ed orrori che avevano fatto altri....
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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Messaggio da Trianello »

Tiziano ha scritto: Non credo sia una cosa automatica, vale a dire che ...se mal non ricordo... dipende da prete e prete, cioè è possibile essere assolti se si è veramente pentiti, senza per questo essere obbligati a denunciare l'accaduto prima dell'assoluzione.
Il prete può anche in un secondo tempo convincere la persona a costituirsi ma non può obbligarlo.

Non è che la cosa mi cimbrasse molto ma penso che sia proprio così
In linea di massima, per ottenere l'assoluzione da un qualsiasi peccato che sia anche un crimine di una certa entità, il penitente deve mostrarsi disposto a pagare il proprio debito con la giustizia, anche, al limite, ad auto-denunciarsi alle autorità costituite al fine di farlo. Se il penitente dichiara di essere disposto ad affrontare la pena per il proprio crimine, il ministro non può negargli l'assoluzione. Spetta poi al penitente medesimo l'autodenunciarsi e, come si sa, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Purtroppo, il prete non può obbligarlo a fare ciò. Quello che il penitente sa e che, non avendo adempiuto a quanto promesso al suo confessore, la sua assoluzione è da considerarsi nulla (in quanto il Sacramento è materialmente difettoso).
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Messaggio da nello80 »

Trianello ha scritto:
Tiziano ha scritto: Non credo sia una cosa automatica, vale a dire che ...se mal non ricordo... dipende da prete e prete, cioè è possibile essere assolti se si è veramente pentiti, senza per questo essere obbligati a denunciare l'accaduto prima dell'assoluzione.
Il prete può anche in un secondo tempo convincere la persona a costituirsi ma non può obbligarlo.

Non è che la cosa mi cimbrasse molto ma penso che sia proprio così
In linea di massima, per ottenere l'assoluzione da un qualsiasi peccato che sia anche un crimine di una certa entità, il penitente deve mostrarsi disposto a pagare il proprio debito con la giustizia, anche, al limite, ad auto-denunciarsi alle autorità costituite al fine di farlo. Se il penitente dichiara di essere disposto ad affrontare la pena per il proprio crimine, il ministro non può negargli l'assoluzione. Spetta poi al penitente medesimo l'autodenunciarsi e, come si sa, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Purtroppo, il prete non può obbligarlo a fare ciò. Quello che il penitente sa e che, non avendo adempiuto a quanto promesso al suo confessore, la sua assoluzione è da considerarsi nulla (in quanto il Sacramento è materialmente difettoso).

Questa è la teoria.
Ma la pratica è che non solo i vescovi non incoraggiano i preti pedofili ad autodenunciarsi, ma addirittura li coprono, come sto ripetendo da una settimana, e li spostano solo a 200 o 300 km di distanza.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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Messaggio da polymetis »

Ma la pratica è che non solo i vescovi non incoraggiano i preti pedofili ad autodenunciarsi, ma addirittura li coprono, come sto ripetendo da una settimana, e li spostano solo a 200 o 300 km di distanza.
I vescovi? Che vacuità. Le responsabilità penali sono personali. "I vescovi" non esistono.
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Messaggio da Trianello »

