Da quando avete lasciato i Testimoni di Geova siete più felici?

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Gabriella Prosperi
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Messaggio da Gabriella Prosperi »

alexandro ha scritto: ..voi come loro direte...."Concentrati su altre cose e non sulla tua omosessualità"...Non ci riesco,ho bisogno di poter conoscere qualcuno, almeno la speranza nel poterlo fare, sennò non vivo, il pensiero che sarò da solo a vita mi devasta, non mi fa provare gioia in nulla, ogni cosa che faccio è tutto fine a se stessa.
Ma nemmeno lontanamente! Mai oserei dire a qualcuno di rinnegare sè stesso, anzi, lo esorterei a esprimere al meglio sè stesso.
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deliverance1979
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Messaggio da deliverance1979 »

alexandro ha scritto:Non ci riesco,ho bisogno di poter conoscere qualcuno, almeno la speranza nel poterlo fare, sennò non vivo, il pensiero che sarò da solo a vita mi devasta, non mi fa provare gioia in nulla, ogni cosa che faccio è tutto fine a se stessa.
Forse il problema è tutto qui....
Ma tu vivi bene la tua omosessualità?

Spero che nella ricerca di Dio, tu non ti punisca indirettamente per ciò che sei...

Purtroppo certe culture bigotte e non dico solo TDG, ma principalmente religiose, mettono sensi di colpa alle persone, soprattutto nella sferra sessuale.
La masturbazione per citarne una su tutte che abbraccia etero ed omosessuali, è una leva di sensi di colpa allucinanti.
L'avere rapporti sessuali prima del matrimonio.... e via dicendo....

Non vorrei che il tuo problema scaturisca tanto da questo, dal pensare di espiare il tuo essere con la ricerca di Dio...

Non so se mi sono spiegato.... :boh:

Perchè se speri nell'accetazione della tua condizione, tra i TDG dovrai rimanere single per tutta la vita, oppure prepararti ad una bella dose di comitati giudiziari...
Ahh dimenticavo, per come sono fatti i TDG, non so se alla lunga tollereranno la tua condizione "peccaminosa" da omosessuale, visto che per la massa TDG è una cosa abbastanza più grave della fornicazione o adulterio, ma questo solo per background culturale... :strettamano:
« Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea apprezzabile di cosa un uomo solo sia in grado di ottenere. »
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alexandro
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Messaggio da alexandro »

deliverance1979 ha scritto: Forse il problema è tutto qui....
Ma tu vivi bene la tua omosessualità?



Perchè se speri nell'accetazione della tua condizione, tra i TDG dovrai rimanere single per tutta la vita, oppure prepararti ad una bella dose di comitati giudiziari...
Ahh dimenticavo, per come sono fatti i TDG, non so se alla lunga tollereranno la tua condizione "peccaminosa" da omosessuale, visto che per la massa TDG è una cosa abbastanza più grave della fornicazione o adulterio, ma questo solo per background culturale... :strettamano:
[/quote]

Io non vivo bene, non perchè non accetto me stesso, ma non riesco a vivere serenamente dentro questa organizzazione, che è vero che non sopporto i membri per come la pensano sull' omosessualità, ma allo stesso tempo quest' organizzazione mi ha insegnato tante cose positive..se lasci un telefono cellulare in sala, sei sicuro che la volta dopo lo ritrovi ( e mi è capitato)Quindi tante cose positive ci sono, ma la mia omosessualità corrisponde all' eterosessualità degli altri, fa parte della mia IDENTITà, non è uno "stile di vita" come loro lo considerano.....cmq i comitati giudiziari ci sono solo se tu commetti atti sessuali, non se dici ad altri della tua condizione che non è peccaminosa, perchè fin quanto non si trasforma in atto non è peccato, sennò dovrebbe essere peccaminoso per tutti quelli non sposati che desiderano avere una persona dell' altro sesso.
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

alexandro ha scritto:
.....cmq i comitati giudiziari ci sono solo se tu commetti atti sessuali, non se dici ad altri della tua condizione che non è peccaminosa, perchè fin quanto non si trasforma in atto non è peccato, sennò dovrebbe essere peccaminoso per tutti quelli non sposati che desiderano avere una persona dell' altro sesso.
Eh no, mio caro, troppo comodo. Proprio ieri, in altro thread, scrivevo testualmente questo:
Gesú Cristo, quando, per esempio, diceva: «chi in cuor suo ha commesso adulterio è come se lo avesse compiuto».
Ora è vero che la lettera di Giacomo, motivo di scontro nella Riforma, sottolineava la necessità che la fede deve essere accompagnata dalle opere (e viceversa). Ma non puoi cavartela sbrigativamente con una insulsa formuletta geovista che nega alle fondamenta il messaggio cristiano autentico, e che nega espressamente – parole di Cristo e non mie – quello che hai appena detto. Non v’è dubbio che tu puoi sublimare, e con tua lode, la tua sessualità a favore di ciò in cui credi. Ma a prescindere che ciò è parimenti valido per un etero, rimane che quel che hai detto è un’eresia, anche di fronte alla Sola Scriptura. Cioè quella che il geovismo segue, ma solo quando gli fa comodo, perchè qui non ne ha, assolutamente, il supporto.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
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delusa
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Messaggio da delusa »

sicuramente sono molto più tranquilla e serena adesso di quando ero tra le loro file,almeno adesso sono libera da sensi di colpa e paure inutili.Penso che la felicità non dipenda dal 'servire' qualcuno ma dal sapere apprezzare giorno dopo giorno le meraviglie della vita
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polymetis
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Messaggio da polymetis »

