E' vero, sono cattivo e anche perfido
per avercela sempre anche con questi poveri Mormoni ma onestamente ieri sera mi è venuta fuori una a dir poco strana coincidenza che devo per forza segnalare ....
Ieri sera, dopo che mi ero scaricato da intenet tutto il libro di Mormon, per addormentarmi mi stavo leggendo sul tablet alcuni passi...ed il buon Giulio non me ne voglia, ma alla fine mi sono poi trovato il giorno dopo mentre stavo leggendo la prima lettera ai romani una strana coincidenza.
Talmente strana che sembra che Joseph Smith abbia usato, sceneggiando diversamente ma ESATTAMENTE gli stessi insegnamenti di San Paolo.
Per essere precisi questa "parabola" è inserita nel libro di Mormon a pagina 146 - Giacobbe 4:15–5:7 con la seguente prefazione:
Giacobbe cita Zenos in merito all'allegoria dell'olivo domestico e dell'olivo selvatico
Essi sono una similitudine di Israele e dei Gentili.
Prefigurazione della dispersione e del raduno di Israele
Allusioni ai Nefiti e ai Lamaniti e a tutto il casato d'Israele
I Gentili saranno innestati su Israele.
Alla fine la vigna sarà bruciata. Circa 544-421 a.C.
Prego notare bene che Zenos doveva essere un Profeta d'Israele nei tempi dell'Antico Testamento le cui profezie sulla missione di Cristo si trovano solo nel Libro di Mormon. STRANO che sulla Bibbia non sia mai citato questo personaggio ma solo nel libro di Mormon...
Ha profetizzato che Cristo sarebbe stato sepolto in una tomba e che ci sarebbero tre giorni di oscurità, 1 Ne. 19:10, 12 .
Tra l'altro scusatemi di essere particolarmente scettico ( e sono gentile...) ma qualcuno alla fine dovrebbe dirmi come in America all'incirca nel 544 - 421 A.C. qualcuno oltre a questo fantomatico profeta ebraico abbiano già saputo tutto
IN ANTICIPO di 450 anni circa un sacco di cose come leggo sempre dal libro di Nefi...
55 Giacobbe 6:10–7:7
Sherem nega Cristo, contende con Giacobbe, pretende un segno ed è colpito da Dio.
Tutti i profeti hanno parlato di Cristo e della sua espiazione I Nefiti trascorrevano i loro giorni come errabondi, nati nella tribolazione e odiati dai Lamaniti. Circa 544-421 a.C.
Come è possibile che nel Circa 544-421 a.C. Giacobbe parlasse di “Vangelo” chiamata dottrina di Cristo, Cristo e Spirito Santo.... “risurrezione, che è in Cristo “? IL nome dei “Gentili”.....?
Tra l'altro il nome "gentili" deriva dal latino "gentes" e mi risulta un termine nato ai tempi di San paolo quindi nel 50 D.C. circa per definire i cristiani non di origine ebraica.....
gentili
Appellativo derivato dal latino biblico (gentes, gentiles), che designa tutte le genti non giudaiche partecipi dei costumi e della cultura greca nel mondo romano. In opposizione al popolo israelita, g. equivale a pagani. S. Paolo, che dedicò a essi il suo apostolato, fu detto apostolo dei g. (o delle genti).
Bene allora il testo integrale di questi passi sono:
Ecco,fratelli miei,non vi ricordate di aver letto le parole del profeta Zenos, ch'egli rivolse al casato d'Israele, dicendo: 2 Date ascolto, o voi, casato d'Israele,e udite le parole dette da me, un profeta del Signore. 3 Poiché ecco, così dice il Signore, io ti paragonerò, il casato d'Israele, a un olivo domestico, che un uomo portò nella sua vigna; e lo nutrì ed esso crebbe,e invecchiò,e cominciò a deperire.
4 E avvenne che il padrone della vigna uscì e vide che il suo olivo cominciava a deperire; e disse: Lo poterò e vi zapperò attorno, e lo nutrirò, affinché possa forse emettere dei rami giovani e teneri, e non perisca. 5 E avvenne che lo potò, e vi zappò attorno,e lo nutrì secondo la sua parola. 6 E avvenne che dopo molti giorni esso cominciò a metter fuori qualche ramoscello giovane e tenero; ma ecco, i suoi rami principali cominciarono a perire. 7
E avvenne che il padrone della vigna lo vide, e disse al suo servo: Mi affligge il dover perdere quest'albero; pertanto va, e stacca dei rami da un aolivo selvatico e portameli qui; e noi strapperemo quei rami principali che cominciano ad avvizzire, e li getteremo nel fuoco affinché possano essere bruciati.