nello80 ha scritto: Questa è la teoria.
Ma la pratica è che non solo i vescovi non incoraggiano i preti pedofili ad autodenunciarsi, ma addirittura li coprono, come sto ripetendo da una settimana, e li spostano solo a 200 o 300 km di distanza.
Ci sono delle linee guida sui casi di pedofilia a cui i vescovi devono attenersi. Queste linee quida prevedono in genere la denuncia del prete pedofilo alle autorità competenti e la piena collaborazione delle autorità ecclesiastiche con le forze di polizia locali , qualora le accuse di pedofilia rivolte ad un prebitero cattolico si dimostrino fondate. Il problema, al limite, nasce in quella zona d'ombra che si estende dalla denuncia al vescovo e la verifica da parte di questi della fondatezza della denuncia stessa. Non basta una denuncia a fare un pedofilo. Ci sono persone la cui vita è stata distrutta da false accuse di pedofilia (si pensi al caso della scuola di Rignano Flaminio).
Io prenderei con le pinze i lanci giornalistici, specie quando riguardano la presunte malefatte delle gerarchie cattoliche. Si pensi al caso O'Grady su cui si fondavano gran parte delle accuse mosse alle gerarchie cattoliche da parte del famigerato programma della BBC Sex Crimes and the Vatican , i cui si rimarcava il fatto che il vescovo di Stockton non avesse messo il presbitero in oggetto nella condizione di non nuocere ai minori nonostante le innumerevoli denunce mosse contro il suddetto. Bene, accuse assolutamente fuori luogo, in quanto gli atti processauali del caso in oggetto dimostrano come, in realtà, il vescovo stesso avesse girato le denunce di pedofilia rivolte ad O'Grady alla polizia locale e che fu questa a ritenerle infondate, spingendo il vescovo in oggetto a non rimuovere il prete dai suoi uffici.
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Messaggio da Tiziano »

Trianello ha scritto:
Tiziano ha scritto: Non credo sia una cosa automatica, vale a dire che ...se mal non ricordo... dipende da prete e prete, cioè è possibile essere assolti se si è veramente pentiti, senza per questo essere obbligati a denunciare l'accaduto prima dell'assoluzione.
Il prete può anche in un secondo tempo convincere la persona a costituirsi ma non può obbligarlo.

Non è che la cosa mi cimbrasse molto ma penso che sia proprio così
In linea di massima, per ottenere l'assoluzione da un qualsiasi peccato che sia anche un crimine di una certa entità, il penitente deve mostrarsi disposto a pagare il proprio debito con la giustizia, anche, al limite, ad auto-denunciarsi alle autorità costituite al fine di farlo. Se il penitente dichiara di essere disposto ad affrontare la pena per il proprio crimine, il ministro non può negargli l'assoluzione. Spetta poi al penitente medesimo l'autodenunciarsi e, come si sa, tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Purtroppo, il prete non può obbligarlo a fare ciò. Quello che il penitente sa e che, non avendo adempiuto a quanto promesso al suo confessore, la sua assoluzione è da considerarsi nulla (in quanto il Sacramento è materialmente difettoso).
Ciao Adriano ...Cosa intendi per quel "in linea di massima"?
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Tiziano ha scritto: Ciao Adriano ...Cosa intendi per quel "in linea di massima"?
Perché dipende dalla gravità del peccato e dalla sensatezza o meno dell'auto-denunciarsi. Mettiamo, ad esempio, che io in confessione dica di aver comprato un oggetto che sapevo essere rubato, ma che da questo fatto sono passati tre anni. Pur essendo la ricettazione un reato ed un reato di una certa gravità, che senso avrebbe che mi fosse imposto di autodenunciarmi? Penso che se andassi alla polizia dicendo: amici miei, tre anni fa ho comprato uno stereo rubato che ora non ho più (avendolo buttato via un anno fa); penso che i poliziotti si sbrigherebbero semplicemente a chiamare la neuro.
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Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

Il documentario citato da Trianello è stato uno scandalo, o per lo meno fece scalpore....ma poi neanche più di tanto....dipende dalle menti che lo osservano....

Sicuramente in alcune parrocchie o diocesi può esserci un problema di omertà, di collusione con i colpevoli anche da parte di alti prelati, per non parlare delle indagini della polizia.....suvvia, non siamo ingenui, la chiesa è presente da 2000 anni, se io fossi un prete pedofilo di un quartiere, di sicuro per pararmi il fondoschiena utilizzerei ogni arma a mia disposizione, dal negare sempre e comunque, al rendere i miei parrocchiani ostili nei confronti della vittima e della sua famiglia, ad utilizzare il potere politico che posso esercitare che poi si potrebbe riverberare sulle forze di polizia e via dicendo...

Di sicuro questo comportamento è orribile, ma nel documentario alcune di queste sfaccettature venivano fuori....

Poi ci sono centinaia di migliaia di preti e frati che si comportano bene, come di vescovi e cardinali...
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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