La verità sul medio oriente, oltre la propaganda antisemita

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DeProggy
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Messaggio da DeProggy »

Achille Lorenzi ha scritto:Condivido, parola per parola:

Allo stesso modo in cui l’ebreo nel Medioevo era un paria, la causa di tutti i problemi, accusato anche di tutti i disastri naturali, Israele oggi ha assunto lo stesso ruolo a livello internazionale, il capro espiatorio dei problemi del mondo. Oggi in Europa, quasi metà della popolazione è convinta dell'assurdità che Israele stia compiendo un genocidio contro gli arabi; metà degli europei sono convinti dell'assurdità che gli israeliani si comportino come i nazisti verso gli ebrei. Come si spiega tutto ciò? In parte è dovuto alla propaganda antisemita islamica, ma c’è anche un fattore sostanziale di antisemitismo ancora molto vivo in Europa.
E poi c’è l’inversione della Shoah: inconsciamente la convinzione che gi ebrei si comportino male con gli arabi mitiga in un certo qual modo il senso di colpa che l’Europa prova per la Shoah. Infine, l’Europa è diventata anti-nazionalista, così che qualsiasi forma politica che non rientra nei suoi parametri diviene colonialismo.

Tutti questi fattori messi insieme portano alla conclusione che Israele è il male, come dimostra il movimento dei diritti umani rapito da parte di persone per cui Israele rappresenta il male e i suoi presunti crimini offuscano la realtà di quanto sta accadendo in Siria con 160.000 morti e altre atrocità commesse nel mondo. Israele, come l’ebreo nella storia, è diventato il paria, destinatario di un odio irrazionale, per cui alle volte è una nazione completamente isolata.

Cosa rende l’antisemitismo un odio così radicato nella storia, completamente irrazionale, presente in tutti gli ambiti dello spettro politico da destra a sinistra? Invece che amore per i palestinesi, c’è un pregiudizio contro gli ebrei e contro lo Stato ebraico.
Se si guarda al mondo arabo e alle violazioni dei diritti umani, il modo in cui vengono trattate le minoranze, la persecuzione dei cristiani, la mancanza di tolleranza, ossia tutti i principi propugnati dal mondo occidentale, tutto questo è in qualche modo cancellato.
Ci si chiede perché la causa palestinese sia difesa contro uno Stato democratico, che è l'unico Paese del Medio Oriente con una democrazia di tipo occidentale, con totale libertà di religione, con moderni diritti civili per tutti i suoi cittadini. Perché? La risposta è perché c'è il pregiudizio contro gli ebrei, contro lo stato ebraico.

C’è anche un altro fattore politico da non sottovalutare: le nazioni islamiche sono un gruppo molto potente, e non solo per il petrolio, che con i loro alleati, con i Paesi in via di sviluppo e altri Stati canaglia costituiscono la maggioranza dei voti nelle organizzazioni internazionali. Per questo, se decidono che il mondo è piatto, potranno adottare una risoluzione che dichiara che il mondo non è rotondo. Ecco perché Israele è sempre al centro delle risoluzioni, all’infuori di ogni razionalità e buonsenso. Ma questo è l’ordine politico del mondo in cui viviamo.

https://www.facebook.com/servizio.antib ... n=timeline" onclick="window.open(this.href);return false;
LORENZI, FATTI RICOVERARE URGENTEMENTE,

sei afetto gravemente dalla dissonanza cognitiva agravvata dall´ islamofobia cronica
Ti paga bene l´ ADL/AIPAC (o chi per loro) per la schiffosa propaganda sio(NAZI)sta che stai vomitando?
A, lo fai gratuitamente....allora e´ peggio di come pensavo.

Tornatene da quei adoratori del dio di Sion, vedrai che ti accoglieranno a braccia aperte, infondo hai sempre conservato lo stesso atteggiamento mentale!
"La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
L´AMORE INFINITO E´ L´UNICA VERITA´, tutto il resto e´illusione - David Icke
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mr-shadow

Messaggio da mr-shadow »

DeProggy ha scritto: LORENZI, FATTI RICOVERARE URGENTEMENTE,

sei afetto gravemente dalla dissonanza cognitiva agravvata dall´ islamofobia cronica
Ti paga bene l´ ADL/AIPAC (o chi per loro) per la schiffosa propaganda sio(NAZI)sta che stai vomitando?
A, lo fai gratuitamente....allora e´ peggio di come pensavo.

