2 cor 13:14

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

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Quixote ha scritto:
Viandante ha scritto:
non si è detto finora che un cambiamento in questo versetto non minerebbe affatto il concetto della trinità? Quindi il motivo della variazione esula dal preconcetto dottrinale

Poly sostiene che non vi è motivo di variare bruscamente.... ma il neutro già di per sè è un motivo!

Stando al ragionamento precedentemente fatto a me sembra alquanto corretto il modo di tradurre se non il più coerente visto che nel terzo rigo ci troviamo di fronte ad un neutro. Un altro esempio del genere lo troviamo in 1 corinti 10:16 dove ritroviamo esattamente la stessa situazione e in tale versetto molte altre bibbie (le stesse che poi cambiano criterio in 10:13) giustamente qui cambiano criterio e traducono in the (nel)

Prova a dimostrare che quanto ho detto non è corretto senza rimandi "ignoti"
Di cattivo gusto cotesti «rimandi “ignoti”». Spero non si ripetano perché non potrei “ignorarli”.
Ops già spiegato nel post di Mario che la frase è stata fraintes il soggetto non era POLY ma il rimando...
Quixote ha scritto: Non capisco di qual «cambiamento» vai parlando? Non mi risulta che il testo greco di 2 Cor. 13, 14 sia mai cambiato, accidenti paragrafematici a parte, dallo Stephanus del 1550 (η κοινωνια του αγιου πνευματος) a oggi.
Al cambiamento di tradurre "nello" (1 cor 10:16) in una identica situazione dove precedentemente si è tradotto con "dello" (1 cor 13:14)

Quixote ha scritto: – deve conservare la doppia possibilità,
come fai a conservare una doppia possibilità?
Quixote ha scritto: Le recenti traduzioni anglosassoni (in the) non fanno testo, come non lo fa l’Italia, ove si sta preferendo «con il». Tutta roba da gettare alle ortiche, chi sappia leggere κοινωνία […] τοῦ αἵματος τοῦ Χριστοῦ […] κοινωνία τοῦ σώματος τοῦ Χριστοῦ (communicatio sanguinis Christi […] participatio corporis Domini sec. la Vulgata), a prescindere anche dal diverso contesto, per il quale valgono le motivazioni addotte da Mario70.
ecco qui è un pò come quando si sosteneva che Galileo era un eretico o altro in quanto affermaa qualcosa di diverso.

Ho imparato che non sempre la maggioranza è indice di "correttezza". Ad esempio tutti in ambito medico hanno screditato il medoto Di Bella sottolineando i protocolli oramai consolidati !!! Pian pianino sta venendo fuori che il metodo Di Bella è una valida alternativa.
Saluti
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Viandante ha scritto:
Quixote ha scritto:
Viandante ha scritto:
non si è detto finora che un cambiamento in questo versetto non minerebbe affatto il concetto della trinità? Quindi il motivo della variazione esula dal preconcetto dottrinale

Poly sostiene che non vi è motivo di variare bruscamente.... ma il neutro già di per sè è un motivo!

Stando al ragionamento precedentemente fatto a me sembra alquanto corretto il modo di tradurre se non il più coerente visto che nel terzo rigo ci troviamo di fronte ad un neutro. Un altro esempio del genere lo troviamo in 1 corinti 10:16 dove ritroviamo esattamente la stessa situazione e in tale versetto molte altre bibbie (le stesse che poi cambiano criterio in 10:13) giustamente qui cambiano criterio e traducono in the (nel)

Prova a dimostrare che quanto ho detto non è corretto senza rimandi "ignoti"
Di cattivo gusto cotesti «rimandi “ignoti”». Spero non si ripetano perché non potrei “ignorarli”.
Ops già spiegato nel post di Mario che la frase è stata fraintes il soggetto non era POLY ma il rimando...
Tu non hai spiegato un bel niente: hai parlato di «rimandi “ignoti”», riferendoli a un noto forista, che aveva scritto solo pochi post prima. La cosa era di dubbio gusto, ma come mod ho preferito non approfondire; purtroppo per te accà nisciun’è ’ffesso, ed è inutile che ora cerchi di rimediare. Altri rimandi da parte di Mario non ce ne sono stati. Tant’è che si era limitato a scrivere – e altro non ha scritto – quanto segue:
Mario70 ha scritto:Ma ti ha già risposto polymetis sopra, lo vedi che non leggi i post? Il contesto è decisivo.
Quindi evita di prenderci per i fondelli; se ti riesce.
Viandante ha scritto:
Quixote ha scritto: Non capisco di qual «cambiamento» vai parlando? Non mi risulta che il testo greco di 2 Cor. 13, 14 sia mai cambiato, accidenti paragrafematici a parte, dallo Stephanus del 1550 (η κοινωνια του αγιου πνευματος) a oggi.
Al cambiamento di tradurre "nello" (1 cor 10:16) in una identica situazione dove precedentemente si è tradotto con "dello" (1 cor 13:14)
Ti risulta che ci sia un cambiamento nel testo greco? ἡ κοινωνία τοῦ Ἁγίου Πνεύματος traslitterato ē koinōnia tou agiou pneumatos in lat. communicatio Sancti Spiritus. Che tu la traduca ‘partecipazione dello, allo, nello, collo Spirito Santo’ ( o spirito santo, se preferisci) il greco non cambia. Lo stesso avviene in 1 Cor. 10, 16 come da mio post precedente, ad fin.: sempre genitivo è. Che mi frega della traduzione?
Viandante ha scritto:
Quixote ha scritto: – deve conservare la doppia possibilità,
come fai a conservare una doppia possibilità?
La doppia possibilità è data dal fatto che sia in greco (tou agiou pneumatos, per tua comodità) che in latino (communicatio Sancti Spiritus), che in italiano (comunione dello Spirito Santo) a rigore non sai se ti trovi davanti a un genitivo soggettivo o oggettivo. Quindi che tu scelga (ovvero interpreti) l’uno o l’altro, sei costretto a non escludere quello che a te pare meno probabile. Se invece traduci ‘nello spirito santo’ escludi il genitivo soggettivo, che il greco e il latino non escludono; in lat. avresti potuto tradurre, ed eliminare l’ambiguità, con ad, erga, in piú accusativo; similmente in greco, come già ricordato da Mario; fatto sta che sia latino che greco hanno scelto un genitivo, ambiguo quanto vuoi, ma ci devi fare i conti, e non puoi rtisolverlo come piú ti aggrada, solo perché, putacaso, fa comodo alla WTS.
Viandante ha scritto:
Quixote ha scritto: Le recenti traduzioni anglosassoni (in the) non fanno testo, come non lo fa l’Italia, ove si sta preferendo «con il». Tutta roba da gettare alle ortiche, chi sappia leggere κοινωνία […] τοῦ αἵματος τοῦ Χριστοῦ […] κοινωνία τοῦ σώματος τοῦ Χριστοῦ (communicatio sanguinis Christi […] participatio corporis Domini sec. la Vulgata), a prescindere anche dal diverso contesto, per il quale valgono le motivazioni addotte da Mario70.
ecco qui è un pò come quando si sosteneva che Galileo era un eretico o altro in quanto affermaa qualcosa di diverso.
Mi spiace, ma ti sfugge che Galileo era in netta minoranza, secondo i criteri del tempo. Che è buffo, perché Copernico, prima di lui prospettò il sistema eliocentrico, lo dedicò al papa, e non gli capitò nulla. Tu hai genericamente parlato di traduzioni anglosassoni, senza renderti conto di questa radice nazionale, che fa testo solo nella loro lingua e nella vostra anglofilia, che di per sé nega l’Assoluto. Quindi ti ho portato, a confronto, le traduzioni storiche piú autorevoli di lingua tedesca, francese, spagnola, italiana; e perfino inglese. Se non cogli la differenza, non so che farci, salvo costringermi a segnalare che la propaganda geovista si fa, si nutre e cerca proseliti, proprio per l’incompetenza l’ignoranza e il fanatismo di chi la fa, di chi se ne nutre e fa proselitismo, non conoscendo nemmeno per sentito dire la differenza abissale che passa fra una traduzione di una traduzione e un testo originale.
Viandante ha scritto:Ho imparato che non sempre la maggioranza è indice di "correttezza". Ad esempio tutti in ambito medico hanno screditato il medoto Di Bella sottolineando i protocolli oramai consolidati !!! Pian pianino sta venendo fuori che il metodo Di Bella è una valida alternativa.
L’esperienza è buona maestra, ma se sei costretto a rammentarci Di Bella, in un thread che parla, bene o male, di elementare esegesi biblica, che devo concluderne? Che alla prossima debbo aspettarmi alieni, complotti massonici, e scie chimiche? Per cortesia, riserva le tue ironie per cause piú degne, perché queste insultano la tua intelligenza, non la mia.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Messaggio da Viandante »

