La bibbia è falsa!
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Angelo35 parlava della distruzione del tempio ad opera di Nabucodonosor. Anche lì però i conti non tornano, perché contando 1290 anni dopo il 587 si arriva al 703, quando cioè la moschea c'era già.
Precisazione fatta per puro esercizio, dato che sono d'accordo con te che è paradossale usare Daniele per dimostrare l'ispirazione divina della Bibbia.
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Ops, vero...Cogitabonda ha scritto:Angelo35 parlava della distruzione del tempio ad opera di Nabucodonosor. Anche lì però i conti non tornano, perché contando 1290 anni dopo il 587 si arriva al 703, quando cioè la moschea c'era già.
Precisazione fatta per puro esercizio, dato che sono d'accordo con te che è paradossale usare Daniele per dimostrare l'ispirazione divina della Bibbia.
Anche partendo dalla date erronea del 607 i conti non tornano...
Comunque anche questi calcoli sono l'ennesima dimostrazione che alla "Bibbia" spesso si può far dire di tutto, tranne quello che effettivamente dice...
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Ho capito il concetto che vuoi esprimere Giovanni,abbiamo i racconti dal punto di vista dei scrittori su Gesù e su D-o,ma la questione e anche un'altra,non abbiamo gli originali,quindi di quell'ipotetico disegno di quel bimbo non abbiamo l'originale disegno,ma solo la copia fatta da altri,abbiamo quindi le trascrizioni dei copisti,e alcuni "contorni"di quel disegno sono in qualche punto deformati,si potrebbe dire che quel volto da donna è diventato uomo.. ,ma è esagerato,ma il senso l'hai capito.Giovanni64 ha scritto:Prendiamo un disegno fatto da un bambino molto piccolo. Con tale disegno il bambino intendeva rappresentare la mamma ma il risultato è molto lontano dalla realtà. Il disegno è vero o è falso? A me sembra proprio errato porsi il problema in questi termini. E' ovvio che quel disegno non rappresenta neanche lontanamente la foto della madre e non è utilizzabile sulla carta d'identità. Tuttavia non mi sentirei nemmeno di dire che il disegno è falso. Il fatto che sia magari così "sgangherato" non lo rende falso, ma agli occhi di chi "lo sente" resta più che mai vero e prezioso. Vero e prezioso certamente non nel senso che se dobbiamo conoscere l'altezza della madre l'andiamo a misurare sul disegno del bambino...
In definitiva: dal punto di vista definiamolo "razionale" non credo per niente. Da altri punti di vista mi capita di credere e la mia ragione non si sente offesa per questo.
Volevo anche con l'esempio trasmettere il fatto che il disegno del bambino significa poco o nulla se non è inserito nel contesto umano in cui nasce. Allo stesso modo la bibbia può significare qualcosa solo se non strappata dal contesto storico e culturale che l'ha condotta fino a noi.
Ray
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Quando Dio ispira qualcuno, ispira un uomo, non un altro Dio. Sicché se anche Dio è onnipotente, l'uomo è intrinsecamente limitato, nel riferire il messaggio divino, dalla propria costituzione umana. L'ispirazione divina parla cioè attraverso i limiti del nostro linguaggio.
Il fatto che la Bibbia sia ispirata, non vuol dire che sia necessariamente storica, vuol dire solo che DIo ha voluto che quelle cose fossero scritte. Ma non sta scritto da nessuna parte che Dio debba servirsi di racconti storici per ammaestrare. A volte i genitori leggono intenzionalmente dei miti e delle fiabe ai figli, e non hanno certo intenzione di mentire loro, semplicemente credono che in quei racconti ci sia una verità che va al di là della corrispondenza con qualche fatto storico. La Genesi è molto più interessante se letta come racconto sapienziale, che come un libro di storia naturale.
La Costituzione Dei Verbum dice che Dio volle che fossero scritte tutte le cose che sono attualmente scritte per la nostra salvezza, e non per darci lezioni di storia.
