Moderatore: Achille
AntonioP ha scritto:Buongiorno amici, come riportato nella traduzione italiana della Bibbia di Gerusalemme, questo versetto della Scrittura viene così tradotto:
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
L'ho confrontato per puro caso con la Traduzione del Nuovo Mondo dei TdG e loro traducono "Il Verbo era UN Dio". Potreste spiegarmi se la loro è un'aggiunta rispetto al testo originale oppure l'articolo è presente nel testo antico? Grazie
play ha scritto:Nel quattordicesimo verso del primo capitolo l’evangelista Giovanni, con la parola “incarnazione”, intende dire che il Verbo si è incarnato nel seno della vergine Maria, ha un vero corpo umano ed è vero uomo, quindi non vedo a chi altri possa essere riferito il primo verso dello stesso capitolo se non a Gesù Cristo.
play ha scritto:Vorrei infine puntualizzare un’ultima cosa. La TNM non è fatta su obiettive basi grammaticali, ma su presupposti dottrinali che vanno d’accordo con la dottrina geovista come è stato più volte spiegato su questo forum. I traduttori geovisti rispettano la grammatica solo se si concilia con la loro dottrina; in caso contrario viene del tutto ignorata. Gli stessi per giustificare tali scorrettezze, come nel caso dei versi tratti da Colossesi, fanno dei paralleli con questo passo di Luca:" E rispondendo egli disse loro: “Immaginate voi che questi galilei fossero peccatori+ peggiori di tutti gli altri galilei perché hanno sofferto queste cose?”(Luca!3:2-4TNM). Anche in questo verso la parola altri non c’è nel testo greco, ma i traduttori l’hanno aggiunta perché è implicita nel testo. I TdG dicono che anche altre bibbie aggiungono in questo versetto la parola altri per rendere più chiaro il testo. Nella stessa maniera, dicono i TdG, aggiungendo la parola altre in Colossesi avrebbero reso pù chiaro il verso. E’ pur vero che nel testo di Luca la parola altri è implicita, ma con o senza altri la frase ha sempre lo stesso significato. In pratica vengono contrapposti due gruppi omogenei, ossia “questi Galilei” massacrati da Pilato e “tutti i Galilei” che poi sarebbero della stessa specie. Ma in Colossesi la parola altre non è implicita nel testo, ma da al verso un senso del tutto diverso. Infatti qui la contrapposizione non è tra due gruppi omogenei, ma tra due realtà di diversa specie. Da una parte c’è Cristo, e tutte le cose dall’altra.
il verso si deve spiegare e capire da quello che dice in se stesso e non prendere altri passi per spiegare o applicarne il significato,
questo è ciò che fanno i bravi teologi.
AntonioP ha scritto:Buongiorno amici, come riportato nella traduzione italiana della Bibbia di Gerusalemme, questo versetto della Scrittura viene così tradotto:
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
L'ho confrontato per puro caso con la Traduzione del Nuovo Mondo dei TdG e loro traducono "Il Verbo era UN Dio". Potreste spiegarmi se la loro è un'aggiunta rispetto al testo originale oppure l'articolo è presente nel testo antico? Grazie
Predestinato74 ha scritto:AntonioP ha scritto:Buongiorno amici, come riportato nella traduzione italiana della Bibbia di Gerusalemme, questo versetto della Scrittura viene così tradotto:
In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
L'ho confrontato per puro caso con la Traduzione del Nuovo Mondo dei TdG e loro traducono "Il Verbo era UN Dio". Potreste spiegarmi se la loro è un'aggiunta rispetto al testo originale oppure l'articolo è presente nel testo antico? Grazie
Ti sorprenderà sapere allora, che tutti i passi del Nuovo Testamento, che si riferiscono alla natura divina del Cristo, sono stati ....tradotti in modo fantasioso da Brooklyn?
