i riti sono necessari ?

In questo spazio si discute di argomenti di vario genere relativi ai Testimoni di Geova e che non sono inclusi nelle altre sezioni

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renato-c
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i riti sono necessari ?

Messaggio da renato-c »

tutte le società ,religiose,militari ,nazionali, ecc... impiegano riti cerimoniali per le varie fasi della vita del singolo come. riti di nascita battesimo,matrimonio e morte, riti di dedicazione ,fedeltà ,giuramenti ecc.. e questi riti rafforzano l'appartenenza del singolo al gruppo e rafforzano lo spirito religioso o idealista ,nazionale ecc.
Tutte cerimonie solenni viene data molta importanza.
la mia domanda è .... questi riti ???? sono necessari per la salvezza dell'anima ? ha Dio bisogno di questi riti ? o è il comportamento che rende la persona spirituale e degna di salvezza? cioè ... io non mi salvo se non mi battezzo ? non mi sposo e convivo ? non voglio cerimonia alcuna ecc.... Perchè devo giurare ? non basta la mia parola ? ecc....
Poi su questi cerimoniali ognuno la vede nella sua ottica . prendiamo il battesimo ... se non mi battezzo mi salvo ? e come lo devo fare ..da piccino o da grande ,per immersione o aspersione ? matrimonio ... civile o religioso ? ecc.....
allego video di un battesimo
" onclick="window.open(this.href);return false;
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Paxuxu
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Messaggio da Paxuxu »

Ciao Renato, no i riti non sono necessari se non a dare potere ed importanza (effimera fra l'altro) a chi si vuol far credere uguale agli altri MA su un gradino appena più alto.

La Grande Madre non fa distinzioni fra razze e specie, in quanto siete TUTTI/E figli suoi e quindi perchè avrebbe bisogno di riti per ricordarvi?

Per cui se uno vuole essere asservito ad un proprio simile usa i riti impostogli da altri altrimenti ne fa a meno tranquillamente.

Com'è il tempo in quel di Volterra?


:sorriso: :ciao:


Paxuxu
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Paxuxu ha scritto:Ciao Renato, no i riti non sono necessari se non a dare potere ed importanza (effimera fra l'altro) a chi si vuol far credere uguale agli altri MA su un gradino appena più alto.

La Grande Madre non fa distinzioni fra razze e specie, in quanto siete TUTTI/E figli suoi e quindi perchè avrebbe bisogno di riti per ricordarvi?

Per cui se uno vuole essere asservito ad un proprio simile usa i riti impostogli da altri altrimenti ne fa a meno tranquillamente.

Com'è il tempo in quel di Volterra?


:sorriso: :ciao:


Paxuxu
ciao diavoletto :-) Grazie per la risposta . Dio se è ...è spirituale e non abbisogna di riti . dio non abbisogna di nulla e non è servito da mani umane . ma le religioni fanno dei riti oggetto di salvezza e si fanno la guerra di come il rito deve essere svolto . a me mi fanno pena !
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Tranqui
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Messaggio da Tranqui »

una scrittura biblica dice che Dio preferisce ubbidienza a sacrifici
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Renato
Dio se è ...è spirituale e non abbisogna di riti . dio non abbisogna di nulla e non è servito da mani umane . ma le religioni fanno dei riti oggetto di salvezza e si fanno la guerra di come il rito deve essere svolto . a me mi fanno pena !
C'è nel tuo ragionamento un errore di fondo.
I "Riti" fanno parte dell'essere cristiani, essi sono necessari per la nostra salvezza, il battesimo ad esempio è un rito, ben definito da nostro Signore, dunque si è obbligati ad adempierlo, così come l'unzione degli infermi (Giacomo), l'Eucarestia è un rito (questo è il mio corpo, questo è il mio sangue), ma vitale per il cristiano, e via dicendo, il rito è la via in cui il cristiano si identifica come tale e necessario per la sua salvezza.

Se noi leggiamo i racconti veterotestamentari l'antico Israele è legato in modo indissolubile ai riti, Dio disse in merito al tempio, come doveva essere costruito, quali erano gli arredi, e cosa doveva fare il sacerdote, non si poteva essere osservanti della "Legge" se non adempiendo i riti della legge, nel cristianesimo è uguale, Giovanni Battista compie un rito, Gesù stesso compie un rito, Gesù stesso lascia da adempiere i riti (fate questo in memoria di me), il "Rito" è parte integrante della fede, non si può avere fede senza il rito, e non si può avere la salvezza senza la fede, Fede e Rito sono simbiotici, l'uno ha bisogno dell'altro.

