Troppi bambini figli di TdG in classe - si fa il presepe senza Gesù Bambino -

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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vesperis
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Troppi bambini figli di TdG in classe - si fa il presepe senza Gesù Bambino -

Messaggio da vesperis »

Sì proprio così.
Un preside a Bergamo ha impedito la costruzione del presepe con la presenza del Bambino nella mangiatoia perchè in classe ci sono bambini figli di TdG e costoro per una forzatura dei loro diritti di libertà religiosa sancita dalla Costituzione hanno fatto pressione presso le competenti autorità scolastiche per snaturare la rappresentazione del nATALE impedendo di mettere il Bambino Gesù, la MAdonna e San Giuseppe nel presepe.
Per un malinteso senso di garantismo, gli stessi, con il supporto dei genitori mussulmani di altri bambini e il beneplacito del preside vogliono rappresentare un paesaggio palestinese , con le diverse statuine e casette ma senza alcun riferimento alla Natività.
Stella cometa compresa.
Le insegnanti hanno denunciato all'opinione pubblica quanto sta avvenendo in questa scuola.
Il preside dice che la scuola deve avere una natura laica.
Alla domanda di un giornalista rivolta a questo preside sul perchè allora non fa toglietre il crocefisso questo "educatore" risponde che non è possibile perchè andrebbe contro la legge.
Così decine e decine di bambini quest'anno non avranno il presepe in classe.
A tanto arriviamo?
play
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L' elemento distintivo di una scuola pubblica è che essa è laica e plurale.
Certo, entrare nella palestra della molteplicita', del conflitto e della differenza risulta molto problematico per chi vorrebbe imporre un culto.
I bambini cattolici possono fare insieme ai genitori il presepe a casa loro.
Sinceramente non vedo sta il problema.
Se poi i tdG si scandalizzano se vedono quattro luci, due pecore, il bue e l' asinello son fatti loro.
siculo
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Messaggio da siculo »

Non vedo perchè i bambini cattolici devono fare a casa il presepe per rispettare i bambini TdG o musulmani, quando questi non possono invece rispettare i bambini cattolici permettendo loro di fare il presepe in classe. Mi sembra che il rispetto debba essere sicuramente reciproco, ma prima di essere rispettosi delle proprie credenze, bisogna esserlo per le credenze degli altri avendo tutta la piena libertà di non partecipare alla costruzione del presepe in parola.
I bambini TdG devono solo essere educati dai propri genitori ad ignorare il presepe in classe e a rispettare il desiderio dei bambini cattolici. In questo le maestre devono essere brave a far fare loro un'attività alternativa mentre i bambini cattolici fanno il presepe. E' così complicato capire che il rispetto è prima di tutto per le usanze altrui?
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Achille
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http://bergamo.corriere.it/notizie/cron ... F020103COR" onclick="window.open(this.href);return false;
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Non si può risolvere tutto con la formula secondo la quale ognuno a casa sua fa quello che vuole ma in "pubblico" nessuna cultura deve prevalere. Ogni scuola magari insegna il rispetto per le altre culture ma sicuramente insegna la propria tradizione culturale, la propria lingua e le usanze anche storicamente prevalenti in una certa ragione. Ciò pone grossissimi problemi, ad esempio, ad un cinese che viene in Italia. Secondo una certa logica si dovrebbe almeno pensare di eliminare la erre, visto che per i cinesi rappresenta un duro ostacolo. Perchè poi, per fare un solo esempio, i musicisti che nascono nel Regno Unito o in America devono partire così avvantaggiati nel panorama musicale internazionale? Perché uno straordinario musicista e poeta lautiano deve vivere nella povertà ed Elton John ha potuto sfruttare opportunità ad altri geni precluse solo per mancanza di pari opportunità e di una cultura orientata verso certi standard? E' giusto tutto questo?
La cultura cambia e Gesù Bambino può anche sparire ma non si può pretendere che ciò avvenga perché una tradizione culturale ha il dovere di porsi a tavolino ed in maniera schizofrenica il problema della laicità o della pluralità.
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nabucodonosor
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Messaggio da nabucodonosor »