Essi negano la natura divina e sono costretti a manipolare quei molti passi che ne parlano ritenendo solo quelli che si riferiscono alla natura umana di Gesù. Presso i tdg, prima viene la tradizione (quella geovista ovviamente) e poi viene la scrittura, tradotta e compresa partendo dalla loro dottrina.
play ha scritto:Vorrei infine puntualizzare un’ultima cosa. La TNM non è fatta su obiettive basi grammaticali, ma su presupposti dottrinali che vanno d’accordo con la dottrina geovista come è stato più volte spiegato su questo forum. I traduttori geovisti rispettano la grammatica solo se si concilia con la loro dottrina; in caso contrario viene del tutto ignorata. Gli stessi per giustificare tali scorrettezze, come nel caso dei versi tratti da Colossesi, fanno dei paralleli con questo passo di Luca:" E rispondendo egli disse loro: “Immaginate voi che questi galilei fossero peccatori+ peggiori di tutti gli altri galilei perché hanno sofferto queste cose?”(Luca!3:2-4TNM). Anche in questo verso la parola altri non c’è nel testo greco, ma i traduttori l’hanno aggiunta perché è implicita nel testo. I TdG dicono che anche altre bibbie aggiungono in questo versetto la parola altri per rendere più chiaro il testo. Nella stessa maniera, dicono i TdG, aggiungendo la parola altre in Colossesi avrebbero reso pù chiaro il verso. E’ pur vero che nel testo di Luca la parola altri è implicita, ma con o senza altri la frase ha sempre lo stesso significato. In pratica vengono contrapposti due gruppi omogenei, ossia “questi Galilei” massacrati da Pilato e “tutti i Galilei” che poi sarebbero della stessa specie. Ma in Colossesi la parola altre non è implicita nel testo, ma da al verso un senso del tutto diverso. Infatti qui la contrapposizione non è tra due gruppi omogenei, ma tra due realtà di diversa specie. Da una parte c’è Cristo, e tutte le cose dall’altra.
Dato che si tratta di un biblista trinitario, penso che le sue conclusioni NON siano che Gesù sia un Essere creato, altrimenti non sarebbe trinitario.CONSAPEVOLE ha scritto:Io non sottovaluterei anche quest'altra spiegazione data da un biblista trinitario: " Il passo della lettera ai Colossesi parla del Figlio di Dio come “generato prima di ogni creatura”. Analogamente in Col. 1:18 si designa Gesù come il “ primogenito di coloro che risuscitano dai morti”, intendento dire che egli è il primo a essere stato risuscitato dai morti. È quindi possibile che Col. 1:15 significhi che Gesù è il primo a essere stato creato”. – Tratto dal libro “ La comunità del discepolo prediletto” di Raymond Brown, p.50.
Achille ha scritto:Dato che si tratta di un biblista trinitario, penso che le sue conclusioni NON siano che Gesù sia un Essere creato, altrimenti non sarebbe trinitario.CONSAPEVOLE ha scritto:Io non sottovaluterei anche quest'altra spiegazione data da un biblista trinitario: " Il passo della lettera ai Colossesi parla del Figlio di Dio come “generato prima di ogni creatura”. Analogamente in Col. 1:18 si designa Gesù come il “ primogenito di coloro che risuscitano dai morti”, intendento dire che egli è il primo a essere stato risuscitato dai morti. È quindi possibile che Col. 1:15 significhi che Gesù è il primo a essere stato creato”. – Tratto dal libro “ La comunità del discepolo prediletto” di Raymond Brown, p.50.
Per questo mi piacerebbe leggere il contesto da cui è stata tratta questa frase. Può essere che lui abbia espresso un'ipotesi, per poi smentirla nel resto del suo scritto.
Con le citazioni estrapolate si può far dire tutto e il contrario di tutto.
Quixote ha scritto:Quella pagina non nasce per affermare che «Gesù sia il primo a essere creato», ma per illustrare, con la digressione, che la «cristologia giovannea può essere definita a buon diritto la piú alta del NT». In ambito cattolico trinitario ciò non comporta problemi, perché di fatto si riconosce l’evoluzione del pensiero neotestamentario e che la cristologia che ne è seguita non è nata come struttura monolitica, immodificabile. Il problema è se mai per coloro che credono alla sola Scriptura, costretti a cercar di conciliare l’inconciliabile.
In ogni caso il sillogismo di Col. 1, 18, che per altro Brown presenta come ipotesi, non regge, per il semplice fatto che Gesú non è il primo a essere stato risuscitato dai morti (vd. Lazzaro), quindi in Col. 1, 18, prōtótokos non può significare altro che ‘preminente’, giusto quel che ne ha scritto Mario70 piú sopra. La relativa conclusione non ne rimane modificata, la preesistenza della Parola divina di Gv. 1 s. è senz’altro esplicita in Giovanni, e piú dubbia in alcune paoline, sicché non vedo dove stia il problema, se non appunto, per i sostenitori di una Bibbia monolitica che non si contraddice mai.
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