Inoltre caro Renato, Dio nella sua Immutabilità non ha nessun bisogno delle sue creature ne dei suoi riti, ma lascia che i riti siano bisognosi per le sue creature, come cristiani ci rifacciamo ai sacri riti che la Grande Chiesa ci ha trasmesso nei secoli, e che la Chiesa Cattolica ci ha custodito e trasmesso fino a noi, coloro che si sono staccati dalla grande Chiesa, iniziando dall'eretico cattolico Lutero, non hanno testo, San Cipriano ebbe a dire " Salus extra Ecclesiam non est"
Franco
“Al di sopra del Papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica.”
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renato-c
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carissimi... se vero è Dio ... Egli è spirituale non stà dietro alle cerimonie ,Egli ama tutti sia ebreo,cristiano,musulmano,buddista o ateo . la Verità non è credere se dio sia così o così ,ma è nel fare la Sua Volontà che è l'amore . Conoscere Cristo non è sapere quanti miracoli ha fatto,dove è nato ,dove è morto ecc... ma colui che prima si ubriacava,era un ladro,ecc.. e ora non lo è più ...questi ha conosciuto Cristo . discutere sul cerimoniale,se Cristo è morto in un palo o in una croce,se si deve battezzarsi per emersione ecc.... non serve ! l'acqua non salva e nemmeno i crocifissi o le statue . Non chi dicecSignore Signore entrerà nel Regno dei Cieli,ma chi fà la mia volontà ... e la Volontà è l'amore verso tutti. tutto il resto compreso i riti .. sono cerimonie o riti di nessun valore .
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Franco Coladarci ha scritto:Renato
Dio se è ...è spirituale e non abbisogna di riti . dio non abbisogna di nulla e non è servito da mani umane . ma le religioni fanno dei riti oggetto di salvezza e si fanno la guerra di come il rito deve essere svolto . a me mi fanno pena !
C'è nel tuo ragionamento un errore di fondo.
I "Riti" fanno parte dell'essere cristiani, essi sono necessari per la nostra salvezza, il battesimo ad esempio è un rito, ben definito da nostro Signore, dunque si è obbligati ad adempierlo, così come l'unzione degli infermi (Giacomo), l'Eucarestia è un rito (questo è il mio corpo, questo è il mio sangue), ma vitale per il cristiano, e via dicendo, il rito è la via in cui il cristiano si identifica come tale e necessario per la sua salvezza.

Se noi leggiamo i racconti veterotestamentari l'antico Israele è legato in modo indissolubile ai riti, Dio disse in merito al tempio, come doveva essere costruito, quali erano gli arredi, e cosa doveva fare il sacerdote, non si poteva essere osservanti della "Legge" se non adempiendo i riti della legge, nel cristianesimo è uguale, Giovanni Battista compie un rito, Gesù stesso compie un rito, Gesù stesso lascia da adempiere i riti (fate questo in memoria di me), il "Rito" è parte integrante della fede, non si può avere fede senza il rito, e non si può avere la salvezza senza la fede, Fede e Rito sono simbiotici, l'uno ha bisogno dell'altro.

Inoltre caro Renato, Dio nella sua Immutabilità non ha nessun bisogno delle sue creature ne dei suoi riti, ma lascia che i riti siano bisognosi per le sue creature, come cristiani ci rifacciamo ai sacri riti che la Grande Chiesa ci ha trasmesso nei secoli, e che la Chiesa Cattolica ci ha custodito e trasmesso fino a noi, coloro che si sono staccati dalla grande Chiesa, iniziando dall'eretico cattolico Lutero, non hanno testo, San Cipriano ebbe a dire " Salus extra Ecclesiam non est"
Franco

Carissima. Come detto i riti hanno un suo e proprio valore di comunione e socializzazione,hanno valore simbolico e di insegnamento ,ma secondo me è più importante cosa insegnano ,seguire il loro insegnamento ,cosa rappresentano . Invece si son fatti di questi riti motivo primario di salvezza ,ma non è cristiano chi è battezzato ,ma chi fà la volontà del maestro. La Legge e il rituale erano ombre di cose avvenire e verrà un giorno in cui la legge sarà scritte nei cuori . parole di Paolo e Isaia ....Purtroppo si dà più importanza al cerimoniale che al suo insegnamento.
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