Ad maiora
Il fatto che la Bibbia sia ispirata, non vuol dire che sia necessariamente storica, vuol dire solo che DIo ha voluto che quelle cose fossero scritte. Ma non sta scritto da nessuna parte che Dio debba servirsi di racconti storici per ammaestrare. A volte i genitori leggono intenzionalmente dei miti e delle fiabe ai figli, e non hanno certo intenzione di mentire loro, semplicemente credono che in quei racconti ci sia una verità che va al di là della corrispondenza con qualche fatto storico. La Genesi è molto più interessante se letta come racconto sapienziale, che come un libro di storia naturale.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
Concordo, ma se non è storico e veritiero il VT, potrebbe anche non esserlo il NT.polymetis ha scritto:Quando Dio ispira qualcuno, ispira un uomo, non un altro Dio. Sicché se anche Dio è onnipotente, l'uomo è intrinsecamente limitato, nel riferire il messaggio divino, dalla propria costituzione umana. L'ispirazione divina parla cioè attraverso i limiti del nostro linguaggio.
Il fatto che la Bibbia sia ispirata, non vuol dire che sia necessariamente storica, vuol dire solo che DIo ha voluto che quelle cose fossero scritte. Ma non sta scritto da nessuna parte che Dio debba servirsi di racconti storici per ammaestrare. A volte i genitori leggono intenzionalmente dei miti e delle fiabe ai figli, e non hanno certo intenzione di mentire loro, semplicemente credono che in quei racconti ci sia una verità che va al di là della corrispondenza con qualche fatto storico. La Genesi è molto più interessante se letta come racconto sapienziale, che come un libro di storia naturale.
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Quindi, se un giorno si scoprisse che tutti i miracoli di Gesù, compresa la sua resurrezione, siano miti e fiabe, raccontate non come fatti storici, ma semplicemente sapendo che in quei racconti ci sia una verità morale che va al di là della corrispondenza con qualche fatto storico, allora chiedo: che fine farebbe il cristianesimo?
Saluti.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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X Franco Coladarci
Ti ringrazio Franco, sto leggendo e lo trovo molto interessante.Franco Coladarci ha scritto:Nello80Dai una letta quì, ti sarà utile.Allora io chiedo: Ma il VT è ispirato oppure no? Se lo è, di che beneficio è per noi un testo pieno di balle e di episodi mitologici?
http://www.corsodireligione.it/bibbiasp ... miti_1.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Franco
Il sito è di matrice cattolica giusto?
Saluti
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Naturalmente, se l'ispirazione biblica non implica la storicità, allora, esattamente come l'Antico Testamento può contenere materiale non storico, il Nuovo Testamento cadrebbe in una problematica similare. Il Nuovo Testamento è però un documento con una tipologia del tutto diversa dai testi narrativi anticotestamentari, e questo sia per l'epoca in cui fu scritto, sia per la distanza tra la stesura e gli eventi narrati, sia per la distanza tra i primi testimoni manoscritti superstiti e gli esemplari autografi dei Vangeli. Ciò non implica che tutto quello che sta scritto nel Nuovo Testamento sia storico. La non storicità di un singolo miracolo, ad esempio la moltiplicazione dei pani e dei pesci, non avrebbe conseguenze sulla fede cattolica. Al contrario, come dice Paolo, se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede. Ci sono dunque pezzi della Bibbia sulla cui realtà possiamo transigere assai meno.
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- Mauro1971
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Come sempre affermato, c'è un punto dove la "fede" deve esserci per accettare l'assurdo.polymetis ha scritto:Naturalmente, se l'ispirazione biblica non implica la storicità, allora, esattamente come l'Antico Testamento può contenere materiale non storico, il Nuovo Testamento cadrebbe in una problematica similare. Il Nuovo Testamento è però un documento con una tipologia del tutto diversa dai testi narrativi anticotestamentari, e questo sia per l'epoca in cui fu scritto, sia per la distanza tra la stesura e gli eventi narrati, sia per la distanza tra i primi testimoni manoscritti superstiti e gli esemplari autografi dei Vangeli. Ciò non implica che tutto quello che sta scritto nel Nuovo Testamento sia storico. La non storicità di un singolo miracolo, ad esempio la moltiplicazione dei pani e dei pesci, non avrebbe conseguenze sulla fede cattolica. Al contrario, come dice Paolo, se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede. Ci sono dunque pezzi della Bibbia sulla cui realtà possiamo transigere assai meno.
