Piccole apostasie

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Achille
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Piccole apostasie

Messaggio da Achille »

Il congedo dai nuovi movimenti religiosi

http://www.academia.edu/14109423/Piccol ... _movements" onclick="window.open(this.href);return false;

Interessante testo.
Il cap. 5 è dedicato ai TdG:

La fine (non) è vicina. Il caso dei Testimoni di Geova

Ci sono molte citazioni dal sito Infotdgeova.
"Tantum religio potuit suadere malorum".
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Romagnolo
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Anche tu guardi Academia.edu?
Pure io. :sorriso:
Ricordati che lo studio biblico è si gratuito, ma poi ricordati che la WT richiederà che tu le dia altrettanto gratis il tuo impegno, tempo e risorse.
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polymetis
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Dicci di più, Signore di Ftia, caro a Zeus. Si tratta delle storie di fuoriusciti ritenendole attendibili? Racconta anche a noi queste cose, o tu pari agli dèi, Eacide esiziale.
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Alla base delle scelte fondamentali del Nolano - a Londra come a Roma -, c'era il convincimento di appartenere alla "casa" dei filosofi, e che ad essa bisogna essere sempre fedeli, anche nei rapporti con i potenti della Chiesa e dello Stato, perché la casa della filosofia è la casa della verità: in un modo intelligente e anche astuto, certo, ma sempre fedeli. (Michele Ciliberto)
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Achille
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Messaggio da Achille »

polymetis ha scritto:Dicci di più, Signore di Ftia, caro a Zeus. Si tratta delle storie di fuoriusciti ritenendole attendibili? Racconta anche a noi queste cose, o tu pari agli dèi, Eacide esiziale.
Il libro si può scaricare liberamente in formato pdf.

Copio incollo dalle pagg. 191,192:

Seguiamo da vicino il racconto
di una di queste traiettorie di deconversione di cui ci offre una
dettagliata testimonianza il sito http://www.infotdgeova.it" onclick="window.open(this.href);return false; curato da
Achille Lorenzi, un ex membro che ha militato tra i Testimoni
per ventitré anni, fuoriuscito nel 1998 con l’accusa – avanzata
dagli ex confratelli – di «apostasia dalla fede cristiana».
Il sito è particolarmente ricco di materiale informativo
ed è suddiviso per sezioni tematiche che trattano la dottrina
dei Testimoni, la loro storia organizzativa, gli aspetti etici e i
rapporti con la società, le sanzioni previste in caso di disaffiliazione
e apostasia, la posizione verso le questioni scientifiche, le
profezie e il millenarismo, la controversa questione relativa alle
trasfusioni di sangue e più in generale alla medicina, l’interpretazione
della Bibbia, il comportamento tenuto in occasione
delle festività, un approfondimento dei legami con il nazismo,
un forum di discussione, e un’ampia raccolta di lettere e testimonianze
inviate dai fuoriusciti, compresa una ricostruzione
192
autobiografica del percorso di conversione e deconversione
dello stesso gestore, Achille.
Partiamo proprio da quest’ultimo punto, che ci guiderà
all’interno del sito. Il suo iniziale contatto con il gruppo religioso
avviene a metà degli anni Settanta, in una fase di acuta
crisi esistenziale ...

E si continua, analizzando il contenuto della mia esperienza in cui parlo del perché si diventa TdG: http://www.infotdgeova.it/esperienze/perchsi.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Vengono riportate e commentate nello stesso modo anche le testimonianze di molti altri ex membri che sono riportate nel sito Infotdgeova.
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Ringrazio Achille per la segnalazione
Ho scaricato il PDF e appena possibile gli darò un'occhiata
a pag 200 ho trovato parte della mia esperienza da tdG .
Grazie Achille
Buona serata a Tutti
Renato
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Quixote
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Messaggio da Quixote »