Il rito, o culto, o liturgia, non è altro che la Parola annunciata, celebrata e vissuta. Attraverso la liturgia, si vogliono ricordare le meraviglie compiute da Dio nel'Antico e Nuovo Testamento, e si vuole riproporre la memoria di Cristo e quanto ha fatto per noi nell'ottica della nostra salvezza.
Non è quindi la liturgia in sè che salva, ma quanto essa possa avvicinarci ai misteri di Dio.
Sin dai suoi inizi, il Cristianesimo assiste ad un grande fervore liturgico (Atti degli Apostoli).
Il linguaggio simbolico è un modo di essere e di comunicare. Coinvolge tutta la persona: intelligenza, volontà affettività e corporeità. Non solo rappresenta le realtà spirituali e invisibili, ma le contiene e le comunica effettivamente. Con i sacramenti, la Chiesa va oltre l'azione simbolica, poichè è Cristo che celebra: è lui che battezza, riconcilia, consacra e benedice.
Con la liturgia, la Chiesa è segno efficace della salvezza, non solo perchè l'annuncia e la celebra, ma anche perchè la vive.
La Chiesa cerca di dare delle indicazioni su come vivere la liturgia nella comunione dei credenti; a noi dare a queste indicazioni la giusta importanza.
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Vittorino ha scritto:Il rito, o culto, o liturgia, non è altro che la Parola annunciata, celebrata e vissuta. Attraverso la liturgia, si vogliono ricordare le meraviglie compiute da Dio nel'Antico e Nuovo Testamento, e si vuole riproporre la memoria di Cristo e quanto ha fatto per noi nell'ottica della nostra salvezza.
Non è quindi la liturgia in sè che salva, ma quanto essa possa avvicinarci ai misteri di Dio.
Sin dai suoi inizi, il Cristianesimo assiste ad un grande fervore liturgico (Atti degli Apostoli).
Il linguaggio simbolico è un modo di essere e di comunicare. Coinvolge tutta la persona: intelligenza, volontà affettività e corporeità. Non solo rappresenta le realtà spirituali e invisibili, ma le contiene e le comunica effettivamente. Con i sacramenti, la Chiesa va oltre l'azione simbolica, poichè è Cristo che celebra: è lui che battezza, riconcilia, consacra e benedice.
Con la liturgia, la Chiesa è segno efficace della salvezza, non solo perchè l'annuncia e la celebra, ma anche perchè la vive.
La Chiesa cerca di dare delle indicazioni su come vivere la liturgia nella comunione dei credenti; a noi dare a queste indicazioni la giusta importanza.
:strettamano:
Mi sembra che siamo in sintonia che il rito è insegnamento. Allora perchè chi non è battezzato va all'imbo e non si salva ? ? e la comunione viene negata a chi è divorziato ?? ecc... ecc... Mi sembra che i sacramenti invece sono essenziali . Non si è cristiani se non si è battezzati ,non sacerdoti e non unti, cresima,eucarestia,comunione ,extremaunzione ,confessione ecc.... Davvero confessarsi cancella i peccati ? o il pentimento e fare atti di riparo ? ecc.....
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Francesco Franco Coladarci
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Messaggio da Francesco Franco Coladarci »

Renato
discutere sul cerimoniale,se Cristo è morto in un palo o in una croce,se si deve battezzarsi per emersione ecc....
Mio caro Renato, ci sono argomentazioni valide nel tuo ragionamento, vorrei però considerare un aspetto del "Battesimo", sei d'accordo che l'essere battezzati comporta adempiere un rito, una formula?, versetto famoso e conosciuto, ora sono d'accordo con te che l'aspetto esteriore del battesimo, se per immersione o aspersione è solo accidentale (basta leggere la Ditacché) ma il "Rito" rimane, il battesimo è legato al rito nella sostanza, la forma è accidentale, ed è questa che non incide nella salvezza.

" e la Volontà è l'amore verso tutti. tutto il resto compreso i riti .. sono cerimonie o riti di nessun valore ."

Caro Renato, sei forse a conoscenza di qualche scritto autografo di Gesù Cristo?, noi non l'abbiamo, ma abbiamo ciò che la Chiesa (da te accuratamente evitata) ci ha trasmesso e a cui tu pure attingi, non avendo Gesù detto nulla e scritto nulla, dimmi, in base a cosa tu fai delle affermazioni?, non in base alla Bibbia, poiché la Bibbia non legittima la Bibbia, dunque, una fonte esterna alla Bibbia autentifica ciò che la Bibbia afferma, ma ciò che la Bibbia afferma è ciò che questa fonte esterna afferma essere Parola di Dio, questa fonte caro Renato è la Chiesa Cattolica, sulla quale tu (giustamente) citi delle scritture (anche parafrasate), ma è proprio questa Chiesa che ci garantisce l'autenticità delle scritture neotestamentarie a dirci che i riti sono parte integrante della fede, se tu caro Renato escludi la Chiesa cattolica (universale) allora le tue affermazioni non hanno nessun valore, in quanto possono essere benissimo sostituite dai vangeli apocrifi, perché ti fai affidamento sul vangelo di Matteo e non su quello di Tommaso, sul vangelo di Luca e non sul vangelo degli ebrei, si potrebbe continuare a lungo sia con altri vangeli che con le varie lettere.
Citi invece quelli, poiché quelli la Chiesa ci dice essere Parola di Dio, ma, se li si accetta non possiamo fare una cernita di ciò che più ci piace, se così fosse comprendi bene il non senso citarli, con il rischio (non remoto) di farsi un cristianesimo come un vestito, su misura.
Sempre con stima
Franco
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