Ops già spiegato nel post di Mario che la frase è stata fraintes il soggetto non era POLY ma il rimando...
Tu non hai spiegato un bel niente: hai parlato di «rimandi “ignoti”», riferendoli a un noto forista, che aveva scritto solo pochi post prima. La cosa era di dubbio gusto, ma come mod ho preferito non approfondire; purtroppo per te accà nisciun’è ’ffesso, ed è inutile che ora cerchi di rimediare. Altri rimandi da parte di Mario non ce ne sono stati. Tant’è che si era limitato a scrivere – e altro non ha scritto – quanto segue:
Mario70 ha scritto:Ma ti ha già risposto polymetis sopra, lo vedi che non leggi i post? Il contesto è decisivo.
Quindi evita di prenderci per i fondelli; se ti riesce.

Tutto il post precedente nonostante la leggera ironia in riferimento alla mia intelligenza l'ho complreso e valuterò in seguito per trarne le conclusioni. Quello che non permetto che passi è il dubitare sul mio comportamento e su ciò che scrivo tanto più che resta scritto.

Inoltre non ho bisogno di rimediare a un bel nulla tanto più che anche nel post di risposta a Mario ho chiesto scusa (nonostante non abbia nulla di cui scusarmi se non che la frase sia stata male interpretrata)

Pertanto ci tengo a ricordare che io non PRENDO PER I FONDELLI tutto qui!

P,s, mi spiace solo che discussioni costruttive come poteva essere questa in questo forum vengano farcite spesso e volentieri da inutili battibecchi e ironiche affermazioni al momento in cui si tenta di dare un minimo di sostegno alle tesi della WT
Saluti
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:
Ops già spiegato nel post di Mario che la frase è stata fraintes il soggetto non era POLY ma il rimando...
Tu non hai spiegato un bel niente: hai parlato di «rimandi “ignoti”», riferendoli a un noto forista, che aveva scritto solo pochi post prima. La cosa era di dubbio gusto, ma come mod ho preferito non approfondire; purtroppo per te accà nisciun’è ’ffesso, ed è inutile che ora cerchi di rimediare. Altri rimandi da parte di Mario non ce ne sono stati. Tant’è che si era limitato a scrivere – e altro non ha scritto – quanto segue:
Mario70 ha scritto:Ma ti ha già risposto polymetis sopra, lo vedi che non leggi i post? Il contesto è decisivo.
Quindi evita di prenderci per i fondelli; se ti riesce.

Tutto il post precedente nonostante la leggera ironia in riferimento alla mia intelligenza l'ho complreso e valuterò in seguito per trarne le conclusioni. Quello che non permetto che passi è il dubitare sul mio comportamento e su ciò che scrivo tanto più che resta scritto.

Inoltre non ho bisogno di rimediare a un bel nulla tanto più che anche nel post di risposta a Mario ho chiesto scusa (nonostante non abbia nulla di cui scusarmi se non che la frase sia stata male interpretrata)

Pertanto ci tengo a ricordare che io non PRENDO PER I FONDELLI tutto qui!