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"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
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Hai ragione, però penso che non credere in Dio, e accettare la "venuta all'esistenza" (per non usare la parola creazione la quale indica a monte un creatore), di tutto, solo ed esclusivamente tramite l'evoluzione o il fantomatico big bang, sia un atto di "fede" tanto quanto quello di credere in un Dio creatore di tutto o magari credere alla resurrezione di Cristo!Mauro1971 ha scritto:Come sempre affermato, c'è un punto dove la "fede" deve esserci per accettare l'assurdo.polymetis ha scritto:Naturalmente, se l'ispirazione biblica non implica la storicità, allora, esattamente come l'Antico Testamento può contenere materiale non storico, il Nuovo Testamento cadrebbe in una problematica similare. Il Nuovo Testamento è però un documento con una tipologia del tutto diversa dai testi narrativi anticotestamentari, e questo sia per l'epoca in cui fu scritto, sia per la distanza tra la stesura e gli eventi narrati, sia per la distanza tra i primi testimoni manoscritti superstiti e gli esemplari autografi dei Vangeli. Ciò non implica che tutto quello che sta scritto nel Nuovo Testamento sia storico. La non storicità di un singolo miracolo, ad esempio la moltiplicazione dei pani e dei pesci, non avrebbe conseguenze sulla fede cattolica. Al contrario, come dice Paolo, se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede. Ci sono dunque pezzi della Bibbia sulla cui realtà possiamo transigere assai meno.
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Una cosa è certa, esistiamo, esiste il mondo, esiste l'universo, è noi siamo solo una insignificante goccia nell'immenso oceano del cosmo, quindi un perché e percome ci deve essere per forza.
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Ciao Nello.nello80 ha scritto: Hai ragione, però penso che non credere in Dio, e accettare la "venuta all'esistenza" (per non usare la parola creazione la quale indica a monte un creatore), di tutto, solo ed esclusivamente tramite l'evoluzione o il fantomatico big bang, sia un atto di "fede" tanto quanto quello di credere in un Dio creatore di tutto o magari credere alla resurrezione di Cristo!
Una cosa è certa, esistiamo, esiste il mondo, esiste l'universo, è noi siamo solo una insignificante goccia nell'immenso oceano del cosmo, quindi un perché e percome ci deve essere per forza.
Vedi, avresti ragione se per quello che è il Big Bang o l'evoluzione non ci fosse una monumentale quantità di prove ma solo qualche riferimento in un antico testo mitologico.
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Ti riporto questo video:
" onclick="window.open(this.href);return false;
P.S. come ho sempre affermato, Dio è una cosa, e le religioni un'altra.
Saluti
" onclick="window.open(this.href);return false;
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Mmmhh... però continua a chiamarsi teoria...Mauro1971 ha scritto:Ciao Nello.nello80 ha scritto: Hai ragione, però penso che non credere in Dio, e accettare la "venuta all'esistenza" (per non usare la parola creazione la quale indica a monte un creatore), di tutto, solo ed esclusivamente tramite l'evoluzione o il fantomatico big bang, sia un atto di "fede" tanto quanto quello di credere in un Dio creatore di tutto o magari credere alla resurrezione di Cristo!
Una cosa è certa, esistiamo, esiste il mondo, esiste l'universo, è noi siamo solo una insignificante goccia nell'immenso oceano del cosmo, quindi un perché e percome ci deve essere per forza.
Vedi, avresti ragione se per quello che è il Big Bang o l'evoluzione non ci fosse una monumentale quantità di prove ma solo qualche riferimento in un antico testo mitologico.
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Anche la Gravità è una teoria. Buttati da un palazzo ;)Gocciazzurra ha scritto:Mmmhh... però continua a chiamarsi teoria...Mauro1971 ha scritto:Ciao Nello.nello80 ha scritto: Hai ragione, però penso che non credere in Dio, e accettare la "venuta all'esistenza" (per non usare la parola creazione la quale indica a monte un creatore), di tutto, solo ed esclusivamente tramite l'evoluzione o il fantomatico big bang, sia un atto di "fede" tanto quanto quello di credere in un Dio creatore di tutto o magari credere alla resurrezione di Cristo!
Una cosa è certa, esistiamo, esiste il mondo, esiste l'universo, è noi siamo solo una insignificante goccia nell'immenso oceano del cosmo, quindi un perché e percome ci deve essere per forza.
