Basta con le visioni "pornografiche".....

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Vieri
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Messaggio da Vieri »

La tivù iraniana censura le mammelle della lupa capitolina nel logo della Roma
Il logo della AS Roma censurato

http://www.lastampa.it/2018/04/05/ester ... agina.html" onclick="window.open(this.href);return false;

La tv di Stato iraniana ha censurato le mammelle della lupa capitolina, nel logo della AS Roma, durante la copertura della partita di Champions League con il Barcellona, scatenando l’ironia sui social media. Il terzo canale in particolare, ha oscurato la parte del logo in cui i gemelli fondatori della città, Romolo e Remo, vengono allattati dalla lupa. Lo riferisce la Bbc con tanto di immagine.

Il logo dell’As Roma, che è anche simbolo della città, ritrae il mito dei gemelli fondatori Romolo e Remo allattati dalla lupa. Tuttavia, racconta la Bbc, questo è sembrato troppo per i vertici di Iran’s Voice and Vision, che hanno deciso di sfocare le mammelle della lupa, durante la trasmissione della partita Barcellona-Roma di ieri sera.

Sui social media non sono mancate le prese in giro. «In tremila anni, Romolo e Remo sono stati privati del latte materno, ma l’emittente statale iraniana li ha privati persino del latte della lupa», ha scritto su Telegram il giornalista sportivo iraniano che vive in Danimarca Mehdi Rostampour.
Poveri romani,...oltre a tutti gli altri problemi,....gli censurano anche le tette alla lupa capitolina....! :risata: :risata: :risata:

Per alcuni, la cosa ritengo che faccia ridere ma pensare che esiste un regime islamico che fa queste cose....alla fine.... :piange: :piange:
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Morpheus
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Messaggio da Morpheus »

Come i cristiani ma un po' piu' retro'.

Mentre scrivo questo commento, mi e' venuto da cancellarlo per non offendere o essere irriguardoso per i cristiani o gli islamici, visto che sto dicendo che sono "indietro". Ma poi mi sono accorto che sto solo dicendo la verita', e cioe' che la cheisa faceva esattamente la stessa cosa sui dipinti che ora l'islam fa in TV.
Sono solo indietro di qualche secolo.
Forse un gg, spero si renderenno conto e saranno come la chiesa odierna, e magari la chiesa sara' discolta o secolarizzata in modo tale da essere irrilevante. Incrociamo le dita. :strettamano:
“I nostri nemici sono stati l’ignoranza e la rassegnazione”. Non so perché, ma ormai è andata così.

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Quixote
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Messaggio da Quixote »

Ti ricorda nulla Daniele da Volterra, soprannominato “braghettone”? E non venirmi a dire, come Manzoni, che “queste cose accadevano due secoli fa”. Il tempo non è che una variabile, come l’idea di progresso in cui si culla l’ottimismo. Sarebbe anche divertente, senz’altro umoristico, se non ci si limitasse a ironizzare sul “nemico”, ma si avesse anche il coraggio di far sana autocritica. Lo sai tu che in tempi appena posteriori al secondo conflitto mondiale, quindi non tanto lontani, passava una circolare fra i preti, per cui questi dovevano invitare le parrocchiane a non andare in bicicletta, perché non era decente? Cosa che mio zio prete si è rifiutato di fare? Ne avrei di aneddoti ridicoli, se solo volessi infrangere una memoria che mi è cara. Non avete idea di quel che sia trascorso nel vescovado di Cesena…
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
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Vieri
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Ma ragazzi.....

Messaggio da Vieri »

Quixote ha scritto:Ti ricorda nulla Daniele da Volterra, soprannominato “braghettone”? E non venirmi a dire, come Manzoni, che “queste cose accadevano due secoli fa”. Il tempo non è che una variabile, come l’idea di progresso in cui si culla l’ottimismo. Sarebbe anche divertente, senz’altro umoristico, se non ci si limitasse a ironizzare sul “nemico”, ma si avesse anche il coraggio di far sana autocritica. Lo sai tu che in tempi appena posteriori al secondo conflitto mondiale, quindi non tanto lontani, passava una circolare fra i preti, per cui questi dovevano invitare le parrocchiane a non andare in bicicletta, perché non era decente? Cosa che mio zio prete si è rifiutato di fare? Ne avrei di aneddoti ridicoli, se solo volessi infrangere una memoria che mi è cara. Non avete idea di quel che sia trascorso nel vescovado di Cesena…
Se vedete ho postato il tutto in umorismo..., è anche vero che nei secoli passati mettevano le mutande ai dipinti...,......e le donne prima portavano le gonne e non per niente Tinto Brass ci ha fatto anche il film "Monella"........ :risata: :risata:

Ridiamo per favore sulle esagerazioni poichè coprire le tette di una statua è una cosa ma quelle di una lupa.....nessuno dei preti del Vaticano di allora ci aveva mai pensato.... :risata: :risata: :risata: :risata: :risata: :risata:
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Scusate allora la cattiveria....

Messaggio da Vieri »

Ma tutti gli animali in IRAN vanno in giro con le mutande?...... :risata: :risata: :risata:
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pasqualebucca
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Messaggio da pasqualebucca »

Io vado contro corrente e spero che quanto ha fatto Netflix in America, arrivi presto qui, cioè il film V.M. anche sulla loro piattaforma così come su SKY.
Altro che Lupa e Mammelle!