renato-c ha scritto:
Vittorino ha scritto:Il rito, o culto, o liturgia, non è altro che la Parola annunciata, celebrata e vissuta. Attraverso la liturgia, si vogliono ricordare le meraviglie compiute da Dio nel'Antico e Nuovo Testamento, e si vuole riproporre la memoria di Cristo e quanto ha fatto per noi nell'ottica della nostra salvezza.
Non è quindi la liturgia in sè che salva, ma quanto essa possa avvicinarci ai misteri di Dio.
Sin dai suoi inizi, il Cristianesimo assiste ad un grande fervore liturgico (Atti degli Apostoli).
Il linguaggio simbolico è un modo di essere e di comunicare. Coinvolge tutta la persona: intelligenza, volontà affettività e corporeità. Non solo rappresenta le realtà spirituali e invisibili, ma le contiene e le comunica effettivamente. Con i sacramenti, la Chiesa va oltre l'azione simbolica, poichè è Cristo che celebra: è lui che battezza, riconcilia, consacra e benedice.
Con la liturgia, la Chiesa è segno efficace della salvezza, non solo perchè l'annuncia e la celebra, ma anche perchè la vive.
La Chiesa cerca di dare delle indicazioni su come vivere la liturgia nella comunione dei credenti; a noi dare a queste indicazioni la giusta importanza.
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Mi sembra che siamo in sintonia che il rito è insegnamento. Allora perchè chi non è battezzato va all'imbo e non si salva ? ? e la comunione viene negata a chi è divorziato ?? ecc... ecc... Mi sembra che i sacramenti invece sono essenziali . Non si è cristiani se non si è battezzati ,non sacerdoti e non unti, cresima,eucarestia,comunione ,extremaunzione ,confessione ecc.... Davvero confessarsi cancella i peccati ? o il pentimento e fare atti di riparo ? ecc.....
Come dicevo sopra, con i Sacramenti la Chiesa va oltre l'azione simbolica del messaggio e dell'insegnamento, poichè è Cristo che celebra: è lui che battezza, riconcilia, consacra e benedice. Ma i Sacramenti perdono la loro efficacia se non vedono la piena accettazione e adesione del credente, cosa che ha spiegato meglio di me Franco Coladarci.
Tutto ciò è conseguentemente valido anche per la confessione, che prevede sia il pentimento sincero, che eventuali atti riparatori nei confronti di chi potremmo aver danneggiato, sia nelle sue cose, che nella sua personalità.
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Franco Coladarci ha scritto:Renato
discutere sul cerimoniale,se Cristo è morto in un palo o in una croce,se si deve battezzarsi per emersione ecc....
Mio caro Renato, ci sono argomentazioni valide nel tuo ragionamento, vorrei però considerare un aspetto del "Battesimo", sei d'accordo che l'essere battezzati comporta adempiere un rito, una formula?, versetto famoso e conosciuto, ora sono d'accordo con te che l'aspetto esteriore del battesimo, se per immersione o aspersione è solo accidentale (basta leggere la Ditacché) ma il "Rito" rimane, il battesimo è legato al rito nella sostanza, la forma è accidentale, ed è questa che non incide nella salvezza.

" e la Volontà è l'amore verso tutti. tutto il resto compreso i riti .. sono cerimonie o riti di nessun valore ."

Caro Renato, sei forse a conoscenza di qualche scritto autografo di Gesù Cristo?, noi non l'abbiamo, ma abbiamo ciò che la Chiesa (da te accuratamente evitata) ci ha trasmesso e a cui tu pure attingi, non avendo Gesù detto nulla e scritto nulla, dimmi, in base a cosa tu fai delle affermazioni?, non in base alla Bibbia, poiché la Bibbia non legittima la Bibbia, dunque, una fonte esterna alla Bibbia autentifica ciò che la Bibbia afferma, ma ciò che la Bibbia afferma è ciò che questa fonte esterna afferma essere Parola di Dio, questa fonte caro Renato è la Chiesa Cattolica, sulla quale tu (giustamente) citi delle scritture (anche parafrasate), ma è proprio questa Chiesa che ci garantisce l'autenticità delle scritture neotestamentarie a dirci che i riti sono parte integrante della fede, se tu caro Renato escludi la Chiesa cattolica (universale) allora le tue affermazioni non hanno nessun valore, in quanto possono essere benissimo sostituite dai vangeli apocrifi, perché ti fai affidamento sul vangelo di Matteo e non su quello di Tommaso, sul vangelo di Luca e non sul vangelo degli ebrei, si potrebbe continuare a lungo sia con altri vangeli che con le varie lettere.
Citi invece quelli, poiché quelli la Chiesa ci dice essere Parola di Dio, ma, se li si accetta non possiamo fare una cernita di ciò che più ci piace, se così fosse comprendi bene il non senso citarli, con il rischio (non remoto) di farsi un cristianesimo come un vestito, su misura.
Sempre con stima
Franco
Carissimo Franco . Grazie per la risposta . in verità io sono ateo ,ma ritengo di avere una spiritualità laica e mi adopero per il bene .Riguardo alle religioni .. tutte ... mi hanno profondamente deluso. Sono stato un bravissimo cattolico e poi un bravissimo tdG ,ma poi a seguito di comportamenti poco cristiani e scandalosi per me , mi sono allontanato e preso tramite studio e approfondimento , altra veduta.
Si ! cito la Bibbia ,perchè ritengo di conoscerla abbastanza ,ma anche altri scritti religiosi cui ho approfondito. Nel mio discorso voglio solo evidenziare che si dà più importanza al cerimoniale e non alla sostanza .Non ritengo di cucirmi a dosso un cristianesimo su misura .
Se esiste Dio io lo percepisco come Spinoza come Einstein e penso a una religione cosmica senza dei ,chiese , dogmi ,caste sacerdotali ,credo a un Dio che si rivela nell’armonia dell’essere, regolata da leggi , non a un Dio che si occupa di destini e delle azioni degli uomini .
Per me il cerimoniale lo trovo importante nell'insegnamento e nel sociale,ma non gli dò tutta quella importanza che le religioni gli danno.
E' solo un mio pensiero e senza pretesa di verità . Con tutto rispetto credimi.
Ma vedo tanta gente solo perchè va a messa o alla sala del regno ,mae poi si comporta peggio dei senza fede ,solo perchè si sposano in Chiesa o sala del Regno ecc...e sono adulteri ecc.... sembra che il oro appartenere a una confessione religiosa ,seguire dei cerimoniali ecc.. questi giustificano il loro comportamento e guardano con disprezzo me e altri come me perchè non credenti. ma il maestro parlò di un fariseo e un pubblicano ,quest'ultimo stava in fondo al tempio e chiedeva perdono dei suoi peccati ,invece il fariseo davanti all'altare ringraziava Dio di non essere come quel peccatore infondo al tempio e si riteneva giusto . ecco il punto ... molti si ritengono giusti solo perchè seguono un rito,un cerimoniale ,ma non è così! la Volontà di Dio è altra cosa. Grazie per le tue buone parole
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