8 Ed ecco, disse il Signore della vigna, io toglierò molti di questi rami giovani e teneri e li innesterò dovunque vorrò; e non importa se accadrà che la radice di quest'albero perisca: io posso preservarmene i frutti; pertanto io prenderò questi rami giovani e teneri e li innesterò dovunque vorrò. 9 Prendi i rami dell'olivo selvatico e innestali al posto di quelli; e questi che ho strappato li getterò nel fuoco e li brucerò, affinché non ingombrino il terreno della mia vigna. 10 E avvenne che il servo del Signore della vigna fece secondo la parola del Signore della vigna, e innestò i rami dell'olivo selvatico. 11
E il Signore della vigna dispose che vi zappassero attorno, lo potassero e lo nutrissero, dicendo al suo servo: Mi affligge il dover perdere quest'albero; pertanto ho fatto questo per poter forse preservarne le radici, affinché non periscano e me le possa preservare. 12 Pertanto va, veglia sull'albero e nutrilo, secondo le mie parole. 13 E questi io li metterò nella parte più bassa della mia vigna,
Dovunque vorrò, a te non importa; e faccio ciò per potermi preservare i rami naturali dell'albero; ed anche per potermene mettere da parte i frutti per la stagione; poiché mi affligge il dover perdere quest'albero e il suo frutto. 14 E avvenne che il Signore della vigna se ne andò e nascose i rami naturali dell'olivo domestico nelle parti più basse della vigna, alcuni in una e alcuni in un'altra, secondo la sua volontà e a suo piacimento.
15 E avvenne che trascorse molto tempo, e il Signore della vigna disse al suo servo: Vieni, scendiamo nella vigna, per poter lavorare nella vigna. 16 E avvenne che il Signore della vigna, ed anche il servo, scesero nella vigna per lavorare. E avvenne che il servo disse al suo padrone: Ecco, guarda qui: ecco l'albero. 17 E avvenne che il Signore della vigna guardò e vide l'albero sul quale erano stati innestati i rami d'olivo selvatico; ed era germogliato e aveva cominciato a portare a frutto. Ed egli vide che era buono; e i suoi frutti erano simili ai frutti naturali.
18 Ed egli disse al servo:Vedi,i rami dell'albero selvatico hanno trattenuto l'umore della sua radice, cosicché la sua radice ha prodotto molta forza;e a motivo della grande forza della sua radice,i rami selvatici hanno prodotto frutti domestici. ,.........
Continua......
Benissimo ed ora andiamoci a leggere quello che scrisse San Polo ( pare senza saperne niente del libro di Mormon rimasto sotterrato fino al 1830 circa...) e che "stranamente" dopo circa 450 anni da quando la storia dei Lameniti teoricamente fu scritta ......
1 lettera ai Romani 15
Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti?
16 Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. 17 Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, 18 non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice, ma è la radice che porta te.
19 Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! 20 Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! 21 Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te!
22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: severità verso quelli che sono caduti; bontà di Dio invece verso di te, a condizione però che tu sia fedele a questa bontà. Altrimenti anche tu verrai reciso. 23 Quanto a loro, se non persevereranno nell'infedeltà, saranno anch'essi innestati;
Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo! 24 Se tu infatti sei stato reciso dall'oleastro che eri secondo la tua natura e contro natura sei stato innestato su un olivo buono, quanto più essi, che sono della medesima natura, potranno venire di nuovo innestati sul proprio olivo!
25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l'indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. 26 Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto:
Senza voler polemizzare con nessuno ma qui onestamente non penso che sia questione di fede poichè per fede uno è giusto che possa credere a quello che vuole come io credo nei miracoli di Gesù e che sia i'Unigenito figlio di Dio, .....il bun Giulio possa credere ad esempio nel battesimo dei morti.....ma qui cari miei non stiamo parlando di fede ma di due testi che redatti in epoche diverse sono praticamente e concettualmente uguali.
Ora io non voglio accanirmi con Giulio, che è anche una brava persona ma mi deve dire allora se crede più nel libro di Mormon o nei Vangeli e negli atti degli apostoli poichè se li dovesse accettare entrambi poichè tutti indistintamente considerati "sacri", dovrebbe anche ammettere che per onestà intellettuale ci sia qualche cosa che non torni.
Non parlatemi per favore di "coincidenze possibili" perchè allora veramente crederei anche che Cristo fosse morto di sonno......
La mia semplice spiegazione più banale è che fare il "profeta" su cose già scritte o avvenute 1800 anni prima e note già a tutto il mondo siano capaci tutti ed anche se Joseph Smith non usasse il PC ma una sua lente speciale per "tradurre l'egiziano riformato"...
penso che abbia fatto ed anche bene un bel "copia e incolla".....
Giulio se ci sei batti un colpo....ma ti vogliamo bene lo stesso, stai tranquillo....