Tornatene da quei adoratori del dio di Sion, vedrai che ti accoglieranno a braccia aperte, infondo hai sempre conservato lo stesso atteggiamento mentale!
Io certi atteggiamenti non li capisco. Fosse in qualche modo negato o limitato il diritto di critica... Tutto quanto Achille ha postato su Hamas (non su tutti gli arabi, su Hamas), risponde al vero. Lo sanno anche i bambini dell'asilo quanto sia pericoloso il fondamentalismo islamico, di cui Hamas è solo una delle tante manifestazioni. Metterlo nero su bianco male certamente non fa. Poi si può criticare (ma con parole adatte), l'idea che sputtanare le azioni del fondamentalismo sia finalizzata a fare opera di propaganda e a far passare le idee fondanti di Israele come democratiche, e questo non mi pare venga in qualsiasi modo ostacolato. Risposte del genere, per contro, disonorano che le scrive.
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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

DeProggy ha scritto:LORENZI, FATTI RICOVERARE URGENTEMENTE,

sei afetto gravemente dalla dissonanza cognitiva agravvata dall´ islamofobia cronica
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Con questo commento direi che esprimi ben peggio di quel che condanni in altri. Primo warning
Gabriella
La cosa più difficile a questo mondo? Vivere! Molta gente esiste, ecco tutto.Oscar Wilde
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cercaverità
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Ho sempre pensato che Israele è nato come stato con il diritto del più forte contro il più debole e basta. Ubi maior minor cessat. I Palestinesi sono stati invasi e cacciati dalle loro terre. Tutto il resto sono discorsi inutili. Che diritto avevano gli Israeliani di fare ciò che hanno fatto? Nessuno. Era la terra dei loro avi? E allora ? Se un Italo americano di quarta generazione viene in Italia non è a tutti gli effetti uno straniero? Pensa un Ebreo i cui antenati è da 2000 anni che vivono in Europa quanti diritti ha sulla Palestina! Israele è nato come una popolazione che ha colonizzato una terra straniera cacciando i nativi, come è stato fatto in America da parte degli Europei ai danni dei nativi, la giustificazione è stata per civilizzarli e convertirli. E' un conflitto che andrà avanti per parecchio con periodi di calma, con i Palestinesi che sognano di cacciare gli invasori e gli Israeliani che oltre che pensare di avere un diritto divino su quei territori ormai ci stanno da alcune generazioni e la sentono come la loro terra. Forse fra un secolo ci sarà la pace in quelle terre, ma non credo. Magari è bene ricordare che la rovina i palestinesi se la sono attirata nella seconda guerra mondiale alleandosi con i nazisti, si sono schierati insomma con chi ha perso al contrario degli ebrei che hanno aiutato sopratutto economicamente gli alleati.
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Dt 18:21,22 Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione: di lui non devi aver paura.

Mai discutere con un TDG, ti trascina al suo livello e ti frega con l'esperienza : Wilde
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Achille
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Gabriella Prosperi ha scritto:Con questo commento direi che esprimi ben peggio di quel che condanni in altri. Primo warning Gabriella
I moderatori stanno discutendo in merito agli inqualificabili attacchi personali di questo utente, offensivi sia verso il sottoscritto che nei confronti degli Ebrei. Decideremo se è suffiente un warning o se ricorrere al ban.

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Brambilla Bruna
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Messaggio da Brambilla Bruna »

DeProggy ha scritto:

LORENZI, FATTI RICOVERARE URGENTEMENTE,

sei afetto gravemente dalla dissonanza cognitiva agravvata dall´ islamofobia cronica
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Tornatene da quei adoratori del dio di Sion, vedrai che ti accoglieranno a braccia aperte, infondo hai sempre conservato lo stesso atteggiamento mentale!
E' nooooooooooooooooo QUESTA NON LO AVEVO ANCORA LETTA :triste: cerchiamo di non offendere... si può parlare e dire le nostre idee ..senza offendere ...
Giuro ti credevo una persona ben diversa ...mi dispiace DeProggy.... :triste: :triste: :triste: :ok:
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Perché c'è quest'odio contro gli Ebrei da parte di molti islamici:

" onclick="window.open(this.href);return false;

Le moltivazioni "religiose" - Allah vuole che tutti gli Ebrei vengano uccisi - sono alla radice di quest'odio.
E la pace, con simili nemici, non ci sarà mai.
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Incredibile strage dell’ISIL in un video, ma Israele non c’entra e il mondo fa finta di nulla

http://www.rightsreporter.org/incredibi ... -di-nulla/" onclick="window.open(this.href);return false;

