Theos e l'articolo

La Bibbia dei Testimoni di Geova è davvero una traduzione fedele ed accurata delle Sacre Scritture?

Moderatore: polymetis

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domingo7
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Theos e l'articolo

Messaggio da domingo7 »

Secondo Tertulliano, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo non sono un'unica persona manifestatasi in forme differenti, ma differenti persone (in greco ipostasi), che all'interno dell'economia della storia e della salvezza sono caratterizzate dalla stessa unica origine o monarchia (il Padre) e dalla medesima unica natura (in greco ousia).

Un eminente cristiano dell’antichità, pur analizzando attentamente la mancanza dell’articolo nel prologo del vangelo di Giovanni, non arrivò alle drastiche conclusioni a cui sarebbe giunto un secolo dopo il pensiero ariano:
” Affatto intenzionale e non dovuto certo a ignoranza dell’uso esatto della lingua greca è anche il fatto che Giovanni talvolta ha messo e talvolta invece ha omesso l’articolo: l’ha messo davanti alla parola Logos, mentre quando parla di Dio talvolta l’ha messo e talvolta no. Mette l’articolo quando il termine «Dio» si riferisce al Creatore increato dell’universo, lo omette invece quando esso si riferisce al Logos. Come, dunque, vi è differenza tra il termine Dio con l’articolo (o Theos) e Dio senza articolo (Theos), cosí forse vi è differenza tra Logos con l’articolo (o Logos) e senza articolo (Logos): come il Dio dell’universo è «il Dio» (o Theos), e non semplicemente «un dio» (theos), così la fonte del logos che è in ciascun essere dotato di logos è «il Logos» (o Logos), mentre non sarebbe esatto chiamare «il Logos» allo stesso titolo del «primo Logos» quello che è in ciascuno.

Mediante queste distinzioni è possibile trovare una soluzione alla difficoltà che turba molti, i quali vorrebbero conservare l’amore di Dio, ma per timore di affermare due dèi incappano all’estremo opposto in dottrine false ed empie: infatti o negano al Figlio una individualità distinta da quella del Padre, pur ammettendo che sia Dio colui che, a parer loro, soltanto di nome è chiamato «Figlio»; oppure negano al Figlio la divinità salvandone l’individualità e la sostanza circoscritta, concepita come distinta da quella del Padre. Occorre dire a costoro: Dio (o Theos) è Dio-in-sé , e per questo anche il Salvatore nella sua preghiera al Padre dice: «Che conoscano te, unico vero Dio». All’infuori del Dio-in-sé, tutti quelli fatti Dio per partecipazione alla divinità di lui si devono chiamare piú propriamente «Dio» (Theos) e non «il Dio» (o Theos). Tra questi, di gran lunga il più augusto è il «primogenito di ogni creatura», in quanto, in virtú dell’essere «presso Dio», per primo trasse a sé la divinità, divenuto poi ministro di divinizzazione per gli altri dèi che sono dopo di lui …., attingendo da Dio e comunicando loro abbondantemente, secondo la sua bontà, perché fossero divinizzati.

Vero Dio è dunque «il Dio» (o Theos); coloro invece che sono dèi, in quanto prendono forma da lui, sono come immagini di un prototipo.. E l’immagine archetipa delle varie immagini è «il Logos che era presso Dio», che era «nel principio»; egli rimane sempre Dio per il fatto di essere presso Dio; e non avrebbe questo se non rimanesse presso Dio; non rimarrebbe Dio se non perseverasse nella contemplazione perenne della profondità del Padre. [Origene, Commento al Vangelo di Giovanni, Libro II, 2
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Ma come si conviene a dei santi, né fornicazione, né alcuna impurità, né avarizia, sia neppur nominata fra voi; né disonestà, né buffonerie, né facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie [Efesini 5,3-4]
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domingo7
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Messaggio da domingo7 »

Sebbene, per Origene, solo il Padre sia la fonte della Divinità ed il Figlio la possieda in modo derivato e per partecipazione, lo stesso Origene rileva ed enfatizza tanto l'identica natura (ousia) quanto la reale distinzione (hypostasis) delle persone divine.

Sempre ad Origene si deve il concetto di generazione eterna del Logos, concetto che esclude la possibilità di un tempo in cui il Padre non era Padre ed il Figlio non esisteva.

Le differenze con Ario ed i suoi precursori sono evidenti: il pensiero antitrinitario negava (e nega) la generazione del Figlio, facendone una creatura angelica, venuta all'esistenza poco prima della creazione del mondo.

La lettura di Origene, comunque, forse potrebbe essere di qualche utilità per i tdG (e gli ex tdG) che hanno qualche interesse verso il problema ....
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