Vedi, avresti ragione se per quello che è il Big Bang o l'evoluzione non ci fosse una monumentale quantità di prove ma solo qualche riferimento in un antico testo mitologico.
Non confondiamo i termine "teoria" nel senso comune col senso scientifico del termine, please
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Si Zichicchi, conosco bene.nello80 ha scritto:Ti riporto questo video:
" onclick="window.open(this.href);return false;
P.S. come ho sempre affermato, Dio è una cosa, e le religioni un'altra.
Saluti
Vedi, capita a volte che uno scienziato, prima di essere tale, sia un "fedele" e resti prima di tutto questo.
Una cosa simpatica da notare è come questi non provino l'esistenza di "Dio" tramite la loro scienza di appartenenza ma andando a pescare altrove, ed in modo prettamente filosofico e mai scientifico.
Curioso, non trovi?
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Uff, sapevo che avresti risposto cosìMauro1971 ha scritto:Anche la Gravità è una teoria. Buttati da un palazzo ;)Gocciazzurra ha scritto:Mmmhh... però continua a chiamarsi teoria...Mauro1971 ha scritto:Ciao Nello.
Vedi, avresti ragione se per quello che è il Big Bang o l'evoluzione non ci fosse una monumentale quantità di prove ma solo qualche riferimento in un antico testo mitologico.
Non confondiamo i termine "teoria" nel senso comune col senso scientifico del termine, please
Però ciò che intendevo dire è che non è ancora un fatto approvato e accettato in toto senza ombra di dubbio. Come del resto lo è anche il creazionismo. Insomma sono convinta che a meno che avvenga un evento ecclatante non sapremo mai come sono andate realmente le cose...
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Vedi, è qui che ti sbagli.Gocciazzurra ha scritto: Uff, sapevo che avresti risposto così
Però ciò che intendevo dire è che non è ancora un fatto approvato e accettato in toto senza ombra di dubbio. Come del resto lo è anche il creazionismo. Insomma sono convinta che a meno che avvenga un evento ecclatante non sapremo mai come sono andate realmente le cose...
Nulla è un fatto approvato ed accetato in toto senza ombra di dubbio per la sicenza, in quanto una teoria scientifica deve sottostare al principio della falsificabilità, cioè che di fronte a prove concrete tutto è opinabile.
Però una Teoria Scientifica deve avere prove e controprove, modelli matematici e quant'altro, cose che il creazionismo non ha in alcun modo.
L'Evoluzione è una Teoria scientifica molto solida, mentre il Creazionismo è solo un'opinione senza nulla di concreto a supporto.
La differenza è enorme.
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Si, nessuno sta dicendo che il mondo, incluse le specie animali e vegetali non si sia "anche" evoluto, ma vedi, manca sempre il discorso della causa prima.Mauro1971 ha scritto:Vedi, è qui che ti sbagli.Gocciazzurra ha scritto: Uff, sapevo che avresti risposto così
Però ciò che intendevo dire è che non è ancora un fatto approvato e accettato in toto senza ombra di dubbio. Come del resto lo è anche il creazionismo. Insomma sono convinta che a meno che avvenga un evento ecclatante non sapremo mai come sono andate realmente le cose...
Nulla è un fatto approvato ed accetato in toto senza ombra di dubbio per la sicenza, in quanto una teoria scientifica deve sottostare al principio della falsificabilità, cioè che di fronte a prove concrete tutto è opinabile.
Però una Teoria Scientifica deve avere prove e controprove, modelli matematici e quant'altro, cose che il creazionismo non ha in alcun modo.
L'Evoluzione è una Teoria scientifica molto solida, mentre il Creazionismo è solo un'opinione senza nulla di concreto a supporto.
La differenza è enorme.
E' nato prima l'uovo o la gallina?
Possibile che un universo così perfetto sia opera del cieco caso?
Potremo fare milioni di esempi che attestano la precisione e la grandezza dell'universo, possibile che sia tutto frutto di tutta una serie di combinazioni?