Attenzione: il video (che per ragioni etiche non è incorporato all'articolo ma è visualizzabile a parte) contiene immagini terrificanti che testimoniano la ferocia di questa gente.
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Achille Lorenzi ha scritto:Perché c'è quest'odio contro gli Ebrei da parte di molti islamici:

" onclick="window.open(this.href);return false;

Le moltivazioni "religiose" - Allah vuole che tutti gli Ebrei vengano uccisi - sono alla radice di quest'odio.
E la pace, con simili nemici, non ci sarà mai.
Secondo questo "religioso" gli Ebrei non sono da odiare e non sono nemici perché "occupano la Palestina" ma sono da odiare e da uccidere a priori, solo perché Ebrei.
E questo perché Allah ha decreato che il giorno del giudizio non verrà fino a che ci sarà un Ebreo in vita.
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Messaggio da Achille »

I moderatori stanno discutendo in merito agli inqualificabili attacchi personali di questo utente, offensivi sia verso il sottoscritto che nei confronti degli Ebrei. Decideremo se è suffiente un warning o se ricorrere al ban.
Questo utente ha ricevuto finora due warning. Al terzo warning sarà bannato, come da regolamento. Per il momento quindi rimane ancora un utente di questo forum.

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A proposito di propaganda antisemita:

Immagine

FALSO: questa bambina non è palestinese, la foto è del 2009 ed è stata scattata in Turchia

http://www.trekearth.com/gallery/Middle ... 138502.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Notate come questa foto, con il messaggio che trasmette, che serve ad alimentare l'odio verso gli Ebrei, è stata finora condivisa su facebook da oltre 1800 persone.

Si veda anche https://www.facebook.com/archivioantibu ... le?fref=ts" onclick="window.open(this.href);return false;
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La nonviolenza ha anche uno scopo di lungo periodo, non limitato alla cessazione dell’occupazione, ma proiettato nel creare le condizioni per il binazionalismo, concetto che è la bestia nera di Israele, poiché è considerato come la pura negazione del sionismo e quindi di ogni sforzo finora compiuto per creare uno Stato ebraico e mantenerlo...

La possibile scelta di nonviolenza dei palestinesi e Israele

http://www.italianieuropei.it/it/ie-onl ... raele.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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mr-shadow ha scritto:La nonviolenza ha anche uno scopo di lungo periodo, non limitato alla cessazione dell’occupazione, ma proiettato nel creare le condizioni per il binazionalismo, concetto che è la bestia nera di Israele, poiché è considerato come la pura negazione del sionismo e quindi di ogni sforzo finora compiuto per creare uno Stato ebraico e mantenerlo...
mr-shadow, considerando chi sono gli interlocutori (Hamas, "religiosi" che istigano all'odio e alla distruzione totale di ogni Ebreo) pensi che una scelta non violenta sarebbe la soluzione? Se Israele rinunciasse alle armi per difendersi sparirebbe nel giro di pochi giorni. E per "sparire" intendo dire che tutti gli Ebrei verrebbero massacrati, così come sta facendo l'Isis in Siria con altre povere vittime di questo feroce fanatismo.
Interessante comunque questo articolo. L'ho letto finora solo in parte, essendo piuttosto lungo.
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Achille Lorenzi ha scritto:Incredibile strage dell’ISIL in un video, ma Israele non c’entra e il mondo fa finta di nulla

http://www.rightsreporter.org/incredibi ... -di-nulla/" onclick="window.open(this.href);return false;

Attenzione: il video (che per ragioni etiche non è incorporato all'articolo ma è visualizzabile a parte) contiene immagini terrificanti che testimoniano la ferocia di questa gente.
L'assordante silenzio del mondo di fronte alle gesta di questi esseri - ai quali tutto e' permesso e che chiamare bestie sarebbe del tutto inappropriato - e' una cosa ributtante.
E' comunque quello che hamas farebbe senza nessuna remora alla popolazione di Israele, se solo ne avesse l'occasione.
Presentazione: http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/C ... 91853.html" onclick="window.open(this.href);return false;
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Mio caro Achille, è indubbio che da ambo le parti ci sia chi vorrebbe vivere in pace. Se ogni volta mi chiedi se è possibile arrivare alla pace con (parole tue) "Hamas, "religiosi" che istigano all'odio e alla distruzione totale di ogni Ebreo" è ovvio che devo rispondere no, e devo dare ragione non solo a te, ma anche all'ex presidente Peres, di cui avrai forse letto la recente intervista. (1) Ma io ho voluto evidenziare un paragrafo di quel lungo articolo che giustamente consideri interessante, e una frase di quel paragrafo cosa dice? Che il "binazionalismo [e un] concetto che è la bestia nera di Israele, poiché è considerato come la pura negazione del sionismo". Quindi io da una parte ti do ragione mille volte (2) ed anzi esprimo solidarietà per l'attacco personale postato poc'anzi, ma dall'altra insisto a sostenere che finché il potere sarà detenuto dai sionisti ci saranno sempre arabi pronti a imbracciare le armi. Nell'articolo (peraltro un po' datato rispetto all'attualità), si evidenzia come esistano degli sforzi per superare estremismo islamico ed estremismo ebraico, come ci sono islamici disposti a convivere con gli ebrei e viceversa. L'articolo sottolinea anche come fino a pochi anni fa i pacifisti di ambo le parti (quindi anche ebrei), erano considerati traditori, a rischio della vita se islamici, di reclusione se ebrei. Purtroppo nessuna delle due parti ha un leader pacifista carismatico, almeno paragonabile a celebri non violenti come Gandhi, il Dalai Lama, etc. Per l'ennesima volta ribadisco che la tua opera di informazione non è sbagliata, ma solo sbilanciata a favore di una parte che ha le sue colpe, e non sono poche.