polymetis ha scritto:Dicci di più, Signore di Ftia, caro a Zeus. Si tratta delle storie di fuoriusciti ritenendole attendibili? […]
È un testo di sociologia di 300 e rotte pagine (oltre ai TdG si parla di Damanhur, Sokka Gakkai, Scientology), che ora non ho tempo di leggere, ma dando un’occhiata qua è la riscontro un approccio metodologico corretto. La domanda se «ci si può fidare degli apostati» appare in un sottotitolo dell’Introduzione, e la risposta, piú che teorica, è fattiva: il nostro Achille è menzionato 60 volte, il nostro sito (non il forum) 32, quasi sempre a séguito di citazione. In altre parole, chi scrive, la domanda non se la pone piú di tanto, gl’interessa invece l’analisi del fenomeno apostasia direi quasi in stile Weber, ovv. avalutativo, e nelle connessioni dinamiche e strutturali col movimento religioso d’appartenenza; vd. la conclusione (p. 316 s.):
L’apostasia è un’esperienza liminare che è denotata da questi medesimi requisiti: è performativa ed è antistrutturale. Il percorso in cui prende forma è segmentato da molteplici punti di rottura che minacciano il sodalizio tra i membri della comunità religiosa: rottura delle relazioni sociali, del vincolo morale, del riferimento comune a un sistema di credenze e conoscenze, di sentimenti collettivi che saldano la coesione interna per differenza rispetto al contesto esterno. Gli episodi di rottura, ripetuti nel tempo, portano alla disillusione, al dissidio e alla decisione di lasciare il gruppo di appartenenza. A ben guardare, però, l’apostasia stessa è un episodio di rottura, antistrutturale, che infrange le aspettative della comunità e che viene percepito come minaccia all’unità sociale. L’apostasia è pertanto un margine sia dal punto di vista dell’apostata sia dal punto di vista del gruppo religioso.
In altre parole le finalità dello studio sono «la ricostruzione dell’esperienza dell’apostasia e non già del profilo delle organizzazioni religiose da cui i nostri interlocutori [sc. gli apostati interpellati] hanno preso congedo» (p. 25). La questione dell’affidabilità delle testimonianze è relativa, vengono in breve riassunte da un lato le diverse e anche opposte valutazioni di studiosi precedenti e la necessità di un approccio «epistemico» corretto, realizzato nell’analisi e nell’osservazione della sua duplice ramificazione, eterodossa e ortodossa, ovvero (p. 28):
Credente e apostata, nella rappresentazione dell’organizzazione cui – rispettivamente – sono ed erano legati, muovono da motivazioni e interessi diversi, assumono come modello diversi gruppi di riferimento normativi, costruiscono le proprie rappresentazioni sulla base di contatti con l’esterno diversi per intensità e direzione.
Vale a dire che entrambe le posizioni, sia quelle degli apostati, che quelle dei NMR (cioè Nuovi Movimenti Religiosi: lo studio tende a non usare il termine sètta) vanno valutate criticamente, tramite il confronto con i «documenti naturalistici» a disposizione (per es., nel caso dei TdG, le posizioni espresse dalle loro pubblicazioni e dai siti ufficiali). Di fatto (ibid. corsivi miei):
Se le narrazioni di apostasia sono narrazioni critiche, quelle dei convertiti sono narrazioni celebrative. Da ciò discende la tesi ecumenica – ma più che mai urgente in questo contesto – per la quale nel procedere alla ricostruzione del profilo di un’organizzazione religiosa a partire dalla narrazioni di chi è, o ne è stato parte, la medesima cautela richiesta dall’analisi (della cui imprescindibilità si è già detto) delle narrazioni di apostasia è necessaria nell’analisi delle narrazioni di conversione.
Quest’ultimo periodo è non poco contorto, ma in sostanza significa che se le testimonianze degli apostati non vanno prese a scatola chiusa, con la stessa cautela vanno prese quelle di coloro che entrano o fanno parte dei NMR, e ciò con buona pace dei lepidi geovisti, internettiani e non, abituati a prendere qua e là, non contestualizzandole, le testimonianze di sociologi che paiono favorirli, dichiarando la dubbia fede degli apostati, quando poi i sociologi sono altrettanto cauti nel prestar fede alla loro testimonianza, tant’è che fin dai tempi di Weber e di Troeltsch quella dei TdG è sempre stata esempio tipico di aderenza al modello teorico di quel che si intende per sètta. Del resto non hanno che da leggersi che cosa pensano di geova i sociologi che scriverebbero, secondo loro, a sfavore degli apostati, dopo di che, se hanno rimasto un barlume di spirito critico, lo adoperino.

