Dopo la visione,al ritorno in classe,ci fu detto di disegnare ciò che ci aveva più colpito.
Io disegnai la gigantesca figura del diavolo con le ali da pipistrello che gettava le anime nel fuoco.
Seminai sgomento tra gli insegnanti e venni trattato come un caso clinico.
È molto probabile che io lo fossi, però mi viene da dire:" O stronzi...ma che,l'ho girato io il film? Mi avete chiesto cosa mi ha colpito? E io ve lo disegno!mica è obbligatorio sbavare per la danza delle ore con gli ippopotami o l'apprendista stregone con Topolino."
Oggi a scuola si patologizza tutto.
Dislessico...disortografico..iperattivo ipermercato...Allora se avevi difficoltà di apprendimento,ti mettevano in cosiddette classi speciali dove non si faceva un cazzo tranne giocare urlare,leggere fumetti e dar retta ogni tanto ad un pirla di adulto che tentava di istruiti almeno un poco.
Io andavo troppo bene nello studio,non ci finii mai.
Ma quel giorno diedi evidentemente il primo segno di una mente perversa.
Eppure oggi..che sono molto più vecchio delle mie maestre di allora (cit.dal finale di : In nome della rosa),la scena che ricordo più suggestiva è ancora LA NOTTE SU MONTECALVO, e la disegnerei di nuovo.
