Ciao a tutti
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Vi leggo da qualche mese e finalmente ho trovato il "coraggio" di presentarmi. Non sono mai stata una testimone di Geova ma fin dagli anni della mia adolescenza questo culto ha condizionato la mia vita. Oggi, alla veneranda età' di 32 anni grazie anche al vostro contributo, credo di essermi liberata dal senso di colpa che mi bloccava. Spero, col tempo, di riuscire a raccontarvi meglio la mia storia
Nel buio totale una voce d'uomo mi disse: "Vieni verso di me, non voglio farti del male...", ma io accesi un cerino e vidi ch'ero sul margine di un precipizio, e l'uomo che mi parlava era, invece, dalla parte opposta...
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Grazie Bruna, racconterò tutto a breve. E' una storia lunga 18 anni, e' lunga e complessa. Dovrò farmi forza per raccontarla...Brambilla Bruna ha scritto:CIAOOO aspettando il tuo racconto ...ti dico che nemmeno io sono una testimone ...e i sensi di colpa erano venuti anche a me ...
ma come vedi passano e ci si sveglia ...ciao a presto
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"Una volta che si è tolta la Verità all'uomo,
è pura illusione pretendere di renderlo libero."
Karol Jozef Wojtyla
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Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
Genesi
Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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- Mauro1971
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Attendiamo di leggere la tua storia con curiosità
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"Io riconosco di essere un dilettante nella misura in cui io cerco ricavare diletto da tutto ciò che faccio" (Philo Vance)
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Benvenuta Aria libera anche da parte mia , ti avviso che le esperienze personali sono quelle che mi appassionano e mi incuriosiscono di più, quindi spero non ti limiterai a 4 righe in croce.
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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Grazie a tutti per il caloroso benvenuto, in particolare ad Achille per avermi accolto nel suo forum . Per la mia esperienza, mi scuso, ma dovrete aspettare fino a domani visto che finalmente riavrò il mio portatile . Con il cellulare non riuscirei a scrivere che 3 frasi in croce, e mi spiacerebbe far torto a Romagnolo
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Grazie per la considerazione !Aria libera ha scritto:Grazie a tutti per il caloroso benvenuto, in particolare ad Achille per avermi accolto nel suo forum . Per la mia esperienza, mi scuso, ma dovrete aspettare fino a domani visto che finalmente riavrò il mio portatile . Con il cellulare non riuscirei a scrivere che 3 frasi in croce, e mi spiacerebbe far torto a Romagnolo
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Aria Libera
Ringrazio ancora tutti per il benvenuto e cerco di raccontare parte della mia storia con i Testimoni di Geova. Mi scuso se è troppo lunga, ma vi assicuro che ho omesso tantissime cose. Spero di non annoiarvi
Innanzitutto credo sia meglio chiarire che tipo di persona fossi io a 13 anni, e come in parte sono ancora oggi. Ero un’adolescente come tante, inquieta, curiosa, ribelle e con una forte voglia di distinguermi dagli altri. Ero però diversa dagli altri per un aspetto, cercavo Dio. Non ero la tipica ragazzina che snobbava una chiacchierata con un islamico o con un evangelico. Non mi annoiavo, anzi. Avevo voglia di sapere, di conoscere. Questa mia caratteristica mi aveva spinto spesso a cercare il confronto con alcuni parroci del mio paesino, ma questo finiva sempre con una risata del prete di turno che di solito si concludeva con un buffetto e uno sguardo divertito. Normalmente venivo definita “polemica”, “infantile”, “contorta” e altro ancora. Insomma le mie domande non venivano mai prese sul