Nondimeno lo studio non mi convince del tutto: buono il finale del cap. 5 (p. 223):
L’apostata non è allora soltanto testimone di una vicenda biografica di negazione e allontanamento da una fede ma anche, talvolta, portatore di una nuova e personale religiosità o visione etica che rielabora, in primo luogo, nel confronto e nel dialogo con altri fuoriusciti. È un atteggiamento religioso polemico che si modella ed emerge in controluce nel corso degli anni di permanenza all’interno del gruppo e può fornire all’apostata il più importante supporto per orientarsi nella fase di transizione verso nuove scelte di vita, sia religiose che laiche.
Ma con ciò si riduce l’apostata a un tipo sociologico, e se ne trascurano le effettive competenze “critiche” e intellettuali, non mirate solo a un fine polemico (per altro indubitabile) di conoscenza, astratta dalla situazione esistenziale: l’autore del capitolo (Nicola Pannofino) sembra a volte non rendersi conto che la Bibbia (dell’apostata), citata contro la Bibbia (dei TdG) ha spesso funzione meramente strumentale, a far comprendere le contraddizioni interne della WTS, e non a illustrare il punto della ricerca soggettiva cui l’ex è pervenuto, che troppo in fretta cataloga come «reinterpretazione personale della Bibbia» (p. 197), quasi assimilando l’apostata a un “protestante”, o catalogandola come personale cammino religioso, invece che intellettualmente feconda e portatrice di conoscenza, tutt’altro che una propria posizione personale:
La Bibbia sembra essere una risorsa culturale ambivalente, rappresentando uno standard normativo che non è messo in discussione né dai membri né dai fuoriusciti e a cui entrambi attingono. (p. 196)
Questo, su cui Pannofino insiste troppo spesso, è semplicemente falso, in quanto sappiamo che volentieri l’apostata, a quella Bibbia non crede affatto, e se stigmatizza la lettura letterale dei TdG non lo fa per proporre una lettura alternativa, ma per sottolineare l’assurdità di quella lettura primitiva, e che lo sbocco di questa sua visione non è affatto una nuova religione, ma in certi casi anche l’agnosticismo, l’ateismo, o l’indifferenza. E ciò è importante, anche se si rimane credenti, perché non lo si rimane tanto per una lettura alternativa, ma per una visione laica e non ideologica del fenomeno NMR, vale a dire che l’errata lettura della sola Scriptura geovista non è attaccata in nome di una lettura superiore, ma, sic et simpliciter, in nome della sua puerile banalità, a prescindere che possano esistere letture piú o meno intelligenti. È un punto che Pannofino non sembra aver ben compreso, riducendo, di fatto, l’apostata a un tipo quasi interscambiabile, e inquadrabile in un discorso tipo-sociologico, quando questo è valido solo in certi casi, cui lo stesso Achille, a mio parere, non appartiene, e da lui troppo di frequente inquadrato in leggi generali, quando so bene, conoscendo l’amico di persona, che solo in parte Achille può adattarsi a questi schemi.

Nondimeno lo studio è ben scritto, anche se un po’ astratto: e lo consiglio vivamente agli apostati che vogliano interrogarsi su di sé, con spirito di autocritica.
Καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς.
E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce.
GIOVANNI, III, 19. (G. Leopardi, La ginestra, esergo)
======================================
Primo postPresentazioneStaurós: palo o croce? (link esterno)
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Ray
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Questo, su cui Pannofino insiste troppo spesso, è semplicemente falso, in quanto sappiamo che volentieri l’apostata, a quella Bibbia non crede affatto, e se stigmatizza la lettura letterale dei TdG non lo fa per proporre una lettura alternativa, ma per sottolineare l’assurdità di quella lettura primitiva, e che lo sbocco di questa sua visione non è affatto una nuova religione, ma in certi casi anche l’agnosticismo, l’ateismo, o l’indifferenza. E ciò è importante, anche se si rimane credenti, perché non lo si rimane tanto per una lettura alternativa, ma per una visione laica e non ideologica del fenomeno NMR, vale a dire che l’errata lettura della sola Scriptura geovista non è attaccata in nome di una lettura superiore, ma, sic et simpliciter, in nome della sua puerile banalità, a prescindere che possano esistere letture piú o meno intelligenti. È un punto che Pannofino non sembra aver ben compreso, riducendo, di fatto, l’apostata a un tipo quasi interscambiabile, e inquadrabile in un discorso tipo-sociologico, quando questo è valido solo in certi casi, cui lo stesso Achille, a mio parere, non appartiene, e da lui troppo di frequente inquadrato in leggi generali, quando so bene, conoscendo l’amico di persona, che solo in parte Achille può adattarsi a questi schemi.
Grazie Angelo,e con questa tua ultima hai centrato il discorso apostati, che a quanto sembra , Pannofino ,su questo punto ha peccato di superficialità .
:appl:
:ciao:
Ray