P,s, mi spiace solo che discussioni costruttive come poteva essere questa in questo forum vengano farcite spesso e volentieri da inutili battibecchi e ironiche affermazioni al momento in cui si tenta di dare un minimo di sostegno alle tesi della WT
Vedi caro Viandante il problema non è il dare o meno il sostegno alla WT ma il sentirsi presi in giro.
E' evidentemente chiaro che molte risposte che hai dato non sono tue ma di qualche tdg internettiano, anzi credo anche di sapere chi è, ci ho discusso in passato, lo stile è riconoscibile.
Non ho certo paura di lui, anzi, il problema è che dovresti essere tu a fare le dovute ricerche e non appoggiarti alle idee di qualcun altro, o almeno per onestà intellettuale avverti il tuo interlocutore quando scrivi cose che non sono tue, altrimenti ci si sente presi in giro e i toni cambiano.
Io ero un tdg esattamente come il tuo amico e conosco benissimo le sue tesi (che poi non sono sue ma di mamma wt), il fatto che col tempo ho cambiato idea significa che le loro tesi non hanno retto alla prova della sana critica, perchè come dice bene quix, anche se all'apparenza possono sembrare acculturati e padroni della materia, basta studiare un minimo di grammatica greca (come ho fatto io da autodidatta ad esempio) per mettersi a ridere delle loro spiegazioni e per vedere le mostruosità che hanno combinato con il testo biblico.
Detto questo continuiamo tranquillamente con tutti i temi che vuoi, però mi aspetto almeno più onestà da parte tua.
Ti avevo chiesto di leggere il mio trattato sulla trinità, lo hai fatto?
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
(Torre di Guardia 1/9/2010 p 10)
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:
Vedi caro Viandante il problema non è il dare o meno il sostegno alla WT ma il sentirsi presi in giro.
E' evidentemente chiaro che molte risposte che hai dato non sono tue ma di qualche tdg internettiano, anzi credo anche di sapere chi è, ci ho discusso in passato, lo stile è riconoscibile.
Non ho certo paura di lui, anzi, il problema è che dovresti essere tu a fare le dovute ricerche e non appoggiarti alle idee di qualcun altro, o almeno per onestà intellettuale avverti il tuo interlocutore quando scrivi cose che non sono tue, altrimenti ci si sente presi in giro e i toni cambiano.
Io ero un tdg esattamente come il tuo amico e conosco benissimo le sue tesi (che poi non sono sue ma di mamma wt), il fatto che col tempo ho cambiato idea significa che le loro tesi non hanno retto alla prova della sana critica, perchè come dice bene quix, anche se all'apparenza possono sembrare acculturati e padroni della materia, basta studiare un minimo di grammatica greca (come ho fatto io da autodidatta ad esempio) per mettersi a ridere delle loro spiegazioni e per vedere le mostruosità che hanno combinato con il testo biblico.
Detto questo continuiamo tranquillamente con tutti i temi che vuoi, però mi aspetto almeno più onestà da parte tua.
Ti avevo chiesto di leggere il mio trattato sulla trinità, lo hai fatto?

E ovvio che non possone essere mie (lo davo per sottointeso) visto che non ho la benchè minima preparazione in tal senso! Come ben saprai sono fuori da un bel pò dai tdG come inattivo il punto è che al momento in cui trovo un amico disposto a discutere di tali argomenti di persona (nessun tdg internettiamo) essendo lui di mente più aperta è normale che la sua spiegazione "convincente" cerco di riportarla in questo forum per averne confutazione e/o approvazione o magari soltanto lasciare spazio a qualche alternativa.

Il lavoro che sto facendo proprio a mo di studio e confronto biblico con lui è proprio questo! Io pongo le tesi del perchè non è giusto che la tnm traduca così e lui deve darmi spiegazione che siano convincenti e se tali spiegazioni sono convincenti mi sembra ovvio che le condivida in questo forum per averne qualche riscontro. Infatti con lui sto esaminando tutti i versetti dello schema riportato sul sito ove si dice che tali versetti sono stati cambiati per. Il motivo di tale variazione è quello che a me interessa. Se mi cambi per evitare è un conto se cambi e dimostri la tua esegesi e il perchè allora è un'altra cosa. Nella prima c'è l'intenzione di ... nella seconda c'è la convinzione di...

Capisco benissimo che l'approccio non è quello corretto in quanto dovrei strudiarmi interi libri per capirne qualcosa di greco e grammatica ma avendo a disposizizone strumenti quali questo forum e un amico abbastanza preparato in merito cerco di sfruttarli per giungere solo ad una minima conclusione. Un povero "derelitto" come me in balia di diversi punti di vista che dovrebbe fare????

Il trattato sulla trinità l'ho letto fino ad un certo punto poi ho dovuto fermarmi semplicemente perchè richiede molto più tempo e preparazione ma sicuramente è uno dei prossimi argomenti che tratterò
Saluti
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X Mario

Messaggio da Viandante »

Dimenticavo di dire che l'ho dato per sottointeso semplicemente perchè lo avevo già detto "onestamente" nel primo post del 3d

"Salve, discutendo con un tdG a cui ho portato questo versetto"
Saluti
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Messaggio da Viandante »

Achille ha scritto:C'è un commento anche qui: http://www.infotdgeova.it/bibbia/tnm2.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Di Interessante ho trovato in questo commento la scrittura di Filippesi 2:1

Filippesi 2:1 dove troviamo nuovamente il termine koinonia seguito da pneumatos (sempre genitivo quindi), ma qui stranamente viene mantenuto il genitivo soggettivo anche nella TNM

Ma in questo caso non non sembra essere proprio la stessa situazione da portare a paragone in quanto manca innanzitutto il tou (art det al genitivo) ed inoltre qui si parla di spirito e non di Spirito Santo tanto è che anche la cei in questo caso usa spirito usando la lettera minuscola. O sbaglio?
Saluti
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:
Achille ha scritto:C'è un commento anche qui: http://www.infotdgeova.it/bibbia/tnm2.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Di Interessante ho trovato in questo commento la scrittura di Filippesi 2:1

Filippesi 2:1 dove troviamo nuovamente il termine koinonia seguito da pneumatos (sempre genitivo quindi), ma qui stranamente viene mantenuto il genitivo soggettivo anche nella TNM

Ma in questo caso non non sembra essere proprio la stessa situazione da portare a paragone in quanto manca innanzitutto il tou (art det al genitivo) ed inoltre qui si parla di spirito e non di Spirito Santo tanto è che anche la cei in questo caso usa spirito usando la lettera minuscola. O sbaglio?
ti sei risposto da solo, te ne sei accorto? :ironico:
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:
Viandante ha scritto:
Achille ha scritto:C'è un commento anche qui: http://www.infotdgeova.it/bibbia/tnm2.php" onclick="window.open(this.href);return false;
Di Interessante ho trovato in questo commento la scrittura di Filippesi 2:1

Filippesi 2:1 dove troviamo nuovamente il termine koinonia seguito da pneumatos (sempre genitivo quindi), ma qui stranamente viene mantenuto il genitivo soggettivo anche nella TNM

Ma in questo caso non non sembra essere proprio la stessa situazione da portare a paragone in quanto manca innanzitutto il tou (art det al genitivo) ed inoltre qui si parla di spirito e non di Spirito Santo tanto è che anche la cei in questo caso usa spirito usando la lettera minuscola. O sbaglio?
ti sei risposto da solo, te ne sei accorto? :ironico:
Mica tanto .... Il versetto veniva portato come prova di disonesta da parte della wt traducendo in maniera differente essendo molto simile a 2cor 13:14.
Saluti
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Messaggio da Quixote »