Buonasera Renato.

I riti hanno una storia antichissima, sono di molto antecedenti il Cristianesimo ma non solo, anche qualsiasi forma di Ebraismo. Fanno parte della società umana praticamente da sempre.
Offro quindi una visione più anropologica al discorso.
Una funzione che hanno e che troviamo anche nelle tribù più isolate del Borneo o dell'Amazzonia come nelle tribù Africane e come in tutte le altre forme di società, con le dovute differenze storiche e di complessità della società stessa, sono quei riti di passaggio che scandiscono le fasi di una vita umana.
Nascita, o più che nascita sarebbe meglio dire "accettazione del neonato nella società", anche cresima e comunione sono fasi di passaggio della persona nella società, oggi magari di meno ma anche solo sino a qualche decennio fa erano tappe che scandivano la vita di tutti.

La funzione dei riti è quindi inquadrabile in primis in una funzione sociale, come anche l'appartenenza ad un gruppo che viene rafforzata dal ripetersi dello stesso.

E' quindi un qualcosa di atavico, con il quale fortificare i legami sociali, affermarsi come persona ed il vivere tutto questo ovviamente in società e creare legami.
Ho semplificato anche oltre il lecito ma tanto per dare un'idea in queste poche righe da forum.
ATTENZIONE: ALTA POSSIBILITA' DI CONTENUTI FORTEMENTE DISSACRANTI.
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Messaggio da renato-c »

Mauro1971 ha scritto:Buonasera Renato.

I riti hanno una storia antichissima, sono di molto antecedenti il Cristianesimo ma non solo, anche qualsiasi forma di Ebraismo. Fanno parte della società umana praticamente da sempre.
Offro quindi una visione più anropologica al discorso.
Una funzione che hanno e che troviamo anche nelle tribù più isolate del Borneo o dell'Amazzonia come nelle tribù Africane e come in tutte le altre forme di società, con le dovute differenze storiche e di complessità della società stessa, sono quei riti di passaggio che scandiscono le fasi di una vita umana.
Nascita, o più che nascita sarebbe meglio dire "accettazione del neonato nella società", anche cresima e comunione sono fasi di passaggio della persona nella società, oggi magari di meno ma anche solo sino a qualche decennio fa erano tappe che scandivano la vita di tutti.

La funzione dei riti è quindi inquadrabile in primis in una funzione sociale, come anche l'appartenenza ad un gruppo che viene rafforzata dal ripetersi dello stesso.

E' quindi un qualcosa di atavico, con il quale fortificare i legami sociali, affermarsi come persona ed il vivere tutto questo ovviamente in società e creare legami.
Ho semplificato anche oltre il lecito ma tanto per dare un'idea in queste poche righe da forum.
Si . funzione sociale .questo è ribadito dal nuovo Papa http://www.tempi.it/papa-francesco-i-sa ... NeTdvmG9Cg" onclick="window.open(this.href);return false;
però io trovo delle contraddizioni . ci si può salvare se non si è battezzati . se muoio senza confessarmi ed ho peccato ? se vivo con una donna senza essere sposato in Chiesa commetto peccato e vado all'inferno o sono scomunicato dalla congregazione ? per evangelizzare devo per forza essere unto come sacerdote ecc.... trovo questi riti o sacramenti non solo questione sociale ,ma essenziali per la salvezza .almeno io ho capito così ...
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Un "rito" é un "uso"?

Messaggio da Cinzia »

Ritengo che un "rito" non sia altro che una pratica divenuta ufficale o ufficializzata, finalizzata a fissare nella memoria un messaggio, un principio o un'azione che si vuole perpetrare nel tempo.

In Diritto, un "uso", quando é generalizzato, ripetuto, e obbedisce a dei criteri, ha valore di legge...!

Ecco perché gli essere umani, in società, e più particolarmente nell'ambito religioso, ne hanno cosí bisogno: per guidare, stabilire delle regole.