Le falsificazioni e le varianti involontarie si accumulano man mano che un testo è ricopiato attraverso i secoli. Ogni scriba riproduce gli errori degli scribi precedenti e ne aggiunge di propri. Non possediamo alcun originale dei libri del nuovo testamento, ma neppure copie eseguite direttamente sugli originali, né copie di copie...Bart D. Ehrman
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renato-c
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Messaggio da renato-c »

Buon Giorno :-)
Non ho letto tutto il libro , gli ho dato un'occhiata sommaria .Pertanto un giudizio non posso farlo ,ma semplicemente un'impressione .
Di certo non tutti siamo uguali e pertanto la spiritualità e la religiosità ogni persona la vive diversamente a modo suo .
E' pur vero però che molte persone fanno percorsi simili con analoghe esperienze e risultati ,ma anche vero che gli stessi percorsi ed esperienze
possono avere un impatto diverso nelle persone e risultati diversi.
L'apostata . ci si può fidare degli apostati ?
ma io invece direi :
Ci si può fidare delle religioni ?

Chi è l'apostata ?
Tutta l'evoluzione religiosa si deve grazie agli apostati e Gesù ne è un esempio perché era ebreo .
Egli disse : avete udito che vi fu detto ...? ma io invece vi dico : Amate ! ...amate anche il nemico .
Pertanto Gesù era un apostata e allora ci si deve fidare di Gesù ?
L'apostata è semplicemente una persona spirituale che all'interno del gruppo non trova più la spiritualità cui anelava .
Io nella religione ho sempre cercato la spiritualità e la religione mi ha sempre deluso e ora non sono più religioso
ma ritengo di essere persona spirituale ,un laico spirituale ,che cerca di vivere la sua vita alla luce dei valori umani universali .
Pertanto ritengo di non essere mai cambiato ,sono stato sempre lo stesso ,
ma semplicemente ritengo le religioni percorsi ,strade che dovrebbero insegnare la spiritualità .
ma poi mi sono accorto che queste strade non è vero che portano tutte a Roma .
Buona giornata
Renato
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Tutta l'evoluzione religiosa si deve grazie agli apostati e Gesù ne è un esempio perché era ebreo .
Egli disse : avete udito che vi fu detto ...? ma io invece vi dico : Amate ! ...amate anche il nemico .
Pertanto Gesù era un apostata e allora ci si deve fidare di Gesù ?
Caro Renato... secondo me sei un po confuso.
Ora non ho tempo, comunque Gesù non ha mai apostatato, era un rabbi o maestro, criticava alcuni aspetti
Della vita sociale e religiosa e sopra tutto spirituale degli Ebrei.

Sono comunque d'accordo con te quando scrivi che non siamo tutti uguali e quindi ognuno tramite il suo bagaglio di vita
Risponde in modo diverso alle tematiche religiose e quindi quando esce da questo culto.
:ciao:
Ray

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Romagnolo
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Messaggio da Romagnolo »

renato-c ha scritto:Buon Giorno :-)
Non ho letto tutto il libro , gli ho dato un'occhiata sommaria .Pertanto un giudizio non posso farlo ,ma semplicemente un'impressione .
Di certo non tutti siamo uguali e pertanto la spiritualità e la religiosità ogni persona la vive diversamente a modo suo .
E' pur vero però che molte persone fanno percorsi simili con analoghe esperienze e risultati ,ma anche vero che gli stessi percorsi ed esperienze
possono avere un impatto diverso nelle persone e risultati diversi.
L'apostata . ci si può fidare degli apostati ?
ma io invece direi :
Ci si può fidare delle religioni ?