La fede in Cristo dovrebbe liberare le persone, non farle sentire in trappola, dovrebbe provocare la fioritura di un individuo, non la sua castrazione. Hai detto chiaramente che quello che pensano i TdG sull'omosessualità sono sciocchezze, eppure i TdG attribuiscono queste sciocchezze a Dio. Se tu ritieni il verdetto sull'omosessualità dei TdG ingiusto, allora qualora ritieni che questo verdetto venga da Dio stai asserendo per conseguenza che Dio proclama cose ingiuste. Ti sembra possibile questo? Se sei certo che il pregiudizio contro l'omosessualità sia errato, come puoi attribuirlo a Dio, sapendo che è una corbelleria? Se Dio è onnipotente ed onnisciente, e dunque non sbaglia, e tu ritieni il giudizio geovista sull'omosessualità errato, allora devi trarne la conseguenze che esso non può essere il parere di Dio, perché Dio non sbaglia.
Non devi scegliere tra il seguire Dio e vivere una vita omoaffettiva, bensì devi scegliere tra il seguire la distorta immagine di Dio che hanno i TdG e il vivere la tua vita.
La tua testimonianza è molto toccante, e dovrebbe far riflettere anche gli attuali detentori del magistero ordinario cattolico sul fatto che DIo non può volere che una persona sia ridotta in questa maniera, e siccome invece è esattamente a questo stato deplorevole che porta una vita di castità imposta alle persone gay, allora evidentemente quello che loro pensano su Dio è falso.
Credo tu abbia gli strumenti intellettuali per fare delle ricerche e scoprire come esistono religioni cristiani che, a partire dalla Bibbia, ne danno una lettura diversa, non vedendovi alcuna condanna dell'omosessualità (che gli agiografi tra l'altro neppure sapevano esistesse). Informati dunque!
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Aggiungo: Da quando il coniuge ha lasciato i Testimoni di Geova siete più felici?

Messaggio da vitale »

alexandro ha scritto:Lasciare l'organizzazione vi ha aiutato ad avere un scopo nella vita?
Questo lo devo ancora assaporare (titolo) come penso molti altri cittadini mondiali.
Non bisogna pensare in senso univoco, ma anche agli altri che non sono tdG.
La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
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alexandro
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Messaggio da alexandro »

Quixote ha scritto:
alexandro ha scritto:
.....cmq i comitati giudiziari ci sono solo se tu commetti atti sessuali, non se dici ad altri della tua condizione che non è peccaminosa, perchè fin quanto non si trasforma in atto non è peccato, sennò dovrebbe essere peccaminoso per tutti quelli non sposati che desiderano avere una persona dell' altro sesso.
Eh no, mio caro, troppo comodo. Proprio ieri, in altro thread, scrivevo testualmente questo:
Gesú Cristo, quando, per esempio, diceva: «chi in cuor suo ha commesso adulterio è come se lo avesse compiuto».
Ora è vero che la lettera di Giacomo, motivo di scontro nella Riforma, sottolineava la necessità che la fede deve essere accompagnata dalle opere (e viceversa). Ma non puoi cavartela sbrigativamente con una insulsa formuletta geovista che nega alle fondamenta il messaggio cristiano autentico, e che nega espressamente – parole di Cristo e non mie – quello che hai appena detto. Non v’è dubbio che tu puoi sublimare, e con tua lode, la tua sessualità a favore di ciò in cui credi. Ma a prescindere che ciò è parimenti valido per un etero, rimane che quel che hai detto è un’eresia, anche di fronte alla Sola Scriptura]. Cioè quella che il geovismo segue, ma solo quando gli fa comodo, perchè qui non ne ha, assolutamente, il supporto.



Quixuote...Quello che diceva Gesù in Matteo 5:28 non bisogna interpretarselo in maniera fariscaica, sennò bisognerebbe dare tutto ai poveri e spossessarsi di ogni bene anche quando Gesù disse al rico di dare quello che aveva ai poveri....Un eterosessuale sposato è ovvio che prima di sposarsi ha DESIDERATO quella donna, sennò come avrebbe fatto a sposarsela senza desiderarla?E' ovvio che bisogna unsare RAGIONEVOLEZZA in quel che si legge Gesù dato che Gesù era ragionevole....Poi se vogliamo mettere i puntini sulle "I" Gesù in Matteo 5:28 parlava di "adulterio" e l'adultero è colui che già è sposato, io non sono sposato,al massimo potrei essere un fornicatore...Se mi si dessa la possibiità di sposarmi per mettere le carte apposto,ci metterei la firma, ma quando non hai la possibilità di "regolarizzarti", come si fa a pretendere di rimanere per SEMPRE "secundum legem"? e come il non voler non mettere norme sulla sicurezza, con la pretesa che i propri operai non si facciano male....non so se mi sono spiegato
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Messaggio da deliverance1979 »

alexandro ha scritto:Poi se vogliamo mettere i puntini sulle "I" Gesù in Matteo 5:28 parlava di "adulterio" e l'adultero è colui che già è sposato, io non sono sposato,al massimo potrei essere un fornicatore
Teoricamente, se proprio vogliamo essere tecnici e precisi, fornicazione ed adulterio si dovrebbero applicare solo alle coppie etero.... :boh:
visto che in quel contesto e nel contesto biblico si pone la famiglia classica di uomo e donna come principali protagonisti della vicenda umana....

