domingo7 ha scritto:Un po' la torta va evidentemente divisa
(e non pappata schifosamente da quattro grassoni crapuloni ed epuloni)
ma la torta andrebbe fatta comunque più grossa
lavorando di più, producendo di più ed accumulando di più
Del resto, anche dividendo tutta la torta in briciole, dopo qualche anno,
qualcuno avrebbe fatto fruttare i talenti, mentre altri si sarebbero mangiato di nuovo tutto ...
Condivido il tuo pensiero ed Io farei in merito alcune considerazioni sul fatto che la"democrazia" sia una cosa e la "ricchezza detenuta" un'altra e non mischierei le due cose insieme.
Indipendentemente però da quanti soldi potremmo avere, chi più e chi meno, come noti, Odiffredi compreso, ed anche con le sue "idee" (schierate), possiamo esprimere la nostra libera opinione, andiamo a votare e cambiamo i governi.
Reputo quindi questi fatti come "processo democratico".
Che poi , questa ricchezza, (ma anche debito pubblico) possa spesso influire negativamente e pesantemente sulla democrazia di un popolo questo ovviamente, non essendo nato ieri, lo noto chiaramente e non posso nascondermi dietro un cerino.
Quello che noto però è che nei paesi anche ricchi ma dove la democrazia è veramente radicata e forte specie in Europa, il potere economico (eccetto il paradosso degli USA) non ha potere.
Se guardiamo poi al "pianeta Cina" anche se esistono numerosi "straricchi" il potere centrale è talmente forte e con leggi decisamente severe in fatto di corruzione che il discorso " democrazia"rimane sempre inesistente.
Il fatto strano poi, è che uno dei massimi paesi esportatori di "democrazia" ( ma anche qui avrei i miei dubbi in che cosa possa consistere bene questa parola...) sia talmente dipendente dalle potentissime lobby economiche che mi sorgono sempre in merito molti dubbi.....
Mi spiace per Odiffredi e per tutti coloro che la pensano come lui ma a differenza del passato dove il potere personale era racchiuso da pochi in oro e soldati, oggi questa ricchezza si traduce il lavoro con milioni di posti di lavoro in ogni settore.
L'idea di togliere ai ricchi per dare ai poveri mi ricorda la storiella ( e non so se è vera o meno ma sicuramente non fantascientifica...) quando "qualcuno" di uno dei due partiti di governo aveva detto di chiudere l'ILVA di Taranto e di farne un parco "di archeologia industriale".
Quando qualcuno aveva obiettato che sarebbero stati licenziati 15.000 persone la risposta fu di risolvere il problema dando loro il reddito di cittadinanza....
Potrebbe sembrare una barzelletta

ma se 100 anni fa per dare lavoro ad una persona bastava una zappa oggi occorre, sempre per dare lavoro alla stessa persona, disporre di un capitale 10.000 volte superiore. compreso servizi logistici ecc. ecc.
Questa ricchezza oggi è di due tipi: una virtuosa ( investimento di capitali in aziende) ed una negativa di carattere esclusivamente finanziario.
In breve, non facciamo di tutta l'erba un fascio ed è quest'ultima che deve essere osteggiata e combattuta con un sistema di tassazione a livello internazionale molto pesante e da devolvere ovviamente il ricavato ai paesi più poveri.
Bello, si, interessante, si, giustissimo, si, ma carissimi utopistico poichè basterebbero sempre alla fine, quattro staterelli o paradisi fiscali come ce ne sono oggi a decine per mandare a palline questa bellissima idea.
L'ONU, si benedetta ONU, anche qui sarebbe bello che ci potesse pensare ma se in 70 anni di buchi nell'acqua non abbiamo mai fatto niente possiamo ancora sperare ?
Si, ma non con le buone ma con la paura. Perchè dico questo ?
Per la semplice ragione che quando la popolazione mondiale crescerà a dismisura con le prime avvisaglie di emigrazioni appena contenibili e che iniziano a essere già oggi un problema, e avverrano delle emigrazioni tali e di tale entità con milioni di diseredati, che alla fine, qualcuno dei "grandi" e dei "ricchi" dovrà "per sopravvivere" e non più per opera di buonismo, provvedere a gestire diversamente tali ricchezze finanziarie direttamente spendibili e ridistribuire non benessere ma vita civile per tutti.
Scuste e non fatemi far la parte del cinico ma fino a quando New York avrà il Central park nell'acqua o ci saranno invasioni di cavallette umane....nessuno si sveglierà prima ( per i propri egoismi nazionali) sperando naturalmente che non sia troppo tardi.
Abbiamo mandato indietro l'Aquarius facendo un casino internazionale ?
Criticabile o meno ma finalmente qualcuno in Europa spero passi dalle parole ai fatti.
Chiudo concordando con l'ultima osservazione di Domingo: " distribuire le ricchezze".....
Anche dalla parabola di Gesù alla fine si evince che anche se daremo soldi pari a tutti, passerebbero poi alla fine 20- 30 anni che si ritornerebbe al punto di partenza fra chi questi soldi li "sotterrerebbe" e chi li "farebbe fruttare".
Non vorrei dire ma l'ultimo comunista rimasto della Korea del nord ha fatto la pace poichè non aveva più la benzina per la macchina.......