Chi è l'apostata ?
Tutta l'evoluzione religiosa si deve grazie agli apostati e Gesù ne è un esempio perché era ebreo .
Egli disse : avete udito che vi fu detto ...? ma io invece vi dico : Amate ! ...amate anche il nemico .
Pertanto Gesù era un apostata e allora ci si deve fidare di Gesù ?
L'apostata è semplicemente una persona spirituale che all'interno del gruppo non trova più la spiritualità cui anelava .
Io nella religione ho sempre cercato la spiritualità e la religione mi ha sempre deluso e ora non sono più religioso
ma ritengo di essere persona spirituale ,un laico spirituale ,che cerca di vivere la sua vita alla luce dei valori umani universali .
Pertanto ritengo di non essere mai cambiato ,sono stato sempre lo stesso ,
ma semplicemente ritengo le religioni percorsi ,strade che dovrebbero insegnare la spiritualità .
ma poi mi sono accorto che queste strade non è vero che portano tutte a Roma .
Buona giornata
Renato
Ciao Renato, condivido e mi rispecchio in buona parte di quanto scrivi. :ok:
Riguardo alla critica di Ray,...spero non me ne voglia se la penso diversamente,...anche Gesù si presentò come un " apostata" se non della Legge Mosaica in se per se , lo era comunque nei confronti di quei contesti religiosi suoi contemporanei, per tale comportamento spesso si attirava,l' inimicizia dei capi delle varie correnti religiose.
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..anche Gesù si presentò come un " apostata" se non della Legge Mosaica in se per se , lo era comunque nei confronti di quei contesti religiosi suoi contemporanei, per tale comportamento spesso si attirava,l' inimicizia dei capi delle varie correnti religiose.
SE non era apostata della legge che imperniava la vita sociale degli Ebrei non capisco perché i capi ebrei non lo incolparono di un'altra tipo di apostasia

Poi di cosa lo si può incolpare in più non lo so, al massimo
per blasfemia o bestemmia secondo sempre i capi religiosi Ebrei ,e per questo fu punito, ma di certo non per apostasia.
Se poi intendi le parabole dei vangeli ,allora devi capire che non puoi essere sicuro se quei detti appartenessero veramente a lui.
Ma volendo analizzare uno famoso:

Matteo 5,38-45

38 Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". 39 Ma io vi dico: Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, 40 e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. 41 E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. 42 Da' a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te. 43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". 44 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro, che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

Dove noti questa spacciata apostasia, anzi Gesù qui viene descritto come la massima espressione dell'amore, e come tanto per farti un esempio
La tua congregazione in una risoluzione chiederebbe se siete d'accordo di donare 20 euro a testa al mese alla betel .
E tu invece diresti che sono pochi ,doniamone 25 di euro, anzi facciamo un gruppo di sostegno per le pulizie generali alla betel
credi che ti taccerebbero di apostasia ? :ironico:
:occhiol:
Ray

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Messaggio da renato-c »