serio, avevo solo 12-13 anni…non potevo certo essere seriamente interessata. Anche perché non mi limitavo a semplici domande. Ero come quei bambini che continuano a chiedere perché all’infinito, fino allo sfinimento del genitore di turno. Poi capitò l’evento. Il primo giorno di scuola (frequentavo la terza media) capitai come compagna di banco la figlia di una testimone di Geova da poco battezzata. Dei testimoni avevo sempre sentito parlare malissimo, ma questo mi diede un motivo in più per approfondire. Le rivolsi mille domande. Ma non seppe dirmi molto, però mi disse che se volevo potevamo entrambe fare uno studio della Bibbia con uno di loro. Già la frase “studio della Bibbia” mi colpì. Ammetto mi sembrò stranissimo. Si può studiare la Bibbia? Non è una cosa che possono fare solo i preti nei seminari?. Lo so che sembra strano, ma a me colpì tantissimo questa possibilità, e accettai. I primi tempi furono davvero belli. La donna che ci faceva lo studio rispondeva a tutto quello che chiedevo, non mi guardava con tenerezza, apriva a colpo sicuro la sua bibbia e rispondeva. Sembrava tutto chiarissimo. Quando arrivammo alla parte della speranza terrestre ero entusiasta. L’idea di vivere in cielo dopo la morte non è il massimo per una tredicenne. Vivere con il mio corpo fisico sulla terra, senza morte, dolore, sofferenza era….fantastico. Tutte le dottrine mi sembravano perfette. Avevo dei dubbi su questo Dio così spesso maschilista, ma mi dicevano che Dio era giusto, che non dovevo preoccuparmi dei particolari. Dopo alcuni mesi di studio cominciai a frequentare le adunanze, a preparare la torre di guardia, lo studio di libro. Tutto fantastico, per me. A breve però questa donna sparì dal mio paese, non sono mai riuscita a capirne bene il motivo. Gli altri mi dissero che si era trasferita in un paesino al nord per motivi economici, però non mi convinse come spiegazione. In ogni caso continuai a studiare con una ragazza poco più grande di me, credo non fosse neanche maggiorenne. La cosa che più mi colpì di lei era il suo sorriso, sembrava beata. Non litigava con i genitori (io…vabbè, guerra continua), andava benissimo a scuola, era felice, non aveva quella voglia che avevo io di dire sempre no, di fare sempre quello che gli altri non vogliono tu faccia. Ecco, era serena, era il mio opposto. Studiare con lei era bellissimo, la guardavo come si guarda una santa o quasi. Cominciai ad uscire con loro e a trascurare le miei amiche “del mondo”, a cui però cercavo di dare testimonianza appena potevo, così come mi avevano consigliato. Andava tutto bene, ma qualcosa cambiò quando nel paese tornò per un paio di giorni una mia amica che si era trasferita. Uno di questi due giorni era il suo compleanno. Sapevo già del divieto di festeggiarlo, ma era una mia amica, tornava per poco e…avevo voglia di andare ad una festa!! Andai senza parlare con loro, pensavo sinceramente non fosse nulla di grave. L’indomani invece mi chiama questa ragazza, con una voce dolce…troppo dolce mi spiegò il motivo per cui Geova era molto rattristato del mio comportamento, che Satana invece aveva sicuramente apprezzato. Devi decidere da che parte vuoi stare, mi disse così. Quella fu la prima delle giornate piena di sensi di colpa che avrei passato. Le dissi di aver capito, e tornò tutto come prima. Il secondo problema arrivò però i giorni dell’Assemblea. I miei genitori non volevano assolutamente mandarmi con loro, ne parlai anche con un anziano e mi disse che Gesù era venuto per dividere le famiglie, e che quindi dovevo mostrarmi forte. La ragazza, sua madre e un’altra testimone vennero a parlare con mia madre, le fecero notare che secondo loro io da quando li conoscevo ero molto più serena, le davo meno preoccupazioni, e molto altro. Mia madre dovette ammetterlo, ma disse loro che io non mi sarei mai battezzata prima dei 18 anni. Alla fine mi lasciò andare. Quei giorni furono belli, c’era un’atmosfera mai vissuta prima. E fu li che nacque il secondo problema. Non so se c’è qualche mia coetanea sul forum, ma nella metà degli anni novanta praticamente tutte le ragazzine erano pazze per una boy band inglese, me compresa. Avevo un portafoglio con la loro foto stampata, e quando la ragazza lo vide mi guardò con uno sguardo glaciale. Idolatria, satana, Geova piange, etc.. Insomma ero presa, e quando tornai a casa presi tutto (poster, foto, audio e video cassette…)tutto nella spazzatura. Avrei preferito regalarle, ma mi chiesero “regaleresti un veleno mortale a chi ami?”