:occhiol:
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Messaggio da renato-c »

Cinzia ha scritto:Ritengo che un "rito" non sia altro che una pratica divenuta ufficale o ufficializzata, finalizzata a fissare nella memoria un messaggio, un principio o un'azione che si vuole perpetrare nel tempo.

In Diritto, un "uso", quando é generalizzato, ripetuto, e obbedisce a dei criteri, ha valore di legge...!

Ecco perché gli essere umani, in società, e più particolarmente nell'ambito religioso, ne hanno cosí bisogno: per guidare, stabilire delle regole.

:occhiol:
Si . il rito ha questa funzione .nei tempi il tempo era concepito non in forma lineare ,ma ciclico .la notte segue il giorno fenomeni della natura come le maree il susseguirsi di fasi lunari, il cambiamento delle stagioni o l’arrivo delle piogge ecc... ... erano considerati manifestazioni di un ordine cosmico trascendente di contatto con il sacro .Le feste hanno origine da questi riti .Questi riti necessitavano di simboli ,acqua,pane,vino,sacrifici ecc... I riti erano sempre officiati da personalità religiose o politiche ,patriarcali ecc... La religione da sempre ha avuto i suoi riti .
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Messaggio da Panacca »

LIALA ha scritto:una scrittura biblica dice che Dio preferisce ubbidienza a sacrifici
Ah, ah, la WT$ con una fava due Piccioni!!!

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Ci sono due tipi di sciocchi:
chi vede complotti dappertutto
e chi non li vede da nessuna parte
entrambi sono dispensati dal Pensare.

Le persone Intelligenti sono piene di Dubbi
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Ti rispondo con le parole di Padre Livio, che condivido: "La preghiera, la confessione, l' eucarestia, i digiuni e la lettura della bibbia non servono a nulla , si possono aiutare ma sono quasi inutili se il cuore non è predisposto ad amare e a perdonare e se non si è pentiti nel profondo dopo aver commesso un peccato."
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

renato-c ha scritto: Si . funzione sociale .questo è ribadito dal nuovo Papa http://www.tempi.it/papa-francesco-i-sa ... NeTdvmG9Cg" onclick="window.open(this.href);return false;
però io trovo delle contraddizioni . ci si può salvare se non si è battezzati . se muoio senza confessarmi ed ho peccato ? se vivo con una donna senza essere sposato in Chiesa commetto peccato e vado all'inferno o sono scomunicato dalla congregazione ? per evangelizzare devo per forza essere unto come sacerdote ecc.... trovo questi riti o sacramenti non solo questione sociale ,ma essenziali per la salvezza .almeno io ho capito così ...
Questo credo sia un discorso che non dipenda dal "rito", forse sarebbe più corretto chiamarli "sacramenti".

Una cosa che ho più volte letto a riguardo da parte di Polymetis ed altri Cattolici del forum, è che una persona che abbia vissuto da "giusto" si salverebbe anche senza sacramenti, ma credo dipenda da quale corrente interna alla CC si segue, se ho ben compreso.
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"Sradica le tue domande dal loro terreno, e ne vedrai penzolare le radici. Altre domande!" (F. Herbert)
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Mauro1971 ha scritto:
renato-c ha scritto: Si . funzione sociale .questo è ribadito dal nuovo Papa http://www.tempi.it/papa-francesco-i-sa ... NeTdvmG9Cg" onclick="window.open(this.href);return false;
però io trovo delle contraddizioni . ci si può salvare se non si è battezzati . se muoio senza confessarmi ed ho peccato ? se vivo con una donna senza essere sposato in Chiesa commetto peccato e vado all'inferno o sono scomunicato dalla congregazione ? per evangelizzare devo per forza essere unto come sacerdote ecc.... trovo questi riti o sacramenti non solo questione sociale ,ma essenziali per la salvezza .almeno io ho capito così ...
Questo credo sia un discorso che non dipenda dal "rito", forse sarebbe più corretto chiamarli "sacramenti".

Una cosa che ho più volte letto a riguardo da parte di Polymetis ed altri Cattolici del forum, è che una persona che abbia vissuto da "giusto" si salverebbe anche senza sacramenti, ma credo dipenda da quale corrente interna alla CC si segue, se ho ben compreso.
Si ! anche fra i preti c'è chi la vede in un modo chi un'altro .spesso sono preti chiamati dissidenti .cito Don Milani ,Don Gallo,ecc.... comunque questi sacramenti sono vere cerimonie o riti . Come detto ...hanno un loro insegnamento . una loro importanza . servono alla memoria e socializzazione. ma io,ripeto io,mio pensiero , non credo che servono per la salvezza . Sono il dito che indica la Luna,ma non la Luna . Buona notte . a domani
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Messaggio da renato-c »

Cinzia ha scritto:Ritengo che un "rito" non sia altro che una pratica divenuta ufficale o ufficializzata, finalizzata a fissare nella memoria un messaggio, un principio o un'azione che si vuole perpetrare nel tempo.

