di polymetis » 22/10/2016, 7:30
Lo scopo di questa discussione non è tanto il biasimare Russell per le sue idee razziste, sebbene all'epoca ci fosse gente che non si credeva illuminata da Dio e tuttavia era, da un punto di vista morale, immensamente più evoluta di lui su questi temi. Lo scopo è mostrare che se una rivista dei TdG conteneva boaiate nel 1916, che cosa garantisce che la medesima rivista, nel numero di 100 anni dopo, non contenga boiate di parigrado nel 2016?
Il cattolicesimo, che mai in documenti magisteriali ha dato il suo appoggio a teorie razziste, ha un sistema molto semplice: sin dalla pubblicazione di un documento si sa già a che livello di magistero appartiene, e se è un documento dove si definisce un dogma, non potrà più essere ritrattato, dunque i fedeli vi debbono credere per potersi definire cattolici. Ma poi c'è un magistero che non contiene proposizioni infallibili, e, di conseguenza, proprio perché è ritrattabile, non si viene scomunicati se non vi si crede. Tra i TdG invece nulla è chiamato dogma, ma tutto viene trattato come tale. Il TdG non può discutere e dissentire pubblicamente da nessuna boiata dottrinale pubblicata sulle loro riviste, boiate che, come nel caso della pelle degli etiopi, potrebbero essere riviste poco dopo. Esemplare il caso riportato sul sito di Achille dove un TdG fece un trapianto di cornea, allora vietato in quanto considerato "cannibalismo" e qualcosa per cui "Geova Dio non diede il permesso", e fu disassociato per un intendimento che poi è cambiato. E così se avesse ascoltato questo profeti avrebbe perso la vista.
Ecco il delirio: mentre il cattolicesimo può emanare documenti non infallibili, e che infatti possono venire pubblicamente discussi e disapprovati da vescovi e teologi, nei TdG nulla è chiamato dogma, ma da tutto si esige, se non espressamente dichiarato, l'obbedienza che si richiederebbe ad un dogma, e ciononostante questi dogmi non dichiarati sono riformabili. Poter essere scomunicati per dissenso palesato verso un intendimento che può venire ritrattato è qualcosa che caratterizza il geovismo come un sistema settario impregnato di falsa profezia.
Ad maiora
PresentazioneAlla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)