. Ovviamente no. Passavano i mesi, facevo progresso, rispondevo alle adunanze, ormai ero di famiglia, cene, pic-nic, tutto. Poi però mia madre si ammalò e per 2 anni mi sono trasferita in Toscana con lei dai suoi parenti. Furono due anni strani, non mi inscrissi alle superiori, lavorai in un pub…ma avevo un senso di colpa enorme dentro di me. Con la ragazza che mi faceva lo studio ci sentivamo ogni tanto, ma ero piena di pensieri e non andai avanti. A 16 anni tornai nel mio paesino e mi iscrissi al liceo. Compagna di banco….una testimone di Geova. Ecco, mi sono davvero convinta che Geova mi volesse, che stesse facendo di tutto per farmi andare dalla sua parte. Tornai in sala, quando entrai baci e abbracci non mancarono. C’era gente nuova, ma mi sembravano tutti amici. Tornai a studiare. A quel punto ci fu un discorso strano da parte di alcuni ragazzi testimoni che mi fecero notare come troppe volte avevo abbandonato Geova. Secondo loro a casa avevo qualcosa che satana usava per tenermi lontana da Geova. Andai in camera convinta di quello che avevo sentito e trovai un rosario regalatomi da mia nonna, lo gettai senza rifletterci un attimo. Ricominciai più convinta di prima, con l’intenzione di fare progresso “reale” questa volta. Ma niente pare che Satana facesse il tifo per me. Mi innamorai di un ragazzo, e lentamente mi allontanai dai testimoni. Alcune notti mi svegliavo terrorizzata, Geova ora mi odiava..avevo scelto Satana e mi avrebbe distrutto. Piangevo e anche un semplice bacio per me era un spada nel cuore di Dio. Soffrivo ma non mi sentivo più degna di entrare in sala. Una volta quella ragazza mi spiegò che Geova avrebbe salvato chi non conoscendolo ha sbagliato, ma non chi pur avendo conosciuto la verità avrebbe scelto Satana. Non mi sentivo più in grado di essere salvata, avevo voltato le spalle troppe volte. Dopo 5 anni prendo la maturità con ottimi voti e mi trasferisco in una grande città per frequentare l’Università. Il primo giorno conosco il mio attuale compagno. Ovviamente ha molti parenti testimoni. Dico ovviamente, perché a questo punto credo non sia una coincidenza. Quando me lo dice sto malissimo. Credo davvero di essere il peggiore essere del mondo, una ragazza a cui Geova ha teso la mano decine di volte, ma che decide sempre di tradirlo. Ricominciano gli incubi e i sensi di colpa. Un giorno però parlo con il mio ragazzo della sua famiglia testimone e, stranamente, lui me ne parla malissimo. Dice che hanno distrutto la sua famiglia, l’hanno divisa, hanno rovinato il rapporto tra due sorelle fino a quel momento indivisibili. Mi parla della prima volta dell’ostracismo, che io non avevo mai sentito nominare. Mi racconta di cosa succede ad un cugino dissociato durante le feste di famiglia, mi dice della loro inumanità in certi momenti critici della loro famiglia. Insomma un mondo nuovo. Devo essere sincera, non gli credo. Ero ancora nella forma mentale dei poveri testimoni insultati come Gesù. Poi vedo le Iene, non mi convincono ma mi incuriosiscono. Comincio a navigare su internet, leggo tutto, guardo molti video su youtube ed ecco…i sensi di colpa sono spariti. Non era la verità, era forse una verità. Ed io non sono malvagia, non più di tanti. Oggi non so se credo in Dio. Il Dio di levitico non è il mio Dio. Non lo so. Ho 32 anni e, come a 13, sono ancora una “ragazza” alla ricerca.