Viandante ha scritto: ....
Il versetto veniva portato come prova di disonesta da parte della wt traducendo in maniera differente essendo molto simile a 2cor 13:14.
Sulla disonestà della NWT/TNM mi sembra che Claudio Forte abbia ragione, perché i due passi sono abbastanza affini: per coerenza la TNM dovrebbe tradurre 2 Cor. 13, 14 partecipazione nello spirito (santo) e Phil. 2,1 partecipazione in spirito. Ma ciò è contraddittorio con quel che Claudio Forte segnala, cioè il significato basilare del testo, come proprio la WTS avverte. Quindi la TNM traduce correttamente Phil 2,1 partecipazione di spirito, ma incoerentemente 2, Cor. 13 14 partecipazione nello spirito. Si tratta comunque, in greco, di due genitivi, e tali andrebbero lasciati in traduzione, quantomeno secondo le dichiarazioni di metodo della WTS.

Quanto ai tuoi dubbi, però, non sono privi di fondamento: giusta è la tua osservazione che in Phil 2, 1 manchi l’articolo; interessante anche la rilevazione che la CEI, controcorrente, scriva «spirito» con minuscola. Dove forse sbagli (e sottolineerei forse) è nel prendere per scontato quello che Claudio Forte ritiene un «genitivo soggettivo». Da agnostico non ne sarei tanto certo, e mi parrebbe comunque normale che in chiave TdG, in Phil 2, 1 il genitivo si possa intendere come oggettivo. Per cui di nuovo, perché qui la TNM traduce con «di», e non con «in»? La contraddizione pare evidente.

In ogni caso parliamo di ipotesi, piú o meno probabili, piú o meno “economiche”. Quel che veramente urta, è che la WTS spacci come verità acquisite, come due e due fanno quattro, le sue tesi. Si noti, piú sopra, il diverso approccio di Polymetis, quando dice «preferirei». Ogni studioso serio, in questi casi, non parte dalla sua concezione trinitaria o antitrinitaria, ma analizza filologicamente il testo. E non se ne esce con giudizi sofistici, o peggio, argomenti inconsistenti quali alcuni che mi capita di dover leggere, a controbattere i quali basta un ginnasiale.
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Messaggio da polymetis »

Come qualcuno ha già detto, il fatto che pneuma sia neutro non ha nessunissima rilevanza, non c'entra proprio nulla il genere del sostantivo con questa costruzione, tanto varrebbe discutere di quante lettere ha la parola.
Per spiegare cosa intendo con ritmo interno al versetto ed irrilevanza del genere dei sostantivi ti faccio un esempio in italiano.

Premetto che dicendo una cosa come "il ricordo della madre" possiamo sia intendere un genitivo soggettivo "il ricordo della madre circa i propri figli", o un genitivi oggettivo, cioè il ricordo dei figli a proposito della madre (es. "il ricordo della madre morta li univa tutti). Idem: "l'amore della madre", può essere l'amore della madre per i figli, o l'amore dei figli per la madre.
Prendiamo adesso una frase esempio di tre membri:

"L'amore di mio padre, di mio figlio, di mia madre, mi hanno aiutato molto".

Ora, che cosa significano "di"? Sono genitivi soggettivi o oggettivi? Non lo sappiamo, ma quello che è certo è che o sono tutti e tre soggettivi, o sono tutti e tre oggettivi, non un misto. A nessuno sano di mente verrebbe in mente di leggere due genitivi oggettivi e al terzo un soggettivo, perché la ripetizione del "di" ci comunica che tutti quei "di" vogliono dire la stessa cosa in elenco. In greco funziona esattamente così, solo che al posto del "di" c'è la ripetizione del "tou". Nota pure come sia del tutto irrilevante che "di mio figlio" sia maschile, e con "di mia madre" di passi al femminile: l'osservazione che fai non ha nessun significato sintattico.

I versetti che citi sulla "comunione al sangue di Cristo" non c'entrano nulla con questa argomentazione da me condotta, infatti come ripeto è il ritmo ternario che rende implausibile spezzare la catena dei genitivi soggettivi: nei due versetti che hai citato invece entrambe le ricorrenze di "koinonia tou" possono essere sia genitivi soggettivi che oggettivi, quindi non c'è alcun criterio ritmico per stabilire quale sia la traduzione giusta, ma il criterio ritmico ti dice che anche qui essendo le due occorrenze in sequenza devi tradurle allo stesso modo. Infatti o traduci entrambe con genitivi soggettivi (la comunione del sangue - la comunione del corpo), o entrambi come oggettivi ("la comunione col sangue - la comunione col corpo"), proprio perché è l'architettura della ripetizione che lo impone. Il versetto che citi dunque non porta acqua alla tesi dei TdG, ma alla mia, perché mostra come Paolo ami le strutture perfettamente scandite e simmetriche, e dunque, esattamente come in 1Cor 10,16 i due genitivi che si susseguono debbono essere identici, così pure in 2Cor 13,13.

E' evidente che i TdG non abbiano tradotto "la comunione dello Spirito Santo" perché secondo loro lo Spirito Santo sarebbe una cosa, ed in questo modo permettono alla loro teologia di frapporsi alla perfetta sequenzialità del verso paolino. Non si può dire che i trinitari pecchino del pregiudizio inverso, cioè tradurre così come fanno perché credono che lo Spirito sia una persona, infatti essi traducono così per rispettare l'armonia del verso, e il fatto che questo si sposi con le loro tesi di pneumatologia è solo la conferma delle loro tesi. Inoltre non si può seriamente equiparare la tesi che lo Spirito Santo sia una persona e che non lo sia come se fossero equivalenti (la tesi che sia una persona ha una pesante evidenza testuale). Ho già spiegato perché le ridicole obiezioni dei TdG alla personalità dello Spirito Santo non reggano in questo post: https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.p ... 37#p332537" onclick="window.open(this.href);return false;
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Messaggio da Viandante »

polymetis ha scritto:Come qualcuno ha già detto, il fatto che pneuma sia neutro non ha nessunissima rilevanza, non c'entra proprio nulla il genere del sostantivo con questa costruzione, tanto varrebbe discutere di quante lettere ha la parola.
Per spiegare cosa intendo con ritmo interno al versetto ed irrilevanza del genere dei sostantivi ti faccio un esempio in italiano.
Domanda: quindi stai dicendo che il genere di sostantivo non ha nessuna rilevanza ai fini di una corretta traduzione?
polymetis ha scritto: E' evidente che i TdG non abbiano tradotto "la comunione dello Spirito Santo" perché secondo loro lo Spirito Santo sarebbe una cosa,
Bhè a questo punto credo che si siano basati sul fatto che il terzo sonstantivo sia neutro e pertanto ecco la variazione nel modo di tradurre. Affibbiare altre motivazione credo siano solo "speculazioni"
polymetis ha scritto: ... infatti essi traducono così per rispettare l'armonia del verso,
Mi chiedo fino a che punto l'armonia del versetto non deve tener conto della sintassi o della grammatica stessa?


