Quello che dici è parzialmente vero. Non tieni conto del fatto che le parole spesso assumono unVera Icona ha scritto: Ok, ma io penso che i due termini non si contraddicono, il termine greco a-Gnosis significa senza sapere,
significato, nel corso del tempo, diverso dalla loro etimologia. ti cito il dizionario treccani per
maggior chiarezza.
"agnòstico agg. [dall’ingl. agnostic (Th. H. Huxley, 1869), der. del gr. ἄγνωστος «ignoto»] (pl. m. -ci)
– Relativo ad agnosticismo: teoria, concezione, filosofia agnostica. Per estens. (anche come sost.),
chi non prende posizione in ambiti di vario genere, dalla fede religiosa alla politica o, scherz., riguardo a ogni attività che comporti una scelta:
essere, apparire, mostrarsi agnostico. Nel linguaggio politico, stato a., quello che non assume una posizione definita rispetto ad argomenti etico-religiosi"
in parole povere, l'aggettivo agnostico non proviene direttamente dal greco ma dall'inglese, che a sua volta deriva da una parola greca che significa ignoto.
Nel linguaggio corrente serve per descrive una persona che non prende posizione su di un argomento sospendendo la scelta.
In questi termini è evidente che credente e agnostico sono in contrapposizione, perchè un credente ha preso una posizione scegliendo di credere, l'anagnostico
ha semplicemente sospeso il giudizio non prendendo posizione e di fatto non credendo almeno per il momento.
Questa è , almeno per me, una posizione più che condivisibile. Se potessimo modellare tutto con una certa plausibilitàVera Icona ha scritto: quindi io senza sapere credo per fede, e me ne rendo conto.
non ci sarebbe fede ma solo conoscenza. Secondo me non può esservi fede senza dubbio. Arriva sempre un punto in cui deve
arrenderti all'evidenza che non può sostenere razionalmente ciò in cui credi.
Anche in questo sono pienamente d'accordo con te, tranne che per il beati loroVera Icona ha scritto: Dipende, io lo faccio, c'è chi non si pone domande, oppure se le pone, ma lascia perdere perché troppo faticoso la ricerca delle risposte.
Io dico beati loro....
Senza offesa però ho l'impressione che pera volte tu corra troppo giungendo a risposte perentorie
che non hanno poi tutta questa fondatezza. E' giusto cercare delle risposte, ma prima, particolarmente
su argomenti complessi, bisogna prima dotarsi degli strumenti opportuni per approfondire.
Probabilmente la cosa è solo dovuta al fatto che ti poni troppe domande tutte insieme e comunque ti fa onore .
Ovviamente è solo una mia impressione, mi rendo conto che senza in feedback di una discussione faccia a faccia è
facile fraintendersi o comprendere solo parzialmente il pensiero di chi ti sta di fronte.
Certamente, spesso ho l'impressione che tu abbia un approccio un po' troppo "scritturale".Vera Icona ha scritto: Potresti fare un esempio concreto?
Questo è evidente quando parli del concetto di ispirazione divina. Se non ho capito male,
cosa possibilissima date le mie scarse capacità comunicative , tu trovi quasi inconcebibile
che parti diverse del testo biblico sottendano "teologie" palesemente diverse e che siano, nonostante ciò,
considerate tutte ispirate. Mi rendo conto che il discorso è lungo e complesso, ho solo cercato di darti uno spunto.
Ti chiedo scusa in anticipo se la mia franchezza mi porta a volte ad essere troppo diretto o a farmi sembrare poco
propenso alla discussione, ma ti assicuro che non è cosi.
Saluti
Gabbiano74