play ha scritto:L' elemento distintivo di una scuola pubblica è che essa è laica e plurale.
Certo, entrare nella palestra della molteplicita', del conflitto e della differenza risulta molto problematico per chi vorrebbe imporre un culto.
I bambini cattolici possono fare insieme ai genitori il presepe a casa loro.
Sinceramente non vedo sta il problema.
Se poi i tdG si scandalizzano se vedono quattro luci, due pecore, il bue e l' asinello son fatti loro.
Nessuno si scandalizza nel "vedere" il presepe o altro. Il problema sta laddove gli insegnanti (in questo caso) promuovono un attività pratica legata a queste cose.
I figli dei Testimoni sono consapevoli che fuori casa (o fuori congregazione) si troveranno davanti Crocifissi, presepi, torte di compleanno... come anche persone che fumano ecc.
Diventa un controsenso quando sei obbligato a fare parte di una credenza che (a ragione o torto) non condividi.
Esempio non religioso: Io vegano, mio figlio vegano. Ho ottenuto dalla mensa scolastica di poter avere per mio figlio un menu vegano. E' un mio diritto, la legge me lo consente (ma anche i figli dei musulmani possono richiedere un menu senza carne di maiale...). Mio figlio non ha problemi quando VEDE gli altri mangiare carne, il problema sorge SE il responsabile della mensa lo incoraggia ad assaggiare una polpetta. Ovviamente non ne farei una tragedia, non sono così integralista... ma è una questione di rispetto, se io ti dico che mio figlio deve essere nutrito in un certo modo tu lo fai. Punto.
E per le attività religiose è lo stesso. Considerato che adesso il problema non sono più solo i Testimoni di Geova, ma ci sono altre religioni come l'Islam, ci sono molti cinesi ecc.
E' vero che la maggioranza dei musulmani si è decisamente integrata, alla faccia delle loro credenze :ironico: mangiano prosciutto, bevono vino, non seguono il Ramadam... Ma alcuni ci credono veramente. Chi sono gli "altri" per decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato per il figlio di un altro.
La scuola faccia il suo dovere INSEGNANDO. Per le attività si attenga al principio della neutralità per venire incontro anche alle minoranze. Quindi, benvenga se la maestra legge "Canto di Natale" di Dickens (perchè è letteratura), ma non è indispensabile costruire un presepe in classe (ai miei tempi non si faceva e siamo venuti su benone :ironico: )

Saluti
Nab
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nabucodonosor
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Messaggio da nabucodonosor »

siculo ha scritto:Non vedo perchè i bambini cattolici devono fare a casa il presepe per rispettare i bambini TdG o musulmani, quando questi non possono invece rispettare i bambini cattolici permettendo loro di fare il presepe in classe. Mi sembra che il rispetto debba essere sicuramente reciproco, ma prima di essere rispettosi delle proprie credenze, bisogna esserlo per le credenze degli altri avendo tutta la piena libertà di non partecipare alla costruzione del presepe in parola.
I bambini TdG devono solo essere educati dai propri genitori ad ignorare il presepe in classe e a rispettare il desiderio dei bambini cattolici. In questo le maestre devono essere brave a far fare loro un'attività alternativa mentre i bambini cattolici fanno il presepe. E' così complicato capire che il rispetto è prima di tutto per le usanze altrui?
Hai ragione.
A parte il caso specifico (che è un esagerazione), i Testimoni generalmente non fanno obiezioni che in classe si faccia il presepe o i disegnini del Natale. Naturalmente la maestra farà in modo che mentre gli alunni cattolici fanno il presepe, gli alunni Testimoni facciano altro. Senza discriminazioni. Senza prese in giro. Senza critiche.
Come ho detto, rispetto vuol dire che l'insegnante, che -secondo le direttive WT- deve essere informato in anticipo, prenda l'iniziativa di far fare ai cattolici il presepe ma ai non-cattolici altre attività. Ovviamente se ogni volta è l'alunno non-cattolico a dover spiegare (magari davanti a tutta la classe) che preferisce fare altro, si sentirà umiliato.
Nella scuola dove ho mandato i miei figli non sono mai sorti problemi del genere. Mia moglie, il primo giorno di scuola ha detto che siamo Testimoni, gli insegnanti hanno detto "Va bene, non c'è problema" e nessuno ha mai avuto niente da ridire (nemmeno la mia integralissima moglie :ironico: )

Saluti
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Messaggio da nabucodonosor »