Ma forse mi sbaglio io....

Poi ogni religione, nella sua propria chiave di lettura biblica, aggiunge, toglie, distorce ed enfatizza quello che più gi fà comodo per la sua visione.

I TDG amano le regole e le regolette per tenere sotto controllo le persone.
Se tu alexandro cerchi un'organizzazione che ti ordina la vita (non dico nel bene) tra i TDG starai benissimo ma a caro prezzo.
Forse tu essendo agli inizi non hai visto il lato oscuro della verità, ma con il passare del tempo, se non ti si annebbia il cervello, vedrai anche questo.... :strettamano:
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Achille
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A proposito di felicità...

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Messaggio da Quixote »

alexandro ha scritto:
Quixote...Quello che diceva Gesù in Matteo 5:28 non bisogna interpretarselo in maniera fariscaica, sennò bisognerebbe dare tutto ai poveri e spossessarsi di ogni bene anche quando Gesù disse al rico di dare quello che aveva ai poveri....Un eterosessuale sposato è ovvio che prima di sposarsi ha DESIDERATO quella donna, sennò come avrebbe fatto a sposarsela senza desiderarla?E' ovvio che bisogna unsare RAGIONEVOLEZZA in quel che si legge Gesù dato che Gesù era ragionevole....Poi se vogliamo mettere i puntini sulle "I" Gesù in Matteo 5:28 parlava di "adulterio" e l'adultero è colui che già è sposato, io non sono sposato,al massimo potrei essere un fornicatore...Se mi si dessa la possibiità di sposarmi per mettere le carte apposto,ci metterei la firma, ma quando non hai la possibilità di "regolarizzarti", come si fa a pretendere di rimanere per SEMPRE "secundum legem"? e come il non voler non mettere norme sulla sicurezza, con la pretesa che i propri operai non si facciano male....non so se mi sono spiegato
Ti sei spiegato benissimo, ovvero hai spiegato che non sai leggere la Bibbia; :sorriso: ma è necessaria una premessa: parli a titolo personale, o in qualità di TdG? perché nel primo caso è opinione contro opinione, nel secondo la tua lettura è contraddittoria.

Come che sia la lettura farisaica è tua, in quanto intendi il passo di Matteo nemmeno in senso letterale, ma come pura casistica, cioè come un banale e trito manuale su quello che si deve fare e quel che non si deve fare, senza alcun approfondimento interiore. Mi spiego: Gesú ai farisei ipocriti rimproverava proprio questo: l’adultero non è che un esempio, per far capire che una cosa è l’atto, un’altra l’intenzione. Questo è il succo del versetto, e va esteso a qualsiasi “peccato”, se peccato è; quindi anche alla fornicazione: in parole povere se tu desideri un ragazzo, tu in cuor tuo hai già commesso fornicazione con lui. Punto.

Venendo ai TdG, poi, ove la tua posizione sia anche la loro, mi spieghi l’assurdità di questo ragionamento, contraddetto da altre interpretazioni geoviane, che per comodo devo definire “non letterali”? La Bibbia dice forse che non ti devi trasfondere? V’è nella Bibbia un solo versetto che parli esplicitamente di trasfusioni? È usata nella Bibbia la parola trasfusione in senso stretto, come fai tu, ora, distinguendo fra adultero e fornicatore? Se sí ti do ragione, se no dovrei darti del fariseo… Vedi Alexandro, la «ragionevolezza» presuppone coerenza: o leggi tutto in un modo, o tutto in un altro. Quel passo di Matteo è fondamentale per conoscere l’essenza del peccato, che non consiste nell’atto in sé, ma nell’intenzione di chi lo compie. E difatti anche nel diritto è l’intenzione che determina la gravità del crimine, non il crimine stesso. Ma questo sembra decisamente sfuggire al mondo geovista, che, giusta le parole di Deliverance, è un mondo di «regole e regolette» ove pare conti solo la loro osservanza. Niente di piú lontano dallo spirito autentico del Vangelo: littera occidit, spiritus autem vivificat dicevano i primi Padri della Chiesa: cioè non è nella lettera che trovi la vera essenza del Cristianesimo, ma in quello che la lettera stessa vuole significare e comunicare.