In Diritto, un "uso", quando é generalizzato, ripetuto, e obbedisce a dei criteri, ha valore di legge...!

Ecco perché gli essere umani, in società, e più particolarmente nell'ambito religioso, ne hanno cosí bisogno: per guidare, stabilire delle regole.

:occhiol:
Carissima Cinzia . convengo quanto affermi .il rito assume un valore di legge . molte cose si fanno per legge tramite il rito. il giuramento in tribunale,lo scambio degli anelli quando ci si sposa ,quando si viene investiti di una carica come quando il presidente della Repubblica o il nuovo Sindaco giura ecc....
Poi ci sono riti legati alle feste come per esempio il Natale si fà il presepio,si accendono le luci,la torta del compleanno o nelle nelle feste,il brindisi ecc.....
Io non nego il valore dei riti ,ma la mia domanda è se per la salvezza sono obbligatori . vale a dire ... io persona perbene ,non credente che mi adopero per il bene ,la giustizia ecc... convivo fedelmente con una donna e allevo i miei figli con amore ecc.... persona stimata da tutti ,però non credente percui non battezzato cresimato sposato in Chiesa ecc... se muoio dove vado ? invece uno malvagio tutta la vita ,ma sul letto di morte si confessa o riceve il battesimo come Costantino imperatore eccc... lui si salva ?cioè a salvare non è il comportamento,ma il rito o sacramento come lo vuoi chiamare .
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Mauro1971
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Messaggio da Mauro1971 »

renato-c ha scritto: Si ! anche fra i preti c'è chi la vede in un modo chi un'altro .spesso sono preti chiamati dissidenti .cito Don Milani ,Don Gallo,ecc.... comunque questi sacramenti sono vere cerimonie o riti . Come detto ...hanno un loro insegnamento . una loro importanza . servono alla memoria e socializzazione. ma io,ripeto io,mio pensiero , non credo che servono per la salvezza . Sono il dito che indica la Luna,ma non la Luna . Buona notte . a domani
No Renato.

Quando si fecero quelle discussioni andai a cercarmi nel catechismo della CC sul sito del Vaticano cosa venisse detto sull'argomento, ed anche mi sembra in qualche altro documento sempre pubblicato nel medesimo sito, ed il principio è esposto in maniera chiara. Per cui non si tratta di predi dissidenti, ma della verione "ufficiale" della CC.
Ora non i link, passato troppo tempo, ma se ti fai un po' di ricerca sul loro sito ufficiale è materiale che puoi sicuramente trovare. :ok:

Questo per ciò che riguarda la "salvezza" del singolo. Per ciò che riguarda l'ordinazione di chierici o altre cose più interne ed investiture varie sinceramente non so, spero che qualche studioso Cattolico ti dia maggiori ragguagli in merito.

P.S. Domanda che spero non risulti indiscreta, ma sei proprio sicuro di essere "ateo"??? :sorriso:
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Predestinato74
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Messaggio da Predestinato74 »

PEr me la questione è più semplice: siamo essere materiali e spirituali, intimamente uniti a Madre natura e insieme estranei ad essa (spiritualità)

Proprio perchè siamo di carne, di materia, di visibilità, ogni moto dello spirito o se si preferisce, del nostro Cuore, si traduce anche nell'ambito materiale.

La tristezza come la gioia li vedo in un volto, li percepisco nel parlare e nell'agire, nel modo di vestirsi e nell'approcciarsi della prrsona.

Così i grandi eventi della nostra vita, pure quando riguardano realtà spirituali, si traducono in fatti visibili e concreti, in azioni e riti socialmente condivisi, già perchè non solo siamo una cosa sola con il mondo materiale, ma pure formiamo un corpo solo con i nostri simili, non siamo disgiungibili dalla società.

Secondo la rivelazione giudaico-cristiana, poi, Dio ha voluto così, per cui ció che è visibile, concreto, materiale lui lo considera " cosa buona"
La religione valorizza la dimensione materiale oltre quella spirituale, è la cultura contemporanea che cade nello gnosticismo per cui conta davvero solo lo spirito, il volere, il desiderio.
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I riti sono necessari? A chi interessa in proposito ci sono le considerazioni di E. De Martino, "Morte e pianto rituale", e "Sud e magia". Saluti
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" onclick="window.open(this.href);return false;
In rete ho trovato questo video. "Sud e magia".
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Giovanni64
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Messaggio da Giovanni64 »

Quanto sarebbe facile, ad esempio, smontare il "rito del caffè". Il fatto è che viviamo anche di riti, tradizioni, usanze. Sono necessarie? No, non sono necessarie.

In ambito più strettamente religioso i riti e le tradizioni sono, a mio avviso, una specie di lingua con la quale i fedeli comunicano fra loro e comunicano con "il divino". Ora la lingua, come una religione, ha sue regole, ha una sua grammatica. Entro certi limiti il violarle non compromette la comunicazione ma è anche normale che vi siano dei "grammatici" religiosi che richiamano al corretto uso della lingua stessa. La lingua, come la religione, si modifica nel tempo ma questa è poi un'altra storia.