(1) http://www.huffingtonpost.it/2014/08/06 ... _ref=italy" onclick="window.open(this.href);return false;
(2) Tanto perché su Yahoo dicono che qui scrive solo chi è allineato con la gestione (passatemi la battuta cretina).
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Lettera aperta a Noa, a Naomi Wolf e a tutti quelli che parlano a nome degli ebrei

http://gheulacanaruttonemni.com/2014/08 ... -nome-mio/" onclick="window.open(this.href);return false;

Grande. Condivido parola per parola.
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Immagine

Questo è Matan Gotlib, un soldato israeliano che è rimasto ucciso il 30 Luglio a Gaza.
Matan era in missione per scoprire i tunnel di Hamas quando dei bambini palestinesi gli sono corsi incontro, hanno detto di essere feriti e di avere necessità di essere portati in un centro medico nelle vicinanze.
Il soldato interruppe la sua missione, soccorse i bambini e li portò all'ospedale.
L'ospedale però era stato minato da Hamas con trappole esplosive.
Con Matab sono morti anche altri due suoi commilitoni e nulla si sa del destino dei bimbi, usati cinicamente come esca da Hamas.

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Paxuxu
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Io non sono intervenuto per il semplice motivo, che sono per l'eliminazione completa e totale sia dei palestinesi che dei loro fratelli arabi; per cui onde evitare il terzo warning, mi astengo dal proseguire ulteriormente sia la lettura che le risposte a questo trend.


Michele
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Due ragazze reggono il foglio con la scritta "Odiare gli arabi non è razzismo, è un valore."

Non "odiare i terroristi", odiare gli arabi. Ricorda tanto i cartelli "uccidere un fascista non è reato".

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Foto da Facebook, Il popolo di Israele chiede vendetta
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Siamo tutti stranieri, nessuna terra è nostra

Il nazionalismo peggiore è quello di legittimazione religiosa. Ne abbiamo avuto un esempio con il nazismo, che è stato una filiazione diretta del cuius regio eius religio. La matrice del nazionalismo religioso, che è una vera metastasi, si ha quando la religione, che è in cerca di assoluto e si legittima nell’assoluto, sostiene di possedere la verità. Io tento di contrastare questa tendenza perniciosa che è presente nell’Ebraismo, ma non solo, è un’ idea comune a tutti i monoteismi: l’idea della verità, il “noi abbiamo la verità”. Io sostengo: noi abbiamo opinioni. Inoltre: noi non abbiamo rivelazioni, abbiamo storie di rivelazioni, che è molto diverso.

Sto conducendo una mia personale battaglia, anche se non conto niente, ma la faccio ugualmente: io voglio difendere Dio dai religiosi. Questo è il mio impegno moni-ovadia-4principale perché non vogliono difendere Dio, vogliono rubargli il posto. Quando la legittimazione della terra è una legittimazione che pretende il valore assoluto, secondo un meccanismo comune a tutti i nazionalismi (“qui ci sono stati i miei padri e i padri dei miei padri”) diventa una devastazione che porta al teppismo violento, all’odio nel confronto degli altri, al desiderio di espellerli, di isolarli.

Non avrei mai creduto possibile vedere stelle di Davide nere – il colore della svastica - dipinte da giovani ebrei con il passamontagna come i black block per inneggiare alla terra inviolabile, la terra per cui versare il proprio sangue e quello degli altri. Ritengo che da questo punto di vista il nazionalismo ebraico sia una delle forme peggiori di nazionalismo, perché fa regredire l’Ebraismo a prima di Abramo. Ci si dimentica troppo spesso che Abramo fonda l’identità monoteista uscendo da una città, non fondando una città, e si presenta al mondo come straniero: “Sono io straniero e abito con voi”.