La Bibbia, si è detto qui già tante volte, non condanna gli omosessuali, perché nell’antichità non esistono gli omosessuali come categoria psichica. È una categoria recente, che ha pochi secoli, e in cui ti puoi riconoscere proprio perché hai alle spalle questi secoli. E ora, assurdamente, vorresti tornare indietro, a regolette – che in realtà non sono tali – scritte duemila anni fa… Come dire butto il cellulare e mi servo del piccione viaggiatore. E guarda che per un etero mica è tanto diverso; certo, in quel caso avresti l’approvazione della congregazione; ma poi che succede? Hai vent’anni, gli ormoni impazziti, e ti sposi la prima che ti capita, salvo divorziare l’hanno dopo. Scusa se porto un’esempio personale, ma io ho “fatto sesso” dieci anni con la mia compagna, poi abbiamo fatto un figlio, e ci siamo sposati che lui era quasi maggiorenne. Ora ha 24 anni e io e suo madre siamo ancora felicemente insieme. Questa è la morale di oggi, non è piú quella stabilita duemila e rotti anni fa, quando il mondo era radicalmente diverso. E, se anche lo fosse, quale matrimonio ha benedetto Dio-Geova, il mio o quello dei tuoi confratelli divorziati? Comincia a porti queste o consimili domande, invece di interpretare la Bibbia e il mondo attraverso il prisma deformante di gente che è, in tutti i sensi, fuori dal mondo, quello divino in primis.
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Messaggio da Romagnolo »

Ciao quixote, scusa ma leggendo i tuoi post mi sembra che ci stai andando un po' pesante con Alexandro, ricordati che stai comunicando i tuoi pensieri ad un ragazzo che ha un enorme problema che lo schiaccia emotivamente e non sei in diatriba con un saccente professore che si crede chissà chi.
Cerca se ti viene ,di essere più sensibile nel trasmettergli quanto scrivi.
Poi però se ad Alexandro questo tuo modo non gli da fastidio, ritiro quanto detto.
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Messaggio da Quixote »

Romagnolo ha scritto:Ciao quixote, scusa ma leggendo i tuoi post mi sembra che ci stai andando un po' pesante con Alexandro, ricordati che stai comunicando i tuoi pensieri ad un ragazzo che ha un enorme problema che lo schiaccia emotivamente e non sei in diatriba con un saccente professore che si crede chissà chi.
Cerca se ti viene ,di essere più sensibile nel trasmettergli quanto scrivi.
Poi però se ad Alexandro questo tuo modo non gli da fastidio, ritiro quanto detto.
Ti ringrazio molto per quello che dici. Forse hai ragione, e forse ho torto. Ma sono abituato alla terapia d’urto, quando la ritenessi necessaria, perchè è la stessa che pratico su di me. In ciò posso azzeccarci, o errare, mi prendo tutti i rischi di quel che dico, e lascio agli altri giudicare se non è opportuno quel che dico. Sono un essere umano, e non ho mai preteso di avere la verità in tasca. Può ben darsi che sbagli, che sia privo di tatto, et cetera. Mi scuserei di questo, non fosse che, a torto o a ragione, lo ritenga necessario. Non sta a me giudicarmi, sta invece a te e agli altri, e non ho problemi se voi pensiate che io abbia sbagliato. Cercherò di tenerne conto, ma se ciò venisse in conflitto con le mie idee, giuste o sbagliate che siano, continuerò a esprimere le mie idee, per quanto scomode o irriverenti possano sembrare o essere. Non vi è cattiveria in questo, anzi, il desiderio di giovare; desiderio che però, nostro malgrado, a volte si risolve nel contrario. Non è nelle mie intenzioni, ma potrebbe essere nei fatti. È, per l‘appunto, un rischio. Che accetto, quali ne siano le conclusioni. L’alternativa, almeno per me e per il mio modo di essere, è il nulla.
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Messaggio da Achille »

Romagnolo ha scritto:...ricordati che stai comunicando i tuoi pensieri ad un ragazzo che ha un enorme problema che lo schiaccia emotivamente...
Diciamo che l'"enorme problema" è considerato tale perché visuto all'interno di una "societa" (la WTS) oscurantista ed omofoba. Al di fuori di quel mondo, questo "problema" potrebbe essere vissuto pù serenamente. Come in realtà avviene in molti strati della nostra società.
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Quixote ha scritto:
Romagnolo ha scritto:Ciao quixote, scusa ma leggendo i tuoi post mi sembra che ci stai andando un po' pesante con Alexandro, ricordati che stai comunicando i tuoi pensieri ad un ragazzo che ha un enorme problema che lo schiaccia emotivamente e non sei in diatriba con un saccente professore che si crede chissà chi.
Cerca se ti viene ,di essere più sensibile nel trasmettergli quanto scrivi.
Poi però se ad Alexandro questo tuo modo non gli da fastidio, ritiro quanto detto.
Ti ringrazio molto per quello che dici. Forse hai ragione, e forse ho torto. Ma sono abituato alla terapia d’urto, quando la ritenessi necessaria, perchè è la stessa che pratico su di me. In ciò posso azzeccarci, o errare, mi prendo tutti i rischi di quel che dico, e lascio agli altri giudicare se non è opportuno quel che dico. Sono un essere umano, e non ho mai preteso di avere la verità in tasca. Può ben darsi che sbagli, che sia privo di tatto, et cetera. Mi scuserei di questo, non fosse che, a torto o a ragione, lo ritenga necessario. Non sta a me giudicarmi, sta invece a te e agli altri, e non ho problemi se voi pensiate che io abbia sbagliato. Cercherò di tenerne conto, ma se ciò venisse in conflitto con le mie idee, giuste o sbagliate che siano, continuerò a esprimere le mie idee, per quanto scomode o irriverenti possano sembrare o essere. Non vi è cattiveria in questo, anzi, il desiderio di giovare; desiderio che però, nostro malgrado, a volte si risolve nel contrario. Non è nelle mie intenzioni, ma potrebbe essere nei fatti. È, per l‘appunto, un rischio. Che accetto, quali ne siano le conclusioni. L’alternativa, almeno per me e per il mio modo di essere, è il nulla.
Ciao quixote, felice di vedere che hai afferrato il punto, approfitto dell'occasione per avvisare tutti i lettori che è' stata proprio la terapia d'urto stile autotreno super autoarticolato pesante che mi ha fatto vivere i 3 mesi peggiori della mia vita e che mi ha portato a desiderare di staccare coi TdG, quindi mi sento di sconsigliare tali metodi verso chiunque,....ma il mio è solo un consiglio, non voglio imporre nulla a nesuno. :occhiol:
Ps: hai ragione anche tu Achille, ma mia sorella ha lavorato diverso tempo con un ragazzo omosessuale non TdG e Da quanto ho capito è sempre un dramma anche per chi è nel mondo (forse un po' meno, ma sempre dramma )
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Messaggio da Mauro1971 »