Giovanni64 ha scritto:Non si può risolvere tutto con la formula secondo la quale ognuno a casa sua fa quello che vuole ma in "pubblico" nessuna cultura deve prevalere. Ogni scuola magari insegna il rispetto per le altre culture ma sicuramente insegna la propria tradizione culturale, la propria lingua e le usanze anche storicamente prevalenti in una certa ragione. Ciò pone grossissimi problemi, ad esempio, ad un cinese che viene in Italia. Secondo una certa logica si dovrebbe almeno pensare di eliminare la erre, visto che per i cinesi rappresenta un duro ostacolo.
Non confondiamo la cultura con le tradizioni o con le credenze.
Anche se non ci credo, non impedirò a mio figlio di studiare l'evoluzione a scuola come parte della cultura scolastica.
La scuola può darmi una conoscenza, ma non può obbligarmi a crederci. Per questo c'è la religione... :ironico:
Diverso è per le attività facoltative (la costruzione di un presepe non fa parte del programma ministeriale), visto che sono facoltative posso scegliere in coscienza (giusta o sbagliata che sia) di fare altro.
I musulmani imparano lingua cultura italiana. E' la legge. Ma poi studiano la lingua e la cultura araba nelle loro scuole.
La scuola italiana può insegnare - ad esempio - la vita di Gesù, ma non può obbligare un Musulmano a diventare Cristiano.

Saluti
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nabucodonosor
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FERMATE TUTTO

Messaggio da nabucodonosor »

Ho letto l'articolo dopo aver pubblicato i miei commenti.
Allora. Qui non si parla di famiglie non-cattoliche che hanno protestato.
Si parla di un iniziativa del preside.

Questo è in armonia con quello che ho detto... i Testimoni non si fanno problemi se si fa il presepe in classe, basta che i loro figli facciano altro...

Saluti
Nab
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La scuola è un terreno neutro, giusto?
I testimoni di Geova non si scandalizzano se vedono il presepe?
Secondo me si. Perché ritengono che quella sia una rappresentazione pagana della nativita'.
ciao
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nabucodonosor
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Messaggio da nabucodonosor »

play ha scritto:La scuola è un terreno neutro, giusto?
No, la scuola DOVREBBE essere un terreno neutro....
I testimoni di Geova non si scandalizzano se vedono il presepe?
Secondo me si. Perché ritengono che quella sia una rappresentazione pagana della nativita'.
ciao
Il fatto che possa essere una rappresentazione pagana non scandalizza nessuno... da fastidio quando ti impongono di partecipare, quello si...

Saluti
Nab
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Da fastidio quando qualcuno ti impone di partecipare?
E' vero, concordo perfettamente.
Ed è anche vero che la scuola DOVREBBE essere un terreno neutro, ma non lo è a causa delle ingerenze delle religioni in genere.
siculo
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Messaggio da siculo »

Come è stato gia detto, l'ingerenza è tale se ti viene imposto di fare un'attività che ha a che fare con la religione, ma non mi sembra il caso specifico, dato che si tratta di una iniziativa personale del preside.
Così come la scuola è laica se lascia libera una ragazza musulmana di portare il velo, allo stesso modo deve lasciare liberi di fare il presepe a scuola i bambini cattolici e mi pare di capire che le famiglie dei TdG non protesteranno per questo. Non demonizziamo per forza la vostra ex congregazione se questa è la realtà dei fatti per la problematica in questione.
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Leggendo l' articolo ho capito che il preside della scuola ha preferito non fare il presepe per non far torto a chi non crede nel natale.
Perché il natale ha a che vedere con il credere. Dal mio punto di vista le cose che hannop relazione con la fede non dovrebbero entrare nelle scuole. I musulmani percio' portino pure il velo, ma se poi chiedessero di appenderlo alla parete della scuola la cosa assumerebbe un significato molto diverso. Proprio per via della natura laica la scuola dovrebbe essere neutra rispetto a cose simili. I tdG non si scandalizzano se vedono un presepe. Bene. Ma se qualcuno imponesse la visione del presepe a tutti la cosa potrebbe suscitare qualche perplessita'. A me poi sinceramente di far l' avvocato del diavolo dei tdG non mi importa. Figurramoci!
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nello80
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Messaggio da nello80 »

siculo ha scritto:Non vedo perchè i bambini cattolici devono fare a casa il presepe per rispettare i bambini TdG o musulmani, quando questi non possono invece rispettare i bambini cattolici permettendo loro di fare il presepe in classe. Mi sembra che il rispetto debba essere sicuramente reciproco, ma prima di essere rispettosi delle proprie credenze, bisogna esserlo per le credenze degli altri avendo tutta la piena libertà di non partecipare alla costruzione del presepe in parola.
I bambini TdG devono solo essere educati dai propri genitori ad ignorare il presepe in classe e a rispettare il desiderio dei bambini cattolici. In questo le maestre devono essere brave a far fare loro un'attività alternativa mentre i bambini cattolici fanno il presepe. E' così complicato capire che il rispetto è prima di tutto per le usanze altrui?