Innanzitutto credo sia meglio chiarire che tipo di persona fossi io a 13 anni, e come in parte sono ancora oggi. Ero un’adolescente come tante, inquieta, curiosa, ribelle e con una forte voglia di distinguermi dagli altri. Ero però diversa dagli altri per un aspetto, cercavo Dio. Non ero la tipica ragazzina che snobbava una chiacchierata con un islamico o con un evangelico. Non mi annoiavo, anzi. Avevo voglia di sapere, di conoscere. Questa mia caratteristica mi aveva spinto spesso a cercare il confronto con alcuni parroci del mio paesino, ma questo finiva sempre con una risata del prete di turno che di solito si concludeva con un buffetto e uno sguardo divertito. Normalmente venivo definita “polemica”, “infantile”, “contorta” e altro ancora. Insomma le mie domande non venivano mai prese sul serio, avevo solo 12-13 anni…non potevo certo essere seriamente interessata. Anche perché non mi limitavo a semplici domande. Ero come quei bambini che continuano a chiedere perché all’infinito, fino allo sfinimento del genitore di turno. Poi capitò l’evento. Il primo giorno di scuola (frequentavo la terza media) capitai come compagna di banco la figlia di una testimone di Geova da poco battezzata. Dei testimoni avevo sempre sentito parlare malissimo, ma questo mi diede un motivo in più per approfondire. Le rivolsi mille domande. Ma non seppe dirmi molto, però mi disse che se volevo potevamo entrambe fare uno studio della Bibbia con uno di loro. Già la frase “studio della Bibbia” mi colpì. Ammetto mi sembrò stranissimo. Si può studiare la Bibbia? Non è una cosa che possono fare solo i preti nei seminari?. Lo so che sembra strano, ma a me colpì tantissimo questa possibilità, e accettai. I primi tempi furono davvero belli. La donna che ci faceva lo studio rispondeva a tutto quello che chiedevo, non mi guardava con tenerezza, apriva a colpo sicuro la sua bibbia e rispondeva. Sembrava tutto chiarissimo. Quando arrivammo alla parte della speranza terrestre ero entusiasta. L’idea di vivere in cielo dopo la morte non è il massimo per una tredicenne. Vivere con il mio corpo fisico sulla terra, senza morte, dolore, sofferenza era….fantastico. Tutte le dottrine mi sembravano perfette. Avevo dei dubbi su questo Dio così spesso maschilista, ma mi dicevano che Dio era giusto, che non dovevo preoccuparmi dei particolari. Dopo alcuni mesi di studio cominciai a frequentare le adunanze, a preparare la torre di guardia, lo studio di libro. Tutto fantastico, per me. A breve però questa donna sparì dal mio paese, non sono mai riuscita a capirne bene il motivo. Gli altri mi dissero che si era trasferita in un paesino al nord per motivi economici, però non mi convinse come spiegazione. In ogni caso continuai a studiare con una ragazza poco più grande di me, credo non fosse neanche maggiorenne. La cosa che più mi colpì di lei era il suo sorriso, sembrava beata. Non litigava con i genitori (io…vabbè, guerra continua), andava benissimo a scuola, era felice, non aveva quella voglia che avevo io di dire sempre no, di fare sempre quello che gli altri non vogliono tu faccia. Ecco, era serena, era il mio opposto. Studiare con lei era bellissimo, la guardavo come si guarda una santa o quasi. Cominciai ad uscire con loro e a trascurare le miei amiche “del mondo”, a cui però cercavo di dare testimonianza appena potevo, così come mi avevano consigliato. Andava tutto bene, ma qualcosa cambiò quando nel paese tornò per un paio di giorni una mia amica che si era trasferita. Uno di questi due giorni era il suo compleanno. Sapevo già del divieto di festeggiarlo, ma era una mia amica, tornava per poco e…avevo voglia di andare ad una festa!! Andai senza parlare con loro, pensavo sinceramente non fosse nulla di grave. L’indomani invece mi chiama questa ragazza, con una voce dolce…troppo dolce mi spiegò il motivo per cui Geova era molto rattristato del mio comportamento, che Satana invece aveva sicuramente apprezzato. Devi decidere da che parte vuoi stare, mi disse così. Quella fu la prima delle giornate piena di sensi di colpa che avrei passato. Le dissi di aver capito, e tornò tutto come prima. Il secondo problema arrivò però i giorni dell’Assemblea. I miei genitori non volevano assolutamente mandarmi con loro, ne parlai anche con un anziano e mi disse che Gesù era venuto per dividere le famiglie, e che quindi dovevo mostrarmi forte. La ragazza, sua madre e un’altra testimone vennero a parlare con mia madre, le fecero notare che secondo loro io da quando li conoscevo ero molto più serena, le davo meno preoccupazioni, e molto altro. Mia madre dovette ammetterlo, ma