La vita ha alti e bassi, non è che uno può essere sempre perennemente felice, manco se prendesse il prozac a vita, e questa cosa è identica per tutti, TdG, Cattolici, Buddhisti, Satanisti, Mussulmani, Induisti, agnostici o atei che sia.

Trovo quindi la domanda poco sensata posti in questi termini.
Posso domandarmi innanzi tutto se uscendo io abbia fatto la scelta più giusta e corretta, e la risposta è assolutamente SI.

Questo perchè ci sono altre domande a mio avviso molto più importanti e precise per valutare la validità della propria scelta:
Posso domandarmi se ciò che insegnano i TdG sia vero, e la risposta è inoppugnabilmente NO. Al che uscirne va da se.
Posso domandarmi se la morale TdG sia così "superiore" come essi affermano, ed anche qui la risposta è sicuramente NO.
Posso domandarmi se la Bibbia sia veramente un testo ispirato (o quant'altro) da un "Essere Superiore", ed in tutta onestà per me decisamente NO.

Detto questo, a meno di situazioni famigliari particolari con conseguente rischio ostracismo, che senso avrebbe restare all'interno dei TdG? Viene da se che l'unica opzione possibile diventa il fuoriuscirne.

Personalmente posso dire che sicuramente sono libero da quando lasciai i TdG, libero anche di usare il cervello in una maniera più sensata.
Libero dalla marea di stupidaggini che cercavano di inculcarmi in testa.
Libero di cercarlo un "senso della vita", libero anche di esser giunto alla conclusione che la vita di per sè non ha alcun senso, se non quello che le vogliamo dare noi.
Libero di vivere secondo i miei valori, la mia coscienza.
Libero di formarmi una coscienza ed una capacità critica MIA, e non di dover aderire a pappagallo a qualsiasi cosa venga in mente ad un gruppo di non sempre molto istruiti e/o intellettualmente dotati anziani Americani che se ne vive a Brooklin.

Libero di fare le mie scelte in base a ciò che è in me stesso, libero di viverne le conseguenze in toto, positive o negative che siano, prendendomene la completa responsabilità e non addossandola a qualche forma di scaramanzia, ed il precetto "se fai quello che dice la Torre di Guardia sarai felice, se disobbedisci fulmini e saette e sette anni sfiga" è scaramanzia.
Come sopra, i periodi belli e quelli brutti si alternano per tutti, senza distinzione.
A riprova, mentre i TdG parlano delle "benedizioni di Geova" nella loro vita, se leggi o parli con dei Mussulmani parlano delle benedizioni di Allah, i Cattolici ed altre confessioni di matrice Cristiana parleranno di quelle di Cristo, i Buddhisti di quelle del Dharma, gli Ebrei di quelle di Dio, gli Induisti di quelle di Brhama, Vishnù, Shiva o altri, ecc...; tutti allo stesso modo, e tutti portando le esperienze dei propri credenti.
Non troverai differenze, se non quelle culturali o legate ad alcuni aspetti specifici del credo delle singoli fedi.

Diventa quindi innegabile che la "fede" sia una leva psicologica notevole, ma è pure innegabile che lo è parimenti qualsiasi fede, per il credente molto convinto.

MA l'effetto di questa leva rende un credo "vero"? E se la risposta è "NO", che senso avrebbe il restarci dentro? Anche perchè se si arriva a questa risposta vuol dire che si sono aperti gli occhi, e quella leva non può più funzionare in quanto quella fermissima convinzione che serve come fulcro si è già dissipata al lume della ragione, magari di fronte ad un ragionamento elementare:

Se tutte le fedi hanno gli stessi effetti nella vita dei fedeli (sempre tenendo conto le differenze socio-culturali e le specificità dei singoli culti) significa che nessuna di queste mostra di essere quella scelta o insegnata da un "essere Superiore".
Non vale neppure il discorso "ognuna ha una scintilla di Divino, sono tutte egualmente valide", perchè a conoscerle più da vicino diventa evidente l'incompatibilità profonda tra i diversi insegnamenti delle stesse. Certo se rimaniamo in un piccolo circolo chiuso formato dai vari Cristianesimi, Ebraismo ed Islam è facile pensare che "le religioni sono simili", parliamo di religioni che hanno una base comune nell'Ebraismo antico e nei testi sacri Ebraici, ma come usciamo al di fuori e confrontiamo queste religioni con le varie forme di Buddhismo, di Induismo, oppure con il Taoismo, Scintoismo o i vari culti tribali ancora esistenti, ecco che l'incompatibilità tra questi risulta evidente.