Dici che:
, sei sicuro?L'Evoluzione è una Teoria scientifica molto solida
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E l'unico univero nel quale potremmo esistere, quindi nulla di strano che noi si sia in questo. Il multiverso sembra sempre più una realtà concreta.nello80 ha scritto:Si, nessuno sta dicendo che il mondo, incluse le specie animali e vegetali non si sia "anche" evoluto, ma vedi, manca sempre il discorso della causa prima.Mauro1971 ha scritto:Vedi, è qui che ti sbagli.Gocciazzurra ha scritto: Uff, sapevo che avresti risposto così
Però ciò che intendevo dire è che non è ancora un fatto approvato e accettato in toto senza ombra di dubbio. Come del resto lo è anche il creazionismo. Insomma sono convinta che a meno che avvenga un evento ecclatante non sapremo mai come sono andate realmente le cose...
Nulla è un fatto approvato ed accetato in toto senza ombra di dubbio per la sicenza, in quanto una teoria scientifica deve sottostare al principio della falsificabilità, cioè che di fronte a prove concrete tutto è opinabile.
Però una Teoria Scientifica deve avere prove e controprove, modelli matematici e quant'altro, cose che il creazionismo non ha in alcun modo.
L'Evoluzione è una Teoria scientifica molto solida, mentre il Creazionismo è solo un'opinione senza nulla di concreto a supporto.
La differenza è enorme.
E' nato prima l'uovo o la gallina?
Possibile che un universo così perfetto sia opera del cieco caso?
Potremo fare milioni di esempi che attestano la precisione e la grandezza dell'universo, possibile che sia tutto frutto di tutta una serie di combinazioni?
Si Nello, eccome se lo affermo, come il 97% della comunità scientifica.Dici che:, sei sicuro?L'Evoluzione è una Teoria scientifica molto solida
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bello ...paragone che può venirmi molto utile... grazieGiovanni64 ha scritto:Prendiamo un disegno fatto da un bambino molto piccolo. Con tale disegno il bambino intendeva rappresentare la mamma ma il risultato è molto lontano dalla realtà. Il disegno è vero o è falso? A me sembra proprio errato porsi il problema in questi termini. E' ovvio che quel disegno non rappresenta neanche lontanamente la foto della madre e non è utilizzabile sulla carta d'identità. Tuttavia non mi sentirei nemmeno di dire che il disegno è falso. Il fatto che sia magari così "sgangherato" non lo rende falso, ma agli occhi di chi "lo sente" resta più che mai vero e prezioso. Vero e prezioso certamente non nel senso che se dobbiamo conoscere l'altezza della madre l'andiamo a misurare sul disegno del bambino...
In definitiva: dal punto di vista definiamolo "razionale" non credo per niente. Da altri punti di vista mi capita di credere e la mia ragione non si sente offesa per questo.
Volevo anche con l'esempio trasmettere il fatto che il disegno del bambino significa poco o nulla se non è inserito nel contesto umano in cui nasce. Allo stesso modo la bibbia può significare qualcosa solo se non strappata dal contesto storico e culturale che l'ha condotta fino a noi.
Signore dammi la pazienza...perchè se mi dai la forza...faccio una strage
Voglio ancora una carezza dalla mia mamma .............. Roma 1°dicembre 2010
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Caro Mauro, mi auguro che tu ti renda conto delle molte volte che tu stesso attui un "atto di fede" anche nell'arco di una sola giornata.Mauro1971 ha scritto:Come sempre affermato, c'è un punto dove la "fede" deve esserci per accettare l'assurdo.polymetis ha scritto:Naturalmente, se l'ispirazione biblica non implica la storicità, allora, esattamente come l'Antico Testamento può contenere materiale non storico, il Nuovo Testamento cadrebbe in una problematica similare. Il Nuovo Testamento è però un documento con una tipologia del tutto diversa dai testi narrativi anticotestamentari, e questo sia per l'epoca in cui fu scritto, sia per la distanza tra la stesura e gli eventi narrati, sia per la distanza tra i primi testimoni manoscritti superstiti e gli esemplari autografi dei Vangeli. Ciò non implica che tutto quello che sta scritto nel Nuovo Testamento sia storico. La non storicità di un singolo miracolo, ad esempio la moltiplicazione dei pani e dei pesci, non avrebbe conseguenze sulla fede cattolica. Al contrario, come dice Paolo, se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede. Ci sono dunque pezzi della Bibbia sulla cui realtà possiamo transigere assai meno.