E la promessa di terra – perché qui sta la maledetta trappola – è sempre sub condicione: Dio dice sempre “la terra è mia”. Solo allora puoi andare in una terra promessa, solo quando sai che non è tua. La terra promessa è una terra in cui si vive da stranieri tra gli stranieri; non lo dico io, si legge nel Levitico (23, 25): “Tu nel cinquantesimo anno istituirai il giubileo, la terra è mia – dice Dio – la terra non verrà venduta in perpetuità perché la terra è mia”.

Infatti gli incrementi di proprietà venivano riazzerati e la terra ridistribuita secondo equità, a far capire che la terra non è dell’uomo, non può essere incrementata; all’uomo spetta solo ciò che gli serve per vivere. E prosegue: “Insieme allo straniero che gode dei tuoi stessi statuti, ricordati che fosti straniero in terra d’Egitto”. L’identità ebraica si forma nel deserto e non nella terra. Da ultimo il Santo Benedetto dice: “Davanti a me siete tutti stranieri” e una Bibbia protestante traduce: davanti a me siete tutti meticci avventizi.

Per questo io inorridisco di fronte al nazionalismo ebraico; il che non ha niente a che vedere, naturalmente, con il diritto di Israele a vivere in uno stato democratico che basa la propria identità statuale sul diritto internazionale e sui diritti universali, sul riconoscimento degli stessi diritti a un altro popolo che gli sta vicino; però questo è un altro discorso che rientra in un diverso progetto perché Israele, Israele proprio come Stato, ha anche una sua valenza simbolica MIDEASTnella “ricomposizione dell’infranto” di un popolo che doveva essere sterminato e che per un terzo è stato sterminato.

“E’ un grado di saggezza superiore sentirsi stranieri ovunque rispetto al sentirsi a casa ovunque”. E’ una citazione da Ugo da San Vittore, scrittore italiano del 1100, il quale dice: “Chi trova dolce la propria terra è solo un tenero dilettante; chi trova dolci tutte le terre è un uomo che si è incamminato già su una buona via, ma solo è perfetto chi si sente straniero in ogni luogo”. E questo viene secondo me proprio dalla grande tradizione biblica, anche evangelica – San Paolo ha parole memorabili sullo straniero – e tutte le grandi spiritualità riconoscono nello straniero il portatore della benedizione, l’onore verso lo straniero è una cosa sentita. Purtroppo il vero grande problema è che lo straniero viene percepito solo nell’alterità e non nella dimensione del sé.

Questa citazione da Ugo di San Vittore l’ho sentita da Todorov, grandissimo filosofo e sociologo bulgaro esule in Francia, che a sua volta l’aveva ripresa da Edward Said, intellettuale palestinese straordinario mancato qualche anno fa, che viveva esule negli Stati Uniti. Possiamo dire che è una citazione che circola tra gli esuli. Julia Kristeva, in un libro memorabile che costituisce una pietra miliare sull’argomento e che lei ha intitolato mirabilmente “Etrangers a nous même”, dice nel primo capitolo che lo straniero non è né la rivelazione in cammino, né l’avversario immediato da eliminare per pacificare il gruppo. Stranamente lo straniero ci abita, è la parte nascosta della nostra identità, la parte che destabilizza la simpatia e l’empatia familiare, che decostruisce l’abitazione, la parte oscura e inquieta. Riconoscerla in noi ci risparmia la vergogna di odiarla nell’altro.

Il vero problema della difficoltà che abbiamo con lo straniero è perché non riconosciamo lo straniero che è in noi, che è la parte più anticonformista, quella più slegata dal comunitarismo, è quella più ribelle che scalpita e di cui abbiamo una terribile paura perché la parte predominante in noi è conformista e vuole stare tranquilla. Non vuoi perdere la tua casa, anche se perdere la tua casa significa conquistare conoscenza e sapienza. L’immensa e poderosa metafora di Ulisse: a chi tocca il privilegio di essere esule? Di essere colui che fa per dieci anni una vita infernale ma acquisendo conoscenza e brillando per diventare migranti-8senso stesso del cammino di una civiltà universale. Chi tra tutti gli eroi? Il sapiente, il paziente Ulisse, a lui tocca il privilegio di diventare esule perché la conoscenza e l’intelligenza sono le sue virtù principali.