Perciò se nessuna religione risulta particolarmente benedetta da un Dio rispetto alle altre, quale scegliere?

Da TdG, se ci si rende conto di tutto questo, che senso ha restarlo?
Quale "felicità" può esserci nel seguire un culto palesemente falso?

Preferisco a questo punto fronteggiare anche le infelicità che la vita inevitabilmente offre nel suo percorso, che l'insostenibile noia del non vivere, non pensare, non essere.

Questi sono i termini nei quali vedo la questione. :ok:
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)

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Quixote
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Romagnolo ha scritto: Ciao quixote, felice di vedere che hai afferrato il punto, approfitto dell'occasione per avvisare tutti i lettori che è' stata proprio la terapia d'urto stile autotreno super autoarticolato pesante che mi ha fatto vivere i 3 mesi peggiori della mia vita e che mi ha portato a desiderare di staccare coi TdG, quindi mi sento di sconsigliare tali metodi verso chiunque,....ma il mio è solo un consiglio, non voglio imporre nulla a nessuno. :occhiol:
Ma figurati; come sono pronto a criticare gli altri devo esserlo altrettanto ad accettare le loro critiche. Anzi approfitto per ribadire a Alexandro, se ce ne fosse bisogno, che quel che scrivo non lo scrivo certo perché ce l’ho con lui, anzi, cerco di aiutarlo, ammesso che ci riesca, come so e come posso. Del resto era stato lui ad attribuirmi una lettura farisaica e irragionevole del passo di Matteo, e io gli ho risposto, con la mia solita e a volte rude franchezza, che guardava alla festuca nel mio occhio e non si accorgeva della trave nel suo.

A parte queste cose, purtroppo per lui si trova davanti a un problema insolubile, quello di conciliare due cose incompatibili: la sua sessualità e il suo credo religioso. Se accetta uno deve eliminare l’altro. L’urto è nelle cose, io non faccio che rilevarlo. Naturalmente esiste sempre il compromesso, ma col bel risultato che Alexandro non si realizzerà mai come uomo, né sarà mai un buon TdG. Mi spiace, ma non vedo altro; chi è stato dentro al geovismo vedrà certo tante cose che io non vedo. Io vado direttamente al punto, che di solito, non dico sempre, è miglior lettura. Capita anche in politica: gli stranieri ci interpretano spesso meglio di quel che noi non facciamo, perché noi abbiamo talmente vicine le cose, che il nostro occhio non riesce a metterle a fuoco. Con questo non voglio certo dire che io vedo giusto e altri no. Esprimo solo le mie opinioni, magari in modo scomodo, ma senza mancare di rispetto, meno che mai ad Alexandro, che anzi ammiro per essersi messo in gioco in questo forum.
Ultima modifica di Quixote il 01/09/2014, 14:46, modificato 1 volta in totale.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Romagnolo ha scritto: Ciao quixote, felice di vedere che hai afferrato il punto, approfitto dell'occasione per avvisare tutti i lettori che è' stata proprio la terapia d'urto stile autotreno super autoarticolato pesante che mi ha fatto vivere i 3 mesi peggiori della mia vita e che mi ha portato a desiderare di staccare coi TdG, quindi mi sento di sconsigliare tali metodi verso chiunque,....ma il mio è solo un consiglio, non voglio imporre nulla a nesuno. :occhiol:
Ps: hai ragione anche tu Achille, ma mia sorella ha lavorato diverso tempo con un ragazzo omosessuale non TdG e Da quanto ho capito è sempre un dramma anche per chi è nel mondo (forse un po' meno, ma sempre dramma )
Allora non solo è servita la terapia d'urto ma è stata decisamente positiva.

Urto o meno, "perdere la fede", o meglio risvegliarsi a miglio consapevolezza in questo caso, è sempre (o quasi) un evento fortemente traumatico, difficile e che comporta una notevole sofferenza. Non è in alcun modo un passaggio facile.
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Messaggio da Romagnolo »

Mauro1971 ha scritto:
Romagnolo ha scritto: Ciao quixote, felice di vedere che hai afferrato il punto, approfitto dell'occasione per avvisare tutti i lettori che è' stata proprio la terapia d'urto stile autotreno super autoarticolato pesante che mi ha fatto vivere i 3 mesi peggiori della mia vita e che mi ha portato a desiderare di staccare coi TdG, quindi mi sento di sconsigliare tali metodi verso chiunque,....ma il mio è solo un consiglio, non voglio imporre nulla a nesuno. :occhiol:
Ps: hai ragione anche tu Achille, ma mia sorella ha lavorato diverso tempo con un ragazzo omosessuale non TdG e Da quanto ho capito è sempre un dramma anche per chi è nel mondo (forse un po' meno, ma sempre dramma )
Allora non solo è servita la terapia d'urto ma è stata decisamente positiva.