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Senza il riporre continuamente la "fede" in qualcos'altro o in qualcun'altro, la nostra vita sarebbe completamente paralizzata, solo l'abitudine alle cose non ci permette di notarlo.
Sono d'accordo con te che il termine "teoria" in senso scientifico vuole richiamarsi a ricostruzioni logicamente coerenti, ma sempre di ricostruzioni si tratta e, in più, di ricostruzioni a cui molto spesso l'occhio umano, o qualsiasi altro strumento, non sono stae in grado di osservare.Mauro1971 ha scritto:
Anche la Gravità è una teoria. Buttati da un palazzo ;)
Non confondiamo i termine "teoria" nel senso comune col senso scientifico del termine, please
Non a caso l'Enciclopedia Treccani precisa che proprio al big bang, ecc., viene applicata la teoria per la soluzione di determinati problemi tecnici, ma non per validarla.
Potresti inoltre precisarmi dove hai letto che la gravità è una teoria?
Trascrivo la Treccani: "Tendenza dei corpi a cadere verticalmente al suolo, dovuta all'attrazione della Terra".
Viene poi spiegato molto dettagliatamente come ciò accada, anche tramite formule, non si parla assolutamente di teoria.
Non mi dirai che anche tu, caro Mauro, caschi nel tragico equivoco di coloro che, finiti gli argomenti seri, passano ad esprimere giudizi sulla persona?Mauro1971 ha scritto: Si Zichicchi, conosco bene.
Vedi, capita a volte che uno scienziato, prima di essere tale, sia un "fedele" e resti prima di tutto questo.
Una cosa simpatica da notare è come questi non provino l'esistenza di "Dio" tramite la loro scienza di appartenenza ma andando a pescare altrove, ed in modo prettamente filosofico e mai scientifico.
Curioso, non trovi?
Curioso, non trovi?
C'è un bel documentario su sky sulla Bibbia, fatto da un giornalista ateo, prima frequenta i fondamentalisti ebrei e cristiani, poi va da un suo amico ateo di Harvard, poi va da uno scienziato inglese che è anche pastore di una chiesa protestante, interessante la risposta di quest' ultimo il quale più o meno dice di lasciare alla scienza parlare di scienza ed ai teologi parlare di teologia, quando l'uno si occupa dell'altro sbaglia in partenza, perché non è compito della scienza occuparsi di Dio, come non è compito del teologo occuparsi di scienza, credo che questa sia la sacrosanta verità.
Da persona intelligente spiegava che l'intento della genesi non fosse quello di descrivere COME è nato l'uomo o l'universo dal punto di vista scientifico, ma il PERCHÉ, è appunto un trattato teologico, lasciamo quindi alla scienza spiegarci il come e alla teologia il perché.
Da persona intelligente spiegava che l'intento della genesi non fosse quello di descrivere COME è nato l'uomo o l'universo dal punto di vista scientifico, ma il PERCHÉ, è appunto un trattato teologico, lasciamo quindi alla scienza spiegarci il come e alla teologia il perché.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
Sono d'accordo con te e con lo scienziato/pastore inglese, ma non mi sentirei di tracciare una linea così netta e marcata fra le due concezioni.Mario70 ha scritto:C'è un bel documentario su sky sulla Bibbia, fatto da un giornalista ateo, prima frequenta i fondamentalisti ebrei e cristiani, poi va da un suo amico ateo di Harvard, poi va da uno scienziato inglese che è anche pastore di una chiesa protestante, interessante la risposta di quest' ultimo il quale più o meno dice di lasciare alla scienza parlare di scienza ed ai teologi parlare di teologia, quando l'uno si occupa dell'altro sbaglia in partenza, perché non è compito della scienza occuparsi di Dio, come non è compito del teologo occuparsi di scienza, credo che questa sia la sacrosanta verità.
Da persona intelligente spiegava che l'intento della genesi non fosse quello di descrivere COME è nato l'uomo o l'universo dal punto di vista scientifico, ma il PERCHÉ, è appunto un trattato teologico, lasciamo quindi alla scienza spiegarci il come e alla teologia il perché.
A mio avviso, pur rimanendo ognuno nel loro ambito, possono benissimo andare a braccetto.