disse loro che io non mi sarei mai battezzata prima dei 18 anni. Alla fine mi lasciò andare. Quei giorni furono belli, c’era un’atmosfera mai vissuta prima. E fu li che nacque il secondo problema. Non so se c’è qualche mia coetanea sul forum, ma nella metà degli anni novanta praticamente tutte le ragazzine erano pazze per una boy band inglese, me compresa. Avevo un portafoglio con la loro foto stampata, e quando la ragazza lo vide mi guardò con uno sguardo glaciale. Idolatria, satana, Geova piange, etc.. Insomma ero presa, e quando tornai a casa presi tutto (poster, foto, audio e video cassette…)tutto nella spazzatura. Avrei preferito regalarle, ma mi chiesero “regaleresti un veleno mortale a chi ami?”. Ovviamente no. Passavano i mesi, facevo progresso, rispondevo alle adunanze, ormai ero di famiglia, cene, pic-nic, tutto. Poi però mia madre si ammalò e per 2 anni mi sono trasferita in Toscana con lei dai suoi parenti. Furono due anni strani, non mi inscrissi alle superiori, lavorai in un pub…ma avevo un senso di colpa enorme dentro di me. Con la ragazza che mi faceva lo studio ci sentivamo ogni tanto, ma ero piena di pensieri e non andai avanti. A 16 anni tornai nel mio paesino e mi iscrissi al liceo. Compagna di banco….una testimone di Geova. Ecco, mi sono davvero convinta che Geova mi volesse, che stesse facendo di tutto per farmi andare dalla sua parte. Tornai in sala, quando entrai baci e abbracci non mancarono. C’era gente nuova, ma mi sembravano tutti amici. Tornai a studiare. A quel punto ci fu un discorso strano da parte di alcuni ragazzi testimoni che mi fecero notare come troppe volte avevo abbandonato Geova. Secondo loro a casa avevo qualcosa che satana usava per tenermi lontana da Geova. Andai in camera convinta di quello che avevo sentito e trovai un rosario regalatomi da mia nonna, lo gettai senza rifletterci un attimo. Ricominciai più convinta di prima, con l’intenzione di fare progresso “reale” questa volta. Ma niente pare che Satana facesse il tifo per me. Mi innamorai di un ragazzo, e lentamente mi allontanai dai testimoni. Alcune notti mi svegliavo terrorizzata, Geova ora mi odiava..avevo scelto Satana e mi avrebbe distrutto. Piangevo e anche un semplice bacio per me era un spada nel cuore di Dio. Soffrivo ma non mi sentivo più degna di entrare in sala. Una volta quella ragazza mi spiegò che Geova avrebbe salvato chi non conoscendolo ha sbagliato, ma non chi pur avendo conosciuto la verità avrebbe scelto Satana. Non mi sentivo più in grado di essere salvata, avevo voltato le spalle troppe volte. Dopo 5 anni prendo la maturità con ottimi voti e mi trasferisco in una grande città per frequentare l’Università. Il primo giorno conosco il mio attuale compagno. Ovviamente ha molti parenti testimoni. Dico ovviamente, perché a questo punto credo non sia una coincidenza. Quando me lo dice sto malissimo. Credo davvero di essere il peggiore essere del mondo, una ragazza a cui Geova ha teso la mano decine di volte, ma che decide sempre di tradirlo. Ricominciano gli incubi e i sensi di colpa. Un giorno però parlo con il mio ragazzo della sua famiglia testimone e, stranamente, lui me ne parla malissimo. Dice che hanno distrutto la sua famiglia, l’hanno divisa, hanno rovinato il rapporto tra due sorelle fino a quel momento indivisibili. Mi parla della prima volta dell’ostracismo, che io non avevo mai sentito nominare. Mi racconta di cosa succede ad un cugino dissociato durante le feste di famiglia, mi dice della loro inumanità in certi momenti critici della loro famiglia. Insomma un mondo nuovo. Devo essere sincera, non gli credo. Ero ancora nella forma mentale dei poveri testimoni insultati come Gesù. Poi vedo le Iene, non mi convincono ma mi incuriosiscono. Comincio a navigare su internet, leggo tutto, guardo molti video su youtube ed ecco…i sensi di colpa sono spariti. Non era la verità, era forse una verità. Ed io non sono malvagia, non più di tanti. Oggi non so se credo in Dio. Il Dio di levitico non è il mio Dio. Non lo so. Ho 32 anni e, come a 13, sono ancora una “ragazza” alla ricerca.
- Brambilla Bruna
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ciaooo cara sei una ragazza normale credimi ...
l'unica cosa come tanti di noi compresa io ..abbiamo creduto a una favola ..e guardato per un po di tempo una meravigliosa medaglia senza guardare il suo retro...
Bene è successo anche a me di svegliarmi e di capovolgere quella medaglia ..che credevo fantastica ..lucente e vera...
grazie a persone di questo forum sono riuscita a vedere il retro di questa religione che presentava cose allucinanti ....