Grazie per il tuo intervento
Saluti
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Messaggio da Viandante »

Quixote ha scritto:
Viandante ha scritto: ....
Il versetto veniva portato come prova di disonesta da parte della wt traducendo in maniera differente essendo molto simile a 2cor 13:14.
Sulla disonestà della NWT/TNM mi sembra che Claudio Forte abbia ragione, perché i due passi sono abbastanza affini: per coerenza la TNM dovrebbe tradurre 2 Cor. 13, 14 partecipazione nello spirito (santo) e Phil. 2,1 partecipazione in spirito. Ma ciò è contraddittorio con quel che Claudio Forte segnala, cioè il significato basilare del testo, come proprio la WTS avverte. Quindi la TNM traduce correttamente Phil 2,1 partecipazione di spirito, ma incoerentemente 2, Cor. 13 14 partecipazione nello spirito. Si tratta comunque, in greco, di due genitivi, e tali andrebbero lasciati in traduzione, quantomeno secondo le dichiarazioni di metodo della WTS.
Sull'affinità dei due passi ho qualche dubbio! Cerco di analizzare il versetto

Abbiamo sempre koinōnia che è il solito Sostantivo al Nominativo Femminile Singolare (S-NFS), NON abbiamo l'articolo (tou), NON abbiamo “Santo” (hagiou), abbiamo Pneumatos, Nuovamente un Sostantivo al Genitivo Neutro Singolare (S-GNS).

Di che tipo di spirito si parla quindi?

Innanzitutto, mancando l'articolo determinativo e l'aggettivo “Santo” è pretestuoso aggiungere il [the], come fanno molte traduzioni. Allo stesso modo è pretestuoso determinare che si parli per forza di Spirito Santo e quindi mettere la parola in maiuscolo, come uovamente fanno diverse traduzioni.

I concetti espressi da Paolo però sono molto vari, e la diversa composizione della frase (ed il contesto) ci permettono di capire che qui il significato deve essere differente. Pneumatos può indicare anche l'attitudine mentale, così come la spiritualità in generale. Per cui, considerato tutto (assenza di articoli, di preposizioni e di aggettivi) è più fedele una traduzione che renda il senso di convisione spirituale o di uno spirito di condivisione/fratellanza.

Ecco spiegato l'apparente contraddizione portata a testimonianza di una incoerenza da parte della WT
Saluti
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polymetis ha scritto:Come qualcuno ha già detto, il fatto che pneuma sia neutro non ha nessunissima rilevanza, non c'entra proprio nulla il genere del sostantivo con questa costruzione, tanto varrebbe discutere di quante lettere ha la parola.
Per spiegare cosa intendo con ritmo interno al versetto ed irrilevanza del genere dei sostantivi ti faccio un esempio in italiano.
Domanda: quindi stai dicendo che il genere di sostantivo non ha nessuna rilevanza ai fini di una corretta traduzione?
Ove ti fosse sfuggito Polymetis alludeva a me. Che ho sostenuto, suffragandolo con esemplificazione grecizzata e non impropria, che la natura del neutro non implica le tue titubanze. A risolvere le quali ti cito un titolo di Plutarco: De sera numinis vindicta, cioè la tarda punizione di dio. Ove ti sfuggisse, numinis (= cenno del dio) è di genere grammaticalmente neutro. Ed è genitivo soggettivo. Fuor di dubbio.
Viandante ha scritto:
polymetis ha scritto: E' evidente che i TdG non abbiano tradotto "la comunione dello Spirito Santo" perché secondo loro lo Spirito Santo sarebbe una cosa,
Bhè a questo punto credo che si siano basati sul fatto che il terzo sonstantivo sia neutro e pertanto ecco la variazione nel modo di tradurre. Affibbiare altre motivazione credo siano solo "speculazioni"
Dimostrato che il neutro ha valore zero, ne viene in automatico dimostrato il valore zero della tua “speculazione".
Viandante ha scritto:
polymetis ha scritto: ... infatti essi traducono così per rispettare l'armonia del verso,
Mi chiedo fino a che punto l'armonia del versetto non deve tener conto della sintassi o della grammatica stessa?
Mi perdonerai, ma da musicista qual sono, a prescindere dai miei trascorsi universitari, ho troppo rispetto per l’armonia, per sentirla infangare dai Tdg, o dagli sgrammaticati pari tuoi, senza necessità alcuna di dimostrare le mie competenze sintattiche, morfologiche, o elementarmente “grammatiche”.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
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Messaggio da Viandante »

Quixote ha scritto:
Viandante ha scritto: Mi chiedo fino a che punto l'armonia del versetto non deve tener conto della sintassi o della grammatica stessa?
Mi perdonerai, ma da musicista qual sono, a prescindere dai miei trascorsi universitari, ho troppo rispetto per l’armonia, per sentirla infangare dai Tdg, o dai pari tuoi, senza necessità alcuna di dimostrarlo.
Da povero non addetto ai lavori senza ombra di dubbio non era mia intenzione infangare chicchessia tanto più dal sottoscritto che non può fregiarsi di 'sì tanta istruzone. Quindi la necessità di non dare una risposta alla mia domanda la reputo attinente alla situazione!

P.s da ciò che ho letto mi confermi che il neutro ha valore zero in fase di traduzione
Saluti
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Viandante ha scritto:
Quixote ha scritto:
Viandante ha scritto: Mi chiedo fino a che punto l'armonia del versetto non deve tener conto della sintassi o della grammatica stessa?
Mi perdonerai, ma da musicista qual sono, a prescindere dai miei trascorsi universitari, ho troppo rispetto per l’armonia, per sentirla infangare dai Tdg, o dai pari tuoi, senza necessità alcuna di dimostrarlo.
Da povero non addetto ai lavori senza ombra di dubbio non era mia intenzione infangare chicchessia tanto più dal sottoscritto che non può fregiarsi di 'sì tanta istruzone. Quindi la necessità di non dare una risposta alla mia domanda la reputo attinente alla situazione!