La cosa importante è che le rispettive conoscenze non servano a denigrarsi o a combattersi reciprocamente.
D'altronde, anche le prime frasi di "Fides et Ratio" portano a questa considerazione: "La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità ...".
La fede non inizia dove la ragione ha terminato la sua indagine. Fede e ragione camminano insieme. L'immagine delle due ali è eloquente, un uccello non può volare con un'ala soltanto.
Inoltre, la ragione, senza l'ala della fede, rimane appiattita alla terra, mentre la fede, senza l'ala della ragione, rischia di disperdersi troppo in alto nel cielo.
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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No Vittorino, ciò che ho affermato è un dato di fatto.Vittorino ha scritto: Non mi dirai che anche tu, caro Mauro, caschi nel tragico equivoco di coloro che, finiti gli argomenti seri, passano ad esprimere giudizi sulla persona?
Curioso, non trovi?
Zichicchi parla di una sorta di Disegno Intelligente, ponendo una "nuova ipotesi".
Non la dimostra e non si basa sulla fisica ma è pura filosofia, non ha un modello matematico. Non ha mai presentato, e nessun'altro l'ha fatto, una "Teoria" Creazionista.
Perchè?
Semplice, perchè non ci sono prove. Quello che ha fatto è stato aggiungere "Dio" all'evoluzione, quando la Teoria dell'Evoluzione funziona anche senza alcun Dio in mezzo.
Per cui non vedo il motivo per il quale non dovrei affermare che ha messo la fede prima della scienza, cosa che comporta il piegare le evidenze all'ottenimento di un risultato prestabilito, cosa che è l'antitesi stessa della Scienza.
Ergo, il fatto che sia un grande scienziato nel suo campo non avvalora di un micron altre sue affermazioni per nulla scientifiche.
Tutti questi sono dati di fatto, se hai modo di falsificarli ritirerò le mie affermazioni, se no dovresti d'ora in avanti tenerne conto, se questi dati ti erano sconosciuti.
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"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
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E perchè?Mario70 ha scritto:C'è un bel documentario su sky sulla Bibbia, fatto da un giornalista ateo, prima frequenta i fondamentalisti ebrei e cristiani, poi va da un suo amico ateo di Harvard, poi va da uno scienziato inglese che è anche pastore di una chiesa protestante, interessante la risposta di quest' ultimo il quale più o meno dice di lasciare alla scienza parlare di scienza ed ai teologi parlare di teologia, quando l'uno si occupa dell'altro sbaglia in partenza, perché non è compito della scienza occuparsi di Dio, come non è compito del teologo occuparsi di scienza, credo che questa sia la sacrosanta verità.
Da persona intelligente spiegava che l'intento della genesi non fosse quello di descrivere COME è nato l'uomo o l'universo dal punto di vista scientifico, ma il PERCHÉ, è appunto un trattato teologico, lasciamo quindi alla scienza spiegarci il come e alla teologia il perché.
Se la scienza incontra domande ed interrogativi ai quali cercare risposte nel suo cammino, ha il DOVERE di cercarli.
Se ciò che scopre poi dovesse essere contrario a questa o quella religione o filosofia, sono queste a dover cambiare, sono queste che sbagliano sino a prova contraria.
Frase usata per tentare di tenere a freno quota parte della scienza da parte di alcuni, ma per fortuna gli scienziati non se ne curano e continuano nel loro percorso di esplorazione della realtà.
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Lo so che mi sto imbarcando in una argomentazione nella quale non ho preparazione, però quanto hai scritto, se ho ben capito, mi suona strano. Significherebbe che scientificamente parlando non esiste mai una certezza? Me lo spieghi please terra terra?Mauro1971 ha scritto:Vedi, è qui che ti sbagli.Gocciazzurra ha scritto: Uff, sapevo che avresti risposto così
Però ciò che intendevo dire è che non è ancora un fatto approvato e accettato in toto senza ombra di dubbio. Come del resto lo è anche il creazionismo. Insomma sono convinta che a meno che avvenga un evento ecclatante non sapremo mai come sono andate realmente le cose...
Nulla è un fatto approvato ed accetato in toto senza ombra di dubbio per la sicenza, in quanto una teoria scientifica deve sottostare al principio della falsificabilità, cioè che di fronte a prove concrete tutto è opinabile.
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