La tradizione, magari favorita da pronunciamenti solenni di qualche autorità può, ad esempio, attribuire un certo valore sacro ad una particolare raccolta di libri o di riti.
Se però un singolo pensa di poter dialogare con Dio in maniera...singolare, al di là di influenze, di tradizioni e di riti lo può fare benissimo, ovviamente. Non vedo dove sta il problema.
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

salve
cerco di rispondere a tutti gli intervenuti.
Innanzi tutto grazie .
Preciso che non ho sollevato un problema ,ma semplicemente desidero capire .
Comprendo la mentalità idolatrica dei più .... sentivo di recente un commento per strada di due che discutevano sull'oroscopo e indicava un certo giornale poco attendibile perchè non aveva l'oroscopo ? .....?' giornale secondo me uno dei più autorevoli ! .
Secondo me... lo spirituale e Dio che è Spirito ,di certo non abbisogna di materiale riti o altro ... tutto qui .
Io vivo in comunione con Dio non mediante il rito,ma con il mio spirito il mio comportamento .
Considero le religioni e il loro cerimoniale,liturgia ecc,,, solo metodi di insegnamento .
questo mio pensiero e veduta. con tutto rispetto .
un saluto
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Messaggio da vitale »

LIALA ha scritto:una scrittura biblica dice che Dio preferisce ubbidienza a sacrifici
Il rito di lavorare è ubbidienza a un iter obbligatorio (anche il ladro ha il suo rito :ironico: ) come il sacrificio per lo stomaco che non è all'infinito :help:
Anche i pianeti per rito li vediamo con il resto dell'universo ancora da scoprire.
Il rito è un calderone e nulla più.
La famiglia, i figli, la religione, la politica, non hanno più spina dorsale
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Vittorino
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Messaggio da Vittorino »

Leo ha scritto:Ti rispondo con le parole di Padre Livio, che condivido: "La preghiera, la confessione, l' eucarestia, i digiuni e la lettura della bibbia non servono a nulla , si possono aiutare ma sono quasi inutili se il cuore non è predisposto ad amare e a perdonare e se non si è pentiti nel profondo dopo aver commesso un peccato."
Questo non significa che una cosa escluda l'altra. Sono ambedue necessarie.
Più volte è la Bibbia stessa che ce lo ricorda.
A questo proposito invito a leggere Isaia 1, 11-18, dove Dio dice chiaramente di non accettare liturgie da lui stesso ordinate, perchè inutili se non accompagnate dalla purezza del cuore. Ma non si dice però che esse non siano necessarie e gradite nel caso contrario.
La liturgia non è l'inizio, ma la conseguenza della fede, conseguenza che ci fa capire l'importanza della comunità e della preghiera comunitaria, in linea peraltro, con tutto l'insegnamento biblico.
:strettamano:
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

salve
a conclusione di questa breve discussione ,desidero esternare il mio pensiero di quello che penso io riguardo a Dio ,e sull'argomento in questione riguardo ai riti .
In Verità se Dio è Spirito ,di certo la materia non può aver a che fare con lo Spirito perchè Dio è soggetto e la materia è oggetto.
L'uomo ,vien detto che è fatto ad immagine di Dio ,ma questa immagine risiede nello Spirito o attributi del Divino come Amore,misericordia,giustizia,sapienza ecc....e non nel corpo fisico ,perciò deduco che solo vivendo nell'amore,giustizia,fratellanza ecc...in armonia con la Verità e sviluppando queste qualità spirituali ,credo sia questa la via per comprendere il Divino nel senso di avvicinarsi a Lui ,perchè l'uomo non potrà mai comprendere Dio che è Infinito .
Fare riti ,elaborare preghiere,cerimonie,sontuosi paramenti ,candele,battesimi ,ecc...sono cose esterne allo Spirito ,sono mezzi che evocano Certo !! l'uomo ha bisogno di immaginare per capire ,ma purtroppo spesso e volentieri si dà più importanza al dito che indica la Luna e non alla Luna Stessa . I Riti servono ad insegnare ,ma molti si sentono l'animo in pace solo per il semplice fatto che secondo loro hanno adempiuto a un dovere o comando,ma poi ,una volta finita la messa,l'adunanza, l'evento cerimoniale ecc.. sono dimentichi di quanto insegnato e non vivono nella verità dell'evento assistito o celebrato e cui dicono di credere . Questo comportamento io lo definisco idolatrico e superstizioso .Pretendere la Salvezza perchè si compie un rito .Mi hanno sempre insegnato che il giudizio finale non si basa sui riti,ma sulle opere compiute .Personalmente non sono credente,ma penso a Dio più dei credenti e se c'è .. penso a un Dio che si rivela nell'armonia dell’Essere, regolata da leggi , non a un Dio che si occupa di destini e delle azioni degli uomini .
Io credo come Spinoza come Einstein a una religione cosmica senza dei ,chiese , dogmi ,caste sacerdotali ,e riti e cerimonie.Comprendo che quanto scritto scandalizzerà diversi di questo forum ,ma questo è quello che penso io con tutto rispetto per il credo degli altri .
Buona giornata
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