P.s da ciò che ho letto mi confermi che il neutro ha valore zero in fase di traduzione
Sta a vedere che avevi bisogno di me… Oh bella, o Di Bella, come preferiscono le tue elucubrazioni. Non mi interesso della tua istruzione, come tu non devi interessarti della mia. Riguardo la quale, ove te ne sorgesse insano desiderio, non hai che da consultare il sito bibliotecario nazionale.

Il neutro ha valore zero, in questa fattispecie. Se la pensi diversamente non hai che da dimenticare che non hai uno straccio di prova per sostenerlo, quando te ne sono state presentate diverse e ripetute, all’incontrario.
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Messaggio da Viandante »

Quixote ha scritto:
Viandante ha scritto: P.s da ciò che ho letto mi confermi che il neutro ha valore zero in fase di traduzione

Il neutro ha valore zero, in questa fattispecie.
Ecco almeno ad una conclusione siamo arrivati !!!!

Grazie
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Domanda: quindi stai dicendo che il genere di sostantivo non ha nessuna rilevanza ai fini di una corretta traduzione?
In questo versetto che pneuma sia neutro è del tutto irrilevante, e non dipende dalla costruzione, ma dal genere della parola. Il genere in greco è utile da tenere d'occhio se devi vedere con cosa siano concordati pronomi, aggettivi, come in italiano del resto.
In questo versetto non c'è nulla del genere.
Mi chiedo fino a che punto l'armonia del versetto non deve tener conto della sintassi o della grammatica stessa?
Ma qui non c'è nessun impedimento grammaticale.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Viandante ha scritto:
Quixote ha scritto: Il neutro ha valore zero, in questa fattispecie.
Ecco almeno ad una conclusione siamo arrivati !!!!
Questo non implica che sia coincidente, perché il mio idioletto potrebbe essere agli antipodi del tuo. Di fatto questa nemmeno è una conclusione, ma una partenza: ha valenza zero il neutro, come hanno valenza zero i due maschili che precedono: o ti risulta che Dio sia blasfemamente “maschio”? (a diversa conclusione portano Gen 1, 26 e 5, 2). Il genitivo pneumatos è neutro, la trad. di Girolamo Spiritus è maschile, e se noi possedessimo un termine femminile per tradurlo, nulla cambierebbe, come il mare rimane lo stesso sia che tale lo si chiami in latino (neutro) in italiano (maschile) o in francese (femminile). La cosa è talmente ovvia che davvero rimango sbalordito che qualcuno possa cadere in cosí puerili trannelli logici.
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Messaggio da Viandante »

Ad una conclusione sono giunto grazie al contributo di tutti ovvero che la TNM nel tradurre tale versetto non lo fa minimamente per chissa quale arcano motivo ma è spinta semplicemente da una esegesi che può essere o non può essere condivisa ma sicuramente non varia il versetto con l'intento di smontare "la trinità" nonostanche che come detto da alcuni di voi una variazione in tal senso non minerebbe per nulla tale dottrina.

La presunta incoerenza nel tradurre filippesi 2:1 viene a mancare al momento in cui, come detto nel precedente post, i motvi sono altri e più che "leggittimi".

Tutto ciò considerato ritengo che non vi è malafede nel variare tale versetto ma semplicemente un modo di tradurre diverso!
Saluti
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Messaggio da polymetis »

E' evidente che prima c'è un pregiudizio dottrinale, e poi la ricerca di appigli grammaticali, visto che il versetto non consente ad una lettura di pensare che San Paolo applichi una tanto improbabile variatio dell'ultimo membro.
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:Ad una conclusione sono giunto grazie al contributo di tutti ovvero che la TNM nel tradurre tale versetto non lo fa minimamente per chissa quale arcano motivo ma è spinta semplicemente da una esegesi che può essere o non può essere condivisa ma sicuramente non varia il versetto con l'intento di smontare "la trinità" nonostanche che come detto da alcuni di voi una variazione in tal senso non minerebbe per nulla tale dottrina.

La presunta incoerenza nel tradurre filippesi 2:1 viene a mancare al momento in cui, come detto nel precedente post, i motvi sono altri e più che "leggittimi".

Tutto ciò considerato ritengo che non vi è malafede nel variare tale versetto ma semplicemente un modo di tradurre diverso!
Solo tu non vedi il pregiudizio in questo versetto, per i testimoni l'unica cosa che conta è che sia possibile un tipo di traduzione che va a loro favore, che poi non sia la più scientificamente accurata non gliene frega una emerita cippa
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Viandante ha scritto: Tutto ciò considerato ritengo che non vi è malafede nel variare tale versetto ma semplicemente un modo di tradurre diverso!
Ho alta considerazione della malafede, perchè è manifestazione di intelligenza. Tant’è che riesce a incantare gli sprovveduti, per i quali sembra scritto il verso di Leopardi: «non so se il riso o la pietà prevale».
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Messaggio da Viandante »

E' curioso notare come per forza di cosa si vuol vedere negativo solo nel caso della tnm (in rif. ai versetti esaminati) quando poi il pregiudizio dottrinale è comune in tutte le traduzioni. Reputo inoltre privo di fondamento l'affermazione secondo cui prima si traduce il versetto e poi lo si "sposa" con la propria teologia quale conseguenza.

Nel tradurre i libri sacri il pegiudizio teologico è sempre presente questo è qualcosa da cui second me non si può sfuggire.

Ora mi chiedo nel caso della tnm la malafede è il motivo dominante nel caso di altre traduzioni il motivo e la propria teologia che influenza!
Saluti
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Viandante ha scritto:E' curioso notare come per forza di cosa si vuol vedere negativo solo nel caso della tnm (in rif. ai versetti esaminati) quando poi il pregiudizio dottrinale è comune in tutte le traduzioni. Reputo inoltre privo di fondamento l'affermazione secondo cui prima si traduce il versetto e poi lo si "sposa" con la propria teologia quale conseguenza.

Nel tradurre i libri sacri il pegiudizio teologico è sempre presente questo è qualcosa da cui second me non si può sfuggire.