perchè la scuola è laica ed il presepe si fa con i soldi pubblici!
un discorso a parte sarebbe per una scuola privata.
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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nello80
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Messaggio da nello80 »

play ha scritto:Da fastidio quando qualcuno ti impone di partecipare?
E' vero, concordo perfettamente.
Ed è anche vero che la scuola DOVREBBE essere un terreno neutro, ma non lo è a causa delle ingerenze delle religioni in genere.
:quoto100:
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...

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"Perché la scuola è laica ed il presepe si fa con i soldi pubblici".
Accidenti! Mi era sfuggito questo piccolo particolare!
Pero'.....come faranno quei poveri bambini a vivere senza il presepio? Che dolore immenso!
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Messaggio da siculo »

Il Papa in passato aveva insistito sul riconosce le origini cristiane dell'europa a prescindere dalla effettiva fede di ognuno di noi. Sicuramente non ce ne rendiamo conto, ma il nostro modo di pensare ed agire alla fine è fortemente influenzo dalla cultura cristiano-ellenica. Se non ci fosse stata questa influenza, oggi non saremmo quello che siamo per ciò che riguarda chiaramente gli aspetti positivi (pochini a dire il vero) della nostra civiltà. Per renderci conto di questo, basta vedere per esempio come viene considerata la donna nel mondo musulmano. Anche il concetto generale di tolleranza, valore laico per eccellenza, non credete che sia stato introdotto dal cristianesimo?
Fatto quindi questo preambolo che ci fa capire come l'essere la scuola laica non significa per nulla rinnegare le proprie origini cristiane, torno ha ripetere che questo laicismo si deve esprimere nella libertà di espressione all'interno della istituzione scolastica. Se in una scuola ci sono delle famiglie che gradiscono fare il presepe in classe, è giusto che questo sia fatto anche a condizione di spendere anche dei soldi pubblici. Se un domani un gruppo di bambini musulmani dovessero avere delle esigenze legate alla lora religione, è giusto che la scuola si attivi per realizzare questa richiesta se non comporta la violazione delle nostre legge e non coninvolge in maniera forzosa gli altri bambini non musulmani. Mi spiegate quindi dove sta il problema? Qui nessuno sta dicendo che bisogna costringere i bambini musulmani a fare il presepe e ad accettarlo per farlo proprio, ma nella stessa misura non si può pensare di negare la possibilità di fare il presepe ai bambini cattolici per rispetto dei primi, perchè banalmente sarebbe una mancanza di rispetto per questi ultimi. Quindi il laicismo della scuola si deve esprimere nella libertà anche di usanze religiose, l'importante è non obbligare tutti ad accettare simboli ed usanze di una data religione.
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Per fare una affermazione volutamente "provocatoria", oso dire che la scuola è il "terreno" meno neutro di tutti o quasi. E' la sua stessa "natura" a renderla non "neutra". Che l'usanza abbia o meno radici bibliche o religiose in genere, una scuola guida, ad esempio, ti deve dire che in Italia si guida tenendo la destra. Non può dire che ciascuno può fare come vuole per rispetto dell'automibilista inglese che viaggia in Italia. Ho fatto un esempio ovviamente "limite" ma che in qualche modo può rendere l'idea. Una cosa è rispettare la cultura degli altri ed un'altra è "neutralizzare" la propria cultura pur di risultare "plurali" "laici" o "duali" anche quando la cosa provoca più danni che benefici. La cultura vinicola italiana ha una certa tradizione e non è che per rispetto della diversissima cultura vinicola giapponese è costretta a non insegnare il modo prevalente in cui si fa il vino in Italia. Annacquare tutto può essere il sogno degli astemi ma non è il modo in cui due diverse culture si rispettano. Con il tempo può accadere che, in maniera naturale, non artificiale e forzata a tavolino, ciascuno faccia tesoro della esperienza culturale altrui ma questo è tutto un altro discorso.
Prendiamo ancora lo studio dell'arte: è ovvio che i riferimenti culturali italiani, da questo punto di vista, sono diversi da quelli di un cinese. E se un cinese frequenta la scuola italiana si troverà a studiare opere che non avrebbe mai studiato in Cina e, ancora peggio, anche opere che fanno chiaro riferimento alla cultura religiosa italiana. Non è che una scuola è laica solo se tratta di quadri a soggetto non religioso. Al contrario, una scuola è laica se tratta anche di quadri religiosi in proporzione alla influenza che essi hanno nel panorama artistico italiano. Una scuola è laica se "lascia" fare il presepe quando ciò si inserisce nella tradizione culturale di un luogo. Poi le tradizioni possono cambiare o se ne possono aggiungere delle altre ma ciò è auspicabile che avvenga in maniera "naturale" e non per decreto del preside.
Mi viene in mente anche questo altro paragone: il professore di musica può far sentire qualche brano musicale della tradizione culturale di un certo luogo o deve evitare per non rischiare di turbare o di influenzare il gusto musicale ritenuto giusto dal Corpo Direttivo dei testimoni di Geova?
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Giovanni da Fasano
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Famiglia atea protesta, annullata recita in chiesa