Urto o meno, "perdere la fede", o meglio risvegliarsi a miglio consapevolezza in questo caso, è sempre (o quasi) un evento fortemente traumatico, difficile e che comporta una notevole sofferenza. Non è in alcun modo un passaggio facile.
Sotto questa ottica ti do pienamente ragione, stai pur certo che senza la botta che subito sarei ancora dall'altra parte della barricata!
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Messaggio da Giovanni64 »

Liberarsi dalle menzogne della Watchtower può anche causare in alcuni dei problemi iniziali. Tuttavia è necessario farlo, anche e soprattutto per coloro che non intendono diventare atei ma intendono iniziare a seguire Gesù. Non si può restare nelle menzogne della Watchtower solo perché così è più comodo.
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Ma allora ditelo che siete da una botta è via..

Messaggio da Ray »

Romagnolo ha scritto:
Mauro1971 ha scritto:
Romagnolo ha scritto: Ciao quixote, felice di vedere che hai afferrato il punto, approfitto dell'occasione per avvisare tutti i lettori che è' stata proprio la terapia d'urto stile autotreno super autoarticolato pesante che mi ha fatto vivere i 3 mesi peggiori della mia vita e che mi ha portato a desiderare di staccare coi TdG, quindi mi sento di sconsigliare tali metodi verso chiunque,....ma il mio è solo un consiglio, non voglio imporre nulla a nesuno. :occhiol:
Ps: hai ragione anche tu Achille, ma mia sorella ha lavorato diverso tempo con un ragazzo omosessuale non TdG e Da quanto ho capito è sempre un dramma anche per chi è nel mondo (forse un po' meno, ma sempre dramma )
Allora non solo è servita la terapia d'urto ma è stata decisamente positiva.

Urto o meno, "perdere la fede", o meglio risvegliarsi a miglio consapevolezza in questo caso, è sempre (o quasi) un evento fortemente traumatico, difficile e che comporta una notevole sofferenza. Non è in alcun modo un passaggio facile.
Sotto questa ottica ti do pienamente ragione, stai pur certo che senza la botta che subito sarei ancora dall'altra parte della barricata!

Allora ci vuole la "botta" per svegliarsi ? E che botta sia ma quella buona,non troppo forte ma neanche soft. :ironico:
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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Messaggio da Romagnolo »

Se hai notato Ray, dalle esperienze di diversi ex TdG risulta evidente che è stata una qualche esperienza traumatica a dargli....la sveglia.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Messaggio da alexandro »

Quixote ha scritto:
Romagnolo ha scritto: Ciao quixote, felice di vedere che hai afferrato il punto, approfitto dell'occasione per avvisare tutti i lettori che è' stata proprio la terapia d'urto stile autotreno super autoarticolato pesante che mi ha fatto vivere i 3 mesi peggiori della mia vita e che mi ha portato a desiderare di staccare coi TdG, quindi mi sento di sconsigliare tali metodi verso chiunque,....ma il mio è solo un consiglio, non voglio imporre nulla a nessuno. :occhiol:
Ma figurati; come sono pronto a criticare gli altri devo esserlo altrettanto ad accettare le loro critiche. Anzi approfitto per ribadire a Alexandro, se ce ne fosse bisogno, che quel che scrivo non lo scrivo certo perché ce l’ho con lui, anzi, cerco di aiutarlo, ammesso che ci riesca, come so e come posso. Del resto era stato lui ad attribuirmi una lettura farisaica e irragionevole del passo di Matteo, e io gli ho risposto, con la mia solita e a volte rude franchezza, che guardava alla festuca nel mio occhio e non si accorgeva della trave nel suo.

A parte queste cose, purtroppo per lui si trova davanti a un problema insolubile, quello di conciliare due cose incompatibili: la sua sessualità e il suo credo religioso. Se accetta uno deve eliminare l’altro. L’urto è nelle cose, io non faccio che rilevarlo. Naturalmente esiste sempre il compromesso, ma col bel risultato che Alexandro non si realizzerà mai come uomo, né sarà mai un buon TdG. Mi spiace, ma non vedo altro; chi è stato dentro al geovismo vedrà certo tante cose che io non vedo. Io vado direttamente al punto, che di solito, non dico sempre, è miglior lettura. Capita anche in politica: gli stranieri ci interpretano spesso meglio di quel che noi non facciamo, perché noi abbiamo talmente vicine le cose, che il nostro occhio non riesce a metterle a fuoco. Con questo non voglio certo dire che io vedo giusto e altri no. Esprimo solo le mie opinioni, magari in modo scomodo, ma senza mancare di rispetto, meno che mai ad Alexandro, che anzi ammiro per essersi messo in gioco in questo forum.

@Quixote Ma non preoccuparti ,ormai io non mi scuoto di nulla, o quasi, però sembrava una gara tra me e te a chi iterpretava in maniera più "vera" quello che dice Gesù in Matteo..Gesù parlò anche di tagliare la propria mano se qualcuno dovesse inciampare, quindi è ovvio che Gesù non parla di segarsi fisicamente la mano...anche io in base a quello che dicono i TdG non dovrei nemmeno DESIDERARE ad un uomo perchè Gesù in matteo dice che già desiderare è peccato...Ma secondo te coloro che hanno conosciuto la loro moglie non l'hanno DESIDERATA prima di sposarsi?