Questa la dice molto lunga. Quando noi tutti ci faremo degli Ulisse saldandoci con l’esodo…. L’esodo è uno dei punti più grandi in cui l’Ebraismo si salda con la grecità epica dell’epos, ecco che in questo senso Mosè invita ad andare fuori, Mosè non tornerà nella terra e non è un caso che il più grande in Israele non metta piede nella terra e non si sa dove sia la sua tomba. La tomba di Mosè nella terra sarebbe stato un potente aggregante nazionale, ma gli ebrei non sarebbero più stati gli ebrei. Mosè tiene molto a mantenere la condizione dell’esilio. E’ la grande dialettica incomponibile, diciamo una sorta di aporia vitalizzante che è quella tra particolarismo e universalismo, fra terra ed esilio, che va mantenuta costantemente in vita.

Il rapporto con i nostri i stranieri? La Bibbia a questo proposito è inequivoca. Nel Levitico (19, 18) è scritto: “Amerai il prossimo tuo come te stesso” e poco più in là: “Lo straniero che abita presso di te non lo molestare, è come il tuo compatriota”. “Amerai lo straniero” è il comandamento più ripetuto in tutta la scrittura ebraica, il più importante.Vogliono trasformare la Torah in un manuale di nazionalismo aggressivo e, lo ripeto e insisto (è per questo che mi sono preso degli insulti) questo è il vero problema: vogliono riportare l’Ebraismo alla dimensione tribale dalla quale Abramo lo ha fatto uscire. Abramo rompe il tribalismo, crea la condizione di straniero proprio perché devi farti straniero per poter coniugare universalismo e particolarismo; l’ebreo diasporico dell’Est Europa, proprio stando con la Torah, ha prefigurato il cittadino europeo quando l’Europa non era pronta, era ancora isterica e piena di nazionalismi e di lacerazioni e di divisioni.

L’ebreo è stato distrutto perché incarnava proprio un cittadino transnazionale: era sì, lealissimo cittadino del suo paese, ma magari parlava setto o otto lingue, aveva parenti in ogni angolo d’Europa e anche fuori, aveva una specie di internet che era l’Yiddish, era straniero eppure cittadino del proprio paese, era straniero eppure era il poeta più grande della cultura che rappresentava: prendiamo Heine, neppure i nazisti sono riusciti a toglierlo dai prontuari scolastici tanto era importante. L’ebreo dell’Yiddish, che è a suo modo lo rabbini-1zingaro in una maniera più lirica, ha prefigurato quel cittadino europeo che goffamente noi cerchiamo di costituire. Loro lo erano in modo molto meno goffo perché erano a loro agio dovunque e a disagio dovunque.

Io sono italiano, sono nato italiano, la mia lingua è l’italiano, mio zio Samuel è sepolto a Redipuglia, è morto per la patria nell’11° Reggimento Bersaglieri, eppure io mi sento terribilmente a disagio, in questo momento mi sento molto più esiliato qui che quando vado fuori, ma non mi dispiace questa condizione di esiliato, me ne dispiacciono le ragioni. La capacità di essere europei ci arriverà solo quando noi usciremo dalla schiavitù del nazionalismo che in realtà non è solo la schiavitù del furore antagonistico, ma è anche il panico di perdere il proprio ubi consistam. Risponderei a Battiato: io non cerco il mio centro di gravità permanente ma il mio centro di disequilibrio permanente.

Questa è la storia in cui ancora si agita l’Europa che fatica molto ed è ancora ricolma dei suoi infami retaggi nazionalistici, sia dal punto di vista dei furori, lo vediamo con il localismo e lo vediamo con l’opportunismo nella guerra dell’ex Jugoslavia: l’Europa si è comportata in maniera ripugnante, parlo delle strutture nazionali, non parlo degli europei che sono andati ad aiutare, gli straordinari ragazzi della solidarietà. Che cosa ha fatto l’Europa: non ha sostenuto l’esperimento Marcović che poteva tenere insieme la Federazione, un esperimento transnazionale che poteva essere paradigma per un’Europa transnazionale.

La Germania ha immediatamente riconosciuto la Croazia, immediatamente! Vecchio vizio, eh? E così ha fatto il Vaticano dividendo i cristiani – mi dispiace dover dire queste cose ma adesso in Vaticano le sanno meglio di me – dividendo tra cattolici e cristiani, infatti cattolicissimi croati e cristianissimi serbi si sono massacrati con crudeltà inaudita. E noi andiamo a dare lezioni all’Islam?