Messaggio da Giovanni da Fasano »

Non è a tema presepe, però alcuni x farsi notare, si rendono ridicoli. Ci sono tanti squilibrati in giro, alcuni sono da TSO
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/n ... ign=buffer" onclick="window.open(this.href);return false;
MEGLIO ATEI CHE TESTIMONI DI GEOVA......Giovanni Carparelli
http://www.facebook.com/giovanni.carpar ... ef=tn_tnmn" onclick="window.open(this.href);return false;
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http://freeforumzone.leonardo.it/discus ... dd=8555658" onclick="window.open(this.href);return false;
Paolo Can Fly

Messaggio da Paolo Can Fly »

Personalmente trovo giusto non fare il presepe o l'albero a scuola (come in altri uffici pubblici), ovviamente per coerenza i bambini non cattolici dovranno andare a scuola anche durante le vacanze di natale :risata:
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Messaggio da siculo »

Giovanni da Fasano ha scritto:Non è a tema presepe, però alcuni x farsi notare, si rendono ridicoli. Ci sono tanti squilibrati in giro, alcuni sono da TSO
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/n ... ign=buffer" onclick="window.open(this.href);return false;
Davvero paradossale. Per far rispettare i propri diritti si finisce per calpestare i diritti altrui!!!! :test:
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Messaggio da Ray »

W il presepe.

Immagine

Queste immagini possono dare fastidio ai tdg e mussulmani ?
Sai quante cose che fanno loro mi danno fastidio,eppure li sopporto per il quieto vivere,ma poi dico siamo
in piena recessione,molte famiglie sono allo stremo e questi si attaccano al presepe ? :test: :test:
Non vi piace il presepe ?


Immagine

:spieg:
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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A me sembra che il nocciolo della questione è incentrato sul dato maggioritario. Dal momento che il presepe per tutti, il presepe popolare è un po' come la democrazia, fa ricorso a un dato maggioritario. Il fatto è che questo dato è ambiguo. Suppone uno stato di potere. Pur essendo evidente che possono esserci piu' insetti che uomini, ma nonostante questo l' Uomo fonda un metro-campione in relazione al quale gli uomini hanno necessariamente la maggioranza. Il problema è che la maggioranza non indica una quantita' piu' grande o piu' voluminosa, ma solo questo campione in rapporto al quale le altre quantita' vengono dette piu' piccole. Per esempio, i testimoni di Geova , i mussulmani ecc...., saranno minoritari in rapporto al campione che si fonda sull' Uomo bianco cristiano qualsiasi-maschio-adulto-cittadino. Visto che la maggioranza rinvia ad un modello di potere, non dimentichiamoci che ogni(uno) è minoritario. L' arte dovrebbe sprigionare dei divinire, e questo è qualcosa di molto diverso da quello che sta nell' ambito del Potere e della rappresentazione-campione.
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Oramai la parola schizofrenia è diventata comune in tanti ambienti. Basta che uno faccia un discorso un tantino strano e subito si viene definiti schizofrenici. Senza tener conto del fatto che in certi ambienti dare dello schizofrenico a qualcuno equivale a dargli del fascista. Anche il termine tso circola in tanti ambienti. Al punto che tra poco tempo avremo il macellaio che fara' la nosografia delle malattie mentali. Non parlo delle malattie dell' organo cervello, perché per riparare quel danno ci pensano i neurologi di solito. Apro questa parentesi fuori tema e la chiudo. Saluti
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Messaggio da Cogitabonda »