Salve :-)
Forse noi ex tdG di diverso tempo fa e non tdG moderni ,abbiamo vissuto in un altro ambiente che credo più rigido e meno permissivo di come oggi vivono i tdG moderni,
infatti a volte ,ma raramente ,ho avuto l'opportunità di parlare con parenti che sono tdG e mi dicono che tante cose sono cambiate .
Al mio tempo bastava esprimere un proprio parere che aveva una veduta un tantino assai diversa che subito si era accusati di essere apostati ,
ricordo molto bene quando scoppio la guerra ,la prima guerra del Golfo e tutti sbraitavano che Harmaghedon era vicino e io dissi :
Ma che state dicendo ? che subito tutti mi guardarono con sospetto e lo stesso mi successe quando a una brava sorellina che aveva finito le medie
la incoraggiai a non iniziare a fare la pioniera e a fare le medie superiori che subito venni tacciato dagli anziani come persona poco spirituale e pericolosa
La mia dissociazione avvenne a seguito del mio allontanamento che durava ormai da ben cinque anni ,ma l'occasione fu proprio per una accesa disputa
perché gli anziani desideravano disassociare una sorella per adulterio e io come il Maestro dissi :Lapidiamola ! portate delle fascine di legna e bruciamola !
e li mandai a quel Paese Paese ,no a quel paese là ,ma a quel paese per bene .
da allora io sono sempre stato additato come apostata . Io sono l'apostata di Volterra.
In verità io non sono mai stato apostata e se lo sono lo sono ora ,perché a seguito ho avuto modo di studiare e mettermi in discussione e ho capito
la trappola in cui ero caduto.
Gesù che io chiamo Maestro ,era un apostata perché non era d'accordo con gli insegnamenti dei sacerdoti messi da Mosè .
A me gli anziani mi dissero che loro erano stati nominati dallo Spirito Santo e io invece non potevo contestare .
Il peccato più grave nella religione è la disobbedienza .
Uno può avere amanti essere pedofilo ,rubare ecc... tutto gli viene perdonato ,ma se non sei d'accordo sulla direttiva questo non può essere perdonato .
Per essere perdonato ti devi mangiare la parola che hai speso ,ma se la ritieni giusta sei apostata .
Gesù era apostata ,perché la direttiva dei sacerdoti era altra cosa ,altro insegnamento .
Fu accusato di Bestemmia .Io sono stato accusato che ho offeso gli unti del Signore che gli ho mandati a quel paese là .
Certo che un Dio che è così permaloso che uccide uno che lo manda a quel paese è senz'altro un dio molto buono e amorevole e misericordioso .
idem mettere all'ostracismo uno che per una disputa ti manda a quel paese la ,persone molto permalose ,amorevoli e misericordiose .
Nessuna pena di morte per pedofili ,ma se ti mandano a quel paese questo è sacrosanto !
Ma non è la bestemmia o l'insulto il vero motivo ,ma l'apostasia cioè vedere la cosa diversamente e metterla in discussione e allora questa cosa
è temuta e chi diffonde queste idee deve essere tolto di mezzo con una scusa perché deve passare non come persona apostata ,ma come malfattore
bestemmiatore ,una persona sprezzante che si è dovuto togliere di mezzo perché era un cattivo esempio non religioso ,una persona poco spirituale da evitare .
Carissimi ...gli apostati sono persone da ascoltare ,
invece re e sacerdoti e unti del Signore che in nome di Dio vogliono dettar legge io credo proprio di no.
Buona serata
Renato
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Messaggio da Tranqui »

adesso ti sei chiarito Renatoc e concordo :ilovejesus:
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Tutto posso in colui che mi dà la forza.
Filippesi 4:13


Considera ogni giornata come una vita a sé stante” (Arthur Schopenhauer]

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Messaggio da renato-c »

Salve :-)
Sto leggendo con interesse il libro .
Direi molto interessante .
Diverse esperienze sono analizzate con obbiettività .
Grazie
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Messaggio da Achille »

Ho aggiornato la pagina dei libri: https://www.infotdgeova.it/libri.php" onclick="window.open(this.href);return false;
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Messaggio da Achille »

Interessante questa citazione (pp. 217,218):

«Gli apostati denunciano inoltre la mancanza di libertà di cui sono vittime a causa dell’ingerenza del gruppo in tutte le sfere della propria vita quotidiana e personale. E' forse nella pretesa di potere o dover ricondurre ogni aspetto dell’esistenza a una norma religiosa assoluta promulgata da Dio e codificata in un libro sacro che una setta integralista come quella dei Testimoni conta i maggiori fallimenti. Molte testimonianze di apostati raccolte nel sito narrano la difficoltà di conciliare le richieste e le direttive della congregazione con le esigenze e i desideri che i membri hanno nella vita di tutti i giorni, quando sono immersi in situazioni ordinarie che sfuggono alla rigida precettistica imposta loro dalla Watch Tower Society. Il risultato che questa mancata conciliazione comporta è tanto più drammatico quanto più triviale sembra essere la vicenda da cui è scaturito».
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Messaggio da Paxuxu »

renato-c ha scritto:Carissimi ...gli apostati sono persone da ascoltare
Questa frase mi è garbata caro Apostata Renato.


:appl: :appl: :appl: :sorriso:


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