Un eterosessuale non sposato di 50 anni( e in sala ne conosco)secondo te non l'hanno DESIDERATA una donna solo che la donna ? nopn sono sposati perchè non sono mai stati ricambiati ,ma il desiderio lo avevano... Ovvio io ho parlato con degli anziani della mia questione uno mi ha messo in risalto Matteo 5:28 che pure desiderare è peccato, ma ovviamente LA NORMALITà e non l'interpretazione farisaica (che non è riferito a te, sto generalizzando) prevede che è NORMALE che nel corso della vita incontriamo qualcuno che ci piace,non siamo asessuati, sennò Dio avrebbe dovuto farci tali, ma non è così... solo che io a differenza dei TdG eterosesuali non posso sposare nessuno...ma ovviamenete non posso applicare il loro modo di pensare su di me, perchè come per loro desiderare di sposare una donna è normale, per me è con un uomo,per loro è normale non desiderare qualcuno che non possono sposare ( una perona dello stesso sesso) in quanto sono eterosessuali, ma non posso farlo io perchè nel mio caso per avere le "carte in regola" dovrei diventare asessuato o eterosessuale ,non è che non pensando agli uomini, mi viene il desiderio delle donne, se io non posso desiderare un uomo perchè è "illecito" l'unica alternativa è l'asessualità, Non potrò mai avere "le carte in regola" perchè mai mi piacerà una donna, come ho già detto non è che non pensando agli uomini mi viene il desiderio di conoscere una donna,nè smetto di avere desideri sessuali e soprattutto sentimentali ,..anzi,noto che più reprimo e più questo desiderio diventa ossessivo e martellante....non so se mi sono ben spiegato, non ho la dialettica e la capaictà di esporre contenuti in modo chiari come Achille .
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Trottola31
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Messaggio da Trottola31 »

Sicuramente....molto piu felice e soddisfatta.....ho tutto il tempo che voglio, faccio cio che ritengo utlile per me e per i miei cari, ma soprattutto non ho piu il senso di colpa che mi opprimeva, e la rabbia che provavo ogni volta che mi rimproveravano, cioè un essere imperfetto come me, solo perché sulla carta occupava una posizione maggiore della mia, si permetteva di giudicare e dirigere la mia vita....capirei sul lavoro, ma nella vita sono io che decido......

Caro Alexandro, perdona la franchezza e ti prego di non offenderti, non è assolutamente la mia intenzione.....ma quello che esprimi mi preoccupa non poco.....credere in una cosa che non ci appartiene non è normale.....soprattutto perché tu sei consapevole di tutta la tua situazione.....e quindi ti stai autoinfliggendo uno schema di vita che non ti appartiene.....questa sindrome dissociativa del pensiero ti sta distruggendo.....hai mai pensato di farti dare una mano da un'esperto per almeno chiarirti le idee e valutare acriticamente la tua situazione? Non puoi andare avanti cosi......pensaci.
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Messaggio da persia »

ORA SO COS'è DAVVERO LA FELICITà, quella che viene da dentro e non quella che ti devi stampare sul viso
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FasanNever
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Messaggio da FasanNever »

Felice non lo ero prima, in quanto pervaso costantemente da sensi di colpa. Se facevo 10 ore di servizio mi sentivo in colpa di non averne potuto fare 20. Ma è solo un esempio. Mi sentivo in colpa per ogni cosa. Sentivo gli occhi di Geova sempre puntati su di me. Un incubo! Sono felice ora? No, soffro di depressione da quando avevo 13 anni (ora ne ho 37), per cui di felicità ne ho avvertita ben poca anche se comunque ho avuto molte cose di cui essere felice. Mi sento libero, questo si! Sono libero di vivere la mia vita nel migliore dei modi, portandomi dietro quanto di buono mi è stato insegnato anche dai tdg. Riguardo allo scopo della vita, purtroppo non sono riuscito a trovare la mia risposta. Spero che Dio esista perché solo con la sua esistenza la mia vita avrebbe un significato.
P.s: quando ho scritto il mio ultimo commento mi sembra ci fosse ancora Ratzinger come Papa. A quanto pare è più frequente cambiare il pontefice che un mio commento.... Sei fortunato!
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Cogitabonda
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Messaggio da Cogitabonda »

Grazie FasanNever! La domanda posta da questo thread merita il maggior numero possibile di risposte, quindi ti ringrazio per essere uscito dal tuo abituale silenzio. Spero che anche altri rispondano, perché è un bene che si rivelino vari aspetti e sfumature di ciò che significa vivere "nel mondo".
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Messaggio da play »

Credo che la felicita' sia un utopia.
Tutt' al piu' potrei raggiungere un certo grado di soddisfazione se faccio delle cose che mi gratificano.
Essere un tdG con tutti gli annessi e connessi non mi dava alcuna soddisfazione.
Il fatto di liberarsi da una situazione costittiva non è stata per me la fonte stessa di una gioia incommensurabile.
Scrivo solo che da quando ho lasciato i tdG mi sento libero di fare cio' che mi piace.
Saluti
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