Ora mi chiedo nel caso della tnm la malafede è il motivo dominante nel caso di altre traduzioni il motivo e la propria teologia che influenza!
Ma perchè mi tenti, e pensando a romagnoli o affini, come Vincenzo Monti o Giulio Perticari, che di lingua italiana ne sapevano mille volte quel che noi sappiamo, mi inviti a scrivere, come loro avrebbero scritto, testualmente e in chiaro, che ’azzo stai a scrivere?

È ovvio che il pregiudizio dottrinale sia presente in tutte le traduzioni mirate a una religione di base, e ciò varrebbe, in teoria, anche se in pratica non lo riconosco, anche per Polymetis e Trianello. Ma non vale per me, che non ho religione. Quindi posso ben dire che tu, TdG, prima interpreti, e poi traduci, fino a prova contraria, contro ogni regola metodologica e filologica.

Ove ti sia sfuggito, per quanto mi riguarda, Trinità o negazione di Trinità sono la stessa cosa. Resta che mi dovresti spiegare perché Giovanni, 1, 1 esordisca en arche, e quindi qual limitazione il Verbo/Cristo dovrebbe avere nei confronti dello Yahweh di Genesi 1, 1.

I pregiudizi teologici di cui parli valgono con i credenti, ma poichè io credente non sono, non valgono con me, ergo poiché i credenti non sono che una variazione sul tema, allargando il tema (che, ove non lo sapessi misura solo un cristiano su sette al mondo) le tue rimangono conclusioni ingenue e minoritarie.

Che poi altre traduzioni, cattoliche ortodosse protestanti siano in malafede, a me, davvero, non importa nulla, salvo non mi si richieda la stupidaggine di certe presunte “traduzioni”, non insolite nella TNM, meno frequenti in altre versioni. Si dà il caso che il Nuovo Patto, almeno, riesca a leggerlo anche in lingua originale.
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Messaggio da Mario70 »

Viandante ha scritto:E' curioso notare come per forza di cosa si vuol vedere negativo solo nel caso della tnm (in rif. ai versetti esaminati) quando poi il pregiudizio dottrinale è comune in tutte le traduzioni. Reputo inoltre privo di fondamento l'affermazione secondo cui prima si traduce il versetto e poi lo si "sposa" con la propria teologia quale conseguenza.

Nel tradurre i libri sacri il pegiudizio teologico è sempre presente questo è qualcosa da cui second me non si può sfuggire.

Ora mi chiedo nel caso della tnm la malafede è il motivo dominante nel caso di altre traduzioni il motivo e la propria teologia che influenza!
Qualche post sopra ti ho elencato alcune scritture filo trinitarie stravolte dai traduttori ignoranti della wt, vedi, se fosse solo questo passo diverso o un paio potrei anche darti ragione, ma vederli tutti stravolti NO, cazzarola se sono in malafede e solo un cieco non se ne renderebbe conto ed il fatto che tu lo stia facendo mi fa sentire essere preso per il cxxo.
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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Messaggio da Viandante »

Mario70 ha scritto:
Viandante ha scritto:E' curioso notare come per forza di cosa si vuol vedere negativo solo nel caso della tnm (in rif. ai versetti esaminati) quando poi il pregiudizio dottrinale è comune in tutte le traduzioni. Reputo inoltre privo di fondamento l'affermazione secondo cui prima si traduce il versetto e poi lo si "sposa" con la propria teologia quale conseguenza.

Nel tradurre i libri sacri il pegiudizio teologico è sempre presente questo è qualcosa da cui second me non si può sfuggire.

Ora mi chiedo nel caso della tnm la malafede è il motivo dominante nel caso di altre traduzioni il motivo e la propria teologia che influenza!
Qualche post sopra ti ho elencato alcune scritture filo trinitarie stravolte dai traduttori ignoranti della wt, vedi, se fosse solo questo passo diverso o un paio potrei anche darti ragione, ma vederli tutti stravolti NO, cazzarola se sono in malafede e solo un cieco non se ne renderebbe conto ed il fatto che tu lo stia facendo mi fa sentire essere preso per il cxxo.
Ma vedi Mario anzicchè credere che ti stia prendendo per i fondelli non pensi minimamente che una teologia diversa porta a conclusioni diverse? Pertanto mi sembra al quanto ovvio che laddove trovo ad esempio Spirito Santo con riferimento a una "persona" e avendo la mia teologia compreso che lo Spirito Santo non è una persona lo traduco in maniera diversa; tutto ciò non è malafede. Si parte da una teologia diversa per giungere a conclusioni diverse.

Quello che a me non và non è tanto la diversa conclusione a cui si giunge (a torto o a ragione) ma voler far passare per "osccure" macchinazioni e disonestà verso i suoi adepti qualcosa che sembra essere normale. Ovvero tradurre in maniera diversa partendo da una teologia diversa tutto qui!

Forse credo che in fin dei conti si è abituati a gridare allo scandalo nei confronti della wt a prescindere dai reali motivi.
Saluti
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Viandante ha scritto: Ma vedi Mario anzicchè credere che ti stia prendendo per i fondelli non pensi minimamente che una teologia diversa porta a conclusioni diverse? Pertanto mi sembra al quanto ovvio che laddove trovo ad esempio Spirito Santo con riferimento a una "persona" e avendo la mia teologia compreso che lo Spirito Santo non è una persona lo traduco in maniera diversa; tutto ciò non è malafede. Si parte da una teologia diversa per giungere a conclusioni diverse.

Quello che a me non và non è tanto la diversa conclusione a cui si giunge (a torto o a ragione) ma voler far passare per "osccure" macchinazioni e disonestà verso i suoi adepti qualcosa che sembra essere normale. Ovvero tradurre in maniera diversa partendo da una teologia diversa tutto qui!

Forse credo che in fin dei conti si è abituati a gridare allo scandalo nei confronti della wt a prescindere dai reali motivi.
Come te lo dobbiamo dire che non è la teologia che fa l’interpretazione (come è regola nella WTS), ma è l’interpretazione che fa la teologia? Che non è affatto «normale», per adoperare una tua parola, prima interpretare e poi tradurre, ma è filologicamente corretto l’esatto contrario? Francamente ci rinuncio, perché a questo punto o sei in malafede, o proprio non ci arrivi, e delle due ti auguro la prima, ovvero come detto da Mario, che tu ci prenda per il cxxo.

Tu hai chiesto un parere ai foristi, la mia risposta rimane, e non necessita altro, quella del mio primo post, salva la lunga e inutile diversione sul neutro cui mi hai e ci hai costretti. Io, agnostico, ti ho risposto in senso stilistico morfologico sintattico. Poly, presumibilmente trinitario, ha fatto grossomodo lo stesso, senza tirare in ballo la Trinità. Quindi le tue conclusioni sono prive di senso, a meno che tu non pretenda che un forum di analisi critica dei TdG, non si trasformi, come per incanto, in un forum di apologia degli stessi.