Il Porno quello vero è un mercato globale, e i musulmani possono proibire tutto quello che vogliono, ma esiste un'offerta perché c'è una richiesta da parte del mercato.
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Vieri
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Pasquale....

Messaggio da Vieri »

pasqualebucca ha scritto:Io vado contro corrente e spero che quanto ha fatto Netflix in America, arrivi presto qui, cioè il film V.M. anche sulla loro piattaforma così come su SKY.
Altro che Lupa e Mammelle!

Il Porno quello vero è un mercato globale, e i musulmani possono proibire tutto quello che vogliono, ma esiste un'offerta perché c'è una richiesta da parte del mercato.
Lo sapevate che.....
http://www.vita.it/it/article/2015/02/1 ... ne/129519/" onclick="window.open(this.href);return false;
Pakistan: la guerra al web non ferma la pornografia online
di Ottavia Spaggiari 18 febbraio 2015
Il Pakistan è tra i Paesi in cui la libertà di espressione online è più limitata. L’oscuramento di Youtube e il monitoraggio strettissimo del governo però non hanno fermato la pornografia. Secondo Google è il primo paese per ricerca di materiale pornografico online

Pakistan: la guerra al web non ferma la pornografia online

Il Pakistan è tra i Paesi in cui la libertà di espressione online è più limitata. L’oscuramento di Youtube e il monitoraggio strettissimo del governo però non hanno fermato la pornografia. Secondo Google è il primo paese per ricerca di materiale pornografico online
Pakistan
E’ il terzo Paese per quantità di contenuti censurati da Facebook, su richiesta del governo ma, secondo Google, il primo per ricerca di materiale pornografico online. Il Pakistan sembra una contraddizione in termini, qui Youtube è oscurato, Twitter tenuto sotto strettissimo controllo e un gruppo di attivisti islamici digitali ha addirittura lanciato un social network parallelo a tema islamico. “Siamo il più grande social network musulmano della storia”, ha dichiarato Omer Zaheer Meer, il fondatore di Millat Facebook, al Guardian. Meer aveva avuto l’idea dopo aver visto rifiutata, la richiesta di oscuramento totale di Facebook nel 2010, dopo una campagna virale estremamente controversa, che invitava gli utenti a postare fotografie di Maometto. La piattaforma in realtà è molto simile a quella originale, ma comprende anche alcune opzioni extra, come il collegamento video dalla Mecca e la garanzia di evitare qualsiasi materiale che, secondo i fondatori, possa urtare la sensibilità degli utenti. E, nell’intervista al Guardian, Meer, ha spiegato che, secondo lui, MyFacebook “non è solo per i musulmani, ma per chiunque creda che la libertà di espressione non significhi necessariamente provocare le persone e spingere all’odio”.

Di fatto però l’organizzazione Freedom House, ha classificato il Pakistan tra i paesi in cui il web è maggiormente censurato e gli attivisti locali per la libertà di espressione hanno giocato con la stampa estera sul rinominare il Paese, Banistan (Ban in inglese significa infatti censurare). Numerosissime le richieste di bloccare i tweet e, secondo alcuni attivisti, esisterebbe un comitato interministeriale che controlla i siti web e i profili sui social media: “Nessuno sa da chi sia composto questo comitato, quanti siano e se capiscano il significato di libertà di espressione”. Ha spiegato al Guardian, il direttore dell’organizzazione per i diritti digitali, Bytes for all, Shazad Ahmad, “Le censure sono sempre arbitrarie e spesso rivolte a contenuti politici.”

La campagna più dura è stata quella per l’oscuramento di Youtube, inaccessibile dal 2012. I servizi di proxy utilizzati per aggirare il blocco, sono diventati un bersaglio per il governo, anche se in molti non si arrendono alla censura. Basti pensare che anche uno degli avvocati impegnati nella battaglia per censurare il sito web di condivisione video, è tra coloro che sono stati sorpresi ad utilizzare proxy per accedere a youtube. Nonostante le censure e il monitoraggio strettissimo del governo però, secondo l’ultimo rapporto di Google, pubblicato alla fine di gennaio, il Pakistan sarebbe il primo Paese per ricerca di materiale pornografico online, seguito da Egitto, Iran, Marocco, Arabia Saudita e Turchia.
:appl: :appl: :appl: :appl: :appl:
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Messaggio da pasqualebucca »

Appunto caro Vieri, appunto, tirano le pietre e nascondono le mani.
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Vieri
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ma ancora...?

Messaggio da Vieri »

Savona, statua censurata per non offendere i musulmani
Nel Savonese un drappo rosso sul nudo di Epaminonda durante il convegno interreligioso. I musulmani: "Non l'abbiamo chiesto noi"
La statua è troppo nuda, offende i musulmani. Proprio come nel gennaio 2016 - quando i Musei capitolini velarono i nudi per non indignare il presidente iraniano Rohani in visita in Italia -, una statua di Epaminonda è stata coperta con un drappo rosso e un quadro raffigurante una donna nuda di spalle intenta a lavarsi è stato spostato per non irritare le assocazioni musulmane.
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http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 15958.html" onclick="window.open(this.href);return false;
Vi ricordate.....
........Nonostante le censure e il monitoraggio strettissimo del governo però, secondo l’ultimo rapporto di Google, pubblicato alla fine di gennaio, il Pakistan sarebbe il primo Paese per ricerca di materiale pornografico online, seguito da Egitto, Iran, Marocco, Arabia Saudita e Turchia.........
Tutti puritani..... :risata: :risata:
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