Sono ormai trascorsi tanti anni ...e sinceramente non mi sono mai pentita della mia decisione....ho un rapporto con Dio che è tutto mio personale ...e con lui parlo come se fosse un buon amico ...
ecco sono arrivata a essere serena almeno riguardo alla mia ricerca con Dio..
Grazie ancora per il tuo scritto ...ti auguro un felice e luminoso Natale davanti al tuo albero...
l'unica cosa come tanti di noi compresa io ..abbiamo creduto a una favola ..e guardato per un po di tempo una meravigliosa medaglia senza guardare il suo retro...
Bene è successo anche a me di svegliarmi e di capovolgere quella medaglia ..che credevo fantastica ..lucente e vera...
grazie a persone di questo forum sono riuscita a vedere il retro di questa religione che presentava cose allucinanti ....
Sono ormai trascorsi tanti anni ...e sinceramente non mi sono mai pentita della mia decisione....ho un rapporto con Dio che è tutto mio personale ...e con lui parlo come se fosse un buon amico ...
ecco sono arrivata a essere serena almeno riguardo alla mia ricerca con Dio..
Grazie ancora per il tuo scritto ...ti auguro un felice e luminoso Natale davanti al tuo albero...
- Brambilla Bruna
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Ciao Aria Libera, vedo che hai scritto un botto di roba, leggere la tua storia, specie i primi periodi in cui da ragazzina venisti a conoscere i TdG mi ha fatto ritornare alla mente i tempi in cui anche io iniziai ad avvicinarmici, avevo qualche anno più di te ma l'entusiasmo senz'altro era pari al tuo (e credo anche a quello di molti altri ).
Anche io dovetti fare scelte difficili e rinunciare a cose e stili di vita non appropriati per uno che voleva essere nella verità, ma non me ne rammarico più di tanto, mio padre dice sempre che il mondo è tutta un abitudine, quindi quando ci si abitua alla novità , le cose non sono più così drammatiche.
Personalmente sono felice che tu sia riuscita a tornare serena e tranquilla, ti auguro vivamente di continuare a sentirti come da nick name da te scelto, libera come l'aria!
Anche io dovetti fare scelte difficili e rinunciare a cose e stili di vita non appropriati per uno che voleva essere nella verità, ma non me ne rammarico più di tanto, mio padre dice sempre che il mondo è tutta un abitudine, quindi quando ci si abitua alla novità , le cose non sono più così drammatiche.
Personalmente sono felice che tu sia riuscita a tornare serena e tranquilla, ti auguro vivamente di continuare a sentirti come da nick name da te scelto, libera come l'aria!
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carissima Aria libera
La tua testimonianza è molto interessante
I testimoni di Geova hanno pregi e difetti
ma mediamente sono delle ottime persone
anche se risentono pesantemente di alcune vedute particolari
a loro imposte dal Corpo Direttivo
Come cattolico mi preoccupano
non tanto per gli errori che seminano e diffondono
(le eresie ci sono sempre state e sempre ci saranno
e il buon Dio non ci giudicherà certo sul credo religioso)
ma per i cosiddetti "residui di lavorazione"
Milioni di persone li hanno conosciuti, li hanno ascoltati, hanno a loro creduto
ma hanno poi trovato contraddizioni ed errori nella loro dottrina
Così da persone disposte a credere a tutto
sono diventate persone .... che non credono più a nulla
e il Vangelo, il Regno e il Messia prima oggetto di tanto studio
sono diventati solo un mucchio di "ferrivecchi" da buttare via ....
I testimoni di Geova hanno pregi e difetti
ma mediamente sono delle ottime persone
anche se risentono pesantemente di alcune vedute particolari
a loro imposte dal Corpo Direttivo
Come cattolico mi preoccupano
non tanto per gli errori che seminano e diffondono
(le eresie ci sono sempre state e sempre ci saranno
e il buon Dio non ci giudicherà certo sul credo religioso)
ma per i cosiddetti "residui di lavorazione"
Milioni di persone li hanno conosciuti, li hanno ascoltati, hanno a loro creduto
ma hanno poi trovato contraddizioni ed errori nella loro dottrina
Così da persone disposte a credere a tutto
sono diventate persone .... che non credono più a nulla
e il Vangelo, il Regno e il Messia prima oggetto di tanto studio
sono diventati solo un mucchio di "ferrivecchi" da buttare via ....
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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