Sono molto vicino alle identità minoritarie perché devono continuamente subire la prepotenza delle maggioranze. Ho difeso, difendo, mi occupo, addirittura diffondo come paradigma l’identità minoritaria ebraica, il popolo ebraico in Europa perché gli ebrei, come gli zingari, sono gli unici ad aver realizzato un capolavoro unico nella storia dell’umanità: un popolo in tutto e per tutto, con profonde strutture del sentimento, emozioni, riconoscibilità, islam-preghiera-2identità, tradizioni, letteratura, lingua, canti, fede, fervore, eppure popolo senza nazioni, senza fili spinati, senza burocrazia, senza eserciti, senza coltelli in tasca. Per questo è stato così facile sterminarli.

Ma quando la stessa identità ebraica si situa in una terra dove dovrebbe potersi realizzare lo Stato super-democratico in cui qualcuno sognava addirittura che il presidente potesse essere un arabo (e perché no? Ci sono un milione di palestinesi che vivono nello stato di Israele, ci sono un milione di russi, di cui almeno la metà non è ebrea, ma per me se un russo che se ne è andato dall’Unione Sovietica e vuole essere ebreo, secondo me è così pazzo da rappresentare il paradigma dell’ebraismo), quando quella stessa identità diventa maggioritaria….

Oggi il vero problema della pace con i palestinesi è questo: ritornare, da parte degli israeliani, a farsi minoranza con spirito di minoranza in mezzo alla minoranza palestinese e naturalmente ritrovare l’equilibrio dei due popoli che hanno storie diverse ma anche simili sofferenze, ritrovarsi e progettare dapprima sul piano simbolico la ricomposizione per scendere poi su quello pratico. Quindi difendo i piccoli nazionalismi? No, dipende. Io difendo i disarmati, i poveracci.

Sta succedendo che l’evoluzione dalla scimmia all’essere umano è molto più lenta di quella che noi, in modo molto arrogante e con una hibrys inspiegabile, credevamo. Quando un uomo fa l’affermazione “Dio è con noi”, che non a caso è stata codificata dal nazismo (Gott ist mit uns) scende a quello stesso livello. Non importa se si chiami Osama Bin Laden o George W. Bush. Che cosa è successo? Questa è una mia teoria: gli idolatri, potentissimi, sono ancora i dominanti.

Noi non siamo affatto dominati, come ci viene detto, dal monoteismo, noi siamo dominati dall’idolatria. Quando il monoteismo ha fatto la sua irruzione potente e rivoluzionaria, perché è stata la rivoluzione più grande della storia dell’umanità, e non uso la parola rivoluzione casualmente, viene fondato l’essere umano come lo intendiamo noi.

Prima di Abramo non c’è l’essere umano. Abramo lo unifica, lo rende universale. Gli idolatri hanno capito che non c’era gioco con quel Dio lì: troppo potente… mandava a carte quarant’otto il sistema e allora hanno detto: ci pensiamo noi, entriamo dentro e quel Dio lo facciamo diventare un idolo. Perché quando uno dice “Gott ist mit uns”, prima di tutto non ha letto il vangelo: Dio fa piovere sui buoni e sui malvagi.

Se il Dio del monoteismo è il Dio di tutti, e se Bush si sforzasse, scoprirebbe che c’è un versetto del Corano, il 48 della seconda Sura, che dice: “Se Allah avesse voluto fare di tutti gli uomini una sola comunità di fede lo avrebbe fatto”, sottinteso che invece non ha fatto così. “A ciascuno di voi ha dato una regola e una via: gareggiate nelle opere di bene, un giorno tornerete ad Allah e lui vi spiegherà le ragioni del vostro essere diversificati”. Il merito è l’opera di bene, non la religione. Ciascuno ha la sua, non c’è problema. E’ la volontà di Allah, l’Onnipotente. Ma c’è un altro versetto ancora più bello, il 256 della seconda Sura, che dice: “Se Allah avesse voluto fare di tutti gli uomini dei credenti, lo avrebbe fatto”.

(Moni Ovadia, estratti da un’intervista rilasciata a “DireOnLine”, http://www.direonline.it" onclick="window.open(this.href);return false;).
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mr-shadow ha scritto:Due ragazze reggono il foglio con la scritta "Odiare gli arabi non è razzismo, è un valore."

Non "odiare i terroristi", odiare gli arabi. Ricorda tanto i cartelli "uccidere un fascista non è reato".