Rispondi sui dati e sui fatti, che ti sono stati forniti a iosa, e non sulle motivazioni degli stessi, del tutto pretestuose.
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Viandante ha scritto:
Mario70 ha scritto:
Viandante ha scritto:E' curioso notare come per forza di cosa si vuol vedere negativo solo nel caso della tnm (in rif. ai versetti esaminati) quando poi il pregiudizio dottrinale è comune in tutte le traduzioni. Reputo inoltre privo di fondamento l'affermazione secondo cui prima si traduce il versetto e poi lo si "sposa" con la propria teologia quale conseguenza.

Nel tradurre i libri sacri il pegiudizio teologico è sempre presente questo è qualcosa da cui second me non si può sfuggire.

Ora mi chiedo nel caso della tnm la malafede è il motivo dominante nel caso di altre traduzioni il motivo e la propria teologia che influenza!
Qualche post sopra ti ho elencato alcune scritture filo trinitarie stravolte dai traduttori ignoranti della wt, vedi, se fosse solo questo passo diverso o un paio potrei anche darti ragione, ma vederli tutti stravolti NO, cazzarola se sono in malafede e solo un cieco non se ne renderebbe conto ed il fatto che tu lo stia facendo mi fa sentire essere preso per il cxxo.
Ma vedi Mario anzicchè credere che ti stia prendendo per i fondelli non pensi minimamente che una teologia diversa porta a conclusioni diverse? Pertanto mi sembra al quanto ovvio che laddove trovo ad esempio Spirito Santo con riferimento a una "persona" e avendo la mia teologia compreso che lo Spirito Santo non è una persona lo traduco in maniera diversa; tutto ciò non è malafede. Si parte da una teologia diversa per giungere a conclusioni diverse.

Quello che a me non và non è tanto la diversa conclusione a cui si giunge (a torto o a ragione) ma voler far passare per "osccure" macchinazioni e disonestà verso i suoi adepti qualcosa che sembra essere normale. Ovvero tradurre in maniera diversa partendo da una teologia diversa tutto qui!

Forse credo che in fin dei conti si è abituati a gridare allo scandalo nei confronti della wt a prescindere dai reali motivi.
Ma i reali motivi sono esattamente questi, negli anni '50 del secolo scorso quando gli ignoranti (nel senso etimologico del termine) improvvisati traduttori del corpo direttivo dei tdg si sono messi a creare la tnm, la loro teologia era già formata, essi conoscevano molto bene i passi che i loro avversari gli riportavano quotidianamente contro la loro teologia e si sono messi a tavolino per vedere come si potevano stravolgere quei passi per ammorbidire o stravolgere il significato principale e lo hanno fatto!
Se a te sta bene che dei traduttori partendo dalla propria teologia si mettono a creare una traduzione personalizzata ad hoc analizzando i passi a loro scomodi cercando il sostegno di una traduzione su migliaia che possa aver tradotto in maniera differente dalla quasi unanimità delle traduzioni a loro contemporanee, per poi far credere ai loro adepti che quella traduzione sia stata fatta da persone competenti (!) facendola passare come una delle migliori in circolazione, facendogli usare praticamente solo quella sia in sala che per lo studio, evitandogli così di farsi domande scomode inevitabili se avessero usato una qualsiasi altra traduzione, allora battezzati da tdg perché sei veramente degno di loro, sei il testimone perfetto!
"La cosa più triste è che molto spesso chi viene ingannato, o illuso, tende a rimanere strettamente ancorato a quello in cui crede nonostante le evidenze indichino chiaramente che la realtà è diversa. Forse è talmente affezionato alle sue credenze che preferisce chiudersi gli occhi e tapparsi le orecchie di fronte a qualunque cosa possa farle vacillare."
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[quote="Quixote"

Come te lo dobbiamo dire che non è la teologia che fa l’interpretazione (come è regola nella WTS), ma è l’interpretazione che fa la teologia? Che non è affatto «normale», per adoperare una tua parola, prima interpretare e poi tradurre, ma è filologicamente corretto l’esatto contrario? Francamente ci rinuncio, perché a questo punto o sei in malafede, o proprio non ci arrivi, e delle due ti auguro la prima, ovvero come detto da Mario, che tu ci prenda per il cxxo.

Tu hai chiesto un parere ai foristi, la mia risposta rimane, e non necessita altro, quella del mio primo post, salva la lunga e inutile diversione sul neutro cui mi hai e ci hai costretti. Io, agnostico, ti ho risposto in senso stilistico morfologico sintattico. Poly, presumibilmente trinitario, ha fatto grossomodo lo stesso, senza tirare in ballo la Trinità. Quindi le tue conclusioni sono prive di senso, a meno che tu non pretenda che un forum di analisi critica dei TdG, non si trasformi, come per incanto, in un forum di apologia degli stessi.

Rispondi sui dati e sui fatti, che ti sono stati forniti a iosa, e non sulle motivazioni degli stessi, del tutto pretestuose.[/quote]



:quoto100:




Mario70 ha scritto:


Ma i reali motivi sono esattamente questi, negli anni '50 del secolo scorso quando gli ignoranti (nel senso etimologico del termine) improvvisati traduttori del corpo direttivo dei tdg si sono messi a creare la tnm, la loro teologia era già formata, essi conoscevano molto bene i passi che i loro avversari gli riportavano quotidianamente contro la loro teologia e si sono messi a tavolino per vedere come si potevano stravolgere quei passi per ammorbidire o stravolgere il significato principale e lo hanno fatto!
Se a te sta bene che dei traduttori partendo dalla propria teologia si mettono a creare una traduzione personalizzata ad hoc analizzando i passi a loro scomodi cercando il sostegno di una traduzione su migliaia che possa aver tradotto in maniera differente dalla quasi unanimità delle traduzioni a loro contemporanee, per poi far credere ai loro adepti che quella traduzione sia stata fatta da persone competenti (!) facendola passare come una delle migliori in circolazione, facendogli usare praticamente solo quella sia in sala che per lo studio, evitandogli così di farsi domande scomode inevitabili se avessero usato una qualsiasi altra traduzione, allora battezzati da tdg perché sei veramente degno di loro, sei il testimone perfetto

:quoto100:

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