Nell'articolo linkato da Achille e in tutti gli altri che ho trovato sul web non si fa mai menzione dei TdG. Quel preside ha parlato di massiccia presenza di allievi stranieri, di npn-cattolici, però da nessuna parte si legge che l'iniziativa sia partita dai TdG.
Vesperis, dove hai preso le informazioni che ti hanno fatto scrivere questo?
perchè in classe ci sono bambini figli di TdG e costoro per una forzatura dei loro diritti di libertà religiosa sancita dalla Costituzione hanno fatto pressione presso le competenti autorità scolastiche per snaturare la rappresentazione del nATALE impedendo di mettere il Bambino Gesù, la MAdonna e San Giuseppe nel presepe.
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Messaggio da Brambilla Bruna »

:appl: :appl: [quote="Cogitabonda"]

:quoto100: :quoto100: IO TI QUOTO per il fatto che quello che dici mi sembra vero :ok: ....non ricordo un discorso da loro fatto che escludeva un piccolo bambinello nel presepe ...
Anzi lo tolleravano in classe ...ma non partecipavano ..alla costruzione ... :sorriso: :ok:
questo posso dire per la mia esperienza .... :ok: :fiori e bacio: :abbr:
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vesperis
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Notizie dai giornali- sentimento popolare.

Messaggio da vesperis »

Voi sapete che le notizie pubblicate dai giornali contengono sempre una interpretazione e un sentimento personale vuoi dettato dalle idee del giornalista vuoi dalla linea del giornale.
Io abito in zona e la reazione delle famiglie soprattutto quelle che ritengono la presenza del presepe in classe è molto imèprtante reagiscono con punte di irritazione perchè sis entono defraudate di un loro sacrosanto diritto che è quello della libertà di fareun presepe i classe a NAtale.
Ci sono invece gruppi minoritari, tra i quali i TdG cpon i mussulmani che si sentono forti perchè le autorità scolastiche si rifugiano dietro a malintesi sensi di garantismo e di libertà di educazione scolastica.
Questo io ritengo sia un supruso delle minoranze verso la maggioranza.
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Messaggio da Cogitabonda »

vesperis ha scritto:Voi sapete che le notizie pubblicate dai giornali contengono sempre una interpretazione e un sentimento personale vuoi dettato dalle idee del giornalista vuoi dalla linea del giornale.
Io abito in zona e la reazione delle famiglie soprattutto quelle che ritengono la presenza del presepe in classe è molto imèprtante reagiscono con punte di irritazione perchè sis entono defraudate di un loro sacrosanto diritto che è quello della libertà di fareun presepe i classe a NAtale.
Ci sono invece gruppi minoritari, tra i quali i TdG cpon i mussulmani che si sentono forti perchè le autorità scolastiche si rifugiano dietro a malintesi sensi di garantismo e di libertà di educazione scolastica.
Questo io ritengo sia un supruso delle minoranze verso la maggioranza.
Sono d'accordo. Ma tu da chi hai saputo che sono state le pressioni delle famiglie TdG a motivare quel preside?
Compiacersi di aver ragione è sgradevole - Avere troppa coscienza di sé è odioso - Commiserarsi è infame
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Il dovere di un giornalista dovrebbe essere quello di riportare una notizia in modo obiettivo. Se io fossi un giornalista e durante una manifestazione pacifica di studenti assistessi alla carica dei poliziotti, e poi scrivessi che "LA POLIZIA E' STATA COSTRETTA A CARICARE I MANIFESTANTI", farei un danno all' informazione che a questo punto disinformerebbe creando ancor piu' confusione. Anche se resto della convinzione che l' azione rimane nell' ambito dell' oggettivita' quando non è recensita, tanto piu' quando è il frutto di pettegolezzi e chiacchiere.
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