Foto da Facebook, Il popolo di Israele chiede vendetta
Il razzismo è presente in ogni società.
E' diverso quando l'odio ed il razzismo sono una "cultura", istituzionalizzata e santificata come dovere religioso e volontà divina.
Nella società israeliana ci sono molte anime. Io sono rimasto meravigliato durante il mio breve soggiorno a Gerusalemme nel vedere la "varietà sociale" presente in questa città: nel giro di poche centianaia di metri si passa dal quartiere ortodosso (dove si vedono ebrei vestiti di nero con le treccie) al quartiere "moderno", con ragazzi e ragazze seduti fuoi dai bar a guardare le partite di calcio e a bere birra.
Un'atmosfera decisamente occidentale e liberale, impensabile in certe società "talebane".

Clicca per vedere l'immagine a dimensioni originali
Cliccare per ingrandire. Quartiere di Gerusalemme. Foto mia.
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Gaza: 1.800 morti sono pochi per Hamas. Ripreso il lancio di missili su Israele

8 agosto 2014 By Rights Reporter

Evidentemente 1.800 morti (secondo fonti palestinesi) non bastano a risollevare le sorti di Hamas, ce ne vogliono di più. Così questa mattina i terroristi allo scadere della tregua umanitaria di 72 ore hanno ripreso il lancio di missili verso Israele con la ferma volontà di provocare la reazione israeliana.
Alle 8 in punto Hamas ha lanciato missili Grad su Ashkelon e sui Consigli regionali di Hof Ashkelon e Eshkol facendo entrare in funzione il sistema di difesa Iron Dome il quale ha intercettato e abbattuto tre dei dieci missili lanciati da Haams che erano diretti verso i centri abitati. Uno dei missili è caduto appena fuori il kibbutz di Eshkol mentre un missile è caduto addirittura all’interno della Striscia di Gaza.

Nel momento in cui scriviamo non si registra alcuna reazione da parte israeliana, ma è probabile che Israele non possa e non voglia non rispondere a questo ennesimo atto criminale.

http://www.rightsreporter.org/gaza-1-80 ... u-israele/" onclick="window.open(this.href);return false;

Se Israele reagirà, così come avrebbe il diritto di fare qualsiasi Stato di fronte agli attacchi terroristici deliberati e provocatori verso la popolazione civile, sarà accusata di essere uno stato criminale dai media e dai "pacifisti" a senso unico.
A proposito: dove sono le manifestazioni per protestare contro i crimini (quelli veri) che stanno avvenendo in questi giorni per mano dei fanatici criminali dell'Isis, stretti "parenti" di Hamas?
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Hamas ha rotto la tregua per l'ennesima volta: ha ripreso a sparare su tutto il sud, a Ashkelon, Ohad, Sohar, Sde Nitzan, Telmei Eliyahu, Yesha, Mivtahim, Amioz, Hof Ashkelon, Be'er Ganim, Zikim, Holit, Nir Yitzhak, Sufa, Netiv Ha'esreh, Yad Mordehai, e Carmia, un missile ogni tre minuti.

http://www.israelnationalnews.com/News/ ... -Rh-9SSxIc" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da mr-shadow »

A proposito: dove sono le manifestazioni per protestare contro i crimini (quelli veri) che stanno avvenendo in questi giorni per mano dei fanatici criminali dell'Isis, stretti "parenti" di Hamas?
I sinistronzi italiani manifestano solo quando ci sono di mezzo gli USA. Sono filo-palestinesi solo perché Israele è amico degli Stati Uniti. Che gliene può fregare dell'ISIS? Non possono certo permettersi di parlare di democrazia visto che difendono i regimi dittatoriali di Cina, Cuba, etc.
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mr-shadow ha scritto:Non possono certo permettersi di parlare di democrazia visto che difendono i regimi dittatoriali di Cina, Cuba, etc.
Sbagliatissimo, A Cuba non esiste nessun regime, ma è il popolo a decidere la Sua rotta nella vita nel mondo.

Lo stesso dicasi della Cina, la quale ha indetto anche libere elezioni eliminando, ossia allontanando con gentilezza la banda dei Quattro.

Qui non siamo nelle Sale del Regno, dove nessuno s'informa realmente di quello che succede nel Mondo di Satana!


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democrazia alla cinese

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Quella è pura propaganda capitalistica americana, non c'è stato nessun comunicato ufficiale dalla Cina né tantomeno foto diramate dal legittimo Governo Popolare Cinese, per cui non hanno valore le foto mostrate, oggigiorno anche con photoshop si fanno "miracoli" per taroccare le immagini.


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:ft:

Sono foto talmente false che giustamente uno si chiede di quale massacro si sono vantati i comunisti cinesi...
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Io leggo quel giornale in italiano, la scrittura cinese è molto diversa, come mai?


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